Scommesse, vale tutto. O quasi

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Scommesse, vale tutto. O quasi
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ItaliaOggi
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Direttore Responsabile
.SELPRESS.
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89.088
Pierluigi Magnaschi
www.selpress.com
Lunedì
06/02/2012
Allo studio dei Monopoli di stato un decreto che darà maggiore libertà ai concessionari
Scommesse, vale tutto. O quasi
Nel palinsesto paletti solo su politica e discriminazione
500 MILIONI ANNUI
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20% DEL MARGINE LORDO* i',
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VINCITE
90% DEGLI INCASSI
BETTING EXCHANGE
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GIOCATA MINIMA
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VINCITA MASSIMA
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10 MILA EURO
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Pagina a cura
commesse su tutto o
quasi: il colore del vestito di una sposa celebre, la neve a Roma, il
debutto in nazionale di un giovane talento del calcio, senza
contare le scommesse speciali
(già possibili) su eventi tipo
il premio Oscar, il Festival di
Sanremo o i Grammy Awards.
Spinto dal vento della globalizzazione e dalla presenza
sempre più ingombrante delle
puntate via Internet, il futuro delle scommesse sportive
«made in Italy» diventa sempre più «british». D'altronde
in Inghilterra, la patria del
betting, si può giocare da sempre su qualunque cosa, senza
vincoli se non il buon gusto e
il «politically correct»: dalla discesa degli alieni sulla terra
alla possibilità che Elvis Presley sia ancora in vita (a Londra è a 200 contro 1), passando
per la sopravvivenza dell'euro
a fine 2012 (si gioca a quota
1,12). Insomma, un regime di
totale liberalizzazione, che in
Italia sta prendendo piede.
Se da un lato, infatti, con i
rigidi controlli esercitati dai
Monopoli di stato e da iii@!,
il braccio informatico del ministero delle finanze, non è
applicabile il modello inglese tout court, dall'altro, però,
l'Aams (Amministrazione autonoma dei monopoli di stato)
sta lavorando in questi giorni
a un decreto che, dopo il via
libera della Commissione europea, introdurrà i palinsesti
«personalizzati». In sostanza,
ogni concessionario, oltre alla
lista di eventi già redatta da
Aams e gestita da Sogei, potrà chiedere l'autorizzazione
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Citazioni
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DI NICOLA TANI
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per inserire nel proprio menù
anche scommesse speciali su
fatti di cronaca, costume o
sport. A un paio di condizioni
essenziali: che non si tratti di
elezioni politiche italiane, da
sempre escluse dal palinsesto,
e che la scommessa in sé non
contenga alcuna forma di discriminazione di sesso, razza,
religione, oltre a non toccare
la vita privata dei personaggi pubblici cui la puntata fa
riferimento. Il «palinsesto
complementare» non dovrebbe comunque essere gratuito:
gli operatori di scommesse dovranno versare allo stato una
«fee» commerciale, che dovrebbe aggirarsi attorno all'l %, in
cambio della possibilità di
gestione (finalmente in esclusiva) delle giocate sull'evento.
Un'occasione formidabile di
marketing e di rilancio per gli
operatori del gioco, alle prese
con un mercato in difficoltà:
nel 2011, le scommesse sportive hanno raccolto 3,8 miliardi
di euro, in calo - per la prima
volta dalla legalizzazione del
1998 - del 12% rispetto all'anno precedente.
Ma l'ondata di liberalizzazione del settore dei giochi non
finisce qui. I Monopoli di stato
hanno già inviato a Bruxelles i
regolamenti tecnici per scommesse virtuali e Betting Exchange, che vedranno la luce
nella seconda parte dell'anno.
Con i «virtual games», i giocatori potranno scommettere su
corse di cavalli e cani, partite e competizioni giocate dal
computer nel giro di appena
un paio di minuti.
Per le agenzie di scommesse - e per gli operatori online
- sarà una vera manna, che
coprirà i «buchi» nel calenda-
rio sportivo, in particolare nei
primi giorni della settimana
e durante il periodo estivo. Ci
vorrà almeno un euro per giocare, la vincita massima è fissata a 10 mila euro e il periodo
di sperimentazione sarà non
inferiore a 18 mesi. Le vincite
potranno arrivare fino al 90%
delle giocate, mentre l'aliquota sarà calcolata sul 20% della raccolta al netto di quanto
restituito ai giocatori, con la
possibilità per i concessionari di condividere l'offerta di
gioco costituendo dei network
per rendere i montepremi più
ricchi. Partite di calcio, corse di cani o di cavalli (e non
solo), quindi, ma senza stress
o stanchezza dei giocatori, rischi di combine o rinvii per il
maltempo. Gli incassi finiranno ai concessionari italiani e
al ministero dell'economia, che
ha previsto per il primo anno
di attività circa 500 milioni di
euro di raccolta, che saliranno
poi a 600 e 700 nei due anni
successivi. Una vera e propria
«borsa delle scommesse» sarà
invece il «betting exchange»,
anche questa una novità contenuta in un decreto dei Monopoli inviato a fine 2011 a
Bruxelles, ovvero lo scambio di
puntate tra utenti, che si sfideranno - scegliendo di puntare
o fare da banco su un evento
- su una piattaforma comune:
una modalità di gioco ben nota
e collaudata oltremanica, e di
cui Betfair (già licenziataria
online anche in Italia) è leader
mondiale. Nel nostro ordinamento è stata introdotta nel
2006, con il decreto Bersani,
e ulteriormente perfezionata
con i l decreto Abruzzo in cui si
è fissata l'aliquota per lo scambio scommesse al 20% delle
I
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somme al netto delle vincite.
