Rassegna stampa

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28/06/2011
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INDICE
AUSL RAVENNA
28/06/2011 QN - Il Resto del Carlino - Ravenna
Pugni mortali a paziente che russava: 4 anni e 6 mesi
7
28/06/2011 QN - Il Resto del Carlino - Ravenna
La Uil: « Ausl , spese di affitto eccessive per il laboratorio analisi»
8
28/06/2011 Corriere di Romagna - Ravenna
RAVENNA . Ha patteggiato quattro anni...
9
28/06/2011 Corriere di Romagna - Ravenna
Stroncata da un problema di natura cardiaca
10
28/06/2011 Corriere di Romagna - Ravenna
Lo uccise perché stava russando Patteggia la pena
11
28/06/2011 Corriere di Romagna - Forlì
Case insalubri, fenomeno molto diffuso
12
28/06/2011 L'Informazione di Bologna
Così la Regione divide i fondi
13
28/06/2011 La Gazzetta di Parma
Liste d'attesa: approvato il piano triennale
14
28/06/2011 La Voce di Romagna - Ravenna
"Costi politica e costi burocrazia"
15
28/06/2011 La Voce di Romagna - Ravenna
Lo uccise perché russava: 4 anni e 6
16
28/06/2011 La Voce di Romagna - Ravenna
Autopsia sulla giovane morta
18
28/06/2011 La Voce di Romagna - Ravenna
Uccise il compagno di stanza: patteggia
19
28/06/2011 La Voce di Romagna - Forli
Liste d'attesa, sì al Piano per ridurle
20
28/06/2011 Polis
La Regione approva il piano di riduzione delle liste d'attesa
22
27/06/2011 Edilizia e Territorio
Aosta «valida» l'ateneo di Cucinella
23
27/06/2011 Edilizia e Territorio
Variante all'abitato di Manzano
26
28/06/2011 L'Informazione - MODENA
Così la Regione divide i fondi
29
SANITÀ NAZIONALE
27/06/2011 Il Sole 24 Ore
LA carenza iod ica in gravidanza
31
27/06/2011 Il Sole 24 Ore
Al Centro Oncologico Fiorentino ci si occupa di patologie oncologiche compresi i
tumori endocrini e la malattia tiroidea in particolare.
32
27/06/2011 Il Sole 24 Ore
La chirurgia mini-invasiva nelle malattie della tiroide
33
27/06/2011 Il Sole 24 Ore
La tiroide e le sue malattie
34
27/06/2011 Il Sole 24 Ore
Europlan: scacco alle malattie rare
35
27/06/2011 Il Sole 24 Ore
L'importanza dello screening neonatale
36
27/06/2011 Il Sole 24 Ore
ONCOLOGIA: IL PAZIENTE AL CENTRO DELLA TERAPIA
37
27/06/2011 Il Sole 24 Ore
UNA RISPOSTA IMPORTANTE ALLE MALATTIE RARE
38
27/06/2011 Il Sole 24 Ore
TUTELARE I DIRITTI DEL PAZIENTE
39
27/06/2011 Il Sole 24 Ore
L'importanza della terapia domiciliare
40
27/06/2011 Il Sole 24 Ore
Malattie rare: Shire un impegno concreto al servizio del paziente e del medico
41
27/06/2011 Il Sole 24 Ore
Limpatto e l'incidenza dei tumori rari
42
27/06/2011 Il Sole 24 Ore
Malattie rare, non rari malati
43
27/06/2011 Il Sole 24 Ore
Dirìgenti medici Inpdap, nota 7 giugno 2011, n. 22
44
28/06/2011 La Repubblica - Genova
Asl 3: Canini addio, tocca a un "piemontese"
45
28/06/2011 La Repubblica - Firenze
Asl, sforbiciato un terzo del rosso
46
28/06/2011 La Repubblica - Bologna
Liste d'attesa nella sanità emiliana la Regione stanzia 10 milioni di euro
47
28/06/2011 La Repubblica - Bari
Ticket, assedio dei sindacati Vendola se ne va dal vertice
48
28/06/2011 La Repubblica - Napoli
Specialisti a convegno per la chirurgia plastica
49
28/06/2011 La Repubblica - Napoli
Campania, allarme infarto-bis
50
28/06/2011 La Repubblica - Nazionale
Urologia La finasteride è a rischio per tumore mammario?
52
28/06/2011 La Repubblica - Nazionale
QUANDO IL NEUROLOGO LA PRESCRIVE DALLA PREVENZIONE ALLA TERAPIA
RIABILITATIVA
53
28/06/2011 La Repubblica - Torino
Sanità, contro i tagli di Cota protesta di sindaci e comitati
54
28/06/2011 La Repubblica - Nazionale
"Lasciati da soli davanti alla malattia"
55
28/06/2011 Il Messaggero - Nazionale
Fecondazione, sì di Strasburgo al ricorso di una coppia malata
56
28/06/2011 Il Giornale - Milano
Turni massacranti, multato il San Raffaele
57
28/06/2011 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale
Batterio killer Bordeaux, germogli italiani nel mirino Fazio: «Via all'ordinanza per la
tracciabilità dei semi»
58
28/06/2011 Avvenire - Nazionale
Coma, parte a Napoli il Centro per i risvegli
59
28/06/2011 Il Secolo XIX - GENOVA
Obesità attenti ai farmaci
60
28/06/2011 Il Secolo XIX
Bedogni, un genovese all'Asl 3 Neirotti resta, ma è scontro
61
28/06/2011 Il Secolo XIX
SCANDALO OSPIZI, UN SOLO CONTROLLO ALL'ANNO
63
28/06/2011 MF - Fashion
La salute accessibile non è un miraggio
65
24/06/2011 Vita
Pandemie La meningite uccide un po' meno La sfida si vince con monitoraggi e
vaccini
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AUSL RAVENNA
17 articoli
28/06/2011
QN - Il Resto del Carlino - Ravenna
Pag. 15
(diffusione:165207, tiratura:206221)
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
ALL' OSPEDALE
Pugni mortali a paziente che russava: 4 anni e 6 mesi
QUATTRO ANNI e 6 mesi: è la pena stabilita ieri al palazzo di giustizia di Ravenna per il romeno Pavel Gavril
Halmaian, 40 anni. L'uomo, nel mese di maggio del 2010, si era reso protagonista di un episodio di violenza
davvero incredibile, purtroppo finito in tragedia. La notte tra il 18 e il 19 aveva preso a pugni il vicino di letto in
una camera dell'ospedale di Lugo: si trattava di un uomo di 79 anni, il massese Domenico Morini, che,
ricoverato per problemi respiratori, aveva avuto l'unico torto di russare durante il sonno, 'disturbando' così il
riposo del romeno. Dopo circa un mese, Morini aveva cessato di vivere. L'iniziale ipotesi di reato, lesioni
aggravate, era stata quindi modificata in omicidio preterintenzionale. Una perizia medico-legale aveva
stabilito un nesso causale tra il decesso di Morini e i colpi ricevuti nella stanza d'ospedale. In base a una
perizia psichiatrica, inoltre, Pavel Gavril Halmaian era risultato sano di mente e dunque in grado di intendere
e volere. Halmaian era difeso dall'avvocato Nicola Laghi.
AUSL RAVENNA
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28/06/2011
QN - Il Resto del Carlino - Ravenna
Pag. 10
(diffusione:165207, tiratura:206221)
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SANITÀ «LE AZIENDE DELL' AREA VASTA VOLEVANO OPTARE PER IL LEASING, MA LA REGIONE HA
NEGATO L'AUTORIZZAZIONE»
La Uil: « Ausl , spese di affitto eccessive per il laboratorio analisi»
LA UIL di nuovo contro gli sprechi, questa volta nella sanità: Paolo Palamarini (Uil Fpl) punta il dito sui costi
legati al Centro servizi di Pievesistina. «Nell'ambito dell'Area vasta Romagna - scrive - si sono sviluppati
progetti, con ingentissimi investimenti, nei nuovi edifici del Centro servizi. In particolare si sono costruite
strutture che oggi ospitano il laboratorio analisi, l'officina trasfusionale e il magazzino farmaceutico. Sin dalla
presentazione dei progetti, nel lontano 2003, evidenziammo la necessità che le Ausl di Ravenna, Cesena,
Forlì e Rimini acquisissero direttamente la proprietà degli immobili, sia per un'evidente convenienza
economica, sia per garantire che siano le stesse aziende a gestire un bene comune». Le stesse Ausl,
prosegue Palamarini, avevano «riconosciuto la necessità di evitare il canone di affitto (sembra ammonti a
2.600.000 euro annui), a vantaggio di un leasing che, oltre a garantire la proprietà da parte delle aziende,
avrebbe costi notevolmente meno elevati». Ma l'autorizzazione al subentro nel leasing era di competenza
della Regione, che l'ha negata. «Possibile - chiede il sindacalista Uil - che in un momento di scarse risorse
per la sanità si debbano spendere centinaia di migliaia di euro in più (sembra oltre 250 mila euro ogni anno),
certamente sottratti a possibili investimenti diretti al soddisfacimento dei bisogni della collettività, per questioni
che, se anche formalmente giuste, creano una spesa inopportuna? Non sono questi gli impegni e i
comportamenti virtuosi che ci si attende da progetti di enorme rilevanza come quelli di Area vasta. La
Conferenza socio-sanitaria di Ravenna deve approfondire con grande attenzione quanto sta accadendo».
AUSL RAVENNA
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28/06/2011
Corriere di Romagna - Ravenna
Pag. 13
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RAVENNA . Ha patteggiato quattro anni...
RAVENNA. Ha patteggiato quattro anni e sei mesi Gabril Pavel Halmaian, il rumeno di 41 anni accusato di
aver ucciso a pugni Domenico Morini, un 79enne di Massa Lombarda che come lui era ricoverato all'
ospedale di Lugo. A scatenare quella inspiegabile scarica di violenza, nel maggio del 2010, fu un motivo tanto
banale quanto agghiacciante: «Quell'uomo russava - disse il rumeno poco dopo l'arresto - e io di notte non
riuscivo a risposare».
AUSL RAVENNA
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28/06/2011
Corriere di Romagna - Ravenna
Pag. 5
Stroncata da un problema di natura cardiaca
RAVENNA. E' s ta ta effettuata nel pomeriggio di ieri l'auto psia sul corpo dell'impiegata modenese deceduta
nelle prime ore di domenica all'ospedale di Ravenna dove era stata ricoverata in seguito ad un malore che
l'aveva colpita mentre, insieme agli amici, stava trascorrendo il sabato sera alle feste negli stabilimenti
balneari di Marina. L'esame avrebbe confermato che il decesso della 28enne è avvenuto per cause naturali,
legate ad un problema cardiaco di cui soffriva la giovane.
AUSL RAVENNA
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MORTA ALLE FESTE
28/06/2011
Corriere di Romagna - Ravenna
Pag. 1
Lo uccise perché stava russando Patteggia la pena
RAVENNA. Picchiò a morte un compagno di degenza all'ospedale di Lugo colpevole di russare, ieri il
patteggiamento. DOMINI a pagina 13
AUSL RAVENNA
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ALL'INTERNO LUGO . Quattro anni e sei mesi
28/06/2011
Corriere di Romagna - Forlì
Pag. 10
Sono la causa di malattie respiratorie C'è chi le sfrutta per l'alloggio popolare
CESENA. Case insalubri ed insicure: molto spesso perché date in affitto in cattive condizioni, ma anche molto
spesso perché gli inquilini provocano danni o le rendono insalubri per cattiva gestione o per volontà così da
poter accedere alla graduatoria delle case popolari. Nella maggior parte dei casi i proprietari si sono
dimostrati disponibili al risanamento, solo per il 17% ci sono stati interventi coercitivi. Mentre sul fronte degli
affittuari, quasi sempre stranieri, si cerca di lavorare sulle abitudini scorrette. Questo è il fenomeno che sta
emergendo a seguito dell'ap plic azi one del Protocollo per il miglioramento delle condizioni del disagio
abitativo. La scelta di sottoscrivere il protocollo, unico a livello regionale, è maturata dal grande aumento delle
malattie respiratorie, soprattutto nei bambini, anche sotto l'anno di vita. I bimbi stranieri nel triennio 2007-09
risultano ricoverati più spesso di quelli italiani (84% contro 66%) e questo fenomeno è più eclatante nei bimbi
con meno di un anno: 445% negli stranieri contro il 298% negli italiani. I sopralluoghi fatti dalla sanità pubblica
sono stati 1.442 dal 2005 al 2010, di cui 984 fatti su richiesta dei cittadini stranieri per pratiche amministrative
(contratti di lavoro, carta soggiorno, ricongiungimenti) o per l'attribuzione di punteggio per la domanda per gli
alloggi popolari. L'8 4% dei certificati rilasciati dalla sanità pubblica ha avuto esiti positivo e solo 231 alloggi
sono stati dichiarati antigienici. Lo scorso anno sono stati ispezionati 140 alloggi e in 63 riscontrati problemi,
risolvibili in tempi rapidi «contattando i proprietari coi quali abbiamo impostato il lavoro sulla reciproca
collaborazione, mentre in 8 alloggi abbiamo riscontrato problemi più gravi, come umidità elevata, impianti non
a norma. In questi 5 anni 435 abitazioni sono state indirizzate verso l'iter del miglioramento, ed in linea di
massima abbiamo trovato grande disponibilità da parte dei proprietari. Infatti 355 abitazioni con criticità sono
state risanate, mentre per 72 è stato necessario l'i nte rvento da parte dei comuni, con 58 ordinanze e 14
proposte di ordinanza. D al l'inizio del progetto 266 case sono state risanate completamente risanate (il 61%
del totale), ma 13 abitazioni sono state tolte dal mercato degli affitti a causa dell'indisponibilità dei proprietari»
dice Luigi Salizzato, responsabile del dipartimento di Sanità pubblica dell'Ausl. Il Comune più coinvolto è
Cesena, con 256 abitazioni insalubri, seguito da Cesenatico (45) e Savignano (43). Fra le case rese inagibili
dal dipartimento 5 sono a Cesena, due a Cesenatico, una a Mercato Saraceno una a Savignano e 4 a
Sogliano. Sul versante degli interventi, il dipartimento agisce sia sull'igiene che sulla sicurezza. Il 60% dei
casi seguiti presentava problemi d'umidità e fatiscenza dei locali (257 abitazioni), 255 case invece avevano
problemi agli impianti di riscaldamento e 172 a quello elettrico (prese in zone interdette, fili scoperti). Ma il 65
% delle case riscontrava problemi multipli (258 alloggi). «Ci sono ancora case nel nostro distretto continua
Salizzato - che non hanno ancora l'i mpianto di riscaldamento in regola, che è uno dei rischi più grossi per la
salute a causa del monossido di carbonio. Gli utenti della camera iperbarica di Ravenna provenienti dalla
nostra Ausl dal 2005 al 2008 sono stati 30 e nel 60% dei casi (18 persone) si trattava d'i mmigr ati. Ma oltre a
questo problema vi sono anche casi d'inquilini che non avendo i soldi per pagare le bollette del riscaldamento
lo tengono spento ed usano bracieri di carbonella. In questi casi si è presentata anche la necessità di farli
seguire dai servizi sociali comunali». Salizzato ammette che spesso capitano situazioni in cui siano gli stessi
inquilini a provocare danni e rendere la casa insalubre «perché molte volte servono punti per poter accedere
alla graduatoria delle case popolari. In questi casi, come in tutti gli altri, cerchiamo di lavorare sulle cattive
abitudini, come l'asciugatura dei panni in casa, la mancata ventilazione dei locali». Per questo è stato ideato
nel 2010 l'opuscolo "Alcuni consigli per una casa sana e sicura" in 4 lingue, italiano, francese, arabo e cinese,
contenete alcune semplici informazioni su come tenere la casa sana e sicura. L'opuscolo viene consegnato
agli inquilini durante i sopralluoghi nelle abitazioni. Serena Dellamore
AUSL RAVENNA
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Case insalubri, fenomeno molto diffuso
28/06/2011
L'Informazione di Bologna
Pag. 16
Così la Regione divide i fondi
I dieci milioni del 2011 saranno ripartiti tra le Ausl «sulla base della quota di accesso alle risorse destinate al
finanziamento dei livelli di assistenza», quindi per numero di abitanti della provincia e per fasce di età. Queste
le quote: 679.523 euro a Piacenza; 1.006.386 a Parma; 1.138.786 a Reggio Emilia; 1.531.856 a Modena;
1.987.801 a Bologna; 297.680 a Imola; 866.245 a Ferrara; 899.973 a Ravenna; 432.904 a Forlì e 452.688 a
Cesena; 706.158 a Rimini. La commissione, regionale presieduta da Monica Donini, ha espresso il parere
favorevole a maggioranza (astenuti Pdl, Lega nord e 5 Stelle). Andrea Pollastri (Pdl) ha chiesto di
semplificare le informazioni contenute nel portale regionale dei tempi di attesa (www.tdaer.it). Per Palma
Costi (Pd), serve un governo attento della domanda perchè non basterà rispondere solo governando
l'erogazione, da qui la necessità dell'educ azione degli utenti e di puntare sul ruolo del medico di base. D'a
ccordo la Donini (Fds), rilevando però che quanto stanziato per le convenzioni con il settore privato «non
brilla per appropriatezza», nè tantomeno brilla l'annosa «vicenda dell'intra moenia».
AUSL RAVENNA
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SANITÀ
28/06/2011
La Gazzetta di Parma
Pag. 15
(diffusione:42090, tiratura:51160)
Liste d'attesa: approvato il piano triennale
Il nuovo Piano triennale di governo delle liste di attesa per la Sanità è stato approvato dalla Giunta regionale,
entro i tempi stabiliti dall'accordo Stato-Regioni del 28 ottobre scorso e del relativo Piano nazionale.
Licenziando questa delibera, la Giunta regionale ha così rinnovato l'impegno a garantire visite ed esami
specialistici nei tempi previsti dalla normativa: entro 24 ore le urgenze, entro 7 giorni le urgenze differibili,
entro 30 giorni le prime visite programmabili ed entro 60 giorni gli esami di diagnostica programmabili. Tra le
novità volute dal Piano nazionale, lo sviluppo di percorsi diagnostico-terapeutici con la definizione dei relativi
tempi di attesa per le aree cardiovascolare e oncologica (entro 30 giorni per la diagnosi e altri 30 giorni per
l'avvio del percorso terapeutico), per garantire tempestività della diagnosi e del trattamento. A sostegno del
Piano, licenziato in commissione regionale Salute e Politiche sociali, la delibera prevede 10 milioni da ripartire
tra le Ausl nel 2011; per il prossimo anno verrà valutata la possibilità di un ulteriore finanziamento.
«Rinnoviamo il nostro impegno - ha rilevato l'assessore alla sanità, Carlo Lusenti - e per il terzo anno
consecutivo c'è un finanziamento straordinario di 10 milioni, chiedendo tuttavia ai professionisti e alle strutture
aziendali un'attenzio ne specifica al tema dell'appropria tezza in tutto il percorso, a partire dal momento della
prescrizione. Non dobbiamo infatti dimenticare che questa regione è passata, dal 2005 al 2010, da 65 a 76
milioni di prestazioni specialistiche all'anno, e che è quella che eroga più specialistica in Italia. Se da un lato
dunque dobbiamo garantire il cittadino - ha ribadito - dall'altro dobbiamo anche chiedere un impegno serio ai
nostri professionisti per l'appropriatezza prescrittiva e alle Aziende sanitarie un ulteriore sforzo per migliorare
la programmazione definendo percorsi distinti tra le prime visite e i controlli successivi, le visite e gli esami di
approfondimento diagnostico e il follow-up, le urgenze». Ora, dopo l'approvazione del Piano regionale, le
Ausl, le aziende ospedaliere e gli Irccs hanno 60 giorni per elaborare i Programmi attuativi aziendali,
preventivamente concordati con le Conferenze territoriali sociali e sanitarie che, a loro volta, li avranno
condivisi con le parti sociali e le rappresentanze dei cittadini. I dieci milioni del 2011 saranno ripartiti tra le
Ausl «sulla base della quota di accesso alle risorse destinate al finanziamento dei livelli di assistenza».
Queste le quote: 679.523 euro a Piacenza; 1.006.386 a Parma; 1.138.786 a Reggio Emilia; 1.531.856 a
Modena; 1.987.801 a Bologna; 297.680 a Imola; 866.245 a Ferrara; 899.973 a Ravenna; 432.904 a Forlì e
452.688 a Cesena; 706.158 a Rimini.
AUSL RAVENNA
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SANITA' VIA LIBERA DALLA GIUNTA REGIONALE: I TEMPI PER GARANTIRE ESAMI E VISITE
SPECIALISTICHE
28/06/2011
La Voce di Romagna - Ravenna
Pag. 14
(diffusione:30000)
"Costi politica e costi burocrazia"
RAVENNA - Oltre ai costi della politica, i cittadini pagano anche i costi della burocrazia. A sostenerlo in una
nota è la Uil-Fpl secondo cui nell'ambito dell'Area Vasta Romagna si sono sviluppati progetti, con ingentissimi
investimenti, nei nuovi edifici del Centro Servizi di Pievesistina. In particolare - continua la nota - si sono
costruite strutture che oggi ospitano il laboratorio analisi, l'officina trasfusionale e il magazzino farmaceutico di
Area Vasta. Sin dalla presentazione dei progetti, nel 2003, la Uil-Fpl evidenziò la necessità che le Aziende di
Ravenna, Cesena, Forlì e Rimini acquisissero direttamente la proprietà degli immobili, sia per una evidente
convenienza economica che per opportunità strategica in quanto la proprietà da parte delle singole Aziende
garantisce maggiormente che le stesse gestiscano un bene che la Uil-Fpl ha sempre ritenuto dovesse essere
comune. La necessità di evitare il canone di affitto (sembra ammonti a 2.600.000,00 euro annui), a vantaggio
di un leasing, che oltre a garantire la proprietà delle Aziende avrebbe costi notevolmente meno elevati, è
sempre stata dichiarata sia dalle Direzioni Aziendali sia dalle Conferenze Sociali e Sanitarie di Ravenna,
Cesena, Forlì e Rimini, anche se l'autorizzazione al subentro nel leasing si sapeva essere di competenza
della Regione.
