NEWS LETTER n.05-2016
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NEWS LETTER n.05-2016
News letter n. 05 del 30/05/2016 Dalla Sede Nazionale Caro Socio le basterà semplicemente inserire il nostro codice fiscale sui modelli di dichiarazione dei redditi, CUD, 730 UNICO persone fisiche ed apporre la sua firma per donare il 5 per mille alla sua Associazione IL 5 X MILLE per ARCHEOCLUB D’ITALIA onlus CODICE FISCALE: 80172190581 da inserire nella dichiarazione dei redditi Si precisa che detta indicazione non comporta alcun onere e/o spesa aggiuntiva a carico del contribuente ma unicamente un beneficio a favore della Associazione di appartenenza. ORGANI COLLEGIALI PER IL TRIENNIO 2016-2019 Presidente nazionale : pres. Claudio Zucchelli V. Presidente nazionale: cons. naz. Giulio De Collibus Segretario Generale: cons. naz. Rosario Santanastasio Tesoriere: cons. naz. Claudio Cipollone Comitato Direttivo Presidente nazionale : pres. Claudio Zucchelli cons. naz. Barsanofio Chiedi cons. naz. Francesco Di cecio cons. naz. Claudio Lo Monaco cons. naz. Walter Scotucci cons. naz. Maria Rosa Vitaliti COORDINATORE SETTORE STAMPA cons. naz. Walter Scotucci COORDINATORE SETTORE BENI ECCLESIASTICI cons. naz. Claudio Lo Monaco COORDINATORE SETTORE GIOVANI-SCUOLA cons. naz. Vermiglio Ricci COORDINATORE SETTORE SEGNALAZIONI Arch. Maria Santa Valenti COORDINATORE ORGANIZZAZIONE MINISTERO V. Presidente Giulio De Collibus COORDINATORE SETTORE PROGETTI Segr. gen. Rosario Santanastasio COORDINATORE SETTORE FINANZIAMENTI E RESPONSABILE RAPPORTI ISTITUZIONALI Presidente Claudio Zucchelli Le Sedi locali informano… SEDE LOCALE LUBRENSE CONFERENZA SU SAN FRANCESCO DI PAOLA E LA PRESENZA DEI FRATI MINIMI A MASSA LUBRENSE A chiusura del ciclo di conferenze programmate per l’Anno Giubilare della Misericordia, intese a celebrare il VI centenario della nascita di San Francesco da Paola (1416-2016), a Massa Lubrense, nella suggestiva cornice della Sala delle Sirene, si è tenuta la degna conclusione della manifestazione con gli interventi di P. Gianfranco Scarpitta, sulla “Vita e Spiritualità di San Francesco di Paola”, e di Stefano Ruocco, sulla “Testimonianza dei Minimi a Massa Lubrense”, con moderatore il giornalista Gaetano Milone. L’evento, organizzato dalla comunità dei Frati Minimi di Massa Lubrense, guidata da P. Emmanuel Salvati, è stato patrocinato entusiasticamente dal Comune di Massa Lubrense, e ha visto la partecipazione di un folto e interessato pubblico , tra i quali Don Mario Cafiero, Vicario Generale della Arcidiocesi di Sorrento-C/Mare, del Sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balducelli e dei consiglieri comunali Lello Acone e Maria Cacace. Gaetano Milone, moderatore della serata e conoscitore della realtà storico-religiosa locale, introducendo i relatori ha parlato dell’importanza rivestita a Massa Lubrense dalla presenza dei religiosi Minimi, impegnati anche nell’educazione e formazione spirituale di intere generazioni di massesi, alla luce di una società contemporanea senza puti di riferimento e sempre più lontana non solo dalla Fede, ma anche dalle proprie tradizioni. Dopo il saluto di benvenuto ai partecipanti, il Sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balducelli, si è brevemente soffermato sulla significativa presenza nel territorio massese dei Frati di San Francesco di Paola e del profondo rapporto esistente tra il corpo civico massese e il tanto venerato Santo Taumaturgo paolano, fin dal 1580, quando il Pubblico Parlamento massese a deliberò la chiamata dell’Ordine dei Minimi, e ancora oggi, la Città di Massa, in occasione della processione della Statua di San Francesco, offre un grande cero, per onorare il compatrono della città e ringraziarlo della sua benigna protezione, quasi che avvolgesse nel suo santo mantello l’intero corpo civico massese. P. Gianfranco Scarpitta, Superiore del convento di San Vito di Vico Equense ed esperto studioso dell’Ordine dei Minimi (“Via Lucis con San Francesco di Paola”, Tau Editrice Todi 2016/ “S. Francesco di Paola. La vita e la spiritualità” Tau Editrice, Todi 