TERAMANI n. 78 - teramani.info
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n. 78 mensile di informazione in distribuzione gratuita A TERAMO NEVICA... ANCHE FUORI STAGIONE L’EDUCATORE BALILLA VILLA pag. 10 LA STORIA DEL PAREGGIO pag. 14 LA RIVOLUZIONE DEI DEHORS pag. 18 SOMMARIO n. 78 3 Condemned to Agony 4 A Teramo nevica... anche fuori stagione 6 The show must not go on 8 Teramo Culturale 9 La filosofia del pusher a Teramo 10 L’educatore Balilla Lilla della Zippilli 11 Dodicesimo trofeo Il Diamante 12 Scaglie di parmigiano 14 La storia del pareggio 15 Afrore di topa 16 Teatro romano 18 La rivoluzione dei dehors 19 L’oggetto del desiderio 20 Ausl Teramo 22 In Giro - Masseri 24Musica 25 Coldiretti informa 26 Dura lex Sed lex 28Calcio 29 Note linguistiche 30Basket è possibile scaricare il pdf di questo e degli altri numeri dal sito web www.teramani.info scriveteci a [email protected] Direttore Responsabile: Biagio Trimarelli Redattore Capo: Maurizio Di Biagio Hanno collaborato: Mimmo Attanasii, Raffaello Betti, Donatella Cerasani, Luca Cialini, Maurizio Di Biagio, Maria Gabriella Di Flaviano, Elvio Fortuna, Carmine Goderecci, Amilcare Lauria, Bebè Martorelli, Fausto Napolitani, Silvio Paolini Merlo, Antonio Parnanzone, Sergio Scacchia, Zapoj Tovaris, Carla Trippini. Gli articoli firmati sono da intendersi come libera espressione di chi scrive e non impegnano in alcun modo né la Redazione né l’Editore. Non è consentita la riproduzione, anche solo parziale, sia degli articoli che delle foto. Ideazione grafica ed impaginazione: Antonio Campanella Periodico Edito da “Teramani”, di Marisa Di Marco Via Carlo Forti, 41/43 - 64100 - Teramo - Tel 0861.250930 per l’Associazione Culturale Project S. Gabriele Organo Ufficiale di informazione dell’Associazione Culturale Project S. Gabriele Via Carlo Forti, 41/43 - 64100 - Teramo - Tel 0861.250930 Registro stampa Tribunale di Teramo n. 1/04 del 8.1.2004 Stampa Bieffe - Recanati Per la pubblicità: Tel. 0861 250930 347.4338004 - 333.8298738 Teramani è distribuito in proprio Furti eccellenti Condemned to Agony pavidi ladruncoli G di Mimmo Attanasi “Isabella Stewart Gardner Museum” di Boston e un Cézanne rubato nel 1999 in Inghilterra, all’Ashmolean Museum di Londra. All’elenco, andrebbe aggiunto e subito depennato il furto verificatosi poco tempo fa in una sperduta provincia nel sud dell’Europa. Due anfore di degno valore sottratte alla presidenza di un ente li angeli della paura, del dolore e locale inutile per il governo che vorrebbe della morte in piedi al mio fianco abolirlo e un dipinto di pregevole fattura dal giorno in cui sono nato. Come raffigurante l’immagine di un anziano un’emozione improvvisa, uomo con cappello a l’immagine può girare falde larghe. a testa in giù sui nostri Anche in questa sensi e diventare un’icona occasione, la stampa dell’ansia umana. “L’urlo” locale si è data da fare di Edvard Munch fu impaginando editoriali trafugato il 22 Agosto e articoli d’arrembaggio 2004 dal Munchmuseet riuscendo a intimorire di Oslo. e dissuadere dai loro I media norvegesi intenti i ladri datisi iniziarono da subito alla fuga dopo avere a riferire di negoziati abbandonato ogni segreti per la restituzione speranza di farla franca, dei dipinti frapporsi tra braccati da un segugio uomini dell’intelligence e David Toska, un della carta stampata. La refurtiva è stata criminale considerato la mente di una prontamente recuperata dalle forze delle rapine più eclatanti in Norvegia. dell’ordine. E senza scomodare i servizi Immancabile il monitoraggio dell’FBI segreti. La penna di un direttore di giornale sulla black list delle opere d’arte più è bastata a dare eco a una battuta di ricercate e ancora disperse, riassunta in Humphrey Bogart. tre dipinti di Rembrandt, un Vermeer, un “Questa è la stampa, bellezza. Manet e Degas sottratti pare nel 1990 al E non ci puoi fare niente”. n 3 di 4 La bamba ATTUALITÀ n.78 A Teramo nevica... anche fuori stagione La coca all’ombra del campanile Maurizio Di Biagio [email protected] nostra provincia che secondo il dato Istat 2010 è di 312.239 abitanti, contro l’1,5 della stima nazionale. Mentre 20.295 Teramani (il 6,5%) hanno avuto a che fare con la sostanza bianca almeno una volta nella loro vita. La Asl di Circonvallazione Ragusa sta producendo questionari diretti alla popolazione studentesca per comprendere appieno la portata del fenomeno nelle scuole. Di sicuro è allarme coca: “Negli ultimi 12mesi – segnala Profeta - nel nostro territorio il consumo di coca sta crescendo, una moda anche questa però incongrua, c’è da stare molto attenti perché la cocaina dà la falsa percezione di essere una droga gestibile, ma non è affatto così”. Aumenta anche il numero di persone che si rivolgono ai servizi pubblici per le tossicodipendenze, così come crescono i consumatori occasionali. È inferiore invece il numero di Teramani che si avvicina per la prima volta (negli ultimi 12 mesi) all’eroina: lo 0,3% (in tutta la vita il dato è dell’1,5%). L’età media dei consumatori “si è abbassata a 15 anni, con punte di 13 e addirittura di 11”, aumenta pericolosamente il consumo via internet attraverso la drogafai-da-te. Negli ultimi tre anni il numero di chi è ricorso al Sert si è attestato N sui 700 pazienti annui, che rappresentano il 50% della cifra complessiva dei altre poche realtà, perlopiù di natura sessuale, posseggono tutti questi “A 15 anni – lancia l’allarme Profeta - i nostri giovani iniziano già a fumare appellativi. E come le migliaia di dialetti cui siamo abituati in Italia per ogni eroina e soprattutto cocaina, che come capacità tossicomanica non ha pari. zona geografica, anche questo tipo di droga ha la sua versione. I nomi più Il mercato locale della droga è incentivato da prezzi che potremmo definire diffusi nello slang sono: coke, svelta, neve, bianca, soffio, polvere di stelle e low cost: 25-30 euro a dose per 250 mg di cocaina ed eroina, somme polvere d’angelo, piscia di gatto, barella, merce, bamba, dinamite, granita, facilmente reperibili per via di nonni e zii compiacenti”. In ribasso il mercato bonza, bagna, sciusta, pallino, scaglia di pesce, flacke, fiocco, vitamina C, delle pasticche e dell’ecstasy “che hanno rappresentato più un passaggio latte. E come tutte le cose che posseggono tutte queste denominazioni generazionale verso droghe più eccitanti; d’altronde il fenomeno è studiato può far male, molto male. Purtroppo c’è da segnalare in provincia di Teramo e veicolato da veri e propri spin doctor”. “Al Sert ci si arriva sempre troppo l’aumento del numero di chi si avvicina a questo tipo di droga per la prima tardi”, questa è l’amara constatazione di Profeta, “quando molti preferi- volta, un dato in controtendenza con quello nazionale malgrado poi i con- scono approcciare il problema in cliniche private”. Una moda da tenere sumi delle sostanze stupefacenti più in generale abbiano fatto registrare sott’occhio e monitorare è quella degli smart shop e dei sexy shop, attività un leggero calo anche nel nostro territorio, vuoi per gli strali della crisi, vuoi commerciali che propinano sostanze a rischio come legali (biodroghe e anche per una serrata attività di controllo da parte delle forze dell’ordine. tisane), contenenti invece i principi attivi di efedrine e anfetamine, “che fu- Il responsabile del Sert della Asl di Teramo, Valerio Profeta, rende noto che mate in un certo modo hanno un potere allucinogeno”. La Asl di Teramo, in il numero di Teramani che si è avvicinato per la prima volta alla coca negli collaborazione con Dipartimento nazionale antidroga, consegnerà in Abruz- ultimi 12 mesi è di 9.300 persone circa, pari al 2,5% della popolazione della zo 12 mila questionari per monitorare il fenomeno a livello regionale. n tossicodipendenti teramani. Tra il Sert di Nereto, quello di Giulianova e di egli ultimi 12 mesi sono, 9.300 i Teramani che sono venuti a Teramo, il numero di pazienti assistiti raggiunge quota 2.100. Aumenta l’età contatto con la coca per la prima volta – nell’arco di una vita degli ultraquarantenni che iniziano a presentare tragiche patologie connes- sono invece 20.295 che l’hanno almeno provata una volta. se al loro stato, assieme alla spiacevole sorpresa di trovare più spesso i loro Sono innumerevoli i nomi che in gergo definiscono la cocaina: solo figli in cura nella struttura della Asl. di 6 Carla Trippini La riflessione SOCIETÀ n.78 The show must NOT go on S [email protected] lascia il certificato di “stato di buona salute” e molto spesso lo fa anche senza visitare il paziente. Che tale certificato può farlo anche un altro medico, che magari non conosce neanche l’anamnesi del paziente. In parole povere un certificato rilasciato... sulla fiducia. “Il soggetto sulla base della visita medica da me effettuata risulta in stato di buona salute e non presenta controindicazioni in atto alla pratica di attività sportive non agonistiche”, questa è la formula magica che autorizza migliaia di ragazzini e altrettanti sportivi amatoriali over a scendere in campo. Tanto poi la responsabilità giuridica ricade sul Presidente della squadra! Egli è infatti il responsabile in caso di patologie e danni provocati dalla mancata verifica dell’idoneità del soggetto. Allargando il discorso poi ci viene spontaneo chiederci: è obbligatoria la visita medica sportiva per tutte le categorie giovanili (under 14, under i stringe il cuore a vedere un ragazzo morire giocando. 