Mi SPAGNA FRANCHISTA

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Mi SPAGNA FRANCHISTA
Mi SPAGNA FRANCHISTA
Guernica. La morte dal cielo
1936-1939 : in quegli anni, quando in Italia, Germania e Russia si stavano rafforzando veri
e
propri regimi dittatoriali, anche in Spagna emerge la figura di un uomo che
avrebbe
tenuto le redini del paese fino agli anni ’70 : Francisco y Bahamonde
Franco
In che contesto e in che modo entra in scena?
dal 1923 al 1930 (regno di Alfonso XIII) si era instaurata nel paese la dittatura del generale
Primo de Rivera (attraverso un colpo di stato).
La Spagna degli anni Venti, però, si trovava in una situazione di
crisi economica e qualsiasi tentativo di ripresa si rivelava inutile.
La dittatura di Primo de Rivera ebbe vita breve; il potere tornò
nelle mani del re ma anche questa mossa non ebbe riscontri.
Dopo la caduta della monarchia, quindi, nel 1931 a seguito di elezioni elettorali si assistette
alla
vittoria dei repubblicani socialisti e alla proclamazione della repubblica.
Durante gli anni della Repubblica a un biennio di riforme economiche e sociali (agraria,
dell’esercito, dell’educazione) succedette un governo di
centro-destra (durante il quale si accentuò la frattura tra
i due schieramenti politici determinando, così, un
periodo
di violenza).
Il paese venne colpito da una vera e propria rivolta urbana e rurale
incoraggiata da : radicali di sinistra, anarchici e socialisti
Per questo il governo di centrodestra fu costretto a far intervenire, contro la rivolta, la
Legione Straniera del generale Francisco
soffocò la rivolta nel sangue.
Franco (1892-1975) che, in breve tempo,
È questo l’anno (1935) in cui viene nominato Capo di Stato Maggiore
e ottiene numerosi successi in Marocco.
Ma la situazione giunse a una svolta con le elezioni del 1936
quando a vincere fu il Fronte popolare (estrema sinistra)
Franco venne allontanato da Madrid in quanto considerato personalità pericolosa.
Per questo mandato nelle Isole Canarie. Sorte che toccò ad altri generali, tutti
allontanati dal territorio spagnolo.
Mossa, questa, che non riuscì a placare la reazione dell’opposizione monarchica,
tradizionalista e clericale non disposta a veder nascere in suolo iberico, un regime a stampo
filosovietico.
Nominato Governatore nelle Canarie, Franco continuò tuttavia i contatti
segreti con la destra per l’attuazione di un colpo di Stato contro la Repubblica.
Erano presenti così i presupposti per una
GUERRA CIVILE.
Si alzava dunque il sipario di guerra su una Spagna già in crisi che sarebbe diventata ben
presto teatro di scontri sanguinosi tra Repubblicani e Nazionalisti. Tre anni (dal 1936 al ’39)
di morte, distruzione e tragici avvenimenti destinati a rimanere indelebili nella storia del
Novecento.
Tra questi il bombardamento alla città basca di Guernica
Il 26 aprile 1937 l’aviazione nazi-fascista, a sostegno delle truppe franchiste, bombardava
la città di Guernica (7.000 abitanti)
Tremila bombe vennero sganciate sul piccolo paese basco, una ogni due abitanti !
Proprio in occasione di questo tragico evento l’Aviazione Italiana si distinse per aver inaugurato
una nuova e rivoluzionaria tattica di guerra nel mondo occidentale : colpire i civili (giovani, donne
e anziani) in modo tale da spezzare il morale agli avversari.
o Quel lunedì era giorno di mercato.
o Per le strade moltissima gente.
o Nonostante la città distasse 30 km dal fronte e contasse alcune
fabbriche di armi non poteva considerarsi un obiettivo militare.
o Poco dopo le quattro del pomeriggio l’aviazione nazi-fascista
bombardava e mitragliava la popolazione indifesa.
o La strage durò circa tre ore e mezza.
o Tutto si concluse con più di 1.500 morti e moltissimi feriti
L’arte della guerra era cambiata per sempre : per millenni gli eserciti si erano
scontrati
tra loro sul campo di battaglia.
D’improvviso lo SCOPO diventava un altro : rendere intollerabile il conflitto alla
popolazione fino
a costringere gli avversari alla resa.
