linee guida per l`attuazione del soccorso

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linee guida per l`attuazione del soccorso
Data
elaborazione
15/03/10
Azienda Policlinico Umberto I
Data
Approvazione
30/04/10
LINEE GUIDA per l’attuazione del soccorso
Rev.N°0
“EMERGENZA CODICE ROSA”
LG/120906.09
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LINEE GUIDA PER L’ATTUAZIONE DEL
SOCCORSO “EMERGENZA CODICE ROSA”
Per donne e minori vittime di violenza sessuale e/o domestica
IN ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’AZIENDA
POLICLINICO UMBERTO I DI ROMA E L’ASSOCIAZIONE
“DIFFERENZA DONNA ong”
_________________
COME PREVISTO DAL PROTOCOLLO DI INTERAZIONE TRA LE
ISTITUZIONI (Tribunale Ordinario di Roma - Procura della Repubblica presso il Tribunale per
i Minorenni di Roma - Tribunale Ordinario di Roma, Sezione Famiglia - Tribunale per i Minorenni
di Roma - Tribunale Penale di Roma Questura di Roma - Prefettura di Roma – INMP c/o ospedale
San Gallicano - Azienda Ospedaliera Policlinico Umberto I di Roma - Fatebene Fratelli – ASL
RMC, Policlinico di Tor Vergata, Istituto di Medicina Solidale e delle Migrazioni, ASL RMD,
Azienda Sanitaria Ospedale Bambin Gesù)
E I CENTRI ANTIVIOLENZA PER
DONNE E FIGLI MINORI VITTIME DI MALTRATTAMENTI, VIOLENZA
SESSUALE E ATTI PERSECUTORI.
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Indice
1 Soccorso “Emergenza Codice Rosa” per donne e minori vittime di violenza sessuale
afferenti al Pronto Soccorso
2
-
gestione del servizio
Pag. 3
-
equipe
Pag. 4
-
laboratori
Pag. 4
-
consulenti interni
Pag. 4
-
consulenti esterni
Pag. 4
-
intervento medico legale
Pag. 4
Assistenza e visita medica alle donne e minori vittime di violenza sessuale
-
Accoglienza
Pag. 5
-
Protocollo
Pag. 6
-
Compilazione scheda clinica
-
Anamnesi della violenza sessuale
Pag. 6
-
Sintomatologia fisica
Pag. 6
-
Sintomi psichici
Pag. 6
-
Esame obiettivo
Pag. 6
-
Esame ispettivo extragenitale
Pag. 7
-
Esame ginecologico
Pag. 7
-
Prelievi
Pag. 7
-
Screening delle malattie sessualmente trasmesse
Pag. 8
-
Prelievi ematochimici
Pag. 8
-
Profilassi antibiotica
Pag. 8
-
Indicazioni sulla conservazione dei reperti
Pag. 8
3
Soccorso emergenza codice rosa per donne e minori vittime di violenza sessuale e/o
domestica e stalking (non afferenti al pronto soccorso)
-
Destinatari
Pag.10
-
Cosa offre
Pag.11
4 Bibliografia
ALLEGATI
-
Scheda clinica specialistica per minori (dai 14 anni) e adulti (M/120906.14)
-
Scheda clinica specialistica per minori (fino a 14 anni) (M/120906.15)
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SOCCORSO “EMERGENZA CODICE ROSA”
Per donne e minori vittime di violenza sessuale e/o
domestica
(Afferenti al Dea Centrale, Dea Pediatrico, Pronto Soccorso Ginecologico,
Pronto soccorso Oculistico)
Gestito dal
Servizio psicosociale del Policlinico Umberto I e
dall’Associazione “Differenza Donna”
Servizio Psicosociale Tel. 331/6995834
lunedì/giovedì 9.00 – 17.00
Venerdì 9.00 – 14.00
“Differenza Donna”
numero di emergenza H24 - 366/1669013
Reperibilità ginecologo, infermiere, ostetrica, pediatra
24 h/die 365 giorni/anno (DEA – DEA Pediatrico - Pronto Soccorso
Ginecologico)
_____________
Tutti gli operatori che interverranno nel servizio di soccorso
“Emergenza Codice Rosa” riceveranno la formazione sui temi della
violenza di genere dall’Associazione Differenza Donna
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EQUIPE










