Procedura Installazione Applicativo JGenerale

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Procedura Installazione Applicativo JGenerale
PROGETTO JENTE
Procedura Installazione Applicativo
JGenerale
rel 1.4
Manuale tecnico per la Distribuzione
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Sommario
Capitolo 1
Prerequisiti
Capitolo 2
Installazione degli Applicativi
Capitolo 3
Creazione e popolamento delle tabelle sul Database
Capitolo 4
Test del Sistema
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CAPITOLO 1
Prerequisiti
L'intera suite jEnte è progettata per assicurare la più ampia flessibilità tecnologica
e la sostanziale indipendenza sia rispetto all'Hardware che al Software di sistema
ed al motore RDBMS adottati.
Tutte le componenti applicative sono quindi realizzate per operare su sistemi aperti,
in ambiente full Web con tecnologia J2EE .
Una particolare attenzione è stata rivolta inoltre, in fase di progettazione ad
assicurare la massima affidabilità e scalabilità del sistema in ambienti standard.
jEnte è cioè in grado di operare, con piena funzionalità, su sistemi configurati
semplicemente con:
1)
Application Server:
Sistema in ambiente Linux, Windows 2000/2003 o Unix (nei diversi dialetti),
dotato di almeno 1 GB di RAM, senza particolari esigenze in termini di dischi
e sistemi di back up,connesso al DB Server tramite rete LAN Ethernet a 100
(meglio 1000) Mbps con protocollo TCP IP, corredato di Apache Tomcat
5.0.x come Web Server - Servlet Engine e di JDK SUN rel 5.0 o superiore.
2)
DB Server:
Sistema in ambiente Linux, Windows 2000/2003 o Unix (nei diversi dialetti)In
configurazione adeguata ai dati da gestire sia come RAM che come Dischi
e strumenti di backup.
3)
Client:
E' costituito da un normale posto di lavoro connesso al sistema tramite
Intranet (o Internet per le funzionalità di pubblicazione attivate) corredato
di browser:
Internet Explorer 5.5 o superiore o Mozilla FireFox 1.0.4 o superiore. Sui clients
è da prevedersi l'installazione automatica di applet finalizzati alla gestione
delle stampe in locale e dell'help in linea; in essi è pertanto richiesta
l'attivazione del JRE SUN rel. 5.0 o superiore.
Ogni client sarà inoltre corredato degli strumenti di Office adeguati alle
funzioni che esso deve svolgere in locale oltreché del plugin per l'apertura
dei file PDF.
Le interfacce sono progettate per una ottimizzazione su video con
risoluzione 1024 x 768 e con browser IE 6.0 o superiore o Mozilla 1.0.4 o
superiore
4)
Report:
Sono realizzati attraverso funzioni appositamente predisposte utilizzando, di
norma, documenti XML riprodotti tramite appropriati fogli di stile.
Altri tipi di stampe, in genere elenchi e tabulati, sono invece prodotti
attraverso l'interazione con strumenti specializzati nella generazione di
report quali, tra gli open source, Jasper Report della JasperSoft.
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CAPITOLO 2
a) INSTALLAZIONE APPLICATIVI
Supponiamo che sia già avvenuta con successo l’installazione sul server di
destinazione dell’Application Server Tomcat, della Java Virtual Machine e di un
Database Server.
Per procedere all’installazione del modulo JEnte sul Server di destinazione possono
essere seguiti i seguenti passi:
-
-
Creazione sul Server di una cartella destinata a contenere gli applicativi.
Per esempio:
C:\inforJava in ambiente WINDOWS
/usr/local/inforJava in ambiente UNIX
Copiatura nella cartella appena creata dei files che INF.OR. ha fornito per
l’installazione
Decompressione dei files
La struttura assunta, una volta decompressi i files dovrebbe rispecchiare la
seguente:
I moduli della suite jEnte fanno uso di componenti di librerie Open Source nella
loro versione eseguibile. Le componenti utilizzate restano quindi nella loro versione
originale, reperibile ciascuna nell'apposito sito.