AUSL RAVENNA
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Il sindacato interviene su Area Vasta
28/06/2011
La Voce di Romagna - Ravenna
Pag. 14
(diffusione:30000)
Patteggia il romeno che malmenò anziano in ospedale E' stata dietro alle sbarre per 18 giorni per prelievi in
conti a Milano Marittima Dal penitenziario di Forlì è tornata nella sua abitazione di Lido di Classe
RAVENNA - Si può uccidere per un sacco di motivi. Speso banali, banalissimi. Chi in questa storia ha ucciso,
lo ha fatto perché il suo compagno di stanza in ospedale russava troppo forte. Una scarica di pugni e poi
quasi un mese di agonia. Notte tra il 18 e il 19 maggio 2010 all'Umberto I di Lugo, una delle ultime per
Domenico Morini, mite 79enne originario di Sant'Agata sul Santerno che era stato ricoverato a causa di
problemi respiratori. E che aveva avuto la sfortuna di trovarsi nel letto a fianco Gravil Pavel Halmajan, 42 anni
romeno con qualche precedente alle spalle. Per quanto accaduto, ieri mattina l'imputato - difeso dagli
avvocati Nicola Laghi e Carmen Nistor - ha patteggiato 4 anni e mezzo di carcere ed è tornato a Port'Aurea.
Per lui l'accusa era di omicidio preterintenzionale, forma attenuata dell'omicidio a metà strada tra la colpa e il
dolo che viene contestata quando si colpisce qualcuno senza l'intenzione di ammazzarlo ma di fatto se ne
provoca la morte. E Gravil - secondo le indagini coordinate dal pm Monica Gargiulo - aveva fatto proprio
questo la notte del suo ricovero. Il cuore di Morini si era fermato la mattina del 17 giugno in Rianimazione:
edema polmonare, aveva stabilito il medico legale Gianfranco Zanetti incaricato dal pm. Il quadro clinico era
stato determinato da una precisa successione di eventi: un trauma toracico con fratture riconducibile ai colpi
del romeno; un intervento chirurgico all'intestino; una perforazione intestinale ancora riconducibile ai colpi
subiti. Il medico legale nella sua relazione aveva criticato pure alcune scelte dei due chirurghi che si erano
occupati del 79enne. Aveva in particolare descritto l'assistenza ricevuta dal paziente come "molto carente
sotto l'aspetto della diagnosi e della terapia" senza però ravvisare con certezza nessun nesso causale tra
l'operato dei medici e la morte del 79enne. Netta invece la relazione tra il trauma subito dall'anziano per
mano del romeno e la morte. Si può uccidere per un sacco di motivi. Speso banali, banalissimi. Andrea
Colombari RAVENNA - E' andata agli arresti domiciliari in quella stessa casa che ha promesso di vendere pur
di restituire quanto sottratto dai conti altrui. Dopo 18 giorni di carcere, Cinzia Cimatti, la 54enne ex direttrice
delle Poste di Milano Marittima, è tornata nel suo appartamento di Lido di Classe. Non potrà parlare con
nessuno, nemmeno per telefono o via mail, fatta eccezione per due familiari che però le potranno fare visita
non più di due volte la settimana e non potranno mai parlare con lei dell'indagine. Le decisione del gip
Antonella Guidomei è arrivata ieri mattina in accoglimento all'istanza di mercoledì scorso dei difensori della
donna, gli avvocati Giovanni Scudellari e Francesco Manetti. La 54enne era stata arresta in esecuzione a
un'ordinanza di custodia cautelare il 9 giugno di primo pomeriggio dai carabinieri della locale Compagnia con
l'accusa di avere prelevato circa 500 mila euro dal conto di un albergatore 75enne di Lido di Savio con
problemi di salute. Erano seguiti tre interrogatori. Nel primo, quello di garanzia, l'accusata si era avvalsa della
facoltà di non rispondere ed era tornata nel carcere di Forlì. Tempo qualche giorno e nuovo interrogatorio,
questa volta davanti al pm Gianluca Chiapponi titolare del fascicolo. La donna aveva parlato, facendo parziali
ammissioni. Ma aveva sostanzialmente ridotto l'entità della cifra a lei attribuita e aveva fornito qualche
elemento che conduceva a prelievi in altri due o tre conti per un totale di circa 90 mila euro, senza però
fornire dati precisi soprattutto sui 25 libretti trovati in sua disponibilità. Il terzo e decisivo interrogatorio,
sempre davanti al pm Chiapponi, risale a lunedì della scorsa settimana quando la signora aveva indicato in
otto il numero dei conti visitati. Ma soprattutto si era resa disponibile a offrire ai correntisti danneggiati i
proventi di un'eventuale vendita della propria abitazione. Un mossa azzeccata che deve avere avuto un certo
peso nella scelta del gip. Nell'ordinanza tra gli elementi a favore della scarcerazione figurano le ammissioni
fatte dalla donna, anche se parziali visto che ancora non si conosce la destinazione delle somme. C'è poi il
periodo di detenzione, che, sebbene non sia stato particolarmente lungo, è comunque cospicuo per una
persona incensurata e come tale non avvezza a stare dietro alle sbarre. Infine la 54enne ha ritirato la querela
fatta a suo tempo contro il figlio del 75enne che ne aveva contestato duramente l'operato. Insomma, si è
AUSL RAVENNA
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Lo uccise perché russava: 4 anni e 6
28/06/2011
La Voce di Romagna - Ravenna
Pag. 14
(diffusione:30000)
AUSL RAVENNA
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notevolmente affievolito il pericolo di inquinamento delle prove. E la signora è potuta tornare nella sua casa di
Lido di Classe. Almeno fino a quando non terrà fede alla promessa fatta. ACo
28/06/2011
La Voce di Romagna - Ravenna
Pag. 13
(diffusione:30000)
RAVENNA - Sarà un'autopsia a risolvere il giallo della morte di Laura C., la 28enne modenese che sabato
notte è improvvisamente deceduta a Marina di Ravenna. La procura ha affidato mattina ieri l'incarico al
medico legale: entro 60 giorni verrà depositata la relazione. La giovane era arrivata venerdì da Modena, dove
lavorava come impiegata, per raggiungere il fidanzato imolese con il quale stava insieme da un anno e per
trascorrere con lui e con alcuni amici il fine settimana a Marina. Sabato sera, dopo una giornata di mare, il
gruppetto si era recato a una festa in spiaggia in zona Rivaverde. E proprio qui, al termine della serata, lungo
lo stradello che collega i vari stabilimenti balneari, si è consumato il dramma. All'improvviso - erano circa le
23.30 - la 28enne si è accasciata perdendo i sensi. Fidanzato e amici - subito accortisi della gravità della
situazione - hanno allertato i soccorsi. Prima dell'arrivo dell'ambulanza, un medico e un infermiere fuori
servizio che in quel momento si trovavano di passaggio avrebbero tentato di rianimare la ragazza
praticandole il massaggio cardiaco. Tentativi disperati che sono poi proseguiti - una volta giunti gli operatori
del 118 - in ambulanza, durante il viaggio verso l'ospedale, e nel reparto di rianimazione. Tutto inutile: la
giovane è stata dichiarata clinicamente morta all'alba. Tra le ipotesi, quella di una malformazione cardiaca
congenita mai diagnostica.
AUSL RAVENNA
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Autopsia sulla giovane morta
28/06/2011
La Voce di Romagna - Ravenna
Pag. 1
(diffusione:30000)
Quattro anni e mezzo al romeno che aggredì l'anziano che russava Inno alla droga libera al concerto
A pagina 14 A pagina 19 FAENZA A pagina 23 ALL'INTERNO RAVENNA - Si può uccidere per un sacco di
motivi. Speso banali, banalissimi. Chi in questa storia ha ucciso, lo ha fatto perché il suo compagno di stanza
in ospedale russava troppo forte. Una scarica di pugni e poi quasi un mese di agonia. Notte tra il 18 e il 19
maggio 2010 all'Umberto I di Lugo, una delle ultime per Domenico Morini, mite 79enne originario di
Sant'Agata sul Santerno che era stato ricoverato a causa di problemi respiratori.
AUSL RAVENNA
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Uccise il compagno di stanza: patteggia
28/06/2011
La Voce di Romagna - Forli
Pag. 9
(diffusione:30000)
Liste d'attesa, sì al Piano per ridurle
La Regione chiede però più impegno a medici e alle Ausl
BOLOGNA - Più impegno per ridurre le liste d'attesa in sanità, con 10 milioni di finanziamento alle Ausl che
dovranno impegnarsi di più assieme ai medici. "Ventiquattro ore per le urgenze, sette giorni per le urgenze
differibili, 30 giorni per le prime visite programmabili e 60 per la diagnostica programmabile": questi i limiti. E
anche tempi definiti per la diagnosi e la cura in area cardiovascolare e oncologica. La Giunta regionale ha
approvato ieri il nuovo Piano triennale regionale per il governo delle liste di attesa, entro i tempi stabiliti
dall'accordo Stato-Regioni, e chiede ai professionisti e alle Ausl "un serio impegno sull'appropriatezza in tutti
percorsi, dalla prescrizione all'erogazione". Una novità, già indicata dal Piano nazionale, riguarda lo sviluppo
di percorsi diagnostico-terapeutici con la definizione dei tempi di attesa (30 giorni per la diagnosi e altri 30 per
l'avvio della terapia) per le aree cardiovascolare e oncologica: l'obiettivo, si legge in una nota della Regione, è
garantire la tempestività della diagnosi e del trattamento. A sostegno del Piano, che è stato approvato in
commissione (astenuti Pdl, Lega nord e Movimento 5 stelle), la delibera stanzia 10 milioni di euro nel 2011 da
ripartire tra le Ausl. "Rinnoviamo l'impegno per ridurre i tempi di attesa- dice l'assessore alle Politiche per la
salute Carlo Lusenti- con prestazioni nei tempi appropriati alle necessità di cura". La Regione rinnova "questo
impegno, e per il terzo anno consecutivo eroga un fondo straordinario di 10 milioni, chiedendo però ai
professionisti e alle aziende più attenzione all'appropriatezza in tutto il percorso, a partire dalla prescrizione".
In cinque anni la Regione è passata da 65 a 76 milioni di prestazioni specialistiche all'anno, ricorda Lusenti,
"ed è quella che eroga più specialistica" in Italia. Se da un lato c'è la necessità di garantire il cittadino,
dall'altro "dobbiamo chiedere un impegno serio ai nostri professionisti per l'appropriatezza prescrittiva e alle
Ausl un ulteriore sforzo per definire percorsi distinti tra le prime visite e i controlli successivi, le visite e gli
esami di approfondimento diagnostico e il follow-up, le urgenze". Le Ausl dovranno pianificare l'offerta di
visite ed esami a seconda dell'urgenza, creare percorsi di garanzia per rispettare i tempi previsti dalla
normativa, tenere aperte senza interruzioni le agende di prenotazione nei Cup, consolidare l'uso appropriato
del Day service. La Regione conferma anche l'impegno per il monitoraggio di tutte le prestazioni
specialistiche ambulatoriali, pubblicato sul sito www.tdaer.it, con aggiornamenti trimestrali. Nel piano torna
anche il tema dei ricoveri programmati, dove, ancora una volta si rilancia il tema dell'appropriatezza: c'è
l'obbligo di indicare, nel momento in cui un paziente viene iscritto in lista, la data della chiamata, la definizione
di percorsi diagnostico terapeutici e il monitoraggio dei tempi di attesa. La ripartizione dei 10 milioni di euro
alle Ausl dipende dal numero di abitanti della provincia e dalle fasce di età. Ecco perché 679.523 euro
andranno a Piacenza, 1.006.386 a Parma, 1.138.786 a Reggio Emilia, 1.531.856 a Modena, 1.987.801 a
Bologna, 297.680 a Imola, 866.245 a Ferrara, 899.973 a Ravenna, 432.904 a Forlì, 452.688 a Cesena e
706.158 a Rimini. Il 50% sarà erogato alla presentazione del Programma attuativo aziendale, il resto dopo la
verifica del raggiungimento degli obiettivi. La gestione dei percorsi è facilitata dal consolidamento della rete
Sole (Sanità on line) che mette in contatto medici e pediatri di famiglia con specialisti delle Ausl per lo
scambio di documentazione sanitaria, come prescrizioni e referti, nel rispetto della privacy. Ora, dopo
l'approvazione del Piano regionale, le Ausl, assieme alle Aziende ospedaliere e agli Irccs, hanno 60 giorni per
i Programmi attuativi aziendali, concordati con le Conferenze territoriali sociali e sanitarie che li condividono
con le parti sociali e i rappresentanti dei cittadini. In commissione Andrea Pollastri (Pdl) ha sollecitato
l'assessore a semplificare e rendere più immediate le informazioni contenute nel portale regionale dei tempi
di attesa (www.tdaer.it), perché siano facilmente percepibili a tutti. Palma Costi (Pd) ha chiesto invece un
governo attento della domanda "perché non basterà rispondere solo con il governo dell'erogazione". Ai timori
di Monica Donini (Fds), che ha posto l'attenzione sulle convenzioni con il settore privato che "non brilla per
appropriatezza, e sull'intra moenia", ha risposto l'assessore. Il rapporto con il settore privato si basa su un
sistema governato ed equilibrato, ha detto, con "agende di garanzia, che consentono alle Ausl di agire con
AUSL RAVENNA
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Sanità
28/06/2011
La Voce di Romagna - Forli
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(diffusione:30000)
AUSL RAVENNA
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una sorta di paracadute a seconda dei tempi di attesa per le singole specialità", Inoltre, c'è un attento
monitoraggio sull'attivita' intra moenia, "anche per singolo professionista, in modo da tenere sotto controllo
sforamenti fuori norma dei tempi delle prestazioni", ha concluso Lusenti.
28/06/2011
Polis
Pag. 5
(diffusione:4200, tiratura:3000)
La Regione approva il piano di riduzione delle liste d'attesa
Il piano di ripartizione dei fondi. Le Ausl dovranno pianificare l'offerta delle visite e degli esami
La Regione ha approvato il piano per ridurre le liste d'attesa. In cinque anni la Regione e' passata da 65 a 76
milioni di prestazioni specialistiche all'anno, ricorda l'assessore Lusenti, "ed e' quella che eroga piu'
specialistica" in Italia. Se da un lato c'e' la necessita' di garantire il cittadino, dall'altro "dobbiamo chiedere un
impegno serio ai nostri professionisti per l'appropriatezza prescrittiva e alle Ausl un ulteriore sforzo per
definire percorsi distinti tra le prime visite e i controlli successivi, le visite e gli esami di approfondimento
diagnostico e il follow-up, le urgenze". Le Ausl dovranno pianificare l'offerta di visite ed esami a seconda
dell'urgenza, creare percorsi di garanzia per rispettare i tempi previsti dalla normativa, tenere aperte senza
interruzioni le agende di prenotazione nei Cup, consolidare l'uso appropriato del Day service. La Regione
conferma anche l'impegno per il monitoraggio di tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali, pubblicato sul
sito www. tdaer.it, con aggiornamenti trimestrali. Nel piano torna anche il tema dei ricoveri programmati,
dove, ancora una volta si rilancia il tema dell'appropriatezza: c'e' l'obbligo di indicare, nel momento in cui un
paziente viene iscritto in lista, la data della chiamata, la definizione di percorsi diagnostico terapeutici e il
monitoraggio dei tempi di attesa. La ripartizione dei 10 milioni euro alle Ausl dipende dal numero di abitanti
della provincia e dalle fasce di eta'. Ecco perche' 679.523 euro andranno a Piacenza, 1.006.386 a Parma,
1.138.786 a Reggio Emilia, 1.531.856 a Modena, 1.987.801 a Bologna, 297.680 a Imola, 866.245 a Ferrara,
899.973 a Ravenna, 432.904 a Forli', 452.688 a Cesena e 706.158 a Rimini. Il 50% sara' erogato alla
presentazione del Programma attuativo aziendale, il resto dopo la verifica del raggiungimento degli obiettivi.
AUSL RAVENNA
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VIA LIBERA IN COMMISSIONE. A PARMA ARRIVERÀ UN MILIONE DI EURO SANITÀ
27/06/2011
Edilizia e Territorio - N.25 - 27 Giugno 2011
Pag. 14
(tiratura:25000)
Aosta «valida» l'ateneo di Cucinella
A Monopoli urbanizzazioni primarie per 270mila euro - Casa soggiorno per anziani nel padovano
CONCORSI Alessandria Comune di Carezzano Indirizzo: Piazza Municipio, n. 1 - Cap 15051 Carezzano (Al)
Oggetto: Concorso di idee sulla riqualificazione di un'area del centro storico di Carezzano Maggiore - Via
Cinque Martiri. Montepremi: 10.000,00 Termine: 30/09/2011 Milano Comune di Grezzago Indirizzo: Piazza
della Repubblica, n. 1 - Cap 20056 Grezzago (Mi) Oggetto: Concorso di progettazione per la ristrutturazione
e l'ampliamento della nuova scuola elementare Galileo Galilei. Montepremi: Premio 1 classificato: 25.000,00
(incarico) Termine: 22/07/2011 GARE Aosta Nuova Università Valdostana Indirizzo: Regione Borgnalle 10/E
Cap 11100 Aosta Oggetto: Procedura aperta. Servizi tecnici di verifica delle progettazioni definitiva ed
esecutiva relative agli interventi di ristrutturazione della caserma «Testafochi» per la creazione del Polo
universitario nell'ambito della riconversione di strutture militari. Compenso: 323.315,27 Termine: 03/08/2011
Bari Comune di Monopoli Indirizzo: Via Garibaldi, n. 6 - Cap 70043 Monopoli (Ba) Oggetto: Procedura aperta.
Progettazione definitiva, progettazione esecutiva, sicurezza nei cantieri in fase di progettazione, direzione
lavori, misura e contabilità lavori, sicurezza nei cantieri in fase di esecuzione, del Piano particolareggiato
opere di urbanizzazione primaria via Baione. Compenso: 269.995,47 Termine: 25/07/2011 Barletta-AndriaTrani Comune di Minervino Murge Indirizzo: Piazza A. Moro, n. 6 - Cap 70055 Minervino Murge (Bt) Oggetto:
Procedura aperta. Progettazione esecutiva, direzione lavori e coordinamento alla sicurezza per i lavori di
risanamento e riutilizzo ecosostenibile delle aree estrattive della cava in località Montelisciacoli. Compenso:
69.000,00 Lavori: 711.367,73 Termine: 20/07/2011 Barletta-Andria-Trani Comune di Minervino Murge
Indirizzo: Piazza A. Moro, n. 6 - Cap 70055 Minervino Murge (Bt) Oggetto: Procedura aperta. Progettazione
esecutiva, direzione lavori e coordinamento alla sicurezza del progetto di recupero e valorizzazione della
pavimentazione in basolato degli assi viari principali del centro storico. Compenso: 40.000,00 Lavori:
446.047,45 Termine: 20/07/2011 Cagliari Comune di Settimo San Pietro Indirizzo: Piazza Pertini, n. 1 - Cap
09040 Settimo San Pietro (Ca) Oggetto: Elenco professionisti. Compenso: Non specificato Termine: Non
specificato Campania Anas - Compartimento della Viabilità per la Campania Indirizzo: Viale Kennedy, n. 25 Cap 80125 Napoli Oggetto: Procedura aperta. Progettazione preliminare e definitiva per il miglioramento e
l'adeguamento degli impianti elettrici, termici e antincendio. Compenso: 83.000,00 Lavori: 1.000.000,00
Termine: 06/07/2011 Chieti Comune di Ortona Indirizzo: Via Cavour, n. 24 - Cap 66026 Ortona (Ch) Oggetto:
Procedura aperta. Affidamento incarico di advisory ai fini della realizzazione di un impianto fotovoltaico di
potenza pari a 2,00 MW in località Cocullo di Ortona. Compenso: 80.000,00 Termine: 27/07/2011 Chieti
Agenzia Territoriale per l'Edilizia Residenziale Indirizzo: Viale delle Rimembranze, n. 6 Cap 66034 Lanciano
(Ch) Oggetto: Elenco professionisti. Compenso: Non specificato Termine: Non specificato Enna Provincia di
Enna Indirizzo: Piazza Garibaldi, n. 2 - Cap 94100 Enna Oggetto: Elenco professionisti. Compenso: Non
specificato Termine: 15/07/2011 Firenze Azienda Ospedaliera Careggi Indirizzo: Via Delle Oblate, n. 1 - Cap
50141 Firenze Oggetto: Procedura aperta. Individuazione dei tre componenti della Commissione di collaudo
a cui affidare i servizi di collaudo in corso d'opera dell'intervento relativo all'ampliamento del complesso
edilizio per attività didattiche e laboratori di ricerca nel polo biomedico di Careggi, facoltà di Medicina e
chirurgia viale Pieraccini, n. 6, Firenze, per la realizzazione dei laboratori per il Core Research Laboratori
(Istituto Toscano Tumori). Compenso: 47.711,54 Termine: 11/07/2011 Forlì-Cesena Azienda Sanitaria Usl di
Cesena Indirizzo: Corso Sozzi, n. 26 - Cap 47023 Cesena (Fc) Oggetto: Procedura aperta. Verifiche tecniche
dei livelli di sicurezza sismica dell'ospedale «G. Marconi» di Cesenatico, della struttura per cure primarie
«Santa Colomba» di Savignano sul Rubicone e di alcuni corpi di fabbrica dell'ospedale «M. Bufalini» di
Cesena. Compenso: 96.880,00 Termine: 05/07/2011 Macerata Comune di Visso Indirizzo: Largo G.B. G.
