Jovanotti - Buon sangue - Collettivo Soleluna Blog

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Jovanotti - Buon sangue - Collettivo Soleluna Blog
da KWMusica – 10 maggio 2005
Jovanotti - Buon sangue
Lorenzo e...il nuovo album, gli amici, un titolo che piace
a De Gregori, il funk, Kill Bill, un Papa "bianchissimo".
di Enrico Deregibus
Nuvole, cielo scuro, gocce di pioggia. Milano accoglie così
il nuovo album di Jovanotti, Buon sangue. La presentazione
avviene al Plastic, storico locale milanese, tra luci basse
e notevole densità di giornalisti. Lorenzo si materializza
nel buio seduto su un cubo, dopo la visione di due
documenti video sul nuovo disco. Gli lasciamo la parola.
L'album
Non è facile presentare questo disco. E' costato molto
lavoro, è stata un'impresa iniziarlo e poi portarlo avanti.
Si è trasformato strada facendo, mi scappava e io lo
riacciuffavo. Ho iniziato il 5 maggio 2004 a lavorarci e me
l'hanno consegnato il 5 maggio 2005. La Universal, la mia
casa discografica, mi ha fatto una pressione "sana",
altrimenti c'era il rischio che sbracassi.
L'aiuto
Ho dovuto chiedere aiuto a qualcuno per completare il
disco, c'è stata dialettica tra me e la musica e tra me e
la squadra che mi ha aiutato a farlo. Ma per paradosso, è
il disco più mio di tutti quelli che ho fatto, il più
viscerale, il più sanguigno. Mi hanno aiutato tutti i
musicisti, Stefano Fontana, che è un deejay, i Planet Funk
e il produttore Celso Valli, che nell'arco costituzionale
della musica italiana è l'opposto dei Planet Funk. E poi
Michele Canova, il miglior produttore emergente italiano.
Buon sangue mi ha insegnato a lasciarmi andare, a mettermi
nelle mani degli altri. Ad esempio (tanto)3, il singolo, è
un'autoanalisi, ma non mia, di un altro, che però è simile
alla mia. Un mattino ho letto una lettera di Petrarca a un
suo amico. E' diventata il corpo centrale del disco.
Il titolo
Inizialmente Buon sangue non piaceva alla Universal, perché
contiene quella parola, "sangue". Invece a me piaceva, ha
dentro di sè qualcosa di tradizionale ma anche di molto
vivo. Poi, in un'intervista, De Gregori ha detto che gli
piaceva molto il mio titolo. Mi è servita questa cosa, il
commento di De Gregori, mi ha dato la forza per chiamare e
dire: "Sì, il titolo è questo". Francesco è un grande, mi
piace tutto quello che fa, anche il suo ultimo pezzo (Vai
in Africa, Celestino), sembra un po' un mio brano, Salvami.
Sperimentare
Buon sangue è un disco molto importante, mi accende, mi fa
venire voglia di essere sperimentale nell'ambito pop, a
cavallo tra la canzone del Novecento e qualcosa che ancora
non c'è. In questo album non sai mai dove sei, è tra antico
e moderno.
Comunicare
E' un disco di forte comunicazione, fatto per il pubblico.
Un mattino ero a correre al Parco Sempione, a Milano.
C'erano due ragazzini che evidentemente avevano marinato la
scuola. Mi sono detto: la mia sfida in questo disco è
riuscire a parlare con loro.
Il messaggio
Il messaggio è...non avere messaggi, perché la vita non ti
dà messaggi. La vita è soffrire e rialzarsi.
Edizione limitata
Buon sangue esce in una versione "classic" e in una
edizione limitata in due dischi. Anche il secondo CD è un
disco vero, sono "outtakes" che rappresentano la storia di
questo disco. Ho lavorato a più di 30 pezzi. Molte delle
cose rimaste fuori continuavano però a piacermi. Sono
entrato in studio con l'idea di fare un disco funk, ma la
vita ti porta poi da altre parti. L'anima funk è rimasta in
parte nel disco A, molto nel B. Io ho avuto coscienza di
essere al mondo quando ho sentito per la prima volta il
funk.
Kill Bill
Una delle grandi ispirazioni per questo album è stato Kill
Bill di Tarantino. E' un film che non puoi definire in un
genere. E' tutto e niente, ma mi emoziona, mi attrae molto.
Vorrei fare con la musica un lavoro del genere.
Papa Ratzinger
Sono cresciuto in Vaticano, mio padre lavorava lì. Ho
accolto la notizia dell'elezione di Papa Ratzinger come
molti. Lui ce l'ha con il relativismo culturale, ma anche
lui è nato da quello. Noi terzomondisti ci aspettavamo un
Papa abbronzato, invece è arrivato un Papa bianchissimo.
Mia figlia ha subito fatto un disegno del Papa, era
bellissimo. Ho pensato che era meglio vederlo così...
Sinceramente a me non dispiace la sua elezione, mi piace
che il Papa faccia il Papa... questo può rafforzare la
parte laica del Paese. Lo dico perché in passato ho avuto
la tentazione di parlare da Papa. Per fortuna, ora non ce
l'ho più.
Ai giornalisti
Non so spiegarlo questo disco, ve l'avevo detto. Non
scrivete niente di quello che ho detto! Fate buone
recensioni, che servono. Mi fanno davvero tanto piacere le
belle recensioni, mi danno soddisfazione!