16, under 18) di sport minori? E scopriamo che in teoria è obbliga- Certo, la morte è sempre una brutta bestia, ma quando infierisce toria, ma in pratica no. Tradotto in soldoni: il campionato inizia, una su un corpo giovane e, per di più, si manifesta a tradimento sul miriade di gambette scheletriche inizia a correre, altrettante braccia si tappeto d’erba che, almeno per noi italiani, è il simbolo della elevano contro un muro e nessuno controlla se realmente lo possono vita... allora si fa ancor più fatica ad fare. L’arbitro fischia e i piccoli sportivi accettarne le condizioni. scendono in campo autorizzati solo da Lo sport è vita, gioco, divertimento, un pezzo di carta. Fortunatamente c’è salute psico-fisica, armonia e gioia. E qualche mamma che ci tiene alla salute quel prato uniforme e soffice è talmente del proprio figlio e lo porta al centro di l’emblema di tutto ciò, che ci sembra medicina sportiva dichiarando che vuole impossibile che vi possa attecchire l’er- “volontariamente” sottoporre il proprio baccia. Eppure arriva anche lì, la morte, ragazzo alla visita. in un sabato qualunque di un campio- E io, che sono ignorante in materia, per nato qualunque. Si prende un giovane non saper né leggere né scrivere mi gladiatore e se lo porta via. pongo ancora un’altra domanda: all’inizio Cattiva. Cattivissima. Perfida. Crudele. della gara l’arbitro, oltre a controllare i E ingiusta. documenti di riconoscimento, verifica Ma quale morte può sembrare giusta, a anche la validità dei certificati medici? noi che crediamo solo alla certezza della vita? A noi che non abbiamo Mi piacerebbe avere una risposta dagli addetti ai lavori. Magari mi il conforto della fede nell’aldilà? A noi che polemici lo siamo fin dalla sbaglio, anzi, sarei felice di sbagliarmi. In definitiva per attuare una nascita e che ci riserviamo sempre il beneficio del dubbio? A noi che vera prevenzione e tutela sanitaria nello sport sarebbe auspicabile una poi andiamo a ricercare su Internet se si poteva fare qualcosa in più per maggiore responsabilità da parte delle Federazioni e degli Enti di Pro- evitare la tragedia? A noi che poi sco- mozione Sportiva nel permettere l’iscrizione a campionati e tornei solo priamo che le visite mediche sportive a quegli atleti in possesso del certificato d’idoneità rilasciato in seguito a sono sì obbligatorie, ma che in realtà un’accurata visita sportiva. Sarebbe sufficiente intensificare i controlli e poi, in molte regioni l’indice di evasione permettere visite mediche a costi più ridotti. si attesta intorno al 40%? In ogni caso, quando uscirà questo articolo, sarà stata sicuramente Insomma noi, si sa, siamo quelli con la accertata la causa della morte di Piermario Morosini e forse saranno già puzza sotto il naso, quelli che la critica resi pubblici dei risvolti per il momento ignoti. fa parte del nostro DNA e non ci pos- Ma qui, oggi, mi premeva mettere a fuoco due punti: siamo fare niente, quelli a cui non basta Punto 1: La prevenzione è di vitale importanza. In tutti i campi. sapere che l’Italia è all’avanguardia per Punto 2: È la prima volta che in Italia muore un giocatore durante una par- quanto riguarda la medicina sportiva. tita e il carrozzone-calcio si ferma. In altre occasioni il calcio si era fermato, Dunque ci documentiamo e scopriamo ma era stato solo per una questione di ordine pubblico. Oggi invece, do- che, come al solito, l’Italia in tema di menica 15 aprile, si chiudono gli stadi per la scomparsa di un ragazzo che prevenzione è molto carente. Scopria- difendeva i colori della sua maglia e per rispetto al dolore di chi lo amava. mo che, in realtà, molti sono i limiti della visita d’idoneità. Ad esempio In una giornata triste come questa, dunque, l’unica buona notizia è che lo che, contrariamente alla credenza comune, un elettrocardiogramma da spettacolo non sempre deve andare avanti. A volte deve fermarsi. sforzo non mette al riparo, né indica un cuore a rischio d’infarto. Che Ultima domanda: si può arrestare un cuore di 26 anni facendo sport? sicuramente sarebbe più utile eseguire anche un esame del sangue Risposta: NON SI PUÒ. completo, oltre alla spirometria. Che la visita medica per attività sportive Ultimissima: si può fare di più perché ciò non accada? non agonistiche viene effettuata di norma dal medico di base il quale ri- SI DEVE. n In una giornata triste come questa, dunque, l’unica buona notizia è che lo spettacolo non sempre deve andare avanti. A volte deve fermarsi. È arrivata la tua nuova vicina di casa. Risparmia subito il 10% sulla bolletta del gas metano. JULIA SERVIZI PIÙ gestione vendita gas metano Il risparmio sul gas metano. 64021 Giulianova (Te) c.so Garibaldi, 65 64100 Teramo (Te) via Vincenzo Irelli, 31 - c/o Obiettivo Casa Tel: 085 8001111 - 085 8007651 Fax: 085 8025783 [email protected] - www.juliaservizi.it di 8 Silvio Paolini Merlo Teramo culturale CULTURA n.78 Gli Steineriani di Poggio delle Rose dall’antroposofia all’omeodinamica, passando per l’occulto [email protected] l’influsso esercitato sul futurismo russo come sui pionieri della danza moderna fu notevole, specie grazie a quell’euritmia, sorta di “linguaggio visibile”, sviluppata da Steiner a scopo sia artistico che terapeutico, tendente a fondere il linguaggio della musica e della poesia con quello del corpo. Il tutto finalizzato al recupero di un’unità spirituale tra l’io (apparente e transitorio) e il tutto divino (unica realtà sostanziale), individuato in non meglio definite “forze vitali”. Tratti comuni di questo genere di impiego terapeutico. Il riferimento è alle sacre esoterismo sono, oltre a una esplicita avversio- scritture, al mistero del Golgota, e a concetti di ne per le scienze positive, una drastica forma difficile se non impossibile decifrazione come di antimodernismo. “ecologicità spirituale”, “processo escarnati- L’esoterismo, anch’esso, è un fenomeno vo”, “tecnologie morali” e così via. Nel forum assai antico. Esoteristi lo furono i pitagorici, in relativo all’Istituto, il vaso di Pandora esplode vario modo Dante e Shakespeare, Mazzini e E in tutta la sua nebulosità misterica: “nuova Yeats, numerosi artisti da Raffaello Sanzio a agricoltura cristica”, “indicazioni su ciò che esponenti del cosiddetto “romanticismo nero” ra il 2008 quando un gruppo di teramani sta avvenendo nei Mondi Spirituali”, “l’Uomo come Dante Gabriele Rossetti, nella cui pittura di diversa occupazione, animati da come Religione degli Dei”, e, in testa a tutto, abbondano simbologie pregne di rimandi Francesco Visciotti e Donatella Di Bat- l’antroposofia di Rudolf Steiner. iniziatici e alchemici. Il comune denominato- tista, Anna Iaconi e Massimo Micaletti, Cos’è l’antroposofia? Essa è, in definitiva, una re di tutte queste correnti, che dagli antichi davano vita a un gruppo di ricerca finalizzato, forma estrema di idealismo umanistico, ovvero misteri giunge alla filosofia New Age, è quello come scrive Visciotti, a «un modello di socialità un’esaltazione dell’uomo come luogo del divi- di abbattere i limiti del pensiero, spingersi oltre alternativo», nel quale «non è il gruppo il punto le barriere della carne, anelare di arrivo ma l’individuo, un individuo che non alla perfetta sintesi con il abbia più bisogno di nessun comandamento cosmo. In una parola, vincere la esterno per il suo agire». Il gruppo, nel tempo, morte liberandosi dalle catene è passato da una fase di otium intellettuale, della contingenza esistenzia- nella quale tutte le attività pratiche sono state le. Illusione grande quanto il «ridotte al minimo allo scopo di lasciare il mas- mondo, quanto la storia intera simo di tempo per lo studio, l’arte, la ricerca dell’uomo. Ma l’errore è chiaro: e la socialità», a una di entusiastico fervore il ciclo vita/morte non si spezza, operativo, avviando a Poggio delle Rose una perché è esso stesso fonte di serie di applicazioni col metodo dell’agricoltura vita. Il sapere non è e non potrà omeodinamica, promuovendo seminari sul mai essere solo dello spirito, tema, e acquistando un terreno di tre ettari in perché di nessuno “spirito” può zona Villa Ripa. I vantaggi del metodo omeo- parlarsi prima e indipenden- patico in medicina sono noti: meno invasivo, no, come sintesi del carattere spirituale di tutto temente dallo spazio-tempo nel quale vive. meno costoso, minori controindicazioni. l’universo. Steiner, croato di origini austriache Tutte queste filosofie parascientifiche, quando Ebbene, trasferiti alla biologia agroalimentare, attivo in Svizzera, è stato una curiosa figura non antiscientifiche e ciecamente irrazionali, possono dirsi analoghi a quelli dell’omeodi- di santone laico, di tuttologo né scienziato né proseguono la scia del mito di Faust, e restano namica: ecologica, sostenibile, minimamente filosofo, che ha esteso praticamente a ogni vittima di un dualismo manicheo, ingenuo energivora. Per questo tipo di applicazioni i campo del sapere questo suo antropomorfi- quanto sterile: che la ragione sia l’opposto del- nostri si basano sui risultati ottenuti dall’Istituto smo panteistico, elaborando una filosofia di la sapienza, che il bene sia l’opposto del male, internazionale di ricerca “Eureka”, con sede in tipo teosofico che, senza dirsi confessionista che le cose del mondo contrastino con quelle provincia di Udine. Basta tuttavia spostarsi sul in senso catechistico, attinge a piene mani dell’anima, che la storia sia il contrario del valo- sito “Arca della Vita” animato dal proprio men- dalla letteratura evangelica. Tra le molte re e via di questo passo. Lo scoglio su cui tutte tore, Enzo Nastati, per comprendere da dove iniziative varate subito dopo la prima guerra queste visioni si infrangono è che lo scopo del queste ricerche abbiano origine. I riferimenti mondiale, assieme a scuole, cliniche mediche conoscere non può essere l’annullamento del non sono alle tecniche dell’omeopatia, al e centri per disabili, si realizzarono aziende pensiero, che il senso della filosofia non coinci- lungo percorso che ha portato al suo parziale agricole “biodinamiche”, dove lo sviluppo delle derà mai con la sua abdicazione, che il bene, e riconoscimento in sede sperimentale, o alle colture veniva assoggettato a quello delle l’amore stesso, non sono mai possesso di una vistose contraddizioni del metodo nel suo forze cosmiche. Malgrado gli aspetti bizzarri, qualsivoglia certezza ma ricerca senza fine. n di ATTUALITÀ La riflessione La filosofia del pusher a Teramo Zapoj Tovaris [email protected] 9 n.78 sta applicando di questi tempi dalle parti dell’ospedale Mazzini di Teramo, per sostenere un’opera, un project financing, odioso alla maggior parte dell’utenza. Il pusher di professione, di quelli tosti, non guarda in faccia a nessuno, che gliene ne frega poi se una figlia non può far scendere sua madre invalida e claudicante perché non c’è uno-dico-uno parcheggio non a pagamento nei pressi. Nelle banlieu delle metropolitane il senso del disprezzo per tutte le categorie umane è sinonimo di coraggio e forza. Birilli, recinzioni, parcheggi riservati, perfino un ridicolo e sterminato divieto di sosta prima dell’imbocco del parcheggio, creano il bisogno che dovrà essere soddisfatto da un parcheggio multipiano. Ma l’emergenza omnia da poter soddisfare con qualche opera di qualche amico di un qualche amministratore è senza dubbio quella dei rifiuti. Qui i