Antinori, n. 1 - Cap 62039 Visso (Mc) Oggetto: Albo fornitori. Compenso: Non specificato Termine: Non
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CONCORSI E GARE BANDI - Incarico da 323mila euro per le verifiche sul progetto di trasformazione dell'ex
caserma «Testafochi»
27/06/2011
Edilizia e Territorio - N.25 - 27 Giugno 2011
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(tiratura:25000)
AUSL RAVENNA
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specificato Modena Comune di Zocca Indirizzo: Via del Mercato, n. 104 - Cap 41059 Zocca (Mo) Oggetto:
Procedura aperta. Selezione dei componenti esterni della commissione per la qualità architettonica e il
paesaggio. Compenso: Non specificato Termine: 15/07/2011 Monza e Brianza Comune di Desio Indirizzo:
Piazza Giovanni Paolo II - Cap 20033 Desio (Mb) Oggetto: Procedura aperta. Incarico di collaudatore in
corso d'opera relativamente ai lavori di ristrutturazione dell'immobile sito in via Molino Arese, n. 31.
Compenso: Non specificato Lavori: 131.950,76 Termine: 07/07/2011 Novara Comune di Trecate Indirizzo:
Piazza Cavour, n. 24 - Cap 28069 Trecate (No) Oggetto: Procedura aperta. Avviso pubblico per il rinnovo
della commissione edilizia comunale. Compenso: Non specificato Termine: 30/07/2011 Padova Centro
Residenziale per Anziani Umberto I Indirizzo: Via Botta, n. 15 - Cap 35028 Piove di Sacco (Pd) Oggetto:
Procedura aperta. Progetto esecutivo, direzione lavori di ristrutturazione di Casa soggiorno di via San Rocco,
n. 14 a Piove di Sacco (Pd), 2 fase funzionale. Compenso: 330.000,00 Termine: 25/07/2011 Pesaro e Urbino
Provincia di Pesaro-Urbino Indirizzo: Viale Gramsci, n. 4 - Cap 61100 Pesaro (Pu) Oggetto: Elenco
professionisti. Compenso: Non specificato Termine: 07/07/2011 Pescara Ispettorato delle infrastrutture
dell'esercito sezione staccata autonoma Indirizzo: Piazza Unione n. 24 - Cap 65127 Pescara Oggetto:
Procedura aperta. Caserma Fortebracci - Affidamento verifiche sismiche Adeguamento funzionale locali per
realizzazione area alloggiativa a favore del personale frequentatore della Slee. Compenso: 153.846,15
Termine: 31/08/2011 Ravenna Comune di Solarolo Indirizzo: Piazza Gonzaga, n. 1 - Cap 48027 Solarolo
(Ra) Oggetto: Elenco professionisti. Compenso: Non specificato Termine: 30/12/2011 Reggio Calabria
Comune di Roccaforte del Greco Indirizzo: Piazza Sgro, n. 1 - Cap 89060 Roccaforte del Greco (Rc) Oggetto:
Elenco professionisti. Compenso: Non specificato Termine: 15/07/2011 Reggio Calabria Comune di Sinopoli
Indirizzo: Piazza Vincenzo Capua - Cap 89020 Sinopoli (Rc) Oggetto: Elenco professionisti. Compenso: Non
specificato Termine: Non specificato Reggio Emilia Comune di Reggiolo Indirizzo: Piazza Martiri, n. 38 - Cap
42046 Reggiolo (Re) Oggetto: Procedura aperta. Selezione dei componenti esterni della commissione per la
qualità architettonica e il paesaggio. Compenso: Non specificato Termine: 06/07/2011 Roma Sogin - Gruppo
Enel Indirizzo: Segreteria Tecnica - Ufficio Protocollo - Via Torino, n. 6 - Cap 00184 Roma Oggetto: Sistema
di qualificazione imprese. Sistema qualificazione che ha lo scopo di definire elenchi di prestatori di servizi di
comprovata idoneità nell'ambito dei quali Sogin individua gli operatori economici da invitare alle singole
procedure di affidamento di servizi di progettazione di attività connesse al decommissioning dei siti e delle
centrali nucleari. Compenso: Non specificato Termine: Non specificato Roma Associazione nazionale dei
Comuni italiani Indirizzo: Via dei Prefetti, n. 46 - Cap 00186 Roma Oggetto: Procedura ristretta. Gara
suddivisa in tre lotti. Diagnosi ed efficientamento energetico delle strutture del patrimonio comunale, delle
strutture sanitarie e di grandi impianti sportivi delle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Compenso:
5.010.000,00 Termine: 25/07/2011 Salerno Comune di Futani Indirizzo: Corso Umberto I - Cap 85040 Futani
(Sa) Oggetto: Elenco professionisti. Compenso: Non specificato Termine: 11/07/2011 Siracusa Comune di
Siracusa Indirizzo: Piazza Duomo, n. 4 - Cap 96100 Siracusa (Sr) Oggetto: Procedura aperta. Redazione del
nuovo progetto dei servizi d'igiene urbana dei servizi connessi e della cura del verde pubblico per il Comune
di Siracusa e redazione dei conseguenti atti per la gara d'appalto. Compenso: 20.000,00 Termine:
24/11/2011 Torino Comune di San Mauro Torinese Indirizzo: Via Martiri della Libertà, n. 150 Cap 10099 San
Mauro Torinese (To) Oggetto: Procedura aperta. Selezione per il rinnovo della commissione comunale per il
paesaggio. Compenso: Non specificato Termine: 04/07/2011 Trento Comprensorio della Valle di Non di Cles
Indirizzo: Via C.A. Pilati, n. 17 - Cap 38023 Cles (Tn) Oggetto: Procedura aperta. Nomina della commissione
per la pianificazione territoriale e il paesaggio. Compenso: Non specificato Termine: 08/07/2011 Umbria Ato
n. 2 Indirizzo: Corso Vannucci, n. 19 - Cap 06100 Perugia Oggetto: Procedura aperta. Studio di fattibilità e
valutazione ambientale strategica per l'aggiornamento del piano d'ambito per la gestione dei rifiuti assimilati
dell'Ati n. 2 di Perugia. Compenso: 175.000,00 Termine: 26/08/2011 AGGIUDICAZIONI Studio Ing. Paolo
Beniamino de Vizzi (capogruppo) Indirizzo: Lodi - Via XX Settembre, n. 8 Ente appaltante: Comune di Lainate
Oggetto: Procedura aperta. Progettazione definitiva ed esecutiva, direzione lavori, coordinamento della
27/06/2011
Edilizia e Territorio - N.25 - 27 Giugno 2011
Pag. 14
(tiratura:25000)
AUSL RAVENNA
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
sicurezza dei lavori di riqualificazione del centro di Lainate. Compenso: 150.000,00 Data aggiudicazione:
26/05/2011 Termine: 22/03/2011 Ribasso: 30,00% Studio Arch. Marcello Sita Indirizzo: Bergamo - Via
Frizzoni, n. 21 Ente appaltante: Comune di Capriate San Gervasio (Bg) Oggetto: Progettazione
definitiva/esecutiva, direzione lavori del progetto di riqualificazione delle aree di pertinenza della chiesa e
della scuola del Villaggio di Crespi d'Adda. Compenso: 99.000,00 Data aggiudicazione: 13/06/2011 Termine:
11/06/2011 Ribasso: 31,32% Studio Arch. Markus Scherer Indirizzo: Merano (Bz) Passeggiata d'Estate, n. 10
Ente appaltante: Provincia Autonoma di Bolzano Oggetto: Procedura ristretta. Progettazione, direzione lavori
di ampliamento sotterraneo delle sale espositive e dei depositi del museo delle scienze naturali Bolzano.
Compenso: 302.783,34 Data aggiudicazione: 19/05/2011 Termine: 17/01/2011 Prezzo offerto: 211.615,28
Studio Ing. Siegfried Pohl (capogruppo) Indirizzo: Laces (Bz) Via Principale, n. 60 Ente appaltante: Provincia
Autonoma di Bolzano Oggetto: Concorso di progettazione per la realizzazione della circonvallazione di
Castelbello e Calsano sulla Ss 38 dello Stelvio tra il km 176,50 e il km 179,40. Compenso: 60.000,00
(premio) Data aggiudicazione: Non specificata Termine: 19/07/2010 Studio Altieri (capogruppo) Indirizzo:
Thiene (Vi) Via G. Colleoni, n. 50 Ente appaltante: Acegas - Aps Spa Oggetto: Procedura ristretta.
Progettazione definitiva del I lotto lavori e di progettazione preliminare avanzata del II lotto di lavori, con
opzioni per l'incarico di direzione lavori e coordinamento della sicurezza in fase esecutiva del I lotto:
redazione del progetto definitivo per l'adeguamento biologico dell'impianto di depurazione di Servola,
comprensivo del rifacimento della sezione di filtraggio iniziale (I lotto lavori); redazione del progetto
preliminare avanzato per il futuro ampliamento dell'impianto di Servola (II lotto lavori). Compenso:
1.360.000,00 Data aggiudicazione: 10/06/2011 Termine: 07/03/2011 Prezzo offerto: 788.800,00
27/06/2011
Edilizia e Territorio - N.25 - 27 Giugno 2011
Pag. 18
(tiratura:25000)
Variante all'abitato di Manzano
A Postal (Bolzano) il Comune ristruttura la scuola materna per 1,3 milioni
IMPORTI TRA 2.500.000 E 500.000 EURO REGGIO NELL'EMILIA Unione dei Comuni Bassa Reggiana di
Novellara Indirizzo: Piazzale Marconi, 1 - Cap 42017 Novellara (RE) Oggetto: Procedura aperta.
Finanziamento, progettazione, realizzazione, manutenzione impianto fotovoltaico in comune di Guastalla,
articolo 160-bis Dlgs 163/2006. Categoria: Non specificata Importo: 2.322.535,72 Termine: 26/07/2011
UDINE Provincia di Udine Indirizzo: Piazza Patriarcato, 3 - Cap 33100 Udine Oggetto: Procedura aperta.
Lavori di realizzazione della variante esterna di Manzano. Categoria: OG3 (IV 2.582.284) Importo:
2.207.479,83 Termine: 15/07/2011 VICENZA Casa di riposo Don A. Simionati e Cav. Soattini di Barbarano
Vicentino Indirizzo: Via A. Palladio, 13 - Cap 36021 Barbarano Vicentino (VI) Oggetto: Procedura aperta.
Lavori di demolizione e ricostruzione di parte del fabbricato, realizzazione nuovo ascensore, miglioramento
degli impianti meccanici ed elettrici della casa di riposo. Categoria: OG1 (III 1.032.913), OG11 (II 516.457)
Importo: 1.404.278,00 Termine: 28/07/2011 BOLZANO-BOZEN Comune di Postal Indirizzo: Piazza Paese, 1
- Cap 39014 Postal (BZ) Oggetto: Procedura aperta. Ampliamento e ristrutturazione scuola materna di Postal
sulla p.ed. 269 - Cc Postal. Categoria: OS6 (II 516.457), OS7 (I 258.228), OS30 (I 258.228), OS32 (II
516.457), OG1 (I 258.228), OS4 (I 258.228) Importo: 1.368.642,35 Termine: 15/07/2011 UDINE Ater Azienda territoriale per l'edilizia residenziale della provincia di Udine Indirizzo: Via Sacile, 15 - Cap 33100
Udine Oggetto: Procedura aperta. Lavori di ristrutturazione di un fabbricato, denominato "ex latteria", per
complessivi 11 alloggi. Categoria: OG1 (III 1.032.913), OS6 (I 258.228), OS7 (II 516.457) Importo:
1.352.055,00 Termine: 08/07/2011 GORIZIA Ater - Azienda territoriale per l'edilizia residenziale della
provincia di Gorizia Indirizzo: Corso Italia, 116 - Cap 34170 Gorizia Oggetto: Procedura aperta. Opere
murarie e affini per la costruzione di due edifici per la realizzazione di n. 12 alloggi, in Romans d'Isonzo.
Categoria: OG1, OS6, OS8, OS28, OS30, OS3 Importo: 1.341.113,22 Termine: 12/07/2011 REGGIO
NELL'EMILIA Comune di Rio Saliceto Indirizzo: Affari generali - Piazza Carducci, 18 - Cap 42010 Rio
Saliceto (RE) Oggetto: Bando di gara per l'affidamento congiunto del lotto 1: appalto servizio progettazione
esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, realizzazione dei lavori mediante locazione
finanziaria ex articolo160-bis Dlgs 163/2006 previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta (ai
sensi dell'articolo 168 del Dpr 5 ottobre 2010, n. 207), e lotto 2: servizio di manutenzione per un periodo di
anni 20 di impianti per la produzione di energia da pannelli fotovoltaici di potenza complessiva pari a 307,14
kW, nonché per la bonifica da amianto e la riqualificazione di parte dei solai di copertura interessati.
Categoria: OG9 (III 1.032.913), OG1 (II 516.457) Importo: 1.152.435,86 Termine: 10/08/2011 VICENZA Sia
Società intercomunale ambiente Srl di Grumolo delle Abbadesse Indirizzo: Aim Vicenza Spa - Contrà
Pedemuro San Biagio, 72 - Cap 36100 Vicenza Oggetto: Procedura aperta. Lavori per la realizzazione del
diaframma plastico presso la discarica di Grumolo delle Abbadesse (VI). Categoria: OG12 (III 1.032.913)
Importo: 1.079.317,44 Termine: 05/07/2011 ROVIGO Comune di Pettorazza Grimani Indirizzo: Ufficio tecnico
- Via Roma, 27 - Cap 45010 Pettorazza Grimani (RO) Oggetto: Procedura aperta. Progettazione definitivoesecutiva, e realizzazione in locazione finanziaria di impianti fotovoltaici di potenza nominale complessiva
pari a 281,06 kWp da realizzarsi sulle coperture di edifici di proprietà comunale siti in Pettorazza Grimani
(Ro). Categoria: OG9 (III 1.032.913), OS18 (I 258.228) Importo: 945.650,00 Termine: 15/07/2011 VERONA
Trenitalia Spa di Roma Indirizzo: Direzione acquisti - Acquisti industriali - Viale S. Lavagnini, 58 Cap 50129
Firenze Oggetto: Procedura aperta. Lavori di adeguamento alla normativa antincendio dello stabilimento Omc
di Verona - 1 stralcio. Categoria: OG11, OS8 Importo: 640.000,00 Termine: 29/07/2011 FORLÌ-CESENA
Comune di Cesenatico Indirizzo: Via Marino Moretti, 4 Cap 47042 Cesenatico (FC) Oggetto: Procedura
aperta. Lavori di dragaggio del porto di Cesenatico 1 stralcio - dall'imboccatura del porto canale al ponte di
via Mazzini. Categoria: OG7 Importo: 613.299,52 Termine: 13/07/2011 VICENZA Comune di Castegnero
AUSL RAVENNA
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
NORD EST La Provincia di Udine manda in gara il nuovo collegamento stradale per un valore di 2,2 milioni
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Edilizia e Territorio - N.25 - 27 Giugno 2011
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AUSL RAVENNA
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Indirizzo: Ufficio segreteria - Via Ponte, 64 - Cap 36020 Castegnero (VI) Oggetto: Procedura aperta. Gara per
la progettazione definitiva-esecutiva, la realizzazione, chiavi in mano, di impianti fotovoltaici di potenza
159,28 kWp, da realizzarsi sul tetto di alcuni edifici comunali attraverso lo strumento della locazione
finanziaria. Categoria: OG9 (II 516.457) Importo: 564.000,00 Termine: 06/07/2011 IMPORTI INFERIORI A
500.000 EURO PARMA Comune di Fidenza Indirizzo: Ufficio protocollo - Piazza G. Garibaldi, 1 - Cap 43036
Fidenza (PR) Oggetto: Procedura aperta. Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di bonifica sito di
interesse nazionale Fidenza sub-area ex discarica di Vallicella. Categoria: OG12 (II 516.457) Importo:
468.094,00 Termine: 26/07/2011 PARMA Comune di Fidenza Indirizzo: Ufficio protocollo - Piazza G.
Garibaldi, 1 - Cap 43036 Fidenza (PR) Oggetto: Procedura aperta. Progettazione esecutiva ed esecuzione
dei lavori di bonifica del sito di interesse nazionale "Fidenza". Categoria: OG12 (II 516.457) Importo:
459.144,00 Termine: 26/07/2011 VENEZIA Veritas Spa di Venezia Indirizzo: Approvvigionamenti - S. Croce,
489 - Cap 30135 Venezia Oggetto: Procedura aperta. Gara suddivisa in n. 3 lotti - Lavori di manutenzione e
sviluppo reti idriche e fognarie. Lotto L7. Acque primarie e reflue Chioggia centro storico e sottomarina.
Categoria: OG6 Importo: 450.000,00 Termine: 06/07/2011 VENEZIA Veritas Spa di Venezia Indirizzo:
Approvvigionamenti - S. Croce, 489 - Cap 30135 Venezia Oggetto: Procedura aperta. Gara suddivisa in n. 3
lotti - Lavori di manutenzione e sviluppo reti idriche e fognarie. Lotto L8. Acque primarie e reflue Sottomarina,
Borgo S. Giovanni e Brondolo. Categoria: OG6 Importo: 450.000,00 Termine: 06/07/2011 VENEZIA Veritas
Spa di Venezia Indirizzo: Approvvigionamenti - S. Croce, 489 - Cap 30135 Venezia Oggetto: Procedura
aperta. Gara suddivisa in n. 3 lotti - Lavori di manutenzione e sviluppo reti idriche e fognarie. Lotto L9. Acque
primarie e reflue Cavanella, S. Anna, Cà Lino, Isola Verde, Cà Pasqua, Cà Bianca, Civè, Valli e Piovini.
Categoria: OG6 Importo: 450.000,00 Termine: 06/07/2011 BOLOGNA Asl di Bologna Indirizzo: Servizio
tecnico - Ufficio protocollo - Via Altura, 7 - Cap 40139 Bologna Oggetto: Procedura aperta. Appalto n. 8/2011.
Progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori di installazione di due nuovi generatori di vapore all'interno
della centrale termica dell'Ospedale Bellaria di Bologna, in sostituzione di quelli esistenti. Categoria: OS28 (II
516.457) Importo: 386.279,91 Termine: 07/07/2011 VENEZIA Comune di Iesolo Indirizzo: Via S. Antonio, 14 Cap 30016 Iesolo (VE) Oggetto: Procedura aperta. Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di
realizzazione di impianto di videosorveglianza cittadina denominata "Iesolo Città Sicura". Categoria: OS19,
OS30, OG3 Importo: 314.000,00 Termine: 18/07/2011 UDINE Comune di Tolmezzo Indirizzo: Piazza XX
Settembre, 1 Cap 33028 Tolmezzo (UD) Oggetto: Procedura aperta. Lavori di realizzazione di un impianto
geotermico presso la scuola materna di Betania (Tolmezzo). Categoria: OG11 (III 1.032.913) Importo:
280.000,00 Termine: 11/07/2011 ROVIGO Casa di riposo di Badia Polesine Indirizzo: Via San Nicolò, 118 Cap 45021 Badia Polesine (RO) Oggetto: Procedura aperta. Lavori di realizzazione della palestra per interni
e sala attività alla casa di riposo. Categoria: OG1 (I 258.228), OG11 (I 258.228), OS18 (I 258.228) Importo:
256.000,00 Termine: 12/07/2011 VENEZIA Veritas Spa di Venezia Indirizzo: Approvvigionamenti - S. Croce,
489 - Cap 30135 Venezia Oggetto: Procedura aperta. Appalto suddiviso in n. 3 lotti - Lavori di manutenzione
e sviluppo reti idriche e fognarie. Lotto A. Acque primarie e reflue Scorzè, Martellago, Spinea e Salzano.
Categoria: OG6 Importo: 250.000,00 Termine: 11/07/2011 VENEZIA Veritas Spa di Venezia Indirizzo:
Approvvigionamenti - S. Croce, 489 - Cap 30135 Venezia Oggetto: Procedura aperta. Appalto suddiviso in n.
3 lotti - Lavori di manutenzione e sviluppo reti idriche e fognarie. Lotto B. Acque primarie e reflue S. Maria di
Sala, Noale, Mirano, Pianiga e Fiesso d'Artico. Categoria: OG6 Importo: 250.000,00 Termine: 11/07/2011
VENEZIA Veritas Spa di Venezia Indirizzo: Approvvigionamenti - S. Croce, 489 - Cap 30135 Venezia
Oggetto: Procedura aperta. Appalto suddiviso in n. 3 lotti - Lavori di manutenzione e sviluppo reti idriche e
fognarie. Lotto C. Acque primarie e reflue Vigonovo, Fossò, Camponogara, Campolongo Maggiore, Dolo,
Stra, Mira e Campagna Lupia. Categoria: OG6 Importo: 250.000,00 Termine: 11/07/2011 VICENZA Comune
di Nanto Indirizzo: Ufficio protocollo - Piazza Mercato, 43 - Cap 36024 Nanto (VI) Oggetto: Procedura aperta.
