Anno 1, numero 4

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Anno 1, numero 4
CARMEN STREET anno 1, n. 4
GIORNALINO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE
DI VICOLO MANZONE 7, BRESCIA
HANNO COLLABORATO:
Maga Magari, Marco, Fausto, Ersilia, Terry, Giuliano, Imen, Luigi S., Carmen C., Antonio, Walter Satüt,
Giambattista, Fiorenzo, Alessandro, Jannick, C&C,
Per le foto: Terry, Monia, Giovanni, Fausto.
in questo numero:
Notizie di redazione
3
COSA BOLLE IN PENTOLA...
Pensieri e parole
4
MORTE DI UN AMICO
Parole in libertà
5
UN BRICIOLO DI POESIA
Pensieri e parole
6
IL RITIRO ...
Pensieri e parole
7
IO E IL NEMICO
Pensieri e parole
8
I LAVORI IN CAMPAGNA (II)
Pensieri e parole
10
SCEGLIERE DI AMARE
S.O.S
11
USA E GETTA? NO, GRAZIE!
Speciale Cereda
12
SPECIALE...
Speciale Cereda
13
... CEREDA
Speciale Cereda
14
UN NOME, UNA GARANZIA
Racconti
16
L'INVASIONE DELLE BESTIE
Carmen News
17
NOTIZIE FLASH
Racconti
18
AI TEMPI DEL CIOCCOLATO
Maga Magari
19
LE STELLE PREVEDONO
Nonprofit
20
SPAZIO PUBBLICITA'
Conosci te stesso!
21
MORITE DALLA VOGLIA DI...
Una pagina per giocare
22
IL PIACERE DI SCOPRIRLO
Notizie utili
24
CARMENINFORMA
Carmen Street - Bimestrale - N. 4 (agosto) 1996
Registrato presso il Tribunale di Brescia il 26-9-95 n. 32/1995.
Direttore Responsabile Dott.ssa Anna Grasso Rossetti
Redazione e Amministrazione: Vicolo Manzone 7,
25122 Brescia - tel/fax 030/40807
Stampa: Grafiche Opera Pavoniana - BS
2
E dopo le vacanze...
... Carmen Street si ripresenta.
Grandi cose sono in cantiere, le
idee non mancano e sembra
che abbiano già iniziato a camminare con il piede giusto (vedere pagina a fronte per saperne un po' di più).
Questo numero di Carmen
Street avrebbe dovuto uscire,
per rispettare la scadenza bimestrale, per la fine di agosto.
Avete inteso bene? Ad agosto!
Riteniamo quindi più che giustificato il naturale slittamento
di un paio di settimane, visto
che era periodo di vacanze.
Larga parte di quanto presentiamo è, anche se a prima vista
può non apparire, frutto dell'esperienza estiva. Riflessioni, racconti più o meno "seri",
fotografie, notizie...
Non potevano inoltre mancare
i contributi della nonna Ersilia,
dei nostri cari esperti in oroscopi e test demenziali e le pagine
dedicate ai racconti.
Comunque non vogliamo togliere niente al gusto della vostra lettura, per cui vi invitiamo
ad iniziare a sfogliare le pagine...
Notizie di redazione
COSA BOLLE
IN PENTOL
A...
PENTOLA...
è cresciuta in questi anni. Anche le persone che
Un nuovo anno scolastico si profila. Finite le
frequentano Carmen Street sono cresciuti (sia
vacanze/ferie ci si ritrova a riprendere l'attività
di numero che di età). Molti prestano un po' del
quotidiana.
loro tempo libero e delle loro capacità per le
A Carmen Street la ripresa è stata repentina. E
molte attività che si portano avanti. E' giunto il
per il nuovo anno molte cose bollono in pentola.
momento, per poter lavorare meglio ed insieme,
Le idee sono tante e forse non tutto si riuscirà a
di darsi una piccola struttura di coordinamenrealizzare. Certo è che alcune cose sono già
to...
state avviate. Vediamo un po'.
4. Gita a Roma. La Carmen Tour si lancia in
1. Una squadra di calcio che parteciperà al
una nuova avventura. Dopo aver sperimentato
torneo CSI. Eh sì! Questa volta è proprio vero.
varie gite di una
Dopo tre anni di gioco tra
giornata per le
amici, dopo oltre un anno che
contrade del Nord,
se ne parlava, finalmente, grasi sta preparando
zie anche alla collaborazione
per una tre-giorni
con l'oratorio di S. Faustino,
nella capitale.
è stato possibile avviare una
Naturalmente, tutvera e propria squadra di calte le altre attività
cio over 18. Se è vero che il
continuano o ritorneo coinvolgerà le persone
prendono dopo la
più interessate, tutti gli altri
pausa estiva. Non
potremo continuare a ritroultimo, il nostro
varci una sera la settimana per
giornalino.
tirare quattro calci al pallone e
Un saluto per tutti
divertirci senza avere alcun
quelli che ci hanno
problema di classifica.
scritto, dai mari o
2. La serata culturale.
dai monti e anche
L'idea, già sperimentata l'anda lontano. Tra gli
no scorso con alcune serate
altri ci hanno scritto
dedicate al confronto con al(non possiamo non
tre esperienze, è quella di prodimenticare qualcugrammare settimanalmente un
no!!!):
momento "formativo": comuDebora, Chicco,
nicazioni di esperienze di vita,
Milena, Fabrizio;
incontri-dibattito su temi
Simona e Roberta
specifici, problemi riguardanA.; Cristian '76
ti i minori e i giovani, serate
Prima del calcio di rigore
("dalla terra dei
con animatori, film, ecc. QualNestor"); Elena, Lupo e Ivan; Mariasilvia
cuno si è già messo all'opera per raccogliere i
("Come potrei scegliere tra una vacanza con voi
vari desideri e per progettare questo momento a
e una in Sardegna? Impossibile!! Ho l'obbligo di
cui potrà liberamente partecipare chiunque lo
farle tutte e due!"); Suor Adriana; Cristian N.;
voglia.
Monia; Marco...
3. Un'associazione di volontari. Carmen Street
3
Pensieri e parole
MORTE DI UN AMICO
di Giambattista
Morire a diciassette anni. Perché?
Oramai non si reggeva quasi più in piedi, la
droga lo aveva minato nel fisico e nella
mente.
Gli amici, quelli veri, non lo avevano abbandonato. Gli altri, tutti.
I modi di procurarsi la roba, quelli soliti:
qualche furto, occasionalmente spacciava
hascish o cocaina... Comunque aveva sempre
soldi per andare a comprarla.
Con ogni probabilità avrà fatto così
anche quel giorno: una bicicletta rubata, la paura già provata tante, troppe
volte ed infine il buco.
L'ultimo della sua vita, ormai intervallato
tra una dose e l'altra. Ma lui sicuramente
non poteva saperlo.
Il recarsi ad acquistarla stando attenti e con
aria furtiva il dirigersi alla piazza.
La sensazione di freddo che causa l'ago
nelle vene, ed il "botto" quando comincia a
fare effetto ed arriva al cervello e al cuore.
Poi, il buio. Più niente.
Con ogni probabilità se ne sarà accorto
troppo tardi.
O forse non se ne sarà neppure accorto. Era
troppo tardi.
Non si è accorto di morire. E sarà morto
sorridendo. Un sorriso che avrà voluto dire:
perché?
Sedici di agosto. Un giorno come tanti altri,
una giornata soleggiata come ce ne sono
tante durante l'estate. Un giorno che ha
segnato la morte di un ragazzo, giovanissimo, di soli diciassette anni. Verso la fine
del pomeriggio, S. moriva con una siringa
nel braccio. Overdose.
Quando l'ho saputo, ho pianto. Sì, ho pianto: dalla rabbia e dalla sensazione di impotenza che ho provato.
Conoscevo S. da qualche anno, un ragazzo
in gamba. Aveva tanti amici, giravamo
spesso insieme. Al Teatro Grande, al Centro Sociale, a S. Anna... un po' ovunque,
insomma. Faceva quello che fa la stragrande
maggioranza dei giovani come lui: studiava, si divertiva. Ogni tanto, qualche spinello
oppure un acido, preso in compagnia.
Aveva incontrato l'eroina a circa sedici
anni: qualche sniffata e
alla fine il buco. Da
circa un anno e mezzo
si bucava.
Quotidianamente.
Capitava spesso di incontrarlo per strada,
fatto, mentre vagabondava con passo trascinato e malfermo e gli occhi semichiusi.
