Olimpo - NoiTeatro.it
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OLIMPO Una commedia comica di Filippo Armaioli Magi PERSONAGGI MINOSSE, re di Creta PASIFAE, la regina, moglie di Minosse AFRODITE, dea APOLLO, dio MINERVA, dea GALVANIO, un pastore DIONISO, dio. POLONIA, ancella, figlia di Apollo GIOVE, sovrano d’Olimpo ERCOLE, eroe, figlio di Giove EFESTO, dio SATURNO, dio TESEO, eroe MINOTAURO, mostro ATTO UNICO Minosse, all’anfiteatro, ha dialogo col dio Apollo. Quando si apre il sipario, c’è un’ara, in primo piano, con una candela accesa, o più candele in cerchio. MINOSSE Non credo di aver fatto un buon sponsale, Apollo. APOLLO Chiedi all’oracolo che ti faccia incontrare Giove, che di donne ne sa ben più di me, e sa cos’è la sventura, e la buona fortuna, e sa come portare bene questa e sventare quella. MINOSSE La buona fortuna, ne ho bisogno…Vedi, ho un problema. OLIMPO 1 APOLLO Lo so. La moglie tua, Pasifae. MINOSSE Ci hai giaciuto, Apollo? APOLLO Che dici? Non potrei mai… MINOSSE Ti avrei chiesto com’è nel talamo, la mia Pasifae, non ti avrei punito. APOLLO Mi punirebbe Giove in vece tua! MINOSSE Vedi, è da tempo che Pasifae fa strani sogni, la notte, che la lasciano tremante di fronte al giorno che arriva nuovo. APOLLO Io invece temo per Polonia, mia figlia, tua ancella. MINOSSE Ho un’ancella? I miei problemi coniugali mi hanno distratto, non lo sapevo. Potrei giacere con lei… APOLLO Chiamerei Marte a farti guerra. OLIMPO 2 MINOSSE Questa minaccia mi fa sentire già castrato!...No, temo la tua inimicizia, no, Apollo, non ti chiedo di Polonia… APOLLO Né la cercherai…Lei serve tua moglie, e non ha tempo per le tresche…Anzi, devo avere mille occhi perché non le sia tolta quella purezza che conserva… MINOSSE Ho un’ancella pura, e una moglie fredda. Qualcosa non va in me… APOLLO E’ il tuo regno cretese che ti impegna, ti senti Re, quasi un dio, non più uomo… MINOSSE E invece sono mezzo uomo, se non so stare con una donna… APOLLO Trema, se non hai fuoco, che nessun dio può aiutarti. Forse Afrodite… MINOSSE Posso chiamarla? APOLLO Avvicinati alla candela [alle candele]… MINOSSE (Si fa vicino all’ara) L’oracolo!... (chiudendo gli occhi) Afrodite! Vieni a me! Entra Afrodite AFRODITE Eccomi! Eccomi! Scusate se anelo, se mi appropinquo a voi affannata…Sono calda d’amore… Apollo, caro! APOLLO Non toccarmi…Già ti conosco… AFRODITE Davvero? Non ricordo dove e quando… OLIMPO 3 APOLLO Sulla terza nuvola, dietro la grande nube greca… AFRODITE Quella carica di pioggia, che quando ci siamo uniti ha dato gran botto di tempesta?... APOLLO Fu un buon incontro…Ma ora è Minosse che ti vuole. AFRODITE (Avvicinandosi al sovrano cretese) Minosse…Re…mi cercate? MINOSSE Cerco la vostra voce, non quei servigi tanto cari agli dei d’Olimpo assetati del tuo amore… Si tratta di mia moglie, Pasifae… AFRODITE Volete che la massaggi, con oli divini, e con pazienza, cullando con le mani le fibre del suo corpo ozioso? MINOSSE Magari potrei volerlo io… APOLLO Minosse, lei è una dea…Non ti permetterei tanto, sotto pena della furia di Giove… AFRODITE Posso essere tenera ancella… APOLLO Lontano dal Re e dalla mia Polonia, lussuriosa languida esca di facili inganni… AFRODITE Apollo, non ami anche tu i giochi d’amore? APOLLO Quando si svolgono sotto dardi cui si può replicare onesta risposta, e l’amore è davvero un gioco che coinvolge, ma non quando ci si pone all’attacco del maschio come una mantide … AFRODITE Non mi parlare di insetti…proprio ieri è stato aperto