Per ogni libreria Open source distribuita è allegato un omonimo file con estensione
txt , situato nella cartella WEB-INF/lib, nel quale viene riportata in dettaglio la
Software License come pubblicata dai gestori dei relativi progetti.
Una volta terminate le operazioni sopra descritte, si passa alla fase successiva, che
si può definire di parametrizzazione.
In tale fase si deve provvedere a modificare tutti quei file di parametri che
permettono all’applicazione di adattarsi al server di destinazione. Quale
operazione preliminare deve essere effettuato un controllo sul server per
individuare la locazione su FileSystem dei file di configurazione dell’Application
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Server Tomcat. Ad esempio, in ambiente Windows la cartella conf viene installata,
se non specificato diversamente, nel percorso:
C:/Programmi/Apache Software Foundation/Tomcat 5.0
Denoteremo tale percorso a partire da questo momento con etichetta
CATALINA_HOME.
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Devono essere seguiti ordinatamente i seguenti step:
1.
Duplicazione e Modifica del file di contesto jEnte.xml fornito da INF.OR. srl
separatamente in appendice ai file di installazione con adeguamento dei
seguenti parametri:
1.1)
Variabile docBase del tag Context : Deve essere settata con il path
dell’installazione dell’applicazione (che denoteremo per il seguito
come PATH_JENTE)
1.2)
Variabile path del tag context: Deve essere settata con un
identificativo a scelta (di default jEnte). Verrà denotata in seguito
come CONTESTO
1.3)
Settaggio della stringa di connessione al Database
1.4)
Specifica del nome Utente per la connessione al Database
1.5)
Specifica della Password per la connessione al Database
1.6)
Verifica che il parametro connectionProperties sia settato con il
seguente valore: SetBigStringTryClob=true
2.
Duplicazione e ridenominazione del file jente_test.properties situato nella
cartella PATH_JENTE/conf/jente con :
jente_[parametro nome ente].properties.
Adattamento dei seguenti parametri:
2.1) codiceEnte = Codice assegnato all’ente attraverso il quale verrà
identificato in tutte le tabelle del DB
2.2) descrizioneEnte= Denominazione per esteso dell’ente
2.3) jndiName= Parametro per identificare quale connessione al DB deve
essere associata a tale ente. Questo parametro, necessario in tutte le
realtà multiente, deve essere descritto all’interno della variabile
RESOURCE_PARAMS del jEnte.xml e specificato per ogni singolo ente.
2.4) dbSchema= Schema di lavoro per tale ente
2.5) oldDbSchema= Schema di lavoro dell’eventuale vecchio applicativo
client/server installato in tale ente
2.6) oldCodiceEnte= Ente di lavoro del vecchio applicativo client/server
2.7) imageFile= nome del file del logo dell’ente. Tale immagine, da
copiare nella cartella PATH_JENTE/conf/jEnte, deve rispondere alle
seguenti caratteristiche (Massima dimensione 40x40 pixel in formato
gif )
2.8) pathFlussi = Path di installazione dell’applicativo/flussi
A tale cartella l’Application Server Tomcat accederà sia in lettura
che in scrittura.
2.9)
pathTemp = Cartella temporanea usata dall’applicazione jEnte.
Valorizzata di default a PATH_JENTE/temp, può essere
periodicamente. Anche a tale cartella l’Application Server Tomcat
accederà sia in lettura che in scrittura.
2.10) PathRmi = Path di installazione del server Rmi per esecuzione batch in
modalità remota. Normalmente non viene utilizzata la modalità
bacth in remoto, quindi questo parametro può rimanere vuoto.
