Programmi terzo anno - Minotauro — Istituto di analisi dei codici
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Programmi terzo anno - Minotauro — Istituto di analisi dei codici
Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescente e del Giovane Adulto PROGRAMMI III° ANNO 7°corso - Anno 2014/2015 I PROCESSI SEPARATIVI ADOLESCENZIALI, TRA CLINICA E TEORIA: CASI CLINICI Dott.ssa Elena Buday – 16 ore L’obiettivo del corso, in linea con le esigenze e le richieste emerse da parte degli allievi nel corso del tempo, è di fornire un esempio di “traduzione” pratica di un concetto psicoanalitico centrale, ma che rischia di essere conosciuto da loro in maniera astratta, quindi poco utilizzabile come guida per l’agire clinico. E’ stato scelto in questo caso il tema dell’“elaborazione dell’angoscia di separazione”, in quanto elemento fondamentale e ricco di spunti nella riflessione psicoanalitica, e particolarmente pertinente dal punto di vista dello sguardo sulla crescita adolescenziale. Che cosa significa, che cosa comporta l’elaborazione (o mancata elaborazione) dell’angoscia di separazione? Attraverso quali percorsi evolutivi avviene questo processo? Come riconoscere, all’interno del lavoro clinico, gli elementi che rimandano a quest’area tematica? Quali sono gli indicatori di un’angoscia di separazione più o meno in fase di elaborazione? Cosa favorisce questi processi e cosa li ostacola? Quali interventi del terapeuta li possono sostenere? Le modalità didattiche prevedono la lettura (individuale e/o discussa e approfondita in gruppo) di alcuni testi, cui seguirà la discussione di alcuni casi, presentati dagli allievi e/o dalla docente, appositamente scelti per illustrare come i concetti visti sul piano teorico possano fungere da chiave di lettura che orienti l’intervento. Bibliografia Quinodoz J.M., (1992) La solitudine addomesticata. Roma: Borla. Winnicott D., (1965) “La capacità di essere solo”, in Winnicott D., Sviluppo affettivo e ambiente, Roma: Armando editore, 1970, pp. 29-39. Biondo D. (1997) “Solitudine e rischio in adolescenza”, in Novelletto A., Ricciardi C., Separazione e solitudine in adolescenza. Roma, Borla, 1997. PSICOTERAPIA DELL’ADOLESCENTE La presa in carico di adolescenti con disturbi dell’immagine corporea Prof. Gustavo Pietropolli Charmet - 8 ore Verranno illustrati le gravi conseguenze che derivano dal fallimento della rappresentazione del corpo post puberale e della sua integrazione nel Sé. Verrà illustrato il dolore mentale che caratterizza ogni tipo di manipolazione violenta del corpo finalizzata a mitigare la sofferenza psichica. Verrà illustrata la modalità di presa in carico e trattamento psicoterapeutico sia in ambito ambulatoriale sia in regime residenziale Bibliografia Pietropolli Charmet G. (2013) La paura di essere brutti, Raffaello Cortina Editore, Milano. Pietropolli Charmet G., Turuani L. (2014) Narciso innamorato. La fine dell’amore romantico nelle relazioni tra adolescenti, BUR Rizzoli, Milano. Pietropolli Charmet G. (2012) Cosa farò da grande? Il futuro come lo vedono i nostri figli. Editori Laterza, Bari. Via Omboni, 4 – 20129 Milano – tel./ fax: 02 29401545 www.minotauro.it - [email protected] C.F./P. IVA 07511760964 – REA MI-1963889 IL FEMMINILE E IL MATERNO: PENSARE A SÈ/ PENSARE ALL’ALTRO Dott.ssa Nicoletta Franzoni – 12 ORE Obiettivi Il corso si propone di approfondire le tematiche dellla fertilità e creatività femminile, avendo presente quanto sia da sempre problematico nell’identità femminile la coniugazione tra l’essere madre e l’essere donna. Questo dilemma è ancor più enfatizzato dall’attuale