I primi razzi navali - Lega Navale Italiana

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I primi razzi navali - Lega Navale Italiana
I primi
razzi navali
di Stéphan Jules Buchet
I
ma guerra: “… eravamo
talmente tormentati dagli
uomini razzo che non c’era
possibilità di muoversi senza il pericolo dei proiettili
distruttivi … il lancio di
razzi e la fucileria da parte
di oltre 20.000 nemici era
incessante. Nessuna pioggia poteva essere più fitta.
Ogni bagliore di luce blu
era accompagnato da una pioggia di razzi, alcuni dei
quali entravano dalla testa della colonna (dei soldati
britannici - NdA) per passarvi attraverso lasciando
morti e feriti con spaventose lacerazioni causate dai
lunghi bambù di 20 o 30 piedi (6,09 o 9,14 m - NdA)
che erano attaccati a essi”.
Nella battaglia finale di Seringapatam (2 maggio
1799) i britannici riuscirono a vincere solo perché
un colpo di cannone centrò un deposito di razzi
situato nel forte di Tipu Sultan, che esplose distruggendo gran parte della costruzione, e tolse
agli indiani un potenziale bellico decisivo. Al termine della battaglia, i britannici rinvennero 600
lanciatori, 700 razzi pronti e 9.000 razzi vuoti; alcuni avevano cilindri forati per l’impiego come
bombe incendiarie, altri con punte di ferro, e altri
con lame d’acciaio infilate nelle canne di bambù
attaccate ai razzi.
Questi ultimi diventavano molto instabili alla fine
della loro traiettoria balistica, e la canna ruotava
nell’aria come una falce volante che spazzava via
tutto quanto incontrava sul suo cammino.
Gl’indiani realizzarono vari tipi di razzi, ma generalmente si trattava di tubi di ferro dolce battuto,
lunghi 20 cm e con un diametro fra i 38 e i 76 mm,
Breve storia
sull’impiego
dei razzi a bordo
delle navi agli inizi
del XIX secolo
razzi impiegati come
armi in Europa, pur
essendo stati introdotti nel XIV secolo, iniziarono ad avere un certo
sviluppo nel XVIII, in particolare con quelli realizzati nei primi decenni dal
colonnello d’artiglieria tedesco Christoph Fredrich
von Geissler. Di varie dimensioni, questi razzi non ebbero molto successo
per la scarsa gittata. Ma fu con i francesi e i britannici che queste armi da lancio furono studiate e poi
utilizzate da forze regolari.
L’esperienza britannica in India
Verso la fine del XVIII secolo, le truppe britanniche in India sperimentarono, a più riprese, sulla
propria pelle, gli effetti dei razzi in battaglia. Il sultano di Mysore, Hyder Ali, e suo figlio Fateh Ali Tipu (noto anche come Tipu Sultan), studiarono e
applicarono delle tattiche di battaglia che prevedevano l’impiego di reparti dotati di razzi portatili. Ciascuno di questi reparti, chiamati cuchoon,
era costituito da 200 “uomini razzo”, cioè portatori di questi ordigni, e la fanteria del Sultano prevedeva l’impiego da 16 a 24 cuchoon.
Un successivo sviluppo dell’armamento del Sultano portò alla realizzazione di lanciatori meccanici
su ruote, che potevano sparare simultaneamente
da 5 a 10 razzi. Durante le quattro guerre anglomysore, svoltesi fra il 1766 e il 1799, le truppe britanniche furono spesso contrastate, battute o fermate dall’impiego di queste armi. Un giovane ufficiale raccontò uno di questi scontri durante l’ulti-
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nente polvere nera, alla quale era
applicata una testa
in guerra con ogiva conica. La testa
in guerra era attaccata a un’asta di
legno e i razzi erano sparati a due a
due da un lanciatore metallico con
una struttura ad A
rovesciata.
