1-2012

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1-2012
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Parma 25 Marzo 2012
Assemblea Generale
Consociazione
Nazionale degli
Archibugieri
Relazione del Presidente
Egregi Presidenti, cari amici,
come tradizione ormai consolidata ci ritroviamo
a Parma, città a me cara in quanto sede dei
campionati Europei del 2007 che ci videro
maestri nell'organizzazione di tal evento.
dalle gare di tiro ad avancarica organizzate nel
poligono da lui gestito.
A chi non può interessare una maggiore entrata
in cambio di due giorni di concessione condivisa
di una struttura ?
Prima di iniziare però vorrei ricordare i soci che
non sono più tra noi; soci che hanno portato Credo che non si sia considerato il momento
avanti i principi della CNDA quando questa era economico che sta attraversando il nostro paese
che non è dei più rosei. Le famiglie sono costrette
ancora agli albori .
a ridurre le spese e naturalmente si cominciano
Mi riferisco a Egidio Cattaneo, uno dei Soci da quelle non indispensabili.
fondatori della Società Lombardo Veneta,
secondo Presidente della Società; quando ha Altra azione in totale contrasto con quanto
ceduto la carica a Enrico Tettamanti, ha stabilito negli accordi firmati tra CNDA/UITS è
continuato la sua collaborazione, partecipando stata l'organizzazione del "Corso per istruttori
fattivamente al consiglio direttivo della società di avancarica" senza informare né chiedere la
stessa; sempre attivo ed entusiasta ha anche collaborazione a CNDA, cosa che avrebbe dato
fatto parte del gruppo Storico, presente a tutte spessore e credibilità all’iniziativa, ma utilizle rievocazioni risorgimentali finché la salute zando dei “personaggi” che pur di mettersi in
glielo ha concesso. E' stato un caro amico per bella vista vi hanno aderito rendendola così
tutti i soci della "vecchia guardia" che come tale possibile.
lo ricorderanno con affetto e stima.
Mentre tutti voi (o quasi) vi godevate le meritate
V’invito ad alzarvi e a osservare un minuto di vacanze, io e i membri del CD, il 5 agosto,
abbiamo dovuto prender parte a una riunione con
raccoglimento. Grazie
UITS a Sommacampagna. I vertici dell'UITS,
L'anno passato è trascorso tra alti e bassi. I con la scusa di formulare una bozza di campionato
rapporti con FITAV si stanno consolidando e, condivisa, hanno cercato di cambiare gli accordi
oltre all'apertura di una struttura gestita dalla firmati, ma senza successo, con l'unica richiesta,
CNDA e riconosciuta dalla Federazione, dove è scaturita, secondo Obrist, dalla riunione di
praticato esclusivamente il tiro a polvere nera, il Brescia a firma di tutti i presidenti (...), e cioè di
numero di appassionati che entrano a far parte aumentare almeno a € 13 la quota d’iscrizione
delle nostre file, dedicandosi alla specialità del alla gara (la richiesta iniziale era partita da 21
piattello ad avancarica è in deciso aumento. Ciò Euro).
è dovuto alla massima considerazione che FITAV
ha della nostra associazione. Riconoscendoci Ultima fatica dell'anno, l'incontro a Bologna per
unici detentori dell'esperienza assoluta in definire le sedi e le date del campionato
questo settore, siamo liberi di operare in piena 2011/2012. Voglio precisare che la sede di
autonomia. Faccio presente che non riscontro Lecce è stata voluta esclusivamente da Finocchi
alcuna difficoltà nello svolgere il campionato senza tener presente le evidenti problematiche
sulla distanza da me ripetutamente manifestate
nelle strutture affiliate alla FITAV stessa.
(manca anche la Compagnia CNDA che possa
Lo stesso non posso affermare per quanto garantire la regolarità della gara).
riguarda UITS.
Alla fine di una riunione molto agitata, ho inviato
Il 2011 è stato un anno particolarmente pesante una mail al presidente Obrist nella quale gli
per i nostri rapporti con UITS. Questi sono manifestavo il mio disappunto per quanto
iniziati male con la "Riunione di Brescia", in cui accaduto, e che non intendevo più prender
la CNDA è stata posta sul banco degli imputati parte a riunioni in cui fossero presenti alcuni
senza consentirle la possibilità di difendersi da suoi consiglieri che, in questo mio settennato,
accuse di qualche Presidente di TSN, che, non hanno fatto altro che incrinare i rapporti fra
supportato dai vertici di UITS, aveva come unico le nostre organizzazioni usando metodi di basso
scopo quello di assicurarsi un maggiore introito livello e per di più, vantandosene.
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Nonostante ciò il continuo relazionarci con il circondati da almeno quattro muri. Spesso,
presidente Obrist ha ricondotto la barca in girando per il mondo, si trovano situazioni
completamente diverse cui bisogna essere
porto.
predisposti. A questo punto mi sono chiesto
Questa serie di azioni, atte a delegittimare la come potevo ovviare all’inconveniente e la
CNDA, messe in atto sia da UITS sia da alcuni risposta l'ho trovata nei campi di tiro privati.
soci compiacenti e in malafede, ha obbligato alla
convocazione di un’Assemblea Straordinaria, Mi sono messo alla ricerca di un’adeguata
in cui, oltre a dimostrare senso di dovere soluzione insieme al mio staff e la soluzione è
nell'accettare un aumento provvisorio della stata trovata con le “Gare Ranking”. Queste
quota gara, ha votato positivamente per saranno disputate in strutture che saprete
un’immediata variazione statutaria che come apprezzare perché diverse dai soliti TSN, ma
fondamento ha l'assegnazione del titolo di socio molto simili ai campi di tiro in cui si svolgono le
non solo alla Compagnia, ma al socio stesso principali manifestazioni internazionali e da noi
rendendolo soggetto a tutti gli obblighi derivanti per questo scopo selezionate.
dallo statuto. Inoltre sono state apportate
modifiche che hanno allineato il nostro statuto Da idea scaturisce idea e, dato che la maggior
parte dei poligoni privati hanno linee a 300 mt e
con quanto previsto dalle direttive CONI.
oltre, mi è venuta l'idea di inserire quell'ultimo
Dall’ufficio classifiche mi sono stati inviati dati tassello per fare della CNDA un'associazione
presente in tutti i campionati MLAIC. Così
incoraggianti in merito alla nostra attività.
quest'anno potrete cominciare anche un'attività
Il trascorso campionato 2010-2011 ha avuto di Long Range. Ho preso contatto con la rivista
3156 prestazioni (3° di sempre) con una media “Armi e Tiro” ed ho concordato che in alcune
di 211 prestazioni/gara. L’anno 2000 in futuro gare del loro “Circuito Cacciatori” siano riservate
non dovrà più essere citato come riferimento, e delle linee per il tiro con armi ad avancarica. In
questo è un dato positivo da citare in frangenti breve uscirà il calendario definitivo e quest’anno
economici quali quelli che stiamo vivendo.
la CNDA avrà il primo campione italiano di
specialità.
Un numero di gare non eccessivo inoltre
incentiva, secondo quanto ne deriva dallo studio La seconda trasferta ci ha permesso di disputare
dei numeri, la partecipazione, impedendo al i Campionati Europei in terra finlandese, e un
tiratore di adagiarsi su appuntamenti rimandabili piccolo gruppo di tiratori ha preso parte a questa
e su una preparazione che può essere meno “missione”. La decisione di partecipare all’incontro
assidua.
è stata molto travagliata, perché i finlandesi
hanno posto molte problematiche sia per il
Non va dimenticato che una maggiore o minore trasporto delle armi, sia per quanto riguarda la
partecipazione è influenzata da eventi interna- non accettazione di regole stabilite in sede
zionali da disputarsi in Italia, che incentivano la MLAIC in Portogallo. In conseguenza di ciò alcune
competizione tra chi vuole parteciparvi grazie nazionali, come l’Ungheria, non ha inviato, per
ad un campionato nazionale ben disputato protesta, alcuna rappresentanza, mentre altre
(esempi: mondiali di Lucca 2002, Europei di nazionali hanno gareggiato con una rappresenParma 2007 etc.)
tativa ridotta a sole tre unità.
Quest’anno (2011-2012), per ora, il campionato
è allineato con i buoni valori di quello precedente,
con segnali incoraggianti per la forte partecipazione all’ultima gara disputata a Pisa. È tutto da
vedere se questa tendenza sarà confermata con
l’entrata a regime degli ultimi provvedimenti
“salva Italia” e con il proseguire dei rialzi dei
prezzi dei carburanti.