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2.11) tipoSicurezza= [BASIC/TRUST/STRONG]
I 3 parametri identificano i tre diversi livelli di sicurezza applicabili in
fase di autenticazione all’interno dell’applicazione. In dettaglio:
a) BASIC: Vengono richiesti in ogni caso utente e parola chiave in
autenticazione
b) TRUST: Viene recuperato l’utente loggiato nel sistema e, una volta
verificato che si tratta di un utente registrato nell’applicazione,
accede direttamente al sistema, evitando la duplice autenticazione
c) STRONG: Viene recuperato l’utente dal sistema, ma viene richiesta
in ogni caso la password per l’identificazione
I parametri TRUST-NTLM e STRONG NTLM sono uguali a quelli TRUST e
STRONG, ma sono studiati per i domini NT.
2.11) linkUscita=Link al quale l’applicazione deve tornare in caso di
disconnessione utente. Qualora il lancio dell’applicazione venisse
fatto mediante apertura di una nuova finestra, non introducendo
nulla quale parametro si otterrà la chiusura della finestra stessa.
2.12) usaRuoli=[false/true] questo parametro stabilisce se recuperare i ruoli
dal server LDAP, per le abilitazioni della suite jEnte. Il parametro deve
essere settato a true solo quando il tipoSicurezza è settato a STRONG
o TRUST.
2.13) Impostazioni per la connessione al Database per elaborazioni batch
JDBC_DRIVER=definisce il nome della classe del driver JDBC
JDBC_STRCON=definisce la stringa di connessione al database
JDBC_USER=definisce l'utente per la connessione al database
JDBC_PWD=definisce la password per la connessione al database.
2.14) Impostazioni per la connessione al servizio Inf.Or. di trasformazione
documenti in PDF.
INFORDOC_TIPO= [SOCKET,WEBSERVICE]
definisce il tipo di connettore, se il parametro impostato a SOCKET
devono essere definiti anche i seguenti ulteriori parametri:
INFORDOC_HOST=definisce il nome o l’IP di dove è installato il servizio
INFORDOC_PORT=definisce la porta TCP in ascolto del servizio
INFORDOC_TIMEOUT=definisce il timeout di risposta del servizio
Se invece il parametro INFORDOC_TIPO viene impostato a
WEBSERVICE deve essere definito il seguente parametro:
INFORDOC_URL=definisce l’url del webservices da richiamare
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3.
Duplicazione e ridenominazione del file jente_mail_test.properties situato
nella cartella PATH_JENTE/conf/jente con :
jente_mail_[parametro nome ente].properties.
Adattamento dei seguenti parametri:
3.1)
PATH_SAVE_ALLEGATI = non utilizzato (serve solo per ricezione)
3.2)
FILES_MAIL_PATH = cartella temporanea in cui vengono appoggiate
le mail da inviare
3.3)
LOCK_FILE = non utilizzato (serve solo per ricezione)
3.4)
TIPO = non modificare
3.5)
account.id = identificativo dell’account
3.6)
account.debug = [true/false] attiva/disattiva i messaggi a livello
debug per l’account durante l’invio/ricezione.
3.7)
account.descrizione = descrizione (ad esempio indirizzo e-mail)
dell’account
3.8)
account.attivo = [S/N] se, rispettivamente, l’account è attivo o meno.
3.9)
account.ricezione.tipo = non utilizzato (serve solo per ricezione)
3.10) account.ricezione.porta = non utilizzato (serve solo per ricezione)
3.11) account.ricezione.host = non utilizzato (serve solo per ricezione)
3.12) account.ricezione.user = non utilizzato (serve solo per ricezione)
3.13) account.ricezione.password = non utilizzato (serve solo per ricezione)
3.14) account.invio.tipo = [SMTP/SMTPS/STARTTLS] indicare il tipo di server
per l’invio della posta elettronica dell’account.
3.15) account.invio.porta = indicare la porta usata dal server per l’invio.
3.16) account.invio.host = nome del server per l’invio della posta
elettronica.
3.17) account.invio.user = nome utente per l’accesso al server di invio.