Gara per la progettazione definitiva-esecutiva, la realizzazione, chiavi in mano, di impianti fotovoltaici di
potenza 79,96 kWp, da realizzarsi sul tetto della palestra comunale attraverso lo strumento della locazione
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finanziaria. Categoria: OG9 (I 258.228) Importo: 248.000,00 Termine: 05/07/2011 RAVENNA Provincia di
Ravenna Indirizzo: Ufficio relazioni con il pubblico - Piazza dei Caduti per la Libertà, 2/4 - Cap 48100
Ravenna Oggetto: Procedura aperta. Lavori di miglioramento delle condizioni di sicurezza lungo la Sp 107
"Gagliazzona" in corrispondenza del dosso sullo scolo Correcchio in comune di Conselice. Categoria: OG3
Importo: 222.096,45 Termine: 05/07/2011 TREVISO Comune di Paese Indirizzo: Ufficio protocollo - Via
Pellegrini, 4 - Cap 31038 Paese (TV) Oggetto: Procedura aperta. Gara per l'affidamento di appalto di lavori
per la progettazione, la realizzazione, il finanziamento (in leasing) e la manutenzione di un impianto
fotovoltaico da realizzarsi presso la scuola media di Paese. Categoria: OG9 (I 258.228) Importo: 205.158,08
Termine: 09/08/2011 BOLZANO-BOZEN Comune di Perca Indirizzo: Piazza Engelberger, 1 - Cap 39030
Perca (BZ) Oggetto: Procedura aperta. Risanamento della scuola elementare e spostamento della biblioteca
a Vila di Sotto. Categoria: Non specificata Importo: 157.713,00 Termine: 04/07/2011 BOLOGNA Cosea Consorzio servizi ambientali di Castel di Casio Indirizzo: Via Berzantina, 30/10 Cap 40030 Castel di Casio
(BO) Oggetto: Procedura aperta. Fornitura e messa in opera di apparati Gps per il telerilevamento di percorsi
ed eventi. Categoria: Non specificata Importo: 75.000,00 Termine: 05/07/2011 BELLUNO Comune di San
Vito di Cadore Indirizzo: Corso Italia, 43 - Cap 32046 San Vito di Cadore (BL) Oggetto: Pubblico incanto.
Adeguamento e straordinaria manutenzione della strada silvo-pastorale di Antrioles - 1 stralcio. Categoria:
Non specificata Importo: 68.611,00 Termine: 18/07/2011 UDINE Azienda ospedaliero universitaria Santa
Maria della Misericordia di Udine Indirizzo: Dipartimento servizi condivisi - Via Uccellis, 12/f - Cap 33100
Udine Oggetto: Procedura aperta. Gara ID11MAN002 suddivisa in n. 4 lotti per il servizio di manutenzione
presidi antincendio - Lotto n. 1. Categoria: Non specificata Importo: Non specificato Termine: 01/08/2011
UDINE Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine Indirizzo: Dipartimento
servizi condivisi - Via Uccellis, 12/f - Cap 33100 Udine Oggetto: Procedura aperta. Gara ID11MAN002
suddivisa in n. 4 lotti per il servizio di manutenzione presidi antincendio - Lotto n. 2. Categoria: Non
specificata Importo: Non specificato Termine: 01/08/2011 UDINE Azienda ospedaliero universitaria Santa
Maria della Misericordia di Udine Indirizzo: Dipartimento servizi condivisi - Via Uccellis, 12/f - Cap 33100
Udine Oggetto: Procedura aperta. Gara ID11MAN002 suddivisa in n. 4 lotti per il servizio di manutenzione
presidi antincendio - Lotto n. 3. Categoria: Non specificata Importo: Non specificato Termine: 01/08/2011
UDINE Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine Indirizzo: Dipartimento
servizi condivisi - Via Uccellis, 12/f - Cap 33100 Udine Oggetto: Procedura aperta. Gara ID11MAN002
suddivisa in n. 4 lotti per il servizio di manutenzione presidi antincendio - Lotto n. 4. Categoria: Non
specificata Importo: Non specificato Termine: 01/08/2011
28/06/2011
L'Informazione - Modena
Pag. 26
I dieci milioni del 2011 saranno ripartiti tra le Ausl «sulla base della quota di accesso alle risorse destinate al
finanziamento dei livelli di assistenza», quindi per numero di abitanti della provincia e per fasce di età. Queste
le quote: 679.523 euro a Piacenza; 1.006.386 a Parma; 1.138.786 a Reggio Emilia; 1.531.856 a Modena;
1.987.801 a Bologna; 297.680 a Imola; 866.245 a Ferrara; 899.973 a Ravenna; 432.904 a Forlì e 452.688 a
Cesena; 706.158 a Rimini. La commissione, regionale presieduta da Monica Donini, ha espresso il parere
favorevole a maggioranza (astenuti Pdl, Lega nord e 5 Stelle). Andrea Pollastri (Pdl) ha chiesto di
semplificare le informazioni contenute nel portale regionale dei tempi di attesa (www.tdaer.it). Per Palma
Costi (Pd), serve un governo attento della domanda perchè non basterà rispondere solo governando
l'erogazione, da qui la necessità dell'e d u c azione degli utenti e di puntare sul ruolo del medico di base. D'a
ccordo la Donini (Fds), rilevando però che quanto stanziato per le convenzioni con il settore privato «non
brilla per appropriatezza», nè tantomeno brilla l'annosa «vicenda dell'intra moenia».
AUSL RAVENNA
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Così la Regione divide i fondi
SANITÀ NAZIONALE
33 articoli
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Salute Della Tiroide
Pag. 8
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Domanda: Quanto è importante l'assunzione di questo micronutriente? • Risposta: Molto iportante perché da
questo dipende il patrimonio iodico del feto e il suo armonico sviluppo somatico e neurologico
L'equilibrio funzionale tiroideo nella donna gestante è essenziale per il regolare impianto e sviluppo
dell'embrione e per la maturazione della placenta. Gli ormoni tiroidei disponibili a livello del feto, indispensabili
per il suo armonico sviluppo somatico e neurologico, nella prime venti settimane di gravidanza sono di origine
esclusivamente materna e successivamente, di origine materna e fetale. La tiroide della gestante, per far
fronte alle maggiori esigenze metaboliche della gravidanza e per garantire il passaggio di adeguate quantità
di tiroxina al feto tramite la placenta, deve incrementare la produzione ormonale di circa il 50%. Questo
adattamento funzionale richiede un'adeguata disponibilità del substrato per la biosintesi ormonale: lo iodio.
L'assunzione alimentare di questo micronutriente, oltre che per la sintesi . ormonale materna, servirà a
costituire il patrimonio iodico del feto per la biosintesi dei propri ormoni tiroidei. Per tali motivi, il fabbisogno
nutrizionale di iodio, che nella po- polazione generale deve essere di circa 150 |ig al giorno, durante il periodo
della gravidanza aumenta a 250 ug. Quando l'apporto nutrizionale di iodio è insufficiente le conseguenze più
gravi e talora fatali si ripercuotono sul prodotto del concepimento in termini di maggiore tasso di aborti
spontanei, di natimortalità e di alterazioni dello sviluppo neurointellettivo che saranno tanto più gravi quanto
più severa e prolungata nel tempo sarà la carenza iodica. A parte il cretinismo endemico, ormai di interesse
storico, sono stati tuttora rilevati difetti neurointellettivi, anche importanti, definiti come deficit cognitivo
endemico e deficit dell'attenzione e iperattività (ADHD). La iodoprofilassi è la risoluti- va misura di
prevenzione primaria di questi gravi disordini. Oltre al consumo alimentare di sale iodato (che dovrebbe
essere usato da tutta la popolazione), disponiamo oggi di ulteriori mezzi per aumentare l'apporto alimentare
di iodio (alimenti naturali arricchiti in iodio). In gravidanza, anche se la madre fa uso abituale di sale fortificato
con iodio, si deve raccomandare l'assunzione di integratori alimentari che contengano, come raccomandato
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, almeno 150 |ig di iodio. L'uso regolare di questi integratori
dovrebbe essere iniziato quanto prima possibile una volta accertata la gravidanza o, meglio ancora, alcuni
mesi prima del concepimento quando lo stesso sia stato preventivamente pianificato. FRANCESCO
TRIMARCHI Professore Ordinario di Endocrinologia, Università di Messina, Presidente dell'Associazione
Italiana della Tiroide.
FRANCESCO VERMIGLIO Professore Ordinario di Endocrinologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria
Pisana.
SANITÀ NAZIONALE
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LA carenza iod ica in gravidanza
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Salute Della Tiroide
Pag. 6
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Al Centro Oncologico Fiorentino ci si occupa di patologie oncologiche
compresi i tumori endocrini e la malattia tiroidea in particolare.
Ogni paziente che si presenta alla Endocrinologia del Centro Oncologico Fiorentino viene seguito secondo
precisi percorsi diagnostici e terapeutici, in accordo con linee guida e protocolli internazionali. Come viene
gestita una persona che presenta un nodulo tiroideo?"ln primo luogo viene eseguita una specifica analisi del
sangue, poi il paziente viene sottopostò ad un'accurata valutazione clinica ed ecografica che permette di
definire meglio la qualità del nodulo. Naturalmente - spiega il Prof. Riccardo Gionata Gheri, Responsabile
della Endocrinologia e Malattie Tiroidee del Centro Oncologico Fiorentino - questa valutazione può portare
alla necessità di effettuare manovre come l'agoaspirazione diagnostica del nodulo stesso, con un responso
disponibile nel giro di 24 ore. Vengono esaminati anche i linfonodi del collo, talvolta espressione della
patologia; nella ulteriore definizione diagnostica disponiamo anche di altre modernissime tecnologie come la
sono-elastografia, laTAC e PET-TAC. A quel punto il paziente viene rivisto da me ed indirizzato a un percorso
clinico-osservazionale o chirurgico a seconda delle esigenze". Quando è necessaria la chirurgia e in che
tempi viene espletata? "La chirurgia è necessaria quando sussiste il sospetto diagnostico di tumore tiroideo o
se c'è la necessità di definire la patologia quando le indagini diagnostiche non sono riuscite a dare una
definizione completa - risponde il prof. Gheri continuando -. L'intervento viene effettuato nel giro di pochissimi
giorni; abbiamo un team di chirurghi che operano sia con tecniche tradizionali che minìnvasive che
comportano brevissimi periodi di degenza e che restituisce il paziente già inquadrato. In caso di tumore nel
nostro Centro vengono effettuate tutte le terapie necessarie e il successivo follow-up periodico. In caso di
noduli tiroidei di grandi dimensioni ma non tumorali essi possono essere trattati anche con la ablazione
LASER". Con percorsi simili vengono seguiti i pazienti con altri tumori endocrini come gli adenomi ipofisari, i
noduli alle ghiandole surrenali, gli adenomi delle paratiroidi o i rarissit tXTRO ONCOLOGICO FIORENTINO
CFO mi tumori Neuroendocrini. Una particolare attenzione viene fatta ai pazienti che presentano tumori
endocrini ereditari, allargando la valutazione clinica anche ai loro famigliari. La coesistenza di molteplici
specialistiche mediche, assieme all'area formativa e di ricerca, rende il Centro Oncologico Fiorentino una
struttura capace di connettere quasi in tempo reale l'azione clinica ed il laboratorio di base, il chirurgo esperto
e il medico in formazione, realizzando un proficuo interscambio scientifico tra ricercatori di base, epidemiologi
e clinici e con una prospettiva aperta e comunicativa verso tutta la comunità scientifica internazionale. Centro
Oncologico Fiorentino Via Attilio Ragionieri 101 50010 Sesto Fiorentino ph. 055.53010
www.centroncologicofiorentino.it
Prof. Riccardo Gionata Gheri, Responsabile della Endocrinologia e Malattie Tiroidee del Centro Oncologico
Fiorentino
SANITÀ NAZIONALE
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CFO: UN POLO PER LA CURA DELLE MALATTIE TIROIDEE ED ENDOCRINOLOGICHE
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Salute Della Tiroide
Pag. 4
(diffusione:334076, tiratura:405061)
• Domande: Quali le nuove tecniche di chirurgia nelle malattie della tiroide? • Risposta: La chirurgia Ml- VAT è
la tecnica più diffusa al mondo. La definizione di chirurgia mini- invasiva della tiroide risulta di interpretazione
equivoca sia per il chirurgo esperto, che per il paziente: la poca precisione del termine induce una notevole
confusione per tutti e grandi discussioni negli ambienti chirurgici. La mini-incisione Seguendo un banale
criterio di lunghezza dell'incisione, molti chirurghi tiroidei attualmente eseguono una tiroidectomia attraverso
un taglio di 4-5 cm. Questo è stato permesso dall'avvento di strumenti chirurgici' "ad energia" che permettono
di sezionare e coagulare vasi e tessuti, e che vengono utilizzati routinariamente nei centri dedicati alla
chirurgia tiroidea. La tiroidectomia endoscopica Varie tecniche sono state proposte per eseguire una
tiroidectomia seguendo i principi della "laparoscopia" (termine più comune ma utilizzabile solo per interventi
sull'addome), ma sono state abbandonate per diverse ragioni: la discutibilità dell'esito estetico (diverse
piccole incisioni sul collo) e la possibilità di rimuovere solo uno dei due lobi della tiroide (lobectomia). In Italia,
la patologia tiroidea colpisce generalmente entrambi i lobi ghiandolari e la tiroidectomia totale non risulta
eseguibile con tecnica endoscopica. La tiroidectomia robotica Questo intervento non può essere considerato
propriamente "mini-invasivo", basandosi sull'esecuzione della tiroidectomia a partire da una singola incisione
all'ascella. L'accesso alla tiroide prevede una dissezione chirurgica più estesa rispetto a quella tradizionale, e
i tempi operatori risultano più lunghi di quelli della tiroidectomia tradizionale. L'intervento ha un valore estetico
notevole (per l'assenza di cicatrice sul collo) e il suo enorme vantaggio è il valore aggiunto della visione 3D e
della dissezione chirurgica che il Sistema Da Vinci® (Intuitive) ("il robot") permette. La MIVAT Minimally
Invasive Video-Assisted Thyroidectomy è nata a Pisa nel 1998 e rappresenta attualmente la tecnica miniinvasiva più diffusa nel mondo: permette l'asportazione della tiroide attraverso una singola incisione di 2 cm
circa alla base del collo. La tecnica unisce il vantaggio della piccola incisione a quello dell'ingrandimento delle
immagini endoscopiche (l'ingrandimento è di 20-25 volte rispetto alle dimensioni reali): questa visione
permette di visualizzare l'anatomia del collo in maniera più accurata rispetto alla visione oculare. Una volta
visualizzate le strutture tramite l'endoscopio, l'intervento viene condotto in maniera convenzionale,
garantendo così un risultato finale identico alla chirurgia tradizionale. La MIVAT non è tuttavia applicabile a
tutti i pazienti che devono essere sottoposti a una tiroidectomia (in Italia solo il 15-20% circa dei casi), ma va
indicata sulla base del volume ecografia) della tiroide e del nodulo. I vantaggi maggiori sono: il risultato
estetico e la cicatrice definitiva, ma anche la miglior convalescenza. A lungo termine, inoltre, i pazienti operati
con MIVAT hanno meno sintomi "post-tiroidectomia" (il "fastidio" all'atto della deglutizione o una limitazione
della voce, anche se di timbro normale, in termini di potenza ed estensione), sintomi frequenti dopo una
tiroidectomia tradizionale. MIVAT = intervento più sicuro? No! Non è mai stato dimostrato un vantaggio della
MIVAT rispetto alla tecnica tradizionale: i risultati delle due tecniche, in termini di (rare) complicanze sono
sovrapponibili.
PAOLO MICCOLI. Professore Ordinario di chirurgia dell'Università di Pisa.
MICHELE MINUTO. Specialista in Chirurgia Generale e Dottore di Ricerca in Endocrinologia, Università di
Pisa.
SANITÀ NAZIONALE
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La chirurgia mini-invasiva nelle malattie della tiroide
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Salute Della Tiroide
Pag. 2
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Malattie della tiroide sono estremamente diffuse in tutto il mondo: insieme al diabete mellito, rappresentano le
patologie più diffuse del sistema endocrino- metabolico. Negli ultimi anni questo primato è stato in realtà
superato dalla enorme diffusione dell'obesità in Italia e nella maggior parte degli altri paesi, compresi quelli in
via di sviluppo. Le malattie della tiroide hanno la caratteristica di essere molto più frequenti nella donna e di
essere in larga misura dipendenti dallo stato nutrizionale di iodio. Ciò si spiega facilmente considerando che
lo iodio è un costituente fondamentale degli ormoni prodotti dalla ghiandola (tiroxina e triiodotironina), che a
loro volta sono essenziali per assicurare un armonico sviluppo dell'organismo e in particolare del cervello,
della maturazione sessuale e dell'equilibrio metabolico nel suo complesso. In zone molto estese del mondo lo
iodio disponibile negli alimenti è scarso e ciò spiega perché il rischio di gozzo e, nei casi di maggiore carenza,
anche il rischio di un difetto dello sviluppo mentale, è stato a lungo molto elevato fino ad interessare oltre due
miliardi di persone nel mondo. Negli ultimi anni la profilassi iodica, con l'aggiunta di iodio nel sale comune, ha
consentito di contrastare, nella maggior parte dei paesi, gli effetti della carenza iodica. La recente
introduzione in Italia di una legge che promuove la distribuzione generalizzata del sale iodato a tutta la
popolazione, ha già dato i suoi frutti, ma è importante che l'uso del sale iodato sia esteso a tutta la
popolazione per una completa prevenzione dei disturbi da carenza iodica. Per rispondere alle recenti
raccomandazioni di limitare il consumo di sale negli alimenti, il nostro motto è: poco sale ma iodato! Tra le
malattie della tiroide non legate alla carenza alimentare di iodio, le forme più comuni sono le malattie
autoimmuni e in particolare la tiroidite di Hashimoto, con o senza ipotiroidismo e il morbo di Basedow,con
ipertiroidismo spesso associato ad esoftalmo. Anche in questo caso, la donna è colpita molto più dell'uomo.
Per l'ipotiroidismo è disponibile l'ormone tiroideo sintetico (levotiroxina) che è del tutto identico all'ormone
naturale e corregge completamente i disturbi da ridotta produzione ormonale. Per l'ipertiroidismo si hanno a
disposizione farmaci che frenano rapidamente l'eccesso di funzione tiroidea, ma spesso non consentono un
controllo definitivo dell'ipertiroidismo. In questi casi, l'intervento chirurgico (tiroij dectomia) o la terapia
radiometabolica con radiodiodio permettono di ottenere una cura definitiva dell'ipertiroidismo. I tumori maligni
della tiroide sono relativamente rari e,come illustrato in un apposito articolo di questo supplemento, sono
spesso suscettibili di guarigione se trattati adeguatamente.Tra questi tumori il carcinoma papillare può essere
indotto dalle radiazioni e in particolare dallo iodio radioattivo liberato negli incidenti nucleari, come si è
verificato dopo l'incidente di Chernobyl. Paradossalmente, nelle dosi opportune, lo stesso iodio radioattivo
viene utilizzato con successo nella terapia dell'ipertiroidismo e anche dello stesso tumore maligno della
tiroide. In questo fascicolo sono brevemente illustrati i grandi progressi effettuati dalla ricerca bio-medica,
nella diagnosi e nella terapia delle malattie della tiroide. Riteniamo qui opportuno sottolineare il grande
contributo dato dagli studi della fisiopatologia tiroidea che ha avuto nella prevenzione e cura di affezioni della
tiroide con elevato impatto sociale, per la loro diffusione e gravita. Si tratta del cretinismo endemico che è
stato ormai debellato in gran parte del mondo con la iodoprofilassi, e del cretinismo sporadico (dovuto
all'ipotiroidismo congenito), che viene efficacemente prevenuto con una pronta terapia con ormoni tiroidei,
grazie alla diagnosi precoce consentita dallo screening neonatale. Si tratta di vere e proprie conquiste epocali
su scala mondiale.
Aldo Pinchera Drofessore Emerito di Endocrinologia, Università di Pisa
Roberto Rocchi Dirigente medico Dipartimento Endocrinologia e Metabolismo, azienda Ospedaliera
Universitaria Pisana.
