Risoluzione del Parlamento Europeo sulla Lingua dei

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Risoluzione del Parlamento Europeo sulla Lingua dei
PARLAMENTO EUROPEO
SESSIONE 1988 – 1989
ESTRATTO
DEL PROCESSO VERBALE
DELLA SEDUTA DI
17 GIUGNO 1988
PRESIDENZA: Thomas MEGAHY, Vice-President
RISOLUZIONE SULLE LINGUE DEI SEGNI
APPROVATA
DAL PARLAMENTO EUROPEO IL 17 GIUGNO 1988
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Risoluzione sulle lingue dei segni (1988)
Il seguente testo è la prima Risoluzione del Parlamento Europeo sulla Lingua dei
Segni. È stata adottata il 17 giugno 1988
Lingue dei Segni per le Persone Sorde
- Doc. A2-302/87
Risoluzione sulle Lingue dei Segni per le Persone Sorde
Il Parlamento Europeo,
-
vista la sua risoluzione del 13 novembre 1985 sui popoli europei,
-
vista la Comunicazione al Consiglio della Commissione del 29 ottobre 1981
sull’integrazione sociale delle persone handicappate e la Risoluzione del Consiglio
del 21 dicembre 1981 sullo stesso tema
-
viste le mozioni per una risoluzione presentate da:
-
KUIJPERS e VANDEMEULEBROUCKE, sulla standardizzazione della lingua
dei segni per le persone sorde (Doc. B2-767/85), e
-
CHIABRANDO e altri sulle trasmissioni televisive per persone sordomute
(Doc. B2-1192/85),
-
visto il rapporto del Comitato Giovani, Cultura, Istruzione Informazione e Sport
(Doc. A2-302/87),
A. considerando che nella Comunità europea mezzo milione di persone è affetta da
sordità profonda e altrettante sono persone ipoudenti,
B. considerando che la maggior parte delle persone sorde non riesce a dominare la
lingua parlata,
C. considerando che la lingua dei segni, che può essere considerata come una lingua
di diritto, è la lingua preferita, o l'unica lingua utilizzata dalla maggior parte delle
persone sorde,
D. riconoscendo che la lingua dei segni, e gli interpreti di lingua dei segni, sono uno
degli strumenti, oltre alla lettura e la televisione, attraverso i quali le persone sorde
hanno accesso alle informazioni necessarie alla vita quotidiana,
E. volendo promuovere l’integrazione delle persone sorde in una società udente in
termini di parità per le persone sorde,
F. riconoscendo il grande contributo della Federazione Mondiale dei Sordi (Word
Federation of the Deaf – WFD) nelle decadi passate, per migliorare le condizioni di
tante persone sorde, e accogliendo la creazione del nuovo Segretariato Regionale
dei paesi della Comunità Europea,
1. accoglie la preoccupazione espressa e il sostegno dato fino ad oggi dalla
Commissione alle organizzazioni di rappresentanza delle persone sorde
nella Comunità Europea;
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Riconoscimento di e Diritto all’Utilizzo della Lingua dei Segni
2. invita la Commissione a fare una proposta al Consiglio in ordine al
riconoscimento ufficiale della lingua dei segni usata dalle persone sorde in
ogni Stato Membro;
3. invita gli Stati Membri ad abolire ogni ostacolo esistente all’utilizzo della
lingua dei segni;
Interpretariato della lingua dei segni
4. ribadisce l’importanza di riconoscere la figura di interprete di lingua dei segni
come professione e di stabilire un corso di formazione a tempo pieno per gli
interpreti di lingua dei segni, e dei programmi occupazionali in ogni Stato
Membro sotto la responsabilità delle organizzazioni nazionali di
rappresentanza delle persone sorde;
5. esorta gli Stati Membri, in consultazione con il Segretariato Regionale della
Federazione Mondiale dei Sordi, a presentare al Fondo Sociale Europeo,
progetti per la formazione di un numero sufficiente di tutor, assistenti e
interpreti di lingua dei segni;
6. invita le istituzioni comunitarie a dare l’esempio fornendo, come una
questione di principio, servizi di interpretariato in lingua dei segni ai meeting
organizzati da queste e a cui prendono parte persone sorde;
Lingua dei Segni e Televisione
7. invita le autorità Radiotelevisive a inserire l’interpretariato in lingua dei segni,
o almeno sottotitoli, nei programmi di informazione televisiva, in quelli di
interesse politico, e, nel modo più vasto possibile, in una selezione di
programmi culturali e di interesse generale; inoltre esorta le autorità
televisive, in consultazione con il Segretariato Generale del WFD e con
l’Unione Europea delle Emittenti radiotelevisive, a fissare dei livelli minimi di
fornitura di servizio di interpretariato o di sottotitolazione rispettivamente per i
programmi destinati agli adulti e ai bambini, oltre che alla fornitura di un
servizio di televideo;
8. esorta gli Stati membri ad assicurare che tutte le circolari di governo rilevanti
riguardanti sussidi, sanità e lavoro siano realizzati su video con lingua dei
segni per le comunità di persone sorde;
9. invita la Commissione a sostenere le ricerche nel campo dei servizi televisivi
per persone sorde;
Insegnamento della Lingua dei Segni alle Persone Udenti
10. invita gli Stati Membri, in cooperazione con la Commissione, a sostenere
progetti pilota finalizzati all’insegnamento della lingua dei segni ai bambini e
agli adulti udenti, utilizzando persone sorde formate per questo scopo e a
riportare la ricerca in questo settore;
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Dizionari di Lingua dei Segni
11. esorta gli Stati Membri a sostenere la ricerca su e la pubblicazione di
dizionari aggiornati nelle rispettive Lingue dei Segni nazionali; invita la
Commissione a stimolare tali attività e a promuovere lo sviluppo di dizionari
multilinguistici nelle lingue dei segni in uso nella Comunità Europea;
Scambi in Lingua dei Segni
12. invita la Commissione a considerare, ove possibile, come gli interscambi a
livello comunitario possano essere portati avanti nel modo migliore fra coloro
che si sono distinti nella conoscenza della lingua e cultura dei segni del
proprio paese.
Aspetti Istituzionali e Finanziamenti
13. Considera essenziale che le persone sorde siano pienamente coinvolte nella
determinazione delle politiche per i non-udenti a livello comunitario,
specialmente attraverso il Segretariato Regionale Europeo del WFD;
14. invita gli Stati Membri a dare maggiori finanziamenti, attraverso il budget
comunitario, per lo sviluppo di servizi per le persone sorde;
15. incarica il proprio Presidente a inviare questa Risoluzione alla Commissione,
al Consiglio, agli Stati Membri, al Segretariato Regionale Europeo del WFD e
all’Unione Europea delle Emittenti Radiotelevisive.
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