3.18) account.invio.password = password per l’accesso al server di invio
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4.
Duplicazione e ridenominazione del file jadmin_test.properties (file di
configurazione della procedura di Amministrazione) situato nella cartella
PATH_JENTE/conf/jadmin con :
jadmin_[parametro nome ente].properties.
Modifica dei seguenti parametri:
4.1)
minimoCaratteriPassword=[0..20] Numero dei caratteri della
lunghezza minima della password (Default 3)
4.2)
scadenzaGiorniPassword= [>0] Numero di giorni massimo per cui può
essere attiva la stessa password (Default 90). Se impostato un valore
=> 36500 sarà disabilitatà la funzione di cambio password.
4.3)
riutilizzoStessaPassword=[S/N] Possibilità di specificare più volte la
stessa Password (Default S)
4.4)
controlloUltimoAccesso=[S/N] Possibilità di controllare che gli utenti
che non si collegano da determinati giorni vengano disabilitati
(default N)
4.5)
giorniDaUltimoAccesso=[>0] Numero di giorni per il controllo del
parametro precedente (Default 180)
4.6)
nascondiProcedure=[S/N] Possibilità di nascondere nel menù
jEnteHome le procedure non abilitate all’utente (Default N).
4.7)
nascondiRamiProcedura=[S/N] Possibilità di nascondere nel Menù di
Procedura i rami non abilitati all’utente (Default N).
4.8)
nascondiFunzioniProcedura=[S/N] Possibilità di nascondere nelle
maschere le funzioni non abilitate all’utente (Default N)
4.9)
ordinaMenuPerProgressivo=[S/N] Possibilità di ordinare i menù
(Aree/Procedure/Rami) in base al progressivo assegnatogli (Default
N)
Qualora tutti questi parametri non venissero specificati, l’applicazione
assumerebbe per tali variabili i valori di default.
Tutti i parametri saranno specificati sulla base delle esigenze e le indicazioni
del cliente.
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5.
Modifica del file web.xml situato nella cartella
PATH_JENTE/ WEB-INF con adeguamento dei seguenti parametri:
5.1)
5.2)
5.3)
5.4)
5.5)
5.6)
5.7)
5.8)
5.9)
Parametro path modificando il nome del Server o del Virtual Host e
della porta sulla quale è installato Tomcat
Modifica del parametro href che indica un eventuale indirizzo di
appoggio se si sceglie di tenere l’applicazione su un altro Server
Modifica del parametro localpath assegnando la directory di
installazione dell’applicazione
Modifica del parametro LoadOnStartupServlet cambiando il path del
PROPERTIES_FILE con l’indicazione del path di installazione
Modifica, in base alle specifiche esigenze del cliente, del contenuto
del tag session-timeout, specificando il tempo in minuti che intercorre
prima della caduta la sessione.
Modifica del tag res-ref-name specificando lo stesso valore
assegnato nel file jEnte.xml al parametro RESOURCE_PARAMS
Modifica del tag controlloURL che può essere settata a S o a N per
permettere o meno il passaggio da un ente a un altro in caso di
installazioni multiente
Modifica del parametro charset al set di caratteri del cliente
Modifica del parametro jEnte con parametro nome ente (così come
usato per la duplicazione e ridenominazione dei file di properties).
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6.
Duplicazione e Modifica del file JCrontab.properties situato nella cartella
PATH_JENTE/WEB-INF con adeguamento dei seguenti parametri:
org.jcrontab.data.file = Locazione del file crontab, necessario per
specificare operazioni schedulate, ad esempio lo scaricamento
temporizzato della mail.
7.
Duplicazione e Modifica del file log4J.properties situato nella cartella
PATH_JENTE/ WEB-INF/classes.
La nuova versione del file prevede la generazione di file di log distinti per
procedura a discrezione del cliente.