SANITÀ NAZIONALE
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La tiroide e le sue malattie
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 10
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Europlan: scacco alle malattie rare
Si chiama EUROPLAN il progetto europeo triennale che ha preso avvio nel 2008 ed è coordinato dal Centro
Malattie Rare dell'Istituto Superiore di Sanità. Obiettivo principale del progetto è quello di diffondere un
sistema di metodologie, procedure, casi di studio e indicatori per supportare i 27 Stati membri dell'Unione
Europea a definire il proprio piano nazionale riguardo alle malattie rare. Nel corso del 2010 si sono svolte 15
conferenze Nazionali di supporto al progetto per definire il quadro generale in ogni Paese. In Italia la
Conferenza Nazionale "The European Project for Rare Diseases National Plans Development" si è svolta a
Firenze dall'll al 13 novembre 2010.Dalla conferenza sono emersi alcuni nodi cruciali e sono state individuate
le direttive per potenziare l'efficacia e l'efficienza delle politiche socio-sanitarie in tema di malattie rare. Gli
obiettivi e le strategie di intervento mirano a porre il paziente e la sua famiglia al centro di ogni politica e
azione. Fondamentale è costituire un unico Comitato nazionale di riferimento, migliorare l'assistenza e gli
interventi socio- sanitari, promuovere l'informazione, favorire la formazione del personale sanitario. Infine
Europlan punta a incentivare la ricerca e a condividere l'expertise a livello europeo per arrivare
tempestivamente alla diagnosi corretta
SANITÀ NAZIONALE
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IN BREVE
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 10
(diffusione:334076, tiratura:405061)
L'importanza dello screening neonatale
Chiamano "malattie rare", ma tanto rare non sono: si tratta di circa 600 patologie ereditarie che coinvolgono
la biochimica del metabolismo e che si stima colpiscano un bambino ogni 500 nuovi nati. Patologie che
hanno una gravita variabile, che possono portare alla morte o irrimediabilmente incidere nella qualità della
vita, ma che potrebbero essere contrastate nei sintomi se identificate precocemente. "Il 6% della popolazione
ne è affetta. Il 30% dei pazienti muore prima dei 5 anni di vita. Il 25% di loro attende da 5 a 30 anni per avere
la conferma della diagnosi e il 40% di loro ha avuto inizialmente una diagnosi sbagliata - spiega Cristina
Vallotto, Presidente dell'Aismme Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie Onlus-. Una
diagnosi corretta e precoce può essere assicurata efficacemente solo dallo screening neonatale metabolico
allargato, un test che consente l'identificazione di oltre 60 malattie metaboliche ereditarie a poche ore dalla
nascita. Questo fa sì che si possa immediatamente intervenire con diete e cure che possono contrastare o
congelare i sintomi quando anche non salvare una vita". Lo screening allargato Attualmente in Italia tutti i
nuovi nati vengono sottoposti a uno screening che individua tre malattie ereditarie: la fibrosi
cistica,l'ipotiroidismo congenito e la fenilchetonuria. Con lo stesso prelievo si potrebbero invece identificare
fino a oltre 60 malattie metaboliche, patologie per la cui terapia esistono evidenze scientifiche efficaci. "Lo
screening allargato viene applicato per legge solamente in Toscana e in altre piccole aree a macchia di
leopardo, grazie alla buona volontà di singoli amministratori o Istituti - continua la Vallotto - Questo genera
disparità inaccettabili tra i bambini, sofferenze che potrebbero essere evitate ma anche un aggravio di spese
per il servizio sanitario nazionale, che si trova in carico pazienti gravi che potrebbero non esserlo". La
situazione regionale Piemonte e Veneto sono fermi, Sardegna e Lombardia hanno il sì della Regione ma
attendono l'attuazione, Sicilia, Lazio, Liguria e Campania portano faticosamente avanti una sperimentazione
ma senza certezze per il futuro, in Puglia si spera per un rapido avvio e in Emilia Romagna lo screening è
stato allargato già a 26 malattie. "Occorre invece un'unica cabina di regia nazionale per le malattie rare, così
come un fondo nazionale per i farmaci orfani e una equa distribuzione dei fondi per la ricerca - conclude la
Vallotto - e l'approvazione della legge quadro delle malattie rare, il DDL 52 che prevede appunto la fine delle
disparità con l'introduzione obbligatoria dello screening ma anche l'aggiornamento delle liste delle malattie
che danno diritto alle esenzioni. È fermo anche il decreto sull'assistenza che prevede il prepensionamento dei
genitori in caso di bambini malati, provvedimenti che giacciono in Parlamento da troppi anni a dimostrazione
del sostanziale disinteresse della politica ai nostri problemi". Sensibilizzare l'opinione pubblica "In questi anni
- commenta Cristina Vallotto - abbiamo lavorato per sensibilizzare il mondo medico e le Istituzioni
sull'importanza dell'applicazione di questo test, preoccupandoci anche di fare sensibilizzazione e
informazione sulle malattie rare. Campagne informative, raccolta di firme e di fondi, lettere appello alle
Autorità Sanitarie Nazionali e Locali, iniziative che hanno voluto richiamare l'attenzione anche sulla necessità
di prestare una maggiore attenzione ai problemi delle famiglie nella gestione quotidiana dei malati".
"Una diagnosi corretta e precoce può essere assicurata efficacemente solo dallo screening neonatale
metabolico allargato." Cristina Vallotto Presidente dell'Aismme, Associazione Italiana Sostegno Malattie
Metaboliche Ereditarie Onlus.
SANITÀ NAZIONALE
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Lo screening neonatale permette di identificare oltre 60 malattie metaboliche ereditarie. Ciò consente di avere
una diagnosi precoce e di poter intervenire con la terapia più appropriata
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 9
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Le innovazioni e i progressi nel trattare le neoplasie e l'utilizzo di un efficace antidoto contro uno spiacevole
effetto collaterale della chemioterapia, portano il paziente ad affrontare la malattia con maggiore fiducia e
speranza
Ce ne parla il Dott. Pasquale Razionale, Direttore Day Hospital Interdivisionale Oncologico, Az. Ospedaliera
di Legnano - Presidio di Cuggion Dott. Razionale, quali sono stati i miglioramenti fatti nel trattare il paziente
affetto da neoplasia? Notevoli progressi sono stati fatti a tutti i livelli nell'affrontare la patologia neoplastica
(prevenzione, diagnosi, terapia etc). Il passo più qualificante nella mia professione è stato spostare
l'attenzione dalla malattia oncologica al paziente come persona. Lo sforzo quotidiano rivolto in tal senso è
gravoso per tutti gli operatori del settore e dovrebbe quindi essere una scelta. Mi rendo conto che queste
parole possono sembrare a prima vista quasi scontate ma è il quotidiano prendersi cura anche delle
necessità più banali (appuntamenti, prescrizioni, impegnative, orari, ma soprattutto tempo e dialogo
assolutamente necessari) che porta i pazienti stessi a pronunciare la parola "tumore" con maggior
determinazione, li rende sempre più ansiosi di conoscere dettagli sulla loro malattia, sui trattamenti che li
aspettano e ad aver "fiducia". Quando necessario ricorrere alla chemioterapia, questa viene accettata con
meno timori, grazie anche alla continua divulgazione dei risultati ottenuti che alimentano la speranza in un
trattamento ormai consolidato. Come nel caso delle antracicline il cui uso in associazione in tumori
largamente diffusi come quello della mammella, del polmone ma anche nei sarcomi, in alcune forme di
leucemia o linfomi, ha realmente cambiato l'orizzonte. La chemioterapia ha effetti collaterali importanti. Uno di
questi è lo stravaso da antracicline. Esistono trattamenti volti a controllarlo? Molti degli effetti collaterali della
chemioterapia, sono oggi resi accettabili dai continui progressi dei trattamenti di supporto; tra gli eventi
avversi uno tra i più temuti è lo stravaso (la fuoriuscita accidentale di farmaco vescicante o irritante dal sito di
iniezione nel tessuto sottocutaneo circostante) che normalmente è raro (fino al 6,5%) ma che può facilmente
accadere e causare danni locali di diversa gravita, a volte irreversibili. Si tratta di un evento che incide in
maniera importante sulla storia clinica del paziente oncologico, in quanto causa di sofferenze non necessarie
e invalidità (a breve e lungo termine) in individui debilitati e sottoposti spesso a pesanti regimi terapeutici,
oltre che a influire sullo stesso programma chemioterapico, ritardando o causando l'interruzione della terapia.
Lo stravaso da antracicline oggi si può controllare-dominare senza i timori e i pericoli di un tempo, per cui
anche l'usò delle antracicline, "quella rossa" come dicono i pazienti, ha uno spauracchio in meno. È
disponibile, infatti, un antidoto assolutamente specifico che se utilizzato nei giusti tempi tecnici risulta efficace,
sicuro e in grado di evitare danni estetici, menomazioni e necessità di chirurgia ricostruttiva. Si stima infatti
che un terzo degli stravasi di sostanze vescicanti produrrà ulcerazione in assenza di terapia specifica. Quali
sono gli ulteriori vantaggi di questo antidoto? La disponibilità dell'antidoto presso il Centro dove si praticano i
trattamenti chemioterapici consente inoltre di proseguire il piano di cura senza interruzioni ed evitare le
conseguenti ulteriori ripercussioni psicologiche negative. È l'unico antidoto con l'indicazione specifica "da
utilizzare nello stravaso da antracicline" così come è l'unico antidoto approvato e garantito dagli enti regolatori
preposti, EMA in Europa e FDA in USA. In qualità di inibitore della topoisomerasi II (enzima cardine nella
regolazione della struttura tridimensionale del DNA) e chelante del Ferro (contrasta la formazione di radicali
liberi) il suo meccanismo d'azione, complesso da spiegare in poche parole, è estremamente specifico e i
risultati sono comprovati da studi clinici internazionali. Questo per ribadire l'importanza della prevenzione e
della cura di tutti gli aspetti complessivi del paziente oncologico non concentrandoci solo sul risultato.
SANITÀ NAZIONALE
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ONCOLOGIA: IL PAZIENTE AL CENTRO DELLA TERAPIA
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 6
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Scoprire tempestivamente i difetti ereditari che sono all'origine dell'80% delle malattie rare è il solo modo per
poter avviare le cure adeguate prima che si instaurino danni permanenti, cure che oggi sono disponibili anche
nel nostro Paese.
Sobi, gruppo innovativo, da oltre due anni presente anche in Italia, è impegnato in ricerca, sviluppo e
commercializzazione di farmaci per malattie rare. Sobi è presente in Italia da oltre due anni: un'azienda che
viene dal freddo, ma con il calore di una missione di speranza per migliaia di malati: rendere disponibili
farmaci che curino malattie rare. Si tratta di una società farmaceutica nata dalla fusione della società svedese
Biovitrum con Swedish Orphan International, con un fatturato di oltre 290 milioni di dollari in crescita e un
listino di circa 60 farmaci. L'azienda è già oggi in grado di dare una risposta ad alcune malattie metaboliche
ereditarie, come i disturbi del ciclo dell'urea (il fenilbutirrato di sodio favorisce l'eliminazione dell'ammoniaca
circolante in eccesso, che causerebbe gravi effetti tossici principalmente di natura neurologica) e la
tirosinemia ereditaria di tipo I (il nitisinone, unico farmaco approvato in Europa per questa patologia, è in
grado, in associazione a una dieta ipoproteica, di migliorare significativamente la funzione epatica e renale e
prevenire pericolose crisi neurologiche. L'individuazione precoce della malattia e l'inizio del trattamento prima
dei 6 mesi di età ha aumentato il tasso di sopravvivenza a 4 anni dal 60% al 95%.) Sobi sta anche lavorando
per riuscire a rendere disponibili innovative proteine ricombinanti (in corso di sperimentazione clinica) per
altre patologie rare. In particolare, per il deficit di secrezione della lipasi pancreatica nei nati pretermine, che
ne limita le capacità digestive, di assorbimento e di metabolismo lipidico, Sobi sta sviluppando una lipasi
ricombinante umana da addizionare al latte materno pastorizzato o di formula, per sopperire a tale carenza
enzimatica, che causerebbe conseguenze potenzialmente anche gravi. Altre patologie sulle quali Sobi ha
fecalizzato la propria ricerca sono le emofilie A e B, difetti di coagulazione del sangue causate da un deficit di
un fattore della coagulazione (rispettivamente il fattore Vili e il fattore IX). Entrambe colpiscono
prevalentemente i maschi e si manifestano con emorragie spontanee frequenti e sanguinamenti patologici
secondari a piccoli traumi. Anche in questo caso, Sobi sta sviluppando molecole di sintesi, cioè fattori
ricombinanti, che possano sostituire i Fattori Vili e IX mancanti.
SANITÀ NAZIONALE
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UNA RISPOSTA IMPORTANTE ALLE MALATTIE RARE
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 6
(diffusione:334076, tiratura:405061)
VANESSA SALZANO [email protected]
Domanda: Qual è la mission della Consulta Nazionale Malattie Rare? B Risposta: Difendere i diritti dei malato
raro e della sua famiglia: puntando alla legislazione e sostenendo attivamente il vivere quotidiano. La
Consulta Nazionale Malattie Rare, costituita nel 2007 per volere del Ministero della Salute con una
convenzione con il Centro Nazionale della Malattie Rare, prevedeva supporto scientifico e logistico fino
all'anno scorso. I Gruppi di Lavoro si sono occupati della ricerca di tutte le difficoltà cui vanno incontro i malati
rari e sono state proposte le eventuali soluzioni in un nutrito documento, ma la Convenzione non è stata
rinnovata. La Consulta oggi "Per non perdere il lavoro di questi anni, le associazioni che partecipavano alla
Consulta si sono riunite per farla rinascere privatamente e ora - spiega Flavio Bertoglio, Presidente della
Consulta Nazionale per le Malattie Rare e Presidente dell'AIMPS (Associazione Italiana Mucopolissaccaridosi
e Malattie Affini) - siamo quasi pronti: entro l'autunno faremo un evento di presentazione per farci conoscere
e proseguire il nostro lavoro". Cosa farà la nuova organizzazione? "Vogliamo partecipare a tutti i tavoli in cui
si parla di malattie rare e dedicarci al malato raro più che alla malattia - risponde il dott. Bertoglio - e cioè di
quelle piccole cose quotidiane che pesano tantissimo nel contesto del malato raro. Inoltre stiamo
monitorando il Disegno di Legge 52 che prevede gli screening neonatali obbligatori, perché esistono alcune
malattie che possono essere curate in tempo con una diagnosi così precoce: tutte le malattie rare che hanno
o che avranno una terapia riconosciuta devono avere lo screening. Il Disegno di Legge prevede anche un
fondo nazionale che è importantissimo e anche per questo lo sosteniamo". Per le famiglie dei malati rari Non
si immaginano le difficoltà giornaliere cui vanno incontro le famiglie dei malati rari, a partire dalle istituzioni
che, a volte, sembrano ignorare i loro diritti. "L'AIMPS è attiva per il sostegno alle famiglie a 360° - afferma
Flavio Bertoglio - dalla comunicazione alle amministrazioni comunali affinchè procurino gli educatori
scolastici, che sono a loro carico, al sostegno economico alle famiglie che più necessitano e ce ne sono,
perché laddove vi è un malato raro e disabile il livello di povertà si alza e spesso mancano le risorse per le
esigenze più banali. Per questo crediamo molto anche nel Disegno di Legge 2090 - Bianchi, perché
purtroppo tocchiamo ogni giorno con mano problemi che potrebbero essere ridimensionati così come avviene
in altri Paesi Europei".
Flavio Bertoglio Presidente delia Consulta Nazionale per le Malattie Rare e Presidente dell'AIMPS.
SANITÀ NAZIONALE
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TUTELARE I DIRITTI DEL PAZIENTE
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 5
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Nel caso di malattie rare come quelle da accumulo Iisosomiale, che presentano un decorso cronico,
progressivo e degenerativo, riveste particolare importanza la possibilità di spostare la terapia dall'ospedale al
domicilio del paziente. Il trattamento delle malattie di Fabry e di Gaucher, infatti, prevede un'infusione
endovenosa ogni 14 giorni; essere costretti ad effettuarla in ospedale comporta inevitabilmente disagi per il
paziente e i suoi familiari. Il primo servizio di terapia domiciliare, Fabry@ home, offerto gratuitamente da
Shire dal 2008, ha permesso a molti pazienti di essere curati a casa da personale altamente specializzato e
in stretta collaborazione con il centro clinico di riferimento. Questo ha consentito di personalizzare il
trattamento in base alle loro esigenze, eliminando i pesanti inconvenienti in termini di tempo e trasporto, e
garantendo al contempo una compliance al trattamento del 98%. Oggi gli stessi vantaggi vengono offerti
grazie a Shire anche ai pazienti affetti dal
SANITÀ NAZIONALE
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L'importanza della terapia domiciliare
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 5
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Le gravi e numerose problematiche legate ai pazienti affetti da serie patologie che, proprio a causa della loro
rarità, sono poco conosciute, sono il principale obiettivo di Shire Italia divisione HGT. Leader a livello
mondiale, Shire si distingue per l'attività incentrata su un unico scopo, quello di permettere di condurre una
vita migliore alle persone affette da patologie che alterano la qualità della vita.
Le malattie rare sono patologie croniche, progressive, degenerative e spesso fatali. In Italia colpiscono oltre 1
milione di persone. Negli ultimi anni si è rafforzata l'attenzione delle Istituzioni, della classe medica e della
ricerca pubblica e privata per non lasciare «soli» sia i pazienti che i loro familiari. La divisione Human Genetic
Therapies (HGT) di Shire Italia è perfettamente in linea con questa aspettativa tanto che da anni è impegnata
nei confronti dei pazienti e delle famiglie che devono convivere con patologie rare quali le malattie da
accumulo Iisosomiale, fra cui la malattia di Fabry, la sindrome di Hunter e la malattia di Gaucher, e
l'Angioedema Ereditario. Shire è un'azienda multinazionale dinamica, fondata circa 20 anni fa da un gruppo di
imprenditori che capirono l'importanza di investire in alcuni ambiti terapeutici rimasti fino ad allora
insoddisfatti. Fin dai primi anni si concentra sulla ricerca e sviluppo di farmaci innovativi per il trattamento
delle cosiddette malattie"rare"al fine di dare una riposta alle costanti richieste dei pazienti e di offrire ai medici
e al personale sanitario strumenti all'avanguardia per la lotta contro la malattia. "La nostra azienda sottolinea Francesco Scopesi, direttore generale di Shire HGT - è fortemente impegnata nel campo delle
malattie rare e si distingue proprio perché fecalizzata su un unico scopo: permettere alle persone affette da
patologie, da gravi patologie rare di condurre una vita migliore." La nostra visione al servizio di medici e
pazienti ha portato l'azienda a sviluppare trattamenti per le malattie da Accumulo Lisosomiale, come la
malattia di Fabry, la sindrome di Hunter e la malattia di Gaucher. Queste patologie croniche hanno un'origine
genetica e sono caratterizzate da una grande eterogeneità di manifestazioni cliniche che insorgono
prevalentemente nei primissimi anni di vita, per difetto o assenza di uno degli enzimi contenuti nei lisosomi,
vescicole che funzionano da veri e propri "centri di riciclo"della cellula. Considerando ciascuna specifica
patologia, le malattie da accumulo lisosomiale possono essere definite rare e presentano un'incidenza
variabile: da 1 caso su 40.000 nascite della Malattia di Gaucher del Tipo 1, a 1 su 100.000 della Malattia di
Fabry, per arrivare a 1 su oltre 4 milioni della Sialidosi, il disturbo più raro. Tuttavia esistono più di 40
differenti malattie lisosomiali, ognuna delle quali associata a un difetto o alla carenza di uno specifico enzima,
e considerate nel loro insieme queste patologie sono relativamente comuni e rappresentano un grave rischio
sanitario, avendo un'incidenza complessiva di 1 caso su 7.700 nascite. Grazie all'impegno di Shire, oggi la
terapia per le patologie da accumulo lisosomiale si può fare anche a domicilio. Shire è stata infatti la prima
azienda nel campo delle terapie enzimatiche sostitutive a sviluppare il programma Fabry@home, che
prevede l'assistenza a domicilio per la somministrazione del trattamento terapeutico. Avere la possibilità di
essere curati a casa, da personale altamente specializzato ed in stretta collaborazione con il centro clinico di
riferimento offre numerosi vantaggi ai pazienti affetti da queste patologie, consentendo di ridurre i disagi
derivanti dagli spostamenti al Centro Clinico, migliorando l'organizzazione del proprio tempo (infusioni
effettuate secondo le proprie preferenze nel rispetto del calendario infusionale) e riducendo la perdita di
giornate lavorative. Inoltre, il programma, totalmente gratuito per i pazienti e per il Servizio Sanitario
Nazionale, consente anche di aumentare l'adesione al piano terapeutico assicurando un servizio
personalizzato. "A due anni dalla nascita del programma Fabry@home oggi Shire è lieta di poter fornire
anche il servizio Gaucher@home per i pazienti affetti da malattia di Gaucher. Questi programmi
rappresentano un grande traguardo e noi, come Azienda, abbiamo voluto dare un supporto significativo per
un netto miglioramento della qualità di vita dei nostri pazienti."- conclude Francesco Scopesi.
SANITÀ NAZIONALE
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Malattie rare: Shire un impegno concreto al servizio del paziente e del
medico
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
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(diffusione:334076, tiratura:405061)
Domanda: Perché il problema dei tumori rari è così rilevante? H Risposta: Perché nel complesso i casi di
tumore raro possono giungere a un quinto dei casi totali di neoplasia maligna. I tumori rari, come si può
facilmente intuire dalla definizione stessa, sono neoplasie che si manifestano in un numero molto ristretto di
persone. Si tratta di una famiglia eterogenea di patologie che colpiscono svariati organi: si va dai tumori
localizzati nel tratto testa - collo a quelli che si sviluppano nella regione addominale o nell'area genitale, ad
alcuni sarcomi, etc. II problema della diagnosi II fatto che si tratti di una forma rara non significa
necessariamente che il tumore sia incurabile, ma come avviene nel caso di patologie poco frequenti, la rarità
della neoplasia rende più difficoltoso effettuare una diagnosi puntuale in maniera tempestiva e rivolgersi a
specialisti davvero esperti nella scelta della terapia più appropriata, anche a causa della mancanza di studi
clinici in merito. Nel 2001 è stata istituita dalla Conferenza Stato-Regioni la Rete Nazionale delle Malattie
Rare, in cui rientra anche quella oncologica. La Rete Tumori Rari è una collaborazione permanente tra centri
oncologici su tutto il territorio nazionale, finalizzata al miglioramento dell'assistenza ai pazienti con tumori rari,
attraverso la condivisione a distanza di casi clinici, l'assimilazione della diagnosi e del trattamento secondo
criteri comuni, l'accesso dei pazienti alle risorse di diagnosi e cura. L'incidenza delle neoplasie rare La Rete
considera "rare" le neoplasie con incidenza annuale inferiore o uguale a 5/100.000. Importante è sottolineare
che nel complesso, considerando le molteplici forme di neoplasie, il numero dei casi di pazienti affetti . da un
tumore raro è elevato. Secondo i dati dell'Associazione Italiana dei Registri Tumori - AIRTUM - sommando
tutti i casi di neoplasia maligna rara si può arrivare fino al 20% di tutti i tumori maligni, con oltre 500 mila
nuove diagnosi ogni anno in Europa e almeno 10 mila in Italia. Pertanto il problema dei tumori rari è
socialmente rilevante, paradossalmente proprio in termini quantitativi. Un altro problema è di natura etica
poiché i pazienti affetti da un tumore raro, si trovano a subire discriminazioni dovute alla bassa incidenza
della loro patologia. Inoltre, i tumori rari comportano un eccesso di costi sanitari e di costi sociali da
migrazione sanitaria. La collaborazione diventa pertanto di fondamentale importanza nell'assistenza ai
pazienti affetti da tumore raro. Per quanto riguarda la ricerca clinica la collaborazione tra istituzioni, strutture
sanitarie, istituti di ricerca consente di originare casistiche rilevanti in termini numerici. Queste sono
essenziali, per esempio, per lo sviluppo di nuovi farmaci "orfani"per la terapia delle varie forme di neoplasie
rare.
