UN AMERICANO IN SICILIA BREVE RACCONTO

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UN AMERICANO IN SICILIA BREVE RACCONTO
UN AMERICANO IN SICILIA
BREVE RACCONTO SOLO PER ADULTI
Duke se ne sta semisdraiato, con la testa appoggiata al grosso tronco
dove ha trovato un po’ di refrigerio. Un cono d’ombra al riparo dal caldo
soffocante di metà giugno. Ha salito il pendìo, ha steso il suo grande telo
quello che tiene sempre nel baule della sua macchina, e poi con un sospiro
soddisfatto, si è appoggiato, tirando la linguetta della lattina di leggera birra
ancora fresca, ma non ghiacciata.
Lui non sa a quale specie appartenga quell’albero, non ne capisce di silvicoltura, ma poco gli importa. Quello che conta è che con i suoi rami lunghi e
frondosi, faccia una bella ombra.
Ha lasciato la sua grossa macchina giù, dietro di sé, ad un centinaio di metri
nella strada sterrata, e poi ha fatto il percorso con tutta calma, apprezzando
il grande e curatissimo vigneto che si stende tutto intorno.
A Duke piace la natura. Adora i grandi spazi, il silenziononsilenzio, perché rotto in realtà dal cicalare degli insetti, e dallo stormire leggero del vento tra il fo
gliame. Ma tutto ciò è come fosse un silenzio, perché sono i suoni della natura. Non ci sono contaminazioni di altri suoni, altri rumori prodotti dalla civiltà.
Lui, abituato ad altri silenzi, qui si distende, si rasserena, non ci sono le tensioni
prima dell’azione.
Duke è lì da qualche minuto appena, stava quasi chiudendo gli occhi, quando dal
la sua sinistra gli giunge un nuovo suono, questo prodotto dalla civiltà, anche se
ancora primordiale.
Una bicicletta si sta avvicinando. È ancora lontana, il rumore che produce sul terreno sconnesso ancora flebile ma udibile nel silenzio quasi perfetto.
Non distingue ancora la persona, la figura che sta pedalando con un certo impegno.
Man mano che l’intruso si avvicina, si rende conto che chi sta pedalando è una
donna. Vede svolazzare attorno al movimento vertical-circolare dei pedali una
ampia gonna. Finalmente si avvede che è una giovane donna, infine riconosce
Florence.
Lei, giunta a pochi metri, abbandona la bicicletta, lasciandola cadere a terra, sen
za interesse. Duke nota la strana sella, non consueta per una bici da donna. È infatti del tipo da corsa, un sellino molto stretto, appuntito.
Florence si avvicina ansante, sbottonandosi la camicetta a stampa floreale. Si
ferma davanti a lui, con l’indumento completamente sbottonato, ma non l’apre.
Duke si avvede che la ragazza non porta il reggiseno. Intravvede le due sode e
alte mammelle, che lei non nasconde, ma non mostra apertamente.
< ciao, Florence, che ci fai qui?
< ciao, sono venuta per te, Duke, perché sono in fiamme, ce L’HO, in fiamme, caro
Duke. Così dicendo, Florence alza la gonna, mostrando all’uomo il suo giovane
fiore, con il cespuglietto ricciuto biondo-oro. Non porta mutande.
< ma…
< lasciami fare, Duke, se non mi scopi tu, ti scopo io. Come si dice qui,.. fottimi
Su, dai! sono quasi venuta, sai, pedalando su quel sellino…fukme, dai!
< ma….
Florence allarga le gambe e si siede su quelle dell’uomo, all’altezza giusta.
< fammelo sentire… ce l’hai già duro?
Senza perdere altro tempo la ragazza, abilmente, lo sbottona e gli infila la mano dentro l’inguine. Sente il calore naturale della sua pelle e degli attributi.
< oh, niente male, Duke, niente male. Sei messo bene, quant’è lungo? Venti centimetri? Ficcamelo dentro tutto, allora, dai! scopami, dai, Duke, fottimi, fukme
< ma Florence…
Lei avvicina il viso a quello dell’uomo, è arrossata dalla libido, e sudata. La cami
cia si apre, i bei seni fuoriescono, sono duri contro il suo petto ansante. I capez
zoli lo solleticano.
Un rivolo di sudore sgorga dalla fontanella della gola e corre veloce in mezzo
alle due colline di carne. La ragazza è scatenata.
< sai come mi sono scopata l’altro ieri, pensandoti? Con una zucchina. È buffo,
no?, mi scopavo e allo stesso tempo era come se mi facessi una sega, ti fai mai
qualche sega, tu? Te lo prendi mai in mano provando il piacere di sentirlo duro?
Dimmelo, dai, il pensiero di vederti con il tuo grosso uccello nella mano accen
tua la mia libido. Ti desideravo tanto e adesso sei qui, sei mio.
< sai, non c’è mai un cazzo da fare qui, in questa Base, in questo paese… e sono
stanca degli ortaggi. Li ho usati quasi tutti, carote, zucchine.. ma adesso voglio
un uomo, voglio te, e voglio il tuo cazzo.
< Flo, sai…
< zitto e fotti, dai.. aspetta, ti prendo io, si… così… eccoti dentro, finalmente
Duke, pilota di Caccia dell’Aviazione degli Stati Uniti, ha quarantaquattro anni
È uno dei più anziani, lì alla Base.
Fra meno di un anno sarà messo a riposo. Fra tre ore partirà dalla Base di Sigonella, in Sicilia, per una missione. Non una qualsiasi. È una missione Top Secret.
Florence, figlia del suo Comandante Maggiore, ha compiuto da poco più di due
mesi i suoi primi diciassette anni.
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FINE