Programmi terzo anno - Minotauro — Istituto di analisi dei codici

Transcript

Programmi terzo anno - Minotauro — Istituto di analisi dei codici
Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescente e del Giovane Adulto
PROGRAMMI III° ANNO
7°corso - Anno 2014/2015
I PROCESSI SEPARATIVI ADOLESCENZIALI, TRA CLINICA E TEORIA: CASI CLINICI
Dott.ssa Elena Buday – 16 ore
L’obiettivo del corso, in linea con le esigenze e le richieste emerse da parte degli allievi nel
corso del tempo, è di fornire un esempio di “traduzione” pratica di un concetto
psicoanalitico centrale, ma che rischia di essere conosciuto da loro in maniera astratta,
quindi poco utilizzabile come guida per l’agire clinico. E’ stato scelto in questo caso il tema
dell’“elaborazione dell’angoscia di separazione”, in quanto elemento fondamentale e ricco
di spunti nella riflessione psicoanalitica, e particolarmente pertinente dal punto di vista
dello sguardo sulla crescita adolescenziale.
Che cosa significa, che cosa comporta l’elaborazione (o mancata elaborazione)
dell’angoscia di separazione? Attraverso quali percorsi evolutivi avviene questo processo?
Come riconoscere, all’interno del lavoro clinico, gli elementi che rimandano a quest’area
tematica? Quali sono gli indicatori di un’angoscia di separazione più o meno in fase di
elaborazione? Cosa favorisce questi processi e cosa li ostacola? Quali interventi del
terapeuta li possono sostenere?
Le modalità didattiche prevedono la lettura (individuale e/o discussa e approfondita in
gruppo) di alcuni testi, cui seguirà la discussione di alcuni casi, presentati dagli allievi e/o
dalla docente, appositamente scelti per illustrare come i concetti visti sul piano teorico
possano fungere da chiave di lettura che orienti l’intervento.
Bibliografia
Quinodoz J.M., (1992) La solitudine addomesticata. Roma: Borla.
Winnicott D., (1965) “La capacità di essere solo”, in Winnicott D., Sviluppo affettivo e
ambiente, Roma: Armando editore, 1970, pp. 29-39.
Biondo D. (1997) “Solitudine e rischio in adolescenza”, in Novelletto A., Ricciardi C.,
Separazione e solitudine in adolescenza. Roma, Borla, 1997.
PSICOTERAPIA DELL’ADOLESCENTE
La presa in carico di adolescenti con disturbi dell’immagine corporea
Prof. Gustavo Pietropolli Charmet - 8 ore
Verranno illustrati le gravi conseguenze che derivano dal fallimento della rappresentazione
del corpo post puberale e della sua integrazione nel Sé. Verrà illustrato il dolore mentale
che caratterizza ogni tipo di manipolazione violenta del corpo finalizzata a mitigare la
sofferenza psichica. Verrà illustrata la modalità di presa in carico e trattamento
psicoterapeutico sia in ambito ambulatoriale sia in regime residenziale
Bibliografia
Pietropolli Charmet G. (2013) La paura di essere brutti, Raffaello Cortina Editore, Milano.
Pietropolli Charmet G., Turuani L. (2014) Narciso innamorato. La fine dell’amore romantico
nelle relazioni tra adolescenti, BUR Rizzoli, Milano.
Pietropolli Charmet G. (2012) Cosa farò da grande? Il futuro come lo vedono i nostri figli.
Editori Laterza, Bari.
Via Omboni, 4 – 20129 Milano – tel./ fax: 02 29401545
www.minotauro.it - [email protected]
C.F./P. IVA 07511760964 – REA MI-1963889
IL FEMMINILE E IL MATERNO: PENSARE A SÈ/ PENSARE ALL’ALTRO
Dott.ssa Nicoletta Franzoni – 12 ORE
Obiettivi
Il corso si propone di approfondire le tematiche dellla fertilità e creatività femminile, avendo
presente quanto sia da sempre problematico nell’identità femminile la coniugazione tra
l’essere madre e l’essere donna. Questo dilemma è ancor più enfatizzato dall’attuale
contesto, che non fornisce strumenti per una elaborazione culturale del conflitto: l’istanza
materna volta a fondare e proteggere il legame si scontra con desiderio di perseguire la
propria affermazione autonoma. La Cultura del narcisismo si oppone all’integrazione
armonica dei codici. Anche per le donne migranti la maternità rimette in gioco la loro
identità nella famiglia e nel gruppo di riferimento, il tutto complicato dal conflitto tra diverse
culture.