pusher sono a decine e sono dei veri professionisti sparsi un po’ qua un po’ là, in enti sovraordinati, spesso poco ordinati, qualche volta un po’ distratti. T Sono pusher con i tablet in mano, che controllano organismi, in grado di come appunto fa un pusher con la sua vittima avviandola al mondo della un po’ buddista con le ali della farfalla sbattute a New York e del relativo droga, in un legame profondo e melmoso di dipendenza psichica e dun- acquazzone non so dove. Eh sì, pusher si nasce. Pur tuttavia creare il biso- que monetaria. Che ne so, basta rivestire le vie attorno ad un parcheggio gno di un inceneritore è semplice: basta far comprendere alla gente che a pagamento di stupide ed inservibili (in quel sito) piste ciclopedonali per è l’ultima ratio a disposizione, l’asso nella manica, che dopo le discariche creare il bisogno disperato di un parcheggio, e il gioco è fatto. A mezzo- fatte saturare e scoppiare, resti davvero l’unica alternativa valida prima giorno in punto dove lo trovi un pertugio tra le lamiere dei Suv a Teramo? della napoletizzazione della città, un evento più volte evocato come si E tanto per usare la clava, un vigile che pedissequamente firmi un po’ di faceva una volta con la peste bubbonica, tanto le immagini dei rifiuti verbali da quelle parti, può solo far bene, può alimentare la catena della sul marciapiedi all’ombra del Vesuvio le abbiamo viste tutti. Teramo è in dipendenza. Suppergiù lo stesso vile e oltraggioso stratagemma che si modalità pusher. Quale sarà la prossima emergenza? n inventarsi panzanate così su due piedi tanto di codici e codicilli sono in eramo in modalità pusher. Sono diversi i segnali di un ambiente pochi a masticare. E possono affermare senza tema di smentite che ad cittadino che detta i tempi per le emergenze da far scoppiare di esempio quel parcheggio si può realizzare in centro storico perché c’è volta in volta così da soddisfare certi appetiti perlopiù di amici di am- una specie di leggina numero vattelappesca che prevede l’iter, altrimenti ministratori. In genere si comincia creando il bisogno, la necessità, si perdono i fondi o capita qualche catastrofe in Nepal, tanto per essere di 10 Maurizio Di Biagio Ricordo di un preside n.78 CULTURA L’Educatore Balilla Villa della Zippilli Rivoluzionario per nome [email protected] vissuto appieno gli orrori di una guerra cruenta e infame. In vita, Ballilla Villa è stato un preside, un poeta e un gran camminatore, più volte ha traversato a piedi il massiccio del Gran Sasso da Ovest a Est. Come già accennato fu preside alla scuola media Zippilli tra il ‘59 e il ’75, anno in cui morì, ed è ancora ricordato da molti, soprattutto da ex alunni per il suo trasmettere la figura di fermo educatore, ma al contempo per la sua estrema sensibilità che lo portava a condividere i problemi di molti ragazzi, con non giungessero i refoli scombinati e magici estrema scioltezza. “L’aspetto – ricorda suo delle sette note e ne fosse attratto. Sarebbe figlio Giuseppe - poteva apparire sulle prime un I stata una vera iattura: gli sarebbero state po’ burbero ma aveva l’animo della dolcezza spalancate le porte della miseria nera. e sapeva fare il suo mestiere, spesso regalava l Villa è un uomo di lettere ed è venuto Perché, vi chiederete, questo nome? Semplice, agli alunni libri come forma di incentivo e alla poesia senza fretta. Così lo descriveva suo padre Giuseppe era a quel tempo attratto gratificazione, se vogliamo anticipando anche il professor Giovanni Pischedda, libero dalla figura “patriottica e rivoluzionaria” di nuovi modelli didattici”. docente di letteratura italiana, che ebbe Giovan Battista Perasso, detto “il Balilla”, il ra- Il preside in vita compiva lunghe passeggiate a firmare una recensione del fu Balilla Villa, gazzino che nel 1746 scagliò una pietra contro per la città, spesso tenendo per mano suo figlio preside alla scuola Zippilli, oggi lo si chiama di- dei militari asburgici, che in quel periodo inva- perché, tra il Teatro romano e il duomo, impa- rigente scolastico, in un fumoso e tecnicistico devano la sua Genova, accendendo con quel rasse la storia che emanava la città di Teramo. appellativo che ne testimonia pure l’asprezza e gesto la miccia che diede luogo alla sommos- Mai presa la patente, Villa si ritrovava ad usare l’algido distacco dei tempi che corriamo. Presi- i mezzi pubblici con la santa de, maestro, bidello: nomi secchi di un passato abnegazione di quel tempo. Di che amava i sapori semplici e che aborriva sera oltre che a comporre ottimi le articolate finzioni, quando il sapere era in versi, si dilettava col dizionario in mano a pochi e trasfonderlo restava sempre mano a leggere gli autori russi, un po’ un’arte e molto altro. Missione, quando francesi e spagnoli, direttamente all’educatore si affidavano i figli, cecamente, nella loro lingua originale. In vita e se questi sbagliavano, non si ricorreva con dunque anche un ottimo poeta. sprezzante sussiego ad organismi come il Tar Scrisse Pischedda: “La sua è una ma si aggiungevano botte a botte, rigate a posizione psicologica che sta rigate, perché il maestro era colui che coltivava la fiamma sacra della conoscenza ed aveva Da sinistra: Prof. Camillo Betto, Prof. Lina Negro, Prof. Cervini Cerulli Giulia, Prof. Balilla Villa, Prof. Giorgio Caruso fra quella del nostro Ottocento provinciale e quella del Decadentismo europeizzante, trova il sempre ragione. sa. E non immaginerete mai che nome diede bisogno di accostarsi ai maudits ma n’è ad un all’altro figlio! Masaniello. certo punto trattenuto da un sostanziale pu- Ma a questo punto vi chiederete: perché mai dore abruzzese”. Nelle sue liriche si rincorrono scrivere della vita di un preside? Balilla Villa in spesso emigranti e guerre, campi di concentra- vita ha incarnato i panni di un uomo che ha co- mento e aerei. Un immaginario che solo i nostri struito quest’Italia, la presa per mano dal buio padri e nonni potevano possedere. Nel canto di una guerra e l’ha tirata fuori dalla melma Il Pilota, tratto dalla sua raccolta Canti Silvaroli, in cui si era ficcata, ha ricostruito soprattutto della vita e della morte, il preside scriveva così: una moralità ed un’etica riconsegnandola a chi E’ passato un pilota nel cielo/con le membra l’aveva smarrita nello schula bula di anni che d’acciaio:/solo l’anima era sua/ e volava con lei Balilla Villa nacque in un giorno d’Agosto del si vogliono rimuovere dalle coscienze. E per oltre le nubi/. Un po’ Ungaretti, un po’ – come 1908, “di passaggio” come racconta suo figlio di più, nella sua vita di sempre, a suo modo scrive lo stesso Pischedda – “pessimista”, Giuseppe nella città dell’Aquila, dove suo è stato un grande uomo. D’altronde come Balilla Villa intonava in vita una lenta mestizia nonno, primo violino nella locale orchestra, milioni di altri uomini che nel Dopoguerra nel narrare gli anni bui dell’anima italiana ma non voleva assolutamente che il suo piccolo hanno lanciato una ciambella di salvataggio a con il coraggio unico dei nostri padri che hanno apprendesse nozioni di musica, perché questa quest’universo Italia ora sott’assedio di spread, costruito un meraviglioso Paese. Questo è il non dava da mangiare. Cosicché non restava corruzione e vigliaccheria. Un inno a coloro tempo che milioni di Balilla Villa si rianimino e che nascondersi da qualche parte, negli anfrat- che allora mostravano rettitudine, quella sorta riprendano per mano quest’Italia. Perché è così, ti più reconditi e lugubri di casa perché a Balilla di timido approccio alle cose, tipico di chi ha e perché è anche un po’ scritto nel destino. n di EVENTI Tempo libero XII Trofeo Il Diamante il ballo è per tutte le stagioni Fausto Napolitani [email protected] 11 n.78 ro di amatori, hanno calcato la pista coppie di livello internazionale che hanno lasciato il numerosissimo pubblico a bocca aperta. La gara è riuscita a soddisfare tutti i gusti degli amati del ballo, poiché ha spaziato dal liscio unificato alle danze standard e dai caldi ritmi latini alle sensuali e sfrenate danze caraibiche, per terminare con l’allegria dei così detti balli di gruppo. I colori degli abiti, veramente eleganti, hanno fatto da degna cornice alle musiche meravigliose che hanno saturato l’ambiente susseguendosi condotte da una grandiosa regia. Il pregio maggiore, e questo è il grande merito del maestro Antonio Di Lorenzo, è stato quello di dimostrare fattualmente la magica funzione socializzante del ballo, che riesce ad avvicinare ad un’arte sublime ogni ceto della società, e quel che è veramente importante, permette la fruizione di una pratica sportiva a persone di tutte le età, infatti in pista hanno dato vita alla competizione D bambini in età prescolare e coppie di ultrasettantenni. al tardo pomeriggio sulla nostra cittadina per cedere il posto alla nebbia alcuni allievi della scuola di ballo “IL DIAMANTE” che hanno curato la e alla pioggerella proprio in concomitanza con la conclusione dell’even- gestione dell’intera gara dedicandosi in particolar modo all’accoglienza to, come se anche al cielo fosse dispiaciuto spegnere i riflettori su una degli atleti venuti da tutte le regioni italiane. Considerato il successo della così bella manifestazione. Per la dodicesima volta il maestro Antonio Di manifestazione, ci si deve augurare che il prossimo anno, al fine di poter Lorenzo, il quale, con la sua abnegazione e professionalità aveva già reso organizzare un evento ancora più grande, il tessuto produttivo del nostro questo trofeo fra i più importanti nel circuito FIDS, ha vinto la sua battaglia territorio diventi più sensibile di quanto non lo sia già stato, supportando portando sul palcoscenico teramano più di trecento coppie di ballerini e con mezzi più consistenti chi ha il merito di mostrare quanto sia grande quasi cinquanta gruppi di danze coreografiche. Oltre ad un nutrito nume- l’anima e la cultura di Teramo. n E’ doveroso dire che al successo della manifestazione hanno contribuito omenica 15 aprile la città di Teramo ha ospitato presso il pa- le istituzioni teramane che hanno messo a disposizione una validissima lazzetto dello sport di San Nicolò al Tordino la gara nazionale di struttura, la Croce Rossa Italiana che ha assicurato l’assistenza sanitaria, ballo “12° TROFEO IL DIAMANTE”. Anche il sole, che secondo le la Protezione Civile che con numerosi uomini ha garantito la sicurezza, e previsioni meteo avrebbe dovuto essere assente, ha brillato fino per ultimi, ma certamente non ultimi per il grandissimo impegno profuso, di 12 Mimmo Attanasi Cose di questo mondo SATIRA n.78 Scaglie di parmigiano che male c’è a raccomandare [email protected] monacali con l’optional della mascherina per le mosche sugli occhi. Paura, angoscia, inquietudine. Il volto chino, le parole mirate in alto a cercare la quiete nell’Onnipotente. A pensarci bene, basterebbe anche soltanto un potente. “Laborare est orare”, lavorare è pregare. E se preghiera ci vuole, al santo in paradiso bisogna raccomandarsi. E qualcuno ha voluto elucubrare una chiosa da antologia: “Non c’è nulla di male a raccomandare chi è meritevole!”