4
Parole in libertà
UN BRICIOLO
DI POESIA
Alcuni pensieri offerti da Terry. Una poesia da parte della piccola Imen....
sii semplice e tenero,
ama ciò che già sei.
L'amore, l'amicizia
non hanno bisogno di conferme,
il vero amore e la vera amicizia
sono certezza.
PENSIERI
Terry
Posso manifestarmi a me stessa
non come la fata dei miei sogni
né la bambina delle mie paure,
ma come una donna.
PREGHIERA
C’era una volta un bel sole.
Io però volevo anche un bel prato
e delle belle nuvole.
Non è sempre facile dire la verità,
la verità, come ogni altra forza,
l'amore, l'amicizia...
a volte così potente
che non tutti la possono sentire.
Dimmi di venire da Te in cielo
Tu che guardi dappertutto
e la natura che cresce intorno a noi.
Noi distruggiamo
e Tu fai ricrescere ancora
per tutta la vita.
Ed è sempre così.
Posso fuggire
ma non posso nascondermi,
la vita non ruota attorno a un'unica realtà,
ma a tante.
Il brutto è che troppe volte
ne dimentico qualcuna.
Mi dispiace tanto che pestiamo la natura
e la ripestiamo quasi sempre
noi, piccoli e grandi, la strappiamo.
Però mi dispiace tanto, tanto, tanto.
Abbiamo sempre la libertà di scegliere
se fare la cosa giusta o sbagliata.
Se la nostra scelta, il nostro desiderio
è spontaneo e forte, nulla e nessuno potrà
allontanarci dal nostro obiettivo.
Io ti voglio tantissimo bene.
Noi ti aiutiamo a far fiorire
i fiori coloratissimi.
Dimmi che Tu ci vuoi molto bene,
tantissimo...
E Tu mi dici: dai parliamo insieme
e soprattutto cantiamo tutti quanti.
Le sconfitte aiutano a cercare nuove strade;
se accetti di sbagliare
imparerai a non sbagliare più.
Dai vieni anche tu con noi:
viviamo in pace.
Ogni parte di te
ha il suo valore,
se solo l'accetti
Imen
5
Pensieri e parole
IL RITIRO
DEL "SERVO SOFFERENTE"
di Fiorenzo
Un esperienza un po' particolare, vissuta questa estate da alcuni amici del Carmine...
Durante l'estate la casa dei Padri Maristi si svuota, i ragazzi e gli adulti sloggiano per i monti e per
i mari.
Quest'anno, però, si notava un insolito viavai:
auto straniere, canti in tutte le lingue, un vecchietto con le ciabatte di plastica...
Ebbene, il gruppo del
"Servo Sofferente" che
ogni giovedì, da oltre
un anno e mezzo, si riunisce per pregare nella
Cappella di Vicolo
Manzone ha ospitato
quest'anno il ritiro annuale "europeo".
Andiamo con ordine.
Il vecchietto con le ciabatte è Padre Alfredino.
Abita in Brasile, a San Paolo, in una favela.
Condivide la vita di strada con le persone più
povere; dorme su un cartone ed è sempre sorridente. Quindici anni fa, Padre Alfredino, con
altri brasiliani, ha fondato la Fraternità del Servo
Sofferente. Si tratta di piccoli gruppi costituiti
dalle persone più povere ed emarginate (malati
di mente, prostitute, ragazzi di strada, anziani
soli, donne abbandonate...). In incontri settimanali ci si ritrova per leggere il Vangelo, pregare,
lavorare insieme e consumare un pasto con il
cibo portato da ogni partecipante.
Il significato di questi gruppi è che Dio privilegia
i sofferenti e tramite loro intercede per il mondo
e illumina l'umanità.
I gruppi del Servo Sofferente sono diffusi in
Brasile e cominciano a costituirsi anche in Europa. Ogni anno alcuni amici coinvolti in questa
spiritualità si ritrovano per un ritiro.
Ecco perché al Carmine sono arrivati francesi,
svizzeri, spagnoli, oltre che, dal Brasile, Padre
Alfredino e Nara, una donna consacrata che vive
anch'ella nelle favelas di San Paolo.
Il programma del ritiro prevedeva vari momenti
di preghiera, di impegno comune, di distensione.
Erano stati scelti dei testi della Bibbia come
guida quotidiana alla riflessione e alla preghiera:
il libro di Giona, il primo canto del Servo
sofferente di Isaia (Cap. 42), l'inno a Cristo della
lettera ai Filippesi (cap. 2).
Sabato 10 agosto sono stati accolti i partecipanti;
domenica, gita a Montisola; lunedì, visita ad
alcune comunità bresciane dove sono ospitate
persone sofferenti; martedì, lavoro manuale presso
il mercatino del vestito usato dell'associazione
"Mandacarù".
Mercoledì - festa di S. Massimiliano Kolbe,
patrono delle fraternità del Servo Sofferente - è
stato proposto un digiuno con pellegrinaggio a
piedi andando fino alla chiesa di S. Francesco,
con soste e preghiera in alcune tappe simboliche:
piazza Loggia (Comune e luogo della bomba),
piazza Vittoria (supermercato e banca). A S.
Francesco, durante la messa,
alcuni partecipanti al ritiro
hanno ufficializzato la loro
consacrazione
alla
Fraternità.
Giovedì, conclusione con
la messa presso la parrocchia di S. Faustino
e saluti a tutti.
Oltre alle persone venute da altre nazioni, numerosi amici di Brescia hanno partecipato al ritiro;
anche per loro è stato una preziosa occasione per
scoprire questa misteriosa inclinazione della Trinità: i poveri.
6
Pensieri e parole
IO E IL NEMICO
di Antonio P.
Una riflessione per andare oltre i pregiudizi.
"...il nemico è quella parte di noi che non
vogliamo mai ricordare e che ci spinge a
cercarne altri fuori di noi..." (Freud).
instaurate nella nostra società, le incontriamo
per le strade, vivono nel nostro condominio, nel
nostro quartiere, sono reali. Esse non sono
frutto della nostra immaginazione, o fotogrammi di un documentario televisivo; sono reali e
questo crea paura in alcune persone, la paura
del diverso, dello sconosciuto; l'extra-comunitario con la sua pelle nera contribuisce a far
riscoprire paure ancestrali insite in ognuno di
noi: come la paura dell'uomo nero.
I mercati in diversi settori sono saturi, è difficile
trovare lavoro, i salari sono bassi: di chi è la
colpa se non della presenza di extra comunitari?
E' facile: "Lui ci porta via il lavoro...".
Il bisogno di esternare il nemico è
presente in ogni pratica umana e
forse in ogni parte del mondo... Se
diamo uno sguardo alla situazione
italiana non è difficile constatare
che c'è disprezzo fra un napoletano
e un barese, o fra un torinese e un
romano e se andiamo a Bressanone
o a Bolzano il turista italiano, anche
se lombardo dalla nascita, non viene visto di buon occhio.
C'è sempre qualcuno più a sud, c'è sempre
qualcuno che ha bisogno di un nemico.
Credo che sia ora di eliminare questi luoghi
comuni di mentalità, l'uomo deve essere capace
di guardare in se stesso, trovare la capacità di
risolvere i propri problemi accettando le proprie responsabilità e i propri limiti. L'uomo è
chiamato inoltre a superare propri pregiudizi.
N.B. Il pregiudizio designa una valutazione
estremamente negativa di persone o gruppi di
persone. Il pregiudizio si supera con una maggiore conoscenza reciproca, tanto meglio se
diretta, con l'accettazione delle reciproche differenze.
In questi ultimi giorni di fine agosto mi sono
imbattuto in discussioni alquanto confuse riguardo alla Padania, all'indipendenza, alla libertà... Ciò che comunque nei miei interlocutori
appariva chiaro era il concetto di nemico.
L'uomo per sua natura ha avuto sempre il bisogno di delineare un nemico, non per un bisogno
fisiologico (per dare sfogo all'aggressività, dice
qualcuno...), ma per un bisogno psicologico:
per delineare un responsabile
delle proprie frustrazioni, dei
propri problemi, delle proprie
angosce.
Una volta c'era la Russia e il
comunismo, l'essere comunista
era l'errore fatto persona. Il comunismo era il responsabile di
tutto ciò che di male succedeva
nel mondo e se per caso quel
male veniva dallo schieramento
opposto - quello occidentale era comunque un male giustificato; giustificato
dal fatto che esisteva il comunismo. Oggi dopo
la caduta del muro di Berlino e dopo la
democratizzazione di alcuni regimi comunisti,
si è capito che il comunista è una persona
qualunque come tutte le altre... è nato quindi il
bisogno di delineare un nuovo nemico, non più
verso est, ma ora verso il sud.