Cercheremo di cogliere le ragioni, le implicazioni e le espressioni cliniche di questi diversi
aspetti conflittuali.
Argomenti
- Codice femminile e codice materno a confronto.
- Bambino si/bambino no: la declinazione del desiderio di un bambino nell’adolescente e
nel giovane adulto.
- La costellazione materna come organizzatore psichico materno.
- Le rappresentazioni del se e del bambino.
- La gravidanza in adolescenza.
- Interruzione di gravidanza in adolescenza ed età adulta.
- Disturbi psicosomatici della femminilità.
Le lezioni saranno frontali, con uso di colloqui clinici e filmati tratti da MTV, in modo da
poter stimolare una discussione partecipata ed interattiva con gli allievi.
Bibliografia
F. Fornari (1976) Codice materno e disturbi della femminilità, in Ginecologia psicosomatica
e psicoprofilassi isterica. Atti del I Congresso di psicoprofilassi ostetrica, a cura di R.
Ceruti, Piccin, Padova.
Fornari F. (1981) Il codice vivente. Boringhieri, Torino.
Molfino F, Zanardi C (1999) Sintomi, corpo e femminilità: dall’isteria alla bulimia. CLUEB,
Bologna.
Franzoni N. (2004) La gravidanza in adolescenza e lo sviluppo di cure genitoriali in:
Manuale della psicologia dell’adolescenza: compiti e conflitti. Maggiolini A., Pietropolli
Charmet G., Franco Angeli, Milano.
Moro M.R., Neuman D., Real I. (2010) Maternità in esilio, bambini e migrazioni. Raffaello
Cortina Editore, Milano.
Leonelli L., Jacobone N. (1985) Una mattinata per abortire in ospedale. Nascere, Milano.
Cantelmi T., Cantelmi C., Pittino E. ( 2011) Maternità interrotte, San Paolo, Milano.
2
Pietropolli Charmet G.(1985) Simbolizzazioni affettive
volontaria di gravidanza, Devianza ed emarginazione.
prevalenti
nell’interruzione
PSICOTERAPIA DEL GIOVANE ADULTO
Dr. Secondo Giacobbi – 28 ore
Obiettivi
Il corso entrerà nel merito degli aspetti di specificità della psicoterapia del giovane adulto
e, oltre a individuare specifici compiti evolutivi e condizioni intrapsichiche caratteristiche
della prima adultità, proporrà una conseguente e conforme strategia terapeutica nella
quale, a differenza della psicoterapia dell'adolescente, compare la ricostruzione storicogenetica, l’analisi del transfert, l'analisi della dimensione onirica ed un setting più da
paziente adulto che adolescente. Elementi di continuità con la clinica dell'adolescente
sono: l’analisi dei processi rappresentazionali, specie inerenti il Sé, e decisionali, e
l'attenzione al contesto familiare e di vita. Sono previste, oltre alla discussione di materiale
clinico, lezioni basate sulla simulazione di sedute. Centrale il discorso sulla tecnica in
seduta.
Contenuti
Individuazione del soggetto sociale “giovane adulto”, sue caratteristiche psicologiche, sue
problematiche più comuni.
I compiti evolutivi nel giovane adulto:
1- passaggio dall'amore di rispecchiamento narcisistico all'amore basato sullo scambio
genitale.
2- separazione, nello spazio e nel tempo dai genitori reali (previo completamento della
separazione dai genitori interni dell'infanzia e dell'adolescenza).
3- soggettivazione, intesa soprattutto come la capacità di assumersi come soggetto
agente e responsabile delle proprie azioni.