Il disegno originale
del razzo prevedeva che l’asta fosse
legata lateralmente
alla testa in guerra;
per il modello realizzato nel 1815,
invece, l’asta veniUn militare indiano dell’esercito di Tipu Sultan appronta al lancio uno dei cosiddetti “razzi Mysore”,
va avvitata in un
(dal nome della città in cui vennero largamente impiegati; in apertura, l’ogiva in lamiera, conservata al
foro filettato colleMuseo Navale di Parigi, di un razzo Congreve incendiario
gato alla testa in
guerra da un supporto metallico.
chiusi da una parte e assicurati a una lancia di bamIl razzo aveva una gittata massima di 2 miglia (3,2
bù lunga circa 1,20 m. Il tubo conteneva una carica
km), ma i lanci non erano molto accurati e l’arma
di polvere nera come propellente.
aveva la tendenza a esplodere prematuramente.
Un razzo con una carica da una libbra poteva ragEra, quindi, più che altro un’arma psicologica, e vegiungere oltre 900 m di gittata, ed è per questo
niva impiegata sempre con altri tipi di armi da fuoche furono utilizzati per lo studio e lo sviluppo di
co. Queste sue caratteristiche negative fecero dire al
un razzo britannico; il tipo Geissler, infatti, non
generale Wellington che “l’efficacia dei razzi è limitaera foderato di ferro ma in legno, e non aveva
ta all’impiego contro gli indigeni incivili o gli americapressioni di combustione tali da consentire all’arni”. Ciononostante risultò spesso anche efficace.
ma di raggiungere simili distanze.
Congreve progettò numerose teste in guerra (esplosive, shrapnel e incendiarie) di differenti dimensioLord Congreve e i razzi navali
ni con un peso che variava da 1,4 a 14,5 kg; la verIl colonnello William Congreve, che lavorava
sione da 11 kg, che aveva un’asta lunga 4,6 m con
presso il laboratorio dell’Arsenale di Woolwich
un diametro di 33 mm, fu quella più usata. (nel ca(Londra), oltre alle testimonianze dei militari che
so dei razzi il peso era riferito a quello di una palla
avevano partecipato agli scontri in India, poté utidi piombo che era all’interno del fuso metallico).
lizzare il numeroso materiale riportato dopo la
Congreve realizzò anche un altro lanciatore con la
battaglia di Seringapatam, per stabilire un prostruttura simile a una scala.
gramma di ricerca e sviluppo sui razzi, che iniziò
Il razzo era acceso da un meccanismo a pietra fonel 1801.
caia, attaccato alla struttura del lanciatore, che veCongreve utilizzò anche gli studi che il rivoluzioniva innescato manovrando una lunga cima.
nario irlandese Robert Emmet aveva realizzato per
I razzi venivano costruiti all’interno di un’apposila costruzione di un prototipo di razzo, impiegato
ta struttura presso la fabbrica reale di polvere da
durante l’assalto al castello di Dublino del 1803.
sparo di Waltham Abbey nell’Essex.
Nel 1805, Congreve presentò il nuovo razzo, che
Nel 1910 Congreve pubblicò il risultato dei suoi
era costituito da un tubo in ferro cilindrico contestudi e lavori nel libro “A concise account of the origin
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and progress of the rocket system. With a view of the
apparent advantages both as to the effect produced, and
comparative saving of expense arising from the peculiar
facilities of application which it possesses, as well for
naval as military purposes” (Una descrizione concisa
dell’origine e dello sviluppo del sistema dei razzi.
Con una particolare attenzione ai vantaggi evidenti
sia per quanto concerne gli effetti prodotti sia per le
economie comparative derivanti dalle peculiarità
della semplicità d’applicazione sia in ambito militare che navale. NdR). In seguito, nel 1827, sempre
sulla stessa materia, pubblicò il trattato “A Treatise
on the General Principles, Powers, and Facility of Application of the Congreve Rocket System, as compared with
Artillery.” (Un trattato sui principi generali, le possibilità e la semplicità d’impiego del sistema di razzi
Congreve, paragonato all’artiglieria. NdR)
L’impiego dei razzi navali
Il primo impiego in guerra dei razzi Congreve fu
navale; in particolare, i razzi furono lanciati da 10
imbarcazioni sulla città francese di Boulogne il 18
novembre 1805, ma i risultati non furono all’altezza delle aspettative, anche a causa del cattivo tempo. Durante l’azione più incisiva del 9 ottobre 1806, 24 imbarcazioni della squa-
dra del commodoro Edward Owen, posizionate in
linea di fila, rovesciarono su Boulogne circa 2.000
razzi da 14,5 kg in mezz’ora, con risultati migliori.