Ammazzare civili per piegare la volontà di una nazione
(è ed era allora esattamente lo schema del terrorismo)
Allo stesso tempo Guernica fu esperimento : confermò le potenzialità strategiche della
guerra aerea
Pochi giorni più tardi Pablo Picasso,
spinto dalla sua amante, cominciò a
dipingere il quadro simbolo del pacifismo.
Pablo Picasso GUERNICA
Sofia
(1937 - olio su tela - 349,3 x 776,6 cm) Madrid, Reina
Quando la notizia di tale crimine si diffuse tra l’opinione pubblica Picasso era impegnato
alla realizzazione di un’opera che rappresentasse la Spagna presso l’Esposizione Universale
di Parigi del 1937 .
Così, l’uomo considerato il padre dell’arte moderna, decise di realizzare Guernica, opera
nella quale leva alta la sua voce contro l’eccidio e si schiera dalla parte degli oppressi.
Non si tratta di una documentazione oggettiva del fatto
Essa è, piuttosto, simbolo di protesta contro la violenza, la distruzione, la guerra in
generale.
Dal 1939 restò esposta al museo MoMa di New York perdurando, in Spagna, il Regime
Franchista
L’opera tornò in patria nel 1981 solo dopo la morte di Franco una volta ristabilite le libertà
democratiche.
Il murale è stato concepito e dipinto in un mese scarso nel suo atelier di Parigi
Esso è realizzato secondo gli stilemi del CUBISMO :
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spazio annullato per consentire la visione simultanea dei vari soggetti
colore assente per accentuare la carica drammatica.
scomposizione analitica, dettagliata di quanto rappresentato
L’assenza di colore si rifà probabilmente al fatto che le prime immagini che
Picasso ricevette del bombardamento fu quella di un giornale francese, Ce soir.
Utilizza quindi le tonalità del grigio per esprimere il suo primo impatto alle immagini della
strage.
La visione di Guernica è la visione della morte in atto.
Ciò si può comprendere analizzando la STRUTTURA dell’opera :
Al centro il cavallo (ha un aspetto allucinato); simbolo del popolo, un popolo ferito
(corpo del cavallo attraversato da una lancia)che nonostante ciò resiste al dolore
Sopra il cavallo un lampadario con una lampadina a filamento. È questo il
primo elemento di contrasto dal quale proviene la luce
Al centro, vicino al cavallo una lampada ad olio retta da una figura femminile
proveniente
dalla destra; indica il regresso della società per il crimine
commesso
Al cavallo contrappone sulla sinistra il toro; simbolo della brutalità e della Spagna
offesa.
Offesa perché il bombardamento aereo rappresenta
quanto
di più vile l’uomo possa attuare; la distruzione, infatti,
piove dal cielo senza che gli si possa opporre
resistenza
Sulla sinistra donna che si dispera, gridando al mondo il suo dramma, con in braccio il
figlio
morto (la cui testa pende inanimata); l’impostazione si rifà a quella della
pietà
In basso la testa mutilata di un uomo (molto probabilmente un miliziano
della Repubblica); unica presenza maschile in tutta l’opera.
Tiene in mano una spada spezzata simbolo della fine di un modo di
concepire la guerra: la spada, come simbolo dell’arma bianca, ricorda
la lealtà di uno scontro che vede affrontarsi degli uomini ad armi pari.
Tiene in mano anche un fiore; simbolo di speranza (unica nota positiva)
In basso a destra una figura contempla il cavallo; sta scappando; i piedi
risultano sproporzionati rispetto al resto del corpo
Sulla destra mostra il terrore di chi cerca di fuggire dalle case improvvisamente
incendiate e per salvarsi si getta dalla finestra
Alcuni particolari rappresentati (lingue e capezzoli delle donne) hanno
una forma punti acuta (utilizzata per esprimere il senso di rabbia e dolore).
Il segreto di Guernica è una donna , Dora Maar :
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è stata lei a comprare quel primo maggio del ’37 Ce soir.
ha visto lei per prima le foto in bianco e nero di prima pagina.
è suo il volto della donna che regge la lampada al centro della tela.
è lei che ha dipinto le minuscole linee che formano il manto del cavallo.
sempre lei ha montato 2 luci nella stanza immortalando dalla tela bianca a Guernica
Nelle foto : Picasso in giacca e cravatta che dipinge, ride, fuma, la guarda.