4- socializzazione di “terzo livello” e generatività sociali.
Consultazione e psicoterapia con il paziente giovane adulto: la consultazione è molto
simile a quella con l'adolescente; la psicoterapia presenta invece carattere di specificità,
che, in parte, la assimilano alla psicoterapia dell'adulto.
Risultati attesi
Aiutare l'allievo a cogliere i compiti evolutivi rispetto ai quali il giovane adulto è in scacco;.
Essere in grado di mettere in relazione lo scacco con aspetti interni ed intrapsichici oltre
che ambientali (in particolare famigliari).
Essere in grado di individuare la proposta clinica più corretta ed appropriata, di
consultazione o di psicoterapia, e, in questo secondo caso, quale tipo d psicoterapia e con
quali obbiettivi.
A parte le prime lezioni, prevalentemente frontali si propone di lavorare, in modo
fortemente interattivo con gli allievi su materiali clinici del docente e, soprattutto, degli
specializzandi.
3
Bibliografia
Giacobbi S. (2009), Peter e Wendy psicoterapia psicoanalitica del giovane adulto. Mimesis
Articoli che saranno di volta in volta indicati.
COUNSELING A SCUOLA
Dr Matteo Lancini – 12 ore
Obiettivi
Inquadrare il senso, le potenzialità, i limiti e i rischi dell’intervento di consultazione
psicologica in ambito scolastico.
Definire la specificità della tecnica e gli obiettivi dell’intervento con l’adolescente e con i
suoi adulti di riferimento a scuola, con particolare attenzione al counseling individuale e
alla metodologia dell’intervento messa a punto e realizzata in questi anni dal Minotauro.
Consentire l’acquisizione di competenze relative all’apertura e gestione dello spazio di
ascolto a scuola e allo sviluppo della consultazione psicologica individuale,
dall’accoglienza alla conclusione del caso.
Contenuti lezioni
I modelli teorici e applicativi di riferimento del counseling a scuola.
L’avvio, l’organizzazione e la gestione dello spazio di ascolto a scuola.
La metodologia e la tecnica del counseling scolastico individuale.
Il coinvolgimento di insegnanti e genitori.
Modalita’ didattiche
Breve introduzione di teoria della tecnica e presentazione di esperienze di avvio e
gestione di sportelli di ascolto e discussione di casi di consultazione psicologica a scuola
presentati dagli specializzandi ed, eventualmente, dal docente.
Bibliografia
Lancini M. (2003) Ascolto a scuola. La consultazione con l’adolescente, Franco Angeli,
Milano.
Altri riferimenti bibliografici
Maggiolini A. (1997) Counseling a scuola, Franco Angeli, Milano.
Telleschi R., Torre G. (a cura di) (1988) Il primo colloquio con l’adolescente. Esperienze
nei diversi contesti istituzionali, Cortina, Milano (seconda edizione riveduta, 1997).
DIPENDENZE E ADDICTION. TEORIA E TRATTAMENTO
Dott.ssa Nicoletta Jacobone – 12 ore
Argomenti
•
Dalla tossicomania all’addiction: definizione clinica di ‘dipendenza’ in relazione alle
fasi di sviluppo e alla fascia di età dei soggetti; dipendenza sana/dipendenza patologica;
dipendenza e addiction.
4
•
•
•
•
Dipendenza da sostanze e dipendenza senza sostanze.
Consumo e abuso di sostanze.
Doppia diagnosi.
Cenni sul trattamento.
Modalità didattiche:
Introduzione alle tematiche con lezione frontale e discussione del materiale da leggere
suggerito. Utilizzo di esperienze di tirocinio o di materiale clinico portato dai partecipanti
per discutere in modo interattivo e partecipato la teoria e il trattamento delle dipendenze.
Bibliografia
Flores P.J. (2003),Terapia orientata all’attaccamento nel trattamento dell’addiction,
gli Argonauti, 97,131-149
Jacobone N. (2004), Presa in carico multipla e gruppo nel trattamento delle dipendenze.