il vaso di Pandora…non ti dico, che confusione…Ci è voluta un’ ora per disinfestare…Povera Pandora, si vergognava…Tutti quegli insetti sporchi e cattivi!... Il suo bel vaso, rotto in cocci… OLIMPO 4 APOLLO Polonia era con te? AFRODITE Sì, mi ha aiutato, la tua cara figlia. MINOSSE Se mi è ancella, dovrebbe restare a palazzo, non servire le dee, dopo la pausa in preghiera all’oracolo che posso concederle… APOLLO In effetti, se posso dire, o Re, sono venuto anche a riprendere mia figlia! Non è il caso che vi serva, non vi è utile… MINOSSE Ma devo ancora conoscerla! APOLLO La tengo per il mio amico Arcadio, un bravo fanciullo. Ho già fatto preparare da Afrodite una pozione che la farà restare giovane fino a parere coetanea di Arcadio… MINOSSE Quanto favore! APOLLO Arcadio mi salvò dalla dissoluzione nel Caos, quando stetti per cadere nel vulcano, spinto da Efesto, che si arrabbiò con me per amore di Climene. MINOSSE OLIMPO 5 Un’altra delle mie ancelle che non conosco… APOLLO Pensa a Pasifae, se l’hai scelta come regina. MINOSSE Vedi, pare che soffra di una malattia, che la fa fredda e indifferente al calore dell’uomo… APOLLO Mio caro Re, ti sei forse chiesto se tu hai ben di quel fuoco… MINOSSE Ed Efesto nulla potrebbe, nel caso, in questo genere di cose… APOLLO Bene, no, si tratta di un fuoco naturale e umano, qualcosa di virile, che, perso, è sintomo di vecchiaia. MINOSSE E io sono anziano, ma ho seguito più la cultura e la guerra che non il fascino di una donna… APOLLO Ed ora i misteri muliebri ti sono desiderio cocente, e dietro la nuca ti esplode la furia di una favilla…So bene che vuoi dire…So cos’è un uomo nel corpo e nello spirito, e la donna prende e l’uno e l’altro con un solo colpo d’occhio, fulmineo come freccia che prima ancora di scoccare rapisce ed umilia ogni virtù… MINOSSE Sono un debole… APOLLO Sei un uomo… OLIMPO 6 MINOSSE E che cos’è una donna, invece, Apollo? APOLLO Perché ci appare come custode di grandi misteri, che nemmeno l’oracolo può rivelare. MINOSSE Sei un dio saggio. APOLLO Sono un dio. E tu, che sei un uomo, proteggi la mia Polonia, che ha sangue divino, ma il greco corpo fragile di chi non sale in Olimpo. MINOSSE Afrodite non le è buon nume, occorre che le stia ben lontana. La affiderò a mia moglie. APOLLO Bene, Minosse. Ora lascio Creta, e salgo nei cieli. (Ed esce) MINOSSE Oh, i cieli, dimora che non mi è data ancora mentre che vivo… Fortunato Apollo, che nei suoi pascoli bruca l’erba della vita infinita… Entra Galvanio. GALVANIO Oh, re, sono un povero pastore! MINOSSE Spero che a dirti povero non cerchi da me moneta, e se sei pastore come dici, ben gradirei una delle tue pecore… OLIMPO 7 GALVANIO Ecco, appunto, proprio per dire di una pecora, mi è sembrato che dicesse che Apollo bruca i pascoli del cielo che ci è sopra…non mi sembra proprio detto perbene questo di un dio com’è Apollo di dire che faccia pasto dell’erba… MINOSSE Lo adorate, questo dio! Buona cosa! Apprezzo gli uomini forti ma devoti! GALVANIO Io, forte non sono, e devozione la ho solo per la mia borraccia, quando è colma di rosso vino! Entra Dioniso DIONISO Qualcuno cerca il frutto delle mie viti? GALVANIO Mi riempi la borraccia, ciccio? Mi faresti un gran piacere di molto. Sono assettato come un cammello frigio dopo il tramonto. DIONISO Vuoi il mio vino, Galvanio? Dammi un litro del tuo latte. GALVANIO Mi sembra uno scambio equo e solidale! (Dioniso porge il fiasco, e Galvanio contraccambia col latte.) MINOSSE Latte, Dioniso? Non è