scheda artistica

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scheda artistica
PERSONALE POLITICO PENTOTHAL
OPERA RAP PER ANDREA PAZIENZA
un progetto Fratelli Dalla Via
di e con Marta Dalla Via
e Omar Faedo (Moova), Simone Meneguzzo (DJ MS), Michele Seclì (LETHAL V),
Alessio Sulis (REBUS), Giovanni Zaccaria (ZETHONE)
direzione tecnica Roberto Di Fresco
scene e costumi Michela Benestà, Roberto Di Fresco
una produzione Piccionaia Centro di Produzione Teatrale + Fratelli Dalla Via + Gold Leaves
Ecco cosa.
Fitti fatti di fattanza raccontano di un’eroina fatta di eroina che cerca di
disintossicarsi tramite una favolosa e favoleggiata cura del sonno.
Ecco chi.
Ispirata dall’imprevedibile tavolozza lessicale di Andrea Pazienza per questo
racconto scenico in beat cercavo dei compagni virtuosi, pieni di talento e
moderatamente dannati. Veloci, abili e audacemente contro. Ma soprattutto
cercavo giovani autori. Li ho trovati. Sono rapper che non girano dalle parti del
pop.
Ecco perché.
Il teatro è lo spazio dell’ignoto. Il rap dice tutto quello che non si può dire.
Entrambi devono parlare quando gli altri stanno zitti.
(Marta Dalla Via)
La prima volta ero in una studentesca casa Bolognese in attesa. Uno doveva risolvere un
problema di quota d’affitto poi saremmo usciti; rotta Via del Pratello. Curiosa per casa
apro a caso un volumino preso a caso da una mensola obliqua. La pagina si apre su
Cenerentola 87 ed è subito stordimento. Chi è questo novello Sofocle? Come si permette
di turbarmi così? Qui non c’è solo un disegnatore ma uno straordinario narratore. Che
male. Così si fa. Andrea Pazienza.
Questo spettacolo è un omaggio al suo dizionario da-dapaz. Neanche ricalcando potrei
disegnare come lui ma posso raccontarmi alla sua maniera: inventando parole,
mescolandole al dialetto o alle lingue straniere, giocando sulla loro doppiezza, sul
nonsenso, sul ritmo.
Ho immaginato una narrazione piena di spostamenti temporali, scambi di persona,
imprecisioni e ribaltamenti tipico dell’attività onirica e molto presente ne “Le straordinarie
avventure di Pentothal” miccia ispirante principale di questo gioco.
C’è una radio
in sottofondo: interferenze rap, squarciagola Battisti, poliziotti e volanti, slogan made in
‘77, e ecco sono entrati e siamo con le mani alzate alla faccia del Bianconiglio. C’è questa
ragazza che parla di lui e non risponde ad un telefono che suona perché potrebbe proprio
essere lui.
Ma lui chi? Andrea Pazienza? Francesco Lorusso? Addirittura Stefano Tamburini che come
ultimo disegno ha lasciato una sindone nera su un materasso?
In tutto questo dormire forse sognare arrivano in scena tre pacchi-regalo senza re magi: il
talento (un pacco-dono), la roba (un pacco-pacco), la politica (un pacco-bomba).
Ho spesso associato l’attività onirica e quella teatrale per via dei loro genitori comuni: il
buio e la luce e perché trovo che entrambe cerchino di raccontare in maniera artistica un
contenuto contemporaneamente segreto e collettivo. Questo contenuto è difficile da
leggere chiaramente perché, spesso, è tabù. Ma in incognito o in ghingheri. Anche la
sconfitta credo sia un tabù contemporaneo. E qui di perdita a iosa se ne parlerà.
Personale, Politico, Pentothal. Le parole del titolo sono nodi di contenuto e il tentativo di
scioglierli è lo spettacolo stesso. Tutto è una questione personale. Politico è da intendersi,
soprattutto in questo lavoro, non solo come relazione tra cittadini ma anche come
rapporto con la città. C’è il mio personale affetto per Bologna che mi ha accolto e sfruttata
quando ero studentessa, c’è il rapporto con la Storia che scorre (o scorreva?) nella Dotta
e c’è una riflessione sulla parola “casa” che può essere declinata da tutti secondo la
propria toponomastica emotiva. Ogni città ha la sua piazza Verdi.
Pentothal è uno degli alter ego grafici di Andrea Pazienza ma è anche un farmaco che
libera i freni inibitori. Così sono i rapper su questo palco: non accettano censure. Ma il
Pentothal può essere anche ingrediente dell’iniezione letale ai condannati a morte. E’
l’anestesia al resto del mondo, è l’abbassamento delle difese immunitarie culturali ed è lo
spirito in cui, purtroppo o per fortuna, è immerso questo lavoro.
Saremo come sonnambuli supereroi, doppiando Dumas, quarant’anni dopo.
I Fratelli Dalla Via si definiscono “un’impresa famigliare che costruisce storie” e sono
una delle realtà più brillanti della nuova generazione teatrale. Premio Scenario nel 2015,
lavorano da sempre sull’interdipendenza tra lessico ed economie dei luoghi e, grazie al
progetto Classico Contemporaneo, hanno sviluppato un percorso triennale di
sperimentazione legato alla parola come segno e disegno.
Gold Leaves realtà indipendente con base a Vicenza fondata da Dj MS allo scopo di
valorizzare e supportare la produzione di eventi non solo hip hop con un occhio di riguardo
agli artisti indipendenti e artisti emergenti.
La Piccionaia S.c.s. Onlus Centro di Produzione Teatrale, ente riconosciuto dal
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. È nato dalla storica famiglia d’arte dei Carrara,
che ha fondato la cooperativa nel 1975. Da allora la struttura si è evoluta, articolandosi in
termini aziendali ed aprendosi artisticamente al contemporaneo,. Oggi La Piccionaia è
costituita da una rete di professionisti accomunati dal progetto di costruire e diffondere la
cultura del teatro, con particolare attenzione alla nuove generazioni, realizzando spettacoli,
laboratori, eventi performativi e progetti culturali che narrano la realtà contemporanea, le
sue tensioni, la sua complessità.