APPROCCI DIDATTICI – Corso di aggiornamento per docenti di

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APPROCCI DIDATTICI – Corso di aggiornamento per docenti di
Approcci Didattici
Di Fulvio Maleville
[email protected]
INSEGNARE LA staffetta
Corso per i docenti di scienze motorie
Settembre 2015
APPROCCI DIDATTICI – Corso di aggiornamento per docenti di scienze Motorie 2015
LA STAFFETTA … dalla destrezza al gioco
La staffetta è un ambito di lavoro interessante perché coinvolge molti allievi e permette
l’apprendimento di valori come la collaborazione, il rispetto dei compiti assegnati, la responsabilità nel
dover rispondere delle proprie decisioni, fattori che i ragazzi ritroveranno nella vita di tutti i giorni.
La staffetta è però anche una specialità molto tecnica, fatta di tante varianti che non possono essere
apprese subito e quindi abbisogna di un retroterra di esperienze e sensibilità, appartengono ad alcuni
ambiti di lavoro che spaziano dalle abilità motorie alle qualità fisiche, dalle capacità coordinative a quelle
telemetriche.
Vi è inoltre un rapporto con l’attrezzo che non deve essere dimenticato anzi valorizzato perché
diventa strumento per migliorare le capacità di attenzione dei ragazzi e rappresenta anche un carico di
responsabilità troppo spesso trascurato dagli operatori.
Abbiamo quindi bisogno di insegnare agli alunni destreggiare l’attrezzo e farlo diventare un
prolungamento della mano che lo sorregge e consegna al destinatario. Per fare questo è necessario
dedicare tempo e sviluppare un ampio eserciziario.
L’attrezzo Il testimone è un attrezzo semplice che potrà inizialmente essere sostituito dal tocco a
“schiaffetta” della mano. In ogni caso farsi in autonomia dei testimoni sarà facilissimo perché si possono
ottenere da manici di scopa vecchi o tubi di plastica leggera acquistabili nei reparti “idraulica” dei centri
commerciali. La lunghezza del testimone è di norma 30 cm, il diametro di 4 cm.
Obiettivi didattici - Insegnare le capacità telemetriche
Abbiamo messo a fuoco che la staffetta abbisogna di alcuni prerequisiti e sensibilità. Le competenze più
importanti sono certamente riconoscibili nell’appropriarsi delle capacità telemetriche, in questo caso
corrispondenti a riconoscere la velocità compagno che si sta avvicinando e decidere in quale momento
partire per farsi raggiungere senza essere superati.
In altre parole bisogna far effettuare ai ragazzi esperienze e giochi che possono agevolare l’apprendimento
del riconoscimento spaziale tra loro e i compagni. Un tempo i giochi di strada permettevano un elevato
sviluppo di queste capacità, oggi spetta all’attività motoria stimolare i ragazzi sotto questo aspetto.
L’obiettivo nella staffetta è quello di autoregolarsi nella partenza che sarà effettuata “In autonomia”.
Contrariamente alle gare di velocità, nella staffetta è il soggetto che parte a decidere quando partire e lo fa
in riferimento ad un segno posto sul terreno. La distanza è di norma compresa tra i 15 e 25 piedi.
La didattica
Appare di primaria importanza che i ragazzi acquisiscano una buona destrezza con il testimone. Sarà quindi
necessario fare esperienza nei passaggi da una mano all’altra e questo si può ottenere introducendo
l’attrezzo nelle fasi di riscaldamento.
Le attività tecniche che proponiamo dovrebbero puntare a far acquisire questo principio nel rispetto delle
regole dell’attività tecnica o del gioco proposto.