cibo divino! DIONISO Mino, (lo chiama così come vezzeggiativo affettuoso) ti ci vorrei vede’ te a mangia’ l’ambrosia per tutta l’esistenza! OLIMPO 8 MINOSSE L’ambrosia non è un nettare prelibato? DIONISO Bòna, non posso di’ niente, l’ambrosia è bòna…ma in una dieta sana e equilibrata si deve variare. GALVANIO Dio del buon vino, desideri altro? DIONISO Grazie, fratello…C’avresti mica una sigaretta? GALVANIO Ce l’avrei anche, fossero altri tempi. Ma in Grecia Antica non si può neanche fumare. DIONISO Siamo messi bene, via... Ragazzi, mi siete tutti simpatici, the show must go on, ma io me ne vado… MINOSSE Dioniso, non andare, senza prima aver portato dei buoni barili nelle mie cantine… DIONISO Porto un fiasco per ognuno che mi abbia adorato presso all’oracolo…e un barile a fine anno, per chi ha speso più tempo per me…per il tuo orgoglio di Re, Minosse, berrai l’acqua delle tue fonti… MINOSSE Ma a gennaio ho pensato a te, sì, sì, mi ricordo bene… Suvvia, mi merito un fiasco! DIONISO OLIMPO 9 A parte che non eri presso l’oracolo, ma sulla tazza del cesso, Minosse… E poi non pensavi a me, ma a Parmina e Iecira, le ninfe cui andavo dietro… MINOSSE E’ vero…Potresti portarmi una di loro qui? Sono tanto solo… DIONISO Vuoi troppo dalla vita, o Re. MINOSSE E’ che mi sento così solo! DIONISO Addio, Nini! [lo chiama, con quest’appellativo che in Toscana vale quasi per grullo, tanto che lo si dice quando ci si congeda volendo prendere in giro] (e esce) Entrano Saturno e Minerva MINOSSE Ecco altri due! Oh, voi? Tutti a Creta perché vi pare cosa lieta? SATURNO Fa’ poco lo spiritoso, che non è tempo di giulebbe… MINERVA Io son qui pure, che ti tengo d’occhio! MINOSSE A parte che sono un sovrano, e mi dovreste riverire MINERVA E noi siamo dei, ci dovresti dar del “lei”… OLIMPO 10 SATURNO Brava, Minerva. MINERVA Chiamami pure Atena, tesoro… SATURNO Atena, tu sì che sei una donna proprio ammodo, fatta come si dice perché sia bello che ti si riveda. MINERVA Ecco, Minosse, questi son complimenti che dovresti ricordarti di fare a tua moglie Pasifae. Sapessi quanto mi prega presso l’oracolo di vederti più uomo di come sei! MINOSSE Più uomo di quel che sono… MINERVA Hai il potere di un Re, Minosse, ma non hai quel che altri uomini offrono… MINOSSE Ho donato più ricchezze di Mida, e mia moglie vive nella bambagia… SATURNO Siamo qui per dirti che io e Minerva abbiamo una figlia, di nome Liri. MINOSSE Auguri, e figli maschi! SATURNO Grazie. Ma vedi, pare che tu abbia circuito anche la nostra Liri. MINOSSE OLIMPO 11 Davvero? Non sapevo fosse vostra. L’avrò seguita, forse…per sbaglio… SATURNO Nostra figlia ci dice che l’hai concupita!... MINERVA Con desiderio! E aggiunge che l’hai palpata alle natiche con la voglia di un satiro libidinoso! SATURNO Mia figlia, Minosse! MINOSSE Crono, o Saturno, come ti chiami ti chiami…Vediamo di trovare una soluzione pacifica, non ti adirare…Ti dono una cornucopia ricca di gioielli, per la tua Minerva, va bene? MINERVA (pregando Saturno che acconsenta) Dai, tesoro! Accetta! SATURNO Okay! Ci sto! MINOSSE Te la faccio recapitare da Cupido, appena ha tempo di farmi da corriere. SATURNO Bene. Andiamo, Minerva… MINOSSE Sentite, la cara, giovane Liris, non potreste riportarmela? OLIMPO 12 MINERVA Minosse, pensa a Pasifae! MINOSSE Oh, io a lei ci penso, ma è lei che mi ignora… SATURNO Verrà la tua buona ora, vedrai… MINOSSE Andate, cari dei. Vi penserò, presso l’oracolo. SATURNO Per ogni pensiero, ti donerò un bicchiere di cristallo! MINERVA