GRUPPI, 1, 51-63
Jacobone N., Gruppo teen e funzione evolutiva del setting di gruppo, Riva E. (2009) (a
cura di) Adolescenza e anoressia, Milano: Raffaello Cortina,303-317
Zucca Alessandrelli C. (1990), La realtà come funzione ricostruttiva della dipendenza
malata. gli Argonauti,71,341-347
Zucca Alessandrelli C. (1995), L’apprendista del tempo. gli Argonauti, 67,317-331
Zucca Alessandrelli C. (1998), Come per magia. La ripresa delle funzioni. gli Argonauti,
79, 267-280
ANALISI NARRATIVA E INTERPRETAZIONE DEL SOGNO
Dr. Alfio Maggiolini – 8 ore
Obiettivi
Il corso si propone di fornire conoscenze aggiornate e empiricamente fondate sui sogni e
la loro funzione e sulla loro interpretazione nel processo terapeutico. Al termine del corso
gli allievi dovrebbero essere in grado di:
conoscere le teorie più recenti sul sogno
riconoscere i contenuti tipici dei sogni nei testi di sogni
interpretare i sogni in una prospettiva narrativa.
Metodo
Il corso si svolge attraverso lezioni, presentazione di dati di ricerca e esercitazioni di
analisi di sogni per il riconoscimento dei contenuti tipici e di interpretazione dei sogni in
ambito terapeutico.
Argomenti
- Teoria freudiana del sogno
- Teoria di Fornari del sogno
- Teorie attuali sul sogno (neuropsicologiche, psicoanalitiche, cognitive)
- Simbolismo e sogni tipici
- Risultati di ricerche empiriche sui sogni
- I sogni da un punto di vista evolutivo
- Tecniche di interpretazione dei sogni
5
Riferimenti bibliografici
Maggiolini A. (2007) La simbolizzazione affettiva nel sogno. Quaderni del Centro Milanese
di Psicoanalisi, 10, 41-68.
Maggiolini A., Lazzaroni E., Crippa F. (2012) I contenuti tipici dei sogni. Una ricerca su
sogni e narrative diurne di adolescenti e giovani adulti. Infanzia e adolescenza, 2, 113124.
LA COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ DI GENERE FEMMINILE
Dott.ssa Elena Riva – 24 ore
Obiettivi
Il corso si propone illustrare le dinamiche di costruzione dell’identità di genere
femminile, con particolare attenzione ai processi di rielaborazione adolescenziale e
alle nuove declinazioni della femminilità nella società postmoderna.
L’attenzione sarà rivolta da un lato alla fisiologia evolutiva, in particolare agli aspetti
generazionali e trans-generazionali della costruzione dei valori di genere
nell’adolescenza contemporanea, dall’altro alle configurazioni psicopatologiche della
costruzione del Sé femminile.
Il corso intende esaminare i processi di costruzione dell’identità di genere, con
particolare attenzione alle dinamiche identificatorie e controidentificatorie in
adolescenza, sia trans-generazionali, sia intra-generazionali, per introdurre
all’interpretazione di alcuni disturbi dell’adolescenza femminile, in particolare
nell’area dell’attacco al corpo, della conversione e dei disturbi alimentari.
Programma:
1 - i processi di costruzione identitaria in adolescenza;
2 – la costruzione dell’identità di genere dalla prima infanzia all’adolescenza;
3 – rischi e conflitti nella costruzione dell’identità di genere femminile contemporanea;
3 - l’esperienza del corpo e i modelli di genere nell’adolescenza narcisistica;
4 – la trasmissione transgenerazionale dell’identità femminile: il rapporto
madre/figlia
5 – la funzione del padre nella costruzione dell’identità femminile
6 – il gruppo monosessuale e la costruzione dell’ideale di genere
7 – la coppia adolescenziale: nuove contrattualità fra maschile e femminile
8 – il femminile e il materno
9 – i disturbi della femminilità: la declinazione isterica
10 – i disturbi della femminilità: la declinazione anoressica
11- i disturbi femminili dell’identità di genere
Bibliografia
Nell’ambito del corso verranno fornite indicazioni bibliografiche tratte dai seguenti
testi:
Centro psicoanalico di Roma (2008) Generi e generazioni. Franco Angeli, Milano.
