Il Piccolo – Vicino/lontano denuncia

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Il Piccolo – Vicino/lontano denuncia
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UZIONE RISERVATA
IL pROGETTO
#ioleggoperché aiuta le biblioteche
■■ Punta allo sviluppo e rilancio della
biblioteche scolastiche e aziendali la seconda
campagna di promozione dei libri e della lettura
#ioleggoperché che avrà i suoi giorni clou dal 22
al 30 ottobre, in concomitanza con “Libriamoci”
06/05/2016
pagina 35
IL FESTIVAL
Vicino/lontano denuncia
«In Egitto i casi Regeni
ormai frequentissimi»
L’inaugurazione di Vicino/lontano (Foto Luca D’Agostino)
di ALBERTO ROCHIRA
parizioni, torture, arresti illegali, uccisioni di persone
che vengono ritrovate, come il ricercatore Giulio Regeni,
in un fossato di periferia, sono
diventate la norma in Egitto. E il
fenomeno sta crescendo in modo preoccupante, con una stretta repressiva durissima e una vera e propria caccia allo straniero
negli ultimi mesi. Lo afferma, dati alla mano, il direttore generale
di Amnesty International Italia,
Gianni Rufini. Insieme al giornalista d’inchiesta Andrea Purgatori, Rufini ha aperto ieri a Udine
la dodicesima edizione di vicino/
lontano, il Festival in corso fino
all’8 maggio con la consegna (sabato 7 maggio) del premio letterario internazionale Tiziano Terzani allo scrittore Martìn Caparròs. Ieri Purgatori (presidente di
Greenpeace Italia) e Rufini (attivo anche per diverse Ong e agenzie delle Nazioni Unite) hanno
discusso di “Verità malata: da
Ustica a Regeni”.
«In Egitto – fa sapere Rufini –
le violazioni dei diritti umani sono sistematiche e massicce, in
un clima di impunità internazionale molto grave. In quattro mesi sono scomparse 204 persone e
lo scorso anno ci sono state 500
sparizioni forzate e 1176 casi di
tortura, la metà con esito mortale. Il 25 aprile scorso 238 persone sono state arrestate perché
manifestavano pacificamente».
A fronte di ciò, «c’è una comunità internazionale paralizzata e
un Consiglio di Sicurezza
dell’Onu che in quattro anni
non è stato in grado di emanare
nemmeno una risoluzione sulla
Siria». Quanto all’Egitto, «essendo il Cairo un partner commerciale e politico strategico per tutti i Paesi che compongono il
Consiglio di Sicurezza – evidenzia Rufini – è chiaro perché il
CdS non prenda le misure necessarie per creare almeno le condizioni per una pressione politica
e diplomatica».
In Italia, molte vicende sono
ancora avvolte nell’oscurità,
S
v
«perché – sottolinea Purgatori –,
sacrifichiamo la verità alla convenienza. Se fossi il presidente
del Consiglio non mi siederei allo stesso tavolo con il presidente
francese Hollande o il Segretario
di Stato Usa Kerry, i quali, dopo
il caso Regeni, in visita al Cairo
non hanno detto una sola parola. A questo silenzio brutale bisognerebbe rispondere in modo
brutale».
Purgatori sottolinea, poi,
un’altra “malattia” italiana.
«Non esiste un organo di informazione che abbia un editore indipendente – dice – e i padroni
dei media hanno altri interessi,
economici, industriali e finanziari. Utilizzano l’informazione
come arma di pressione o ricatto nei confronti della politica
per ottenere favori».
Unica arma per difendersi da
tutto ciò, secondo Rufini: «Affidarsi alla società civile: l’azione
di ricerca e di denuncia, la mobilitazione sono tra gli strumenti
più potenti che abbiamo a disposizione». Purgatori, presidente di Greenpeace Italia, ricorda a
questo proposito che «la mia associazione ha pubblicato la bozza di accordo segreto sul Ttip,
l'intesa sul libero scambio fra
Europa E Usa, da cui emerge
con evidenza che siamo sotto il
ricatto di una superpotenza, gli
Usa, che pretende di imporci
l’ingresso di tutte le sue merci
senza discussione e alcuna tutela. O l’Europa fa fronte unito –
conclude - o finiamo in una colonizzazione anche sul piano culturale».
