Capitano G. Franco Marini

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Capitano G. Franco Marini
Capitano G. Franco Marini
Verbale della seduta del 19 gennaio 1967
Sono presenti: il generale C.a. Aldo Beolchini (Presidente), il generale C.a.
Umberto Turrini (Membro), il dottor Andrea Lugo (Membro), il col. pilota
Antonio Podda (Segretario).
La seconda parte della seduta è dedicata all'interrogatorio del capitano
Gianfranco Marini, capo del Centro tecnico dell'Ufficio "D".
Il presidente, esposti i compiti della Commissione e i fini che si propone,
chiede all'interessato di chiarire i vari incarichi ricoperti in seno all'Ufficio "D".
Il capitano Marini riferisce d'essere stato assegnato al Servizio nel 1963 e
precisamente quale ufficiale addetto al Centro tecnico n. 1 alle dipendenze
del t.colonnello Guerrazzi. Al trasferimento del Guerrazzi divenne il titolare
del Centro (20-7-1966).
A specifiche domande del presidente risponde:
• le attrezzature tecniche in possesso del Centro non sono quelle tradizionali
ma sono costituite da apparati speciali quali intercettatori telefonici,
ricetrasmettitori speciali, microfoni, registratori ecc.;
• il materiale d'intercettazione telefonica di provenienza Usa è suddiviso tra il
Raggruppamento centri Cs Roma, ed i Centri Cs periferici e il Centro tecnico
- con una proporzione di 8:2 tra i Centri Roma e quelli periferici;
• di non poter precisare il numero totale di tali apparecchiature ma che tale
elemento è facilmente deducibile dal quaderno di carico dei consegnatari dei
vari Centri.
II presidente chiede eventuali notizie sui Centri di intercettazione istituiti a
Roma.
Il capitano Marini riferisce di averne immaginato l'esistenza solo dal copioso
materiale che gli perveniva al Centro per le riparazioni. Ufficialmente non fu
mai messo al corrente di tale attività.
Il presidente chiede se ebbe sentore di una consegna al Centro di una
aliquota di materiali ai primi del mese di luglio.
L'interessato risponde affermativamente e anzi dichiara d'avere firmato la
relativa ricevuta al maresciallo Favetta.
A richieste del presidente precisa inoltre che circa un mese prima affluì al
Centro altro materiale del genere.
Il presidente chiede se ebbe occasione di visitare qualche volta un Centro di
intercettazione.
L'interessato risponde che alla fine del 1963 venne incaricato di montare una
consolle per un ponte radio a Palazzo Baracchini e per caso entrò nella
stanza del 4° piano ove erano montate le attrezzature di intercettazione.
Conferma di non aver mai saputo le funzioni di tale Centro.
Il presidente chiede se il materiale consegnato dal maresciallo Favetta poteva
essere considerato completo di tutti gli elementi per costituire e impiantare un
servizio di intercettazione.
Il capitano Marini risponde di no in quanto vi era una sproporzione fra il
numero dei centralini e il numero dei registratori.
Il generale Turrini chiede se i registratori in commercio potevano essere
impiegati allo scopo.
L'interessato risponde che con una semplice modifica tecnica qualsiasi
registratore in commercio poteva essere adattato al sistema.
A una precisa domanda del presidente, tendente a conoscere se l'interessato
era al corrente della destinazione delle apparecchiature sottratte, il capitano
Marini dichiara che, durante un colloquio a due, il t.colonnello Guerrazzi gli
confidò che tale materiale era stato accantonato allo scopo di costituire un
eventuale Centro di intercettazione in favore della «Nota personalità».
Il presidente chiede se conosce qualche particolare sullo smontaggio e sulla
successiva sottrazione degli apparati del Centralino di Palazzo Baracchini.
Il capitano Marini dichiara di non essere mai stato interessato al riguardo, né
di essere mai stato informato di questa attività.
Roma, 25 gennaio 1967 - Appunto
II sottoscritto capitano g(t) Marini Gianfranco, in base a disposizioni impartite
da S.E. il generale Beolchini, ha effettuato un riscontro tra la documentazione
contabile (quaderni di carico) del Centro tecnico e del Centro Cs Roma,
relativa a movimenti di materiali di particolare interesse.