contesto, che non fornisce strumenti per una elaborazione culturale del conflitto: l’istanza materna volta a fondare e proteggere il legame si scontra con desiderio di perseguire la propria affermazione autonoma. La Cultura del narcisismo si oppone all’integrazione armonica dei codici. Anche per le donne migranti la maternità rimette in gioco la loro identità nella famiglia e nel gruppo di riferimento, il tutto complicato dal conflitto tra diverse culture. Cercheremo di cogliere le ragioni, le implicazioni e le espressioni cliniche di questi diversi aspetti conflittuali. Argomenti - Codice femminile e codice materno a confronto. - Bambino si/bambino no: la declinazione del desiderio di un bambino nell’adolescente e nel giovane adulto. - La costellazione materna come organizzatore psichico materno. - Le rappresentazioni del se e del bambino. - La gravidanza in adolescenza. - Interruzione di gravidanza in adolescenza ed età adulta. - Disturbi psicosomatici della femminilità. Le lezioni saranno frontali, con uso di colloqui clinici e filmati tratti da MTV, in modo da poter stimolare una discussione partecipata ed interattiva con gli allievi. Bibliografia F. Fornari (1976) Codice materno e disturbi della femminilità, in Ginecologia psicosomatica e psicoprofilassi isterica. Atti del I Congresso di psicoprofilassi ostetrica, a cura di R. Ceruti, Piccin, Padova. Fornari F. (1981) Il codice vivente. Boringhieri, Torino. Molfino F, Zanardi C (1999) Sintomi, corpo e femminilità: dall’isteria alla bulimia. CLUEB, Bologna. Franzoni N. (2004) La gravidanza in adolescenza e lo sviluppo di cure genitoriali in: Manuale della psicologia dell’adolescenza: compiti e conflitti. Maggiolini A., Pietropolli Charmet G., Franco Angeli, Milano. Moro M.R., Neuman D., Real I. (2010) Maternità in esilio, bambini e migrazioni. Raffaello Cortina Editore, Milano. Leonelli L., Jacobone N. (1985) Una mattinata per abortire in ospedale. Nascere, Milano. Cantelmi T., Cantelmi C., Pittino E. ( 2011) Maternità interrotte, San Paolo, Milano. 2 Pietropolli Charmet G.(1985) Simbolizzazioni affettive volontaria di gravidanza, Devianza ed emarginazione. prevalenti nell’interruzione PSICOTERAPIA DEL GIOVANE ADULTO Dr. Secondo Giacobbi – 28 ore Obiettivi Il corso entrerà nel merito degli aspetti di specificità della psicoterapia del giovane adulto e, oltre a individuare specifici compiti evolutivi e condizioni intrapsichiche caratteristiche della prima adultità, proporrà una conseguente e conforme strategia terapeutica nella quale, a differenza della psicoterapia dell'adolescente, compare la ricostruzione storicogenetica, l’analisi del transfert, l'analisi della dimensione onirica ed un setting più da paziente adulto che adolescente. Elementi di continuità con la clinica dell'adolescente sono: l’analisi dei processi rappresentazionali, specie inerenti il Sé, e decisionali, e l'attenzione al contesto familiare e di vita. Sono previste, oltre alla discussione di materiale clinico, lezioni basate sulla simulazione di sedute. Centrale il discorso sulla tecnica in seduta. Contenuti Individuazione del soggetto sociale “giovane adulto”, sue caratteristiche psicologiche, sue problematiche più comuni. I compiti evolutivi nel giovane adulto: 1- passaggio dall'amore di rispecchiamento narcisistico all'amore basato sullo scambio genitale. 2- separazione, nello spazio e nel tempo dai genitori reali (previo completamento della separazione dai genitori interni dell'infanzia e dell'adolescenza). 3- soggettivazione, intesa soprattutto come la capacità di assumersi come soggetto agente e responsabile delle proprie azioni. 