le gestioni patrimoniali individuali
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le gestioni patrimoniali individuali
AlFB ASSOCIAZIONE ITALIANA PRIVATE BANKING Associa7ione Italiana Private Banking. Facciamo cultura, per la tutela dei grandi patrimoni. LE GESTIONI PATRIMONIALI INDIVIDUALI RELATORE Renato Miraglia Corso istituzionale - Neo private banking: una prima formazione tecnico relazionale Indice degli argomenti Che cosa è una Gestione di Portafoglio? Tipologie di Gestioni di Portafogli La struttura di Gestione e il Processo di investimento 2 Prodotti di investimento UNIT LINKED RISPARMIO GESTITO OICR PRODOTTI ASSICURATIVI FONDI SPECULATIVI FONDI PENSIONI GESTIONI DI PORTAFOGLIO Che cosa è una Gestione di Portafoglio? Nel Testo Unico della Finanza (TUF), per Gestione di Portafoglio, si intende un «servizio e una attività di investimento» che ha per oggetto strumenti finanziari 4 Che cosa è una Gestione di Portafoglio? Per «gestione di portafoglio» si intende la gestione su base discrezionale* e individualizzata, di portafogli di investimento, che includono uno o più strumenti finanziari e nell’ambito di un mandato conferito dai Clienti (Art. 1 comma 5 – quinquies) Art. 24, «Al servizio di GP si applicano le seguenti regole: a) Il Cliente può impartire istruzioni vincolanti in ordine alle operazioni da compiere.» 4 Che cosa è una Gestione di Portafoglio? La Gestione Patrimoniale viene effettuata dal gestore "in monte", ma il patrimonio rimane "separato“ per ogni Cliente. Trattandosi di un servizio di investimento personalizzato, e non dell'acquisto di un prodotto standard, il portafoglio di ciascun Cliente è potenzialmente diverso da quello di ogni altro Cliente e definito sulla base di un'analisi accurata delle sue esigenze e dei suoi obiettivi di investimento. 6 Le caratteristiche delle GP • Separazione dei patrimoni dei singoli Clienti; • Soluzione utile sia per Clienti privati sia per clientela istituzionale e, comunque per una clientela esigente e/o con consistente disponibilità patrimoniale; • Soglie «elevate» di accesso, al fine di garantire il frazionamento dell’investimento Le caratteristiche delle GP • Elevata possibility di personalizzazione e flessibilità, attraverso il contratto eventuali limiti contrattuali aggiuntivi il benchmark/il VaR le commissioni di gestione le eventuali altre commissioni le disposizioni specifiche la rendicontazione aggiuntiva rispetto a quella prevista dalla normativa 8 Le caratteristiche delle GP • Informativa dettagliata, con rendiconto semestrale, secondo la normativa che impone totale trasparenza sul portafoglio e sulla movimentazione; • Possibilità di confronto con il Private Banker e con il gestore, per valutare la Performance o più in generale la strategia di investimento; • Elevata liquidabilità degli asset in portafoglio poichè sono possibili in qualsiasi momento estinzioni totali o prelievi parziali consistenti 8 Le GP rispetto al Fondo Comune di Investimento La Gestione di Portafogli è concettualmente assimilabile a un Fondo Comune di Investimento. In entrambi I casi il risparmiatore affida la disponibilità del proprio capitale a un professionista che lo investe in un portafoglio costituito da strumenti finanziari, nell’interesse del Cliente stesso. In realtà però le due tipologie di prodotti presentano caratteristiche profondamente diverse 8 Le GP rispetto al Fondo Comune di Investimento GESTIONI PATRIMONIALI Strumento Patrimonio Contratto FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO E' un servizio che implica un'attivita d'investimento personalizzata. E' un prodotto finanziario costituito da un portafoglio gestito in monte, del quale il sottoscrittore possiede una o più quote. Il patrimonio del singolo cliente è separato a tutti gli effetti da quello degli altri clienti. I titoli sono intestati al singolo sottoscrittore e a lui fanno capo i diritti di voto che ne scaturiscono. Il patrimonio è unico e il singolo investitore acquista solo una quota di un portafoglio collettivo e indistinto. Per questo i fondi si definiscono anche gestioni collettive Il Cliente ha un contratto personalizzato in cui può eventualmente esprimere delle disposizioni specifiche Il Cliente firma un modulo di sottoscrizione di quote di un fondo Le GP rispetto al Fondo