42° Festa della Cam pagna
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42° Festa della Cam pagna
ore 10,00 S. Messa di ringraziamento per i doni della terra ore 12,00 Apre la cucina DL’ARZDOURA ore 16,00 Tradizionale SFILATA di macchine agricole e di trattrici rarissime Nel pomeriggio lavorazione del frumento. Battitura del ferro. Funzionerà il forno a legna e il focolare. assaggiate le specialità della cucina dl'arzdoura: tortellini, gramigna, carne ai ferri, fiorentina, castrato, friggione! con la sponsorizzazione del COMUNE DI BUDRIO ore 17,00 Spettacolo per i più piccini: Teatrino dell’Es presenta “Orsa Bianca e Orso Brunetto, ballata delle stagioni e della fauna” ore 17,30 Riapre la cucina DL’ARZDOURA ore 21,00 Ballo sull’aia con il Gruppo Musica Vera LUNEDÌ 12 SETTEMBRE ore 19,00 riaprono la cucina DL’ARZDOURA, il bar, la pesca ore 21,30 spettacolo, musica, racconti… è con noi FAUSTO CARPANI ore 21,00 Lavorazione della canapa Provate la vostra abilità alla GIMKANA CON TRATTORI D’EPOCA Sabato 10 ore 21 cooperativa produttori bieticoli per informazioni: 333 2161330 - 338 7715883 - 051 807014 Iscrizione aperta a tutti Euro 10,00 ricchi premi!! Per informazioni 3384578114 Omaggio ai Nostri Vecchi DOMENICA 11 SETTEMBRE MoSTra PErSoNalE dI aCQuErEllI dI daNIEla CarPaNo 10-11-12 Settembre 2011 ore 18,00 S. Messa ore 19,00 Inizio della Festa con pesca, bar, cucina DL’ARZDOURA ed esposizioni. Apertura dei saloni delle curiosità, delle mostre e del mercatino Apertura della mostra: gli acquerelli di Daniela Carpano ore 21,00 Musica e ballo con BHB-Budrio Hospital Band ore 21,00 Rievocazione di antiche lavorazioni Gimkana con trattori d’epoca 42° Festa della Campagna SABATO 10 SETTEMBRE Un viaggio nella storia: progressi, cambiamenti, personaggi delle nostre campagne dall’Unità d’Italia a oggi durante la Festa nella rinnovata sala dedicata a don luciano Marani: PROGRAMMA Maddalena di Budrio Per tutta la durata della festa, saranno presenti alcuni artisti che daranno vita a un mercatino pieno di oggetti curiosi e originali. Per partecipare, informazioni al 333.2161330 Alcune macchine a vapore della collezione di F. Risi, storico collaboratore della Festa. L’avvento delle macchine ha modificato profondamente il lavoro dei campi a partire dalla fine dell’800 e inizio ‘900. La sfilata dei trattori d’epoca, anima della Festa della Campagna. (in copertina) antica trebbiatrice in una stampa del 1881 42° Festa della Campagna Si rinnova l’appuntamento con la Festa della Campagna. Sarà un'altra edizione, la 42°, piena di vecchie e nuove attrazioni: non mancheranno il ristorante e il bar a soddisfare i più golosi, non mancherà la sfilata della domenica a far restare ancora una volta tutti sorpresi di vedere tanti trattori scoppiettanti riempiere per un giorno le strade del paese, non mancheranno mostre, spettacoli, giochi. Ma per arricchire questa edizione della festa abbiamo voluto aprire anche i libri di storia: abbiamo approfittato dell’occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia per chiederci come e quanto sia cambiata la campagna in questo arco di tempo. Questa domanda era stata posta anche ai relatori della Conferenza di presentazione del tema della Festa della Campagna, che il 15 giugno hanno portato la loro esperienza e il loro sapere a Maddalena. Cesare Fantazzini, storico collaboratore della Festa, ci ha fatto riflettere su quanto si sia modificata la vita nelle campagne soprattutto dall’avvento della meccanica e dei trattori che hanno sostanzialmente modificato il modo di lavorare e i tempi del lavoro agricolo. Per la nostra festa questa riflessione è un punto centrale. È proprio dalla grande passione di Cesare Fantazzini, del padre, Cav. Angelo Fantazzini e di Don Luciano Marani che ha preso il via la collezione di antichi trattori che costituiscono ancora oggi il cuore della nostra Festa. Il Dott. Fantazzini ha sottolineato come il voler ricordare le fatiche del passato non sia un esercizio dettato dalla nostalgia, ma è anzi una ricerca volta alla comprensione delle tradizioni delle nostre terre. Paola Rubbi ha coordinato il dibattito citando momenti di vita contadina, ma soprattutto sottolineando la centralità dell’uomo nella vita della campagna e nelle sue tradizioni. Mons. Giovanni Catti e il Prof. Stefano Rovinetti hanno portato all’attenzione degli intervenuti il tema del dialetto. La storia della campagna è legata al dialetto e ancora oggi per definire certi strumenti o usanze il termine più utilizzato è quello proveniente dal quella lingua, oggi ormai dimenticata. La sua conservazione permetterebbe invece di mantenere una memoria più completa della vita delle nostre campagne. Ha partecipato alla conferenza anche la prof.ssa Lorenza Servetti, autrice di un testo che racconta un capitolo doloroso della storia del nostro territorio: l’emigrazione. La sua ricerca ha seguito 600 budriesi che si sono lasciati alle spalle una vita per cercarne una nuova in America. Le loro storie dure e a volte tragiche parlano però anche di uomini e donne che hanno portato con loro l’esperienza e la cultura derivante dal lavoro della terra. Un altro tema che merita di essere approfondito è quello riguardante gli strumenti della campagna e degli artigiani e il loro sviluppo nel tempo. La collezione della Festa in questo senso è molto ricca e il riscoprire questi attrezzi di lavoro è anche motivo di riflessione sulla durezza del lavoro dei campi, sulla fatica dei nostri padri e nonni contadini. Sono tanti spunti, diversi flash di una storia che attraversa appunto 150 anni. Saranno motivo di riflessione e di ricerca e animeranno le mostre della prossima Festa della Campagna, alla quale vi aspettiamo numerosi! Terminiamo con una citazione che ci ha regalato Mons. Catti: Pasolini parlava di “Limitatezza della storia e immensità del mondo contadino”, speriamo di cogliere una briciola di questa immensità e di offrirvela con la 42ª edizione della Festa della Campagna. m.f. un momento della conferenza del 15 giugno u.s.