I razzi Congreve furono riutilizzati, sempre insieme con altre armi da fuoco, durante l’attacco che
l’ammiraglio James Gambier sferrò a Copenhagen
il 3 e 4 settembre 1807. Durante l’azione furono
lanciati 27.000 razzi che contribuirono alla distruzione del 30 % delle costruzioni della città e fecero
oltre 5.000 vittime nella guarnigione e nella popolazione, tra morti e feriti.
Stessa sorte era toccata alla città prussiana di Danzica il 24 maggio 1807, quando i razzi lanciati dai
britannici dal mare appiccarono il fuoco anche ai
magazzini dei viveri, costringendo la città a chiedere la resa.
Quando la flotta agli ordini di Lord Gambier attaccò le navi francesi alla fonda a sud di La Rochelle e
poco più a nord della base di Rochefort, l’11 aprile
1809, azione passata alla storia come la Battaglia
di Basque Roads (de l’île d’Aix per i francesi), fra le
file britanniche c’erano tre navi appositamente armate con batterie di razzi Congreve: l’HMS Whiting e le navi noleggiate Nimrod e King George.
Sir William Congreve (1772 - 1828), militare e inventore britannico, illustrato in una stampa d’epoca.
Qui sotto, il manuale sull’impiego dei razzi per scopi
militari che sir Congreve diede alle stampe nel 1810
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a bombardare Fort Washington, a pochi chilometri dall’omonima città, era prevista una nave lanciarazzi, l’HMS Erebus.
Le unità lanciarazzi
della Royal Navy
Alcuni tipi di razzi Congreve illustrati nell’apposito manuale approntato dal loro inventore
Durante la spedizione Walcheren che le forze britanniche di terra e di mare fecero contro i francesi
in Olanda, le unità della Royal Navy, al comando
di Sir Richard Strachan, utilizzarono i razzi nella
battaglia di Flushing (agosto 1809), causando l’incendio di numerosi palazzi della città fiamminga.
L’impiego di quest’arma fu tanto distruttivo che il
generale Louis Claude Monnet de Lorbeau, comandante le forze francesi, fece formale protesta
contro il loro uso a Lord Chatham, comandante
in capo della spedizione britannica.
Anche nel gruppo di navi della Royal Navy che risalì il fiume Potomac nell’agosto 1814, per andare
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Le navi che utilizzarono i razzi Congreve furono o
convertite appositamente per imbarcare questo tipo d’armamento e il materiale necessario, o dotate
temporaneamente di lanciatori. In quest’ultimo
caso, e come avveniva anche per le piccole imbarcazioni armate, era utilizzato il lanciatore vincolato a un albero, messo in posizione e ammainato a
mezzo di drizze.
La prima nave della Royal Navy, e del mondo occidentale, a essere dotata di lanciarazzi fu l’HMS
Galgo. Era uno sloop mercantile originariamente
di nome Garland che l’Ammiragliato britannico
aveva comprato nel 1801 e armato con 14 carronate da 24 libbre e 2 da 18.
Inizialmente fu utilizzato nel Canale della Manica
e poco dopo messo in disarmo. Nel 1809 fu trasformato in nave lanciarazzi, dotandolo di una
batteria di 21 tubi inclinati per il lancio dei razzi
Congreve, disposti sotto il ponte di coperta.
Con quest’armamento il Galgo partecipò alla Spedizione Walcheren, e fu impiegato nel bombardamento di Flushing. Rientrato in Patria, a dicembre
dello stesso anno fu dismesso, e, nel 1814, trasformato in mercantile e venduto a privati.