. Ed ecco servite e pronte all’uso, le aziende partecipate. I bilanci, una provvidenziale manna dal cielo. Società create per risolvere problemi che in qualche caso si scopre non dispongano degli strumenti professionali necessari. (http://www. corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/rassegna_stampa/pdf/2012/201203/ 2012033021305840.pdf) Il presidente di una regione italiana ci è andato di ammento ai più distratti che davanti alla morte si è tutti uguali. R perlopiù in maniera clientelare e senza un reale know how.” (http:// Semmai, è il check-in che fa la differenza. Consapevoli e incon- robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2012/01/la-regione-abruzzo-paga-due-volte-i-conti- sapevoli, in fila per varcare le soglie dell’infinito, oltrepassare tra-pescara-e-laquila-andirivieni-di-politici-e-dirigenti.html) il gate d’imbarco. C’è quello che se lo sentiva, l’altro colto di Cassintegrati stagionati 15mesi come pezzi di parmigiano del sorpresa e pure chi si chiama finalmente libero da un peso insosteni- discount; granelli di quella zavorra che i “palloni gonfiati” che ci gover- bile. I bagagli della vita. Scatole vuote, scatole cinesi per i politici. Fatti nano gettano via per rimanere a galla nell’aria. a pezzi dalla vecchiaia, inorriditi dalla malattia. Una inutile disuguaglianza immeritata, arbitraria; svantaggiati dalla di- Qualcuno attaccato alla canna del gas. L’ossigeno per gli spiccioli di stribuzione delle dotazioni iniziali, naturali e sociali. Nascere intelligenti vita resi in resto in una stanza d’ospedale, al metano della cucina per o no, ricchi o chi ha deciso di farla finita con le bollette. Se spingersi oltre, in queste poveri non è un frasi, valesse a dire di essere già morti almeno una volta, l’immagi- merito, si tratta nario non impedirebbe comunque una caricatura, il disegno satirico, solo di essere parodie, la salace rappresentazione dell’aldilà. più fortunati Un binario morto, un tunnel con la luce in fondo. Schiere di vergini in o meno. Un attesa del dipartito, angeli con la lira che strimpellano nelle orecchie granello di del caro estinto durante l’ascensione. Forconi roventi impugnati come zavorra nato giavellotti da diavoli cornuti con la coda a freccetta da puntatore di inutile, usufrui- mouse. Luoghi comuni? Icone della fantasia? E che dire allora dei capi bile da qualcun di stato che siedono da pari a pari, attorno a un tavolo di mediazione, altro, per essere a decidere dei destini del mondo, con Barack Obama da una parte buttato quando e dall’altra gente che se ne va in giro vestita come il mago Otelma, serve. una fascia rosso porpora al posto della cintura? E poi si dileggiano Scaglie di parmi- gli Ayatollah, le donne di altri mondi nascoste dai maschi nelle vesti giano. n lama sottile: “...l’incapacità di assolvere al ruolo della società in house Abruzzo engineering, che ha avuto sino a 265 dipendenti, assunti NON SIAMO “RIMASTI ALLA FINESTRA” La determinazione, l’attenzione, l’idea di creare un prodotto di qualità non erano solo delle promesse. Oggi tutto questo è realtà. Non siamo “rimasti alla finestra”, ma in questi anni abbiamo cercato di più, abbiamo sviluppato nuovi progetti, perché, la nostra crescita, l’abbiamo affidata ad una qualità sempre maggiore. Abbiamo migliorato la nostra produzione, il grado di efficienza nella realizzazione dei nostri infissi, e la soddisfazione dei nostri clienti, sempre maggiori, è la conferma che abbiamo sempre operato con professionalità e serietà. Il privato, l’impresa di costruzione, i nostri rivenditori costantemente accompagnati nell’evoluzione del nostro mondo affinché non smettessero di parlare di noi... bene naturalmente! Via Piane - Zona Artigianale 64046 - Montorio al Vomano (Te) Tel. 0861/598493 fax 0861/500134 [email protected] INFISSI IN ALLUMINIO - ALLUMINIO/LEGNO - PVC - PERSIANE IN ALLUMINIO - PORTONCINI di 14 Mimmo Attanasi Sanità SATIRA n.78 La storia del pareggio ...con migliori servizi [email protected] dina del quotidiano La Città. A leggerla tutta, si scopre che anche la prostata ha un prezzo. Chissà se c’è in giro qualcuno disposto a finire sotto i ferri per creare reddito a una azienda?! Meglio trattenerla di notte la pipì, per non dare nell’occhio. Non si sa mai. E bene fanno quelli che scappano ad Ancona. 100 km. non sono la fine del mondo se si pensa ai clown al Salesi, che si prendono cura dei bambini e poi alle Torrette; è lì che quando un primario chiede scusa per avere fatto aspettare un paziente ci si rende conto che da quelle parti è proprio un altro mondo. Da noi, li devi inseguire nei corridoi dei reparti e se li catturi si gonfiano come l’omino della Michelin a sottolineare la differenza fra un povero nessuno e un luminare spento di modestia e in molti casi nominato da un politico. Marche, Lazio, Emilia Romagna e Lombardia sono le regioni più frequentate dagli abruzzesi che C hanno bisogno di ricoveri per prestazioni Scelte legittime ma criticabili dai ratori a illudere ammalati inconsapevoli contribuenti. E ci mancherebbe altro! e precipitarne altri nella paranoia. Fra Perché il direttore generale di un ente termometri sballati e turni incompleti a come la ASL, per la comunicazione isti- causa di budget insufficienti. tuzionale, ha destinato circa “ottomila Colecistectomia laparotomica, degenza euro” a un solo mezzo di informazione, totale. La media nazionale, 10 giorni. In scegliendo a parità di offerta ma ad un Abruzzo, 11. (http://www.ilsole24ore. prezzo di molto inferiore, di spendere com/pdf2010/SoleOnLine5/_Ogget- di più? Può darsi che abbia creduto ti_Correlati/Documenti/Notizie/2012/03/ mediche e chirurgiche d’eccellenza. i ha pensato Zapoj Tovariš a (http://www.consiglio.regione.abruzzo. rilanciare su un dirigente di it/rassegna-notizie/cure-fuori-regione- una grande azienda pubblica e costi-aumentati-di-20-volte) le proprie scelte manageriali. Lontano da analisi scambiate nei labo- di preferire la qualità. Sarebbe una pdf-patologie-valadita-strutture/migliori- risposta esauriente. Forse il manager, peggiori/colecistectomia-laparotomica-degenza-totale.pdf) nella politica della propria gestione della cosa pubblica, ritiene e Per la colecistectomia laparoscopica, degenza totale media nazio- a buon diritto non opportuno dare spiegazioni a chi paga le tasse nale 4 giorni, in Abruzzo 8. (http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/ e il suo stipendio? Sarebbe gentile se rispondesse alla domanda. SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Notizie/2012/03/pdf- ...analisi scambiate nei laboratori a illudere ammalati inconsapevoli e precipitarne altri nella paranoia. Fra termometri sballati e turni incompleti a causa di budget insufficienti. Nell’editoriale numero 76 di Teramani, patologie-valadita-strutture/migliori-peggiori/colecistectomia-laparo- l’incappucciato si è rifiutato di legitti- scopica-degenza-totale.pdf) mare tesi diffamatorie dei professioni- Proporzione di colecistectomie laparoscopiche con degenza post- sti del discredito sui conti della sanità operatoria entro 4 giorni, media nazionale 56.2%; 0.76 in provincia abruzzese. Nonostante il pareggio nei di Pescara e 0.62 in provincia dell’Aquila. (http://www.ilsole24ore. rendiconto, i detrattori sono riusciti lo com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Noti- stesso a ricamare critiche sul tavolo di zie/2012/03/pdf-patologie-valadita-strutture/migliori-peggiori/ monitoraggio interministeriale, che ha proporzione-colecistectomie-laparoscopiche-con-degenza-post- certificato, per l’anno 2011, un avanzo entro-4-giorni.pdf) di bilancio pari a 61 milioni di euro. Infarto miocardico acuto senza esecuzione di PTCA, mortalità a 30 Per la prima volta, nella storia della giorni dal ricovero, media nazionale 18.4%, in Abruzzo, a Teramo Regione, la contabilità del settore 40.55%. (http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Ogget- chiude in attivo. Il più duro è Alfonso ti_Correlati/Documenti/Notizie/2012/03/pdf-patologie-valadita-strut- Mascitelli, segretario regionale ture/migliori-peggiori/infarto-miocardico-acuto-senza-esecuzione- dell’Idv, che denuncia la mancanza di PTCA.pdf) trasparenza, alludendo alla possibi- Ictus, mortalità a 30 giorni dal ricovero: media nazionale 9.94%. In lità che nelle pieghe del bilancio si provincia di Pescara 1.96% e il 21.79% in provincia di Teramo. (http:// nascondano artifici contabili. www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/ (http://www.iltempo.it/abruzzo/2012/04/06/1333208-conti_attivo_ Documenti/Notizie/2012/03/pdf-patologie-valadita-strutture/migliori- dopo_anni_abruzzo_canaglia.shtml) peggiori/ictus-mortalita-30-gg-da-ricovero.pdf) X sta per pareggio, Questi gli equilibrismi verbali dei politici. Passiamo ora ai fatti. Se “Poche operazioni e urologia perde 2,5 milioni di euro”, una locan- la sua prospettiva geometrica non è vincente... † di Trappole SATIRA Afrore di topa dove vanno i nostri soldini I nconsueta la strategia della Guerrilla Marketing per informare il pubblico della nona edizione della Gay Parade Mimmo Attanasi [email protected] 15 n.78 quelli di rame si sa che se li fregano subito, e si domanda: “Ma che cazza a é?”