Come registrato l’anno scorso (ma prendendo a
riferimento le sole prime 5 gare) il campionato
a squadre segnala un incremento di prestazioni
(da 48 a 56).
L'anno trascorso ha visto due trasferte internazionali di buon valore tecnico.
Mi complimento con quei tiratori che hanno
conquistato il podio nelle varie discipline, e
rivolgo un particolare ringraziamento a Stefano
Caruso che ha conquistato un oro e un argento
nelle specialità individuali.
In conclusione posso affermare che lo stato di
salute della nostra consociazione è ottimo,
le iniziative che io e i membri del Consiglio
Direttivo portiamo avanti, quotidianamente
sono tante, ma questo immane lavoro non può
essere condotto da un piccolo gruppo. Ed è
per questo che chiedo a tutti voi un aiuto nella
speranza che qualcuno risponda al mio appello.
Se siamo uniti e tanti la CNDA può solo
migliorare e continuare a essere considerata
come modello per tutte le specialità non ISSF
nello scenario del tiro italiano.
La prima è stata fatta a Vitrolles (FR) per
l'ormai consueto incontro Italia/Francia. Oltre a
confrontarci con i cugini transalpini, questa Grazie.
trasferta ha portato alla luce una grossa lacuna
tecnica della nostra rappresentativa nazionale.
E' emerso che i nostri tiratori di precisione mal
sopportano campi di gara che non siano
Giovanni Gentile
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Ascoli Piceno in cammino
verso…l’avancarica
(Uff. Stampa CNDA)
In occasione della settima gara di campionato
disputata a Roma, una delegazione del TSN di Ascoli
Piceno ha fatto visita al presidente della CNDA,
Giovanni Gentile, per gettare le basi per l’allargamento
della pratica dell’avancarica anche presso il poligono
del capoluogo marchigiano.
Gentile ha assicurato alla delegazione ascolana, Luigi Angelini, Angelo Pezzini e
Alessandro Ameli, tutta la collaborazione e l’appoggio della CNDA per questo progetto con
l’augurio di vedere nascere presto una nuova compagnia così da allargare ulteriormente
la famiglia della “polvere nera”.
Ferrerio
da…record
(Uff. Stampa CNDA)
In appendice alla gara di Gallarate c’è da
segnalare un record nazionale eguagliato da
Antonio Ferrerio, della compagnia 3 Leoni di
Somma Lombardo, nella specialità Colt, con
punti 98/100, un record ormai vecchio di
ventitré anni, fu realizzato da Carlo Brusa
Pasquè, a Somma Lombardo, evidentemente il
varesotto porta bene al revolver Colt.
La degustazione dei “brusciti” preparati e offerti dalla famiglia Ferrerio sembra abbia
avuto effetti miracolosi sul revolver di Antonio, e al morale di chi vi scrive!
Renzo Signorini di
record in…record
(Uff. Stampa CNDA)
Nella settima gara di campionato, disputata a
Roma, Renzo Signorini della compagnia ARTA Roma,
migliora il record italiano specialità Remington/R,
che già deteneva, di ben tre punti portandolo a
quota 180, (Mariette punti 94 e Donald Malson punti
86).
Il precedente record di p.ti 177 lo aveva realizzato ad
aprile 2011, dopo una breve parentesi del forlivese Farneti,
nella gara di Santarcangelo di Romagna.
Per tutte le altre news,
classifiche e varie,
collegati al sito
www.cnda.it
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Scopa della
befana
6 edizione
a
(Uff. Sportivo CNDA)
Al TSN di Ravenna, organizzato dalla
Compagnia Avancarica Ravennate, si è
disputata il sei gennaio, la sesta edizione
della gara di “tiro alla scopa” con pistola
ad avancarica.
Il bersaglio era, come tradizione vuole,
il manico di legno di una scopa di saggina
posto a 25 metri, al termine di una gara
molto sofferta, i tempi parlano da soli, sul
gradino più alto del podio è salito Battista
Ravaglia che ha rotto il manico nel tempo
di 2’,46” al secondo posto Daniele
Filipponi in 4’,10”, terzo Giuliano Sacrato
in 12’,10”, quarto Fulvio Strocchi in
23’,00.
L’albo d’oro delle precedenti edizioni
vede, con due vittorie, Ivo Angelini
(detentore anche del tempo record di 1’ e
13”) Marco Nanetti, Daniele Filipponi e
Battista Ravaglia.
Al termine della gara, come tradizione,
il pranzo conviviale e le premiazioni.
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Fabio Tionzelli ci scrive:
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La mia pistola, una Underham
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è molto leggera in punta con
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zavorrare la punta con pesi ade
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è lacunoso.
canna, il regolamento in merito
osta
Certo di una vostra cortese risp
.”
nte
lme
vi saluto cordia
Risponde Massimo Capone:
Preg. sig. Tironzelli, le armi underhammer
rappresentano, in un certo senso, una fase evolutiva
delle armi ad avancarica, soprattutto per l'utilizzo
agonistico.
In realtà uno degli esemplari più antichi,
conosciuti, di arma "underhammer" è un fucile
tedesco a... pietra focaia, epoca circa 1740.
E' di calibro '68, a canna rigata, ma con
rigatura dritta, quindi probabilmente per munizione
spezzata. Il proprietario, descrivendone l'uso, ne
lodava le doti di rapidità e costanza nell'accensione
e partenza del colpo.
Vantaggi erano anche il riparo dell'innesco
nel bacinetto da eventuale pioggia ed assenza di
disturbo alla vista del tiratore da parte della vampa
d'innesco. Sempre a pietra focaia conosciamo anche
una coppia di pistole fabbricate da Calderwood a
Philadelphia (presumibilmente all'inizio dell'800).
vantare per la propria arma un meccanismo
d'accensione di alta qualità! Io ci provai con il mio
1777 originale: accensione immediata ma dita della
mano e polso, inavvertitamente tenuti sopra la
scena, ben bruciacchiati!
Torniamo ai nostri underhammer. Perché
mettere cane e luminello sotto la canna?
Per vari motivi, ma soprattutto i seguenti:
1° - maggiore semplicità del meccanismo di scatto
e del suo alleggerimento (in alcuni esemplari è lo
stesso ponticello a funzionare da molla del cane!);
2° - minore fastidio per il tiratore: la linea di mira è
aperta e libera, nessuna proiezione di schegge sul
viso;
3° - maggiore rapidità d'accensione per un canale di
vampa, dal luminello alla canna molto corto.
Per le pistole potremmo citare, inoltre, un
minore ingombro e più occultabili: la linea slanciata
ed essenziale permetteva di tenerle anche infilate
nello stivale (da qui la denominazione di "bootleg").
Comunque queste armi, a livello agonistico ed
allora come adesso, vantano prestazioni d'altissimo
livello ("manico" del tiratore permettendo!).
Lo spirito di particolare, inusuale, tecnologia
che le caratterizza, le fa un poco distaccare dal
restante panorama delle più classiche armi ad
avancarica.
Ma attenzione, anch'esse, originali o repliche
che siano, soggiacciono alla ferrea e spietata legge
della... normativa del regolamento CNDA/MLAIC!
Ed in nome di questo benedetto regolamento
dobbiamo ancora una volta porre un deciso diniego
a qualunque alterazione rispetto alla tipologia
originale e dunque, nessuna possibilità di applicare
contrappesi alla canna.
Nessun esemplare conosciuto e sicuramente
Ricordate la prova dell'accensione tenendo originale, ne era fornito (semmai certe canne,
soprattutto in fucili da tiro, erano già di per sé
il fucile, a pietra focaia, rovesciato?
Se l'innesco si accende anche in questa pesantissime!
posizione (cioè mentre il polverino d'innesco sta
Cordiali saluti.
cadendo), ebbene, il proprietario, fieramente, potrà
COMUNICAZIONI URGENTI dallʼAssemblea Generale dei soci CNDA, Parma 25 marzo 2012
LʼAssemblea ribadisce allʼunanimità quanto già stabilito nellʼAssemblea Ordinaria
del 29 marzo 2010 sullo STATO DI MOROSITAʼ che riportiamo:
“Verificata perdurante morosità di alcuni soci nei confronti della CNDA, lʼAssemblea Generale, con voto
unanime, delibera di considerarne “sub judice” i punteggi individuali e conseguentemente anche
di squadra, sinʼora conseguiti nelle gare di campionato. A risoluzione della morosità i punteggi
torneranno a far classifica a pieno titolo, in difetto saranno cancellati definitivamente”.