La scommessa minima sarà di
50 centesimi, la vincita massima 10 mila euro. L'interazione
virtuale avverrà unicamente
tramite la mediazione del
concessionario di gioco, che
tratterrà una commissione
massima del 10% sulle somme vinte dagli utenti: sulla
provvigione stessa viene calcolato il 20% dell'imposta da
destinare all'Erario. A via XX
Settembre previsioni di gettito
non se ne fanno ma il business
si prospetta assai ricco per gli
operatori e - naturalmente per lo Stato.
E'" caccia aperta alle imposte non versate dalle agenzie
Si è aperta la caccia alle impomaggiori problemi per
ste non versate dalle agenzie di
il settore», sottolinea
scommesse collegate a bookmaFrancesco Ginestra,
ker esteri privi di concessione:
presidente di Assosnai,
«con conseguenze sul
da accertamenti fiscali e relative
sanzioni e dall'emersione delle
piano occupazionale,
imposte dirette, il governo preoltre che sul volume
vede di recuperare almeno 100
delle giocate, tanto che
alcune agenzie hanno
milioni di euro nel corso dell'an:
40
MILIONI
no. Come già avvenuto a Cortina,
dovuto ricorrere alla
148-96 MILIONI
cassa integrazione. Ci
Milano e Roma con Guardia di
sono punti ovunque,
finanza e Agenzia delle entrate,.iEMERSIONE IMPOSTE DIRETTE i 12 MILIONI
negli ultimi giorni un centinaio!·· ...... ... . . . . . . . . ... ................... .
anche nei piccoli centri.
di agenti dei Monopoli di stato
i=o~teà~fll~i6iJet~n;èfj/~~~~di~tab;Ii~2()tt~Agi;tjnEfWs·· Questo sta rendendo
hanno «visitato» in tutta Italia
ingestibile la concori punti collegati agli allibratori
renza della rete legale
stranieri per riscuotere l'impocon quella non autorizsta uuica sulle scommesse, che ammon- somme che non sono mai state versate zata». Ora il ministero dell'economia
ta a circa il 4% degli incassi. La stima dalle agenzie e che Aams ora richiede a ha deciso di fare sul serio, al punto
del ministero dell'economia - nella re- bookmaker maltesi, austriaci e inglesi che se le ispezioni appena avviate non
lazione tecnica alla legge di stabilità presenti in Italia con i propri network consentissero di ricostruire il reddito
dell'esercizio, la legge consentirebbe
2011, che ha introdotto la tassazione di negozi.
delle scommesse verso l'estero - rife- Una rete di raccolta parallela - ope- ad Aams di determinare la base imporisce di un giro d'affari, nei 1.000 pun- rativa IleI nostro paese in virtù di due nibile ai fini dell'imposta unica utilizti censiti, pari a circa un miliardo di sentenze della Corte di giustizia Ue zando la raccolta media delle agenzie
euro. L'Erario reclama ora la sua parte e di un lunghissimo (e irrisolto) con- autorizzate presenti nella provincia in
sugli incassi, oltre alle sanzioni e alle tenzioso legale - che preoccupa assai cui si trova il centro trasmissione dati
altre imposte che dovessero emergere: gli operatori autorizzati: «È uno dei privo di concessione.
Si rinnova
la leadership
Con l'acquisizione di Cogetech da parte di Snai
per 140 milioni di euro, è
nato un nuovo colosso nel
settore giochi in grado di
insidiare la leadership di
Lottomatica e Sisal. «Inizia una nuova stagione
per il gruppo, che potrà
contare su un organico
di oltre 1.300 dipendenti,
leader assoluto nel settore del betting e attore di
primaria importanza in
quello delle gaming ma-
I
Citazioni
chines, dell'online gaming
e dei servizi», ha commentato Fabio Schiavolin, amministratore delegato di
Cogetech. «L'operazione
di acquisizione del gruppo Cogetech», ha spiegato Stefano Bortoli, amministratore delegato di
Snai, «crea i presupposti
per la costituzione di un
nuova realtà che, grazie a
un network di oltre 4.300
punti di accettazione, ha
raccolto oltre sette mi-
liardi di euro di gioco nei
primi dieci mesi del 2011
e rafforza la propria leadership nel segmento delle scommesse sportive e
ippiche». Snai e Cogetech
rappresenteranno un polo
significativo nel segmento delle slot machine, con
una quota di mercato del
13%.
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