SANITÀ NAZIONALE
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Limpatto e l'incidenza dei tumori rari
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - Malattie Rare
Pag. 2
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Quando si parla di malattie rare non bisogna credere che siano "rare" le persone che ne sono affette: in Italia
circa due milioni di cittadini sono considerati malati rari.
In Europa una malattia è considerata "rara" quando colpisce non più di 5 persone ogni 10.000 abitanti,
parliamo infatti di un fenomeno che interessa decine di milioni di persone nel mondo. Del resto, il numero di
malattie rare conosciute oscilla tra le 7000 e le SOOO.Nel 70% dei casi si tratta di patologie pediatriche e
nell'80% di patologie genetiche ma colpiscono individualmente piccoli numeri di pazienti. È da qui che deriva
il problema di una corretta diagnosi: "Ci sono malati che attendono decine di anni prima di giungere a una
diagnosi e nel 50% dei casi non ci si arriva nel corso della vita - dichiara Bruno Dallapiccola, Direttore
Scientifico dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Responsabile del Progetto Orphanet - c'è quindi molto
lavoro da fare perché abbiamo Linee Guida attendibili solo per 100- 200 malattie" Italia ed Europa A seguito
della L.279/2001, l'unica legge che ha regolamentato le malattie rare in Italia, è stato creato il Centro Malattie
Rare. "Uno dei compiti di questo coordinamento è la realizzazione del Registro Nazionale Malattie Rare ma
non tutte le Regioni comunicano i propri dati e quindi non possiamo dire di avere un registro nazionale. Inoltre
- continua il Direttore - ad aprile è stata emanata una nuova legislazione europea, importante perché ha dato
il via alla libera circolazione dei pazienti in Europa ed entro il 2013, ogni stato membro dovrà sviluppare un
Piano Nazionale per le malattie rare, prevedendo tra l'altro risorse dedicate. Credo che questa prospettiva sia
importante in quanto garantirà a tutti standard assistenziali basilari. Siamo orgogliosi di fare parte del
Progetto Orphanet, assunto dalla Comunità Europea come strumento operativo per disseminare informazioni
sulle malattie rare e sulle risorse disponibili nei singoli Paesi in termini di diagnosi, assistenza e ricerca". Le
Terapie Poche diagnosi, poche Linee Guida, pochi farmaci. Anzi in quest'ambito si parla di "farmaci orfani"
cioè di farmaci che sono destinati alla cura di malattie talmente rare che i promotori sono poco disposti a
diffonderli nelle condizioni abituali di commercializzazione. "In Europa ci sono poco più di 60 farmaci orfani,
prevalentemente di interesse oncologico ma - spiega Dallapiccola - quando si parla di cura per le malattie
rare non bisogna incentrare il discorso solo sui farmaci orfani perché c'è anche tutto il settore della chinirgia,
dei trapianti, della terapia cellulare, della psicomotricità e della robotica". LaGenomica Siamo alla vigilia di
una rivoluzione fondamentale nella ricerca sulla genomica. Cosa sta succedendo? "Le nuove piattaforme
genomiche consentono di analizzare il patrimonio ereditario con una velocità 50mila volte superiore a quella
disponibile solo 10 anni fa e - afferma Bruno Dallapiccola - oggi i costi delle analisi sono stati fortemente
abbattuti. L'idea è di utilizzare su larga scala queste piattaforme per definire nei prossimi anni le basi
biologiche di tutte le malattie genetiche rare".
"Il numero di malattie rare conosciute oscilla tra le 7000 e le 8000. Nel 70 % di casi si tratta di patologie
pediatriche e nell'80% di patologie genetiche".
Bruno Dallapiccola, Direttore Scientifico dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Responsabile del
Progetto Orphanet.
SANITÀ NAZIONALE
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Malattie rare, non rari malati
27/06/2011
Il Sole 24 Ore - L'Esperto Risponde
Pag. 4
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Dirìgenti medici Inpdap, nota 7 giugno 2011, n. 22
Lavoro. L'Inpdap ha fornito indicazioni operative sul regime di cumulo tra pensione e redditi da lavoro
dipendente, in relazione alla collocazione a riposo dei dirigenti medici e del ruolo sanitario. Tali soggetti
possono lavorare fino al compimento dei 70 anni e, qualora si sia optato per la cessazione dell'attività
lavorativa prima del raggiungimento di tale soglia e si risulti in servizio al 31 gennaio 2010 si ha la facoltà di
chiedere la riassunzione. In tal caso, però, i redditi derivanti dalla pensione e dal lavoro derivanti dalla
riassunzione non sono cumulabili. La legge (articolo 22 della legge 183/2010) stabilisce come limite massimo
di età perii collocamento a riposo dei dirigenti medici e del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale il
compimento di 65 anni di età, ovvero, su istanza dell'interessato, al maturare di 40 anni di servizio effettivo. In
ogni caso, in base alla legge 183/2010, il limite massimo di permanenza non può supera rei 70 anni di età e
la permanenza in servizio non può dar luogo a un aumento del numero dei dirigenti. In virtù della modifica
introdotta, quindi, il limite massimo di età dei dirigenti medici e del ruolo sanitario del Ssn si suddivide in due
diverse fattispecie alternative: al compimento del 65 ° anno di età; al maturare del40 "anno di servizio
effettivo e nel limite di 70 anni di età. «HSole 24 Ore»-16 giugno 2011
SANITÀ NAZIONALE
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NOVITÀ PREVIDENZA & LAVORO I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI EI CHIARIMENTI AL 21 GIUGNO
28/06/2011
La Repubblica - Genova
Pag. 6
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Asl 3: Canini addio, tocca a un "piemontese"
Il valzer dei nuovi direttori generali, l'Idv fa quadrato per difendere Neirotti a Savona Vertice notturno con i
partiti di maggioranza Conzi confermato alla Spezia
AVA ZUNINO
L'ULTIMA casella a riempirsi è quella della Asl 2, dove Idv ha fatto quadrato per mantenere Flavio Neirotti alla
direzione generale. Una partita che alle dieci di sera non era ancora decisa. A quell'ora non era neppure
iniziata la riunione di giunta che era stata fissata per le otto e mezza di sera. La manovra delle nomine dei
direttori generali delle Asl ieri ha impegnato in una maratona il presidente della Regione, Claudio Burlando,
l'assessore alla salute Claudio Montaldo, la giunta e gli esponenti dei partiti della maggioranza. La sorpresa
riguarda la Asl 3 genovese, la più grande della Liguria dove si gioca la partita più delicata in questi tempi di
tagli alle risorse: Burlando ha scelto Corrado Bedogni, 57 anni, medico, genovese di nascita che ha lavorato
sempre in Piemonte dove dal 2009 è direttore generale della Asl1 di Cuneo.
Bedogni è stato uno dei principali collaboratori di Fulvio Moirano, il direttore generale di Agenas, l'agenzia
nazionale dei servizi sanitari per le Regioni. E molta parte della riservatezza con cui il presidente Burlando ha
voluto gestire la fase di scelta delle candidature potrebbe essere dovuta proprio alla necessità di non
compromettere la situazione di Bedogni il cui contratto a Cuneo non è in scadenza. A Genova dunque esce di
scena Renata Canini, la pupilla dell'assessore Montaldo che l'ha difesa fino all'ultimo. Era chiaro da tempo
che il rapporto di fiducia con il presidentee la giunta era saltato. Tutto il contrario di quanto è accaduto a
Gianfranco Conzi, medico genovese, direttore generale della Asl numero 5 spezzina che resta dove è: ha
gestito bene una situazione che quando è arrivato era la peggiore della Liguria.
Per la Asl 1 di Imperia non è previsto l'arrivo di un volto nuovo, ma una soluzione interna: diventa direttore
generale, infatti, Mario Cotellessa, pediatra, attuale direttore sanitario. Esce di scena Antonio Rossi. La
giornata è stata lunga. Era cominciata a metà mattina con una riunione di maggioranza in cui l'assessore alla
salute Montaldo aveva giocato in difesa contro esponenti di Idv, Rifondazione e lista Burlando.
Partiti decisi a chiedere che, dovendo condividere le responsabilità dei tagli e dei ticket inevitabili (128 milioni
in meno per il 2011), volevano partecipare anche alla scelta dei manager che dovranno reggere le strutture.
Muro contro muro ma non proprio. Alle nove di sera era ancora in corso la riunione politica con gli esponenti
dei partiti. La giunta per decidere non era ancora iniziata. Il nodo era sulla Asl 2 savonese, con Idv decisa a
sostenere Flavio Neirotti che in questi anni ha ampliato l'offerta sanitaria, riuscendo anche a realizzare il
pronto soccorso "leggero", con i medici a disposizione nell'intero arco della settimana. Ma da tempo su
Neirotti si erano addensate nubi di tipo politico perché qualcuno nel Pd lo avrebbe accusato di essersi troppo
sbilanciato a favore del candidato sindaco del centrodestra.
I nomi ASL 1 Mario Cotellessa, pediatra, attuale direttore sanitario della stessa Asl ASL 2 L'Italia dei Valori
difende il direttore uscente Flavio Neirotti ASL 3 Corrado Bedogni, attuale direttore generale della Asl1 di
Cuneo ASL 5 Gianfranco Conzi resta alla Asl che aveva risollevato dal disastro PER SAPERNE DI PIÙ
www.regione.liguria.it genova.repubblica.it
Foto: I MANAGER
Foto: Sopra Claudio Montaldo sotto Neirotti, Asl 2
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CRONACA
28/06/2011
La Repubblica - Firenze
Pag. 9
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Da 165 a 100 milioni col piano taglia-spese. Ma ancora non basta La strategia: reparti doppioni da accorpare,
trasporti ordinari da ridurre
MICHELE BOCCI
PARTIVANO da 165 milioni di prospettiva di sbilancio per il 2011, sono arrivati a circa 100. I direttori generali
delle Asl toscane ieri hanno presentato al presidente della Regione Enrico Rossi e all'assessore alla salute
Daniela Scaramuccia i tagli previsti per abbassare le spese, come era stato loro richiesto la settimana scorsa.
Oltre un terzo della cifra, dunque, è stata limata ma al governatore non basta. Vorrebbe chiudere a zero,
ipotesi che guasterà i sonni a più di una direzione aziendale. Del resto ci sono Asl che lavorando per qualche
giorno hanno ridotto lo sbilancio del 50% e c'è da chiedersi perché non lo abbiano fatto prima. Quest'anno il
dipartimento alla salute non ha il tesoretto solitamente usato per chiudere in pari il bilancio della sanità perché
se ne è andato per coprire il buco di Massa.
Ovviamente la Regione ha delle altre riserve ma al momento non si sa fino a quanto si può arrivare per
venire incontro alle Asl. E' un mistero per gli stessi direttori.
E così l'invito è a tagliare, o meglio razionalizzare. Ognuno ha portato in Regione le sue idee. C'è chi ha
deciso di accorpare reparti doppioni, chi interverrà sulla spesa farmaceutica ospedaliera o territoriale, chi
punterà sulla riscossione del ticket, che si sa essere non sempre efficace, oppure sulla riduzione dei trasporti
ordinari. C'è poi il tema della sostituzione del personale che esce. Su questo le Asl non devono prendere
decisioni autonome visto che la Corte costituzionale ha deciso che devono spendere per il loro dipendenti
quanto nel 2004 (e non nel 2006 come aveva stabilito la Regione) meno l'1,4%. Può voler dire che spesso
non si sostituisce chi va in pensione, e più in generale che è necessario lavorare sull'organizzazione per non
ridurre l'attività e quindi i servizi per i cittadini.
Alcune Asl ieri hanno presentato riduzioni del 50% del loro sbilancio, ad esempio da 8 a 4 milioni, altre del
25% (da 12 a 9 milioni). Resta il grande nodo fiorentino. Careggi dovrebbe aver dimezzato i suoi 15 milioni
prospettiva di deficit, la Asl non è riuscita ad arrivare a quella percentuale con i suoi circa 50 milioni.
Non navigano in buone acque nemmeno l'azienda ospedaliera di Pisa e la Asl di Arezzo. Non si tratta
comunque della fine del lavoro. Da qui a dicembre Rossi e Scaramuccia faranno altre verifiche del bilancio.
Mentre ieri pomeriggio si svolgeva l'incontro sui bilanci, Stefano Mugnai, Alberto Magnolfi e Paolo Enrico
Ammirati del Pdl presentavano una interrogazione. «La Giunta toscana informi con urgenza tramite apposita
comunicazione circa gli esiti della riunione con i direttori generali delle Asl della Toscana sul deficit di circa
165 milioni di euro nei bilanci di previsione 2011 delle Asl stesse e, di conseguenza, sull'effettivo e reale stato
dei conti delle Asl della Toscana per gli anni 2010 e 2011», dicono i consiglieri regionali.
La situazione BILANCI Il presidente Rossi e l'assessore Scaramuccia (nella foto) incontrano regolarmente i
manager Asl per controllare i bilanci 2011 L'assessorato non ha a disposizione riserve straordinarie per tutte
le Asl perché ha dovuto usare i soldi per coprire il buco di Massa MILIONI L'altra settimana la prospettiva di
sbilancio delle Asl per la fine dell'anno era di 165 milioni. Ieri si è tenuta una nuova riunione in cui la cifra è
scesa a 100 OBIETTIVO ZERO Rossi ha chiesto ai direttori generali di portare a zero la prospettiva di
passivo. Un obiettivo molto difficile da raggiungere
SANITÀ NAZIONALE
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Asl, sforbiciato un terzo del rosso
28/06/2011
La Repubblica - Bologna
Pag. 6
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DIECI milioni di finanziamento alle Ausl per ridurre le liste d'attesa di esami e visite e rispettare i limiti di 24
ore per le urgenze, 7 giorni per le urgenze differibili, 30 giorni per le prime visite programmabili e 60 per la
diagnostica. La Giunta regionale ha approvato ieri il nuovo piano triennale per il governo delle liste di attesa e
chiede ai professionisti e alle Ausl «un serio impegno sull'appropriatezza in tutti percorsi, dalla prescrizione
all'erogazione». Una novità riguarda lo sviluppo di percorsi di diagnosi e terapia con la definizione dei tempi di
attesa (30 giorni per la diagnosi e altri 30 per l'avvio della terapia) per le aree cardiovascolare e oncologica.
«Rinnoviamo l'impegno per ridurre i tempi di attesa - ha detto l'assessore alla sanità, Carlo Lusenti chiedendo però a professionisti e aziende più attenzione».
SANITÀ NAZIONALE
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Liste d'attesa nella sanità emiliana la Regione stanzia 10 milioni di euro
28/06/2011
La Repubblica - Bari
Pag. 2
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Ticket, assedio dei sindacati Vendola se ne va dal vertice
Protestano anche forestali e lavoratori della sanità Il presidente avverte "Sulle nomine Asl faremo una cosa
rivoluzionaria"
PIERO RICCI
UN INGORGO di proteste e di sigle sindacali, dalle confederali alle autonome che hanno rumorosamente
presidiato i portici di via Capruzzi. Pochi disagi ma caccia aperta agli amministratori nel giorno in cui il
Consiglio regionale deve discutere rendiconto 2010 e prima variazione al bilancio 2011, una manovra da 33
milioni quasi tutti concentrati, ironia della sorte, a sostegno dell'occupazione. Infatti tra i manifestanti ci sono
anche alcuni dei 1200 forestali che saranno stabilizzati e che sono lì, a controllare che non ci siano scherzi.
I più richiesti degli amministratori sono ovviamente il governatore Nichi Vendola e gli assessori al Bilancio,
Michele Pelillo e alle politiche della salute, Tommaso Fiore. I più organizzati quelli dell'Ugl e dell'Usppi a
sostegno della vertenza dei lavoratori della Casa Divina Provvidenza di Foggia e di Bisceglie. Sit-in anche
degli infermieri precari della Puglia: vogliono la proroga dei contratti fino ai concorsie una priorità nelle
assunzionia chiè da anni precario. Anche le Acli hanno protestato sotto la Regione dopo che i sindacati
avevano protestato sotto la sede dell'Enaip: chiedono una soluzione per gli addetti della formazione che
rischiano a fine mese di perdere anche la cassa integrazione.
Ma la protesta last minute è stata quella di Cgil Cisl Uil contro i ticket farmaceutici. I confederali non hanno
gradito il blitz della giunta regionale che ha ridotto il numero degli aventi diritto all'esenzione totale. «Ci sono
altre strade per trovare le risorse, come l'abbattimento dei costi della politica», hanno urlato dalla Cisl.
Poi quando i segretari sono stati ricevuti da Vendola, è volata qualche parola di troppo che ha indotto il
governatore a lasciare il tavolo in anticipo. Anche i sindacati andranno via a mani vuote: «Non ci possiamo
ritenere soddisfatti, sulla sanità c'è un atteggiamento molto dirigistico da parte dell'assessorato», ha detto il
segretario della Cisl Giulio Colecchia annunciando per oggi un'altra giornata di mobilitazione. Ci sarà anche la
Uil: «Il giudizio è negativo - ha detto il segretario regionale Aldo Pugliese - non abbiamo ricevuto risposte e la
Regione non può trincerarsi dietro la questione del piano di rientro».
E la Cgil? «I segnali non sono dei migliori ma il giudizio è sospeso», spiega Antonella Morga, della segreteria
regionale della Cgil Puglia annunciando che le bandiere della Cgil oggi non saranno in via Capruzzi perché lo
sforzo della giunta sull'occupazione è tangibile nella manovra in discussione. Oggi, tra l'altro, a legge
approvata, la giunta nominerà i manager Asl. Lo ha detto Vendola, in aula, concedendo l'informativa chiesta
dal Pdl dopo le dimissioni polemiche del manager della Asl di Bari, Nicola Pansini: «A lui - dice Vendola - va
tutta la mia stima.
L'unica garanzia che posso offrire, la più seria, a questo Consiglio, è che la materia è stata completamente
sottratta al tavolo negoziale con i partiti e con i gruppi consiliari». Una cosa «rivoluzionaria, unica». Ma è un
Vendola «preoccupato» perché le proiezioni del riparto sanitario per il 2012 che circolano, prevedono un
taglio ulteriore di 400 milioni di euro.
La manovra in cifre 13 MILIONI È la somma destinata per la stabilizzazione dei 1200 tra gli ex lsu forestali e
gli addetti della Sma. La posta finanziaria interessa l'Arif la neonata agenzia regionale dei forestali 12
MILIONI La somma impegnata per acquistare le quote lucane di Aqp rientrano in bilancio per finanziare tra
l'altro il fondo per gli eventi meteorici che avrà una dote di 500mila euro 9 MILIONI È la somma destinata a
quattro dei sei consorzi di bonifica per far fronte alle spese per il personale prima di essere commissariate e
di rimettere in moto i piani di classifica 6 MILIONI È la somma destinata ad Aeroporti di Puglia per finanziare,
questa volta con risorse proprie del bilancio regionale, il protocollo con Ryanair per i voli low cost
Foto: PROTESTE Un'immagine della manifestazione di ieri mattina
SANITÀ NAZIONALE
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CRONACA I conti della Regione
28/06/2011
La Repubblica - Napoli
Pag. 11
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Specialisti a convegno per la chirurgia plastica
(g. d. b.)
PELLE levigata, assenza di macchie cutanee e rughe al bando.
Arriva l'estate, aumenta l'ansia del look estetico. C'è chi si accontenta dell'ultimo ritrovato cosmetico e chi,
invece, pretende di cancellare qualsiasi segno del tempo. Sul volto o sul corpo poco importa, l'imperativo è
apparire giovani e in forma. Per discutere della correzione degli inestetismi e dei segni dell'invecchiamento
del viso, individuando i ritocchi da effettuare, si è tenuto il corso "Chirurgia estetica del volto", organizzato e
presieduto da Francesco D'Andrea, ordinario di Chirurgia plastica al II Ateneo, che si è concluso venerdì
scorso. Il convegno era indirizzato agli specialistie ai medici desiderosi di affinare le loro competenze su
argomenti di ampio interesse. Gli esperti si sono concentrati sulle principali cause delle disarmonie del volto
spaziando dalle tecniche più recenti, mediche e chirurgiche. Tra temi affrontati: le metodiche per cancellare le
rughe (dal botulino ai filler) agli interventi per eliminare le borse palpebrali o la ptosi (caduta) del sopracciglio.
Alcune sessioni hanno affrontato i cosiddetti ritocchi necessari a contrastare gli inestetismi conseguenza
dell'eccesso di sole: dalla biorivitalizzazione ai soft lifting con radiofrequenza, ai peeling leggeri, fino alla
chirurgia mininvasiva. «Il viso è la parte del corpo più visibile e quindi ha un ruolo fondamentale nella vita di
relazione - osserva D'Andrea- Anche lievi disarmonie sono causa di disagio per otto donne su dieci, di ogni
età. E il fenomeno non risparmia i maschi». PALPEBRE L'intervento per rimuovere le "borse" è la
blefaroplastica FILLER Sono i materiali che in medicina vengono iniettati nel derma o nel sottocutaneo
Foto: Francesco D'Andrea
SANITÀ NAZIONALE
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II Ateneo È stato organizzato e presieduto dall'ordinario Francesco D'Andrea
28/06/2011
La Repubblica - Napoli
Pag. 10
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Campania, allarme infarto-bis
Ogni anno sono più di 5 mila, i consigli dei cardiologi
GIUSEPPE DEL BELLO
INFARTO bis, allarme Campania. La minaccia di un secondo attacco ischemico è tutt'altro che remota: ogni
anno colpisce 5200 cittadini. E ne uccide tre al giorno. A rivelare la nuova emergenza sono i cardiologi
ospedalieri dell'Anmco che, insieme alla "Fondazione per il tuo cuore" e alla holding farmaceutica AstraZeneca, promuovono la campagna "Il valore della vita". Se da una parte, grazie alla trombolisi effettuata in
emergenza, si registra un incremento del numero di sopravvissuti al primo infarto, dall'altra si fanno i conti
con il cosiddetto secondo evento.