AMBITI, CONSIGLI ED ESEMPI - Facciamo ora degli esempi. Come sempre il principio da rispettare
è quello della progressività e difficoltà esecutiva soprattutto in riferimento alla velocità di esecuzione:
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Andature coordinative di base – Il semplice uso del testimone durante l’esecuzione delle andature può
costituire un primo passo per percepire l’attrezzo. Possiamo rendere l’azione più complicata effettuando un
cambio mano o la rotazione al volo del testimone sulla stessa mano o con presa su quella opposta;
Passaggi – scambio a coppie – Andature a coppie disposte in fila sfasata, corsa, galoppi laterali, corse
incrociate laterali, in avanti e all’indietro con passaggio del testimone intorno al corpo in senso orario ed
antiorario;
Affondi e saltelli  Passo saltellato con circonduzione delle braccia, camminata in affondo e passaggio di
mano, saltelli in divaricata sagittale e frontale con cambio di mano al volo o passo saltellato di sostegno con
apertura e chiusura delle braccia e passaggio dell’attrezzo da una mano all’altra sotto la coscia.
Capovolte e rotolamenti – L’obiettivo è quello di mettere in crisi l’apparato vestibolare. Capovolta con
testimone tenuto a due mani … ad una mano … presa del testimone dopo la capovolta (equilibrio ed
orientamento) . Ad esempio si possono creare delle file contrapposte con materassini, distanziate, dove gli
allievi eseguono l’azione e poi vanno a depositare il testimone in un determinato spazio (Cerchio).
Attività globale - Nel caso della staffetta possiamo insegnare il corretto momento di avvio partendo
dalle azioni guidate, facciamo degli esempi:
SENSI DI MARCIA E CONSEGNA DEL TESTIMONE
SENSO DI MARCIA CONTRAPPOSTO – Le azioni più semplici che si possono ideare corrispondono
alla consegna del testimone ad un compagno “FERMO”. Questo si può realizzare con staffette per
file contrapposte oppure a “giro di boa” disponendo gli allievi in fila su un lato della palestra.
STESSO SENSO DI MARCIA – La scelta di far effettuare il cambio mantenendo lo stesso senso di
marcia crea una complicanza in quanto il compagno arriva lanciato e chi parte accelera partendo da
fermo. E’ a questo punto che diventa importante insegnare a partire in anticipo sull’arrivo del
compagno. Lo facciamo facendo effettuare delle attività o dei giochi che permettono all’allievo di
acquisire il senso del “partire in anticipo”
ESERCIZI ELEMENTARI A COPPIE – Disposti a metà campo a coppie. Un componente della coppia deve
correre verso fondo campo, aggirare un cono ed inseguire il compagno che partirà quando il partente
avrà aggirato completamente il cono
E’ passato sotto un ostacolo
Ha superato un confine (Di norma si fa riferimento a delle linee)
Le azioni guidate hanno valore perché permettono di trovare delle strategie per calmierare la velocità e
quindi permettono al soggetto che parte di avere “più tempo” per mettere a fuoco il momento nel quale
dovrà partire.
In questa fase si immettono “VALORI” che troveremo più avanti come ad esempio seguire lo spostamento
dei piedi dei compagni stabilendo quando avranno superato il punto indicato (Cono, HS o linea).
PARTO QUANDO IL COMPAGNO E’ … – Disposti a coppie, un allievo sulla linea di metà campo in piedi e
l’altro a fondo del campo di pallavolo con petto a terra. Ad esempio si parte quando il compagno si è
completamente alzato dalla posizione prona … ha effettuato il primo appoggio … è sul piede dx o sx … ha
superato la linea …
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VARIANTE - L’attività evolve nel momento in cui gli allievi che stanno a fondocampo partono ad una certa
distanza della linea. Si enuncia agli allievi che si partirà solo quando il compagno di coppia avrà raggiunto
una determinata linea tracciata a terra. In questo modo ci si avvicina gradualmente al modello tecnico di
gara.
DIDATTICA – L’insegnante può coinvolgere gli alunni operando alcune scelte. Ad esempio può stabilire
quando far partire il componente privo di testimone facendo sbagliare volutamente il cambio e ponendo
dei quesiti agli allievi, portandoli così a rielaborare personalmente scelte e soluzioni.