. E nel mentre dell’istanza interrogativa, se la tapina si abbassa con il tronco lasciando intravvedere le vergogne deretane, la trappola funziona. I marpioni con i Ray-Ban sulla punta del naso e il sorrisetto da coglionazzo, di quelli che hanno capito tutto della vita e ti snobbano se ti acchiappano che ti giri dall’altra parte per l’imbarazzo, davanti a un culo scoperto e una buca per tope, sarebbero pronti a giustificare tutte le spese pazze di danari pubblici per marchingegni inutili, abbandonati sul selciato. Però, anche le tope si sono attrezzate: una ruota oliata e il divertimento è assicurato. Alla faccia dei contribuenti. Non è un caso se la storiella dell’alba all’indomani di un’eventuale catastrofe nucleare racconti di un nuovo giorno atomico vis- of San Paulo in Brasile. Un messaggio decisamente auto ironico ripercorre suto solo da una specie animale superstite: la topa. Facciamocene una ragione. con leggerezza uno dei luoghi comuni legati all’omosessualità: lo scherzo E se proprio si deve dichiarare una guerra, lasciamola fare a chi se n’è occupato della saponetta. Incuriositi dai colori sgargianti del gadget sparso a terra, nel con successo. Nessuno può dire di conoscere a fondo l’universo parallelo curvarsi per raccattare la saponetta, ci si informa sulla Gay Parade. delle tope. E i cornuti lo sanno. La soluzione è quella di affidarsi alle agenzie di La bizzarria della Guerrilla Mktg della Ogilvy & Mather di San Paulo si è meritata marketing. Non bisogna fare altro che adattare la campagna interattiva lanciata la medaglia d’oro nella categoria outdoor al 6th International Festival of Adver- con buon risultato altrove al nuovo contesto urbano infestato. Se un professio- tising in Portuguese Language. Altre le realtà esposte ai mari e ai monti, di genti nista del settore promette di fare sparire tutte le tope, lo farà davvero. E non con il viso solcato dagli aratri della pudicizia, virtù da esibire sempre e comun- solo sulla carta. Non sarebbe straordinario se le industrie alimentari potessero que a prescindere. La durezza del maschio e il candore della femmina, nuda farci avvertire gli aromi delle loro leccornie? Giusto per farsi venire l’acquolina proprietà nell’immaginario dei veri uomini, renderebbero difficoltoso l’inchino a in bocca mentre si aspetta l’autobus. Premi un bottone e senti il calore di una 90° per il sesso forte, sperato per quello debole. Ed è così che dev’essere anda- sfornata. E quale sarà secondo voi la fragranza? Be’, per il momento i creativi ta la questione delle trappole per tope. Una la vede lì per terra, in quegli angoli delle agenzie specializzate hanno pensato bene di verificare che la soluzione schifosi della città, tra uno sputo con le bollicine e un raschio ingiallito, la scatola funzionasse alla perfezione. Vana l’accortezza. grigia con due buchi ai lati, legata a un canale di plastica della grondaia, perché Quale predatore non rizzerebbe l’antenna se pervaso dall’afrore di topa? n di 16 Teatro romano ATTUALITÀ n.78 Pannella denuncia i fatti Le pietre rotolanti del teatro romano e i suoi contrafforti L’ Maurizio Di Biagio [email protected] ciazione, Vincenzo Di Nanna – nulla hanno a che fare con una plausibile natura provvisoria dell’opera, anche in virtù di nuove finestre e solai ripristinati in quel palazzo Adamoli che fu acquisito dall’amministrazione regionale per 1,3 milioni di euro perché si abbattesse”. Nell’intenzione del legale Di Nanna rientra l’esatta ricostruzione delle vicende, “anche di quei passaggi strani che hanno visto il mancato esercizio del diritto di prelazione sul caseggiato in questione, l’esborso dunque del milione e 300 mila euro quando invece se ne potevano spendere solo 460: qui non si tratta di un vandalo che prende a martellate l’opera ma ciò che mi preoccupa è invece l’incuria, la sciatteria, la negligenza degli amministratori pubblici”. Gli antichi romani, è la chiosa del legale, non costruivano con il cemento le loro meravigliose opere. Di Nanna infine chiede al sindaco Brucchi e al governatore Chiodi: “Cosa avete intenzione di fare per tutelare questo bene?”. Il radicale Renato Ciminà accusa tutta la classe politica abruzzese “brava a lottare per le poltrone ma non ad occupar- unica cosa che la storia insegna è che si del Teatro romano, se non per distruggerlo”, non insegna niente. Altrimenti perché ribadisce che i reperti archeologici, le pietre costruire contrafforti bianchi e di dubbio che giunsero dalle cave di Civitella, non deb- gusto su un vecchio palazzo che insiste bano essere spostati dal sito e che su queste sul sito più archeologico di Teramo, il Teatro vicende riscontra il conformismo che “giunge romano? Perché dunque rafforzare vecchi sia da destra che da sinistra e che fa riflettere”: preconcetti che vogliono l’orribile sfregio come “Finora sono stati spesi 7 miliardi delle vecchie una firma di nuovi privilegi cittadini? Perché lire, andate a vedere cosa è stato fatto” è la sua giocare sugli equivoci sin dall’inizio di questa amara considerazione. “Ho sentito che l’asses- storiaccia per fare i propri comodi? Sulla vicen- sore Agostinelli voleva mettere le ruspe e le gru da s’incastona la recente denuncia del leader nel sito archeologico: probabilmente con questi radicale Marco Pannella e del presidente di Teramo Nostra Piero Chiarini mezzi hanno intenzione di fare altro”. che hanno chiesto alla Procura di Teramo di indagare sui fatti. L’esposto Per il presidente di Teramo Nostra, Piero Chiarini “ci si ritrova al punto presentato dai due intende chiarire se con la realizzazione di un di partenza, visto lo scempio ripristinato da quest’amministrazione: in- contrafforte, assieme alla relativa conservazione in loco di due edifici, dubbiamente ci sono ancora delle mire sul sito, uno scandalo che grida si sia recato un danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o vendetta”. Se la prende con quelle forze economiche che “tengono in artistico nazionale di un bene di rilevanza nazionale che doveva essere ostaggio la città, non facendola crescere” e con il soprintendente Pes- tutelato in ben altri modi. Sono stati interessati della vicenda anche il sina “che in un certo qual modo aveva le spalle coperte”. Poi con tutti presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il ministro per i beni e due (anche con Magani) “perché non avrebbero impedito lo scempio” culturali, Lorenzo Ornaghi. e più in generale con il pressapochismo di coloro che non hanno voluto Nella denuncia si rileva il “vero e proprio scempio” portato al Teatro fare il recupero”. Ringrazia i cittadini che invece 90% sono dalla loro romano realizzando nel sito dei contrafforti che - per il legale dell’asso- parte “tranne quei 7-8 affaristi” chiaramente che remano contro. n di 18 Gazebo e sobrietà ATTUALITÀ n.78 La rivoluzione dei dehors Stop ai gazeboni Maurizio Di Biagio www.mauriziodibiagio.blogspot.com cizio, entro il limite di 60 mq. I chioschi potranno avere un’estensione massima di 60 mq e non potranno essere installate tende. Chiaramente nella rivoluzione estetica brucchiana saranno banditi tavolini e sedie di plastica con annessa pubblicità. Sul versante edicole, invece, il regolamento conferma lo spostamento di quelle di Porta Reale, Sant’Antonio e Piazza Orsini perché addossate su monumenti storici. Chiaramente la Cosap (il canone di occupazione del suolo pubblico) rimarrà invariata mentre le autorizzazioni avranno durata di tre anni massimo per dehors leggeri e chioschi, con rinnovo possibile di anno in anno, e di cinque anni per le strutture chiuse, con rinnovi triennali. Che il regolamento sia ancora da ritoccare lo afferma la stessa consigliera comunale del Pd, Manola Di Pasquale: è d’accordo sul fatto che Teramo da tempo necessitava di questo tipo di rivisitazione, “però G l’onere della spesa non deve sempre con i marchi della birra sui lembi me, avendo però tempi molto brevi, della stoffa e delle sedie di plastica tre mesi per quelli aperti ed un anno bianche sparse lungo le vie della per quelli chiusi. “Una dilazione dei nostra città. Un oltraggio al buon tempi di adeguamento – prosegue gusto e alla decenza che si è protrat- l’avvocato - avrebbe potuto dare agli to fin troppo a lungo sotto i nostri esercenti un maggior respiro, visto occhi ormai violentanti da una sfilza anche il periodo di crisi che stanno di brutture: da quella politica, all’e- vivendo”. ricadere sui commercianti”. Nel iorni contati per la Teramo- regolamento approvato, infatti, si suk dei gazeboni, dei dehors obbliga i detentori di spazi pubblici che scimmiottano baite alpi- occupati ad adeguare l’arredo e ne, degli ombrelloni da mare l’estetica dello spazio alle nuove nor- conomica, passando appunto per i Inoltre alla consigliera non va giù tavolini, l’ultima smorfia del nostro il fatto che chi possiede un dehors personale Medioevo in cui purtroppo debba pagare la stessa Cosap di chi ne ha uno coperto “che può ci siamo ricacciati. Il sindaco Brucchi ha detto stop e ha varato un regolamento che provvederà a ristabilire utilizzare tutto l’anno con possibilità economiche molto elevate”. “E poi un po’ di ordine tra le strutture più o meno impattanti rianimando il per un’equità anche tributaria sarebbe stato logico e giusto prevedere respiro architettonico della città. la stessa durata per i due tipi”. Un regolamento, che metterà ordine anche a chioschi ed edicole, è Conclude l’assessore all’Urbanistica del Comune di Teramo, Massimo stato varato sebbene a colpi di emendamenti da parte della stes- Tassoni: “Abbiamo prestato un’attenzione particolare a questo nuovo sa maggioranza, ed emanato con tempi fin troppo stretti “perché i regolamento perché conosciamo l’importanza che riveste per gli opera- commercianti – ricorda Manola Di Pasquale del Pd – possano mettere tori del settore e dei loro sacrifici economici, alla fine nessuno sarà pe- in pratica i nuovi indirizzi comunali”. Ma in sintesi cosa prevedono le nalizzato: i privati potranno anche apportare delle migliorie all’interno nuove norme? Nel centro storico di Teramo (e delle frazioni) e lungo i dei Progetti d’ambito che realizzeremo in un secondo momento”. n due corsi cittadini è previsto il collocamento di strutture solo leggere; fuori le mura e nelle zone non centrali delle frazioni sono previsti chioschi e dehors chiusi. Al contempo, perché si possano armonizzare le strutture con il resto dell’ambiente circostante, il Comune di Teramo ha contemplato anche la presentazione da parte di privati di progetti d’ambito. Nel recente passato si è criticato molto la larghezza di alcuni gazebo: d’ora in poi le dimensioni lungo il Corso non potranno superare i limiti di 12 mq e dovranno essere sistemati sul lato sinistro ma non sopra i marciapiedi, questo per non impedire sia il passaggio dei mezzi di soccorso (un criterio che in verità dovrebbe essere