1 Esercizi per il Corso di Scienza delle Finanze a.a. 2011/12

Transcript

1 Esercizi per il Corso di Scienza delle Finanze a.a. 2011/12
Esercizi per il Corso di Scienza delle Finanze
a.a. 2011/12
Esercizi svolti (Irpef)
Esercizio 1
Nel corso del 2010, il signor Rossi ha percepito un reddito da lavoro dipendente, al lordo delle
ritenute effettuate dal datore, pari a 28000 euro. Ha percepito interessi su depositi bancari per
2000 euro, e ha maturato plusvalenze su azioni per 2000 euro. Vive in una abitazione di sua
proprietà, con rendita catastale di 500 euro. Possiede inoltre un appartamento che ha affittato,
con un contratto non convenzionato, a 5000 euro (l’appartamento ha rendita catastale di 750
euro). Durante il 2007 ha sostenuto spese mediche per 600 euro e ha pagato 2800 euro di
interessi passivi sul mutuo relativo alla casa in cui abita. Ha coniuge e 2 figli, di cui uno solo
di età superiore ai tre anni, a carico.
Calcolate l’Irpef netta del signor Rossi ricordando che sulle spese mediche c’è una franchigia
di 130 euro.
Nel calcolare l’Irpef netta si tenga conto dei seguenti parametri:
Struttura delle aliquote
Redd. Compl. al netto delle deduz.tradizionali
0-15000
Da 15000 a 28000
Da 28000 a 55000
Da 38000 a 75000
Oltre 75000
Aliquote legali
23%
27%
38%
41%
43%
Le detrazioni per fonte del reddito e per carichi di famiglia
Le detrazioni per fonte del reddito
Redditi di lavoro dipendente e assimilati
Fino a 8000
8001-15000
15001-23000
23001-24000
24001-25000
25001-26000
26001-27700
27701-28000
28001-55000
Detrazioni per carichi di famiglia
Coniuge
fino a 15000
15001-29000
29001-29200
29201-34700
34701-35000
35001-35100
35101-35200
35201-40000
40001-80000
1840
1338 + 502 (15000-RC) / 7000
1338(55000-RC) / 40000
1338(55000-RC) / 40000 + 10
1338(55000-RC) / 40000 + 20
1338(55000-RC) / 40000 + 30
1338(55000-RC) / 40000 + 40
1338(55000-RC) / 40000 + 25
1338(55000-RC) / 40000
800 - 110 RC / 15000
690
700
710
720
710
700
690
690 (80000-RC) / 40000
1
La detrazione per ciascun figlio a carico è
= (d+a) (1- RC/(95000+15000(numerofigli -1))
CIOE’:
= (d + a )
95000 + 15000(numerofigli − 1) − RC
95000 + 15000(numerofigli − 1)
dove
d= 800 se il figlio ha più di tre anni e in famiglia non ci sono più di 2 figli
d= 900 se il figlio ha meno di tre anni e in famiglia non ci sono più di due figli
a=200 per ciascun figlio se in famiglia ci sono almeno tre figli, altrimenti a=0
Esercizio 2
Il signor Bianchi nel corso del 2010 ha percepito i seguenti redditi:
a) reddito da lavoro dipendente, al lordo delle ritenute effettuate dal datore, per 40000 euro
b) reddito da lavoro autonomo di 10000 euro, a fronte del quale ha subito una ritenuta alla
fonte di 2000 euro.
c) Interessi su BTP per 4000 euro
d) Affitto su una casa di sua esclusiva proprietà di 8000 euro (la rendita catastale di tale casa è
di 1750 euro).
Ha un figlio a carico, di età superiore ai tre anni. La moglie non è a carico, in quanto
percepisce un reddito come co.co.pro di 7300 euro; ha sostenuto le seguenti spese:
a) spese per il dentista del figlio: 2000 euro
b) spese per tasse scolastiche: 200 euro
Calcolate l’Irpef netta e l’Irpef da versare a saldo per il signor Bianchi.
Esercizio 3
Il signor Verdi percepisce, nell’anno t, un reddito imponibile pari a 30000 euro. Nell’anno t+1
il tasso di inflazione è uguale al 5%; il reddito del signor Verdi è perfettamente indicizzato
all’inflazione, ma non subisce alcuna crescita reale, ed è quindi uguale a 31500 euro.
Ipotizzate che la struttura delle aliquote e degli scaglioni dell’imposta sul reddito sia la
seguente (non vi sono né detrazioni, né deduzioni):
Scaglioni
aliquota
0-10000
10%
10000 – 20000
20%
>20000
40%
a) mostrate che, nell’anno t+1 si verifica il fenomeno del fiscal drag, e calcolate l’importo
della maggiore imposta pagata dal contribuente a causa del fiscal drag.
b) Mostrate, anche numericamente, in che modo sarebbe possibile annullare l’effetto del fiscal
drag.