Il sud del mondo rappresenta la minaccia per la
nostra società, per il quieto vivere. La nostra
cultura opulenta non sopporta crisi di coscienza, soprattutto quelle che nascono dall'osservazione di persone che vivono al limite della
decenza umana Ora diverse persone facenti
parte di popolazioni del sud del mondo si sono
7
Pensieri e parole
I LAVORI
IN CAMPAGNA (II)
di Ersilia Barbieri Petesi
Continuando con i lavori nei campi, questa volta si parla dell'irrigazione dei campi, della raccolta del lino,
dell'allevamento dei bachi da seta...
rare pure lui.
A proposito di lavori: oltre al fieno, alla falciatura
a mano del frumento, agli argini della piana
(appezzamento di un campo) avevano anche la
fastidiosa pulitura di tutte le rive dei fossati,
pericoloso lavoro tra rovi, spine e serpenti. A
volte quest'opera, però, ci procurava tanti bei
piatti di lumache. Con il piccolo falcetto ad
incurvatura acuta (fiochel), si addentravano
dentro certi grovigli! ma dovevano farlo. Mio
padre in questo lavoro era meticoloso. Gli
argini, le rive, le bordature di certi boschetti
ombrosi e pieni di buche: dovevano essere
liberi e puliti per bene.
Questa stramaglia veniva bruciata in
un'area incolta così per due anni le due
rive erano pulite. Ed in autunno, quanti
funghi si potevano raccogliere! Parlando di raccolti, pochi ettari erano
adibiti alla semina ed estirpatura del
lino e tra una piana e l'altra del campo
si tenevano ben pulite le piante del
gelso, perché la sua foglia oltre che
nutrire i bachi da seta ci davano gustosi frutti, bianchi e neri, che calmavano un po' la fame e la sete di
noi poveri precari e scalcinati contadini.
Per raccolta, ovvero sia la sfrondatura della
foglia per i bachi, gli arnesi erano le mani per
prima cosa ed un sacco di iuta con cucito
nell'involto dell'imboccatura un cerchio di vimini (pendol) ed un gancio di legno o di ferro
per tenere aperta la sacca (pilina).
Forse vi ho già parlato dei bachi, tuttavia voglio
sottolineare che era un lavoro prettamente per
noi povere casalinghe, che oltre ad aiutare nella
zappatura del granoturco, nella spigolatura del
frumento e a volte a dare una mano per il lavoro
Voglio allacciarmi alla precedente puntata per
spiegarvi ancora tanti altri lavori dei contadini.
Fra i vari lavoratori, bifolchi, carrettieri,
mandriani, "manzolari", vi era anche
l'irrigatore, (dacquarôl) che irrigava i campi da
primavera inoltrata fino al principio dell‘autunno. Ogni azienda, a seconda degli ettari di terra
(piò) aveva diritto ogni 15 giorni circa ad avere
acqua da incanalare nei propri invasi (canài o
dogai) perciò un lavoratore doveva essere
disponibile per fare ciò.
Nell‘azienda di mio padre erano a disposizione 36 ore di irrigazione consecutiva, cioè due notti e un giorno o viceversa. Gli attrezzi di
suddetto lavoro erano:
stivaloni, badile e tendoni di
iuta catramizzata da mettere
nei vari canali per fermare l'acqua. Acqua che costava molto
cara al padrone e specialmente
se c'era la siccità bisognava
risparmiarla goccia per goccia. Dopo aveva il riposo adeguato alle ore di irrigazione. Di
notte si portava un fanale a carburo
ed aveva anche l'aiuto di un secondo uomo.
Certo che era un brutto lavoro, col pericolo di
qualche predone di altre aziende intenzionalmente pagato dal proprio padrone, magari mascherato per non essere riconosciuto. Si parla
male ora per tanti ruberie o di altri inganni, ma
pure allora c'era qualcosa di losco: pur di accaparrarsi qualche metro cubo di acqua.
Per tale scopo, oltre a questi lavoratori si faceva
"intendere" il mestiere del capo uomo, ossia del
fattore, che in mancanza del padrone lo sostituiva, ma solo nel comando, poiché doveva lavo-
8
Pensieri e parole
del fieno. Dovevamo estirpare il lino e
lavorarlo ammodo: prima col flagello
(marcioladur) per tirar fuori la linosa,
ossia il seme; poi battere i gambi per far
morbida la fibra che poi, con la spatola
e con lo spinàs (assicella tutta appuntita)
trasformavamo in belle manelle di lino.
Lo scarto (la gaia) l'adoperavamo per
fare i materassi, posti sopra lettoni di
piuma delle nostre oche o anatre.
Più tardi adoperavamo la paglia o i
cartocci del granoturco. Cosicché pensando a tutte queste cose non sembra
anche a voi che laggiù, nella mia giovinezza e oltre, ce n'erano di lavori da fare
per noi donne? Certo che loro, i nostri
uomini erano peggiormente occupati.
Ed il compenso? 30 lire il sabato sera
per un quarto di vino all'osteria .
Il lunedì, chi doveva tagliare l‘erba, con
un punteruolo piantato nella terra batteva la falce, assottigliandole la lama affinché tagliasse più dolcemente l'erba.
Dietro, alla cintura, aveva un corno di
bue essicato (coder) pieno di acqua.
Poi, con una sottile pietra smeriglio,
affilava la falce. Col tempo essa si assottigliava enormemente cosicché bisognava comperarne un'altra.
Pensate che tutti gli attrezzi dovevano
comprarseli i contadini... Erano: falce
(ranzö), falcetto (fiochèl), pietra smeriglio e corno, zappa (sàpô), rastrello
(restèl), forca (furcô o ràsc), badile
(badil ).
A fine anno il padrone dava un tòtt (una
certa cifra). Certo che per noi, pane
quotidiano, era lavoro, sudore, stanchezza e desiderio inutile di cambiare
vita - che per noi non si avverava mai.
Siam nati qui e qui moriremo! Il nostro
motto.
Scusate, però io credo anzi sono sicura
che voi forse non mi crederete mai.
Nonna Ersilia tutte queste cose le ha
viste ed in parte vissute.
Ora vi saluto con tanto amore
NONNA ERSILIA
I CAALÉR
S'ciurinô de cità, belô s'cètô,
ta sét mai domandadô
da 'ndòe la vé la sedô
per fa la tô camesetô?
Al la fadô 'I caalér
italianamente ciamàt:
"baco da seta"
che nòter gom semper leàt!
I'érô töte furmighine negre:
nò, per fagô post a lur
andàem fò de casô...
e i mangiàô la foiô de mur!
I durmiô quater volte
pò i sa caàô zò la pèl
e dopo la quartô müdô
i portàem söl finìl.
Per dés dé i mangiàô de Ienô
e nòter, zô a pelà!
fin che riàô la penô
de saràs andèla galetô!
che l'ìô nientemeno
la sedô per la tô camesetô!
E vardô che mestér
al la fadô 'I caalér!
I BACHI DA SETA
Signorina della città, bella ragazza
non ti sei mai chiesta
donde viene la seta
per fare la tua camicietta?
L'ha fatta il baco da seta
- come viene chiamato in italiano che noi abbiamo sempre allevato.
Erano piccole formiche nere:
noi, per fare posto a loro
uscivamo di casa...
e mangiavano la foglia dei gelsi.
Dormivano quattro volte,
poi si levavano la pelle
e dopo la quarta muta
li portavamo sul fienile.
Per dieci giorni mangiavano di lena
e noi, forza a raccogliere le foglie!
finché arrivava il momento
di rinchiudersi nel bozzolo.
Che era, nientemeno,
la seta per la tua camicietta!
E guarda che lavoro:
l'ha fatto il baco da seta!