applicato anche al mercato del sabato) che per i pedoni; la norma non è valida in caso di Ztl. I dehors sui marciapiedi dovranno rispettare una distanza di 1,5 metri dalle mura. Quelli chiusi invece dovranno avere una dimensione che va da un minimo di 9 mq a un massimo del doppio della superficie interna dell’eser- di PREZIOSITÀ L’oggetto del desiderio Il Quarzo “quello che per te non vuoi, ad altri puoi fare” I Carmine Goderecci 19 di Oro e Argento n.78 Questa varietà si chiama Quarzo Iris o arcobaleno. Spesso in queste fessure del Quarzo sono penetrati degli ossidi di manganese o di ferro che hanno dato origine a figure simili a cespugli e ad alberi. Esse vengono dette dentriti che in grego significa albero e sono sempre di colore bruno,nero o grigio scuro. I giacimenti più importanti di quarzi con inclusioni si trovano in India,Brasile e Madagascar,come pure per esempio il Quarzo Ialino si trova sotto forma di cristalli incolori l quarzo si trova in diverse e limpidi come forme e colori. l’acqua. Come gemme si usano: il Rispetto ad Cristallo di rocca, l’Ametista, altre gemme il Quarzo citrino, il Quarzo affu- non trova molto micato, il Calcedonio, l’Agata, apprezzamento in il Diaspro, il Quarzo latteo,il commercio,anche Quarzo rosa. se i gruppi Il Cristallo di rocca per esempio, cristallici più belli è un Quarzo con inclusioni di sono effetto di sottili aghi di tormalina o di rutilo. Essi formano spesso interessanti attenzione da composizioni che uno specialista sa valorizzare con un buon taglio. parte dei collezio- Talvolta sottili fessure e screpolature attraversano il Quarzo crean- nisti. n do un gioco vivacissimo di colori. di 20 Sanità ATTUALITÀ n.78 Ausl Teramo I medici mancano, i servizi precipitano A. Maurizio Di Biagio [email protected] di attesa, dunque mobilità passiva, e il protrarsi di quel salto di qualità auspicato da tanti”. Prendendo in esame i vari reparti del nosocomio teramano risulta che cardiologia non avrebbe problemi di effettivi, come d’altronde radiologia e medicina generale, mentre il vulnus si riscontra maggiormente in chirurgia. In ortopedia i nuovi arrivi molto probabilmente non saranno sufficienti a coprire i vuoti, per tutta una serie di incombenze cui sono sottoposti i sanitari che di devono districare tra emergenza, pronto soccorso e riabilitazione. Per ostetricia e ginecologia i 4 nuovi medici dovrebbero riempire il surplus di lavoro cui si ritrova il reparto per la chiusura di alcuni punti nascita sul territorio, anche se, A.A. cercasi disperatamente medico. Al Mazzini in effetti, la stessa mobilità avrebbe dovuto provvedere di Teramo la mancanza dei sanitari mette a a ristabilire l’equilibrio perso. Infine, Romanelli sottolinea rischio il normale espletamento delle funzioni anche un’altra emergenza: quella degli infermieri, il cui lavorative: mancano anche infermieri e ane- numero non è ancora sufficiente per una struttura come stesisti: “Una follia” ammette Piero Romanelli, chirurgo quella teramana. “Da rilevare il fenomeno dell’imbosca- e assessore comunale. Pur tuttavia la Asl di Teramo ha mento in alcune strutture come in quella di medicina del voluto dare un segnale verso l’annosa questione della territorio”. Una buona notizia per la sanità giunge però carenza dei medici con l’assunzione di 4 medici ortope- dall’arrivo in provincia di Teramo delle Uccp (Unità Com- dici, altrettanti della disciplina di ostetricia, 5 internisti, plesse di Cure Primarie), strutture che, perseguendo la due medici di chirurgia generale e altri che interessano filosofia della trasformazione della medicina territoriale, scienza dell’alimentazione, chirurgia generale, medicina legale, chirurgia apporteranno soluzioni alternative anche al pronto soccorso, che sarà vascolare e oftalmologia. Una ventina di sanitari in tutto che dovrebbero alleggerito di codici bianchi e verdi e quindi dell’imbuto che giornalmente mettere una pezza sia ad un’effettiva e diffusa carenza tra i nosocomi si forma soprattutto al Mazzini. Entreranno in funzione entro la fine di della provincia che, secondo il chirurgo e assessore Piero Romanelli “ad quest’estate a Teramo. “È un’evoluzione molto importante della medicina una ripartizione mal congeniata, almeno nel Mazzini di Teramo, che ha di base – spiega Valerio Profeta, direttore del Coordinamento dell’as- causato nel tempo gravi insufficienze, soprattutto tra gli anestesisti, la cui sistenza sanitaria territoriale –; una forma innovativa di ospedale del mancanza nelle sale operatorie ha provocato finora l’ingrossarsi delle liste territorio che porterà la medicina più vicina al paziente”. n DAL 7 AL 17 MAGGIO 2012 SI CAMBIA CANALE L’ABRUZZO PASSA AL DIGITALE di 22 Sergio Scacchia In giro LUOGHI n.78 Masseri e geografie dell’abbandono L [email protected] naturali, come alluvioni, terremoti o perché la principale o unica fonte di reddito e di lavoro scompare. Sono famose le “ghost town del far west americano” o quelle dell’entro terra australiane, ricche di un particolare fascino, ma anche in Italia ce ne sono molte e alcune amministrazioni, insieme a privati si stanno attivando per salvarle o, addirittura, ridare loro nuova vita. La più alta concentrazione di questi borghi la troviamo nel sud del nostro paese, so- a storia del nostro paese è fatta di prattutto in Basilicata ma anche nelle aree ricchezze dimenticate o non valoriz- più interne delle Marche e della Toscana e zate. Tra questi tesori paesaggistici in alcune zone della Liguria. Bisogna dire e culturali, ci sono sicuramente i che questo tipo di problema non riguarda borghi, molti dei quali in abbandono. solo l’Italia: in Europa sono in particolare Sono insediamenti abitativi risalenti al me- la Spagna e L’Irlanda ha far registrare un dioevo, che hanno costituito la struttura fenomeno simile. portante della distribuzione demografica Anche in Abruzzo e in particolare nel del nostro paese almeno fino agli anni teramano, non mancano i paesi fantasma, immediatamente successivi alla seconda semi dimenticati da una diffusa incuria guerra mondiale. culturale e da profonde mutazioni sociali In quei tempi è cominciato, per vari motivi, ed economiche per intere comunità. il progressivo svuotamento di alcuni pic- Questo, non solo nelle remote zone dei coli abitati: la necessità di trovare lavoro monti Gemelli o della Laga con i vari Mar- altrove, infrastrutture che privilegiavano tese, Tavolero, Settecerri, Laturo, Serra, ma sempre più le città che andavano ingran- anche in zone insospettabili, molto vicine dendosi, cause naturali, hanno portato, a insediamenti cittadini. progressivamente, allo svuotamento totale È il caso, ad esempio, di Faraone Vecchio di alcuni di questi borghi. non lontano dalla popolosa Sant’Egidio Le chiamano “Ghost cities”, quelle città o alla Vibrata, di Frunti a pochi chilometri da quei paesi abbandonati a causa di eventi Teramo, della parte alta di Villa Brozzi a qualche passo da Montorio al Vomano e di Masseri, sulla collina sopra la città d’arte di Campli. Di quest’ultimo borgo, rimangono pochi monconi di case. È scomparsa anche la sua storia peraltro interessante, caratterizzata soprattutto dalla presenza della facoltosa famiglia Palma. La piccola chiesa, la scuola, erano infatti di loro proprietà, lascito antico del ricchissimo casato da cui nacque il famoso storico teramano, Niccola e il maggiore dell’Esercito, Ottavio, che sulle montagne teramane ha speso la sua vita nel dare la caccia ai briganti. Masseri, infatti, nella seconda parte del 1500 aveva ospitato milizie spagnole che si trovavano nella nostra terra per combattere il dilagante fenomeno del brigantaggio e visse proprio nel periodo tra il ‘600 e il ‘700, un relativo benessere grazie ad una intensa vita pastorale e agricola dei suoi abitanti. Il luogo vide pian piano già dall’800, un continuo decadere a causa delle tante tasse imposte dall’unione dei due comuni grandi di Campli e Teramo. Le case di Masseri vennero in gran parte squarciate dal terremoto del 1950 ed ebbero il colpo di grazia in una frana di pochi anni dopo che decretò la fine del paese e la fuga dei suoi abitanti. Sonia Celii Jotterand è una bella donna remoti. 23 Sarebbe, credo, interessante predisporre n.78 quella “nuova” e la centrale e la bassa sicuramente riconducibili a periodi più azioni che possano ridare vita a questo luogo e ai tanti altri che hanno avuto come fulcro la creazione di comunità. Grazie all’intervento di architetti sensibili si potrebbero creare progetti per il recupero e per ridare ossigeno ai paesi, movimentare ma soprattutto trasformare questi borghi in veri e propri “laboratori” integrati con il territorio. Potrebbe essere una sorta di valorizzazione a fini di turismo consapevole. n che oggi risiede in Svizzera. Le sue origini, Allora, ricorda la nostra amica, erano so- le sue radici più intime risiedono nel ricor- lamente diciotto le famiglie, prete incluso do di Masseri. aggiunge ridendo. Il nonno andò a vivere in questo sperduto C’erano i Bianconi, i Baldassarri, i bisnonni borgo teramano, per amore. Paolizzi, i Pucci, i De Santis. Molti si ricor- La suocera, Giovanna Romantini, si era dano per i loro soprannomi, perché a quei sposata lì vivendoci tutta la sua esistenza. tempi, tutti ne avevano. I De Santis erano i Il giovane marito nel ’40 fu fatto prigionie- benestanti della comunità. ro in Libia, trattenuto in Inghilterra fino al Dalle mura di Masseri rimaste in piedi, 1946, quando conobbe, tornando in paese ancora si capisce l’antico frazionamento in il figlio che aveva già sei anni. Era il padre tre nuclei di case ben distinte con le sue di Sonia. vie di accesso, con la parte alta del paese, di 24 Parliamo di Musica MUSICA n.78 Luca Cialini Freakbeat & rock psichedelico C [email protected] vitale” in realtà, non è mai finito, non ostante con il tempo, all’uso di droghe si è sostituita l’uso dell’immaginazione! n Parliamo di una Band (speciale) COVEN Continuo con il mio piccolo percorso verso quelle band che hanno lasciato un ronologicamente parlando, assistiamo ad un vero e proprio even- segno, ma che non tutti lo sanno. Se nel numero precedente ho parlato to musicale che ha lasciato davvero il segno nella storia del rock e dei Black Widow, padri ispiratori dei Black Sabbath, oggi parlo dei Coven, della musica in generale. Da prima troviamo un genere chiamato che ancor prima dei Black Widow, si fecero fautori