4- socializzazione di “terzo livello” e generatività sociali. Consultazione e psicoterapia con il paziente giovane adulto: la consultazione è molto simile a quella con l'adolescente; la psicoterapia presenta invece carattere di specificità, che, in parte, la assimilano alla psicoterapia dell'adulto. Risultati attesi Aiutare l'allievo a cogliere i compiti evolutivi rispetto ai quali il giovane adulto è in scacco;. Essere in grado di mettere in relazione lo scacco con aspetti interni ed intrapsichici oltre che ambientali (in particolare famigliari). Essere in grado di individuare la proposta clinica più corretta ed appropriata, di consultazione o di psicoterapia, e, in questo secondo caso, quale tipo d psicoterapia e con quali obbiettivi. A parte le prime lezioni, prevalentemente frontali si propone di lavorare, in modo fortemente interattivo con gli allievi su materiali clinici del docente e, soprattutto, degli specializzandi. 3 Bibliografia Giacobbi S. (2009), Peter e Wendy psicoterapia psicoanalitica del giovane adulto. Mimesis Articoli che saranno di volta in volta indicati. COUNSELING A SCUOLA Dr Matteo Lancini – 12 ore Obiettivi Inquadrare il senso, le potenzialità, i limiti e i rischi dell’intervento di consultazione psicologica in ambito scolastico. Definire la specificità della tecnica e gli obiettivi dell’intervento con l’adolescente e con i suoi adulti di riferimento a scuola, con particolare attenzione al counseling individuale e alla metodologia dell’intervento messa a punto e realizzata in questi anni dal Minotauro. Consentire l’acquisizione di competenze relative all’apertura e gestione dello spazio di ascolto a scuola e allo sviluppo della consultazione psicologica individuale, dall’accoglienza alla conclusione del caso. Contenuti lezioni I modelli teorici e applicativi di riferimento del counseling a scuola. L’avvio, l’organizzazione e la gestione dello spazio di ascolto a scuola. La metodologia e la tecnica del counseling scolastico individuale. Il coinvolgimento di insegnanti e genitori. Modalita’ didattiche Breve introduzione di teoria della tecnica e presentazione di esperienze di avvio e gestione di sportelli di ascolto e discussione di casi di consultazione psicologica a scuola presentati dagli specializzandi ed, eventualmente, dal docente. Bibliografia Lancini M. (2003) Ascolto a scuola. La consultazione con l’adolescente, Franco Angeli, Milano. Altri riferimenti bibliografici Maggiolini A. (1997) Counseling a scuola, Franco Angeli, Milano. Telleschi R., Torre G. (a cura di) (1988) Il primo colloquio con l’adolescente. Esperienze nei diversi contesti istituzionali, Cortina, Milano (seconda edizione riveduta, 1997). DIPENDENZE E ADDICTION. TEORIA E TRATTAMENTO Dott.ssa Nicoletta Jacobone – 12 ore Argomenti • Dalla tossicomania all’addiction: definizione clinica di ‘dipendenza’ in relazione alle fasi di sviluppo e alla fascia di età dei soggetti; dipendenza sana/dipendenza patologica; dipendenza e addiction. 4 • • • • Dipendenza da sostanze e dipendenza senza sostanze. Consumo e abuso di sostanze. Doppia diagnosi. Cenni sul trattamento. Modalità didattiche: Introduzione alle tematiche con lezione frontale e discussione del materiale da leggere suggerito. Utilizzo di esperienze di tirocinio o di materiale clinico portato dai partecipanti per discutere in modo interattivo e partecipato la teoria e il trattamento delle dipendenze. Bibliografia Flores P.J. (2003),Terapia orientata all’attaccamento nel trattamento dell’addiction, gli Argonauti, 97,131-149 Jacobone N. (2004), Presa in carico multipla e gruppo