9
Pensieri e parole
SCEGLIERE
D'AMARE
di Luigi Savoldelli
A conclusione del campo lavoro di Passo Cereda, riceviamo e pubblichiamo:
Chi vive per Dio sceglie d’amare. Per assu- che si misurano le qualità delle scelte. È
mere una tale scelta occorre una vigilanza dunque in questa stagione non facile che
continua. Un cuore deciso ed amore può ognuno è chiamato al coraggio della decisioirradiare una bontà senza limiti. Vorrebbe ne.
alleviare i tormenti di coloro che gli sono Non esistono scorciatoie verso la felicità e la
vicini, come anche dei lontani. Chi vive per luce. Nelle nostre società, a volte così comDio coglie una realtà inaudita: tutti noi siamo plesse, ci si dimenticano dei nostri fratelli che
abitati da una presenza, la presenza di Cristo vivono esperienze diverse dalle nostre. Ecco
che viene ad
perché l’esperieninondare la
za del Cereda: vinostra vita.
vere una breve
La vita è un
esperienza di lavotalento (cfr.
ro e preghiera con
Mt 25, 14-30)
persone che vivoaffidataci perno a servizio degli
ché la trasforaltri "amando" senmiamo e la
za condizioni e
moltiplichiasenza perché. E'
mo, facendostata un’esperienne dono agli
za arricchente - e
altri. L’egoisperiamo di potersmo rende
la ripetere - così
Passo Cereda: alcuni partecipanti al campo
sordi e muti,
da maturare scelte
l’amore spalanca gli occhi ed apre il cuore coraggiose...
rende capaci di arrecare quell’originale e La strada che Gesù ci indica non è comoda
insostituibile contributo che accanto ai mille assomiglia; piuttosto ad un sentiero che s’argesti di tanti fratelli, spesso lontani e scono- rampica sulla montagna . Non ci perdiamo
sciuti, concorre a costruire il mosaico della d’animo! Quanto è più certa la via, tanto più in
carità, capace di cambiare le stagioni della fretta essa sale verso orizzonti sempre più
storia.
vasti. Lasciamoci guidare dall’amore così nel
Ci sono momenti e circostanze in cui bisogna mondo traspirerà la luce del vangelo che ci
operare scelte decisive per tutta l’esistenza. dice: "Là dove c’è il tuo tesoro sarà anche il
Viviamo momenti difficili nei quali è spesso tuo cuore " (Mt 6,21). Dov’è questo tesoro?
arduo distinguere il bene dal male... E' nei E’ nel coraggio di rivestirsi della gioia e della
momenti difficili, nei momenti della prova pace del cuore: renderemo più bella la vita.
10
S.O.S.
USA E GETTA?
NO, GRAZIE!
Far durare le cose a lungo, aggiustare, riciclare, produrre meno rifiuti.
le pile, una per i rifiuti umidi (da utilizzare per
il compostaggio)...
Ciò è senza dubbio un'ottima cosa. Permette di
ridurre fino al 50% (e in certi casi anche oltre)
i materiali che altrimenti sarebbero destinati
alle discariche. Tutto materiale che ritorna nel
ciclo produttivo a vantaggio della collettività.
Eppure bisogna saper andare oltre a questo.
Non si tratta soltanto di riclicare tutti i
prodotti che si possono riutilizzare. Non si
tratta di usare più a lungo le cose
che abbiamo, senza ricorrere
necessariamente al "nuovo". Bisogna fare meno rifiuti.
Certo, è un impegno che va contro ad una logica fortemente dominante nel nostro mondo di oggi
e che è quella dell'usa e getta.
Logica che ci è quotidianamente
inculcata dalla pubblicità e dalla
moda. Bisogna abbandonare l'utilizzo del
criterio della comodità, a vantaggio di quello
dell'effettiva utilità.
Forse domani il nostro pianeta non
sarà così a pezzi come si prevede. Se
ciò accadrà sarà perché è stato voluto
da ciascuno di noi. Col nostro piccolo agire
quotidiano.
Non c'è dubbio che di ecologia si parli molto.
E' sicuramente un tema che sta a cuore a ciascuno di noi. Sappiamo bene che le risorse del
pianeta non sono inesauribili e che prima o poi
finiranno. Si calcola che per il rame si abbia
riserve per soli trentasei anni, per il piombo per
ventuno anni e per lo zinco per vent'anni. E
che dire poi dell'acqua? Quella potabile diventa sempre meno... Per consolarci non
possiamo neanche uscire a prendere "una
buona boccata d'aria": anidride
solforica e carbonica nelle nostre città sono cronicamente in
esubero e bisogna sempre attendere l'arrivo di piogge o di
forti venti per poter respirare per qualche ora - qualcosa di
meno malefico.
E che dire, poi, del buco nell'ozono? Ogni estate ne sentiamo l'effetto sulla nostra pelle poiché le
creme solari usate con abbondanza sulle
spiagge non riescono più a proteggerci dai
raggi ultravioletti (ed è ben magra consolazione quella di dirci che quest'anno l'estate è stata brutta e piovosa!).
Televisione e giornali a volte riportano notizie
allarmanti riguardo alla desertificazione di vaste aree del pianeta, alla deforestalizzazione, al
depauperimento delle riserve ittiche, alla scomparsa di numerose specie viventi. E poi il
problema dei rifiuti: non si sa dove metterli...
Di fronte a tutto ciò, di solito, si è presi da un
senso di impotenza, di angoscia...
Alcune persone, un po' più volonterose delle
altre, pensano che una soluzione sia nel
riciclaggio. Eccoli allora moltiplicare le loro
pattumiere per i rifiuti: una per i metalli, una
per le lattine, una per il vetro, una per la
plastica, una per la carta ed il cartone, una per
MENO
RIFIUTI
BEPPE GRILLO SHOW
«Cerchiamo di comperare le cose con confezioni
meno voluminose, e soprattutto quelle meno propagandate, per ringraziare i produttori dell'educazione
che hanno avuto nei nostri confronti».
«Bisogna spiegare agli italiani che l'immondizia
non si può distruggere: sotto terra o nel fuoco alla
fine la pattumiera ti ritorna indietro. Perciò bisogna
produrre di meno, allungare la vita dei prodotti».
«Nelle scuole invece di dire ai ragazzi che la lattina
va messa nel portalattine, devi spiegare che non
bisogna più bere nella lattina, ma nel vetro».
11
Speciale Cereda
SPECIALE...
Sopra:
Sguardi d'amore
La lunga marcia
a lato:
Caprette al pascolo...
Dove osano le aquile
Preparativi per il rancio...
... caproni in lotta
12
Speciale Cereda
... CEREDA
Credevo di essere a Rimini...
Sotto:
Mucche al pascolo
Vuccumprà nostrano
Sotto:
Gli intrepidi eroi...
A lato:
Marmotte al sole
13
Speciale Cereda
PASSO CEREDA '96:
UN NOME, UNA GARANZIA
di Carmen C.
Un resoconto semiserio del campo lavoro...
tutta la comunità degli abitanti del luogo, sconC'era una volta in un paesino di nome Passo
volgendo le loro regole.
Cereda, sperduto tra le Dolomiti, una casupola
Pregavamo almeno 2 volte al giorno, continuacircondata da alberi altissimi e montagne che
vamo a cantare l'alleluia prima di mangiare e a
con le loro punte toccavano il cielo.
richiedere applausi per tutti.
Un prete, Renzo tuttofare, radunò attorno a sé,
E che dire delle docce!?! Un minimo di 2 al
un po' di idraulici, imbroglioni, cuochi, falegnami
giorno, consumando pian piano le risorse idriche
e muratori per costruire un cosiddetto rifugio
di tutto il Trentino. A giorni alterni c'erano le
dove poter trascorrere le vacanze e distrarsi
squadre di lavoro dalle fatiche sopfaticosissimo - e le
portate per tutto
passeggiate alla conl'anno in Carmen
quista di vette
Street.
inesplorate dove
La cosa riuscì e
piantavano le diverdopo qualche
se bandiere della
anno, si sparse la
Padania e della
voce e tutti volleTerronia.
ro aiutare il prete
Ma non è finita qui,
ad arricchire quel
questo gruppo di laluogo di comodivoratori-esploratori
tà.
la sera si trasformaE si inventarono i
va.
CAMPI LAVOBaita Segantini: i partecipanti del campo lavoro
Le donne si incipriaRO, metodo covano tutte, imbellettate con abiti firmati e trucchi
modo e utile per proseguire i lavori di incivilifino alla nausea, dopo ore dalla parrucchiera
mento del posto.
Claudia che si prestava gratuitamente ad ogni
Dopo le camere da letto tutte in parquet e legno
tipo di acconciature.
vero del Cereda, rinomato in tutto il mondo,
Gli uomini sbarbati con i dopobarba e deododopo la sala maestra adibita ai pranzi reali con
ranti all'ultima moda, per la serie della PINO
cucina incorporata e tendine color rosso dipinte
SILVESTRE "io stasera non ho fame".
a mano, venne la volta dei lavandini e delle
A tavola le contessine e i principini trasformavadocce. Tutto fu arricchito dalla scoperta dell'acno in rozzi lavoratori di terra con la bocca
qua calda. Continuarono i lavori e oltre all'igiene
attaccata alla botte di vino a chiedere il bis per
non fu trascurata nemmeno la cucina.
la polenta, pane e lardo, a fare brindisi e a dir
E chiamarono 2 cuochi professionisti: Andrea &
parolacce.