E quando penserai a me, ma non alle mie forme, ricorda bene, quando penserai a me castamente ti premierò con un vassoio d’argento, o con un utile monile… MINOSSE Siete proprio gentili, via. Mi faccio l’argenteria nuova di zecca, come si fa coi punti nei supermercati…Minerva, non è che hai anche un catalogo? MINERVA Va’ all’oracolo, e ricordati di noi! Minerva e Saturno escono. MINOSSE Non credo a quante persone mi sono vicine, e quando incontro anche gli dei, non mi fermo a pensare: sono dei! Altro da me, superiori agli uomini, potenti, invincibili a ogni ostacolo e ultraterreni. Essi vengono, e mi OLIMPO 13 parlano, aprendo una bocca il cui suono è vento di Parnaso!... Essi mi accettano come Re, quasi mi avessero investito loro…Che le mie ancelle, seguendo Vesta in adorazione, mi abbiano glorificato, favorendo questi celesti incontri? Entrano Efesto, Teseo e Polonia EFESTO Sono abituato al magma, vivo fra i lapilli e sono sempre incazzato… MINOSSE Vulcano, dio del fuoco. EFESTO Chiamami Efesto…Suona più “figo”… MINOSSE Vulcano, qui il fuoco non mi manca, ma Pasifae, mia moglie, è più fredda del ghiaccio! EFESTO Potrei darle una riscaldatina… MINOSSE Grazie, vorrei bene pensarci io… EFESTO Peccato per lei…oggi sono tutto una vampata… POLONIA Ne so bene, che sei di fuoco! Con la pacca che mi hai dato al sedere, me lo hai ustionato! EFESTO Tu, con la tua bellezza, mi hai provocato, con queste forme belle… OLIMPO 14 TESEO Oh, dio potente, io ne so bene delle malìe delle donne. EFESTO E io so che tu cerchi la tua Arianna, ma è presto perché tu vada nel Labirinto. Prima, la regina deve andare col toro, lo sai… TESEO Eccome non lo so…La nostra storia, è già leggenda… POLONIA Che paroloni! Malìe, labirinti, leggende…Voi uomini credete di farci sceme, con tante parole!... MINOSSE Cos’è questa storia della mia regina, e del toro? TESEO Il Re vuole sapere! EFESTO Caro Minosse, nulla nulla…si parla di cose tra noi… MINOSSE Avete detto della regina…Che c’entra Pasifae? POLONIA Uomini, io sono una donna onesta! Qui non mi trattengo! Il cornuto deve sapere! MINOSSE Che corna devo sapere?...Volevo dire… che cosa? OLIMPO 15 TESEO Ma niente, niente… POLONIA Vostra moglie, la Pasifae, è ninfomane. Ha mania delle ninfe! E’ lesbica! TESEO Ninfomane, Polonia! Significa ninfa maniaca! La regina è maniaca! EFESTO E’ maniaca di uomini, o grande Re, e mi duole di essere io, un dio, a dovertene dire! MINOSSE A me piacciono le donne, a mia moglie gli uomini! Non vedo che… TESEO Queste sono tutte zingarate, diciamo così per ridere, Re… MINOSSE Dite per ridere, ma parlate di mia moglie. TESEO Diciamo per dire, così… MINOSSE Appunto, voi dite…che dite? TESEO Niente…zingarate… OLIMPO 16 POLONIA No, no, no! Non accetto tanta ipocrisia! Il cornuto deve sapere! MINOSSE Che si deve sapere? Che corna dite? EFESTO Donna, taci! POLONIA Uomo, zitto tu! Parla la voce innocente della verità! MINOSSE Parla, Polonia, e poi raggiungi tuo padre Apollo, che penava per te… POLONIA Con mio padre ci ho litigato…Mi voleva dare a un suo amico…Senza chiedermi parere! Padre padrone! No, no, fuggirò…Ma prima vi devo dire del Cavallo della troia… MINOSSE Il cavallo di Troia… POLONIA No, no…Il cavallo della troia…dico bene…Che poi, non è un cavallo, è una mucca… L’ha costruita Dedalo l’architetto, col suo ingegno, e tanta buona pazienza. MINOSSE Il cavallo è una mucca? POLONIA OLIMPO 17 La mucca della troia… EFESTO Polonia, certe parole…Contieniti… POLONIA La mucca della troia… EFESTO