Se il cliente sceglie la produzione di un unico file jente.log sarà sufficiente
eliminare tutti gli appender definiti per le varie procedure.
Se in caso contrario l’utente scegliesse file di log dettagliati per procedura,
dovranno essere modificati tutti i campi file degli appender specificando il
nome di file da produrre: più precisamente tutte le righe della struttura
seguente:
log4j.appender.[NOME APPENDER].File= PATH_JENTE/ logs/ nome del file di
log dell’applicazione
Anche a tale cartella l’Application Server Tomcat accederà sia in lettura
che in scrittura. I nomi di tutti gli appender sono specificati tra i primi
parametri del file di log con il loro legame alla specifica procedura.
Di seguito, si può provvedere all’attivazione del manuale HTML, come di seguito
descritto:
Il manuale della procedura viene fornito compresso all'interno del file "JAdmin.jar"
contenuto nella direttrice " PATH_JENTE /jmanuali". il manuale è consultabile
all'interno della procedura tramite un applet che richiede l'installazione del JRE nel
client.
Qualora non si voglia installare alcuna JRE sui client è possibile attivare il
manuale in formato HTML semplicemente decomprimendo, tramite opportuno
programma, il contenuto del file "JAdmin.jar" all'interno di una sottocartella (a
partire della stessa direttrice in cui si trova tale file) da chiamare
obbligatorimanente "JAdmin". Il sistema riconosce automaticamente l'assenza
della JRE e fa partire il manuale HTML.
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CAPITOLO 3
Creazione e popolamento delle tabelle sul Database
Supponiamo di disporre di un ambiente in cui sia già stato installato correttamente
un Database Server. Per la corretta installazione dell’applicativo jEnte devono
essere previste in sequenza le seguenti operazioni :
1) Creazione sul Database Server di una nuova TableSpace (nel caso di sistemi
multiente ne deve essere specificata una per ogni ente) denominata JENTE
con INITIAL di almeno 300MByte. Tale Tablespace sarà destinata a
contenere tutti gli oggetti di tutte le procedure contenute nell’applicativo
jEnte.
2) Creazione di utente/schema Database che deve coincidere con quello
presente nel file di configurazione
PATH_JENTE/conf/jente/jente_[parametro nome ente].properties
all’interno del parametro DBSCHEMA.
Assegnazione a tale utente, che contraddistingueremo come Utente
Amministratore, di diritti di Connect,Create,Drop su tutti gli oggetti DB
(Tabelle/Indici/Trigger/Viste…)
3) Assegnazione all’utente della Tablespace di lavoro creata al punto 1.
4) Connessione al Database mediante l’utente appena creato
5) Esecuzione degli script per la creazione delle tabelle dell’amministrazione di
sistema dell’applicativo jEnte forniti da INF.OR. srl separatamente dai files di
installazione applicativo
5.1) CREATE_JADMIN.sql, script di creazione della struttura del DB di
amministrazione (verranno create tabelle, indici e relazioni)
5.2) Se terminata correttamente l’esecuzione dello script al punto 5.1
INSERT_JADMIN.sql, in grado di popolare le tabelle con i valori iniziali.
N.B. Al lancio di tale script va fatta seguire un’operazione di
committment, previa verifica di correttezza.
Una volta verificata la correttezza dei dati con cui la tabelle sono state popolate
(in particolare deve essere controllato il valore del codice ente), l’installazione del
modulo di Amministrazione del sistema jEnte è da ritenersi terminata.
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CAPITOLO 4
Test del Sistema
L’utente Amministratore del Sistema può quindi accedere connettendosi all’URL
appropriato (http://server:porta/jEnte).
Il browser visualizzerà la pagina di login nella quale saranno forniti l’utente e
password di primo accesso:
Nome Utente: jente
Password : jente
Il cambio della password di primo accesso sarà obbligatorio.
L’addetto all’installazione potrà ora iniziare il test di corretto funzionamento degli
applicativi.
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