nel trattamento delle dipendenze. GRUPPI, 1, 51-63 Jacobone N., Gruppo teen e funzione evolutiva del setting di gruppo, Riva E. (2009) (a cura di) Adolescenza e anoressia, Milano: Raffaello Cortina,303-317 Zucca Alessandrelli C. (1990), La realtà come funzione ricostruttiva della dipendenza malata. gli Argonauti,71,341-347 Zucca Alessandrelli C. (1995), L’apprendista del tempo. gli Argonauti, 67,317-331 Zucca Alessandrelli C. (1998), Come per magia. La ripresa delle funzioni. gli Argonauti, 79, 267-280 ANALISI NARRATIVA E INTERPRETAZIONE DEL SOGNO Dr. Alfio Maggiolini – 8 ore Obiettivi Il corso si propone di fornire conoscenze aggiornate e empiricamente fondate sui sogni e la loro funzione e sulla loro interpretazione nel processo terapeutico. Al termine del corso gli allievi dovrebbero essere in grado di: conoscere le teorie più recenti sul sogno riconoscere i contenuti tipici dei sogni nei testi di sogni interpretare i sogni in una prospettiva narrativa. Metodo Il corso si svolge attraverso lezioni, presentazione di dati di ricerca e esercitazioni di analisi di sogni per il riconoscimento dei contenuti tipici e di interpretazione dei sogni in ambito terapeutico. Argomenti - Teoria freudiana del sogno - Teoria di Fornari del sogno - Teorie attuali sul sogno (neuropsicologiche, psicoanalitiche, cognitive) - Simbolismo e sogni tipici - Risultati di ricerche empiriche sui sogni - I sogni da un punto di vista evolutivo - Tecniche di interpretazione dei sogni 5 Riferimenti bibliografici Maggiolini A. (2007) La simbolizzazione affettiva nel sogno. Quaderni del Centro Milanese di Psicoanalisi, 10, 41-68. Maggiolini A., Lazzaroni E., Crippa F. (2012) I contenuti tipici dei sogni. Una ricerca su sogni e narrative diurne di adolescenti e giovani adulti. Infanzia e adolescenza, 2, 113124. LA COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ DI GENERE FEMMINILE Dott.ssa Elena Riva – 24 ore Obiettivi Il corso si propone illustrare le dinamiche di costruzione dell’identità di genere femminile, con particolare attenzione ai processi di rielaborazione adolescenziale e alle nuove declinazioni della femminilità nella società postmoderna. L’attenzione sarà rivolta da un lato alla fisiologia evolutiva, in particolare agli aspetti generazionali e trans-generazionali della costruzione dei valori di genere nell’adolescenza contemporanea, dall’altro alle configurazioni psicopatologiche della costruzione del Sé femminile. Il corso intende esaminare i processi di costruzione dell’identità di genere, con particolare attenzione alle dinamiche identificatorie e controidentificatorie in adolescenza, sia trans-generazionali, sia intra-generazionali, per introdurre all’interpretazione di alcuni disturbi dell’adolescenza femminile, in particolare nell’area dell’attacco al corpo, della conversione e dei disturbi alimentari. Programma: 1 - i processi di costruzione identitaria in adolescenza; 2 – la costruzione dell’identità di genere dalla prima infanzia all’adolescenza; 3 – rischi e conflitti nella costruzione dell’identità di genere femminile contemporanea; 3 - l’esperienza del corpo e i modelli di genere nell’adolescenza narcisistica; 4 – la trasmissione transgenerazionale dell’identità femminile: il rapporto madre/figlia 5 – la funzione del padre nella costruzione dell’identità femminile 6 – il gruppo monosessuale e la costruzione dell’ideale di genere 7 – la coppia adolescenziale: nuove contrattualità fra maschile e femminile 8 – il femminile e il materno 9 – i disturbi della femminilità: la declinazione isterica 10 – i disturbi della femminilità: la declinazione anoressica 11- i disturbi femminili dell’identità di genere Bibliografia Nell’ambito del corso verranno fornite indicazioni bibliografiche tratte dai seguenti testi: Centro psicoanalico di Roma (2008) Generi e generazioni. Franco Angeli, Milano. Bleichmar E. Il femminismo dell’isteria Raffaello Cortina, Milano. 