PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA PER
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PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA PER
Il percorso prevede 13 incontri della durata di 2 ore con la collaborazione di differenti figure professionali. L’ostetrica fornirà tutte le informazioni relative ai cambiamenti sperimenta fisiologici durante che il il corpo periodo della della donna gravidanza; rassicurerà la coppia sulla capacità della donna di trovare la forza per affrontare il travaglio ed il parto; illustrerà le posizioni da assumere durante il travaglio e le modalità per affrontare le contrazioni; spiegherà al partner come poter sostenere praticamente la donna durante il travaglio e fornirà le nozioni di base sulle prime cure pratiche nei confronti del neonato nel momento del rientro a casa. Non è da trascurare l’apporto positivo che le informazioni, anche le più semplici, possono dare in un momento di grande confusione e fragilità. Sapere come cambiare il pannolino, come fare la valigia per l’ospedale o come funziona l’allattamento, piuttosto che capire come gestire la montata lattea nel caso in cui madre e bambino vengano separati, può aiutare a creare uno sfondo più rassicurante e contenitivo che farà figura nel momento in cui la novità dovrà essere affrontata. Io mi ero perduto in me stesso e tu sei venuta a darmi mie notizie. Troveremo quest'anno nel bosco notizie di noi seguendo la traccia dello sguardo infantile e il segno che crea? Troveremo in noi memoria del mondo prima della parola, quello in cui tutto è nuovo e vero perché frutto di personale scoperta? Abbiamo bisogno, più che mai, che alle parole sia restituito il suono e il coraggio della nostalgia dell'aderenza all'indicibile, del patto originario, del ritmo della ninna nanna che parli di confidenza complice della vita. Cerchiamo oggi ancora l'origine il fondamento nell'intimità misteriosa del nascere perché a chi non sorrisero il padre e la madre né un dio concesse la mensa, né una dea un letto. André Breton PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA PER COPPIE CON GRAVIDANZE A RISCHIO Organizzati e coordinati dalla dott.ssa Elisabetta Mulone Il contributo del ginecologo servirà a trasmettere quelle informazioni che riguarderanno l’eventuale intervento chirurgico, qualora il parto naturale non sia possibile a priori o si renda necessario per una complicanza. L’infermiera pediatrica forniranno il loro contributo e il neonatologo relativo alla gestione del bambino ospedalizzato e bisognoso di cure speciali. Lo psicoterapeuta sarà il file rouge di tutto il percorso: affronterà gli aspetti emotivi e proporrà tecniche di rilassamento e di training autogeno per allenare alla respirazione, migliorare la percezione dello schema corporeo e trasmettere le principali tecniche da poter utilizzare anche durante il travaglio e il parto. Sarà utilizzata la tecnica del massaggio dolce neonatale di Eva Reich, o “massaggio a farfalla”. I percorsi sono rivolti a coppie in gravidanza ma è possibile la partecipazione anche singolarmente I partecipanti, durante il percorso riceveranno materiale informativo relativo agli aspetti psicologici delle gravidanze complicate, alla gestione di ansie, paure e incertezze legate alla patologia del bambino, alla elaborazione del lutto perinatale. Per le coppie che lo desiderano parallelamente al percorso di gruppo è possibile effettuare degli incontri di sostegno di coppia a tariffe agevolate Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla dott.ssa Elisabetta Mulone tel. 3286193802 [email protected] Rosanna Mutinelli, Abbraccio “Quando gli dei muoiono e i sistemi di valore crollano, all’essere umano non resta che il corpo come punto di riferimento” Detto indiano La gravidanza rappresenta un momento estremamente importante nella vita della donna e si accompagna a profonde modificazioni fisiche, psichiche e relazionali. È un passaggio evolutivo cruciale per la donna, per la coppia e per la famiglia. Purtroppo, non per tutte le donne la gravidanza è uno stato di grazia. A volte, questo processo così complesso e denso di emozioni contrastanti per l’importanza che riveste nel ciclo vitale della coppia e per lo stupore che desta il “mistero della vita”, può subire destabilizzazioni più o meno gravi. Ciò può accadere a causa di complicanze che possono intercorrere nel corso della gravidanza e che sono legate a rischi per la madre o per il nascituro. Si passa dal distacco placentare che mette a rischio la sopravvivenza del feto, alle patologie correlate alla gravidanza (epatosi, diabete gestazionale, gestosi etc.) fino ad arrivare alle patologi fetali (anomalie