Gli amici e colleghi fotografi erano già tutti partiti per la Spagna dove Franco
stava guidando la rivolta contro il governo democratico.
Lei rimase con lui; era un amore giovane di un anno appena.
Dora viene dall’Argentina.
A poco meno di 20 anni arriva a Parigi : è il 1907, Picasso dipinge Les Demoiselles
d’Avignon
Il geniale pittore conoscerà la giovane fotografa il cui volto diventerà simbolo degli anni
cupi
della Guerra Civile.
Le sue foto di Guernica vengono pubblicate in una rivista nel 1937.
Erano centinaia ma ce ne sono arrivate poco meno di sessanta.
Tra i crimini della guerra non va dimenticato quello che
vide spegnersi la figura di Federico Garcia Lorca
Federico Garcia Lorca : el Crimen
La Guerra Civil (1936-1939) dio motivos para arreglar cuentas con personas que tenian
ideologias diferentes; personas que, al estallar del conflicto, se encontraban en los
territorios ocupados por el bando adversario. Asì que en los primeros dias de guerra se
fucilaron mas que de 50.000 personas en los, asì llamados, Paseos fuera de las ciudades.
Seguramente el mas famoso es el caso de Federico
dramaturgo.
Garcìa Lorca, poeta y
Lorca naciò en Granada en 1898
Hizo importantes experiencias en su breve vida (1898-1936) influenzada
por los temas del destino tragico, de la frustracion, de su malestar.
Temas, estos, que podemos encontrar en sus obras y poesias mas famosas.
Siempre expresò su ojeriza a las posiciones de extremismo nacionalista tipicas de aquella
derecha que, dentro de poco, instaurarà la dictadura con Franco.
Però Federico no tenia miedo y siguiò desempeñando su cargo de funcionario de la
Republica rechazando la posidibilad de asilo que los embajadores de Colombia y Mexico le
habian ofrecido; permanecer en suelo español era un peligro
En julio decide volver a Granada, en su casa, para pasar el verano.
En su ultima entrevista al Sol de Madrid darà motivos a propòsito de su eleccion; dirà :
“yo soy español integral y serià imposible, para mi, vivir fuera de mis lìmites geograficos”
Empezò la rebellion franquista en Marrueco que, dentro de poco, inundarà toda España.
El 16 de Agosto Federico, que se habia refugiado en casa de un amico poeta falangista Louis
Rosales, fue apresado y fucilado por la noche del 18 de agosto 1936
Su matanza provocò reprobacion entre los intelectuales de todo el mundo.
En recuerdo del grande poeta y para denunciar el crimen cometido, Machado compuso
algunos breves pero indimenticables versos.
El crimen fue en Granada : a Federico García Lorca (Machado)
El crimen
Se le vio, caminando entre fusiles,
por una calle larga,
salir al campo frío,
aún con estrellas de la madrugada.
Mataron a Federico
cuando la luz asomaba.
El pelotón de verdugos
no osó mirarle la cara.
Todos cerraron los ojos;
rezaron: ¡ni Dios te salva!
Muerto cayó Federico
-- sangre en la frente y plomo en las entrañas -... Que fue en Granada el crimen
sabed —¡pobre Granada!—, en su Granada…
El poeta y la muerte
Se le vio caminar solo con Ella,
sin miedo a su guadaña.
—Ya el sol en torre y torre, los martillos
en yunque— yunque y yunque de las fraguas.
Hablaba Federico,
requebrando a la muerte. Ella escuchaba.
«Porque ayer en mi verso, compañera,
sonaba el golpe de tus secas palmas,
y diste el hielo a mi cantar, y el filo
a mi tragedia de tu hoz de plata,
te cantaré la carne que no tienes,
los ojos que te faltan,
tus cabellos que el viento sacudía,
los rojos labios donde te besaban...
Hoy como ayer, gitana, muerte mía,
qué bien contigo a solas,
por estos aires de Granada, ¡mi Granada!»
Se le vio caminar...
Labrad, amigos,
de piedra y sueño en el Alhambra,
un túmulo al poeta,
sobre una fuente donde llore el agua,
y eternamente diga:
el crimen fue en Granada, ¡en su Granada!