6 Pietropolli Charmet G., Turuani L. (2014) Narciso innamorato BUR. Riva E. La formazione dell’identità maschile e femminile, in Maggiolini A., Pietropolli Charmet G. Manuale di psicologia dell’adolescenza (2004), Franco Angeli, Milano. Riva E. Il femminile e il materno nei disturbi del comportamento alimentare in Riva E. (2009) Adolescenza e anoressia. Raffaello Cortina Editore, Milano. Riva E. (a cura di) (1997) L’autostima allo specchio Franco Angeli, Milano. Rosci E. (2013) La maternità può attendere. Mondadori, Milano. IL GRUPPO COME FACILITATORE DELL’INTEGRAZIONE TRA TEORIA ED ESPERIENZA Dott.ssa Cristina Saottini – 12 ore Obiettivi L’obiettivo centrale è quello di valorizzare la capacità degli studenti di riflettere sulla propria modalità di ascolto, di comprensione e di risposta alle narrazioni del paziente nel qui ed ora della seduta. Partendo dalla considerazione che le teorie apprese nel corso del primo biennio si devono necessariamente integrare con l’esperienza analitica personale e con le esperienze di tirocinio e di lavoro, considerando inoltre che questi vari ambiti possono produrre effetti dissonanti nella “mente” del terapeuta al lavoro, il corso si propone di rendere esplicite le teorie implicite nel funzionamento terapeutico, evidenziando, grazie al contributo di pensiero del gruppo, quali siano, accanto alle capacità di comprensione e di sintonizzazione, le aree cieche nell’ascolto e come in queste si condensino aspetti non differenziati ma potenzialmente ricchi di senso della relazione con il paziente. Metodologia La lezione partirà dalla lettura di una breve presentazione del paziente e di due o tre sedute scritte in cui allo studente sarà chiesto di essere il più dettagliato possibile su quanto accaduto in seduta. Il testo sarà dato ai colleghi e la discussione partirà dalle osservazioni del gruppo, a cui sarà chiesto di sviluppare un pensiero associativo che si radichi al testo. La capacità di mantenere contemporaneamente libertà di pensiero e rigore nell’aderenza al materiale proposto, consentirà di riprodurre nella lezione la tensione tra ascolto, comprensione e comunicazione che si richiede alla relazione terapeutica. Partendo dal testo scritto di sedute portate dagli studenti secondo un calendario definito al primo incontro che i partecipanti si impegnano a rispettare, si individueranno, attraverso il lavoro di gruppo, le teorie implicite del terapeuta. Una parte della lezione sarà dedicata all’approfondimento degli aspetti salienti emersi anche dal punto di vista teorico. Competenze attese Sviluppo della capacità di ascoltare e di ascoltarsi sia da parte dello studente che presenta il caso sia del gruppo che lo discute, 7 Sviluppo della capacità di connettere le proprie modalità comunicative con le teorie implicite che le sostengono e verificare queste teorie alla luce dei concetti teorici appresi. Bibliografia Oltre ai testi sul gruppo adottati in comune. Burka J.B. et al (2007) Apprendere dall’esperienza nei seminari clinici con presentazione di casi: un approccio bioniano all’insegnamento e alla consultazione. In Ferro A. (2010) L’annata psicoanalitica Internazionale 5. Borla, Roma. Ferruta A. (2010) Il seminario clinico di gruppo come esperienza analitica accanto all’analisi e alla supervisione. In