di un genere rock, freakbeat, praticamente la controparte del garage rock (di matrice psichedelico e fuori dal comune. I Coven nascono agli inizi degli anni ’60 americana), di matrice europea. da un’idea del chitarrista Chris Neilsen, a cui si unirono Rick Durrett/John Infatti nasce intorno al ‘66/’67 ed è, a dispetto del Garage Rock, più Hobbs alle tastiere, Steve Ross alla batteria. Inizialmente la band propone aggressivo, istintivo, con “innovazioni” sonore che per il tempo, non un rock semplice di matrice americana, ma è con l’avvento della cantante dimentichiamoci che in quel periodo si udivano le chitarre docili dei e presenza di spicco di Jinx Dawson che entra nella band intorno al ’65, Beatles e il rock irriverente dei Rolling Stones, erano quasi impossibili. a cambiare radicalmente l’attitudine e la musica dei Coven. Non a caso, Dunque riff di chitarra più taglienti e veloci, uso sconsiderato di distor- questa era la band preferita di Charles Manson. Il primo album porta sione ed effetti come flanger e fuzz, voce distorta ed effettata con il titolo “sign of the horns”. Ovviamente la band si fa “portavoce” di un phaser. Insomma siamo praticamente davanti al pioniere, assieme al certo tipo di rock, con chiari e osannati riferimenti esoterici, la canzone Garage Rock, di quello che poi diventerà Rock Psichedelico. più conosciuta è indubbiamente “black sabbath”, da cui la band inglese Tra gli esponenti più conosciuti del Freakbeat cito i Move, Creation e prenderà ispirazione non solo dal film con Boris Carloff. Non ostante la Sorrow, ma anche nomi illustri che ne sono stati influenzati (ovviamente loro attitudine esoterica, o anche definita satanica, la band vende molti di- inglesi) come The Who. Ed eccoci in breve tempo di fronte ad un genere schi e si ritrova nella Top 40 Hit americana. Lasciando il lato esoterico, mu- che rispetto al fratello Freakbeat, vedrà luce in fretta e non sarà difficile sicalmente la band ha dato spunto a tante altre in seguito, una fra tutte farci caso… perché dico questo? Perché se con il Jazz troviamo l’eroina e sicuramente la voce potente e suadente di Jinx Dawson, in un periodo di la cocaina, con il rock psichedelico troviamo lsd, acidi in genere, mescali- fermento e soprattutto in un periodi dove non era tanto “strano” trovare na ed allucinogeni, artefici di composizioni musicali che paradossalmente, band con cantanti femminili, o vere e proprie soliste (vedi Janis Joplin), sono diventati dei capolavori assoluti. E come non citare un gruppo che, ma è stata anche una band molto varia nello stile, non ostante la vena soprattutto nelle prima parte, ha contribuito nell’espansione di questo ge- psichedelica è praticamente onnipresente. Il successo comunque arriva nere? Pink Floyd! Ovviamente parliamo di un genere che trova spunto un nel ’69 e fino al ’75 la band è in attività, si scioglie nel gennaio del ’75, un po’ qui, e un po’ la, ma è l’uso di elettronica, effetti di chitarra come delay periodo positivo ma che scema pian piano. È sul finire del 2007 che la e phaser e uso di synth e tastiere a caratterizzarlo. Anche gruppi come Dawson annuncia il ritorno della band con “finish what they started” e un Beatles, Doors possono far parte del calderone psichedelico, questo tour nel 2008. Paradossalmente, non ostante la loro attitudine esoterica, il genere muta di artista in artista ed è appunto per questo che il suo “ciclo loro primo video venne prodotto dalla Disney Pictures. n di Coldiretti informa ECONOMIA Generi alimentari in arrivo nuovi aumenti fino al 5% I Raffaello Betti Direttore Coldiretti Teramo 25 n.78 aumentati secondo l’Istat a marzo del 2,8 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno, una percentuale al di sotto dell’inflazione (+3,3 per cento) che hanno dunque contribuito a frenare. A pesare nei prossimi mesi è l’aumento del carico fiscale ma anche il record raggiunto dal prezzo dei carburanti in un Paese come l`Italia dove l’88 per cento dei trasporti commerciali avviene per strada. A subire gli effetti dell’aumento dei costi energetici è l’intero sistema agroalimentare, produzione, trasformazione e distribuzione, dove si stima che i costi di trasporto e della logistica siano prossimi rincari dei prezzi degli alimentari del 5 per cento sono circa un terzo del totale. L’effetto valanga determinato dall’aumento del spinti da tasse e benzina che fanno impennare i costi di produzio- costo dei carburanti sulla spesa è particolarmente evidente anche per la ne. E’ quanto afferma la Coldiretti di Teramo nel commentare le crescente dipendenza dell’Italia per l’alimentazione dall’estero da dove previsioni dell’Osservatorio Prezzi e arrivano quasi la metà dei cibi consumati. Una situazione che espone Mercati di Indis-Unioncamere che stima per l’Italia alle conseguenze dell’accresciuta volatilità dei mercati internazio- i prossimi mesi un adeguamento dei listini nali sotto la spinta delle speculazioni. dei generi alimentari con il costo di pasta, Si conferma dunque la necessità di investire sul sistema produttivo riso e cereali da colazione che potrebbero agricolo nazionale che peraltro sta svolgendo con grandi difficoltà salire del 5 per cento. una funzione deflattiva con un calo dei prezzi alla produzione agricola Il ritocco verso l’alto è annunciato dopo dell’1,4 per cento a febbraio rispetto allo scorso anno, con un ribasso che i prezzi dei prodotti alimentari sono record del 6,3% per le coltivazioni, secondo le rilevazioni Ismea. n a cura di 26 n.78 Dura Lex Sed Lex Anatocismo: verdetto finale (si spera) Amilcare Lauria Elvio Fortuna avvocati associati è un fatto giuridico unitario, le annotazioni sul conto non avendo capacità solutoria, non valgono a far decorrere la prescrizione, che, invece, inizia a decorrere solo con la chiusura del conto corrente. Dunque, secondo tale prospettiva, è assolutamente indifferente la durata del conto, poiché il momento rilevante è la data della chiusura del conto medesimo in cui si fissa il saldo finale. La Cassazione è poi intervenuta a sezioni riunite con la decisione 24418 del 2010, dirimendo il contrasto giurisprudenziale con la distinzione secondo la quale per capire se l’annotazione sul conto abbia efficacia solutoria o non, bisogna avere riguardo al fatto se la rimessa fatta dal cliente sia entro il fido concesso dalla banca o extra fido. Solo nella prima ipotesi la rimessa, non avendo efficacia solutoria ma meramente ripristinatoria del fido garantito dalla banca, non varrebbe a far decorrere L la prescrizione con la conseguenza che il dies a quo, ( ossia il momento dicembre 2010, n. 225 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislati- intervenuto sulla questione modificando retroattivamente la disciplina sulla ve e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e prescrizione. La norma in esame testualmente disponeva: In ordine alle alle famiglie), convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, operazioni bancarie regolate in conto corrente l’articolo 2935 del codice civile n. 10. Con tale norma, meglio nota al pubblico con decreto salva banche, si interpreta nel senso che la prescrizione relativa ai diritti nascenti dall’an- il passato governo tentò di tutelare il sistema creditizio ( ma sarebbe più notazione in conto inizia a decorrere dal giorno dell’annotazione stessa. In equo dire le banche italiane) minacciate da migliaia di risparmiatori che ogni caso non si fa luogo alla restituzione degli importi già versati alla data di avevano promosso azioni per il recupero di somme pagate per interessi entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. anatocistici, ritenuti ormai illeciti dalla Corte di Cassazione con due Ebbene questa disposizione, denunciata da svariati Tribunali italiani, è storiche decisioni del 1999. Occorre premettere che uno dei problemi più stata esaminata dalla Corte costituzionale che l’ha cancellata dall’or- ardui da risolvere in giurisprudenza è quello concernente la individuazione dinamento ritenendola costituzionalmente illegittima per due ragioni. del momento da cui inizia a decorrere il termine ( di prescrizione) entro La prima, perché non si vede per quale motivo il Governo abbia posto il quale il risparmiatore può far valere il proprio diritto al rimborso delle una deroga all’art. 2935 del codice civile ( che disciplina in via generale somme indebitamente versate all’ente creditizio. Sino alla sentenza resa l’istituto della prescrizione) fornendo una interpretazione autentica che, dalla Sezioni riunite della cassazione del 2010, si contrapponevano due avendo efficacia retroattiva, è ammissibile, ma a condizione di ragioni orientamenti: il primo, secondo il quale il termine della ripetizione decorre particolari che qui non si intravedono. La seconda è che tale norma, dalle singole annotazioni sul conto corrente. In pratica, supponendo che la ponendosi in contrasto con i principi della Corte europea dei diritti durata di un conto sia di trenta e più anni, il risparmiatore poteva ripetere dell’uomo, quali la preminenza del diritto o il concetto di processo equo, le somme indebitamente corrisposte solo sino a dieci anni prima dalla si concretizza in una evidente asimmetria tra due parti controvertenti ( richiesta. Il secondo orientamento giurisprudenziale, più favorevole ai ossia le banche e i risparmiatori) privilegiando, senza una valida ragione risparmiatori, partendo dalla premessa secondo la quale il conto corrente di interesse generale una parte a scapito dell’altra. n da cui inizia a decorrere la prescrizione) va individuato con la chiusura del a Corte costituzionale con la conto corrente. Nell’altra ipotesi, ossia quando il cliente rientra nel fido con sentenza n. 78 del 5 aprile 2012 la rimessa, questa va considerata un pagamento vero e proprio e dunque si è pronunciata in merito alla è dalla relativa annotazione sul conto che scatta il termine prescrizionale. legittimità costituzionale dell’art. 2, comma 61, del decreto-legge 29 Come detto, con la norma cosiddetta salva banche, il passato governo era di 28 Antonio Parnanzone Calcio SPORT n.78 La voglia di Lega Pro L [email protected] Pro e, al contrario, formalità più blande sembra essere la soluzione più probabile. in Serie D, crea eccessivo affollamento in L’orientamento è di mantenere l’assetto quest’ultimo comparto, mentre nella Lega attuale con due gironi ciascuno