Oggi dalle 8.15 al festival si
parlerà di “piacere della legalità” al Teatro Nuovo, con la giornalista Federica Angeli, dal 2013
sotto scorta per il suo impegno
conto le mafie, e lo stesso Rufini.
Alle 21 nell’ex chiesa di San Francesco, su “Antagonisti e coinquilini: Islam ed Europa oggi” converseranno il sociologo franco-iraniano Farhad Khosrokhavar, la giornalista e storica Paola
Caridi e il sociologo Stefano Allievi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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IL pROGETTO
#ioleggoperché aiuta le biblioteche
■■ Punta allo sviluppo e rilancio della
biblioteche scolastiche e aziendali la seconda
campagna di promozione dei libri e della lettura
#ioleggoperché che avrà i suoi giorni clou dal 22
al 30 ottobre, in concomitanza con “Libriamoci”
06/05/2016
pagina 35 (2)
L’inaugurazione di Vicino/lontano (Foto Luca D’Agostino)
di ALBERTO ROCHIRA
IL FESTIVAL
Vicino/lontano denuncia
«In Egitto i casi Regeni
ormai frequentissimi»
bilità del quotidiano e all'urgen- le. Ma qual è la logica? Che cosa
za del cambiamento, perde tut- conduce a creare mucchi umate le difese e la fragilità che so- ni in luride tane? E centottanta
pravviene la espone al bisogno bambini a crescere deformi per
estremo dell'altro. È così che le fasce di contenzione tra gli
nascono amori inaspettati, pas- escrementi sulla riva del mare a
sioni che si fa fatica a contene- cento metri dalle spiagge? Chi li
re. In quei luoghi il bisogno dell' ha mandati a Leros? «Ognuno
altro si fa assoluto.
ha il certificato di uno psichiaQuando Leros si apre ai vo- tra».
lontari, il professor Stefanis, acIl libro di Simona Vinci ci cocademico ateniese, diventa pre- stringe a riparlare di tutto quesidente dell'associazione mon- sto, dalla Grecia all'Europa, ai
diale degli psichiatri. Franco Ro- manicomi che fanno fatica a
telli, all'epoca direttore del Di- scomparire, alla bambina di
partimento di salute mentale Grugliasco del 1970, a Francetriestino, con Agostino Pirella e sco Mastrogiovanni, il maestro
Mario Tommasini, scrive una morto legato in un letto di conlettera aperta all'Europa per in- tenzione nell'ospedale di Vallo
dicare con chiarezza le gravissi- della Lucania nel 2009 e della
me responsabilità degli psichia- campagna «... e tu slegalo subitri greci e più in generale di tut- to» per la soppressione della
ta la corporazione. Ricorda che contenzione in Italia. Ci obblia Kos, l'isola che fu di Ippocrate ga a ripensarci come cittadini
eL’inaugurazione
di Esculapio, è di
nata
la medici- (Foto
d'Europa
a Leros per decidere
Vicino/lontano
Luca D’Agostino)
na occidentale. Sotto un grande quale Europa volere: mai più laplatano,
Ippocrate
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a fare i vo-–,
«perché
– sottolinea
di ALBERTO
ROCHIRA
che in medicina tutto è frutto di
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la verità
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il malato,
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degli ebrei
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le rego©RIPRODUZIONE RISERVATA
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di Amnesty International Italia, «Non esiste un organo di inforGianni Rufini. Insieme al giorna- mazione che abbia un editore inlista d’inchiesta Andrea Purgato- dipendente – dice – e i padroni
ri, Rufini ha aperto ieri a Udine dei media hanno altri interessi,
la dodicesima edizione di vicino/ economici, industriali e finan-
S
parizioni, torture, arresti illegali, uccisioni di persone
che vengono ritrovate, come il ricercatore Giulio Regeni,
in un fossato di periferia, sono
diventate la norma in Egitto. E il
fenomeno sta crescendo in modo preoccupante, con una stretta repressiva durissima e una vera e propria caccia allo straniero
negli ultimi mesi. Lo afferma, dati alla mano, il direttore generale
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Gianni Rufini. Insieme al giornalista d’inchiesta Andrea Purgatori, Rufini ha aperto ieri a Udine
la dodicesima edizione di vicino/
lontano, il Festival in corso fino
all’8 maggio con la consegna (sabato 7 maggio) del premio letterario internazionale Tiziano Terzani allo scrittore Martìn Caparròs. Ieri Purgatori (presidente di
Greenpeace Italia) e Rufini (attivo anche per diverse Ong e agenzie delle Nazioni Unite) hanno
discusso di “Verità malata: da
Ustica a Regeni”.