Eppure, mettersi al riparo dal reinfarto sarebbe possibile, sottolineano gli esperti, se i pazienti rispettassero i
consigli del medico e, soprattutto, uno stile di vita corretto. A partire da dieta ed esercizio fisico, quotidiano e
ben monitorato. «Il primo infarto è sempre un fulmine a ciel sereno - spiega il presidente dell'Anmco
Campania Giovanni Gregorio - I dati dimostrano che il miglior controllo dei fattori di rischio ha funzionato,
riducendo la probabilità di infarto in chi non lo ha mai avuto. Così, l'accidente cardiovascolare, anche
improvviso, grazie alle terapie tempestive, permette un'ampia sopravvivenza. Ma è un errore abbassare la
guardia: il primo infarto è un campanello d'allarme che indica una salute del cuore non perfetta».
Ancora numeri. Ogni anno sono 13 mila i campani ricoverati per infarto cardiacoe di questi8 mila alla loro
"prima volta".
Le vittime ammontano a 300, con un rischio mortalità stimata del tre per cento.
Ma il vero allarme, avvertono gli specialisti, è rappresentato proprio dai 5200 pazienti colpiti da secondo
infarto: uno su cinque muore entro l'anno.
«Gli ultrasessantacinquenni e i pazienti in insufficienza renale o diabetici sono più a rischio - aggiunge
Marino Scherillo, presidente nazionale Anmco e primario al Rummo di Benevento - ma con terapie adeguate
potremmo dimezzare il pericolo del secondo attacco e la mortalità. Purtroppo, ad un anno dall'infarto, solo un
paziente su due segue le cure, mentre quelli con meno di 60 anni le sottovalutano perchè si considerano
erroneamente al sicuro». Di qui nasce la campagna "Art for heart school": indirizzata alle scuole perchè,
conclude Gregorio, la prevenzione va imparata sin da piccoli e poi perché «gli studenti si trasformano in
ambasciatori in famiglia del corretto stile di vita».
l'agenda MONALDI Domani s'inaugura al Monaldi la nuova cardiologia della Sun.
Alle 9.30, tavola rotonda su "Ospedale dei colli: tra tradizione e modernizzazione, l'assistenza si fa
eccellenza". Presenta Antonio Giordano, intervengono Raffaele Calabrò, Fulvio Moirano, Stefano Caldoro e
Ferruccio Fazio (a sinistra). Alle 10.45 cerimonia inaugurale, introdotta da Maria Giovanna Russo.
LAPAROCHIRURGIA Iniziato il corso di perfezionamento della scuola di chirurgia laparoscopica nella
divisione del Monaldi.
La scuola, diretta da Francesco Corcione (a destra) prevede la partecipazione di 30 chirurghi. In programma
anche sessioni teoriche e puntualizzazioni tecniche tenute da esperti di chirurgia CHIRURGIA "Skill base
surgery" è il simposio che ha ospitato i maggiori esperti di neurochirurgia al congresso sulla Chirurgia del
Basicranio che si conclude oggi all'Excelsior. SCLEROSI MULTIPLA Oggi, alle 10.30 all'hotel Mediterraneo
Ciro Gargano, chirurgo e radiologo vascolare, presenta la casistica dei suoi interventi con insufficienza
cerebrospinale cronica associata a sclerosi multipla.
FEDERFARMA 60 mila diabetici napoletani non potranno più ritirare in farmacia i prodotti necessari al
controllo della glicemia.
Federfarma Napoli ha deciso di sospendere la distribuzione dei presidi da venerdì: siringhe e aghi per
insulina, strisce reattive per glicemia e lance pungi dito. Federfarma, presieduta da Michele Di Iorio, ha deciso
dopo l'assegnazione della gara d'appalto per la distribuzione dei kit per diabetici ad altra ditta da parte di
SANITÀ NAZIONALE
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PIANETA SANITA'
28/06/2011
La Repubblica - Napoli
Pag. 10
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SANITÀ NAZIONALE
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Soresa. ENDOCRINOLOGIA Alle 10 si apre il forum di aggiornamento in terapia delle malattie endocrine nel
complesso di Monte S.
Angelo. Presieduto dai professori Fenzi e Lombardi, e coordinato dall'ordinario Annamaria Colao (a destra).
Interverranno Raffaele Calabrò e Massimo Marrelli.
SALUTE MENTALE "Nella terra del fuoco.
Una scossa per la qualità della convivenza" è l'evento organizzato dalla Salute mentale della Asl Na 2 nella
struttura residenziale Iside: domani alle 20 (via Orsa minore 3, Licola).
Si tratta, spiegano gli organizzatori, di una riflessione su mancanze e difficoltà per operatori e utenti.
PASCALE Consegnati ieri al Pascale i 7 attestati del progetto FIXo. Due i percorsi formativi: specialista di
innovazione, contabilità e gestione in campo sanitario, l'altro in Esperto per l'innovazione in risparmio
energetico, sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili, materiali per l'edilizia sostenibile.
PER SAPERNE DI PIÙ www. artforheart. it www. unina2. it
Foto: Una visita cardiologica
28/06/2011
La Repubblica - Ed. Nazionale
Pag. 43
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Urologia La finasteride è a rischio per tumore mammario?
A CURA DI ELVIRA NASELLI
lettera firmata e-mail Sono un medico di 55 anni, da oltre 10 in cura con finasteride (1 mg/die) per alopecia
androgenetica. Ho ottenuto buoni risultati e qualche effetto collaterale superabile. Mi ha allarmato la notizia
del possibile aumento di tumore mammario tra chi assume anche solo un milligrammo di farmaco al giorno.
Tale rischio è reale o solo teorico, e pesa di più dell'effetto protettivo verso il carcinoma prostatico? PROF.
ALDO F. DE ROSE urologo e andrologo, osp. univ.
San Martino, Genova Il rischio di carcinoma mammario con l'assunzione di finasteride è reale e non solo
teorico. Fino a novembre 2009, in tutto il mondo, sono stati segnalati 50 casi di tumore mammario con il
dosaggio di 5 mg di finasteride per l'ipertrofia prostatica e 3 casi con il dosaggio di 1 mg per combattere
l'alopecia androgenica. Ma altri casi sono stati segnalati anche lo scorso anno. La finasteride riduce i livelli di
DHT e aumenta i livelli di testosterone ed estradiolo. Sebbene nessun cambiamento nel rapporto
testosterone ed estradiolo sia stato osservato, questo potrebbe avere implicazioni nell'aumentato, potenziale,
rischio di tumore alla mammella. Gli altri effetti collaterali più frequenti sono deficit erettile, diminuzione del
desiderio, riduzione dell'eiaculato; e infine ginecomastia e mastodinia, cioè ingrossamento delle mammelle e
dolore. Mentre questo ultimo regredisce con la sospensione della terapia l'ingrossamento persiste.
Nel trattamento dell'alopecia con finasteride 1 mg/die, tali disturbi risultano molto attenuati mentre può
essere presente depressione che cessa con la sospensione della terapia. Differente è il ruolo della finasteride
e dutasteride nella prevenzione del tumore prostatico.
In questi giorni la Fda ha aggiornato le avvertenze presenti sulla scheda tecnica, ma le nuove informazioni
includono i possibili rischi (e non la prevenzione) di un leggero aumento delle forme di tumore alla prostata,
addirittura di alto grado.
Naturalmente questo dato è contestato dalle aziende.
SANITÀ NAZIONALE
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SALUTE LETTERE & RUBRICHE Il medico risponde
28/06/2011
La Repubblica - Ed. Nazionale
Pag. 42
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QUANDO IL NEUROLOGO LA PRESCRIVE DALLA PREVENZIONE ALLA
TERAPIA RIABILITATIVA
MARIAPAOLA SALMI
Il cervello non finisce mai di organizzarsi. È questo il segreto dell'evidente beneficio dei giochi di enigmistica
nel contrastare l'invecchiamento cerebrale. Le funzioni cerebrali più sono stimolate più godono di buona
salute: largo quindi a nuove sfide i neuroni. «Una lunga tradizione di studi scientifici realizzati con il supporto
dell'imaging pubblicati in anni recenti su Nature, Alzheimer's &Dementia, Neurology e altre, confermano come
le strutture del cervello che hanno a che fare con la memoria (ad esempio, l'ippocampo) si mantengano
meglio nelle persone con livello socio-culturale elevato», spiega il neurologo Carlo Caltagirone direttore
scientifico della Fondazione Santa Lucia di Roma, «anche se con l'età le funzioni intellettive si modificano, i
segni di malattia quando compaiono sono meno evidenti e il processo patologico impiega più tempo a
dilapidare la riserva cognitiva e cerebrale». Fare di calcolo, ricordare o riconoscere parole, risolvere problemi
alimenta questo patrimonio. «Le funzioni cerebrali non sono codificate geneticamente ma si organizzano con
l'esperienza - racconta Alessandro Treves docente di neuroscienze cognitive alla Sissa di Trieste - il cervello
dei mammiferi non ha niente di specifico oltre la grandezza ma quello umano ha un numero maggiore di
cellule nervose e di collegamenti (sinapsi), si struttura e si modifica di continuo per assolvere i compiti
quotidiani» . È noto che nei pazienti con ictus il recupero dipende dall'ampiezza della lesione ma soprattutto
dall'intensità delle terapie riabilitative. Alla perdita di aree e funzioni cerebrali dell'emisfero sinistro possono
sopperire altre dell'emisfero destro. Stessa cosa nelle demenze. Per questo i neurologi prescrivono i giochi
enigmistici e altre attività più dei farmaci, specie nelle fasi iniziali della malattia a scopo preventivo.
SANITÀ NAZIONALE
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R SALUTE LA PSICOLOGIA L'APPLICAZIONE
28/06/2011
La Repubblica - Torino
Pag. 9
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Sanità, contro i tagli di Cota protesta di sindaci e comitati
Oggi in Regione. Molinette, 30 posti in meno in medicina
SARA STRIPPOLI
TEMPI duri nell'estate delle Molinette. Per i mesi di luglio e agosto ci sarà un reparto di medicina in meno. A
scanso di equivoci, un reparto virtuale e non "fisico", visto che il piano estivo predisposto dall'azienda non
prevede chiusure ma annuncia un taglio del 10 per cento dei posti letto sulle sette medicine presenti in
ospedale, quelle che più di altri soffrono per l'aumento di ricoveri di malati anziani. Sui 300 posti complessivi,
se ne perderanno quindi 30, di fatto un reparto. La riduzione parte dal primo luglio e già si nota un aumento di
barelle aggiuntive nei corridoi dei reparti, circa trenta nelle medicine generali. A questa diminuzione si
aggiunge quella creata dall'Istituto di riposo di corso Unione Sovietica, che comincia ufficialmente la sua
attività con 34 posti letto a partire da oggi, ma deve essere bilanciata con la perdita dei 46 posti del Farinelli,
con il quale si chiude ufficialmente la convenzione: un saldo negativo di altri 12 posti letto.
«Come si riuscirà ad affrontare questa situazione proprio non si capisce visto che nulla sappiano di deroghe
concesse dalla Regione e dell'assunzione dei 102 infermieri e operatori sanitari che aspettiamo da mesi», è
l'allarme lanciato dal responsabile aziendale della Cgil Francesco Cartellà. Nel frattempo il pronto soccorso
sta aumentando il suo carico di lavoro e la mancanza di letti nei reparti è destinata ad accrescere le difficoltà.
Se già la situazione non fosse abbastanza critica, dice ancora il sindacalista della Cgil «al futuro disagio si
deve sommare la novità di quest'estate, la perdita di 15 posti letto su 49 nelle terapie intensive, una
situazione che non si era mai presentata prima. Per non citare il fatto che i mancati inserimenti degli anziani
nelle case di cura per anziani creerà un imbuto ulteriore».
Questa mattina i rappresentanti aziendali delle Molinette aderiscono al presidio organizzato davantia Palazzo
Lascaris alle 10, un appuntamento nato dalla volontà del sindaco di Venaria e dei primi cittadini di Avigliana,
Lanzo, Carmagnola cui si sono aggiunti i colleghi dei paesi vicini, di Rivoli e del Canavese. Arriveranno
pullman da molte cittadine della cintura, con delegazioni dei diversi comitati spontanei di cittadini, preoccupati
per i tagli e per le paventate chiusure di servizi: «Lanciamo un appelloa tutte le realtà comunali che in questi
mesi hanno manifestato contro le decisioni della giunta regionale e dei commissari: non vogliamo che sia
smantellata la sanità pubblica e non vogliamo la chiusura degli ospedali», scrivono nel volantino. Oltre ai
rappresentanti sindacali di Molinette e Cto, in sciopero giovedì, questa mattina partecipano anche i
rappresentanti della funzione pubblica Cgil e Uil.
I punti critici 10 PER CENTO È il taglio di posti letto nelle sette medicine delle Molinette a luglio e agosto. A
conti fatti 30 posti 46 Sono i posti che si perdono al Farinelli con lo stop alla convenzione con le Molinette
OTTO Sono i sindaci dei Comuni (da Venaria a Rivoli) che oggi protesteranno in via Alfieri
Foto: La protesta di qualche settimana fa alle Molinette contro i tagli
SANITÀ NAZIONALE
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CRONACA
28/06/2011
La Repubblica - Ed. Nazionale
Pag. 33
(diffusione:556325, tiratura:710716)
"Lasciati da soli davanti alla malattia"
MARIAPAOLA SALMI
Cinque milioni di obesi, il 10% della popolazione italiana adulta, cinquantaduemila decessi l'anno per un
totale di 40 miliardi di euro in costi diretti e indiretti. Ce n'è abbastanza ritengono medici, pazientie istituzioni
perché la presa in carico dei gravi obesi in questo paese sia regolamentata da una specifica normativa.
Presentato da Ignazio Marino, il disegno di legge che si discute al Senato proprio in questi giorni propone tra
l'altro l'inserimento dell'obesità nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e la creazione di reti assistenziali
regionali articolate su cinque livelli (medicina di base e servizi di igiene alimentare e nutrizione, ambulatori
interdisciplinari, day hospital - day service - centro diurno, riabilitazione intensiva residenziale, ricovero
ospedaliero) collegate da un Centro di coordinamento regionale.
Siamo il paese che elegge ancora "miss cicciona", dove essere malati di obesità significa essere orfani, non
avere accesso a un letto d'ospedale né poter usufruire di indagini diagnostiche e terapie specifiche come
sottolineato dagli specialisti intervenuti al recente convegno "Presa in carico del paziente con obesità".
«Non solo manca un percorso codificato di diagnosi e terapia per questi malati che possono essere ricoverati
solo in emergenza e spesso tra mille difficoltà strutturali e tecniche, ma esiste una concreta difficoltà a far
comprendere ai pazienti, talvolta agli stessi medici e ai decisori politici che l'obesità è una patologia, al terzo
posto per importanza sociale e gravità dopo le malattie cardiovascolari e i tumori - afferma Lorenzo Maria
Donini, professore di scienza dell'alimentazione all'Università "Sapienza" di Roma - la mancanza di un piano
nazionale per la cura dell'obesità si ripercuote con evidenti disagi su tutto il territorio, il Lazio poi con 50.000
obesi complicati e 5 mila morti l'anno, patisce di più la disorganizzazione o la carenza dei Servizi di dietetica e
nutrizione clinica che, sottodimensionati e depotenziati, restano per ora l'unico strumento per valutare e
seguire in qualche modo gli obesi e i pazienti con disturbi alimentari».
I dati dimostrano che i migliori risultati per combattere l'obesità si ottengono nei pazienti meglio informati,
eppure i risultati di una recente indagine evidenziano che nel 51% dei Servizi non c'è il medico e nell'85%
delle strutture manca lo psicologo, figure di riferimento essenziali nell'ottica di quell'approccio multidisciplinare
di cui si parla da anni.
PER SAPERNE DI PIÙ w3.uniroma1.it/scialim www.sio-obesita.org
SANITÀ NAZIONALE
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R SALUTE LA PREVENZIONE Obesità Cinque milioni di italiani non ricevono adeguate cure dal Ssn. Ora
una proposta di legge: la patologia rientri nei Livelli essenziali di assistenza
28/06/2011
Il Messaggero - Ed. Nazionale
Pag. 12
(diffusione:210842, tiratura:295190)
L'uomo e la donna affetti da fibrosi cistica chiedono un esame che la legge vieta
CARLA MASSI
ROMA - Rosetta e Walter sono due giovani sposi che desiderano un figlio. Ma non se la sentono di mettere al
mondo un bambino che potrebbe non essere sano. Entrambi, infatti, sono colpiti da fibrosi cistica. Una
malattia genetica che si trasmette in un caso su quattro al nascituro. Per questo, qualche tempo fa, hanno
chiesto di poter ricorrere alla fecondazione in vitro pur non essendo sterili così come prevede la legge. Nel
nostro Paese, infatti, è consentito accedere alla procreazione assistita solo alle coppie che non possono
avere figli e quelle in cui il partner maschile abbia una malattia sessualmente trasmissibile come l'Aids. La
fecondazione in laboratorio, attraverso uno screening embrionale, permettere di far venire al mondo un
bambino in buona salute. La coppia si è rivolta a Strasburgo sostenendo che la nostra regolamentazione
viola il loro diritto alla vita privata e familiare. Nel ricorso si parla di discriminazione, l'uomo e la donna si
appellano alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Il ricorso è stato accolto. La Corte fa sapere che
coppie nella stessa situazione di quella italiana possono già ricorrere alla fecondazione in vitro (quindi anche
all'esame embrionale) in quindici paesi europei: Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia,
Grecia, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito.
Esultano le associazioni che sostengono la revisione della legge 40 sulla fecondazione dà, invece, una
diversa lettura della decisione della Corte di Strasburgo il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella.
«Dispiace constatare che sul ricorso della una coppia italiana alla Corte europea si stanno diffondendo
equivoci ed interpretazioni sbagliate. Il ricorso non è stato ancora dichiarato ricevibile ma è stato soltanto
presentato. Siamo ben lontani da una sentenza». Il sottosegretario ribadisce il no alla selezione genetica
degli embrioni che «è espressamente vietata dalla legge stessa». «Quando Strasburgo esaminerà la legge
40 del 2004 - commenta l'avvocato Filomena Gallo vice segretario dell'associazione Luca Coscioni - mi
auguro che consenta un accesso universale alle tecniche di fecondazione assistita a tutti coloro che per
avere un figlio sano hanno bisogno dell'aiuto della medicina, eliminando discrimini insensati e riconoscendo i
diritti universali». Certo è che quanto sarà deciso dalla Corte di Strasburgo avrà effetti vincolanti. Questo
significa che l'Italia dovrà rispettarne le indicazioni ed, eventualmente, modificare la legge. Che, in sette anni,
per otto volte è finita sui banchi della Corte costituzionale se vengono considerati nel conto anche i ricorsi per
altri articoli del testo. Come quelli sul congelamento degli embrioni, la diagnosi preimpianto e il limite di
utilizzo di tre embrioni per ciclo di fecondazione. Il 13 gennaio 2010 il giudice Antonio Scarpa del tribunale di
Salerno ha autorizzato, per la prima volta in Italia, la diagnosi genetica preimpianto ad una coppia fertile
portatrice di una grave malattia ereditaria, l'Atrofia muscolare spinale di tipo 1, in deroga, appunto, alle nostre
norme sulla fecondazione. «La decisione di Strasburgo - spiega Ignazio Marino senatore Pd presidente della
Commissione di inchiesta sul servizio sanitario nazionale - avrà effetti generali perché non riguarderà solo la
coppia che ha presentato ricorso ma tutti, per effetto dei cambiamenti che potrebbe subire la legge».
SANITÀ NAZIONALE
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Fecondazione, sì di Strasburgo al ricorso di una coppia malata
28/06/2011
Il Giornale - Milano
Pag. 1
(diffusione:192677, tiratura:292798)
Turni massacranti, multato il San Raffaele
I CONTROLLI Da tre anni l'ospedale è nel mirino degli ispettori del lavoro Sanzione da 6mila euro
Gli infermieri saltano i riposi obbligatori fra un turno e l'altro. Per questa violazione un reparto dell'ospedale
San Raffaele di Milano è finito nel mirino dell'ispettorato del lavoro che, a quanto pare, ha sanzionato
l'ospedale. Le irregolarità nella gestione dei turni sono state ripetute. A rilevarle gli ispettori del lavoro che,
allertati da una segnalazione, hanno effettuato diversi controlli dal primo gennaio 2008 al 30 settembre 2010,
accertando che gli infermieri del reparto ispezionato non usufruivano del riposo giornaliero di 11 ore,
obbligatorio ogni 24 ore, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 66 del 2003, attocon il quale in Italia
è stata recepita la normativa europea sui riposi minimi fra un turno e l'altro. La categoria degli infermieri è
spesso soggetta a questo tipo di violazioni, per motivi legati alla cronica carenza di organico. La sanzione al
reparto del San Raffaele ammonterebbe a circa 6mila euro. La Rsu, nei giorni scorsi, aveva inoltre parlato di
«segnali negativi» legati alla delicata situazione che l'Istituto, alle prese con debiti per quasi 1 miliardo di
euro, sta affrontando. «Basti pensare avevano spiegato i rappresentanti dei lavoratori - che per assumere
infermieri stanno ricorrendo al lavoro interinale, e ci dicono che occorre essere molto cauti per evitare esuberi
in un secondo momento». MaS
SANITÀ NAZIONALE
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INFERMIERI SENZA RIPOSO
28/06/2011
QN - Il Resto del Carlino - Ed. Nazionale
Pag. 23
(diffusione:165207, tiratura:206221)
ROMA. L'E.Coli parla anche italiano. Sarebbero, infatti, di origine italiana i germogli che avrebbero provocato
l'intossicazione venerdì scorso di una decina di persone a Bordeaux. La provenienza italiana è stata
accertata, e resa nota, da Nacho Parra, il direttore del negozio Jardiland di Villenave d'Ornon, dove i germogli
di trigonella (fieno greco) di mostarda e di rucola, erano stati acquistati. Ma Parra ha anche aggiunto che il
problema del batterio potrebbe non nascere lì. «Il modo in cui vengono coltivati può cambiare tutto - ha
spiegato - dipende anche dall'acqua che viene utilizzata per innaffiarli, forse l'acqua aveva un problema».