Non lo dire, mucca! Suona male! MINOSSE La mia regina è troia? EFESTO La verità è dolore… POLONIA Ci è arrivato, il cornuto…Vede, sua moglie ha visto un toro. E le è piaciuto. Molto. MINOSSE Le organizzerò una corrida… POLONIA Non le basta, non le basta…Sua moglie, o Re, vuole la monta… Non so come dirle… e mi vergogno, sono una donna… MINOSSE OLIMPO 18 Mia moglie vuole la monta della mucca? TESEO Vede, signor cornuto… MINOSSE Ragazzo, ti rivolgi al re di Creta! TESEO Scusi, signor sovrano cornuto, lo so che siamo a Creta, ma io sono abituato al “pongo”… EFESTO Ma cosa dici al Re, Teseo? Sei impazzito? Ti sei sniffato la “coccoina”? MINOSSE Non mi offendo, non mi offendo, ospiti cari. Anche perché non vi capisco. Queste mucche, la monta del cavallo…Il toro…Che mi volete dire? TESEO Tua moglie, o gran re cornuto, è ninfomane! MINOSSE E si può guarire? EFESTO La moglie, forse…Ma le corna sono il tuo destino… MINOSSE Che presagio! L’oracolo taceva, nel buio dei suoi suffumigi! Orsù, Polonia, giacete con me! Vendicherò così l’oltraggio predestinato! OLIMPO 19 POLONIA Ohé, che vi prende? Sono fanciulla onorata! Trattenete la libido!. EFESTO Sento salire del testosterone! TESEO Minosse è preda dell’adrenalina! MINOSSE Ragazzi, sì! Lo ammetto! Sono eccitato! Polonia, svestiti! Orsù, ignuda! POLONIA Ohé! Lo ripeto! Sono onorata! MINOSSE E io sarei onorato di disonorarla, signorina Polonia. POLONIA Torni al suo trono e badi alla mucca di sua moglie! TESEO La troia! Entra Galvanio, per dire una cosa. GALVANIO Ragazzi, è da ridere! Qui c’è da ridere! (e esce subito da dove entrato) POLONIA OLIMPO 20 Davvero proprio! Chi è, questo baldo giovanotto? EFESTO Polonia, anche tu con la ninfomania! [nel recitare, se l’attore è toscano, vale bene quella devianza dialettale a noi nota: anche te…] Contieniti! Contieniti! POLONIA Mi sento concava, gente! Io mi sento perseguitata dal Teorema di Euclide e mi sento concava! Ho bisogno di un uomo ben dotato! Mi sento concava, voglio un uomo convesso! EFESTO Quanto fuoco! Nemmeno nelle mie fucine tante scintille! Sento il tuo calore, Polonia! Sento il tuo calore! (E così dicendo, le si avvicina dietro per cingerle il fianco) POLONIA Signor Vulcano, lei sarà pure un dio, ma è un porco dio! Tolga le mani dal mio ambaradan! EFESTO Dal suo ambache? POLONIA Il mio didietro è intonso, non lo tocchi, depravato pervertito! EFESTO Ma l’Olimpo è tutto un harem, Polonia, arrenditi alla furia degli dei! Ho pure lo yacht attraccato al molo, la villa con piscina, le odalische che ondeggiano… Vieni con me, Polonia…Vieni che ti accolgo fra le mie braccia! POLONIA A parte che preferirei essere rapita da una viscida medusa aliena…le sue mani mi ripugnano, Efesto! Son più pelose di quelle di King Kong… OLIMPO 21 TESEO Però, Efesto ha buon occhio…Se non trovo il filo di Arianna, quasi quasi, Polonia… POLONIA Quasi quasi che? Teseo, giù le mani, o ti spedisco al Colosseo!... MINOSSE Quante favelle ricche di verbo! Chi mi dice che non ho nerbo? TESEO Forse l’erborista potrebbe far qualcosa…che so, trova uno stratagemma farmacologico… pillole di peperoncino, confetti all’ostrica, gocce di avocado, …o del Viagra! MINOSSE No, il Viagra, no! Ultima risorsa dell’uomo ferito nell’orgoglio! Che umiliazione! Il Viagra, no! Entra Pasifae PASIFAE Te lo porto io il Viagra, sì che ti ci vuole! E fra poco mi fermavo anche più a lungo, da Tidone, il mio erborista di fiducia! MINOSSE Moglie! PASIFAE Si fa presto a dire moglie…Vengo