Gabriellini G. Giovanni Hautman e il pensiero gruppale. Felici, Pisa Hautmann G. (2007) Il paziente tra la dualità analitica e la molteplicità gruppale. Rivista di psicoanalisi, 4, 1057-1064. Kaes R. (2008) Un singolare plurale. Borla, Roma. Salomonsson B. (2012) Psychoanalysis case presentation in weaving thougths groups. Internatinal Journal of Psychoanalysis, 93, 917-937. Salomonsson B. (2005) Weaving thoughts: a method for presentino and commentino psychoanalytic case material in a peer groupInternatinal Journal of Psychoanalysis, 86. LE PSICOSI IN ADOLESCENZA Dr Marco Sarno – 12 ore Le lezioni intendono avvicinare il mondo delle patologie mentali gravi. Verranno esplorati i modelli psicodinamici che delineano aspetti genetici ed evolutivi, a partire dall'esordio sintomatico in adolescenza. Filo conduttore sarà l'impatto emotivo e le conseguenti difficoltà e opportunità che il confronto con simili pazienti genera nel terapeuta. Anche attraverso esempi clinici presentati dal docente (ma anche dagli allievi), verranno focalizzati i concetti di empatia, di intervento insaturo, di trasformazione e positivizzazione dell'esperienza psicotica.Particolare attenzione verrà data agli aspetti etici che il lavoro con pazienti difficili comporta e alla conseguente costruzione di setting adeguati. Bibliografia Benedetti G.(1991) Paziente e terapeuta nell'esperienza psicotica. Bollati Boringhieri, Torino (parte terza e quarta). Mitchell S. (1995) Speranza e timore in psicoanalisi. Bollati Boringhieri, Torino (capitolo 7 e 8). Freud S. (1919) Il perturbante. OSF vol.9, Bollati Boringhieri, Torino. Ferenczi S. (1974) Confusione delle lingue fra adulti e bambini. in Scritti, Guaraldi. Searles H. (1974) Perplessità, confusione, diffidenza in Scritti sulla schizofrenia, Bollati Boringhieri, Torino. Novelletto A. (1986) Psichiatria psicoanalitica dell'adolescenza. Bollati Boringhieri, Torino. 8 LE DIPENDENZE NON CHIMICHE D.ssa Laura Turuani – 12 ore Obiettivi Conoscere e approfondire l’area tematica delle new addiction, con particolare riferimento alla dipendenza da internet negli adolescenti nativi digitali. Comprendere come e se alcuni dei più moderni mezzi di comunicazione mediata tecnologicamente possa considerarsi ostacolo o risorsa nel percorso di soggettivazione dell’adolescente. Saper cogliere l’eventuale uso difensivo o disfunzionale di internet e dei new media in situazioni di grave blocco evolutivo. Conoscere i principali strumenti di misurazione delle dipendenze da internet. Riflettere sulle potenzialità e complessità legate agli strumenti di consultazione on-line. Programma Le rapide e profonde trasformazioni che si sono verificate negli ultimi anni nella società, nella famiglia, negli stili di consumo, nei modelli culturali e affettivi hanno prodotto dibattiti interessanti intorno alle cosiddette new addiction, tra cui la dipendenza da internet, da sesso, da sport, lo shopping compulsivo o il gioco d’azzardo patologico. Il corso si propone di approfondire il tema delle dipendenze con particolare riferimento all’uso dei nuovi media in adolescenza, con il fine di meglio comprendere se e come l’utilizzo di alcuni dei più moderni mezzi di comunicazione sostenga o meno il percorso di crescita della cosiddetta “touch generation” o se viceversa, un uso difensivo o disfunzionale, possa segnalare importanti blocchi o costituire un ostacolo per la realizzazione di compiti evolutivi fase specifici. Modalità didattiche Le lezioni si svolgeranno stimolando la riflessione e la discussione del gruppo classe sia rispetto ai contenuti teorici riferiti sia a partire