Insomma, i semi sono italiani, ma forse il batterio ha altra origine. In ogni caso, proprio ieri sera, il ministro
della Salute Ferruccio Fazio, ha firmato un'ordinanza per favorire la tracciabilità delle sementi. Tra le persone
colpite dall'infezione e ricoverate all'ospedale di Bordeaux, tre erano in condizioni gravi e sono state poste in
dialisi nel reparto di rianimazione per problemi renali provocati dal batterio killer.
SANITÀ NAZIONALE
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Batterio killer Bordeaux, germogli italiani nel mirino Fazio: «Via
all'ordinanza per la tracciabilità dei semi»
28/06/2011
Avvenire - Ed. Nazionale
Pag. 11
(diffusione:105812, tiratura:151233)
Realizzata in sei mesi la nuova struttura dell'ospedale pediatrico Santobono Ieri inaugurazione con Sepe
(V.Ch.)
NAPOLI . Un nuovo segnale di attenzione per i più piccoli, per i più fragili giunge dall'inaugurazione del centro
di alta specializzazione in "Neuroscienze per il risveglio dal coma" dei bambini ricoverati all'ospedale
pediatrico Santobono di Napoli. A tagliare il nastro e a benedire la nuova struttura è stato il cardinale
Crescenzio Sepe, che attraverso la Fondazione "In nome della Vita", grazie alla generosità dei napoletani, ha
dato un sostegno concreto alla realizzazione del centro che finalmente concentrerà le strutture diagnostiche
ed avrà maggiore ricettività. Il centro di neuroscienze pediatriche dell'ospedale napoletano è uno dei più
importanti in Europa, purtroppo non poteva offrire l'accoglienza necessaria al punto che i piccoli pazienti e le
mamme dovevano essere trasferite in strutture simili in altre regioni. Con l'apertura dei nuovi locali non sarà
più necessaria questa particolare forma di migrazione sanitaria. Il centro è stato realizzato in pochissimi mesi
ed è un segno concreto nell'ambito del Giubileo per Napoli, indetto dal cardinale Sepe. E il centro di
neuroscienze del Santobono diventa il simbolo stesso del Giubileo per Napoli: anche la città deve risvegliarsi
dal coma. Fu lo stesso cardinale Crescenzio Sepe ad annunciare la forte volontà di sostenere la
realizzazione di tale progetto nella serata svoltasi il 19 dicembre scorso nell'Auditorium della Rai, durante la
consueta asta di beneficenza. Lo scorso 11 febbraio il porporato ha benedetto la posa della prima pietra e
l'avvio dei lavori, ultimati rapidamente. Ieri finalmente l'apertura ufficiale. «Per realizzare questo reparto - ha
detto l'arcivescovo - abbiamo unito le forze». Sepe, accompagnato dal direttore generale dell'Azienda
ospedaliera Annamaria Minicucci, ha benedetto il nuovo reparto e si è poi recato nei locali che ospitano il
Palabimbo dove ha incontrato i familiari dei piccoli pazienti, i medici e gli operatori sanitari, sottolineando
come la fondazione "In nome della Vita" sia impegnata in favore dei bambini anche con altri importanti
progetti. Tra questi il centro di solidarietà "Casa di Tonia" e il progetto "Aiutami a Crescere" che prevede
"adozioni di vicinanza" per sostenere la scolarizzazione di bambini di Napoli appartenenti a famiglie disagiate.
SANITÀ NAZIONALE
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Coma, parte a Napoli il Centro per i risvegli
28/06/2011
Il Secolo XIX - Genova
Pag. 55
(diffusione:103223, tiratura:127026)
Sono un medico chirurgo specialista in scienza dell'alimentazione e mi occupo anche di dietologia. L'eccesso
di peso è sicuramente un problema di salute e ogni trattamento "improprio" può mettere a rischio la salute
fisica e mentale delle persone. Relativamente all'articolo comparso sul Secolo XIX del 22 giugno, il dott. Tata
intervistato afferma: «Non esiste nessun dietologo che di fronte a problemi di obesità non prescriva farmaci».
Non esistono, al momento, farmaci per il trattamento dell'obesità dopo il ritiro, nel 2010, del farmaco a base di
sibutramina, ma solo sostanze assemblate in preparazioni galeniche che agiscono sul centro cerebrale della
fame e della sazietà con effetti spesso pericolosi; e vorrei specificare che i farmaci neurologici non devono
essere utilizzati nel trattamento del peso, ma bisogna individuare che il paziente non sia affetto da un disturbo
del comportamento alimentare. Non credo sia corretto parlare, da parte del dott. Tata, a nome di tutta la
categoria dei dietologi esponendo solo la sua personale esperienza. Fortunatamente, non tutti i medici
dietologi, affrontano il problema peso in questo modo ma con la prevenzione, l'educazione alimentare e la
terapia cognitivo comportamentale spiegando ai pazienti che potranno raggiungere un peso compatibile con
un buono stato di salute. Non siamo macchine da soldi come spesso la gente è costretta a pensare.
SANITÀ NAZIONALE
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Obesità attenti ai farmaci
28/06/2011
Il Secolo XIX
Pag. 12
(diffusione:103223, tiratura:127026)
Bedogni, un genovese all'Asl 3 Neirotti resta, ma è scontro
Rossetti e Rambaudi all'attacco sulla Asl 2: non volevano la riconferma Rossi presenterà ricorso contro la
Regione
GUIDO FILIPPI
GENOVA. VELENI A IMPERIA Sc ontro frontale e maratona notturna per la giunta sulle nomine dei direttori
generali della sanità. Sono volati gli stracci con Udc e Idv che hanno puntato i piedi sui nomi proposti da
Burlando e a quanto pare hanno chiesto garanzie sulle nomine a Datasiel e Filse. La riunione, terminata alle
23.20 è stata interrotta due volte e Massimo Quaini dell'Idv è intervenuto a sostegno del vicepresidente
Marylin Fusco. Persino l'assessore al Bilancio Pippo Rossetti si è messo più di una volta di traverso. La
squadra è definita. Sarà Corrado Bedogni , genovese di Multedo, emigrato in Piemonte, il nuovo direttore
generale della Asl 3. È il colpo a sorpresa del presidente Claudio Burlando che dopo un incontri, sondaggi e
consultazioni ha deciso di affidare a un medico genovese l'azienda sanitaria più delicata. Bedogni che ora
dirige la Asl di Cuneo, arriverà non prima di agosto perchè deve dare almeno un mese di preavviso alla
Regione Piemonte, sempre che Cota non lo liberi prima. Il periodo di transizione dovrebbe essere gestito dal
direttore amministrativo Marco Damonte Prioli . Le altre nomine confermano tutte le anticipazioni del Secolo
XIX: Mario Cotellessa alla Asl 1 imperiese, Gianfranco Conzi alla Asl 5 spezzina, mentre Mauro Barabino al
San Martino-Ist firmerà il nuovo contratto (peraltro in scadenza il 31 agosto) nelle prossime settimane in
concomitanza con la nascita del nuovo polo ospedaliero. Ha vacillato Flavio Neirotti, appoggiato da Montaldo
per la riconferma alla Asl 2 e al centro dello scontro notturno in giunta. È poco gradito all'assessore Lorena
Rambaudi , dall'Idv e bocciato da alcuni esponenti del Pd savonese, ma appoggiato da Miceli. Contrario alla
sua riconferma anche l'assessore Rossetti che ha attaccato proprio Miceli. Potrebbe cambiare la terna di
comando: in corsa per la direzione amministrativa Andrea Conti (ora alla Spezia) e Michele Orlando (ora a
Imperia 1), mentre per la direzione amministrativa Graziella Baldinotti deve fare i conti con Renata Canini .
Bedogni è stato scelto direttamente dal governatore che si è consultato con Fulvio Moirano, il manager
savonese che è al timone dell'agenzia nazionale della sanità (Agenas), braccio operativo del ministro della
Salute Ferruccio Fazio . Moirano ha rifiutato la proposta di rientrare in Liguria per affiancare l'assessore
Montaldo, ma ha consigliato al presidente i nomi di alcuni candidati in grado di poter gestire un'azienda come
la Asl 3 che ha oltre seimila dipendenti e ha chiuso il 2010 con un bilancio di 930 milioni di euro. Il primo era
Gian Paolo Zanetta, ex ospedale Mauriziano di Torino ed ex Asl di Alessandria, che però non ha convinto il
governatore. Poi, una decina di giorni fa, Burlando ha incontrato Bedogni a cena e ha deciso di puntare su di
lui. Non gli era dispiaciuto nemmeno Giulio Fornero, l'ex direttore della Asl di Torino, molto apprezzato dall'ex
sindaco Sergio Chiamparino , sponsorizzato dall'assessore Montaldo e dal consigliere regionale del Pd Valter
Ferrando . Alla fine Burlando ha puntato dritto su Bedogni. Il nuovo direttore della Asl 3 ha 56 anni, è nato e
cresciuto a Multedo e ha iniziato a giocare a pallone come portiere nel Gruppo C con il mitico Sarosi come
allenatore. Soprannominato "il figlio del lattaio", un ex compagno di squadra ricorda il suo colpo di reni e il
suo coraggio. Dopo la laurea in Medicina a Genova e la specializzazione in Igiene (alla scuola di Pietro
Crovari ) ha lavorato al San Martino e poi a Sanremo come dirigente sanitario. A metà degli anni '90 è stato
nominato direttore sanitario a Savignano e poi all'ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo. Il 16 marzo 2009 il
grande salto con la promozione a direttore generale della Asl di Cuneo al posto del suo "maestro" Moirano,
chiamato a Roma per guidare l'Agenas. Ora vive in Piemonte con la moglie neuropsichiatra e il figlio ma torna
spesso a Genova per incontrare gli amici e a Marassi a vedere il Genoa. La Asl 1 è stata affidata al pediatra
Mario Cotellessa , ma Antonio Rossi ha già annunciato che presenterà ricorso perchè è stato mandato a
casa. Il nuovo direttore sanitario di Imperia potrebbe essere Giovanni Bruno , che ritorna dalla tormentata
esperienza alla Asl 3. Tutto secondo copione alla Asl 5 spezzina dove il genovese Gianfranco Conzi deve
SANITÀ NAZIONALE
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MARATONA NOTTURNA IN GIUNTA. LE NOMINE DEI DIRETTORI GENERALI CONTESTATE DA UDC E
IDV
28/06/2011
Il Secolo XIX
Pag. 12
(diffusione:103223, tiratura:127026)
SANITÀ NAZIONALE
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seguir e la pratica del nuovo ospedale.
I MANAGER AL TIMONE MARIO COTELESSA Il pediatra genovese è il nuovo direttore della Asl 1
imperiese. FLAVIO NEIROTTI Il manager è stato riconfermato alla Asl 2 savonese. CORRADO BEDOGNI Il
direttore della Asl di Cuneo guiderà la Asl 3 genovese. GIANFRANCO CONZI Il medico genovese è stato
confermato per tre anni alla Asl 5. MAURO BARABINO Il direttore del San Martino firmerà il contratto a fine
luglio.
28/06/2011
Il Secolo XIX
Pag. 1
(diffusione:103223, tiratura:127026)
SCANDALO OSPIZI, UN SOLO CONTROLLO ALL'ANNO
GUIDO FILIPPI
Uno scandalo nella scandalo delle case di riposo. La Regione spende 64 milioni e mezzo in un anno per
ricoverare gli anziani, ma non si preoccupa di far controllare come vengono assistiti, da chi vengono curati,
come mangiano e dove dormono. I numeri della vergogna parlano da soli: ogni struttura convenzionata viene
controllata in media una volta ogni dodici-quattordici mesi dagli ispettori della Asl. Così, come ha denunciato
l'inchiesta del Secolo XIX sulle case di riposo, gli ospiti vengono costretti a dormire nella palestra su brande di
fortuna, spesso c'è soltanto un'infermiera per trenta persone, il medico non si vede quasi mai, si mangia poco
e male e l'attività di animazione sono solo quattro belle parole scritte sul contratto firmato dalle strutture
private convenzionate con la Asl 3 genovese. Per ogni ospite incassano da 74 a 110 euro al giorno (in parte a
carico del servizio sanitario nazionale, il resto dalle famiglie degli anziani), ma i contratti non vengono
rispettati e raramente rischiano denunce o multe perché la Asl non controlla le 66 case di riposo genovesi e
dell'hinterland alle quali ogni mese versa oltre cinque milioni di euro per assistere, tra ospizi e centri di
riabilitazione, circa 4.100 persone. Gli "ispettori" sono sei geriatri part time perché devono spesso lavorare in
ufficio a firmare pratiche o sono impiegati nelle visite a domicilio agli anziani che presentano la domanda per
entrare negli ospizi. SEGUE >> 19 FORLEO e GRILLO >> 19 dalla prima pagina Il direttore del dipartimento
anziani della Asl 3, Ernesto Pallumeri, si difende di fronte a numeri che non lasciano scampo. «Mi rendo
conto che ha poco senso controllare una casa di riposo una volta all'anno, ma è già tanto quello che
riusciamo a fare». Di male in peggio. Tira in ballo la carenza degli organici per trovare una giustificazioni ai
soldi spesi, senza prima aver fatto le opportune verifiche sul rispetto delle convenzioni e sulla qualità del
servizio. «Abbiamo solo sei medici che devono fare molte altre cose. Fino a febbraio erano soltanto quattro,
poi sono arrivati due rinforzi». La mini squadra dei controllori è composta da medici geriatri parttime perché
quando non fanno ispezioni, visitano gli anziani che presentano la domanda per entrare nella strutture
convenzionate, firmano le pratiche. E non scoprono gli ospiti fuorilegge. Dai primi di gennaio a giovedì scorso
hanno fatto 120 controlli, ma le strutture visitate sono meno di una trentina. Ma cosa ancora più strana, non
hanno trovato irregolarità gravi e non hanno chiesto che vengano sospese convenzioni. Non basta: alla
commissione comunale (diretta dalla dottoressa De Camilli) e composta da tecnici e specialisti hanno
segnalato carenze (non gravi) a una decina di ospizi genovesi. «La richiesta di sospensione della
convenzione e la revoca dell'autorizzazione scattano soltanto quando emergono gravi carenze che mettono
in pericolo la salute degli ospiti. La "deportazione" di un anziano da una struttura a un'altra è sempre ad alto
rischio ed è dimostrato che la mortalità aumenta del 30 per cento». Con quale criterio vengono stabiliti i
controlli nelle case di riposo convenzionate? «Quando un parente di un ricoverato invia una segnalazione
andiamo a verificare, poi ci sono i controlli a sorpresa». Ma pagare fino a 110 euro al giorno senza controllare
non è una vergogna? «È vero, l'ho segnalato più volte alla direzione della Asl 3, ma se non ci sono le risorse
non si fanno i controlli». La Asl 3 ha firmato convenzioni a Masone, a Rovegno, a Ronco Scrivia, in alta
Valpolcevera e a Voltri. Come si può pensare che sei persone riescano a controllare tutte le strutture quando
per una visita è necessaria almeno una mezza giornata? I sei geriatri che costano alle Asl 3 circa 400 mila
euro di stipendi all'anno, a volte risultano irreperibili come è successo domenica quando i carabinieri del Nas
hanno chiesto il loro intervento urgente. Nel primo pomeriggio è stato messo a disposizione un medico del
servizio Igiene, per il blitz alla casa di riposo Monticelli di Bolzaneto in cui sono stati trovati quattro anziani a
dormire nella palestra e uno in un magazzino. Ieri, due giorni dopo la pubblicazione della prima puntata
dell'inchiesta del Secolo XIX , l'assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, è intervenuto e ha chiesto
una relazione dettagliata sulla situazione delle case di riposo genovesi alla direzione della Asl 3. Montaldo
dovrebbe chiedersi come sono stati spesi i 115 milioni di euro che nel 2010 la Regione ha speso per
assistere gli anziani nelle strutture pubbliche e convenzionate.
SANITÀ NAZIONALE
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L'INCHIESTA
28/06/2011
Il Secolo XIX
Pag. 1
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SANITÀ NAZIONALE
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Inviateci le vostre segnalazioni
Avete vissuto o state vivendo situazioni come quelle raccontate dal Secolo XIX nelle puntate dell'inchiesta
pubblicate nei giorni scorsi? Spese gonfiate, vessazioni, cattiva assistenza prestata agli anziani nelle case di
riposo genovesi? Raccontate le vostre storie a: [email protected]. Sul sito www.ilsecoloxix.it anche le
fotografie e i filmati girati nel corso del reportage, realizzato all'interno di tre ospizi cittadini
Foto: LA DENUNCIA IL RESOCONTO del blitz dei Nas alla Monticelli che ha dimostrato quanto denunciato
dal Secolo XIX a proposito degli anziani in sovrannumero che passavano la notte ammucchiati in palestra
Anziani ospiti davanti alla televisione nella casa di riposo dell'Opera don Orione
28/06/2011
MF - Fashion
Pag. 10
(diffusione:104189, tiratura:173386)
3arte nel 2007 il progetto di differenziazione di Sandoz Italia. La società fa propria l'head line della casa
madre, we will be the main provider of high quality, affordable medicines helping secure long-term access to
healthcare for people around the world, e lo traduce in una struttura dove business e ricerca volta alla
soddisfazione al cliente vanno di pari passo. Una volta definita l'acquisizione e successiva integrazione di
Hexal nel 2005, Sandoz inizia a creare business unit vincenti, da quella dei biosimilari nel 2007 a quella dei
prodotti medical driven l'anno seguente per arrivare nel 2009 alla specializzazione nel segmento ospedaliero.
In pochi anni la società di Origgio (provincia di Varese) entra di diritto nella top 2 del mercato ricostruito
dell'off patent e si distingue per la varietà dell'offerta. Con queste premesse va da sé che l'impegno della
società sia focalizzato per offrire a clienti e pazienti una gamma sempre aggiornata, affi dabile e ampia di
farmaci off patent che spaziano dai comuni generici equivalenti di largo uso a prodotti branded specifici per la
ginecologia e dermatologia per arrivare ai più sofi sticati iniettabili oncologici sino ai biosimilari, che
rappresentano l'anima biotecnologica dell'azienda. E in un paese come il nostro dove l'introduzione del
concetto di generico è ancora relativamente giovane, Sandoz si rivela un alleato importante per la salute di
tutti. Sono oltre 400 le referenze a listino tra cui tutta una serie di prodotti specialistici le cui formulazioni
perfettamente equivalenti sono oggi al servizio di tutti i pazienti. Per le malattie più comuni ma anche per
quelle rare. Il 2010 per la società da 181mln di euro di fatturato (dato IMS e IMFO) rappresenta una nuova sfi
da con l'introduzione di nuove linee off patent su prescrizione per il segmento dermatologico e ginecologico.
Non solo, al vaglio ci sono anche nuove formulazioni, a livello mondiale si stimano 1000 nuovi progetti, per
offrire opzioni accessibili, farmaci innovativi, strumenti di prevenzione e di automedicazione. Perchè la salute
è un diritto inalienabile. In Italia e nel mondo. Anche grazie a Sandoz.
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La salute accessibile non è un miraggio
24/06/2011
Vita - N.25 - 1 Luglio 2011
Pag. 13
(diffusione:45000)
Pandemie La meningite uccide un po' meno La sfida si vince con
monitoraggi e vaccini
[Joshua Massarenti]
Per la serie "L'Africa non è più soltanto una calamità". Dopo l'Aids, il continente africano sta registrando
successi importanti contro la meningite, una malattia che mette a rischio 450 millioni di persone residenti
nella cosiddetta "fascia di Lapeyssonie", un concetto forgiato nel 1963 dal medico militare francese Léon
Lapeyssonie e che copre un'area larghissima dell'Africa subsahariana tra il Senegal e l'Etiopia. In questa
zona, circa l'80% delle meningiti sono causate da un batterio meningococco molto aggressivo che provoca
danni fisici irreversibili. L'ultima più grande epidemia ha colpito nel 1996-97 più di 250mila persone e ucciso
25mila africani. «Nel corso del 2009, 14 Paesi africani hanno messo in piedi un programma di sorveglianza
raorzata del fenomeno che ha consentito di registrare un totale di 88mila casi sospetti, di cui 5.352 decessi»,
scrive una nota dell'Oms - Organizzazione mondiale della sanità. Assieme alle operazioni di monitoraggio, è
stato introdotto un programma di vaccinazione contro la meningite (Mpv) grazie a un partenariato tra l'Oms e
un'organizzazione non profit americana, Path, creato nel 2001 con fondi pari a 70 milioni di dollari messi a
disposizione dalla Bill & Melinda Gates Foundation. I casi di meningite A sono calati in modo spettacolare in
Burkina Faso (appena quattro casi nel 2011-11), Mali e Niger, anche grazie alla realizzazione di un nuovo
vaccino, prodotto da una società indiana, somministrato a 20 milioni di persone.
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