i tre porcellini
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I TRE PORCELLINI Rosa, Rosetta e Rosmarino Testo e regia di Ketti Grunchi Con Aurora Candelli, Nicole Cecchinato e Giovanni Gottardo Scenografia e luci Yurij Pevere Un’originale rilettura di una delle più celebri fiabe della tradizione che ripercorre con poesia e delicatezza la conosciuta vicenda dei tre fratelli che devono lasciare la casa d’origine e avventurarsi nel bosco, affrontando un sentiero pieno di incognite, in una foresta popolata di esseri fantastici e di strane creature. Tanto tempo fa. Al tempo dei sogni e delle stelle comete. C'erano tre giovani fratelli. Uno... Due... e TRE! Poi una grande casa e un piccolo fuoco. Ridono, cantano e non stanno mai fermi, MAI! Solo quando soffia. (E ogni tanto sì che soffia!) Zitti... Fermi! Fuori dalla porta, qualcuno soffia forte il vento! E poi. Sì che sono felici! Ogni tanto... In tasca c'è una piccola mela rossa. UNA! UNA SOLA. Così. Le valigie sono pronte. Nella grande casa il fuoco è cenere. E le strade sono... una... due... e TRE!... LO SPETTACOLO Le fiabe sono uno strumento fondamentale del crescere. Per questo non muoiono mai. Servono ad allenarsi alla vita. A superare gli ostacoli. A trovare soluzioni. Ad avere coraggio. A lasciarsi e a ritrovarsi. A sconfiggere esseri fantastici che si possono vedere solo nei sogni. A saper fare da soli... Ci si immedesima negli eroi e, nel frattempo, si diventa grandi. Rosa, Rosetta e Rosmarino sono i protagonisti di questa storia. Pur essendo I Tre Porcellini non hanno codine arrotolate o musetti rosa schiacciati e abitano, soli, in una grande casa nel bosco. Restati senza cibo e sempre affamati, i tre ragazzi decidono di separarsi per andare a cercare qualcosa da mangiare ma il sopraggiungere di una pioggia torrenziale li costringe a costruire tre piccole case sotto cui ripararsi…Solo quando la pioggia smetterà potranno rimettersi in cammino per trovare quello che stanno cercando… Ecco però un vento tempestoso fa volar via le casette…che paura! Presto presto meglio ritornare tutti nella grande casa! …Ma chi sarà stato a soffiare così forte? Forse il famelico lupo? E di lui, infine, che ne sarà? Attraverso le vicende dei tre protagonisti la presente messa in scena intende mettere in risalto i temi legati alla crescita, all’autonomia e alla formazione della personalità unitamente al concetto di pericolo e di “diverso da me” che la fiaba tradizionale suggerisce. I LINGUAGGI L’allestimento privilegia il linguaggio narrativo del corpo e della gestualità, diventando anche racconto sonoro con musiche, canzoni e rumori: suggestioni emozionali attraverso cui esplorare il concetto di pericolo e, di contro, quello di casa come luogo sicuro, protettivo e resistente alle avversità. E le parole? “Solo quelle che servono – spiega l’autrice - come nella ricetta di un delizioso pane speziato”. NOTE DI REGIA “Amo la fiaba perché «genere primordiale», luogo di metamorfosi e trasformazione. Perché riconducibile a generi antichissimi: il mito, la saga, la leggenda. Correndo di bocca in bocca tra i contadini seduti attorno al fuoco, il racconto si trasforma in scrittura attraversando la storia dell’umanità. La fiaba “I tre porcellini” nasce proprio così, dalla tradizione orale, per diventare poi pagina scritta. E proprio questa tradizione affabulatoria mi piace recuperare e rinnovare, nel raccontare la storia di tre giovani fratelli che, come in altre fiabe molto note, devono lasciare la loro grande casa di origine per avventurarsi nel bosco in cerca di un tetto, di un fuoco e di un pezzo di pane. Ma nel corso dei secoli, come si saranno trasformati i giochi nel cortile, le conte e le filastrocche in cerchio? E cosa ne sarà di quel lupo cattivo che soffia a pieni polmoni per far volare le case e mangiarsi i porcellini? Forse sarà solo un essere stanco e vecchio, goloso di mele, pane... e miele!” (Ketti Grunchi) Lo spettacolo, nato all’interno del progetto di formazione permanente “Fabbricateatro” - diretto da Ketti Grunchi ed avviato con l’obiettivo di promuovere la cultura e l’innovazione teatrale coltivando una nuova generazione di attori - si è avvalso, nella fase di indagine, di un gruppo di lavoro e della collaborazione di • BRUNO CAPPAGLI- regista e attore della compagnia teatrale LA BARACCA di Bologna. • MIRIAM BARDINI - attrice della compagnia teatrale NAUTAI TEATRO di Firenze. Dedicato ai bambini dai 3 ai 7 anni e famiglie. Maggiori informazioni e video integrale: www.piccionaia.it Referente organizzativo: Laura Bombana, La Piccionaia / Centro di Produzione Teatrale Stradella Piancoli, 6 – 36100 Vicenza tel. 0444 541819 fax 0444 327562 e-mail: [email protected] www.piccionaia.it