2016), ha parlato, nel corso del suo dotto e particolareggiato intervento, della “Vita e Spiritualità di San Francesco di Paola”, si è soffermato non solo sugli eventi biografici di Francesco d’Alessio detto il Martolilla, nome secolare del Santo Calabrese, ma soprattutto sui carismi della sua profonda spiritualità, tanto da tracciarne un profilo sulla base di azioni e parole esemplari, una conoscenza del Santo problematica, cioè feconda di problemi ed esempi avvenuti nel XV sec. ma ancora oggi più che mai attuali. Nella seconda parte del convegno, infine, Stefano Ruocco, presidente dell’Archeoclub di Massa Lubrense, ha presentato al pubblico un interessante lavoro digitale su “La Testimonianza dei Minimi a Massa Lubrense”. L’appassionato studioso massese, contemperando sia la proiezione di immagini che la spiegazione di eventi e curiosità storiche, si è ampiamente soffermato sulla presenza nel territorio massese del culto di San Francesco di Paola e dei Frati Minimi, grazie all’aiuto del dott. Gennaro Galano e dei volontari del Sevizio Civile Nazionale presso il Comune di Massa Lubrense Francesco Foti, Valeria d’Antuono e Lisa Cacace. “San Francesco di Paola e i Frati Minimi a Massa Lubrense” Nel 1580 il pubblico parlamento massese decise all’unanimità di chiamare nel territorio lubrense l’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, soprattutto grazie all’intercessione di Fra Valentino Vespoli, oriundo massese e Correttore Generale dell’Ordine Paolano tra il 1574 e il 1578. Inizialmente ai religiosi fu proposto di risiedere a Marina Lobra, nell’ex Cattedrale di Massa, ma tanto era vivido il ricordo della sanguinosa incursione dei Turchi del 13 giugno 1558 che i reverendi Padri Minimi spostarono il loro interesse sulla cappella dei Santi Processo e Martiniano a Corniglio, dove sorgeva anche la Torre della famiglia Liparulo, che si accollò parte delle spese per la fondazione del convento e per il sostentamento dei frati. Il 1582 è di solito l’anno riportato dalle cronache per la fondazione del complesso conventuale, per via di una lapide affissa in Chiesa dalla famiglia Liparulo, ma in realtà nel 1593, grazie ad un inedito documento attestante una visita apostolica nel territorio lubrense, sappiamo che i padri avevano appena iniziato i lavori di costruzione della Chiesa e, sulla base di una data incisa sull’architrave della porta della sagrestia, tra Chiesa e Convento, possiamo datare l’inaugurazione dell’intero complesso conventuale al 1618. La Chiesa, dedicata alla Madonna della Sanità, che conserva anche una miracolosissima statua lignea della Madonna della Sanità, è ad una navata e comprende al suo interno la preesistente cappella dei santi Processo e Martiniano, oggi dedicata a san Francesco di Paola. L’edificio sacro fu radicalmente rifatto nel 1783, su impulso di fra Matteo Scotti, infatti a questo periodo risalgono la soffitta ad incannucciata dipinta con al centro san Francesco di Paola in gloria (oggi sostituita da un telo con disegni a motivi geometrici), il pregevolissimo pavimento in “riggiole” dipinte da Ignazio Chiaiese il coro superiore, il maestoso organo (a lungo custodito nella basilica di San Francesco di Paola a Napoli e recentemente riportato) e il magnifico altare in marmi policromi. Accosto alla Chiesa sorge il convento, che ingloba la torre della famiglia Liparulo, già attestata ai primi del ’500, e si sviluppa intorno ad un caratteristico chiostro con arcate in pietra di Massa, vero luogo di pace e serenità, lungo il quale si può ripercorrere la vita del santo calabrese attraverso episodi della sua vita dipinti nelle lunette laterali. I Padri Minimi rimasero a Massa Lubrense fino al 1810, quando a seguito delle soppressioni napoleoniche, i religiosi dovettero lasciare San Francesco con immenso dispiacere dell’intera comunità, che tanto era legata ai “poveri fratini”. Tra 1810 e 1929 il Complesso di San Francesco passò al Municipio, e nell’ordine ospitò una casa di Gesuiti, un lazzaretto, una pretura ed infine un ospizio di mendicità. Finalmente nel 1929, per la gioia dell’intera comunità massese, vi