Insegnare il passaggio del testimone
Anche qui si può utilizzare il riscaldamento per agevolare l’apprendimento dell’azione, disponendo i ragazzi
per gruppi. Di norma si impiegano file sfasate e composte da due a più componenti che, a basse velocità, si
passano il testimone. Dal punto di vista didattico questa modalità agevola una certa concentrazione e
quindi il rispetto delle regole, condizione indispensabile per poter svolgere un’attività delicata come la
staffetta.
Si rende indispensabile dare spiegazione verbale dei tempi e delle modalità con le quali avviene la consegna
del testimone.
Per chi arriva, quando dare il segnale e protendere il braccio per consegnare il testimone. Per chi riceve
protendere il braccio indietro con mano ruotata con palmo in alto e dita esposte in fuori, atteggiamento
che favorire la ricezione e consegna. A livello giovanile il braccio fa da guida al testimone per “trovare” la
mano.
Le azioni e disposizioni principali sono:
Camminate e corse blande a file – Gli alunni vengono disposti a dx e sx di una linea di bordo campo e fatti
prima camminare e poi correre con l’obiettivo di scambiarsi correttamente il testimone. L’attrezzo viene
fatto avanzare e poi retrocedere, parte dall’ultimo componente per arrivare in testa alla fila. E’ possibile far
tornare all’origine l’attrezzo in 3 modi:
1. Arrivato in testa alla fila l’allievo lo deposita a terra affinché l’ultimo componente della file possa
ricominciare l’azione;
2. Il testimone viene riconsegnato a ritroso fino ad arrivare all’ultimo componente della fila;
3. Il primo componente della fila si lascia superare dai compagni per riaggregarsi dietro ai compagni.
Tira - molla a coppie – A caratterizzare l’esercizio è il fatto che il testimone parte dal compagno davanti e
non dall’ultimo componente. Si corre a velocità “Bassa o media” consegnando da dietro il testimone per
poi accelerare. Spetterà al compagno che ha ricevuto il testimone inseguire, dare il segnale di “op” ed
infine far recapitare l’attrezzo. Avendo spazio l’azione va a ripetersi due – tre volte con il fuggitivo che,
acquisito il testimone, rallenta riprendendo l’andatura iniziale. L’esercizio si può eseguire a diverse velocità
in rapporto la destrezza acquisita dagli alunni.
IL CONCETTO DI NON FARSI RAGGIUNGERE (Guardia e ladro) – Appare importante insegnare agli allievi
non farsi agguantare dal compagno rispettando però il punto di riferimento dal quale partire. Insomma, da
un lato si è compagni di squadra, dall’altro si diventa avversari, guardia e ladro, fuggitivo e inseguitore.
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PRESA LATERALE o DORSALE
In base agli obiettivi didattici ed ai tempi a disposizione si possono insegnare le diverse tecniche di
acquisizione del testimone:
La presa laterale di norma rispecchia il passaggio “lento”
del testimone perché il compagno che arriva è stanco
oppure viene da un’azione prolungata (Gare resistenti o
di lunga durata come la 4 x 400 o distanze superiori) dove
le velocità di percorrenza non sono elevate. In questo
caso il busto è rivolto verso il compagno e si prende il testimone con il palmo supinato.
La presa dorsale presuppone che il concorrente partente, una volta deciso quando partire (Di solito
ad un segno di riferimento), acceleri normalmente e protenda la mano dietro solo all’OP del
compagno. I questo caso è possibile insegnare per gradi il passaggio in forma semplificata
chiedendo al partente di correre già con il braccio proteso dietro e solo successivamente imporre di
estendere il braccio dietro solo al segnale convenuto.
Esercizi d’apprendimento presa e consegna del testimone
Si possono fare esperienze agevolino l’apprendimento di un corretto passaggio del testimone. Facciamo
alcuni esempi che possono essere eseguiti dagli allievi a scuola:
Passaggio con partenza ravvicinata – Gli allievi si dispongono a 10 mt e provano l’azione trovando in
autonomia a quale appoggio del partente si dovrà accelerare per effettuare un’azione fluida di passaggio.