2
Soluzioni esercizi sull’Irpef
Soluzione esercizio 1
Assumiamo che non ricorra alla cedolare secca sui redditi da affitti.
Il reddito complessivo del signor Rossi è uguale a 28000 + (0,85 x 5000) + 500= 32750.
Le plusvalenze azionarie e gli interessi bancari non entrano nell’imponibile Irpef, ma sono
assoggettati a regimi sostitutivi.
Si noti che, nel calcolare il reddito che Rossi ottiene dall’appartamento affittato si fa
riferimento al reddito effettivo (l’affitto) a meno che non risulti inferiore al reddito normale
(la rendita catastale).
Il reddito imponibile è uguale al reddito complessivo meno la rendita catastale
sull’abitazione principale, interamente deducibile. E’ quindi 32750-500=32250.
Imposta lorda
(15000*0,23) + (28000-15000)*0,27 + (32250-28000)*0,38
3450+3510+1615=8575
Detrazione per reddito da lavoro dipendente:
Visto che il reddito complessivo al netto della rendita prima casa è compreso tra 28001 e
55000, si applica la formula
Dldip=1338 [(55000- 32250)/40000] = 1338 x0,56875=760,9875
Detrazione per i figli:
Df2=( (800+100)+ 800) (110000-RC)/110000) = 1700*0,7068182= 1201,591
Detrazione per coniuge a carico:
Dc= 710
Detrazioni per oneri = 0.19 x (600 – 130 + 2800) = 621,3
Irpef netta = 8575- 760,9875-1201,591 -710 - 621,3 = 5281,1215
L’aliquota media è quindi 5281,1215/32250 = 16,376%
L’aliquota media effettiva è invece 5281.1215/32750=16,126%
L’aliquota marginale legale è uguale al 38%
L’aliquota marginale effettiva, che ci dice quanto varia l’imposta al variare del reddito
complessivo del contribuente, tiene conto anche della variazione delle detrazioni per lavoro
dipendente e per figli a carico al variare del RC.
Può essere calcolata in due modi diversi
3
1) Possiamo calcolare quanto varia l’imposta del contribuente quando il suo reddito
complessivo aumenta di un euro. L’imposta lorda aumenta di 0.38 euro (essendo il 38%
l’aliquota marginale legale corrispondente al reddito imponibile del contribuente).
La detrazione per reddito di lavoro dipendente diminuisce da 760.9875 a 760.954, cioè
diminuisce di 0.0335 centesimi. Quella per figli a carico diminuisce da 1201.591 a
1201.5755, cioè di 0.0155 centesimi.
L’imposta netta è quindi aumentata di 0.38+0.0335 +0.0155 = 0.42895 centesimi. L’aliquota
marginale effettiva sull’ultimo euro è quindi pari al 42,895%, ed è significativamente più alta
dell’aliquota legale.
2) In alternativa, l’aliquota marginale effettiva si può trovare così:
55000 1338RC
.
La detrazione da lavoro dipendente è 1338
−
40000 40000
Quindi, se RC varia di un ammontare uguale a ∆RC, la variazione della detrazione è uguale
1338
a−
∆RC = −0.03345∆RC .
40000
1700 RC
.
110000
Quindi, se RC varia di un ammontare uguale a ∆RC, la variazione della detrazione è uguale
1700
a−
∆RC = −0.0155∆RC .
110000
Se il reddito complessivo aumenta per un ammontare uguale a ∆RC, su questa somma si paga
il 38% di aliquota formale, inoltre si perde il 3.3345% per la riduzione della detrazione di
reddito da lavoro, e l’1.54% per riduzione detrazione per figli.
Sommiamo queste tre percentuali: 38%+3.345%+1.55%=42.895%.)
La detrazione per figli è 1700 −
Soluzione esercizio 2
Reddito complessivo = 40000 + 10000 + 0,85 x 8000 = 56800
Non ci sono deduzioni tradizionali.
Per trovare l’Irpef lorda, applico la scala delle aliquote:
Irpef lorda =
0,23x15000+0,27x13000+0,38x27000+0.41x1800=3450+3510+10260+738=17958
Poiché la moglie non è a carico, la detrazione per figlio a carico deve essere ripartita fra i due
coniugi al 50%, ovvero, previo accordo fra i due, può essere attribuita al coniuge con reddito
più elevato. Va allora considerato che la moglie ha un reddito da co.co.pro, e cioè un reddito
che la legislazione fiscale qualifica come reddito da lavoro dipendente. Questo reddito è
inferiore agli 8000 euro e, grazie alla detrazione da lavoro dipendente, è esente da imposta. Ai
coniugi Bianchi non conviene quindi attribuire alcuna quota di detrazione alla signora
Bianchi, che non trarrebbe nessun beneficio da una detrazione fiscale per oneri familiari,
essendo il suo debito di imposta già azzerato dalla detrazione per lavoro dipendente.