Lilia.
I Padri maristi o quasi (seminaristi) Fausto,
Tutto trascorreva nella tranquillità e pace assoLuigi, Giovanni guardavano lo spettacolo che si
luta fino a quando un bel giorno un gruppone di
proponeva ai loro occhi con uno sguardo tra lo
aristocratici venuti da ogni parte della terra
schifo, la meraviglia e la disperazione per le
(Castiglion F., Marconia, Pratola P., Roma,
fuguracce che i loro pupilli facevano fare loro.
Brescia, Torino e Treviso, mise in subbuglio
14
Speciale Cereda
la macarena. Francesca 2 si perdeva nei meanPer non parlare delle serate di animazione. Ogni
dri della sua mente affetta da mille pensieri.
scusa era buona per far festa. E si susseguirono
Anita partecipò a tutte le attività portando un
compleanni (vedi Barbara), onomastici (vedi
tocco di colore ovunque, Patrizia, la sexy del
Rosa), regali, piadine, soldi per le vivande,
gruppo e Cinzia, labbra di fuoco, furono le
lamentele, risate sempre coordinate da un'anicuoche più esperte delle diverse crostate. Fausta
mazione avvincente per pochi eletti - della
sempre alla ricerca di medicine per i suoi dolori
sottoscritta.
faceva parte del reparto infortunati. Mariella
E cantavano, cantavano con l'imperterrito Lino
schizzata - non tanto rispetto agli altri. Terry,
alla chitarra coadiuvato da Elena.
con le sue smalSe avete sentito
tate e giocate a
qualche rumore
pallavolo, era
provenire dalle
una tenera mammontagne eravama per il piccolo
mo noi con le vaMattia.
rie vesciche sotto
Elisa rallegrava
e sopra i piedi e le
le nostre giornagrida per il camte lavorative e
mino troppo fatipasseggiate in
coso, mentre
salita consuMarco continuamando tutto il
va a ripetere che
fiato nel racconmancava poco
tare le barzelletalla tanto desideTaglialegna in azione
te più fredde di
rata meta (Marquesto mondo;
co: se lo conosci
Stefania, sua sorella, optò per la dolcezza, con
lo eviti, se lo conosci non ti uccide).
un accenno alla simpatia, avvicinando in modo
Anche Chicco (il mangiatore senza criterio) per
sospetto Alessandro che le sospirava musiche
un certo periodo ha guidato le nostre spedizioni
d'amore alla chitarra. Altra coppia dolcissima
alla ricerca di nuovi territori, ma quando venne
Romeo e Claudia, sempre attivi. Padre Gio con
la sua morosa Debora, ci abbandonò, prima a
le sue messe anticonformiste e momenti di
Marco, poi a Gianni e infine a Boico, esperto
riflessione.
taglialegna.
Jannick, segni particolari il nome, Barbara dolce
Per le nostre sveglie ci pensava Luigi e il suo
e infaticabile lavoratrice, Lara, Marco e Franca
staff di rompi che armati di pentole e mestoli ci
famiglia tanto simpatica a tutti. Anna un po'
davano il dolce buongiorno.
paurosa e sensibile. Fausto, dalla macchina
Il più disponibile, anche dal punto finanziario,
fotografica assassina, ci sorprendeva nei moera Paolo, rubacuori di mezza età; invece quello
menti meno opportuni. Elisabetta, sorella di
con più forza di tutti, soprannominato da tutti
Terry, bella e impassibile.
Maciste, era Nicola.
L'allegra brigata è al completo e ormai dopo la
Colui che ha battuto tutti in rutti e bestemmie fu
sua partenza ha lasciato un vuoto nei boschi del
Giamba seguito in seconda posizione da Debby,
Cereda e nel cuore della gente che li ha conoradio portatile ovunque.
sciuti.
Per il canto non potevano mancare la voce
Ma una cosa è certa: noi ci rivedremo e ci
indimenticabile di Carmen. Q., della Rosanna,
divertiremo. E' una promessa!
assistente tutta panna, di Claudio (della Santa
Inquisizione) dalla voce calda e sensuale, di
Francesca dai toni alti e lirici, e di Lucia che tra
NOI DI CARMEN STREET ci contiamo!!!
lo schizzare e il canto trovava il tempo di ballare
15
Racconti
L'INVASIONE DELLE BESTIE
(ovvero Una notte di panico al Cereda)
di Alessandro e Jannick
Finzione o realtà? Soltanto chi vissuto quella indimenticabile serata lo sa!
manovra strategica stile commandos i nostri eroi
riuscirono a gettarsi a capofitto nel fortino e a barricarsi
all’interno.
Ora si trattava di un vero e proprio assedio in grande
stile, con i terribili animali che bloccavano le uscite
della baita. Tutto sembrava perduto e ci si preparava a
settimane e settimane di assedio, quando Renzo passò
all’azione. Eccolo dirigersi come una furia all’esterno,
impugnando un pesante bastone e puntando verso le
mucche. Mentre tutti lo guardavano ammaliati, iniziò
con la sua arma a menare fendenti a destra e a manca
sul posteriore dei bovini, accompagnando il tutto con
urla sovrumane che scossero le pareti della baita. Gli
invasori sgombrarono rapidamente il campo di battaglia, incalzati da Renzo - il giustiziere della notte applaudito dai suoi fans.
Renzo l’intrepido si diresse verso Black che imperterrito stazionava ancora
davanti ai bagni. L’armadelgiustizieresolitario si abbattè sull’imponente
cavallo, che riconoscendosi sconfitto, fuggì
lungo i prati trottando
selvaggiamente.
Urla di vittoria si levarono dai difensori del fortino
Cereda per la fine del terribile assedio. Tutto sembrava
essersi concluso per il meglio. Ma i nostri eroi non
sapevano cosa li attendeva la mattina seguente. Black
aveva lasciato un saporito ricordo dinanzi ai bagni...
Ed i nostri eroi dovettero assumersi l’incarico di
liberarsi del dolce regalo.
Si narra che ancora oggi, ad anni di distanza da quella
notte, Black ed i suoi seguaci si aggirano presso il
campeggio terrorizzando di tanto in tanto gli impavidi
campeggiatori.
Fine.......
(forse)
Una tranquilla e gioiosa serata nella baita del campeggio Oriens ha assunto in maniera fulminea risvolti da
film thriller stile Il giorno degli animali, terrorizzando
gli intrepidi e ignari campeggiatori.
Dunque, partiamo dall’inizio. Tutto sembrava procedereperil meglio nellasperdutacasettadel campeggio.
Gli ospiti di Roma e di Castiglion Fiorentino intrattenevano con gioiose scenette gli altri sventurati, accompagnati da applausi e risa, ma nessuno immaginava
quello che sarebbe successo.
All’improvviso, la tragedia. Maciste (soprannome di
un ragazzo chiamato Nicola) fece irruzione nella
stanza con gli occhi strabuzzati e sudando come un
cammello si diresse verso Renzo
informandolo di una terribile notizia: Black, il cavallo,
era fuggito dal recinto e si
aggirava con fare minaccioso nei pressi
dei bagni nonché delle camere da letto.
Subito gli impavidi precipitarono
per vedere l’accaduto. Ed eccolo
lì, Black, sbuffare e nitrire nell’oscurità, in mezzo al prato.
Le prime urla di paura si
levarono al cielo, seguite da alcuni svenimenti.
Black, il terroredei sette campeggi, continuò per un po’
a sbizzarrirsi rischiando di investire due o tre persone.
Poi alla tragedia aggiunse la catastrofe: un’enorme
mucca - forse lontana parente delle mucche pazze
inglesi - sbucò alle spalle di Black, demolendo la
staccionata a fianco delle camerate - che Renzo aveva
risistemato con tanta cura.
A questo punto il panico divenne incontrollato, gettando tutti nel caos più completo. Gente che urlava e
fuggiva in tutte le direzioni, Mariella che rimaneva
bloccata nei gabinetti con Black appostato in zona
“latrine”.
