VENDITA della CHIMICA ITALIANA Le RSU di VERSALIS

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VENDITA della CHIMICA ITALIANA Le RSU di VERSALIS
VENDITA della CHIMICA ITALIANA
Le RSU di VERSALIS –ENIPOWER-RSI contrarie alle scelte di
ENI!!!
Nella giornata di martedì 10 novembre si è svolto il coordinamento delle RSU delle società
Chimiche ed Energia dell’ENI quali VERSALIS-ENIPOWER e Ravenna Servizi Industriali, alla
presenza delle segreterie territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil dove si è discusso di
quanto deciso dal coordinamento nazionale ENI svolto a Roma il 6 novembre e di tutte le iniziative
da intraprendere per contrastare il piano di disimpegno di Eni dalle attività industriali in Italia.
La preoccupazione verso le incertezze sul futuro e la ferma contrarietà alle strategie di ENI
sono gli stati d’animo e la posizione che accomuna tutti i lavoratori e i loro rappresentanti.
Ferma è la contrarietà al piano di progressivo abbandono evidenziato dall’A.D. Descalzi, emerso
dall’incontro del 30 di ottobre con le segreterie Nazionali, dove appare molto chiaro il disegno
strategico che configurerà l’ENI del futuro, solo come una “Oil Company” internazionale con la
quasi totalità delle attività e dei dipendenti rivolta all’estero.
In discussione c’è l’intero sistema della Perforazione, Raffinazione, Gas e Produzione di
Energia Elettrica e della Chimica, che con la conferma di concrete e reali trattative per la
cessione della quota di maggioranza ad un fondo di investimento straniero, rappresenta
l’operazione più controversa e preoccupante con il maggior impatto per le possibili
ripercussioni occupazionali di rilevanza nazionale.
ENI deve rimanere società di maggioranza in VERSALIS mantenendo una sua presenza
forte e capace di garantire una prospettiva occupazionale per i sui 5000 addetti, ma
soprattutto una prospettiva industriale strategica per il paese. Per far questo è necessario che
VERSALIS garantisca il piano di investimenti previsti su petrolchimica tradizionale e rispetti tutti gli
impegni presi su chimica verde, obiettivi importanti e ambiziosi che se interrotti in questo delicato
momento rischierebbero di buttare anni di ricerca e milioni di euro di investimenti.
Per questi motivi si è deciso di proclamare 2 ore di Sciopero, in coerenza con le indicazioni
delle Segreterie Nazionali, che come primo atto di una serie di iniziative di informazione e
protesta verranno svolte in concomitanza con l’assemblea convocata per il pomeriggio del
19 novembre dove si coinvolgeranno tutti i 900 lavoratori del gruppo.
Sono state anche coinvolte le Istituzioni Locali che incontreremo nel pomeriggio del 13
novembre con le quali faremo il punto anche in vista dell’incontro con ENI richiesto dalla
Regione Emilia Romagna previsto per il 17 novembre, dove si chiederà l’apertura di un confronto
al MiSE per chieder conto ad ENI su chimica ed estrazioni a livello nazionale e nel nostro territorio.
Questa prima fase si apre con una grande Assemblea Pubblica Nazionale, prevista a Roma
per il 28 novembre, dove coinvolgeremo tutte le Regioni interessate, le varie forze Politiche, i
Segretari Generali di Cgil Cisl Uil, le commissioni industria di Camera e Senato, ma soprattutto
Governo e Ministero che devono rispondere delle scelte industriali che si stanno compiendo.
Il nostro obiettivo chiaro e determinato è di far cambiare idea ad ENI, perché in gioco non c’è
solo un’azienda chimica, ma una parte strategica dell’industria manifatturiera di questo paese ed è
per questo che metteremo in atto tutte le forme di azione e di protesta utili alla difesa di questo
grande patrimonio produttivo e professionale rappresentato dalla chimica italiana.
Ravenna, 11 novembre 2015
RSU VERSALIS –ENIPOWER- Ravenna Servizi Industriali
Segreterie di FILCTEM CGIL - FEMCA CISL - UILTEC UIL