Comune di Investimento FONDI COMUNI DI GESTIONI PATRIMONIALI INVESTIMENTO Disposizioni Specifiche Sì No Commissioni Personalizzazione del profilo commissionale Esistono classi diverse di commissioni Reportistica Ad ogni cliente viene fornita una reportistica ad hoc, supportata da una rendicontazione dettagliata e individuale delle attività svolte Il Cliente ha accesso alla reportistica, con un’informativa standard. Rendiconto annuale per ogni fondo secondo quanto previsto dalla specifica normativa Le GP rispetto al Fondo Comune di Investimento GESTIONI PATRIMONIALI Documentazione Portafoglio Accesso FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO L’attività di gestione e la struttura di portafoglio sono disciplinati dal contratto stipulato tra Cliente e intermediario L’attività di gestione e la struttura di portafoglio sono disciplinati dal KIID (Key Investor Information Document) e dal prospetto informativo Portafoglio diversificato, con particolare attenzione alla liquidabilità degli asset Portafoglio estremamente diversificato La soglia di accesso è tendenzialmente sopra ai 25mila euro per i prodotti che si rivolgono a Clienti Retail, superiore ai 200mila euro per la clientela private e ancora più alta per i Clienti istituzionali Strumenti accessibili anche con patrimoni modesti. La soglia minima investibile è tendenzialmente di poche centinaia di euro per versamenti in unica soluzione oppure con Piani di Accumulo, con versamenti minimi di poche decine di Euro Le tipologie di gestione L'offerta del prodotto adeguato dipende da molteplici fattori, come: • Profilo Mifid • Capitale conferito • Obiettivi del cliente in termini di rischio/rendimento e orizzonte temporale • Strumenti per valutare il rischi del mercato Benchmark, TE, TEV, VaR, CVaR, ... 14 … Per capirci meglio … Che cos’è il Benchmark? Consob definisce il benchmark “un parametro oggettivo di riferimento (benchmark), costruito facendo riferimento ad indicatori finanziari elaborati da soggetti terzi e di comune utilizzo, coerente con i rischi connessi alla gestione […], al quale confrontare il rendimento […]” 14 … Per capirci meglio … Che cos’è il Benchmark? È un indice o un insieme di indici di mercato (azionari, obbligazionari, …) che sintetizza l’andamento e la composizione di uno o più mercati. In questa ottica, il benchmark rappresenta il parametro espressivo delle classi di titoli in cui il gestore può investire. Serve in primo luogo a comunicare al risparmiatore il rischio tipico del mercato in cui la gestione investe; attraverso tale indice infatti il risparmiatore sarà in grado di comprendere le caratteristiche di rischio-rendimento a cui la gestione sarà improntata, al fine di valutare che questa sia o meno in linea con la su propensione al rischio. In secondo luogo permette una valutazione dei risultati dell’investimento in rapporto all’obiettivo della politica di gestione 14 … Per capirci meglio … Che cos'è il Benchmark? Il Benchmark svolge due importanti funzioni: Definisce per il portafoglio che rappresenta: Obiettivo di investimento Rischio Permette una valutazione dei risultati dell'investimento. 17 … Per capirci meglio … Che cos’è il Tracking Error (TE)? Indica lo scostamento di performance di un'attività finanziaria rispetto al suo indice di riferimento o benchmark. Quanto maggiore è ilTracking Error, tanto più è attiva la gestione dell'investimento, in quanto questo non segue passivamente l'andamento dell'indice. Solitamente viene misurata anche la Volatilità del Tracking Error. 18 … Per capirci meglio … Che cos’è il Tracking Error Volatility (TEV)? La Tracking Error Volatility è la misura della volatilità del differenziale tra il rendimento della gestione e quello del benchmark. La TEV viene calcolata come deviazione standard delle differenze tra i rendimenti di un prodotto finanziario e quelli del suo parametro di riferimento. In altri termini, si può dire che misura la fedeltà del gestore al benchmark dichiarato Dall’analisi del TE e della sua volatilità è quindi possibile capire se il gestore adotta una strategia attiva (elevati scostamenti rispetto al benchmark) oppure una strategia passiva 19 … Per capirci meglio … Che cos’è il VAR? Il Value-at-Risk rappresenta il tentativo di riassumere in un solo numero il rischio complessivo di un portafoglio di attività finanziarie. Il VaR indica la massima perdita potenziale di una posizione di investimento in un certo orizzonte temporale, con un certo livello di confidenza. 