cromosomiche, malformazioni congenite etc.) e ai casi di aborto spontaneo. Nelle cosiddette gravidanze a rischio, la coppia vive «per lunghi mesi l’ambivalenza emotiva di lasciarsi andare al sogno-progetto della costruzione del nido e al contempo di non crearsi troppe aspettative per la paura di dover affrontare altre delusioni-lutti. La diagnosi prenatale di una patologia fetale e la morte di un figlio si configurano come situazioni traumatiche, e il vissuto doloroso o il lutto che ne possono derivare, se non elaborati, possono congelare la coppia nel suo movimento verso la vita, ancorandola al dolore della perdita e bloccando, così, ogni intenzionalità di contatto sano e di crescita. Nel caso di diagnosi di patologia fetale grave, la coppia vive la gravidanza con profonda ambivalenza e rischia di arrivare al parto subendo passivamente l’evento, con scarsa consapevolezza e con poche risorse per vivere quest’esperienza, che seppur intrisa di dolore, rimane una delle più significative nella vita della donna e della coppia. Queste coppie vivono il periodo della gravidanza, nei casi più gravi, come un vero e proprio lutto. Con la comunicazione della diagnosi, di certo, c’è la perdita del bambino immaginato che muore in quell’istante, all’udire le parole di condanna ad un futuro difficile, o peggio, a scarse probabilità di sopravvivenza. Questo percorso di accompagnamento alla nascita si rivolge a quelle coppie che vivono l’esperienza di una gravidanza a rischio che pone in discussione tutti i luoghi comuni sulla maternità e sul diventare genitori. Rappresenta uno spazio protetto in cui esprimere il dolore, a volte indicibile, e trovarvi l’adeguato riconoscimento. Gli obiettivi del percorso sono: aiutare la coppia ad assimilare l’esperienza traumatica della notizia di un problema in gravidanza e prepararla all’eventualità della perdita; evitare che il dolore diventi danno perché solo se il dolore viene espresso fino in fondo può placarsi e lasciare il posto ad una graduale accettazione della sofferenza; Il percorso prevede 13 incontri della durata di 2 ore sostenere le ansie di una coppia che decide di portare avanti una gravidanza dall’esito incerto o addirittura infausto; dare voce al dolore di quei genitori speciali che vivono delle situazioni fuori dal comune e che hanno bisogno di arrivare al parto preparati, per quanto possibile, a gestire la nascita e la separazione, legittimando i sentimenti ambivalenti che inevitabilmente la coppia porta con sé. L’equilibrio psico-fisico che un buon percorso di preparazione della coppia al parto può fornire permette che la gravidanza e il parto siano vissuti come esperienze profonde di crescita, di consapevolezza e di integrità». Un percorso per coppie che affrontano una gravidanza problematica non può essere un corso pre-parto standard che affronta le tematiche classiche della gravidanza e del parto. Un corso per genitori che vivono l’angoscia per la salute e la sopravvivenza stessa del proprio figlio, prima del suo venire al mondo, deve avere delle peculiarità. I percorsi che qui vengono presentati si pongono diversi obiettivi con la finalità di una presa in carico globale della coppia dalla diagnosi, al momento del parto, fino al post partum. Conduttori Argomento 1 Psicoterapeuta Presentazione del corso e del gruppo 2 Psicoterapeuta Affrontare una gravidanza difficile 3 Ginecologo Aspetti medici di una gravidanza difficile: quando non si può fare a meno del cesareo 4 Psicoterapeuta Aspettative, paure ed emozioni della coppia in gravidanza 5 Ostetrica Fisiologia della gravidanza, del travaglio e del parto 6 Psicoterapeuta Il sentire corporeo nella gravidanza a rischio 7 Ostetrica Come prepararsi per l’ingresso in ospedale e nei giorni successivi al parto (montata lattea e puerperio) 8 Psicoterapeuta Esercizi di Training autogeno 9 Infermiera pediatrica/ neonatologo Elementi di puericultura: la gestione del bambino ospedalizzato 10 Psicoterapeuta Il massaggio farfalla 11 Ostetrica La respirazione come strumento per affrontare il travaglio e il parto 12 Psicoterapeuta Il contatto con i sentimenti luttuosi 13 Psicoterapeuta e Ostetrica Il post parto Si vuole , prima di tutto: elaborare il trauma della diagnosi dell’anomalia fetale; contenere le ansie relative alla paura della perdita; sostenere la coppia affinché non viva la gravidanza passivamente ma, nonostante il dolore, possa assumere un ruolo attivo anche durante il parto evitando il ricorso a parti cesarei non necessari; ridurre la probabilità di sviluppare disturbi d’ansia o dell’umore, poiché le donne con gravidanza a rischio, essendo più vulnerabili, sono più soggette all’insorgenza di depressione prenatale e perinatale.