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’ L’AVANCARICA?
PERCHEDelv
ò
di Gian Maria
Già, perchè? Che cosa spinge una persona
sana di mente a utilizzare armi che il progresso tecnologico ha ormai condannato all'obsolescenza?
Perché una persona sana di mente che voglia
fare del buon tiro a segno si deve complicare la vita
armeggiando materiali e tecniche che il tempo dovrebbe
ormai aver consegnato all'oblio?
Perché ci si deve complicare la vita con
bacchette, polveri esplodenti, luminelli, pietre focaie,
sporco, grasso, fumo, solventi, saponi, quando è così
comodo, semplice, inserire una cartuccia in una pistola
o in un fucile sparare e poi dimenticarsi di avere l'arma
fino alla prossima volta?
Ci sono 2 risposte a queste domande. Una
breve, da pazzo inconsapevole. Una più lunga e
articolata, sempre da pazzo, che però si è costruita
tutta una sua teoria per giustificare, o tentare di farlo,
la sua pazzia.
La prima risposta è molto semplice: "Perchè è
bello!"
Già da questo si capisce che il pazzo inconsapevole è un poveretto che ha solo bisogno di essere
curato in un centro specializzato, da bravi medici che lo
seguano anche "a sua insaputa" (questa frase ultimamente va molto di moda), cercando pian piano di riportarlo alla realtà delle cose. Questo è un soggetto che
non ha colpe in sé, è fatto così, la sua pazzia ha probabilmente origini genetiche per cui va capito e curato.
La seconda risposta invece vi sarà data
sempre da un pazzo, ma di tipo pericoloso, perché è,
sia pur vagamente, cosciente della sua anormalità, ma
di tentare di superarla adeguandosi allo stato presente
delle cose, no, lui certa di giustificarla accampando
motivazioni che spesso a un primo ascolto sono anche
plausibili, ma che a un esame più approfondito sono
pericolosissime rischiando di contagiare chi ascolta e
non ha adeguati mezzi di discernimento oppure è
impreparato.
Ecco che allora il pazzo comincerà con la
tiritera che il tiro ad avancarica è un ritorno alle
origini delle armi da fuoco, la base di partenza del
progresso tecnologico armiero e che quindi è giusto
mantenere viva la sua pratica perché insegna meglio a
conoscere e maneggiare le armi.
Vi dirà che il tiro ad avancarica, per sua natura
è molto impegnativo a livello mentale, dovendosi
considerare tutta una serie di variabili che vanno dalle
dosi di polvere sino al livello di umidità dell'aria.
Come se per sparare ad avancarica ci fosse
bisogno ogni volta del meteorologo.
Ma questo vi da la sensazione di quanto
possano essere sottili e subdole le malìe con le quali il
pazzo avancarichista consapevole tenterà di tirarvi
dalla sua parte. Ma non è finita qui, perché l'incauto
interlocutore potrebbe obbiettare che si, sparare a
polvere nera è interessante, ma poi la pulizia...
Mal glie ne incolga!
Il P.A.C. (Pazzo Avancarichista Consapevole)
comincerà con il dargli ragione, ma poi obbietterà che
la pulizia, effettuata smontando completamente l'arma
e lavorando poi di spazzola, scovolo e abbondante
acqua e sapone, e quantità industriali di stracci e
straccetti, ha il grande vantaggio che alla fine arrivi a
conoscere la tua arma fin nei minuti particolari.
Così capirai come funziona un revolver a
singola azione, così sarà più facile capire come funziona
una moderna doppia azione.
Capirai come funziona il gruppo di scatto di
una pistola monocolpo o di un fucile distinguendo tra
un acciarino molla avanti o molla indietro e questo
ti permetterà poi di capire come funzionano certi
meccanismi delle pistole da competizione moderne.
Infine il P.A.C. stenderà al tappeto l'incauto
interlocutore dicendogli che smontare e rimontare le
armi, oltre a farti acquisire una discreta manualità,
permette di ottenere un certo "feeling" con la propria
arma, di conoscerne pregi e difetti e questo ti porterà
(udite udite!) a sparare meglio.
Ora capite che queste argomentazioni
permettono al P.A.C. di mimetizzare la propria lucida
follia con una patina di pseudo razionalità difficile da
distinguere. Ma un altro argomento che solitamente
il P.A.C. porta a sua difesa è la qualità del tiro. Vi
dirà: "Il rinculo è più morbido, l'arma è più gestibile
ecc... ecc...".
Come se caricare 56 grani in una Walker o 34
grani in un Remington portasse ad avere un rinculo
morbido. Provate se siete capaci! Anzi, no, non provate
perchè la pazzia del P.A.C. potrebbe, ed in qualche caso
lo è, essere contagiosa.
Ma il momento più subdolo e pericoloso di tutti
è quando il P.A.C., esauriti tutti gli altri argomenti, la
butta sulla scenografia, sul teatrale.
Allora se ne uscirà con frasi del tipo: "AH, MA
QUANDO SEI LI, SPARI E SENTI QUELLA BOTTA D'ALTRI
TEMPI, VEDI QUELLA VAMPA LUMINOSA CHE SI
ALLUNGA DAVANTI ALLA CANNA E POI TUTTO IL FUMO,
COME NELLE GLORIOSE BATTAGLIE NAPOLEONICHE!"
(tutto maiuscolo perchè il P.A.C. quando arriva a questo
punto parla proprio così, in maiuscolo, si mette sul
piedistallo e cerca di farti sentire una merda).
Via poi a sciorinare dettagli tecnici, anche
sulle divise napoleoniche o sulle fiaschette di polvere,
sfoggiando un linguaggio in slang noto solo a lui e ai
suoi degni compari, tipo: "HO FATTO ALLEGGERIRE LA
NOCE DEL CANE." oppure "HAI LIBERATO IL FORO
FOCONE?" o anche "HAI RAVVIVATO LA PIETRA DELLA
MARTELLINA?"
Perché un'altra caratteristica è che il P.A.C.
non viaggia mai da solo, ma sono sempre almeno due,
in maniera tale che si possano parlare in slang facendo
i fighi rispetto agli altri.
L'interlocutore si sentirà come catapultato in
un cartone animato dei Flinstones e rischierà di
ritenersi inadeguato finendo quindi per essere facile
preda del P.A.C.
Il quale, a questo punto, con un’abile mossa
verbale, quasi certamente riuscirà a obbligare l'incauto
a provare a tirare un colpo di avancarica, facendogli
così rischiare di diventare P.A.C. a sua volta.
Meditate gente, meditate.
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Gallarate, una prima con “record”
Si è disputata nelle giornate di sabato 18 e domenica 19 nel
poligono “Madonna in Campagna” di Gallarate (VA) la sesta tappa del
34a Campionato Italiano di tiro a segno con armi ad avancarica
CNDA/UITS.
Per la prima volta in assoluto la sezione di Gallarate ha ospitato
una gara nazionale d’avancarica, oltretutto inserita in calendario
all’ultimo momento per la rinuncia di
Viterbo, ma questo non ha certo
spaventato il presidente del tiro
a segno gallaratese, Salvatore
Mingione che, forte di una
squadra di collaboratori motivati
ed entusiasti e con il sostegno
della storica compagnia d’avancarica “Tre Leoni” di Somma
Lombardo ha guidato alla grande
una manifestazione impegnativa
come può essere una gara con
armi antiche e ad avancarica. I
numeri parlano da soli, sono
state sfiorate le 250 prestazioni,
un risultato che farebbe gola a
tanti poligoni inseriti
da tempo nel circuito
nazionale, la risposta
entusiastica di tanti
appassionati sicuramente favorirà l’inserimento di Gallarate
come tappa obbligata nel
panorama nazionale dell’avancarica. A fare degna
cornice alla gara, restando
sempre sul tema dei numeri,
c’è da segnalare il record
nazionale eguagliato da
Antonio Ferrerio di Somma
Lombardo, nella specialità Colt,
con punti 98/100, un record
ormai vecchio di ventitré anni,
fu realizzato da Carlo Brusa
Pasquè, a Somma Lombardo,
evidentemente il varesotto
porta bene al revolver Colt.