20 … Per capirci meglio … Che cos’è il VAR? Il calcolo del VaR rappresenta la seguente affermazione: «Siamo certi all’ɚ per cento che non perderemo più di W Euro nei prossimi N giorni» dove ɚ rappresenta il livello di confidenza, N l’orizzonte temporale e W è la possibile perdita monetaria … Per capirci meglio … Sintetizzando il VAR Cattura, in un solo numero, un importante aspetto del rischio; Introduce il concetto di distribuzione di probabilità; Permette di misurare strumenti diversi con lo stesso metro; È facile da comprendere; Non permette di anticipare il verificarsi di eventi estremi 22 … Per capirci meglio … Che cos’è il Drawdown? Il Drawdown rappresenta l'intensita della riduzione di valore di un capitale in termini percentuali o assoluti, in altre parole l'ampiezza di una diminuzione di capitale e si riferisce al valore di capitale raggiunto prima della perdita. 24 … Per capirci meglio … Che cos’è il Drawdown? 1. Ad esempio, dire che l'operazione ha avuto un Drawdown del 15% vuol dire che il capitale, in seguito a quell'operazione, ha subito un'oscillazione negativa del 15%. 25 Le tipologie di gestioni Drawdown Alto GESTIONI BMK AZIONARIE GESTIONI FLESSIBILI GESTIONI BMK BILANCIATE GESTIONI iCPPI/iVPPI GESTIONI CPPI/iVPPI Cliente partecipativo GESTIONI BMK MONETARIE Cliente delegante GESTIONI TOTAL RETURN GESTIONI ABSOLUTE Drawdown Basso 24 Le tipologie di gestioni Linee Monetarie BENCHMARK Linee Bilanciate Linee Azionarie Linee Direzionali Linee CPPI Linee iCPPI/iVPPI VaR Linee Absolute Return Linee Total Return Linee Flessibili Le tipologie di gestione Gestione BMK MONETARIA Cliente partecipativo; Drawdown basso TE basso L’approccio del gestore è «classico», con asset allocation sostanzialmente allineata con la composizione del benchmark Aspettativa di breve termine Predominio dell’asset allocation strategica rispetto a quella tattica 8 Le tipologie di gestione Gestione BMK BILANCIATA Cliente partecipativo; Drawdown medio TE medio L’approccio del gestore è «classico», con asset allocation sostanzialmente allineata con la composizione del benchmark Aspettativa di medio termine Predominio dell’asset allocation strategica rispetto a quella tattica 8 Le tipologie di gestione Gestione BMK AZIONARIA Cliente partecipativo; Drawdown alto TE alto L’approccio del gestore è «classico», con asset allocation sostanzialmente allineata con la composizione del benchmark Aspettativa di lungo termine Predominio dell’asset allocation strategica rispetto a quella tattica 8 Le tipologie di gestione Gestione CPPI Gestioni basate su una tecnica CPPI – Costant Proportion Portfolio Insurance. Gestione dinamica di due asset, uno rischioso e uno a protezione del capitale, al fine di proteggere il valore dell’investimento da potenziali ribassi del mercato e beneficiare contestualmente di eventuali rialsi Cliente delegante; Drawdown medio L’approccio del gestore è «dinamico» con asset allocation derivante dall’uso di tecniche statistiche di controllo del rischio volte al ribilanciamento costante delle componenti rischiose con le componenti «prive di rischio». I parametri fondamentali del modello sono due: la Leva (Moltiplicatore) e il Floor Aspettative di medio termine, con disponibilità ad accettare variabilità nel medio termine 8 Le tipologie di gestione Gestione FLESSIBILE Cliente delegante; Drawdown medio-alto Aspettativa di medio- lungo termine, durante il quale il gestore cerca di ottenere rendimenti consistenti nel medio-lungo periodo Si definisce una soglia massima di rischiosità (VaR) entro la quale il gestore può operare con marcata flessibilità. Nell’ambito del livello massimo di rischio concordato, il gestore è libero di effettuare consistenti variazioni di allocazione 8 Le tipologie di gestione Gestione ABSOLUTE RETURN Cliente delegante; Drawdown basso Aspettativa di breve termine (non superiore all’anno), durante il quale il gestore cerca di ottenere rendimenti superiori rispetto al mercato monetario, proteggendo l’investitore da significative perdite nel breve Si definisce una soglia massima di rischiosità (VaR) entro la