Bleichmar E. Il femminismo dell’isteria Raffaello Cortina, Milano.
6
Pietropolli Charmet G., Turuani L. (2014) Narciso innamorato BUR.
Riva E. La formazione dell’identità maschile e femminile, in Maggiolini A.,
Pietropolli Charmet G. Manuale di psicologia dell’adolescenza (2004), Franco
Angeli, Milano.
Riva E. Il femminile e il materno nei disturbi del comportamento alimentare in Riva
E. (2009) Adolescenza e anoressia. Raffaello Cortina Editore, Milano.
Riva E. (a cura di) (1997) L’autostima allo specchio Franco Angeli, Milano.
Rosci E. (2013) La maternità può attendere. Mondadori, Milano.
IL GRUPPO COME FACILITATORE DELL’INTEGRAZIONE TRA TEORIA ED
ESPERIENZA
Dott.ssa Cristina Saottini – 12 ore
Obiettivi
L’obiettivo centrale è quello di valorizzare la capacità degli studenti di riflettere sulla
propria modalità di ascolto, di comprensione e di risposta alle narrazioni del paziente nel
qui ed ora della seduta.
Partendo dalla considerazione che le teorie apprese nel corso del primo biennio si devono
necessariamente integrare con l’esperienza analitica personale e con le esperienze di
tirocinio e di lavoro, considerando inoltre che questi vari ambiti possono produrre effetti
dissonanti nella “mente” del terapeuta al lavoro, il corso si propone di rendere esplicite le
teorie implicite nel funzionamento terapeutico, evidenziando, grazie al contributo di
pensiero del gruppo, quali siano, accanto alle capacità di comprensione e di
sintonizzazione, le aree cieche nell’ascolto e come in queste si condensino aspetti non
differenziati ma potenzialmente ricchi di senso della relazione con il paziente.
Metodologia
La lezione partirà dalla lettura di una breve presentazione del paziente e di due o tre
sedute scritte in cui allo studente sarà chiesto di essere il più dettagliato possibile su
quanto accaduto in seduta. Il testo sarà dato ai colleghi e la discussione partirà dalle
osservazioni del gruppo, a cui sarà chiesto di sviluppare un pensiero associativo che si
radichi al testo.
La capacità di mantenere contemporaneamente libertà di pensiero e rigore nell’aderenza
al materiale proposto, consentirà di riprodurre nella lezione la tensione tra ascolto,
comprensione e comunicazione che si richiede alla relazione terapeutica.
Partendo dal testo scritto di sedute portate dagli studenti secondo un calendario definito al
primo incontro che i partecipanti si impegnano a rispettare, si individueranno, attraverso il
lavoro di gruppo, le teorie implicite del terapeuta.
Una parte della lezione sarà dedicata all’approfondimento degli aspetti salienti emersi
anche dal punto di vista teorico.
Competenze attese
Sviluppo della capacità di ascoltare e di ascoltarsi sia da parte dello studente che presenta
il caso sia del gruppo che lo discute,
7
Sviluppo della capacità di connettere le proprie modalità comunicative con le teorie
implicite che le sostengono e verificare queste teorie alla luce dei concetti teorici appresi.
Bibliografia
Oltre ai testi sul gruppo adottati in comune.
Burka J.B. et al (2007) Apprendere dall’esperienza nei seminari clinici con presentazione
di casi: un approccio bioniano all’insegnamento e alla consultazione. In Ferro A. (2010)
L’annata psicoanalitica Internazionale 5. Borla, Roma.
Ferruta A. (2010) Il seminario clinico di gruppo come esperienza analitica accanto
all’analisi e alla supervisione. In Gabriellini G. Giovanni Hautman e il pensiero gruppale.
Felici, Pisa
Hautmann G. (2007) Il paziente tra la dualità analitica e la molteplicità gruppale. Rivista di
psicoanalisi, 4, 1057-1064.
