Fluenti in business English
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Fluenti in business English
formazione/ finanza Fluenti in business English Grazie all’accordo con il prestigioso istituto Canning Training di Londra, il Centro di Studi Bancari arricchisce la propria offerta formativa con il ‘business English’: corsi di legal English, written English e English for business/banking and management. L ’inglese è la lingua più diffusa al mondo: è parlata da circa 1,75 miliardi di persone: un quarto della popolazione mondiale. È lingua ufficiale della finanza, della scienza, dell’IT, della comunicazione, del commercio, del turismo, della diplomazia e dell’entertainment. In parte ciò è dovuto all’egemonia inglese prima e americana poi, in parte a una caratteristica intrinseca della lingua: l’enorme flessibilità. Il processo di globalizzazione dell’inglese ha inevitabilmente comportato una sua contaminazione a opera delle altre lingue con cui è entrato in contatto, tant’è che oggi si parla al plurale di ‘Englishes’ per definire le numerose forme derivate dall’inglese britannico. L’inglese infatti si lascia invadere, storpiare e arricchire da tutte le persone che nel mondo lo parlano quotidianamente, pur non essendo la loro madre lingua. Tale apertura ha accresciuto la ricchezza del vocabolario che conta oggi più di 750mila parole. A questo si aggiungono l’efficacia e la concisione: due qualità difficilmente rintracciabili in altre lingue. Nel mondo del lavoro, la padronanza dell’inglese è fondamentale per la carriera delle persone e per la competitività di una l’azienda. L'inglese è il principale strumento di comunicazione internazionale. Dalla ricerca del 2012 Competing across borders. How cultural and communication barriers affetc business, eseguita dall’Economist Intelligence Unit, emerge che il 70% dei manager è convinto che i propri collaboratori abbiano bisogno di migliorare le competenze di inglese per concretizzare i piani di sviluppo aziendali. La ricerca del 2009 dell'International Research Foundation for English Language Education (TIRF), The Impact 104 · TM Settembre 2016 of English and Pluralism in Global Corporations, attesta come un’adeguata formazione in lingua inglese permetta una maggiore fidelizzazione del personale, una migliore comunicazione via e-mail e una gestione più efficace delle riunioni aziendali. Ma quanto sono diffuse le competenze in inglese nel mercato del lavoro mondiale? «Esiste un indice EF di competenza aziendale nella lingua inglese, l’EF EPI-c, che offre una valutazione delle competenze linguistiche della forza lavoro a livello globale», risponde Nicola Donadio, Project manager al Centro di Studi Bancari, «lo studio di EF, edito nel 2014 e basato su ricerche effettuate nel 2013, misura le competenze in inglese in 22 settori aziendali, spaziando in 32 Paesi, coinvolgendo circa 100mila dipendenti di aziende private e pubbliche che hanno svolto un test e compilato un questionario». Il campione degli intervistati, composto il 69% da impiegati, il 23% da quadri e la restante parte da dirigenti, proviene per il 40% dall’Europa, il 35% dall’Asia, il 23 dalle Americhe e il 2% dal Medio Oriente. Nel grafico è rappresentato un estratto dello studio, limitato ad alcuni Paesi, in cui a punteggi elevati corrispondono solide competenze linguistiche e viceversa. Forze lavoro con elevata competenza si ritrovano nel Nord Europa e in alcune parti dell'Europa centrale. Da notare l’indice della Svizzera (64.69) che sancisce una buona conoscenza della lingua inglese tra la forza lavoro. Competenze scarse si registrano invece nei mercati emergenti, oltreché in Francia e in Italia. Un dato significativo dal punto di vista formativo è rappresentato dal fatto che nei Paesi con un indice più elevato, Svizzera compresa, la competenza nella lingua inglese tra i dirigenti è risultata inferiore rispetto ai quadri e agli impiegati, mentre alcuni Paesi aventi una bassa competenza, in particolare Francia, Italia e Giappone, si distinguono per la presenza di una maggiore competenza tra i dirigenti rispetto ai quadri e agli impiegati. «È interessante notare», prosegue Nicola Donadio, «che lo stesso indice è stato elaborato per settori economici. Nel settore contabile, bancario e finanziario la classifica è guidata ancora una volta dai Paesi del Nord Europa, ma la Svizzera ottiene un indice nettamente inferiore rispetto a quello generale». «Riassumendo», conclude Nicola Donadio, «le competenze in inglese, in particolare quelle in business English, sono oggi un requisito indispensabile, affinché un candidato in fase di selezione possa aspirare a profili professionali di livello medio-alto, perfino in aziende di piccole e medie dimensioni. Le aziende chiedono un livello di fluency sensibilmente più alto rispetto a qualche anno fa e spesso parte dei colloqui è svolta in inglese. Inoltre, la conoscenza della lingua è un punto di forza nel CV di tutti coloro che devono riposizionarsi sul mercato del lavoro o che sono in cerca di occupazione». John King, Direttore della Canning Training di Londra, che dal 1965 offre corsi di business English ed è riconosciuta nel mondo per la formazione dei professionisti, riferendosi ai non madre lingua inglesi, sostiene che spesso «sanno cosa vogliono dire, ma non riescono a trovare le parole giuste. Nei meeting non sono abbastanza veloci e perdono l’opportunità di parlare. Al telefono capiscono solo metà della conversazione. Quando fanno una presentazione non riescono ad avere un impatto efficace. Schema dell’offerta formativa del Centro di Studi Bancari, in collaborazione con Canning Training di Londra, in business English Courses E nelle negoziazioni hanno sempre la sensazione di partire da una posizione più debole». Per superare tali difficoltà, il Centro di Studi Bancari propone tre formazioni executive