quale il gestore può operare con dinamicità, in termini di composizione del portafoglio e strumenti utilizzati, partecipando alle performance dei mercati mediante una asset allocation sia strategica che tattica 8 Le tipologie di gestione Gestione TOTAL RETURN Cliente delegante; Drawdown medio Aspettativa di medio termine (12-36 mesi), durante il quale il gestore cerca di generare rendimenti superiori rispetto ad un investimento in titoli governativi aventi lo stesso orizzonte temporale Si definisce una soglia massima di rischiosità (VaR) entro la quale il gestore può operare con dinamicità, in termini di composizione del portafoglio e strumenti utilizzati, partecipando alle performance dei mercati mediante una asset allocation sia strategica sia tattica La strategia Total, se implementata con successo, dà la possibilità di ottenere rendimenti superiori rispetto ad una strategia Absolute nell'arco dei tre anni, a costo di una maggiore volatilità (e quindi una maggiore probabilità di rendimenti negativi) nel brevissimo termine. Indice degli argomenti Che cosa è una Gestione di Portafoglio? Tipologie di Gestioni di Portafogli La struttura di Gestione e il Processo di investimento 2 Processo di investimento Economic Research & Markets Strategy INFORMAZIONI Investment Management Comitato Asset Allocation Gestione di Portafoglio PROPOSTA Risk Management Analisi coerenza Controlli: - Applicazione strategia - Limiti contrattuali DELIBERA GESTORI Consiglio di Amministrazione 24 Processo di investimento Economic Research & Markets Strategy Investment Management L’Economic Research & Markets Strategy predispone il quadro economico-finanziario dove si analizza: • la situazione economica generale e congiunturale delle principali aree o Paesi d’interesse • la situazione dei mercati, tendenze e previsioni sulle asset class, con esplicitazione dei livelli fair value principali per equity, bond e cambi • i rischi collegati alle previsioni ed agli scenari Processo di investimento Economic Research & Markets Strategy La struttura che si occupa della Gestione dei Portafogli, sulla base di studi, report ed analisi interni ed esterni, effettua le proprie valutazioni dei mercati. Investment Management In particolare, i Gruppi Specialistici hanno il compito di analizzare le principali macro tipologie di asset class. Si riuniscono periodicamente allo scopo di analizzare i rispettivi mercati di riferimento, formulando view su posizionamento strategico/tattico ed indicazioni a livello geografico, settoriale, curve dei tassi, spread, anche con riferimento agli OICR. 24 Processo di investimento Gruppo Specialistico Economic Research & Markets Strategy Analisi Interna Ricerca Esterna Incontri con Economisti e Strateghi AZIONARIO Indicazioni Settoriali/geografiche Stock picking Investment Management Gruppo Specialistico Analisi Interna Ricerca Ester Incontri con Economisti e Strateghi OBBLIGAZIONARIO Indicazioni duration/bucket di curva Bond picking Gruppo Specialistico OICR Analisi Quali/quantitativa Incontri con Gestori di Societa di gestione terze Fund picking Processo di lnvestimento Il Comitato di Gestione di Portafogli: Comitato Asset Allocation Gestione di Portafoglio • analizza le principali variabili macroeconomiche e finanziarie e gli scenari di riferimento dei mercati finanziari; • analizza le posizioni di rischio ed i risultati dei portafogli • formula le politiche di investimento e le scelte di asset allocation strategica differenziandole per le diverse tipologie di gestioni • propone al CdA le strategie di investimento nella forma di limiti massimi e/o range di esposizione Processo di lnvestimento Il Consiglio di Amministrazione definisce e delibera: Consiglio di Amministrazione • le linee gujida degli investimenti per ciascuna tipologia di linea di gestione, espresse secondo una struttura precedentemente stabilita, approvando o modificando/integrando le proposte; • le modalità da seguire qualora particolare ed eccezionali situazioni di tipo generale/di mercato dovessero richiedere attività in deroga rispetto alle linee guida precedentemente deliberati Processo di lnvestimento Linee guida approvate dal CdA Consiglio di Amministrazione • Gestioni a profilo/benchmark: griglie di indirizzo riferite a range di investimento consentito