Tale riscontro ha messo in luce i seguenti movimenti contabili:
a) In data 13-1-1966 il Centro tecnico ha assunto in carico dal Centro Roma il
sottonotato materiale particolare:
• centralino automatico tipo Sra.6: n. 6;
• registratori Revere T.204: n. 2;
• registratori Revere 725: n. 9;
• registratori automatici in valigetta (Dr.12): n. 9;
• registratori Dr.22: n. 8;
• registratori Dr.12 (Setaf): n. 3;
• registratori J.11 (Setaf): n. 1;
• registratori Dr.35: n. 11.
b) Sotto la stessa data la quasi totalità di detto materiale è stata verbalizzata
fuori uso, trattandosi di materiale logorato per lungo uso [annotazione
manoscritta incomprensibile].
c) In data 14-4-1966 il Centro Roma versava, con buono di versamento
trasmesso con lettera 22479 del 7-6-1966, il sottonotato materiale (che
corrisponde a quello assunto in carico dal Centro tecnico in data 13-1-1966):
• centralino automatico tipo Sra.6: n. 6;
• registratori Revere T.204: n. 2;
• registratori Revere 725: n. 9;
• registratori automatici in valigetta (Dr.12): n. 9;
• registratori Dr.22: n. 8;
• registratori Dr.12 (Setaf): n. 3;
• registratori J.11 (Setaf): n. 1;
• registratori Dr.35: n. 11.
In allegato si trasmette una dichiarazione del sottufficiale addetto al
magazzino nel periodo maggio-giugno 1966. In tale dichiarazione appare il
versamento, in un giorno imprecisato della fine maggio o primi giugno, da
parte del Centro Roma del sottonotato materiale:
• apparati Dr di vario tipo: n° 33 (il carico contabile del Centro Roma era di
32. La differenza di una unità è da ritenersi materiale assegnato in
temporanea consegna da parte del Centro tecnico);
• registratori Revere 725: n° 9 (come da carico contabile);
• registratori Revere T.204: n° 17 (il carico contabile del Centro Roma era di 2
unità; i rimanenti 15 registratori erano in carico al Centro tecnico e assegnati
in temporanea consegna al Centro Roma);
• centrali Sra: n°6 (come da carico contabile).
Nella dichiarazione del maresciallo Ranieri appare anche il successivo
movimento dei materiali prelevati per conto del m/Ilo Favetta e
successivamente dallo stesso riconsegnati.
Dichiarazione del 13 gennaio 1967
Io sottoscritto cap. spe genio(t) Marini Gianfranco dichiaro quanto segue:
nel mese di giugno 1966, con alcune frammentarie confidenze, il ten. col.
Guerrazzi Cesare mi rese noto che parte del materiale tecnico ripiegato dal
noto impianto di ascolto era stato accantonato per ordine del gen. Allavena. Il
materiale in questione avrebbe dovuto costituire base per un eventuale
servizio di intercettazione telefonica da attuare per il gen. De Lorenzo. Il ten.
col. Guerrazzi non mi ha mai peraltro precisato se l'occultamento del
materiale sia stato fatto su direttiva del gen. De Lorenzo o su iniziativa del
gen. Allavena.
Dichiarazione del mar. Fausto Ranieri del 23 gennaio 1967
II sottoscritto maresciallo Ao dei Carabinieri Ranieri Fausto dichiara che, alla
fine del mese di maggio o ai primi di giugno 1966, ha ricevuto da autisti del
Raggruppamento centri Cs materiale tecnico fra cui i seguenti apparati:
• Registratori di numeri telefonici Dr di vario tipo: n. 33;
• Registratori Revere T 204: n. 17;
• Registratori Re vere 725: n. 9;
• Centrali Sra: n. 6.
Successivamente, su preavviso del ten.colonnello Cesare Guerrazzi, il
sottonotato materiale è stato ritirato da personale inviato dal M.M. Carlo
Favetta:
• Registratori di numeri telefonici Dr: n. 10; . Registratori Revere T 204: n. 1; .
• Centrali Sra: n. 3.
Detto materiale è stato riconsegnalo in data 11 luglio 1966.