Quando gli intrepidi campeggiatori diressero nella
baita per rifugiarsi, ecco un’ulteriore sorpresa: altri due
bovini bloccavano l’ingresso della casina. Con una
16
Carmen News
NOTIZIE
FL
ASH
FLASH
Campeggi estivi. Dall'8 luglio al 30 agosto si
Casa di Ponzano (Treviso). In questi ultimi
sono svolti i tre turni di campeggio e il campo
due anni Carmen Street ha potuto usufruire per
lavoro a Passo Cereda. L'estate, come per tutti,
alcune sue iniziative di una casa dei padri
è stata caratterizzata dal cattivo tempo che ha
Maristi che si trova in provincia di Treviso.
condizionato e limitato le escursioni lungo i sentieri
Dopo questo periodo iniziale di esperimento
dolomitici. Buona la partecipazione ai turni che
c'è ora la possibilità di poter continuare ad
ha permesso di conoscere nuove persone ed
utilizzarla in maniera più continua e sistematica.
esperienze, e di stringere amicizia con gente
Siamo sicuri che le occasioni per farlo non
nuova.
mancheranno...
Campo lavoro. Il campo lavoro di agosto ha
Attività pomeridiane. Con l'inizio delle scuole
visto quest'anno anche la partecipazione di alcuriprendono le attività pomeridiane di Carmen
ni giovani provenienti da varie
Street. I ragazzi e i
parti d'Italia (Toscana, Roma,
bambini che voglioBasilicata, Abruzzo, Torino).
no parteciparvi
Sono giovani che in vario
potranno iscriversi
modo conoscono i padri
utilizzando il volanMaristi ed hanno accettato la
tino che sarà prosproposta di sperimentare una
simamente distribusettimana di lavoro, di svago,
ito.
di riflessione...
Un'idea. Carmen
Volantino mensile. AffianStreet ha radici che
cherà la pubblicazione del
si perdono nella
giornalino (che ha scadenza
notte dei tempi...
bimestrale e raccoglie conScherzi a parte, la
tributi di vario genere) e consua storia ha già
terrà le attività in programqualche anno alle
mazione nel mese successispalle. Qualcuno
vo. Sarà distribuito e/o inviasta abbozzando
to a quanti frequentano
l'idea di ritrovarsi
Carmen Street. Crediamo in
per una serata
questo modo di fornire uno
"come ai vecchi
strumento utile per tutti quanti
tempi". Chissà?
(e forse di evitare a qualcuno
Serata di inizio
- senza fare nomi - certe "dianno. Com'è solimenticanze)...
to fare da alcuni
Comunità marista. Queanni a questa parte,
Benvenuti!
st'anno la comunità dei padri
l'inizio del nuovo
Maristi si è arricchita di un nuovo elemento. Si
anno scolastico viene sottolineato con una pictratta di Lorenzo Marcucci, che ha recentemencola serata di festa. Quest'anno è la volta del
te terminato i suoi studi teologici e si sta prepaCarmen Ranch Party. P.S. Sono gradite torte
rando per ricevere l'ordinazione facendo un
e cose affini (cioè mangerecce; cioè che siano
anno di esperienza. Per lui il miglior benvenuto
buone da mangiare, ecc...) per degustazione
in quel di Brescia da parte di Carmen Street.
durante festa.Grazie!
17
Racconti
AI TEMPI
DEL CIOCCOLATO
di C&C
Estate: tempo di vacanze, tempo di nuotate - magari tra le acque del vicino lago di Garda. Ma cosa fareste, se al
posto dell'acqua ci fosse una immensa distesa di calda cioccolata?!?...
Ci fu un tempo - quando ancora la Serenissima Repubblica non aveva imposto dazi
sulle merci dei
nostri paesi - in
cui il Garda era
un lago di cioccolata. Sì, avete sentito proprio bene: cioccolata!
Non si sa per quali remoti, casuali motivi,
ma di fatto al posto dell'acqua c'era soltanto
una densa distesa di
calda cioccolata. In
ogni momento, dai paesi limitrofi, i bambini scendevano a frotte per attingere a
piene mani. C'era chi tornava a casa con secchi colmi e fumanti. Altri
preferivano leccarsi le dita. Qualcuno finiva sempre col sguazzarci dentro. Scendevano dalla Val Vestino e perfino da Bagolino
e dalle valli di Trento. Da Castiglione, da
Gavardo, da Affi e Bardolino era un continuo viavai. C'è anche una testimonianza ma qui la memoria è tramandata con il
dubbio - che asserisce di un
trasporto con carri e buoi, organizzato settimanalmente
dall'Altipiano di Asiago.
Poi, all'improvviso, scoppiarono dei contrasti. Ci fu qualcuno che cominciò a pretendere di essere pagato per ciò
che non aveva prezzo ed era soltanto un
bene comune. I litigi divisero famiglie al
loro interno, i padri dai figli e le sorelle dai
fratelli. Nei paesi furono risse quotidiane.
Limone scese in armi contro Toscolano e
Peschiera contro Desenzano. Alla fine la
sponda bresciana si sollevò contro quella
veronese e i trentini calarono dalle loro
montagne armati a tal punto che la terra
tremò.
Il Sarca incominciò a portare acque alpine
al Garda e il Mincio a farle defluire. Fu per
cause cosmiche o per cause naturali - ma un
filosofo sostiene la tesi dell'odio fraterno e
delle guerre fratricide - che il Garda cessò di
essere un lago di cioccolata per diventare un
normale lago dalle acque scure e tormentate
nei giorni di tempesta.
Gli uomini continuarono a guerreggiare dimenticando che era venuta meno la ragione
del loro contrasto.
E ancora oggi, nei pomeriggi afosi dell'estate,
sulla riva del lago, è
facile incontrare bambini dallo sguardo triste. Loro se ne stanno
in silenzio e sospirano
guardano avanti a sé:
forse sanno di
quel tempo e del
così prezioso
bene perduto.
18
Maga Magari
LE STELLE
PREVEDONO
Dopo approfonditi studi Maga Magari ha scoperto che l'97% dei lettori di oroscopi sono insoddisfatti del proprio
segno. Ed ecco la soluzione vincente: un tredicesimo segno per tutti quelli che sono scontenti e desiderebbero
cambiarlo. Il segno della STELLA POLARE: il segno che fa per voi!
ARIETE 21/3-22/4 Settembre non è il mese migliore per voi. Ottobre non sarà meglio. Ciò che farete sarà
un disastro e se non farete nulla sarà peggio. In amore: niente. Per il lavoro: meglio lasciar perdere. Salute: per
carità, non ne parliamo!
TORO 22/4-21/5 Siete al meglio. Non si può dire nulla che non sia eccezionale. Avrete fascino a non finire.
Le vostre tasche traboccheranno di denaro e scoppierete di salute. P. S. Naturalmente, sto scherzando: è tutto il
contrario...
GEMELLI 22/5-21/6 Il vostro segno mi deprime. Non so se prendermela con voi o con gli astri. Ma dato
che gli astri sono lontani forse è meglio che me la prenda con voi. Dunque, non aspettatevi nulla di buono per
i prossimi due mesi. Promesso.
CANCRO 22/6-21/7 Tenetevi alla larga! Senza di voi la gente vive meglio ed è più tranquilla. Se vi sentite
a disagio perché gli altri vi rifiutano, provate qualche volta a mettervi nei loro panni. Salute: attenti al mal di testa,
potrebbe nascondere altri sintomi causati da disagi esistenziali.
LEONE 22/7-21/8 Amore: coraggio! la recente delusione amorosa non sarà l'ultima, ben altre ve ne aspettano.
Denaro: vi date tante arie per finire a fare gli accattoni agli angoli delle strade? Lavoro: l'autunno per voi sarà
particolarmente caldo.
VERGINE 22/8-21/9 L'autunno è il periodo dei ripensamenti. Fareste bene a dedicarci sufficiente tempo.
Ma siccome siete portati a pensare troppo, vi si incasineranno i pensieri in un groviglio che sembrerà senza capo
né coda. Quindi forse è meglio che lasciate perdere.
BILANCIA 22/9-21/10 Mangerete del mascarpone avariato e vi farà male la pancia. Io vi ho avvisato, ma
voi siete talmente golosi che davanti ad un semplice tiramisù vi sbrodolerete (cioè vi strafogherete)
dimenticando i semplici consigli della vostra amica.
SCORPIONE 22/10-21/11 Amore: i vostri sogni più reconditi, i vostri desideri più profondi faranno a gara
per realizzarsi. Denaro: vincerete al Gratta e Vinci, al Totocalcio e al Totogoal. Lavoro: promozione e
considerevole aumento di stipendio in vista. Ah, dimenticavo: poveri illusi!
SAGITTARIO 22/11-21/12 L'incontro della vita - mozzafiato - vi farà perdere la testa: sarà un amore
irresistibile. Denaro: il vostro amore irresistibile sembra che sia particolarmente facoltoso e abbia molto liquido
a disposizione. Lavoro: non ne avrete più bisogno. P.S. Osservando gli astri, bisognava pur darvi un piccolo
contentino...