per le principali asset class • Gestioni Flessibili e Total Return: un livello di VaR massimo consentito, espresso come utilizzo massimo del VaR esplicitato nel contratto di gestione • Gestioni protette accompagnate da garanzia: livello di esposizione all’asset class rischiosa, livello di esposizioni al rischio tasso • Gestioni protette senza garanzia: leva massima utilizzabile nell’implementare gli investimenti riferiti al paniere rischioso Processo di lnvestimento Il coordinamento di diverse strutture permette l’attuazione delle strategie di investimento. I gestori: Consiglio di Amministrazione • Assicurano il rispetto delle strategie di investimento • Individuano e propongono, per le linee di propria competenza, la composizione dei portafogli modello o la composizione dei portafogli delle linee; ne verificano la corretta implementazione sui singoli portafogli gestiti • Definiscono e coordinano l’attività di stock bond e fund picking Processo di lnvestimento L’attuazione delle strategie di investimento I Gestori, per i mercati obbligazionari valutano: GESTORI • • • • • • • • • azionari e Relative value tra aree geografiche Relative value tra settori azionari ed all’interno di un singolo settore Aspettative su utili e multipli di mercati Analisi dei principali indicatori sintetici di bilancio Rendimenti assoluti degli strumenti finanziari di natura obbligazionaria Confronto tra aspettative implicite nei rendimenti di mercato e aspettative di politica monetaria attese Analisi dei rendimenti obbligazionari tra Paesi all’interno delle curve Analisi di obbligazioni corporate Analisi tecnica, sia per I mercati azionari sia obbligazionari Processo di lnvestimento L’attuazione delle strategie di investimento Per la selezione degli OICR vengono presi in considerazione criteri quantitativi e qualitativi GESTORI Criteri quantitativi: • • • • • Rendimento Volatilità Correlazione Sharpe ratio Information ratio Criteri qualitativi: • • • • • • Stabilità ed equilibrio organizzativo della controparte Qualità della relazione, rendicontazione dei risultati, fornitura di informazioni Qualità della ricerca Liquidabilità dello strumento Asset Under Management etc Processo di lnvestimento Il monitoraggio dei limiti definiti è attribuito al Risk Management che GESTORI • Verifica quotidianamente il rispetto dei limiti definiti nell’ambito della strategia di investimento approvate dal CdA • Segnala eventuali sconfinamenti • Segnala il sconfinamenti perdurare di eventuali • Segnala al Consiglio di Amministrazione gli sconfinamenti verificatisi e non sistemati nei tempi definiti Processo di lnvestimento Il Risk Management fornisce GESTORI • Indicatori di rischio: VaR (delle linee e del benchmark, Relative VaR, scomposizione del VaR tra prezzo e forex e per asset class in assoluto ed in relativo; volatilità della linea e del benchmark, correlazione, Beta, Sharpe Ratio, Tracking Error, Info Ratio • Performance delle linee e dei benchmark, decomposition della performance assoluta, performance attribution • Scomposizione dell’asset allocation delle linee, dei benchmark e dei portafogli modello I gestori possono effettuare simulazioni, verificando gli impatti delle modifiche al portafoglio sia in termini di indicatori di rischio (VaR) sia in termini di scomposizione dell’allocazione effettiva Processo di lnvestimento L’attività dei gestori è affiancata dai controlli dei limiti indicati nel contratto di gestione e di quelli indicati personalmente dal Cliente GESTORI Il controllo si svolge sia ex-ante sia ex-post L’attività di controllo è affidata ad una struttura autonoma ed indipendente che cura l’intero iter delle violazioni (rilevazione, processo di segnalazione, verifica del rientro, archiviazione) Associazione Italiana Private Banking. ASSOCIAZIONE ITALIANA PRIVATE BANKING Facciamo culturL per la tutela dei grandi patrimoni. Grazie! Corso istituzionale - Neo private banking: una prima formazione tecnico relazionale Il presente documento é riservato esclusivamente ai partecipanti all'incontro formativo e ne é vietata la circolazione presso altri soggetti nonché ogni diffusione, distribuzione, pubblicazione, sia totale che parziale, in qualsiasi modo effettuata. Corso istituzionale - Neo private banking: una prima formazione tecnico relazionale