Ipotizziamo quindi che il signor Bianchi, ben consigliato dal suo Caaf, attribuisca a sé l’intera
detrazione.
Detrazione sul figlio maggiore di tre anni:
4
Df1=800 (1- Y/95000) =800 ((95000-56800)/95000) = 321,68
La detrazione per reddito da lavoro dipendente non spetta al signor Bianchi perché il suo
reddito complessivo supera i 55000 euro.
Detrazioni per oneri = 0.19x(2000-130+200)= 0,19x2070=393,3
Irpef netta = 17958 – 321,68 – 393,3=17243,02
Per calcolare l’Irpef da versare a saldo devo sottrarre dall’Irpef netta le ritenute che il signor
Bianchi ha subito durante l’anno, al momento della percezione dei suoi redditi.
Ritenute sul reddito da lavoro dipendente: il datore di lavoro considera il reddito da lavoro
dipendente come l’unico reddito del contribuente, calcola quindi su di esso sia la detrazione
per reddito da lavoro dipendente che le detrazioni per oneri familiari.
L’Irpef lorda calcolata dal datore è quindi commisurata al suo reddito di lavoro di 40000 euro
ed è pari a:
0,23x15000+0,27x13000+0,38x12000=3450+3510+4560=11520
A questo importo il datore toglie la detrazione per redditi da lavoro dipendente:
Dldip=1338 [(55000-Y)/40000] = 1338 x ((55000-40000)/40000) =1338x0,375=501,75
e la detrazione per il figlio a carico, anch’essa calcolata dal datore di lavoro considerando il
reddito da lavoro dipendente come reddito complessivo:
Df1=800 (1- Y/95000) =800-0,00842 x 40000 = 800-336,8 = 463,2
Si noti che entrambe le detrazioni calcolate dal datore di lavoro, non sapendo che il signor
Bianchi ha altri redditi, sono più alte del dovuto, in quanto si tratta di detrazioni decrescenti al
crescere del reddito complessivo. Ciò comporterà al signor Bianchi il vantaggio di aver
pagato un acconto più basso (quello trattenuto dal datore), che verrà però compensato da un
saldo più alto.
Nel complesso, il datore ha versato ritenute uguali a 11520-501,75-463,2=10555,05
Il signor Bianchi ha anche subito ritenute sul suo reddito da lavoro autonomo: 2000
Ritenute totali = 10555,05 + 2000 =12555,05
Irpef da versare a saldo: 17243,02-12555,05=4687,97
Soluzione esercizio 3
a) Imposta pagata nell’anno t: 0,1x10000+0,2x10000+0,4x10000=1000+2000+4000=7000
Aliquota media = 7000/30000=23,333%
Imposta pagata nell’anno t+1: 0,1x10000+0,2x10000+0,4x11500=1000+2000+4600=7600
Aliquota media = 7600/31500=24,127%
Il contribuente, pur essendo il suo reddito reale rimasto invariato, paga quindi lo 0,794% di
imposta in più; l’ammontare del fiscal drag è quindi 0,00794x31500=250 euro,
corrispondente al maggior onere dovuto all’inflazione.
L’importo del fiscal drag poteva alternativamente essere calcolato come segue:
5
i) per lasciare invariato il debito di imposta reale, un’ inflazione del 5% avrebbe
dovuto comportare un incremento del debito di imposta del 5%: 7000 x (1+0,05) =
7350.
Pagando invece 7600 euro, il contribuente paga 7600-7350=250 euro in più.
ii) per lasciare invariato il debito di imposta reale, l’aliquota media non dovrebbe
variare (23.33%), e dunque il contribuente dovrebbe pagare 0,2333x31500=7350
euro. Pagando invece 7600 euro, il contribuente paga 250 euro in più.
b) Si potrebbe annullare l’effetto del fiscal drag indicizzando all’inflazione i valori degli
scaglioni (ne moltiplico cioè il valore per (1+0,05))
nell’anno t+1 la nuova struttura degli scaglioni sarebbe allora la seguente:
Scaglioni
0-10500
10500 – 21000
>21000
aliquote
10%
20%
40%
l’imposta dovuta su 31500 sarebbe:
0.1x10500 + 0.2x10500 + 0.4x10500 =
1050 + 2100 + 4200 = 7350
Anche l’imposta sarebbe quindi aumentata del 5%, in linea con l’inflazione, e l’aliquota
media non sarebbe cambiata rispetto al periodo precedente, come non è cambiato il reddito
reale.
Oppure, si applica la struttura delle aliquote al reddito deflazionato per il tasso di inflazione
(quindi nell’esempio costante in termini reali), si calcola l’imposta, poi la si moltiplica per il
tasso di inflazione:
31500/1.05 = 30000
T(30000)=7000
7000x1.05=7350 e non c’è fiscal drag.
6