scelta, sedotta, coniugata…Ma poi! Poi, Minosse, marito…marito…si fa presto a dire marito… Presa, illusa, rassegnata…Questa è una donna. OLIMPO 22 Ma una donna merita di Più, Minosse, dovresti saperlo. MINOSSE E così mi devono venire uomini e dei a dirmi di te, e della tua mucca! PASIFAE Sì, la nostra storia d’amore…amore…si fa presto a dire amore…la storia della nostra unione, Minosse, è un mito stabilito, una leggenda tremenda, un fatto che più che fatto è misfatto… Avrai le corna, marito. E tienile! MINOSSE Moglie sciagurata! Vuoi tramutarmi in toro per le tue crudeli voglie bestiali! Prenderò una maschera su di me, per nascondere il volto e la mia esistenza! PASIFAE Fa di Creta la tua tana, che io alzo la sottana! E’una decisione già presa! TESEO Dica della mucca, signora regina, mi faccia sapere che si diceva bene! PASIFAE Oh, Teseo! Lo sai che anche tu sei proprio un bel ragazzo! TESEO Vuole che le monti la mucca anch’io? La prego, non mi inviti, ho poco fiato… PASIFAE Mi ricorderò di te…Minosse, ho scelto un toro. MINOSSE E la mucca? OLIMPO 23 PASIFAE Sarà fatta in legno di rododendro, e ci entrerò dentro! MINOSSE Moglie mia, sei proprio una vacca! PASIFAE Sì! E mi metto nella sacca! MINOSSE Sciagurata! Non pensi al disonore che getti a Creta! PASIFAE No, marito! Penso alle risate che si faranno in Olimpo! TESEO Risate assicurate! Ma vi immaginate, la signora tutta imbacuccata nel bovino a farsi annusare dal vitellone nero? Che storia! Da ridere, proprio, davvero! PASIFAE Teseo, tu entrerai con me! TESEO No, signora, è un invito, ma son claustrofobico e allergico al latte, al legno, alle mucche… un po’ a tutto…a volte mi annuso, e mi si irrita il naso…ho paura di essere allergico anche a me stesso… Sa, sono ipocondriaco! PASIFAE Mi dispiace! E’contagioso? OLIMPO 24 TESEO Significa che penso di avere malattie, e che sono stupido proprio perché non le ho ma ci credo. PASIFAE Io sono ninfomane, invece…Questo sì che è un bel guaio...Praticamente, vedo un uomo, e lo voglio. Vedo un fanciullo, e lo desidero. Vedo un toro, ed è un visibilio. TESEO Signora, se lei cerca gozzoviglia, sarà una donna allegra, via, non c’è da preoccuparsi. MINOSSE Fatemi avere questo toro! Lo flagellerò prima che possieda la vacca! PASIFAE Eh, no, Minosse! Hai sempre voluto tutto tu! Il mobilio della villa, il parquet del mausoleo, il linoleum dei bagni…non mi hai mai chiesto parola per l’arredamento della nostra casa… E così per ogni cosa! Oggi decido io! Sono disinibita e emancipata! MINOSSE Mi appello ai santi numi! Abbi pietà del mio nome! PASIFAE E’ cosa fatta! MINOSSE Che disfatta! PASIFAE Il corpo è mio e lo gestisco io! OLIMPO 25 MINOSSE Sono rovinato! Chiedo il divorzio! PASIFAE Te lo concederei, ma non esiste ancora la legge… MINOSSE Se io son tuo per sempre, allora tu sei mia! PASIFAE E io vado via…(Ed esce svelta). MINOSSE Non capisco il fato! Dov’è finita quella buona fortuna con cui crebbi e da fanciullo divenni l’uomo che sono? Dove va il mio destino? EFESTO Non lo so, ma io non resto! (ed esce) MINOSSE Efesto mi ha abbandonato, non sarà la mia guida… chi devo seguire? POLONIA Non me, me ne vado via da te! (ed esce) TESEO (Seguendo Polonia) Esco anch’io! Sississì! OLIMPO 26 MINOSSE Sono solo! Ho un regno vuoto! Il mio trono, è un’antro nel buio, se mi siedo, annego! Sono solo! Non sono abituato! Prima era una festa, di genti e di spiriti, tutta una festa attorno a me, e ora, non è più nessuno! Che destino! Che succede? Entrano Galvanio e Dionisio