Tra i partecipanti alcuni nomi
importanti nel panorama internazionale
dell’avancarica, il campione del mondo di Adelaide 2008
(Australia), Carlo Arrigoni di
Milano e il campione europeo
di Hamina 2011 (Finlandia)
Stefano Caruso di Torino.
A fare gli onori di casa
assieme al presidente Mingione, l’assessore provinciale
Giuseppe De Bernardi Martignoni che, salutando il presidente
nazionale della CNDA (Consociazione Nazionale Degli
Archibugieri) Giovanni Gentile, presente alla gara di Gallarate, ha
sottolineato l’importanza e
la valenza promozionale di
queste manifestazioni che
oltre ad arricchire il panorama
sportivo, danno lustro alla
città e a tutto il territorio
favorendone la conoscenza diretta e
divulgandone un’immagine vincente. Dall’assessore è partito
l’invito al TSN e alla CNDA per nuovi appuntamenti sportivi a Gallarate
così da porre le basi per futuri impegni, ancora più importanti, ai quali
non mancherà l’appoggio delle Istituzioni.
Francesco Fabbri
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TSN – FAENZA
U.N.V.S. – FAENZA
LARC – FAENZA
Organizzano il
5° CAMPIONATO ITALIANO UNVS 2012
di TIRO A SEGNO AVANCARICA
Faenza 21 - 22 Aprile 2012
La gara, col patrocinio di CNDA (Consociazione Nazionale degli Archibugieri)
si disputerà presso il poligono di tiro di Faenza in concomitanza con la gara
EX ORDINANZA e WESTERN, all’iscrizione specificare se si partecipa solo alla gara UNVS
Vigono i regolamenti nazionali ed internazionali C.N.D.A. e M.L.A.I.C.
I concorrenti in classifica unica senza distinzione di sesso e di età.
Per il campionato italiano U.N.V.S. sono previste 3 specialità di tiro senza distinzione tra armi
originali o repliche e caratteristiche tecniche:
così chiamate: “Fucile ad avancarica” sulla distanza di m. 50,
“Pistola ad avancarica” e “Revolver ad avancarica” sulla distanza di m. 25.
Prima dell’inizio delle gare è previsto il controllo delle armi e del tesseramento U.N.V.S.
La gara si disputerà con tredici colpi in 30 minuti, con lo scarto dei 3 colpi peggiori.
La quota d’iscrizione è fissata in €. 10 (dieci) Saranno premiati i primi 3 classificati di ogni specialità.
Il titolo di CAMPIONE ITALIANO UNVS di Avancarica
sarà assegnato al primo classificato di ogni specialità.
Alla sezione U.N.V.S. che avrà ottenuto il miglior punteggio sommando il miglior risultato
individuale di ogni specialità sarà assegnato il titolo di SQUADRA CAMPIONE D’ITALIA.
Ristoro presso il poligono, €.12.00 da prenotare all’iscrizione.
Giudice di Gara del Tsn - Faenza
Le iscrizioni al Campionato Italiano U.N.V.S. di tiro ad avancarica potranno essere
fatte via e-mail, fax o telefono e si chiuderanno il giorno Martedì 17 aprile 2012.
TURNI- SABATO 21 e DOMENICA 22: ore 9,00 - 9,45 - 10,30 - 11,15 - 12,00
(pausa pranzo) 14,00 - 14,45 - 15,30 - 16.15 - 17,00 (riserva).
Premiazioni: ore 17,30 circa.
NB: la gara si disputerà in concomitanza con la gara ex ordinanza e western
per il programma visitare il sito web: tsnfaenza.altervista.org
TSN FAENZA, Via S. Martino 47 - FAENZA
(Ra)
e-mail: [email protected]
tel. 0546.30323 - fax.0546.060703
Per informazioni: Francesco Fabbri - cell.328.8290263
Il Presidente del TSN Faenza - Nerio Bosi
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Gare Ranking, perché?
Giovanni Gentile, presidente C.N.D.A.
Cari amici, dopo la travagliata pubblicazione della seconda parte del Campionato Italiano la
domanda che più frequentemente mi è stata posta è quella sul perché dell’istituzione di alcune gare
valide per il ranking C.N.D.A./M.L.A.I.C.
Le motivazioni sono diverse ma egualmente importanti. Le nuove “linee guida” valide per
il biennio prossimo stabiliscono che per ottenere il diritto a candidarsi per partecipare ai Campionati
mondiali o Europei il tiratore dovrà raggiungere un determinato punteggio di riferimento che sarà
calcolato mediando il punteggio di campionato con la media dei due migliori punteggi stabiliti nelle
gare Ranking.
I punteggi acquisiti nelle gare Ranking saranno indispensabili per entrare a far parte delle
squadre. Un’altra importante novità è che C.N.D.A. si riserva di poter convocare e sostenere
economicamente alcuni dei tiratori della rappresentativa nazionale (art.901 del regolamento di tiro)
tenendo conto delle medie acquisite in campionato e per fare una scelta tecnicamente valida
si riserva di valutare i possibili candidati in campi di tiro che più si avvicinano alle condizioni
ambientali che s’incontrano gareggiando all’estero.
Queste gare ranking hanno la sigla C.N.D.A./M.L.A.I.C.
Ricordo, infatti, che il tesseramento a C.N.D.A. e quindi al M.L.A.I.C. è indispensabile per
gareggiare in competizioni ufficiali internazionali. Poiché nei “poligoni chiusi” generalmente non è
possibile praticare il Tiro storico a lunga distanza abbiamo pensato ai campi di tiro all’aperto che ci
sembrano più adatti a praticare questa specialità, con l’auspicio di poter vedere in azione numerosi
ed agguerriti Archibugieri.
La scelta effettuata ci dà la possibilità di introdurre nuove discipline di tiro ad avancarica,
magari in sostituzione di altre che stanno lentamente spegnendosi per la mancanza di partecipanti e
quindi nel campo di tiro “Le tre piume” di Agna cercheremo di organizzare una gara sperimentale
di tiro al bersaglio mobile (cinghiale corrente).
Un’altra motivazione, altrettanto importante, è dare un segnale chiaro e forte a chi in
ogni occasione, ricorrendo a pretestuose motivazioni, cerca di mettere in difficoltà la C.N.D.A.,
disattende agli accordi presi e minaccia più o meno velatamente di non consentirci l’accesso ai
poligoni del TSN, oltretutto non avendone titolo perché i poligoni sono gestiti dalle sezioni TSN e
dai loro Presidenti e solo loro hanno il potere di deciderne l’utilizzo.
Cari amici dell’avancarica, ripartiamo tutti assieme per un nuovo viaggio che ci porterà
ad Agosto, a Pforzheim in Germania per il Campionato Mondiale e sono certo che dimostreremo
ancora una volta di avere “buone gambe e buona mira”, di essere una grande squadra e se
solleveremo un po’ di polvere, che sia “POLVERE NERA”!
Buon lavoro a tutti
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fax 0544.271417
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pagina 11
NATALE A.R.T.A.
2011
di Antonio Valeri
Primo tiratore
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pagina 12
5 domande ad ATTILIO FANINI
di Francesco Fabbri
1) Franz:
Senza voler entrare nel merito delle azioni intraprese dalla UITS nei confronti
della C.N.D.A. quando ancora eri vice presidente, poi proseguite in tutti questi
anni, con soprusi e scorrettezze di vario genere, qual è la tua posizione nei
confronti delle discipline “non accademiche”?
FANINI:
L’UITS che immagino sarà solo di coordinamento ed eventualmente di rappresentanza delle discipline non ISSF e se queste, avendone i presupposti, esprimessero la volontà
di trasformarsi in DSA riceverebbero tutto il mio sostegno politico e la mia fattiva collaborazione per trovare la strada e superare gli ostacoli anche di tipo statutario.
Il mondo del tiro a segno ha bisogno di crescere rapidamente, l’UITS non può
rallentare questa necessità.
Pensare di egemonizzare le discipline non accademiche è un vicolo cieco che non
porta da nessuna parte.
2) Franz:
UITS si è impossessata del Bench Rest e dell’Ex Ordinanza quasi senza colpo ferire,
mentre per C.N.D.A., forte di una struttura ben organizzata, non è riuscita nello
scopo. Per Attilio Fanini quale sarebbe la soluzione ottimale?