da esemplificazioni cliniche portate dal docente e dai partecipanti al corso Testi di riferimento Caretti V., La Barbera D. (2009). Le nuove dipendenze: diagnosi e clinica. Carocci Editore Tonioni F. (2011). Quando internet diventa una droga. Einaudi Bibliografia aggiuntiva Biolcati R. (2010). La vita online degli adolescenti: tra sperimentazione e rischio. Psicologia clinica dello sviluppo. A. XIV, n. 2, agosto Byun S., Ruffini C., et Al. (2009). Addiction: Metasynthesis of 1996–2006. Quantitative Research. Cyberpsychology & Behavior. Volume 12, Number 2. Cantelmi T., Toro M. B., Talli M. (2010). Avatar. Dislocazioni mentali, personalità tecnomediate, derive autistiche e condotte fuori controllo. Edizioni Magi. Couyoumdjian A., Baiocco R., Del Miglio C. (2006). Adolescenti e nuove dipendenze. Le basi teoriche, i fattori di rischio, la prevenzione. Edizione Laterza, Bari. Ferri P. (2011). Nativi digitali. Saggi Bruno Mondadori. Guerreschi C. (2005). New Addictions. Le nuove dipendenze. Edizioni San Paolo 9 Lancini M., Turuani L. (2009). Sempre in contatto. Relazioni virtuali in adolescenza. Franco Angeli Editore. Livingstone S. (2010). Ragazzi on line. Crescere con internet nella società digitale. Vita e Pensiero Editore. Vallario L. (2008). Naufraghi nella rete. Adolescenti e abusi mediatici. Franco Angeli, Milano. Transfert e controtransfert in adolescenza Dott. Tito Baldini – 16 ore (2 seminari) La tematica è centrale per la formazione di qualsiasi psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico.In adolescenza tale argomentazione si caratterizza di specificità relative alla fase evolutiva, si potrebbe anche sostenere che mai come in adolescenza transfert e controtransfert determinino la riuscita di un percorso di aiuto “psi”. Avendo il transfert e il controtransfert a che fare col passaggio transpersonale di affetti, dalla mia esperienza risulta utile che un seminario nato per comprendere tali questioni si tenga in equilibrio fra il portare elementi del “dottrinale” esistente e l’impegno a far comprendere intimamente la questione, diciamo, sotto la ‘pelle psichica’ dei partecipanti. Infatti, molti sanno cosa siano gli ‘oggetti’ in visione, diciamo che la formuletta per definirli la conosciamo tutti, ma poi usarli, usarli davvero, vederne il risultato, e iniziare a credere profondamente che solo col loro uso riusciamo a curare in senso trasformativo, ebbene, è un’altra cosa, e molto importante. Per questo il seminario prevede un percorso a conduzione gruppale col docente fra letture e commenti alle stesse, inquadramento storico degli oggetti epistemologici in visione e loro evoluzione nel tempo, ma anche contempla la circolazione di emozioni, affetti e passioni, il coglierli e significarli ai partecipanti, e l’esemplificazione con apporti clinici da parte dei partecipanti stessi e del docente. Ci orienteremo nelle tematiche seminariali a partire dal recente testo di Novelletto: L’Adolescente. Una prospettiva psicoanalitica. In esso troveremo, con molta precisione e profondità, il senso dei concetti di transfert e controtransfert nella specificità del rapporto psicoterapeutico col paziente adolescente. Altro testo di riferimento sarà il mio Ragazzi al limite. Seminari per conoscerli e aiutarli. In esso vi è una sezione specifica sul controtransfert ma vorrei dire che l’intero libro è un implicita evocazione della e dalla condizione degli affetti inconsci tra paziente, analista … e lettore. Successivamente avvicineremo altri testi ‘chiave’, ‘staccandone’ qua e là alcune ‘gemme’ utili alla nostra collana. Questi li trovate più sotto in bibliografia. La parte centrale dell’esperienza di conoscenza diretta del transfert e del controtransfert, si avvarrà quindi della capacità del docente di intrattenere sulla tematica, di costruire insieme agli allievi una esperienza gruppale per loro densa di affetti e significati, e perciò apprendibile. Bibliografia Baldini T. (2011). Ragazzi al limite. Seminari per conoscerli e aiutarli. Milano: Franco Angeli. Novelletto A. (2009). L’Adolescente. Una prospettiva psicoanalitica. Roma: Astrolabio. 