Intervento in aula di Iezzi e risposta Ass. Majorino

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Intervento in aula di Iezzi e risposta Ass. Majorino
Seduta consiliare del 4 luglio 2013
INTERVENTO AI SENSI DELL’ART. 21
SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 4 LUGLIO 2013
omissis
Il consigliere Iezzi così interviene:
“Chiedo
scusa
se
proverò
brevemente
ad
affrontare
i
problemi che riguardano alcuni cittadini di Milano perché sembra
che in quest’Aula si affronti di tutto, tranne che i problemi dei
cittadini di Milano. Volevo parlarvi della manifestazione che si è
tenuta giovedì e venerdì nelle piazze di Milano con iniziative ludiche
e informative, con un corteo dei sordi che ha raggiunto Piazza della
Scala e Palazzo Marino. Si parla di un problema che riguarda
centinaia di persone che, per un problema di incomunicabilità, non
riescono a sentirsi parte integrata all’interno della nostra città.
Chiedono poche cose alla nostra Amministrazione, chiedono, nella
sostanza, che venga riconosciuto il diritto concreto a servirsi, ad
adoperare e a comunicare con la lingua dei segni.
Si potrebbe fornire una sorta di servizio di interpretariato che
possa permettere a queste centinaia di cittadini milanesi, e non
solo, visto che del problema ne risentono anche qualche centinaia
di cittadini stranieri, alcuni anche irregolari, di comunicare.
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Seduta consiliare del 4 luglio 2013
Si
tratterebbe
di
istituire
un
semplice
servizio
di
interpretariato offerto dal Comune, o da associazioni che possono
fornire questo servizio, per poter rientrare ed essere parte
integrante della nostra città.
È già previsto dall’ordinamento del nostro Comune e oggi si
tratta di applicarlo a livello concreto. L’amministrazione in questo
momento è privo di un vero e proprio servizio di interpretariato e
alle associazioni che lo fornivano per questioni economiche sono
stati tagliati i fondi. Sta di fatto che la persona sorda, anche per
l’esigenza
più
comune
che
può
essere
quella
di
andare
dall’avvocato, piuttosto che quella di andare a pagare le tasse a
Equitalia o di avere a che fare con i vari uffici del Comune, si trova
a disagio perché non potendo comunicare le viene meno la
principale
forma
di
dialogo.
Hanno
fatto
una
due-giorni
di
manifestazione, una manifestazione molto bella, informativa, alla
quale hanno partecipato gruppi non solo di Milano ma di tutt’Italia,
addirittura gruppi che provenivano dall’estero, in particolare un
gruppo di sordi ha fatto una maratona a piedi da Parigi fino a
Milano, proprio per dare il senso di come questa battaglia accomuni
tutti i sordi.
Credo che una delle cose più negative che ci possa essere sia
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proprio il problema dell’incomunicabilità, non riuscire a parlare, non
riuscire a rapportarsi con gli altri, con tutta una serie di problemi
che da questo derivano in quanto si ha poca fruibilità dei servizi
che pure il Comune mette a disposizione.
Ho presentato una mozione, non ho raccolto le firme ma mi
auguro che possa essere discussa il più presto possibile; credo che
sia un intervento che il Comune potrebbe fare veramente con
pochissimi soldi perché si tratta solo di formare poche persone o di
aiutare quelle associazioni che già lo fanno per poter riportare
all’interno della nostra città delle larghe fasce di popolazione che
oggi si trovano escluse.
Sabato c’è stata una manifestazione a cui tutta la Giunta ha
partecipato che è quella del Gay Pride e tutti gli assessori e il
Sindaco erano dietro uno striscione che se non erro riportava
questa frase “Dalle parole ai diritti”. Credo che ci siano anche i
diritti dei sordi, non solo i diritti dei gay, delle lesbiche e dei trans.
Sono cittadini di Milano e si aspettano di diventarlo a pieno diritto.
Spero davvero che la Giunta su questo problema che riguarda
centinaia di suoi cittadini sia sensibile. Grazie”.
omissis
L’assessore Majorino così interviene:
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“Devo intervenire in relazione all’intervento da parte dei
consiglieri
dell’Opposizione,
rispetto
a
una
questione
molto
importante, che è quella legata al tema delle condizioni di vita e
della capacità di comunicazione delle persone sorde e dei cittadini
che hanno partecipato a quella Due Giorni molto bella, che si è
conclusa qui con una manifestazione che è arrivata in Piazza della
Scala e con un intervento del Sindaco e del sottoscritto, nonché con
un’assemblea molto partecipata, complessa e anche dura, che si è
svolta in Sala Alessi.
Il
taglio
non
è
avvenuto
quest’anno,
c’è
stato
un
ridimensionamento dal 2010, ma al di là di questo comunque
rispetto al 2010 e anche rispetto al 2011, sono erogate oggi meno
risorse all’Ente Nazionale Sordi. Vi è invece però un ufficio che si
occupa del tema della sordità e dei diritti delle persone sorde
nell’ambito del Settore Persone con disabilità che lavora in maniera
efficace
e
c’è
un
tavolo
di
coordinamento
in
accordo
con
l’associazionismo, cui fanno riferimento anche altre organizzazioni
oltre a quelle che lei, consigliere, ha incontrato, si è già riunito il
tavolo e si riunirà di nuovo a breve a seguito della manifestazione.
Questo per dirle che il tema ovviamente è alla nostra
attenzione, anche se siamo consapevoli che tutto quello che
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facciamo, che pure è abbastanza, non sia oggi ancora sufficiente. A
tale proposito, vista la forza politica di cui lei fa parte, volevo
sollecitarla ad unirsi alle nostre sollecitazioni a Regione Lombardia
affinché in relazione al tema della distribuzione sanitaria, da una
parte, e dell'effettivo finanziamento della delibera 116 presentata
dall'assessore Cantù, recentemente, sulle emergenze sociali delibera regionale per noi molto interessante anche se ancora non
efficace sul piano di una piena corrispondenza dal punto di vista
delle risorse - ci possa essere da parte della Giunta e del Consiglio
regionale
poiché
un'effettiva
potremmo
qui
quantificazione
sperimentare
delle
risorse
un'ulteriore
disponibili,
innovazione,
magari proprio anche in stretta sinergia con Regione e ASL, su un
tema che è inevitabilmente a cavallo della dimensione sociale e
della dimensione sanitaria. Questo non lo dico per scaricare sulla
Regione, ma, anzi, perché desiderosi di sviluppare una nuova
relazione con Regione Lombardia”.
omissis
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