FANINI:
La CNDA è autonoma sotto ogni punto di vista e se ne ha i presupposti, ribadisco,
“l’UITS che immagino” non gli porrà alcun ostacolo per diventare disciplina sportiva associata
(DSA).
I presupposti ed i requisiti per diventare DSA, riguardo la C.N.D.A., il Bench Rest,
l’Ex Ordinanza o il Tiro rapido, in ogni caso, non li stabilisce l’UITS ma il Coni con apposito
regolamento che è stato approvato dal Consiglio Nazionale del CONI con deliberazione
n° 1454 del 30/11/2011.
Altro discorso è il rapporto tra la C.N.D.A. e le sezioni del TSN, soggetti autonomi,
che da statuto non appartengono all’UITS, con queste la C.N.D.A. dovrà prendere accordi
per l’organizzazione e lo svolgimento delle sue attività.
Sono convinto che in un clima sereno, nel rispetto dei ruoli e dell’autonomia di ognuno,
un accordo soddisfacente tra galantuomini, per gli interessi e gli obiettivi comuni in gioco
come la crescita e la promozione sportiva, si concretizzerà senza problemi.
L’UITS quale entità super partes, se ritenuto opportuno dalle parti interessate, sarà
disponibile a mediare o derimere eventuali questioni ma non interferirà mai nelle decisioni
della C.N.D.A. o delle Sezioni TSN.
3) Franz:
La miopia federale con la quale è stato partorito il “manifesto 2012” ha portato,
tra l’altro, alla cancellazione del tesseramento promozionale “cacciatori”, qual è il
tuo commento?
Fanini:
Non sono d’accordo con il manifesto, anche se lo applico. Le sezioni hanno subito un
calo d’iscrizioni grazie alla crisi che solo gli “stipendi d’oro federali” non ne hanno risentito.
La categoria promozionale dei cacciatori ci dava la possibilità di rendere accessibili
le sezioni TSN a caccia chiusa per la taratura delle armi e far divertire tanti cacciatori che
per l’esercizio della caccia pagano centinaia di euro all’anno di tasse e l’aumento da parte
nostra è visto solo come una “speculazione” questi sono i commenti che ho raccolto in sezione.
pagina 13
La federazione ha imposto il tesseramento obbligatorio e le sezioni ne subiranno le
conseguenze, il tiro a segno sta tornando indietro negli anni, quando era un ambito per
pochi soggetti elitari.
4) Franz:
Le discipline “non accademiche”, Bench Rest, Ex Ordinanza e Avancarica sono una
realtà importante nel mondo del tiro a segno, sono le uniche che seguono un
costante trend positivo e portano linfa vitale ai TSN, non pensi che avrebbero diritto
ad un consigliere che le rappresentasse?
FANINI:
Non è possibile con lo statuto attuale “nominare” consiglieri.
I consiglieri rappresentanti gli atleti esistono come figura elettiva nell’ambito UITS,
si può sicuramente concepire una commissione paritetica tra C.N.D.A. e consiglieri federali
rappresentanti degli atleti che segnaleranno al CD UITS le esigenze degli atleti dell’avancarica nel periodo transitorio di monitoraggio fino a che C.N.D.A. o le altre discipline non
accademiche si trasformino in DSA.
5) Franz:
Nel 2008 C.N.D.A. scese in campo a favore della cordata Fanini appoggiandola
sino in fondo, lealmente e senza tentennamenti, poi sappiamo purtroppo com’è
andata, ora, a distanza di quattro anni, il peso di C.N.D.A. è ulteriormente aumentato, pensi che si possano ripresentare le condizioni per una nuova avventura
assieme?
FANINI:
Mi fai delle domande e sulle risposte mi fai ragionare da Presidente e ti ringrazio,
anche se non ho ancora deciso per la candidatura.
Ci sono troppe cose in ballo come le liberalizzazioni o le semplificazioni previste
dal governo Monti che potrebbero portare, da qui a qualche mese, grandi novità o
stravolgimenti sostanziali nell’assetto dell’ente o federazione.
L’esperienza elettorale scorsa mi ha visto uscire sconfitto, ma l’arte del vincere
s’apprende durante le sconfitte e non ho timore del confronto.
Sono stato accusato di aver sbagliato il discorso elettorale, non è mio costume
prendere in giro nessuno, dico ciò che penso e se per questo sono stato penalizzato
significa che la gente ancora non era pronta ad ascoltare la verità.
Il tempo delle mezze verità e del “mercato delle vacche” che c’è stato a Mestre mi
auguro, per il bene dell’UITS e delle sezioni TSN, sia finito o ci aspetteranno ancora anni bui
e di diaspora.
Sono pronto ad impegnarmi per portare serenità e crescita nel mondo del tiro a
segno per troppi anni segnato dall’oscurantismo.
Se decidessi per la candidatura accetterei di buon grado il sostegno da parte della
C.N.D.A. e da tutti coloro che lealmente sentono l’esigenza di dare una rinnovata visibilità,
dignità e tanta serenità all’UITS ed alle sezioni TSN.
Lo sport del tiro a segno fatto di valori e divertimento deve tornare nel nostro cuore
ed uscire dalle tasche di chi vuol sfruttare erroneamente solo l’aspetto economico delle
attività.
Per tutte le altre
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pagina 14
Per sparare molto lontano
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(tratto dal redazionale Ped
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pagina 15
ORGANI DI MIRA
Precisazioni sugli organi di mira delle armi ad avancarica
secondo la normativa del regolamento MLAIC/CNDA
a cura di Massimo Capone
(membro della Commissione Omologazione Armi - CNDA)
Tra gli argomenti di maggiore importanza e più frequente contestazione
nell’ambito della normativa sul tiro agonistico ad avancarica, quello degli organi di
“mira” è senz’altro in prima fila.
Alzi la mano chi non sia mai intervenuto, con limette, saldature, incollaggi od altre
manovre, per modificare tacche di mira e/o mirini su una sua arma ad avancarica.
Poco male, anzi a volte giustificato, il libero intervento su armi destinate al tiro
non agonistico od alla caccia, o comunque laddove una precisa normativa, come quella
CNDA/MLAIC (ed è questa che ci interessa ora) non lo regolamenti entro ben precisi
limiti.
Ma, soprattutto, la massima cautela deve riguardare le armi originali, sia perché
il regolamento ne vieta espressamente ogni alterazione irreversibile, sia perché, a
prescindere dalla normativa agonistica, ogni intervento sull’originalità ed integrità di un
pezzo antico è da considerare un dispregio verso la storia in senso lato ed il nostro
patrimonio storico!
Scusatemi la tirata moralistica ma personalmente provo sempre tristezza e
rincrescimento nel vedere come sia stata limata una tacca di mira od allargato il focone
di un’arma originale, ed altri deturpamenti del genere!
E’ pur vero che l’acuità visiva di un agonista sessantenne dei nostri tempi non può
essere quella di un giovane soldato confederato del 1860, o di un giovane garibaldino
allenato al tiro con la sua carabina Federale ’51, ma allora risolviamo il problema con
giuste lenti o diottrine sugli occhiali (sono permesse!), oppure passiamo a giocare con
una pistola Kimber da tiro dotata di belle mire Partridge !
Sulle repliche il peccato sarebbe meno grave, ma anche per esse vige la normativa
in questione!
Per fortuna i tipi di armi normalmente utilizzate nelle nostre gare non sono
tantissimi, e quindi non sarà molto lungo l’elenco dei rispettivi organi di mira.
Iniziamo però enunciando alcuni semplici, ed inderogabili, principi generali.
Per gli originali è …”ammesso togliere gli organi di mira che possano esser levati
senza alterare l’arma (montati a coda di rondine e simili) e sostituirli con altri dell’altezza
necessaria purché riproducano lo stesso profilo dell’originale.”….”Limitate e minori
alterazioni sono permesse al mirino od alla tacca di mira dei fucili militari per adattarli
alle distanze di tiro. Le modifiche devono essere eseguite su un pezzo sostituito, non
sull’originale, e la forma dell’organo di mira modificato deve rimanere la stessa.”
In parole povere una tacca a V posso rifarla più alta o più bassa dell’originale, ma
riproducendone la stessa ampiezza e profondità!. Idem per il mirino: se, ad esempio,
l’originale è conico, potrò rifarlo alto anche mezzo metro, ma sempre con l’estremità di
eguale conicità.
Non va modificato neanche il profilo laterale, cioè quello che risulta
guardando il mirino di fianco.