tornarono i padri Minimi, i quali si legarono così tanto a Massa Lubrense da rilevare, nel 1956, oltre allo storico convento di san Francesco anche il complesso dell’Annunziata nell’omonima frazione, abbandonato a se stesso dopo la scomparsa delle monache del conservatorio Ave Gratia Plena, per destinarlo a Scuola Apostolica (1964). Il ritorno dei Frati Minimi a Massa chiude, idealmente, questa breve sintesi storico-religiosa e artistica, infatti dagli anni ’50 del secolo scorso, i paolotti hanno ripreso la loro tradizionale funzione di guida religiosa per la comunità massese, superando i quattrocento anni di presenza sul territorio locale, sempre al servizio dei poveri, degli emarginati e della riconciliazione del gregge di Gesù Cristo. In ultima analisi, però, vorremmo ricordare la figura storica più importante per la venuta a Massa Lubrense dei Minimi: Fra Valentino Vespoli. Sulla scorta della documentazione conservatasi nel corso dei secoli sulla storia dell’Ordine dei Minimi, si può ipotizzare l’ingresso di Fra Valentino nelle sue fila sicuramente prima del 1550, infatti in quell’anno partecipò al suo primo Capitolo Generale a Valencia in qualità di commesso della Provincia Napoletana dei Minimi. Nel 1565 fu eletto, per la prima volta, Correttore Provinciale dell’Ordine, e, partecipando al capitolo di Roma nel 1568, si firmò P. Valentinus neapolitanus. Nel 1574, mentre era per la seconda volta Correttore Provinciale, P. Valentino fu eletto Correttore generale dei Minimi, nel corso del capitolo di Genova, e, su ordine di papa Gregorio XIII, conservò tale carica fino al 1578,cioè un anno in più del canonico triennio a causa della peste che imperversava nel Centro-Nord Italia. Nonostante la povertà di notizie conservatesi in merito alla biografia del frate poalotto massese, l’insigne frate Lucas de Montoya, nel 1619, redigendo una monumentale storia dei Minimi e del suo fondatore, descrisse il convento di Massa, soffermandosi su Fra Valentino dicendo: “insigne varon de toda alabanca benemerito” (uomo insigne e degno di ogni lode) Fra Valentino Vespoli, nel corso del suo Correttorato generale, però, si occupò soprattutto di propagandare e diffondere all’esterno dell’Ordine la figura del fondatore S. Francesco di Paola, infatti più che un semplice “amministratore religioso”, il frate massese fu un lucido “talent scout” di scrittori e poeti allora in voga. In un momento storico in cui le fondazioni religiose dei Minimi vivevano nuovamente un periodo felice, dopo la lunga stasi di metà secolo, Fra Valentino decise di diffondere e propagandare una “biografia agiografica” del Fondatore, sia in prosa che in versi. Per la prosa, si affidò alla perizia di Mons. Paolo Regio, allora autore molto in voga e in grado, con una prosa semplice e chiara, di usare e rendere fruibili i processi canonici e la Bolla papale riguardanti il santo di Paola. In seguito, sulla scorta anche dell’opera del Regio, Fra Egidio Scalione (O.M.), sempre su pressione di Fra Valentino, che era stato suo superiore nella Provincia Napoletana, compose un poema eroico in esametri latini, Sacri Fasti (1596), che con un linguaggio raffinato e una scrittura stilisticamente e retoricamente ineccepibile, intendeva celebrare il “Taumaturgo di Paola”. In questa maniera, dunque, è chiaro l’apporto di Fra Valentino Vespoli allo sviluppo dell’Ordine, infatti la corretta stesura della vita del Fondatore era un passo fondamentale per accreditare all’esterno un’immagine tipizzata e normativa non solo del Santo Paolano, ma anche dell’intero Ordo Minimorum. Purtroppo, così come per l’infanzia e la gioventù, non sappiamo nulla degli ultimi anni di Fra Valentino, né conosciamo la data di morte, ma possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che rappresentò una delle figure massesi più importanti del XVI sec., degna sicuramente di più approfondite ricerche. Gennaro Galano L’ARCHEOCLUB LUBRENSE È SU FACEBOOK E’ stata attivata in questi giorni su Facebook la pagina ufficiale dell’Archeoclub Lubrense. Artefici di questa iniziativa sono stati i volontari del Servizio Civile (Francesco Foti, Gennaro Galano, Valeria d’Antuono, Lisa Cacace) attivo presso il Comune di Massa Lubrense. Guidata dal motto “L’Italia sta perdendo la memoria, l’Archeoclub ti aiuta a ritrovarla” e ricorrendo il 40° anniversario della fondazione, la storica associazione lubrense è approdata autorevolmente sui social, ricevendo subito un boom di iscritti e di “Mi piace” ai vari post-pagina. Sulla piattaforma sono stati pubblicizzati gli eventi organizzati o che vedono protagonista l’Archeoclub, come ad esempio la riuscita Conferenza sulla storia dei Minimi tenutasi il 17 Maggio presso la Sala delle Sirene, ma anche interessanti rubriche. L’Archeoclub, restando fedele alla sua vocazione di associazione culturale dedita alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico, storico e culturale, ha avviato la pubblicazione periodica sulla pagina di documenti e foto storiche inedite o rare riguardanti la zona. Da sempre in prima linea nella lotta contro i furti d’arte, l’Archeoclub si batte anche per il ritrovamento dei beni culturali mobili, soprattutto oggetti sacri e reperti antichi, scomparsi o furtivamente sottratti alla comunità lubrense. Proprio per questo, nel lanciare un monito ed una condanna forte contro questa barbara pratica, ha avviato un’iniziativa su Facebook con la pubblicazione delle foto e di tutte le notizie sulla “memoria scomparsa o rubata”, al fine di sensibilizzare e coinvolgere attivamente i cittadini e l’opinione pubblica nel ritrovamento di tutte quelle testimonianze antiche scomparse negli ultimi anni dal nostro territorio. A tale riguardo, a cura dei volontari, è in corso anche la redazione di un dossier, che raccoglie tutte le testimonianze storico-artistiche scomparse e che sarà presentato in una manifestazione pubblica oltre ad essere inoltrato alle forze dell’ordine e agli organi preposti alla tutela. Si invitano pertanto tutti i cittadini che amano la storia e la cultura a segnalare altri casi del genere e a cliccare “Mi Piace” alla pagina, seguendola ed integrandola anche in futuro. Imma De Angelis Presidente della Sede: Stefano Ruocco SEDE LOCALE MANDURIA INTITOLAZIONE DELLA SALA LETTURA DELLA BIBLIOTECA "MARCO GATTI" ALL’ AVVOCATO ELIO DIMITRI Gli eventi organizzati dall’Archeoclub d’Italia - sede di Manduria nell’ambito dell’edizione 2016 della manifestazione “Maggio Archeoclub” sono proseguiti con un appuntamento infrasettimanale: giovedì 26 maggio, infatti, alle ore 18:30, presso la sala consiliare del Comune di Manduria si è tenuta la cerimonia di intitolazione della sala lettura della Biblioteca "Marco Gatti" all’ Avvocato Elio Dimitri, recentemente scomparso. Dopo i saluti del sindaco, Dott. Roberto Massafra, e dell’assessore alla Cultura Dott. Cosimo Lariccia, sono intervenuti lo studioso francese Prof. Gérard Delille, scopritore del Librone Magno conservato proprio nella Biblioteca “Marco Gatti”, e gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco”, che hanno ricordato la figura dell’avvocato manduriano, caratterizzata da umanità e spessore culturale non comuni. Presidente della Sede: Silvia Mancini SEDE LOCALE ROMA PROGRAMMA GIUGNO 2016 Giugno GIOVEDI invito al Salotto Romano e ai “puntini sulle i” di R.A.Staccioli – Palazzo dei Domenicani, piazza della Minerva 42 (Pantheon) – ore 16.30 9 VENERDI - DOMENICA Quinta edizione della festa 12 dei CEREALIA Programma a parte 10 GIOVEDI letture a voce alta Testi e Autori di ieri e di oggi: La cena di Trimalcione, dal Satyricon di Petronio, a cura della dott.sa Laura Trellini Marino – presso la Sede sociale in via Tacito 74, scala A, int. 2 - ore 17.00 16 SABATO escursione dell’intera giornata alle Rovine di PORTO (Fiumicino) partenza ore 10.00 dal piazzale dei Partigiani (Stazione Ostiense) 18 Presidente della Sede: Romolo A. Staccioli LA RETE ARCHEOCLUB D’ITALIA Per il collegamento a tutte le attività facenti capo alle Sedi locali aderenti, vedi: http://www.archeoclubitalia.org Archeoclub d’Italia onlus - Piazza Amba Alagi 18, 00199 Roma Tel. 06.44202250 – fax 06. 23328898 e-mail [email protected] sito web www.archeoclubitalia.org