Kaes R. (2008) Un singolare plurale. Borla, Roma.
Salomonsson B. (2012) Psychoanalysis case presentation in weaving thougths groups.
Internatinal Journal of Psychoanalysis, 93, 917-937.
Salomonsson B. (2005) Weaving thoughts: a method for presentino and commentino
psychoanalytic case material in a peer groupInternatinal Journal of Psychoanalysis, 86.
LE PSICOSI IN ADOLESCENZA
Dr Marco Sarno – 12 ore
Le lezioni intendono avvicinare il mondo delle patologie mentali gravi.
Verranno esplorati i modelli psicodinamici che delineano aspetti genetici ed evolutivi, a
partire dall'esordio sintomatico in adolescenza.
Filo conduttore sarà l'impatto emotivo e le conseguenti difficoltà e opportunità che il
confronto con simili pazienti genera nel terapeuta.
Anche attraverso esempi clinici presentati dal docente (ma anche dagli allievi), verranno
focalizzati i concetti di empatia, di intervento insaturo, di trasformazione e positivizzazione
dell'esperienza psicotica.Particolare attenzione verrà data agli aspetti etici che il lavoro con
pazienti difficili comporta e alla conseguente costruzione di setting adeguati.
Bibliografia
Benedetti G.(1991) Paziente e terapeuta nell'esperienza psicotica. Bollati Boringhieri,
Torino (parte terza e quarta).
Mitchell S. (1995) Speranza e timore in psicoanalisi. Bollati Boringhieri, Torino (capitolo 7
e 8).
Freud S. (1919) Il perturbante. OSF vol.9, Bollati Boringhieri, Torino.
Ferenczi S. (1974) Confusione delle lingue fra adulti e bambini. in Scritti, Guaraldi.
Searles H. (1974) Perplessità, confusione, diffidenza in Scritti sulla schizofrenia, Bollati
Boringhieri, Torino.
Novelletto A. (1986) Psichiatria psicoanalitica dell'adolescenza. Bollati Boringhieri, Torino.
8
LE DIPENDENZE NON CHIMICHE
D.ssa Laura Turuani – 12 ore
Obiettivi
Conoscere e approfondire l’area tematica delle new addiction, con particolare riferimento
alla dipendenza da internet negli adolescenti nativi digitali. Comprendere come e se alcuni
dei più moderni mezzi di comunicazione mediata tecnologicamente possa considerarsi
ostacolo o risorsa nel percorso di soggettivazione dell’adolescente. Saper cogliere
l’eventuale uso difensivo o disfunzionale di internet e dei new media in situazioni di grave
blocco evolutivo. Conoscere i principali strumenti di misurazione delle dipendenze da
internet. Riflettere sulle potenzialità e complessità legate agli strumenti di consultazione
on-line.
Programma
Le rapide e profonde trasformazioni che si sono verificate negli ultimi anni nella società,
nella famiglia, negli stili di consumo, nei modelli culturali e affettivi hanno prodotto dibattiti
interessanti intorno alle cosiddette new addiction, tra cui la dipendenza da internet, da
sesso, da sport, lo shopping compulsivo o il gioco d’azzardo patologico.
Il corso si propone di approfondire il tema delle dipendenze con particolare riferimento
all’uso dei nuovi media in adolescenza, con il fine di meglio comprendere se e come
l’utilizzo di alcuni dei più moderni mezzi di comunicazione sostenga o meno il percorso di
crescita della cosiddetta “touch generation” o se viceversa, un uso difensivo o
disfunzionale, possa segnalare importanti blocchi o costituire un ostacolo per la
realizzazione di compiti evolutivi fase specifici.
Modalità didattiche
Le lezioni si svolgeranno stimolando la riflessione e la discussione del gruppo classe sia
rispetto ai contenuti teorici riferiti sia a partire da esemplificazioni cliniche portate dal
docente e dai partecipanti al corso
Testi di riferimento
Caretti V., La Barbera D. (2009). Le nuove dipendenze: diagnosi e clinica. Carocci Editore
Tonioni F. (2011). Quando internet diventa una droga. Einaudi
Bibliografia aggiuntiva
Biolcati R. (2010). La vita online degli adolescenti: tra sperimentazione e rischio.