10 Bibliografia aggiuntiva Albarella C. Donadio M. (a cura di). (1986). Il Controtransfert. Napoli: Liguori (parti 3°- 4°). Heimann P. (1959-1960). Sul Controtransfert. In: Bambini e non più bambini. Roma: Borla, 1989, cap. 10°. Pontalis J.B. (1977). A cominciare dal controtransfert: il morto e il vivo intrecciati. In: Tra il sogno e il dolore. Roma: Borla, 1988. Racker H. (1968). Studi sulla tecnica psicoanalitica. Roma: Armando, 1984, capp. 3°-5°6°. Searles H. (1979). Il controtranfert. Torino: Boringhieri, cap. 17°. Testi contemporanei: Fedida P. (1992). Crisi e controtransfert. Roma: Borla, 1997. Ferruta A. (a cura di) (2008). I Transfert. Cambiamenti nella pratica clinica. Roma: Borla, pp. 68-85 (L’adolescente e i “suoi” transfert tra passato e futuro). Gutton F. (2000). Psicoterapia e adolescenza. Roma: Borla, 2002, parte 1° cap. 4°; parte 3° cap. 2°. Maltese A. (2005). Controtransfert e setting. In: Carbone P. (a cura di). Adolescenze. Roma: Magi, cap. VI. Ricciardi C. (2005). Il controtransfert nella relazione con gli adolescenti. In: Monniello G. (a cura di). Luoghi istituzionali e adolescenza. Quaderni di Psicoterapia infantile. 51. PSICOFARMACOLOGIA. Prof Fabio Madeddu – 12 ore Obiettivi Competenze aggiornate (DSM 5) degli elementi di base della psicopatologia descrittiva; elementi essenziali di psicobiologia; introduzione alla psicofarmacologia contemporanea: limiti e risorse. Contenuti DSM 5 e dintorni con brevi casi clinici guida; sinapsi e neurotrasmettitori; psicofarmacologia: elementi di base relativi al trattamento delle psicosi, delle patologie dell’umore, dei disturbi d’ansia, dello spettro ossessivo-compulsivo. Cenni alla psicobiologia della sistema della gratificazione. Modalità didattiche Lezioni frontali. Bibliografia APA (2014) Mini DSM 5. Milano: Raffaello Cortina Editore, 2014 Allen F. (2014) La diagnosi in psichiatria. Milano: Raffaello Cortina Editore, 2014 CNS forum: image bank (slides relative ai temi indicati nel programma) Per approfondire : APA (2014) DSM 5 Case book. Milano. Raffaello Cortina Editore, 2014 11 ETICA DELLA PSICOTERAPIA Dott. Mauro Grimoldi – 6 ore. La deontologia per lo psicoterapeuta Lo psicologo e lo psicoterapeuta. La deontologia professionale. Il procedimento disciplinare in caso di violazioni. Casi dilemmatici. Discussione in plenaria. Princìpi dell'agire professionale e articoli "complessi". Segreto professionale e obbligo di referto La legge 56 e il C.D. prescrivono il segreto professionale. Ma quando e quanto derogare, ad esempio sulla base della rivelazione dell'intenzione di commettere un reato, di un pericolo per l'incolumità propria o altrui, o nel caso di rivelazione da parte di un minore? Quali i casi in cui, al contrario prevale l'obbligo di referto su un caso o una situazione? Temi deontologici di interesse generale. Il diritto alla salute, il problema dell'articolo 21 C.D. e il conflitto tra diritti La tutela della professione di psicologo e le nuove professioni. Cenni alla questione della psicanalisi sul piano giuridico. L'affaire terapie riparative, e gli articoli 3, 4, 5 C.D. 12