Questo esercizio può avere delle varianti come ad esempio la partenza petto a terra oppure in rotazione o
capovolta ;
Partenza “A VISTA” – Si possono esercitare le capacità telemetriche e le sensibilità all’azione specifica
chiedendo agli allievi di partire senza punti di riferimento, semplicemente valutando la velocità del
compagno che avanza verso di noi. E’ una esperienza importante e formativa per gli allievi. In questo caso si
possono dare disposizioni diverse a chi arriva come “Corri a velocità media … medio – alta … massimale … in
progressione … parti e corri al massimo 20 - 30 – 40 mt dal compagno …”
Prove di staffetta – Due le varianti principali :
1. Prove di cambio normali, nel rispetto delle distanze e regole federali. In questo caso si chiede al
partente di effettuare un progressivo veloce di circa 50 mt per stabilire la corretta distanza di
partenza, trovata tale spazio verrà accorciato di un piede in gara.
2. Prove – gara ripetute - Appare indispensabile ricordare ai colleghi che quando si prepara la
staffetta per una gara si dovrebbero fare delle prove con distanza più contenuta di quella di gara.
Ad esempio la 4x100 viene esercitata nella 4 x 50. In questo modo è possibile fare più prove o
ripetere quando un cambio viene sbagliato.
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La tecnica
LA POSIZIONE DI PARTENZA – Piedi orientati a circa 45° verso la direzione di marcia. Si
mantiene l’interno della corsia con busto in rotazione a dx se il testimone si riceve
sulla mano dx. Si attende il compagno in piedi per caricarsi sulle gambe solo
all’avvicinarsi del compagno. A questo punto la mano che non riceve viene portata
dietro la schiena e l’allievo si concentra sui piedi del compagno in modo da poter
individuare quando passerà sopra il segno di riferimento concordato.
REGOLAMENTO FEDERALE – Regole principali :
Testimone – Il testimone deve essere “consegnato” e non lanciato. In altri termini nel passaggio
non ci può essere una fase di volo del testimone;
4 x 100 – Il cambio, distanza nella quale è consentito consegnare il testimone, è di 20 mt e si trova a
cavallo della linea dei 100 mt della frazione (300/200/100);
Pre – cambio – Zona di 10 mt che precede il cambio dove è consentito al partente di partire ma
non di poter consegnare o ricevere il testimone;
Perdita del testimone – I concorrenti che dovessero far cadere a terra il testimone possono
recuperarlo. Si viene squalificati solo quando s’intralciano gli avversari ma non per la caduta del
testimone;
Invasione di corsia – I frazionisti che dovessero invadere una corsia destinata agli avversari
vengono di norma squalificati solo quando si tratta di una corsia interna o intralciano gli avversari.
ERRORI –
Per chi riceve
Partire in anticipo – Chi parte deve porsi l’obiettivo di aspettare che i piedi del compagno abbiano
“sicuramente” superato la linea stabilita
Partire in ritardo – Spesso questo errore è dato non tanto dal tempo corretto di partenza quanto
dal fatto che i ragazzi prima si girano e poi partono;
Invadere lo spazio in corsia del compagno – L’atleta nel partire si sbilancia e nel girarsi si sposta
nella metà corsia del compagno.
Per chi consegna
Dare l’HOP” in anticipo – Se il compagno parte dal pre cambio e chiama l’hop in anticipo rischia di
consegnare il testimone prima del cambio;
Allungare il braccio in anticipo – E’ una posizione di corsa che fa perdere velocità nel lanciato ed il
compagno potrebbe “scappare”;
Mollare mentre si consegna – Se dovesse verificarsi che il passaggio non va a buon fine risulterà
impossibile rincorrere il compagno;
Quando il compagno è partito in anticipo – Si deve chiamare subito l’hop in modo che il compagno
protenda la mano rallentando così la sua azione. Inoltre il partente si accorge che l’hop è stato
chiamato in pre-cambio e quindi in anticipo.
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