Psicologia clinica dello sviluppo. A. XIV, n. 2, agosto
Byun S., Ruffini C., et Al. (2009). Addiction: Metasynthesis of 1996–2006. Quantitative
Research. Cyberpsychology & Behavior. Volume 12, Number 2.
Cantelmi T., Toro M. B., Talli M. (2010). Avatar. Dislocazioni mentali, personalità tecnomediate, derive autistiche e condotte fuori controllo. Edizioni Magi.
Couyoumdjian A., Baiocco R., Del Miglio C. (2006). Adolescenti e nuove dipendenze. Le
basi teoriche, i fattori di rischio, la prevenzione. Edizione Laterza, Bari.
Ferri P. (2011). Nativi digitali. Saggi Bruno Mondadori.
Guerreschi C. (2005). New Addictions. Le nuove dipendenze. Edizioni San Paolo
9
Lancini M., Turuani L. (2009). Sempre in contatto. Relazioni virtuali in adolescenza.
Franco Angeli Editore.
Livingstone S. (2010). Ragazzi on line. Crescere con internet nella società digitale. Vita e
Pensiero Editore.
Vallario L. (2008). Naufraghi nella rete. Adolescenti e abusi mediatici. Franco Angeli,
Milano.
Transfert e controtransfert in adolescenza
Dott. Tito Baldini – 16 ore (2 seminari)
La tematica è centrale per la formazione di qualsiasi psicoterapeuta ad orientamento
psicodinamico.In adolescenza tale argomentazione si caratterizza di specificità relative
alla fase evolutiva, si potrebbe anche sostenere che mai come in adolescenza transfert e
controtransfert determinino la riuscita di un percorso di aiuto “psi”.
Avendo il transfert e il controtransfert a che fare col passaggio transpersonale di affetti,
dalla mia esperienza risulta utile che un seminario nato per comprendere tali questioni si
tenga in equilibrio fra il portare elementi del “dottrinale” esistente e l’impegno a far
comprendere intimamente la questione, diciamo, sotto la ‘pelle psichica’ dei partecipanti.
Infatti, molti sanno cosa siano gli ‘oggetti’ in visione, diciamo che la formuletta per definirli
la conosciamo tutti, ma poi usarli, usarli davvero, vederne il risultato, e iniziare a credere
profondamente che solo col loro uso riusciamo a curare in senso trasformativo, ebbene, è
un’altra cosa, e molto importante.
Per questo il seminario prevede un percorso a conduzione gruppale col docente fra letture
e commenti alle stesse, inquadramento storico degli oggetti epistemologici in visione e loro
evoluzione nel tempo, ma anche contempla la circolazione di emozioni, affetti e passioni, il
coglierli e significarli ai partecipanti, e l’esemplificazione con apporti clinici da parte dei
partecipanti stessi e del docente.
Ci orienteremo nelle tematiche seminariali a partire dal recente testo di Novelletto:
L’Adolescente. Una prospettiva psicoanalitica. In esso troveremo, con molta precisione e
profondità, il senso dei concetti di transfert e controtransfert nella specificità del rapporto
psicoterapeutico col paziente adolescente. Altro testo di riferimento sarà il mio Ragazzi al
limite. Seminari per conoscerli e aiutarli. In esso vi è una sezione specifica sul
controtransfert ma vorrei dire che l’intero libro è un implicita evocazione della e dalla
condizione degli affetti inconsci tra paziente, analista … e lettore.
Successivamente avvicineremo altri testi ‘chiave’, ‘staccandone’ qua e là alcune ‘gemme’
utili alla nostra collana. Questi li trovate più sotto in bibliografia.
La parte centrale dell’esperienza di conoscenza diretta del transfert e del controtransfert,
si avvarrà quindi della capacità del docente di intrattenere sulla tematica, di costruire
insieme agli allievi una esperienza gruppale per loro densa di affetti e significati, e perciò
apprendibile.