(prosegue nelle pagine successive)
pagina 16
Dopo questo breve richiamo ai principi generali, scendiamo nei dettagli degli organi
di mira dei vari tipi di armi, essendo questo, in fondo, il capitolo più interessante.
(N.B. per compilare le note seguenti ho utilizzato le “precisazioni circa gli organi di mira”
allegate al REGOLAMENTO INTERNAZIONALE M.L.A.I.C. 1990 - EDIZIONE ITALIANA
tradotta ed integrata a cura della C.N.D.A.) (alcune misure sono state variate secondo
quanto riportato da autori o documentazioni di più recente consultazione).
Fucili liberi
“Diottre e mirini ad anello sono permessi (anche se repliche di nuova costruzione) solo se di tipo contemporaneo e pertinente al modello dell’arma (si intendono
contemporanei i modelli di concezione anteriore al 1750 per le armi a miccia, al 1850
per quelle a pietra ed al 1890 per quelle a percussione)”.
“Armi lunghe a miccia”
Il mirino comunemente è :
- piramidale (16)
- a lama (17)
- a palo, saldato presso la volata
Tacca di mira fissa, piuttosto rudimentale, oppure un semplice tubetto od una
scanalatura presso la culatta.
“Carabine rigate a pietra focaia”
Il mirino, fisso o montato a coda di rondine, comunemente è :
- a lama di sezione triangolare(11), quasi tagliente e di dimensioni molto
esigue
- a grano d’orzo (12)
- a perla (13)
L’alzo è fisso (A) o a fogliette (F) con tacca a V (1 - 2 - 3) o ad U (4 - 5 - 6)
a fondo arrotondato. A volte nelle fogliette è ricavato un piccolo foro con funzione di
rudimentale diottra. Sulle carabine americane tipo Pennsylvania più tarde sono a volte
presenti alzi a lama con rampa a scalini (B).
Sono noti rarissimi esemplari europei muniti di diottra di tipo germanico-svizzero
(L - N) ed esemplari americani con rudimentali diottre a vite (M) o con diottre
conformate a tubetto più o meno lungo.
“Carabine rigate a percussione”
Il mirino comunemente è:
- a perla (13)
- a lama (11)
- a grano d’orzo (12)
- a testa di bambola (14)
- ad anello (18) (su armi costruite dopo il 1860)
Gli alzi sono di vari tipi ma sempre con tacche a V o ad U (1 - 2 - 3 - 5 - 6 - 7).
Diottre prevalentemente di tipologie simili a quelle illustrate (H - I - L - M - N - O).
Per tutte le altre news
classifiche e varie
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pagina 17
(prosegue nelle pagine successive)
pagina 18
Pistole:
“Pistole monocolpo a pietra focaia”
I mirini sono:
- a lama stretta (17), a volte con sezione trasversale rettangolare
- a grano d’orzo (12)
- a perla (13)
Generalmente fissi, meno frequentemente inseriti a coda di rondine.
La tacca di mira, quando presente, è sempre fissa, a V (1) o ad U (4) a fondo
arrotondato, spesso fissata alla falsa culatta a coda di rondine e registrabile lateralmente.
“Pistole rigate monocolpo a percussione”
I mirini, oltre ai tipi precedentemente visti per le pistole a pietra focaia,
possono anche essere:
- a piramide (16)
- a testa di bambola (14)
La tacca di mira è come quella delle pistole a pietra focaia, ma non è rara
la regolazione verticale a mezzo di vite (1 - 2 - 4 - 6 - 7).
N.B. La misura massima (mm 2,03) dello spessore del mirino a lama è da
intendersi anche per quello del revolver Remington ! (parliamo sempre, naturalmente,
sia di originali che di repliche).
Esempi riguardanti le variazioni in altezza:
...continua nel prossimo numero
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pagina 19
Shooting Club
CANDIGLIANO
...una piacevole novità
Tra le attività che C.N.D.A. sta portando avanti un ruolo importante lo ricopre la ricerca di campi di
tiro o poligoni privati dove poter svolgere tutta l’attività d’avancarica che nei poligoni TSN non è
possibile fare. Questa volta siamo andati a far visita allo Shooting Club Candigliano, in località
Apecchio, gestito dalla sig.ra Beretta in collaborazione con l’armeria Cora.
Il Comune di Apecchio si trova nelle Marche, in provincia di Pesaro-Urbino, quasi ai confini
con l’Umbria. Un territorio ricco di pascoli, sorgenti di acque oligominerali e sulfuree, popolato da
caprioli, cinghiali e pare anche dai lupi. Tra le ricchezze del luogo non possiamo non ricordare il
tartufo ed i funghi.
Apecchio è adagiato sul fondovalle del Monte Nerone e del Pietra Gialla, a 475 metri s.l.m.
sul terrazzo fluviale posto alla confluenza dei fiumi Menatoio e Biscubio. A pochi chilometri si trova
il comune di Candigliano dove ha sede il “Club dei Brutti”, una ghiotta occasione per molti tiratori
d’avancarica per richiederne la tessera. Se a prima vista il comune di Apecchio sembra in posizione
amena in realtà, dista solo un’ora da Fano e quaranta minuti da Città di Castello.
Lo Shooting club Candigliano ha 15 linee a 25-50-100 e 300 metri, in uno stand chiuso,
con diaframmi separatori tra le linee di tiro, ventilato e riscaldato. All’interno del club è possibile
pranzare e soggiornare, l’assistenza tecnica è garantita dall’Armeria Cora. L’azienda dispone anche
di campi per il tiro dinamico e per l’addestramento cani oltre ad un vasto territorio per la caccia.
Ufficio stampa C.N.D.A.
2 gare valide per il
La C.N.D.A. vi ha programmato
il 7-8 LUGLIO 2012.
ranking, il 26-27 MAGGIO ed
pagina 20
ROMA una tappa obbligata
E’ difficile pensare al campionato
italiano d’avancarica senza la gara di Roma,
altrettanto difficile è trovare le parole per descrivere
quello che si prova entrando nel poligono di Tor di
Quinto.
Cosa c’è di meglio di una gara
d’avancarica per riallacciare il legame con il passato
e per rispolverare i ricordi con un tuffo nella storia
d’Italia e nella storia del tiro a segno?
Il Tiro a Segno Nazionale di Roma
nacque nel 1883 e da allora, sino all’oggi ha visto
passare in via Tor di Quinto intere generazioni
di appassionati di tiro, numerose furono le gare
nazionali generali organizzate e con partecipazioni
ad oggi impensabili.
In campo internazionale vi furono
organizzati i campionati mondiali negli anni 1902,
1911, 1927 e 1935. Nel 1995 ha ospitato i Primi
Giochi Mondiali Militari.
Nel 1960 ha ospitato le prove di tiro
della 17a Olimpiade, in quell’edizione 5 furono le
discipline di tiro disputate:
pagina 21
CARABINA LIBERA di GROSSO CALIBRO
120 colpi nelle 3 posizioni, sulla distanza
di 300 metri
(nessun italiano in gara)
CARABINA LIBERA cal. 22 lr,
120 colpi in 3 posizioni a 50 metri
(miglior risultato azzurro
41° Vincenzo Biava di Gallarate)
CARABINA LIBERA A TERRA
60 colpi a 50 metri
(35° Mariano Antonelli di Roma)
PISTOLA LIBERA
(23° Piercarlo Beroldi di Vigevano)
PISTOLA AUTOMATICA
(23° Roberto Mazzoni di Firenze)
Alle emozioni che suscita il
poligono di via Tor di Quinto si affianca ben
presto la carica di simpatia e di amicizia
che contraddistingue gli appassionati
d’avancarica.
Come si può non nominare
alcuni personaggi, ormai entrati nella
storia della polvere nera.
Primo per diritto assoluto il
decano dei tiratori, “Dodi” Bianchi, 82 anni
portati vergognosamente bene in pedana,
poi chi ha lavorato e portato a termine
l’organizzazione della gara: Sandro Circi,
Massimo Capone, Antonio Valeri ed “il
tramoggia” (bravo ma…lento), Mauro Viola
ed altri cui mi sfugge il nome, mentre ricordo
con piacere Antonella ed i suoi piatti.
Quando a fine gara si riparte
da Roma, già si progetta il ritorno per
riprovare le gioie dell’anima come la coda
alla vaccinara o la gricia!