«In Egitto – fa sapere Rufini –
le violazioni dei diritti umani sono sistematiche e massicce, in
un clima di impunità internazionale molto grave. In quattro mesi sono scomparse 204 persone e
lo scorso anno ci sono state 500
sparizioni forzate e 1176 casi di
tortura, la metà con esito mortale. Il 25 aprile scorso 238 persone sono state arrestate perché
manifestavano pacificamente».
A fronte di ciò, «c’è una comunità internazionale paralizzata e
un Consiglio di Sicurezza
dell’Onu che in quattro anni
non è stato in grado di emanare
nemmeno una risoluzione sulla
Siria». Quanto all’Egitto, «essendo il Cairo un partner commerciale e politico strategico per tutti i Paesi che compongono il
Consiglio di Sicurezza – evidenzia Rufini – è chiaro perché il
CdS non prenda le misure necessarie per creare almeno le condizioni per una pressione politica
e diplomatica».
In Italia, molte vicende sono
ancora avvolte nell’oscurità,
S
«perché – sottolinea Purgatori –,
sacrifichiamo la verità alla convenienza. Se fossi il presidente
del Consiglio non mi siederei allo stesso tavolo con il presidente
francese Hollande o il Segretario
di Stato Usa Kerry, i quali, dopo
il caso Regeni, in visita al Cairo
non hanno detto una sola parola. A questo silenzio brutale bisognerebbe rispondere in modo
brutale».
Purgatori sottolinea, poi,
un’altra “malattia” italiana.
«Non esiste un organo di informazione che abbia un editore indipendente – dice – e i padroni
dei media hanno altri interessi,
economici, industriali e finanziari. Utilizzano l’informazione
come arma di pressione o ricatto nei confronti della politica
per ottenere favori».
Unica arma per difendersi da
tutto ciò, secondo Rufini: «Affidarsi alla società civile: l’azione
di ricerca e di denuncia, la mobilitazione sono tra gli strumenti
più potenti che abbiamo a disposizione». Purgatori, presidente di Greenpeace Italia, ricorda a
questo proposito che «la mia associazione ha pubblicato la bozza di accordo segreto sul Ttip,
l'intesa sul libero scambio fra
Europa E Usa, da cui emerge
con evidenza che siamo sotto il
ricatto di una superpotenza, gli
Usa, che pretende di imporci
l’ingresso di tutte le sue merci
senza discussione e alcuna tutela. O l’Europa fa fronte unito –
conclude - o finiamo in una colonizzazione anche sul piano culturale».
Oggi dalle 8.15 al festival si
parlerà di “piacere della legalità” al Teatro Nuovo, con la giornalista Federica Angeli, dal 2013
sotto scorta per il suo impegno
conto le mafie, e lo stesso Rufini.
Alle 21 nell’ex chiesa di San Francesco, su “Antagonisti e coinquilini: Islam ed Europa oggi” converseranno il sociologo franco-iraniano Farhad Khosrokhavar, la giornalista e storica Paola
Caridi e il sociologo Stefano Allievi.
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