Bibliografia
Baldini T. (2011). Ragazzi al limite. Seminari per conoscerli e aiutarli. Milano: Franco
Angeli.
Novelletto A. (2009). L’Adolescente. Una prospettiva psicoanalitica. Roma: Astrolabio.
10
Bibliografia aggiuntiva
Albarella C. Donadio M. (a cura di). (1986). Il Controtransfert. Napoli: Liguori (parti 3°- 4°).
Heimann P. (1959-1960). Sul Controtransfert. In: Bambini e non più bambini. Roma: Borla,
1989, cap. 10°.
Pontalis J.B. (1977). A cominciare dal controtransfert: il morto e il vivo intrecciati. In: Tra il
sogno e il dolore. Roma: Borla, 1988.
Racker H. (1968). Studi sulla tecnica psicoanalitica. Roma: Armando, 1984, capp. 3°-5°6°.
Searles H. (1979). Il controtranfert. Torino: Boringhieri, cap. 17°.
Testi contemporanei:
Fedida P. (1992). Crisi e controtransfert. Roma: Borla, 1997.
Ferruta A. (a cura di) (2008). I Transfert. Cambiamenti nella pratica clinica. Roma: Borla,
pp. 68-85 (L’adolescente e i “suoi” transfert tra passato e futuro).
Gutton F. (2000). Psicoterapia e adolescenza. Roma: Borla, 2002, parte 1° cap. 4°; parte
3° cap. 2°.
Maltese A. (2005). Controtransfert e setting. In: Carbone P. (a cura di). Adolescenze.
Roma: Magi, cap. VI.
Ricciardi C. (2005). Il controtransfert nella relazione con gli adolescenti. In: Monniello G. (a
cura di). Luoghi istituzionali e adolescenza. Quaderni di Psicoterapia infantile. 51.
PSICOFARMACOLOGIA.
Prof Fabio Madeddu – 12 ore
Obiettivi
Competenze aggiornate (DSM 5) degli elementi di base della psicopatologia descrittiva;
elementi essenziali di psicobiologia; introduzione alla psicofarmacologia contemporanea:
limiti e risorse.
Contenuti
DSM 5 e dintorni con brevi casi clinici guida; sinapsi e neurotrasmettitori;
psicofarmacologia: elementi di base relativi al trattamento delle psicosi, delle patologie
dell’umore, dei disturbi d’ansia, dello spettro ossessivo-compulsivo. Cenni alla
psicobiologia della sistema della gratificazione.
Modalità didattiche
Lezioni frontali.
Bibliografia
APA (2014) Mini DSM 5. Milano: Raffaello Cortina Editore, 2014
Allen F. (2014) La diagnosi in psichiatria. Milano: Raffaello Cortina Editore, 2014
CNS forum: image bank (slides relative ai temi indicati nel programma)
Per approfondire :
APA (2014) DSM 5 Case book. Milano. Raffaello Cortina Editore, 2014
11
ETICA DELLA PSICOTERAPIA
Dott. Mauro Grimoldi – 6 ore.
La deontologia per lo psicoterapeuta
Lo psicologo e lo psicoterapeuta. La deontologia professionale.
Il procedimento disciplinare in caso di violazioni.
Casi dilemmatici. Discussione in plenaria.
Princìpi dell'agire professionale e articoli "complessi".
Segreto professionale e obbligo di referto
La legge 56 e il C.D. prescrivono il segreto professionale. Ma quando e quanto derogare,
ad esempio sulla base della rivelazione dell'intenzione di commettere un reato, di un
pericolo per l'incolumità propria o altrui, o nel caso di rivelazione da parte di un minore?
Quali i casi in cui, al contrario prevale l'obbligo di referto su un caso o una situazione?
Temi deontologici di interesse generale.
Il diritto alla salute, il problema dell'articolo 21 C.D. e il conflitto tra diritti
La tutela della professione di psicologo e le nuove professioni. Cenni alla questione della
psicanalisi sul piano giuridico.
L'affaire terapie riparative, e gli articoli 3, 4, 5 C.D.
12