CAPRICORNO 22/12-21/01 Per una volta voglio trattarvi bene, per cui non farò che pronosticarvi
il meglio in amore, nel lavoro e per il denaro. Se poi le cose non saranno come vi ho promesso la colpa
non sarà mia, ma degli astri: prendetevela con Giove o con Nettuno. Comunque, chi s'accontenta, gode.
ACQUARIO 22/01-21/02 La città non fa per voi. Se abitate in campagna non è il massimo. La montagna
vi può procuraredelle fastidiosebronchiti che si trasformeranno in polmoniti.Seabitate in paese, cambiatesubito
di casa. Buon consiglio non nuoce! Ed io di consigli per voi ne ho a iosa.
PESCI 22/02-21/03 Mi vengono le lacrime agli occhi soltanto a sentire il nome del vostro segno. (Ma via,
non è per causa vostra, bensì della cipolla, che sto sbucciando. Confessate che vi ho fatto venire un po' di fifa,
eh). A proposito, se credete agli astri, essi non vi saranno né favorevoli né sfavorevoli...
IL VOSTRO SEGNO
STELLA POLARE 17/04-16/04 Siete degli eterni scontenti, ma riuscirete sempre a trovare
una soluzione per i vostri problemi. Amore: sarete ricambiati per tutto quello che riuscirete
a dare. Denaro: avete scoperto che non è sufficiente per farvi felici, e questo vi basta. Lavoro:
il vostro impegno è ciò che maggiormente vi contraddistingue.
19
Nonprofit
SPAZIO
PUBBLICITA'
Una pagina di auguri, di date e di pubblicità...
ALCUNE DATE:
Ricordiamo tra i
prossimi appuntamenti
già programmati
di Carmen Street:
sabato 21 settembre: festa di inizio anno
2 ottobre: inizio pallavolo (ore 20,15)
5-6 ottobre: ottobrata a Passo Cereda
31 ottobre - 3 novembre: gita a Roma
BUON COMPLEANNO A...
Continuiamo con la tradizione di fare gli
auguri agli amici di Carmen Street:
Katiuscia Molinterno
Mariella Reboldi
Mariagrazia Ussoli
Claudia Ceresoli
Alessandro Cenzato
Debora De Giorgio
Anna De Martino
Hadira Bajric
Francesca Marinelli
Jessica Amankwa Poku
Angelo Tonoli (Boico)
Luisa Bonera
Silvia Giupponi
Simona Orrù
Anna Crescini
Sara Zacco
Gabriella Venturini
Giovanna Zacco
Aurora Pezzotti
Gianna Ottolini
Mariasilvia Cadeddu
Silvana Bonetti
Giambattista Bisbiglia
2-9
3-9
8-9
10-9
13-9
17-9
25-9
25-9
26-9
29-9
30-9
1-10
2-10
3-10
12-10
15-10
18-10
22-10
23-10
26-10
26-10
27-10
31-10
Per informazioni:
Vicolo Manzone 7, BS
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dei quali non
conosciamo
la data: auguri!!!
parte del ricavato sarà devoluto per un progetto di
solidarietà con il Brasile
Non gettare gli indumenti usati nei cassonetti!
Portali alla sede dell'Associazione Mandacarù
in Via Villa Glori, 8/b - Brescia tel. 030/2301889
20
Conosci te stesso!
MORITE DALLA VOGLIA
DI COCCOLE?
di W. Satüt
Dietro la vostra rude faccia e l'apparente misantropia cosa si nasconde veramente? I vostri sogni più reconditi, il vostro
eterno bisogno di tenerezza? Il test giusto per scoprire la verità!
1- Il vostro film preferito è:
a) Rocky IV
b) Nosferatu il principe delle tenebre
c) Il cuoco, il ladro, la moglie e l'amante
d) Il silenzio degli innocenti
e) Master of puppets
2- Per il vostro compleanno desidereste che vi regalassero:
a) Un cinghiale (meglio se già arrostito)
b) L’opera completa dei Metallica
c) Una bicicletta stile anni ’60 con manubrio portatile e sellino rinforzato
d) L’Enciclopedia Treccani, compresi gli aggiornamenti
e) Un bel serpente, possibilmente un boa o un pitone
3- Per voi l'incudine è:
a) lo strumento top per la vostra band metallara
b) il simbolo delle metamorfosi esistenziali di fronte all’incalzare degli avvenimenti avversi
c) un simbolo, ormai in disuso, del lavoro artigianale
d) una parte interna dell’orecchio che vi procura sempre dei fastidiosi ronzii
e) il migliore utensile per squartare selvaggina e cacciagione
4- Siete soggetti a frequenti mal di testa. Lo stress, il lavoro, la fatica
quotidiana vi mettono a dura prova. La soluzione per il vostro problema
credete che sia:
a) mettervi ad ascoltare i Metallica (che vi hanno regalato per il vostro compleanno)
b) un’aspirina ogni mezz’ora. Nei casi più gravi ogni quarto d’ora
c) tre ore di yoga il mattino presto, appena alzati
d) mettervi a tavola e farvi quello spuntino che caccia ogni malanno
e) farvi compiangere da chi vi circonda ricordano loro continuamente la vostra persistente disgrazia
5- Siete invitati a casa da una vostra amica (un vostro
amico). Mentre state recandovi da lei/lui pensate che:
a) prima vi farà ascoltare i Metallica e poi vi chiederà di portare fuori il suo
Fufi a fare un bisognino
b) come al solito vi chiederà in prestito del denaro
c) vi regali il pezzo più prezioso della sua collezione di farfalle tropicali
d) vi prepari un piattone di lasagne e una grassa anitra infarcita
e) vi metta un pennello in mano e vi faccia imbiancare il suo appartamento
risposta
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5 punti: Complimenti! Non fate altro che pensare a mangiare: ciò è dovuto a problemi che hanno orgine nella
vostra primissima infanzia o è il modo per sublimare una irresistibile e insoddisfatta voglia di tenerezza e di
coccole?
da 6 a 24 punti: volete sembrare eroi tutti di un pezzo, solo muscoli e niente cuore. Dei duri da morire. In realtà
si direbbe che siete alquanto ingenui, forse degli eterni bambinoni. Ma non vi sono dubbi: quando ci sono
coccole di mezzo voi non vi tirate indietro.
10 punti (se avete totalizzato 2 punti ad ogni domanda): siete dei metallari impenitenti. Anche voi volete
far credere a tutti di essere dei duri. Ma è solo apparenza.
25 punti: vi date grandi arie da intellettuali. In realtà dietro la vostra pretesa di far bella figura di fronte agli
altri nascondete quello che più vi tormenta: voglia di coccole. A proposito, meno yoga e più coccole!
21
Una pagina per giocare
IL PIACERE
DI SCOPRIRLO
TRAME DI FILM
IL CRUCIVERBA
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6
1.Leia, principessa vestita di bianco, viene catturata
dalle forze dell'imperatore. Gli intrepidi Luke
Skywalker e Hans Solo, a bordo del loro malconcio
mezzo di viaggio, lottano per conquistare la libertà
della fanciulla... E' il primo episodio di una saga
fantascientifica che ha fatto scuola.
2. La vicenda è proiettata in un futuro lontano.
Su di una astronave spaziale accadono cose
strane. Il cervello elettronico si è impadronito
dei comandi e vuole affermare la propria libertà.
Sarà una lotta all'ultimo respiro tra la macchina
intelligente e l'uomo. Ma il viaggio nello spazio
è anche la metafora del viaggio dell'uomo nella
sua coscienza.
3.Uno psicologo viene inviato in missione in
una stazione orbitale che ha il compito di studiare un lontano pianeta. Al suo arrivo sulla stazione si scontra con la ritrosia e la diffidenza degli
ultimi sopravvissuti. Sull'astronave si susseguono fatti inspiegabili: i propri pensieri si
materializzano. Per lo psicologo diventa l'occasione per incontrarsi con la moglie - in realtà
morta suicida - e analizzare in questo modo le
cause del fallimento del suo matrimonio...
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Orizzontali: 1. Nome dato al corso inferiore dell'Aniene 8. Tabellone contenente gli arrivi e le partenze dei treni - 9.
Città della Svezia settentrionale - 10. Sondrio - 11. Prefisso
per ripetere - 12. Torino - 13. Antica moneta tedesca - 16.