Francesco Fabbri
pagina 22
PISA
storia, natura ed… avancarica
di Francesco Fabbri
Quando, arrivati in frazione
Barbaricina, si esce dalla Statale
Aurelia e ci immette nella via delle
Cascine ci si accorge subito di entrare
in un luogo speciale, ai margini della
carreggiata non corre una pista
ciclabile, bensì un percorso ippico.
Infatti, come indicano le
segnalazioni stradali, ci si addentra
verso la Tenuta di San Rossore, sede
tra l’altro di un importante centro
ippico.
La tenuta Presidenziale di
San Rossore, ora Parco Naturale, è
stata testimone di tutta la storia
d’Italia, tra le sue pinete ed i suoi
corsi d’acqua, sono passate le varie
dinastie e i tanti personaggi storici,
dai Medici ai Lorena, dai Bonaparte ai
Savoia, ai Presidenti della Repubblica
Italiana sino al 1999 quando il
Presidente Oscar Luigi Scalfaro ne
decretò il passaggio alla Regione
Toscana e all’Ente Parco Migliarino,
San Rossore, Massaciuccoli.
Prima della Tenuta di San
Rossore s’incontra il poligono di tiro.
Il 17 novembre 1859, anticipando il
Regio Decreto del 1861 il governatore
della Toscana decretò che in ogni
città o terra della Toscana, dove è
stabilita la Guardia Nazionale si
possa organizzare il tiro a segno,
aperto anche ai civili.
La Società del Tiro a Segno di
Pisa venne fondata il 9 luglio 1862,
ma solo nel 1885 riuscì a dotarsi di un
campo di tiro, sul Viale delle Cascine,
pagina 23
ampliato nel 1904 col patrocinio del
Re Vittorio Emanuele III.
Nel 1895 giunse il primo
successo a livello nazionale con la
conquista dell'ambita "Bandiera
Nazionale" nella 2a Gara Generale che
si disputò a Roma dal 18 settembre al
1 ottobre, nel nuovissimo poligono di
Tor di Quinto, forte di ben 110 linee,
un trionfo bissato 3 anni dopo nella
Gara Generale organizzata a Torino.
Nel 1902 i pisani vinsero il
primo premio alla Gara Generale nella
Capitale, mentre "Bandiera Nazionale"
fu vinta da Brescia. Nel 1906 i tiratori
pisani si rifecero vincendo la Gara
Internazionale di Milano. Dal 1910 al
1938 la squadra si aggiudicò anche 5
"Bandiere Toscane".
Dopo le distruzioni della
seconda guerra mondiale il poligono
riprese a vivere nel 1955, negli anni
successivi sono stati eseguiti lavori di
adeguamento degli impianti sino ai
giorni d’oggi, quando sono state
realizzate le nuove linee a 100 metri.
Dopo alcuni anni è finalmente
tornato a Pisa il campionato italiano
d’avancarica C.N.D.A. - UITS, ed è
stato un ritorno con i fiocchi, oltre
trecento prestazioni, alla faccia di chi
si augurava il declino dell’avancarica
ostacolandone l’attività.
Legittima è anche la soddisfazione degli appassionati d’avancarica, un campionato senza la tappa di
Pisa era un campionato “zoppo”. Un
successo meritato che gratifica gli
sforzi organizzativi del presidente
della compagnia GACEM, Giorgio
Alidori e il “padrone di casa” il presidente del TSN - Pisa Francesco
Menitoni e tutti i loro collaboratori.
Un doveroso ricordo da parte
dell’avancarica italiana è stato riservato al compianto Fabrizio Mennucci,
recentemente scomparso, al quale,
la famiglia ha voluto dedicare il
“Memorial Fabrizio Mennucci”, il
premio è andato al vincitore della
specialità “Vetterli/O” il forlivese
Giorgio De Paoli, attuale tesoriere
della C.N.D.A. e tesserato per la
Compagnia del Passatore di Forlì.
pagina 24
C.N.D.A. Bilancio 2011
RELAZIONE DEL REVISORE DEI CONTI C.N.D.A.
signor Franco Dell’Avo
RENDICONTO 2011
In data 14-15 Marzo 2012 è stato controllato il Consuntivo C.N.D.A. 2011, con verifica della
corrispondenza tra il Consuntivo e i Rendiconti di Entrate, Uscite, Residui Attivi e Passivi. E’ stata quindi
verificata la corrispondenza dei suddetti rendiconti ai vari capitoli delle Entrate e delle Uscite.
Infine sono stati controllati tutti i documenti giustificativi delle Spese effettuate durante l’anno 2011 del
fondo economato e tutte le voci degli estratti Conto Bancari e Banco Posta. Il rendiconto risulta redatto
in conformità ai documenti contabili; i giustificativi sono a disposizione dei Soci per eventuali visioni.
Il Consuntivo presenta un disavanzo di gestione pari a €. 15.219,64, dato non immediatamente
visibile sul Rendiconto, ma rilevabile dal confronto con il Rendiconto 2010.
Per quanto riguarda i giustificativi di spesa risultano mancanti:
- I Moduli F24 relativi ai versamenti
del 16/03/2011, 05/08/2011 e 30/11/2011, versamenti comunque comprovati dagli estratti conto
bancari;
- Fattura n.718 del 16/12/2010 per stampa 4° numero Rivista Avancarica Magazine (Pagata a mezzo
banca il 13/01/2011);
- Copia Polizza Assicurazioni Gruppi Storici (Pagata a mezzo banca il 29/04/2011)
- Scontrini relativi a rimborsi di viaggio del 21/01/2011 (Carburante e Autostrada)
- Scontrini relativi a rimborsi per viaggio del 02/02/2011 (Carburante, Autostrada e pranzo).
Quanto sopra esposto non incide comunque sulla sostanza del Consuntivo, che si ritiene possa
essere approvato così come presentato.
Faccio presente che in riferimento all’articolo 10 del vigente Statuto C.N.D.A. (ove si parla di ammortamenti) andrebbe istituito un registro dei cespiti, sui quali effettuare detti ammortamenti.
In Fede Franco Dell’Avo
Concordo con la relazione del Revisore sig. Franco Dell'Avo, sia per quanto concerne i rilievi ed i
suggerimenti, che per l'approvazione del Consuntivo, che quindi approvo nella forma con la quale è stato
presentato ai Revisori.
In Fede Riccardo Rosso
RENDICONTO CONTABILE 2011
L’Assemblea generale dei soci CNDA, riunita a Parma il 25 marzo 2012, delibera
all’unanimità di non considerare attinente al rendiconto consuntivo 2011 la definizione
“disavanzo di gestione” riportata nella relazione del revisore dei conti.
pagina 26
Il “MAGALOG” 2012
di Chiappa Firearms
LE NovITà 2012
Chiappa Firearms ha preparato un catalogo con un concetto tutto nuovo per il 2012.
Il “Magalog”, come viene chiamato, include non solo una descrizione dettagliata di tutta la
vasta gamma di prodotti del gruppo italiano; è anche una lettura piacevole, che riporta
parecchi articoli pubblicati dalle più importanti riviste mondiali specializzate nel settore delle
armi.
Il Magalog è ricco di contenuti storici, per la gioia di tutti gli amanti di armi antiche e
armi più recenti; belle fotografie, ingrandimenti e tabelle tecniche accompagnano tutti i
modelli offrendone una panoramica chiara ed approfondita.
Una grafica ordinata ed elegante accompagna questo catalogo che descrive una
gamma ricca e diversificata, contrassegnando le macro-categorie di prodotto con fasce
colorate sul margine superiore: verde per le armi più moderne, incluse le armi a salve e
l’ormai mitico revolver Rhino; ocra per le armi storiche, dai fucili a leva ai moschetti ad
avancarica; la fascia bordeaux è dedicata agli articoli stampa.
Stampato in un alto numero di copie, il Magalog verrà consegnato ai distributori del
Gruppo Chiappa a gennaio 2012 per essere utilizzato durante le fiere, le gare ed il lavoro
commerciale. Ma oltre alla distribuzione tradizionale, 10.000 copie saranno consegnate ad
una rivista specializzata nel B2B del settore armigero, che le distribuirà ad altrettanti
giornalisti, importatori e grossisti in 128 paesi di tutto il mondo.
Potete scaricare il Magalog 2012 direttamente dal sito www.chiappafirearms.com,
accedendo alla sezione Download e cliccando su “Catalogo Corrente”.
