Decalogo internazionale ministero

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Decalogo internazionale ministero
PROPOSTE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
Alla luce dei confronti avviati tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la delegazione del
C.Re.S.Co e successivamente agli incontri interni al Tavolo Internazionale, ecco di seguito alcune
riflessioni e proposte per favorire processi di internazionalizzazione del settore dello spettacolo dal
vivo in Italia.
Consapevoli dello scenario economico in cui riversa il settore dello Spettacolo Italiano e delle difficoltà che artisti, compagnie, operatori ed organizzazioni nazionali incontrano quotidianamente nell’attivare processi di internazionalizzazione, le seguenti prime proposte hanno l’obiettivo, da un
lato, di avviare un dibattito e un ripensamento di pratiche, strumenti e gestione delle risorse economiche per facilitare e incoraggiare relazioni con artisti ed organizzazioni internazionali; e dall’altro, individuare processi reali di internazionalizzazione volti all’apertura e alla collaborazione con
nuovi mercati e non solo nella presentazione di spettacoli all’estero.
Ci si auspica una collaborazione tra i Ministeri degli Esteri, dei Beni Culturali, del Turismo, ove
possibile, per l’effettivo ripensamento di azioni e pratiche.
A tal fine di seguito riportiamo nel dettaglio delle prime riflessione relative a:
➢ criteri di selezione e trasparenza
➢ diffusione delle informazioni
➢ collaborazione con esperti di settore
➢ fondi per azioni specifiche per favorire l’internazionalizzazione
➢ erogazione dei contributi
➢ scambi contatti e agevolazioni
1. CRITERI DI SELEZIONE E TRASPARENZA
Per incoraggiare i processi di internazionalizzazione, in prima istanza, è necessario avviare
una sana e regolamentata “competizione” sul territorio italiano, che inevitabilmente passa attraverso la circolazione di informazioni e chiari parametri di valutazione nelle selezione, quindi
alcune ipotesi:
a) le selezioni per le attività di promozione all’estero devono avvenire attraverso bandi pubblici
in cui evidenziare obiettivi, informazioni generali e parametri di valutazione;
b) le selezione di progetti culturali nelle manifestazioni annuali di gemellaggi tra Paesi devono
avvenire attraverso bandi con criteri di trasparenza ed equità (es. 2013 anno della cultura
italiana negli usa, ecc.);
c) la diffusione capillare dei bandi almeno 2/3 mesi prima della scadenza è indispensabile;
d) ove possibile, bisognerebbe individuare sempre lo stesso periodo per la pubblicazione dei
bandi a sostegno di scambi, viaggi e proposte di partneriato;
e) rafforzamento di sportelli informativi preposti al sostegno di coloro che vogliano partecipare ai bandi, che diano informazioni e guidino nella compilazione e nella scelta dei bandi
stessi.
2. DIFUSSIONE CAPILLARE DI INFORMAZIONI SIA IN ENTRATA CHE IN USCITA
A tal fine possono essere di aiuto piattaforme e/o database che (in prima istanza) possano
svolgere anche funzioni di un primo auto-monitoraggio delle organizzazioni, artisti e professionisti per implementare una mappatura di quanti a vario titolo operano nel settore, tra le ipotesi:
a) è necessaria la predisposizione di un database online sul sito del Ministero a cui le compagnie possono auto-iscriversi e, attraverso un’area riservata, segnalare i propri lavori e
aggiornare le informazioni, aggiungendo tutto il materiale relativo alle nuove produzioni
(foto, trailer, schede, recensioni, ecc);
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b) anche gli organizzatori, i tecnici, gli autori, e tutte le professionalità legate allo spettacolo
dal vivo devono trovare un proprio spazio all’interno del database - sempre attraverso il
metodo dell’autoiscrizione - che può essere consultato anche da operatori culturali stranieri
per la ricerca di professionisti dello spettacolo;
c) il sito del Ministero deve comprendente tutte le informazioni relative a meeting e piattaforme internazionali sullo spettacolo che si organizzano nel mondo;
d) il sito del Ministero deve includere tutte le manifestazioni annuali relative ai grandi eventi
culturali nel mondo (anno della cultura italiana negli USA, Marsiglia capitale europea della
cultura, forum della cultura, ecc.);
e) è necessaria la costituzione di uno spazio all’interno del sito del Ministero che sia dedicato
ai bandi e alle iniziative legate allo spettacolo;
f) necessita la costituzione di uno spazio all’interno del sito del Ministero che sia dedicato ai
bandi e alle iniziative legate alla formazione degli artisti nel mondo (residenze, workshop,
etc…);
g) informazione - almeno un anno prima - degli eventi internazionali previsti per l’anno successivo, con dettagli sulle linee editoriali e artistiche che quegli eventi si propongono;
h) diffusione delle informazioni in maniera chiara, propulsiva, allargata e tempestiva anche
connettendosi con tutte le reti, i coordinamenti e le piattaforme esistenti in Italia, attraverso
avvisi pubblici, link sui siti e social network;
3. COLLABORAZIONE CON ESPERTI DI SETTORE
Consapevoli dell’azzeramento delle Commissioni presso il Ministero per motivi economici, riteniamo che bisognerebbe avvalersi della consulenza di esperti del settore: operatori culturali,
critici, drammaturghi, ecc., soggetti di riconosciuta competenza e autonomia, che non rappresentino strutture e/o organizzazioni in “conflitto di interesse” con il ruolo che svolgono, e soprattutto non siano soggetti politici. Le caratteristiche:
a) gli “esperti di settore” saranno scelti – tramite curriculum - tra i professionisti che dovranno
iscriversi a un albo annuale (così come ipotizzato per il database per compagnie e artisti e
secondo anche le modalità utilizzate dalla stessa Comunità Europea per l’individuazione di
collaboratori “pro tempore”) a cui il Ministero deve far riferimento per la selezione dei giurati, e attraverso il quale, gli operatori sottoscrivono la propria disponibilità a fare da selezionatori;
b) gli “esperti di settore” devono variare per ogni bando, nel rispetto del ricambio generazionale;
c) gli “esperti di settore” che si assumono l’onere di fare da consulenti, hanno l’obbligo di visionare tutti i festival e gli spettacoli che si candidano attraverso il bando, nel proprio territorio di appartenenza;
d) tutto deve essere “tracciabile”: le selezioni devono motivare le scelte in rispetto dei parametri enunciati nei bandi, dimostrare di aver visto spettacoli e attività, dove e quando;
4. FONDI PER AZIONI SPECIFICHE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
Per favorire azioni di promozione e relazione abbiamo individuato specifiche aeree su cui
destinare fondi, quali:
a) fondi per l’ospitalità di operatori e artisti internazionali chiamati a far parte di giurie, convegni, talk, organizzati da compagnie, festival ed enti italiani;
b) fondi destinati a favorire e incoraggiare piattaforme internazionali in Italia;
c) creazione di corsi di alta formazione e borse di studio per diventare distributori internazionali, agevolando i contatti e l’esperienza, attraverso soggiorni di lavoro in strutture all’estero;
d) creazione di corsi di alta formazione e borse di studio per i diversi settori legati alla produzione internazionale, come co-producer, creative producer, programmazione e progettazione internazionale, con conseguenti stage in strutture estere;
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e) favorire le connessioni tra artisti italiani e residenze estere grazie all’istituzione di un programma che sostenga lo studio e la formazione degli artisti e degli operatori culturali con
realtà internazionali nelle discipline artistiche, con borse di studio per la copertura dei costi
di viaggi e trasporti;
f) la costituzione di un bando annuale a cui le compagnie possano accedere agevolmente per
ricevere un contributo “leggero” per i primi contatti e per la fase progettuale, per favorire
partenariati internazionale con enti, festival e compagnie estere: potrebbe bastare una lettera di invito dell’ente straniero che si dimostra interessato a un incontro per un possibile
progetto di partenariato;
g) bando annuale per finanziamenti destinati alla sottotitolazione degli spettacoli, per favorire la drammaturgia italiana all’estero;
h) contributi per sostegni economici e/o logistici per singole compagnie italiane chiamate a
presentare progetti o spettacoli all’estero (chiamata diretta).
5. EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI
Le condizione per favorire i processi di internazionalizzazione non prescindono dai tempi di
erogazione del contributo che devono essere rispondenti e compatibili con le organizzazioni
europee ed internazionali. Ci sono due ordini di idee in merito: in primo luogo le risposte relative alla concessione di contributi per l’internazionalizzazione sono troppo lenti, generalmente
eccedono i tempi dei bandi o dei contratti con enti stranieri; in secondo luogo, i tempi biblici di
pagamento causano i maggiori problemi alle compagnie, soprattutto a quelle che non godono
di nessun contributo ministeriale. Pertanto, alcune attenzioni concrete:
a) spacchettamento dei fondi relativi all’internazionalizzazione, sganciandoli dalla logica delle erogazioni solari;
b) riconoscere anche le residenze produttive come attività ai fini delle rendicontazioni Ministeriali;
c) scadenza dei bandi annuale o semestrale con durata della pubblicazione dei bandi minimo 2 mesi e con risposte definitive allo scadere del tempo stabilito, che non deve andare
oltre 2 mesi successivamente la chiusura del bando;
d) i tempi di erogazione del contributo o delle borse di studio devono essere tempestivi: si
propone un 50% ad accettazione della proposta e 50% a consuntivo.
6. SCAMBI, CONTATTI E AGEVOLAZIONI
Altrettanto importante per favorire i processi di internazionalizzazione sono le azioni rivolte a
facilitare scambi, contatti e agevolazioni, attraverso il supporto ad esempio degli IIC:
a) creazione di focus sulle arti sceniche italiane all’interno degli eventi internazionali attraverso bandi;
b) creazione di una piattaforma di teatro contemporaneo che funga da vetrina (virtuale o in
formato di show-case) per operatori internazionali, più inclusiva possibile e secondo i criteri
di trasparenza elencati in precedenza;
c) favorire l’apporto logistico e organizzativo (soprattutto relativo ai contatti) tra artisti e compagnie italiani e organizzatori esteri, attraverso il supporto “attivo” e “fattivo” degli IIC nei
Paesi in cui si svolge l’iniziativa;
d) rafforzamento dell’organico italiano specializzato presso gli IIC, soltanto per eventi speciali
o specifici anni della cultura italiana, con formule di consulenza specializzata a supporto
degli istituti stessi (magari afferendo al database dei professionisti);
e) favorire la relazione con istituzioni estere al fine di sviluppare progetti ed eventi culturali;
f) Aiutare le compagnie chiamate all’estero per una singola data a prendere contatti con organizzatori e distributori internazionali per una tournée.
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