Il King George era un ex postale, armato con sei cannoni da 4 libbre, che fu noleggiato dalla Royal Navy
per due volte, dal maggio 1803 al dicembre 1805, e
dal settembre 1807 al maggio 1814. Sia durante il
primo periodo sia nel secondo, prese parte a numerose azioni, catturando da solo o con altre unità numerose prede navali. In preparazione del citato attacco britannico alla flotta francese alla fonda dell’aprile 1809, il King George fu dotato di lanciatori
Congreve, del tipo utilizzato per le piccole imbarcazioni e, insieme ad esso furono armati con lanciatori per razzi anche il Nimrod e l’HMS Whiting.
Il primo era un mercantile noleggiato che prestò servizio nelle file della Royal Navy dall’11 ottobre 1808
al 20 maggio 1814. Sembra però che dopo i lanci
fatti durante la battaglia di Basque Roads, l’unità
non abbia più utilizzato i razzi, partecipando però a
numerose catture di unità mercantili e militari.
L’HMS Whiting, invece, era uno schooner armato
con 4 cannoni da 12 libbre, con 20 persone d’equipaggio, varato nel 1805, e completato nel maggio
1806. Apparteneva alla classe “Ballahoo”, che la
Gran Bretagna fece costruire in 18
unità durante le guerre napoleoniche nei cantieri delle Bermuda, noti per realizzare unità molto veloci.
Assegnato inizialmente al pattugliamento del Canale della Manica, partecipò alle azioni di Basque
Roads, dopodiché, come il King
George e il Nimrod, non utilizzò
più i razzi. Assegnato a pattugliare
il Canale e poi le coste spagnole
fra Cadice e Gibilterra, fino ai primi mesi del 1812, fu poi destinato
in America, dove arrivò l’8 luglio
1812, due giorni dopo lo scoppio
delle ostilità con gli Stati Uniti.
Giunto, ignaro, alla fonda di
Questo piccolo diorama mostra una lancia lanciarazzi della Royal Navy, con un equiHampton Roads, appena gran parpaggio composto da un ufficiale, un nostromo e un marinaio e tre Royal Marines serte del personale fu scesa a terra,
venti alla rampa che si vede collocata a prora
venne catturato, ma verso la fine
del mese successivo, l’equipaggio
veglianza nella Manica. Nel 1808 l’Erebus fu confu rilasciato e la nave riconsegnata ai britannici con
vertito in sloop armato, con 16 carronate da 24 libl’accordo che avrebbe fatto subito ritorno in Patria
bre, 6 da 18 e 2 cannoni da 9. Riconvertito in firese alla massima velocità ma, fatte appena poche mihip
nel 1812 per essere impiegato nella guerra anglia in mare aperto, fu catturato dalla nave corsara
glo-americana appena scoppiata, fu in seguito trafrancese Diligence.
sformato in nave lanciarazzi nel 1814.
L’altra unità della Royal Navy che fu trasformata in
Come per il Galgo, anche per l’Erebus la batteria di
lanciarazzi fu l’HMS Erebus. Varata nel 1807 come
razzi
fu sistemata sotto il ponte di coperta. Forti
brulotto, fu però impiegata inizialmente per la sordell’esperienza fatta con la prima unità
del genere, alcuni lanciatori furono sistemati in modo da sfruttare le aperture
dei portelloni dei cannoni, e i restanti
tubi inclinati furono inseriti nelle fiancate della nave. I razzi imbarcati erano
da 32 libbre.
Con quest’armamento partecipò al
bombardamento di Fort Washington
(14 agosto 1814), alla distruzione delle
batterie poste dagli americani alla White House Plantation (3 settembre) e al
bombardamento di Forte McHenry a
Baltimora (16 settembre). Tornato in
patria, l’Erebus fu messo in disarmo due
anni dopo.
I razzi Congreve furono utilizzati come
mezzi offensivi fino a metà del XIX secolo quando furono sostituiti da quelli
ideati da William Hale, mentre dal
1870 i modelli di minor calibro furono
utilizzati per vari decenni come lanciaIl bombardamento di Copenaghen del 3 e 4 settembre 1807 in un dipinto dell’epoca; sono visibili, nel cielo, le scie luminose lasciate dal passaggio dei razzi
■
sagole durante i soccorsi in mare.
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