M1 legno
M1 sintetico
pagina 27
1887 Tseries
Alaskan spaccato
M9 standardW
Alaskan bianco
M9 Tactical
M9 standardP
pagina 28
COMPRO...
VENDO...
FUCILI
e CARABINE
Fucile A lUMINEllO datato circa
1843 Arsenale Napoletano semi
restaurato con meccanica e canna al
95% e legno al 90%, manca di asta di
caricamento.
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Fucile avancarica replica Pedersoli
cal. 45 mod. Tryon Match come
nuovo a € 600
Giuliano tel. 338.7654099
Fucile wESTlEY RICHARD (ZAR)
cal. 577/450 (coda di scimmia),
completo di n. 40 bossoli e dies.
Fucile in ottime condizioni.
vincenzo 335.230211 ore p.
Fucile avancarica replica Investarm
cal. 50 mod. Country Hunter 150 A
come nuovo per motivi di salute.
€ 200
Giuliano tel. 338.7654099
Fucile ad avancarica mod. 1842
belga per il mercato civile, assegnato
ai corpo volontari della guardia
nazionale di Venezia, marcato a Ch.
De Loneux-Liege. € 2.500
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fabbrica d'armi). Condiz. eccellenti,
funzionante e completa (bacchetta
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lisce senza corrosioni. € 1.700
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cal.18, con baionetta mono matricola,
con fodero in pelle e fondi palle.
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Fucile PARkER HAlE cal.451
rigatura A. Henry con scatto da
gara nuovo mai usato, corredato
da: trafilatore blocchetto RCBS,
diottra middle range. € 700
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cacciatore “Jagergewehr mod.
1856” (lunghezza cm 91). € 120
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o 1867) fornita di bellissimo puntale
portastracci, in ottone, svitabile,
marcato RC, lungo 8 cm. La lunghezza totale, compreso il porta
stracci, è di cm 95. € 100
- per fucile rigato tipo Enfield,
lunga cm 102,5. € 80
Massimo Capone 338.8510997
AGLI INSERZIONISTI.
LA REDAZIONE PER CERCARE
DI RIORDINARE QUESTE
PAGINE, DAL PROSSIMO
NUMERO CANCELLA TUTTE LE
INSERZIONI “VECCHIE”
PREGANDO I LETTORI
DI INVIARLE AGGIORNATE
ENTRO IL MESE DI MAGGIO,
IN TEMPO PER LA PROSSIMA
EDIZIONE DI AVANCARICA
MAGAZINE.
pagina 30
Revolver Doc Holliday
firmato Pedersoli
Un revolver a cartuccia per concludere la trilogia western iniziata da Pedersoli
con il fucile lightning. Un revolver subito apprezzato per la sua maneggevolezza e la precisione.
(a cura dell’ufficio stampa Davide Pedersoli)
La produzione della Davide Pedersoli ha sempre rivolto l’attenzione ai modelli che
hanno caratterizzato l’epopea napoleonica, la frontiera e la guerra civile americana, il periodo
d’oro dei fabbricanti di pistole e fucili da tiro dell’Europa della prima metà dell’Ottocento,
delle prime armi a cartuccia metallica della storia armiera statunitense.
Non poteva mancare una
piccola pagina da dedicare
anche a quella breve parentesi
di fine secolo in cui un nostalgico West crepuscolare si
apprestava a essere assorbito
da quelle innovazioni tecnologiche che avrebbero cambiato
la storia armiera del nuovo
continente.
L’azienda gardonese ha
voluto sintetizzare quella pagina
con tre particolari modelli in
modo da arricchire la propria
gamma di prodotti. Al noto
fucile Lightning, pertanto, si è
aggiunta più recentemente la
doppietta Wyatt Earp e, per
concludere una trilogia western estremamente significativa, è stato presentato il nuovo
revolver Doc Holliday.
Questo revolver, di chiara ispirazione Colt, nasce dopo le numerose richieste degli
appassionati del Cowboy Action Shooting di tutto il mondo e vuole ricordare il famoso John
Henry Holliday (1851-1887), soprannominato “Doc” per la sua saltuaria professione di
dentista. Pistolero e giocatore d’azzardo, Doc Holliday è divenuto famoso per aver partecipato, al fianco dei fratelli Earp, alla sparatoria dell’O.K. Corral di Tombstone, Arizona (26
ottobre 1881). Quell’evento racconta lo scontro tra Virgil, Morgan e Wyatt Earp e i fratelli
Clanton (Billy e Ike) e McLaury (Frank e Tom) uniti a tale Billy Claiborne. Nella sparatoria
ebbero la peggio i due fratelli McLaury e Billy Clanton, mentre altri rimasero feriti o abbandonarono perchè disarmati.
Sarà stato per la notorietà dei
fratelli Earp, e dello stesso Doc
Holliday, che lo scontro venne
tramandato come uno dei più
famosi di quell’epopea western
già sul viale del tramonto e
ispiratore, nel secolo successivo,
di numerosi film interpretati
sempre da famosi attori.
Il revolver Doc Holliday è
camerato per la cartuccia .38
Special, mentre per le configurazioni si potrà scegliere tra le
lunghezze di canna di 127 mm
(5”) o 107 mm (4.2”) e una
finitura nichelata oppure brunita
nera. Le guancette dell’impugnatura, avente profilo a testa d’uccello, presentano i fianchi
zigrinati con, scolpito nella parte superiore, il logo “dp” dell’azienda inscritto in un ovale.
Sulla fascetta dell’impugnatura è inciso J.H. Holliday, mentre sulla parte superiore
pagina 31
della canna compare la scritta D. Pedersoli - Italy e il riferimento 38 Spec del calibro.
La canna è rigata tramite brocciatura ed è solcata da sei righe che sviluppano un passo
di 450 mm (18”). Il sistema di
scatto è accuratizzato e il peso è
contenuto, in base alla lunghezza
di canna, tra 0,800 (1.76 lbs) e
0,850 kg (1.87 lbs): caratteristiche,
queste, che assieme alla tipica
impugnatura rendono questo
revolver un campione di maneggevolezza e precisione.
Commenti particolarmente
lusinghieri sono stati rivolti alla
versione con canna da 107 mm
(4.2”): perfettamente bilanciata
(il punto di equilibrio è davanti al
paragrilletto), l’arma mette in
condizione il tiratore di mirare e
sparare facilmente e rapidamente.
La peculiare impugnatura, con un perfetto connubio tra angolatura, forma e dimensione,
permette di posizionare la mano sempre nella stessa posizione. Apprezzamenti anche per
la scorrevolezza e la precisione
del congegno di scatto.
La lunghezza totale della
versione con canna da 107 mm
(4.2”) è 230 mm (91/16”); il
modello con canna da 127 mm
(5”) ha una lunghezza totale di
250 mm (97/8”).
Il revolver Doc Holliday è
stato approvato dalla SASS
(Single Action Shooting Society)
per le principali gare di tiro
western. Calzato in una fondina
da spalla (come visto nei più
celebri film) o in una fondina da
fianco si presenta come un
revolver dallo stile sicuramente
western ma ben più accattivante di altri modelli Single Action abitualmente utilizzati.
Scheda Tecnica
Fabbrica
Modello
Tipo
Calibro
Canna
Congegni di puntamento
Congegni di sicurezza
Materiali
Finitura
lunghezza totale
Peso
Prezzo
Davide Pedersoli & C., via Artigiani 57, 25063 Gardone Val Trompia
Doc Holliday
revolver a cartuccia metallica, con percussore flottante inserito sul castello
.38 Special
lunga 127 mm (5”) oppure 107 mm (4.2”); solcata da sei princìpi che
sviluppano un passo di 450 mm (1:18”)
tacca di mira fresata sul dorso superiore del castello; mirino a lama
posizione di mezza monta del cane più sicura facoltativa agendo sul
traversino laterale per arretrare il perno del cilindro in modo da impedire
al cane di colpire il percussore
castello, telaio dell’impugnatura, canna e tamburo in acciaio; guancette in
legno di noce
brunitura nera opaca con trattamento antiriflesso nella versione Blued
Model; nichelata nella versione Nickel Model
250 mm la versione con canna da 127 mm; 230 mm la versione con canna
da 107 mm
0,850 g (1.87 lbs) con canna da 127 mm; 0,800 g (1.76 lbs) con canna da
107 mm
726,00 Euro (Blued Model); 807,00 Euro (Nickel Model)