organizzate in collaborazione con Canning Training con partenza il prossimo mese di ottobre. I corsi sono progettati specificatamente per gli operatori della piazza finanziaria e si focalizzano sul business English, così declinato: inglese giuridico, inglese commerciale scritto e inglese per le competenze manageriali in ambito finanziario, denominati nell’ordine: • Legal English Drafting Skills; • Business English Writing Skills; • English for International Business/ Banking and Management. I corsi consentono a ogni partecipante di ottimizzare le proprie conoscenze di inglese acquisite in passato. Gruppi di partecipanti limitati nel numero garantiscono un elevato livello di attenzione del docente alle esigenze del singolo. Il primo e il terzo corso prevedono una sessione conclusiva di ‘full immersion’ a Londra della durata di alcuni giorni in cui i partecipanti saranno coinvolti in diverse attività, tra le quali, nel ‘Legal English Drafting Skills’, la visita a una courtroom. Punteggi nazionali per l'inglese nella forza lavoro (estratto) (Indice di competenza aziendale nella lingua inglese, EF EPI-c, 2014) 106 · TM Settembre 2016 Da sinistra, Francesca Luchessa, Avv., Legal counsel, BancaStato, John King, Director, Canning Training, London e Nicola Donadio, Project manager, Centro di Studi Bancari. John King illustra il metodo didattico che contraddistingue questi corsi: «in ogni momento delle lezioni i partecipanti sono impegnati nel migliorare la loro capacità di parlare o di ascoltare e apprendono in modo intensivo attraverso continue simulazioni di situazioni tratte dalla vita reale. Il metodo Canning prevede l’ascolto dei partecipanti in modo da rendere il loro inglese più preciso, naturale ed efficace. Si fa così pratica con l’inglese di cui hanno bisogno, non con quello dei libri di grammatica. I docenti ascoltando gli studenti capiscono cosa impedisce loro di comunicare in modo efficiente». «I docenti di Canning Training sono professionisti che provengono dal mondo delle aziende, conoscono più lingue e hanno seguito una formazione per insegnare l’inglese. Capiscono quindi la pressione che i partecipanti provano nella loro vita lavorativa e la loro lotta con la lingua inglese», continua John King, «sanno che la grammatica e il vocabolario non sono tutto, perchè sono docenti di comunicazione e hanno una conoscenza profonda di come negoziare con successo, comunicare con persone di diverse culture e motivare team internazionali. Sanno quando è il caso di smettere di parlare di grammatica e affrontare invece il modo in cui i partecipanti parlano, le loro strategie di comunicazione». «Gli studi in diritto a Zurigo e l’avvocatura in Ticino mi hanno maggiormente Hours Duration Website Teachers Legal English Drafting Skills 52 From 12/10/2016 to 27/01/2017 www.csbancari.ch/leds S. Merrick Business English Writing Skills 24 From 25/10/2016 to 13/12/2016 www.csbancari.ch/bews R. Griffiths English for International Business/Banking and Management (2a edizione) 110 From 4/10/2016 to 24/02/2017 www.csbancari.ch/eibm R. Griffiths Jane Everett avvicinata alla lingua tedesca» racconta Francesca Luchessa, Avvocato e Legal counsel alla Banca dello Stato del Cantone Ticino, partecipante alla prima edizione del corso English for International Business/ Banking and Management svoltosi lo scorso anno, «l’inglese per me era la lingua dei viaggi, dei contatti con amici e parenti negli USA, del cinema e della musica. Dopo la laurea ho conseguito il First Certificate a Londra, scoprendo l’esigenza di migliorare le mie conoscenze d’inglese. Affacciatami poi al mondo bancario, nella funzione di legal counsel presso BancaStato, ho potuto confrontarmi con il business e legal English nei testi legali, nelle normative internazionali, nelle conversazioni telefoniche, di posta elettronica e nei seminari frequentati. L’inglese è diventato sempre più l’idioma di riferimento del nostro settore. Le esigenze di utilizzo e perfezionamento sono pertanto necessità professionali e di adattamento a un mondo bancario globalizzato e soggetto a costanti emanazioni di normative internazionali. Con l’accordo di BancaStato, che ha appoggiato con entusiasmo la mia richiesta, e tramite il Centro di Studi Bancari, ho potuto frequentare il corso suddiviso in due fasi: la prima a Vezia, dove sono stata seguita da docenti della Canning School, e la seconda si è sviluppata in una settimana intensiva a Londra, dove ho potuto confrontarmi con moderne tecniche di insegnamento tramite laboratori, presentazioni in pubblico, simulazioni di negoziazioni, documentazione di alto livello e su misura per le mie esigenze professionali. La scuola ha organizzato per ogni sera, durante il soggiorno, degli eventi sociali, tutti rigorosamente in inglese. Di questa arricchente esperienza conservo un bagaglio di conoscenze, relazioni professionali ed umane che mi verranno sicuramente utili nell’attività lavorativa e nel networking internazionale. La partecipazione al corso è stata compatibile con la professione che svolgo, senza pregiudicare l’attività quoti- diana, a tutto vantaggio di un ottimo ‘training on the job’». Insistendo sull’importanza del concetto di formazione personalizzata, John King aggiunge «ogni corso è realizzato su misura del partecipante. All’inizio di ogni corso i partecipanti informano i docenti di quali siano le difficoltà che incontrano con l’inglese, in modo da focalizzarsi su di esse durante il corso e superarle. Il successo di questi corsi non sta nel trasferire correttamente un ‘programma’ ma nell’aver soddisfatto esattamente le necessità di ciascun partecipante. Questo significa che il docente deve prendersi davvero cura di ogni gruppo di partecipanti e creare una relazione con ciascuno di loro a un livello molto profondo. E si tratta di relazioni molto più forti del solito». Federico Introzzi