di Prima professionistica di serie C si registrano mo- e Seconda Divisione. Se prevarrà l’ultima rie di società non in grado di resistere agli ipotesi i gironi di ciascuna Divisione po- eccessivi oneri. Di recente quest’ultima si trebbero subire delle modifiche in termini è dotata di un codice etico in conseguenza di consistenza variabile da 16 a 20 squadre anche dei fatti connessi agli illeciti sportivi cadauno, la cui formazione verrebbe fatta cui si sono resi protagonisti calciatori con sulla base del numero di società che riu- scarso senso di sportività. Tra i numerosi punti trattati spicca quello relativo alle “condotte economiche che assicurino una esemplare gestione finanziaria, tale da garantire la continuità societaria nel contesto territoriale”. La gestione economica finanziaria, pertanto, è l’aspetto cardine e il cruccio dei presidenti a voglia di Lega Pro, mai sopita di società che non riescono a reggere il anche nei momenti di maggiore dif- peso di ferree regole anche per la forte ficoltà. Il fascino del professionismo, del calcio che conta è irresistibile e sciranno ad iscriversi ed attingendo anche per alcuni non vale alcun’altra competizio- dalla Serie D mediante il ripescaggio, ne di livello inferiore. piena di grosse città con forte tradizione Avere come avversari Sambenedette- calcistica. In questo delicato scenario, le se, Ancona, Civitanovese, Jesina e altre Società che vorranno cimentarsi nel pro- squadre di rango, benché di consolidata fessionismo dovranno assicurare integrità tradizione, non è la stessa cosa affrontarle di gestione sia dal punto di vista econo- in campionati di second’ordine come quelli mico che finanziario, senza sottovalutare dilettantistici. Forse perché il termine eventuali problematiche che potranno congiuntura in cui versa l’economia nazionale che non agevola il finanziamento e la raccolta dei fondi necessari per la gestione dei campionati. La conseguenza degli innumerevoli e improcrastinabili adempimenti fiscali e contabili cui le società sono sottoposte, pena forti sanzioni in termini di punti in classifica e nei casi più gravi esclusione dai campionati, crea difficoltà fino a mettere a rischio la continuazione dell’attività. “dilettante” racchiude in se un significato Attualmente sono 77 le società affiliale alla insorgere strada facendo. Occhio quindi ad meno impegnativo quasi a voler dire che lo Lega Nazionale Calcio Professionistico, ma una sana gestione per assicurare il futuro sport è frutto di un diletto praticato nelle non è certo che nella prossima stagione lo come giustamente recita il codice etico. Le ore liberi da impegni lavorativi, sminuisce stesso numero possa essere mantenuto, ambizioni devono andare di pari passo con l’interesse per le sfide. Il professionismo, tenuto conto del meccanismo delle promo- le reali possibilità. invece, ha un’altra valenza perché lo sport zioni e retrocessioni. Sembra che circa 25 Avere i piedi per terra non vuol dire immo- in questo ambito assume carattere di pro- società abbiano forti difficoltà di gestione bilismo quanto a programmi futuri. fessione a tutti gli effetti dal punto di vista che a fine anno potrebbero scomparire Non sempre chi spende tanto rende giuridico per la qualificazione dell’attività dallo scenario calcistico nazionale. un buon servizio allo spettacolo e alle come lavoro dipendente. Tale eventualità renderebbe difficile ambizioni. L’oculatezza nel cercare atleti I due ambiti calcistici, vicini come cate- applicare la riforma programmata per il motivati, giovani con voglia di emergere gorie, nello stesso tempo lontani come 2013/14 sulla base di 60 squadre ripartite è la chiave del successo di chi fa della organizzazione e adempimenti formali e in tre gironi. Ce chi pensa di anticiparla parsimonia l’elemento fondamentale delle sostanziali. Gli effetti di tanto rigore in Lega alla prossima stagione 2011/12, ma non proprie azioni. n a cura di CULTURA Note linguistiche I Maria Gabriella Di Flaviano 29 [email protected] n.78 Il dialetto culturale, non diversa dalla tutela del patrimonio artistico di una nazione ma pensare che essi possano sostituirsi alla lingua italiana l dialetto può sostituirsi alla lingua italiana? è anacronistico e Il dialetto è un sistema linguistico particolare, parlato da un alquanto pericolo- ristretto numero di persone, in zone geograficamente limitate. so. Anacronistico, In Italia i dialetti si suddividono in: in quanto è assurdo ripristinare delle • Dialetti settentrionali parlati nel Veneto, in Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia e nella parte settentrionale delle Marche: • Dialetti toscani suddivisi a loro volta nei dialetti di Firenze, Lucca, Pisa, Livorno, Siena ed Arezzo; • Dialetti centrali, parlati nel Lazio settentrionale, nell’Umbria e nella parte centrale delle Marche; • Dialetti meridionali parlati in Campania, nel Lazio meridionale, in differenze linguistiche dannose e poco pratiche in un’epoca in cui, in vista degli Stati Uniti d’Europa, tutti cercano di imparare l’inglese, lingua quasi internazionale, per poter comunicare con persone di altre nazionalità. Pericoloso, perché volere imporre a un dialetto la funzione comunicativa della lingua italiana, nasconde esagerati campanilismi e Abruzzo, in parte della Puglia e della Lucania, nella parte meridio- anche un tantino di razzismo o perlomeno la convinzione che la nale delle Marche, il siciliano e il calabrese; propria etnia sia superiore alle altre. • Dialetto sardo e dialetto ladino, che in realtà sono delle lingue romanze. Il dialetto è una ricchezza quando affianca la lingua italiana. Chi conosce i due codici è più fortunato di chi ne possiede uno Il dialetto è una lingua che ha senz’altro una sua dignità e un suo va- solo. Può infatti esprimersi con una gamma molto più vasta di lore è, infatti, il simbolo di una tradizione passata e, proprio per que- espressioni, attingendo ora all’uno ora all’altro dei suoi patrimoni sto, deve essere conservato e amato. Esso ha però il grosso limite di linguistici. Mentre chi possiede il solo codice dialettale è svantag- consentire solo ad un ristretto ambito di persone di comunicare tra giato, perché sara costretto a comunicare soltanto con persone di loro. Pertanto salvaguardare i dialetti è senz’altro una operazione che lo conoscono. n di 30 Bebè Martorelli Basket SPORT n.78 Banca Tercas Teramo Basket Alessandro Ramagli e i suoi ragazzi stanno per raggiungere l’obiettivo primario D [email protected] condotti da un Hickman indiavolato; si è visto anche in casa, una settimana dopo, contro il forte Cantù dove i biancorossi si sono espressi su ottimi livelli dando del filo da torcere ad una squadra costruita per fare bene sia in Eurolega sia in campionato e solo per qualche imprecisione ai tiri liberi e per non essere riusciti a limitare la prestazione al tiro di un micidiale Mazzarino che i teramani hanno mancato l’appuntamento con la vittoria che sarebbe risultata clamorosa. Ecco che, per quanto sopra detto, il lavoro, l’impegno e la serietà dei giocatori prima o poi premiano e che il successo ha arriso alla formazione biancorossa. Nella seconda consecutiva gara giocata al PalaScapriano contro ªterza vittoria casalinga del girone di ritorno. Caserta che si è presentata a Teramo forte nei suoi uomini cardine come Collins, Smith, Bell, Stipanovic, il sempre valido Righetti ma con un Maresca in più che al pari di Smith è stato l’uomo più incisivo dei campani, buon per noi che Collins si è stirato nei minuti iniziali della partita. Di contro, la Banca Tercas ha presentato una squadra in forma e ben diretta con tanto equilibrio nelle sue rotazioni effettuate dal bravo Ramagli ed in aggiunta ha presentato un Polonara opo la bella ed importante vittoria sul Sassari al PalaScapriano gigantesco. Il giovane anconetano, formatosi nel vivaio della Teramo all’8ª di ritorno, la Banca Tercas ha di nuovo accusato qualche Basket, ha sfoderato una prestazione sopra le righe, ben coadiuvato pausa ma solo ai fini del risultato e non di certo sul piano delle dall’altro giovane Ricci. Altra conferma di questo brillante momento prestazioni dei singoli giocatori e di squadra. L’allenatore Ales- si è avuto nel posticipo della 12ª giornata di ritorno a Roma dove una sandro Ramagli sta facendo un ottimo lavoro e questo non è una novità. La squadra, seppure incompleta e con i tanti problemi societari ancora da risolvere, si esprime con buoni ritmi e fa vedere una bella pallacanestro. Banca Tercas da applausi si è imposta con autorità e bravura. Tutta la La squadra, seppure incompleta e con squadra ha girato a mille mostrando una difesa ben organizzata, gioco i tanti problemi societari ancora da fluido in attacco con pochi errori e, con ottima percentuale di realiz- risolvere, si esprime con buoni ritmi e zazione soprattutto di Brown, Polonara ed Amoroso. Una vittoria che fa vedere una bella pallacanestro. Tutte mette entusiasmo a fa dimenticare, per il momento, una stagione piena le partite sono giocate con la massima di problemi societari ma che fa forse vedere all’orizzonte un futuro concentrazione e tanto cuore. più roseo. Con questi due risultati utili consecutivi, la Banca Tercas, a Tutto lo staff tecnico s’impegna al mas- quattro giornate alla fine del torneo, con il turno di riposo già effettuato simo durante gli allenamenti settimana- e con 8 punti di vantaggio dal fanalino di coda Casale, si può dire che ha li, per far sì che la compagine si presenti già afferrato la salvezza per i capelli. Seppure la matematica certezza agli appuntamenti settimanali ben pre- non sia stata ancora raggiunta, la convinzione di tutto l’ambiente è che parata e capace di contrastare il livello il più è fatto e che sono rimaste quattro giornate alla fine del torneo, di di ogni avversario: si è visto a Pesaro cui due da giocare al PalaScapriano contro Montegranaro e il confronto nell’affrontare una squadra molto forte diretto con il Casale Monferrato; due, invece, saranno giocate in campo e ben organizzata, con il suo approccio nel gestire la gara ed averla esterno a Milano e a Varese. Poi si potrà brindare all’importante obietti- condotta nel punteggio con autorità e determinazione fino agli ultimi vo raggiunto in stagione ma con un pensiero un po’ preoccupato rivolto istanti dell’incontro per poi cedere di schianto al ritorno degli avversari alla prossima annata. n