Fiume laziale - 17. Fu tiranno di Siracusa - 19. Tirato.
Verticali: 1. Corsa francese - 2. Museo di San
Pietroburgo -3.Unguailatino-4.Filosofodettol'ombroso
- 5. Cattiva - 6. Tipo di farina - 7. Fu anche Medio - 10.
Sindacalista rivoluzionario francese - 12. Patriota milanese
- 14. Cura le strade - 15. Nome di uomo - 17. Asti - 18. Enna.
Sapreste dire di che film si tratta?
E - se siete propri bravi - quali sono i rispettivi
registi e gli attori protagonisti?
REBUS (frase: 11,8)
*
REBUS (frase: 3,7,8)
RE
CI
RSI
CO
22
Un'altra pagina per giocare
LE SOLUZIONI DEL NUMERO
PRECEDENTE
1
2
T A
3
4
6
5
V O L I
8
O N O R I O
9
P A N D A
11
O M
13
14
N A N
16
E C A
17
E S A T
19
C I
12
I
I
15
I
IL PAROLIERE
E’ un gioco che i lettori di Carmen Street conoscono ormai bene.
Bisogna, nei due schemi proposti, individuare un certo numero di
parole di senso compiuto, osservando le seguenti regole:
- per ciascuna parola che si trova le lettere dello schema si
utilizzano una sola volta;
- queste lettere utilizzate devono essere sempre in caselle contigue.
Per esempio, nel primo schema, la parola PILA è corretta (le lettere
sono in caselle contigue ed usate una sola volta), mentre la parola
ROBA non è valida (la B non è contigua alla A).
Riuscite ad individuare, tra le tante parole, in ciascun schema la
frase misteriosa che utilizza tutte le lettere?
7
N O
R
10
C A
O
S M O
T E O
18
T O R I
B O
R
P
L
I
O
M
A
N
O
B
R
E
R
L
E
Z
E
L
I
P
N
U
G
O
M
A
C
A
E
R
E
G
20
E S
LA FRASE MISTERIOSA
Ci sono segni e segni. Osservate bene quelli che
compaiono qui sotto e cercate di decifrare il messaggio nascosto...
REBUS (frase 4, 8)
Dosi similari.
REBUS (frase 5, 5, 6)
Cocci nella strada.
IL PAROLIERE
Le frasi misteriose che compongono gli schemi sono:
1 Schema: Camminando per ore.
2 Schema: Fuga rassicurante.
TRAME DI FILM
I tre film (con rispettivi registi e attori protagonisti) sono:
1. La notte di S. Lorenzo di P. e E. Taviani, con O.
Antoniutti.
2. L'albero degli zoccoli di E. Olmi, con F. Mariggi.
3. Il dormiglione di e con W. Allen.
Se non li avete ancora visti, potreste farlo!!!
LA FRASE MISTERIOSA
I segni nascondevano il seguente messaggio:
Vacanze al mare o in montagna? A voi la scelta. Un
gioco in tema estivo, naturalmente!
LE MELARANCE

SCOMMESSE
Un tale scommette l'ennesima parte del proprio avere
sopra un avvenimento a probabilità pari (ad esempio,
il cadere di testa o di croce di una moneta lanciata in
aria). Egli ricomincia sempre così, scomettendo sempre l'ennesima parte di ciò che possiede. Supponendo
che egli abbia avuto un numero uguale di volte la sorte
contraria o favorevole, sarà riuscito a guadagnare o a
perdere?
L'uomo aveva colto 36 melarance.
L'ANELLO
La soluzione, (facilissima!), da 4 x 1/3 per l'oro e 2/3 per il
granato.
23
LA FONTANA
Sono un leone di bronzo. Due getti zampillano dai
miei occhi, un altro dalla mia gola, un altro da una mia
zampa. In due giorni il mio occhio destro riempie la
vasca; il mio occhio sinistro in tre giorni; la mia zampa
in quattro giorni. Per riempirla bastano 6 giorni allo
zampillo della mia gola. Se tutti i getti (dei miei occhi,
della mia gola e della zampa) buttano acqua ad un
tempo, in quante ore riempiranno la vasca?
Notizie utili
CARMENINFORMA
NUMERI UTILI
- Residenza
- Stato di famiglia
- Stato libero
EMERGENZE
Brescia soccorso
Polizia
Soccorso ACI
Carabinieri
Vigili del fuoco
Croce verde
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Polizia municipale
Croce Rossa Italiana
Radio taxi
OSPEDALI
118
113
116
112
115
222242
44244
45001
3532932
44461
Ospedale Civile: Piazzale Ospedali Civili, 1 Tel. 39951
Feriale: 13,15-14,15 e 18,45-20,00
Festivo: 10-11 e 19-20
Divisione infettivi: (c/o Ospedale Civile)
Festivo: 10-11 e 19-20,15
Feriale: 13,15-14,15 e 19,00-20,00
Ospedale dei bambini:
V. Vitt. Emanuele II, 50. Tel. 293261
Feriale: 13,15-14,15 e 19,00-20,00
Festivo: 10-11 e 19-20,00
Ronchettino: Tel. 399066
Feriale: 13,15-14,15 e 19,15-20,15
Festivo: 10-11 e 19-20
Ospedale S. Orsola :
V. Vittorio Emanuele II, 27. Tel. 29711
Feriale: 13,00-15,00 e 19,15-20,15
Festivo: 10-11; 13-15 e 19-20
Centro psichiatrico residenziale:
V.le Duca d. Abruzzi, 15 Tel. 58172.
Orario 10-11,30 e 15-17
S.O.S.
Telebimbo: "Pronto ti ascolto"
Servizio pubblico a tutela dei minori; via Galilei, 20 dalle
ore 9 alle 23 tutti i giorni. Tel. 399022
Telefono amico: Tel. 3755555 in funzione ogni giorno
dalle 18 alle 24.
Telefono azzurro-rosa: contro ogni tipo di violenza su
minori e donne Tel.236363-2420845 dalle 18 alle 24.
Croce Blu: Servizio gratuito farmaci a domicilio per
persone inabili, via Raffaello 167 Tel. 2310094
Nucleo operativo tossicodipendenze USL 41:
via Cipro 9, Tel. 2421661
Associazione alcolisti anonimi:
TEL. 318846-801101-220450
SOLIDARIETÀ
Centro Affidi Familiari: Brescia, via Ferri 91, Tel. 2306869
AIDO (associazione italiana donatori organi):
Brescia, via Monte Grappa 7, Tel. 383703.
Da Lunedì a Venerdì ore 14,00-16,00
SERVIZI
Ufficio passaporti: martedì, giovedì, Sabato ore 9,30-13
Ferrovie: informazioni: ore 8-12 e 15-19; Tel. 3752449
Anagrafe: Tel. 29831: lunedì - venerdì ore 8,30-13,30
sabato 8,30-12,15
AVIS comunale centro prelievi:
Brescia, via Balestieri 7.
Apertura: Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 8,00 alle
ore 10,00.
Ufficio pensioni, libretto di lavoro: da lunedì a sabato
ore 8.30-13.30; Tel. 2983275
Operatori di strada:
Brescia, vic. dell’Angelo, Tel 3750101.
IX Circoscrizione Via F. Borgondio, 29 - Tel. 56354 Fax 3772565; da lunedì a giovedì dalle 8 alle 17; venerdì
ore 8-14
- Servizio autentica firme, fotocopie e atti notori; da lunedì a
venerdì ore 10-12
- Raccolta domande soggiorni climatici per anziani nei periodi
stabiliti dal settore Servizi Sociali: da lunedì a venerdì ore 9-12
Centro aperto per anziani (mensa):
Brescia, via Odorici 4, Tel. 3757908
Gruppo Narcotici Anonimi:
Brescia, vicolo Manzone 7,
martedì e giovedì ore 21-22,30.
LA RETE cooperativa di solidarietà sociale, centro
diurno l’Angolo:
Accoglienza per i senza fissa dimora, Brescia, vic. Anguilla
6, Tel 46309.
Documenti rilasciati dal comune:
- Atti notori e dichiarazioni sostitutive di atti notori
- Autentica copie documenti
- Autentica firme e foto
- Carta d’identità
- Cittadinanza
- Esistenza in vita
- Godimento dei diritti politici e iscrizione liste elettorali
- Iscrizione liste di leva
- Libretto di lavoro
- Matrimonio
- Morte
- Nascita
Orari S. Messe
Presso la Chiesa del Carmine
ingresso da Via Carmine o da Vic. Manzone 7
Da lunedì a sabato ore 8.00
Domenica ore 9.00
24