DIONISIO Galvanio ha notizie della mucca, Minosse! MINOSSE Voglio sapere tutto, Galvanio! Dimmi! GALVANIO La mucca era enorme, sua moglie vi era dentro, il toro è venuto, ed è andato contento! Tutto come nei piani! MINOSSE Che infame! Povero me! (e si tocca la testa con entrambe le mani.) Povero me! DIONISIO Sia scritta nella storia questa infamia, che più nessuna donna osi fare uguale! MINOSSE Non sia trascritto niente invece, tutto resti mito, fuori dalla portata di chi non ascolterà la voce antica di chi è stato! Portatemi via! Voglio andare via! Ho le corna! Ho le corna! (ed esce) GALVANIO Triste cosa! OLIMPO 27 DIONISIO Torno in Olimpo… GALVANIO Aspettate, vi racconto una storia! Non ho sempre la fortuna di avere un dio al mio fianco! DIONISIO Vi donerò un fiasco, se mi piacerà! GALVANIO Vedete, Giunone, moglie di Giove, ebbe da ragazza una relazione con Ifigeo, un pastore come me. Lo seguì tanto nei campi fino a tramutarsi in erba. Alcune mucche brucarono le zolle in cui era racchiuso il suo corpo sotto l’incanto. E quando Ifigeo passò, la trovò, rincarnata e nuda, sotto i suoi occhi. Era molto bella, ma non la volle, finché la luna non posò i suoi raggi su di lei. Allora la prese. DIONISIO Bella storia. Che ci insegna? GALVANIO Che anche Giove, dio degli dei, è becco, come tu sei Bacco! DIONISIO Ma senti!... Entra ancora Minosse, mentre Galvanio e Dionisio escono. MINOSSE Ho le corna! Ho le corna! Sono un Re cornuto! Minosse si accascia, ed ecco che entra, con passo felpato, una figura ambigua, mezzo uomo e mezzo toro. E’ il celebre Minotauro, figlio di Pasifae e dell’animale da lei circuito. OLIMPO 28 MINOTAURO Uomo, sii desto. MINOSSE Chi mi chiama? MINOTAURO Il figlio di tua moglie. MINOSSE (Voltandosi, lo guarda inorridito) Orrido essere! E’ dunque fatto il misfatto! MINOTAURO Quando ti parlarono della mucca di legno, tutto era stato compiuto. Pasifae, fuori di sé, ti parlava come un gesto da compiere di un progetto già concluso. E io sono l’abnorme frutto di un’idea mostruosa. MINOSSE Sta lontano da me! MINOTAURO Sono un figlio senza padre, Minosse… MINOSSE Lontano da me! MINOTAURO Volevo solo vedere l’uomo di mia madre, almeno una volta. (E proferito questo, il mostro se ne va) MINOSSE OLIMPO 29 Che donna è, Pasifae? Un mostro, come suo figlio. E io, che uomo sono? Che farò? Certo allontanerò da Creta la sua regina ignobile. Il tempo cancellerà la vergogna: Teseo caccerà il mostro nell’abisso della morte. E’ già deciso. Io… io sono qui, e ho ancora anni da vivere, e il mio Regno. La fine dell’ultima notte, non mi vedrà facile preda delle sue spire, e il termine dei miei giorni ancora è lontano… Il re di Creta si avvicina, senza altro dire, all’oracolo, e spegne la candela/ le candele. Sipario FINE NOTE DELL’AUTORE Questa operetta è ispirata a La dea dell’amore (Mighty Aphrodite, 1995) di Woody Allen. Il Minotauro potrebbe essere messo in scena anche senza trucco, rappresentando il mostro, senza raffigurarlo. Certo sarebbe meno appetibile al pubblico, ma si potrebbe evitare il fastidio di trovare una maschera che non sia troppo ridicola, e il tempo e la spesa di un buon trucco. Per Minosse ho pensato a Paolo Villaggio, mentre Efesto è ispirato a Gioele Dix, Dionisio a Paolo Cevoli, Galvanio a Massimo Ceccherini, Teseo a Alessandro Paci, Polonia a Teresa Mannino, Pasifae a Anna Maria Barbera.. . La battuta di Efesto diventerebbe, nel caso che la recitazione fosse affidata a Gioele Dix, sono incazzato…come una iena… OLIMPO 30