Medico Dea Centrale
Medico Pronto Soccorso Oculistico
ginecologi del Pronto Soccorso ginecologico
pediatri DEA Pediatrico
medico legale (consulente)
assistenti sociali
psicologo
infermiere coordinatore
infermiere pediatrico
infermieri/ostetriche del pronto soccorso ginecologico



LABORATORIO (POLICLINICO UMBERTO I)
chimica clinica
citologia
tossicologia clinica








CONSULENTI INTERNI (POLICLINICO UMBERTO I)
medico legale
pediatra
psichiatra
oculista
neuropsichiatra infantile
chirurgo
chirurgo pediatra
chirurgo maxillo-facciale
CONSULENTI ESTERNI (SERVIZI TERRITORIALI) DA COINVOLGERE DI
CONCERTO CON L’ASSOCIAZIONE DIFFERENZA DONNA
 servizi sociali territoriali (asl ed enti locali)
 consultori familiari
 dipartimento materno infantile
 dipartimento di salute mentale
 centri di psicologia per il bambino e l’adolescente
 servizio di neuropsichiatria infantile
 strutture di accoglienza e privato sociale
 mediatori culturali (Ufficio Stranieri del Policlinico Umberto I e Associazioni presenti sul
territorio)
EVENTUALI RICOVERI
Secondo le necessità
INTERVENTO MEDICO LEGALE (violenza sessuale)
SU RICHIESTA DEL GINECOLOGO (che è il primo a valutare il caso)
- con il consenso della vittima se si tratta di “PERSONA ADULTA”
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- SEMPRE in caso di “MINORI PREPUBERI”.
ASSISTENZA E VISITA MEDICA
ALLA DONNA E MINORE VITTIMA DI VIOLENZA
SESSUALE E/O DOMESTICA
ACCOGLIENZA
Alle vittime di violenza sessuale e domestica è necessario garantire immediato soccorso
in un luogo dove gli operatori sanitari siano competenti nell’affrontare non solo la visita
medica e la raccolta delle prove ma anche l’ascolto emotivo della persona.
Gli operatori devono aver ricevuto la formazione sulla violenza di genere e, con la vittima,
devono avere un comportamento non frettoloso ma rassicurante, disponibile all’ascolto,
garantendo un ambiente riservato, silenzioso e accogliente; è fondamentale fornire informazioni
adeguate durante l’iter della visita
Nei casi in cui la vittima è accompagnata dalle Forze dell’Ordine, l’operatore sanitario deve
comunque garantire la priorità dell’assistenza sanitaria rispetto alle necessità dell’indagine fermo
restando che la visita e il colloquio devono avvenire in forma riservata senza il coinvolgimento
delle FFOO.
Alla paziente deve inoltre essere riservato il tempo necessario (ad esempio il tempo di una visita
può variare da 1 a 3 ore).
PROTOCOLLO
Il Protocollo prevede:
Compilazione della SCHEDA CLINICA SPECIALISTICA (M/120906. M/120906. allegati
1 e 2) contenente:



Descrizione dell’esame obiettivo fisico e psichico (violenza sessuale e/o domestica)
Raccolta di documentazione fotografica (violenza sessuale)
Esecuzione di Prelievi per esami batteriologici, ematochimici, tossicologici, infettivologici
e per la ricerca dello sperma (in base alla descrizione degli eventi). – (violenza sessuale)
I test tossicologici o la tipizzazione genica saranno effettuati eventualmente in un
secondo tempo, su richiesta della magistratura.
Ogni Pronto Soccorso deve organizzare una rete per l’invio e la conservazione di materiale
biologico o di indumenti della paziente; identificare i laboratori presso cui sia possibile
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effettuare esami tossicologici e tipizzazione genica, secondo le procedure in uso in Azienda, su
richiesta dell’Autorità Giudiziaria.
ANAMNESI DELLA VIOLENZA
NELLO SCHEMA DEVONO ESSERE RIPORTATI
-
data, ora e luogo dell’evento
-
numero del/gli aggressore/i, conosciuti o no, eventuali notizie sull’aggressore
-
presenza di testimoni
-
minacce con o senza lesioni fisiche
-
furto, presenza di armi, ingestione di alcolici o altre sostanze
-
perdita di coscienza
-
eventuale sequestro in ambiente chiuso e per quanto tempo
-
eventuale penetrazione vaginale e/o anale e/o orale unica o ripetuta
-
se la vittima è stata spogliata integralmente o parzialmente
-
penetrazione con oggetti
-
uso di preservativo
-
manipolazioni digitali
SINTOMATOLOGIA FISICA
Cefalea, dolore al volto, al collo, al torace, all’addome o agli arti, algie pelviche, disturbi genitali
o perianali , disuria dolore alla defecazione, tenesmo rettale o altro.
SINTOMI PSICHICI
Paura, sentimenti di impotenza e di orrore al momento del trauma, distacco, assenza di reattività
emozionale, sensazione di stordimento, amnesia dissociativa con incapacità di ricordare qualche
aspetto importante del trauma, persistente rivissuto dell’ evento attraverso immagini, pensieri,
sogni, flash back, sintomi di ansia e di aumentato stato di allerta come ipervigilanza, insonnia,
incapacità di concentrazione, irrequietezza, risposte di allarme esagerate, pianto, tristezza, paura
di conseguenze future o altro.
ESAME OBIETTIVO
Importante riportare:
-
Tempo trascorso tra la visita e la violenza
-
Precedenti visite presso altri operatori sanitari
-
Pulizia delle zone lesionate o penetrate
-
Cambio degli slip o di altri indumenti
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Minzione defecazione o vomito o pulizia del cavo orale (in base alle diverse modalità della
violenza)
-
Assunzione di farmaci (eventuali esami tossicologici)
-
Segnalazione di eventuali rapporti sessuali intercorsi prima o dopo l’aggressione (previo
consenso della vittima)
ESAME ISPETTIVO EXTRA-GENITALE (violenza sessuale)
Vanno cercate, descritte e possibilmente documentate fotograficamente, tutte le lesioni
presenti, specificandone l’aspetto, la forma ed il colore, le dimensioni e la sede.
ESAME GINECOLOGICO (violenza sessuale)
Ad occhio nudo, meglio con colposcopio e possibilmente documentato fotograficamente
(Frequentemente i segni genitali sono di modesta entità e di dubbia interpretazione
l’uso del colposcopio aumenta la visibilità di lesioni di più modesta entità; raramente
l’esame ispettivo permette di evidenziare segni di certezza di una avvenuta violenza
sessuale, l’assenza di lesioni genitali ed extragenitali è compatibile con una violenza
sessuale comunque avvenuta)
Va segnalata la presenza di lesioni traumatico-contusive recenti (arrossamento, escorazioni,
soluzioni di continuo superficiali o profonde, aree ecchimotiche, sanguinamento altro)
specificandone la sede (grandi e piccole labbra, clirotide, meato uretrale, forchetta, perineo ed
ano).
L’imene andrà descritto specificando la presenza o meno di incisure che raggiungono la base di
impianto e la presenza di eventuali lesioni traumatico-contusive recenti.
Può essere opportuno completare l’esame con una visita ginecologica bimanuale ed esame
speculare.
PRELIEVI (violenza sessuale)

In base al tempo trascorso dalla violenza (al massimo entro i sette giorni):
- Effettuare TRE tamponi sterili (da conservare) per la ricerca degli spermatozoi nelle
diverse sedi
- Strisciare e fissare almeno TRE vetrini per l’esame citologico degli spermatozoi

In base al racconto è possibile ricercare tracce biologiche dell’aggressore sulla cute
(tampone sterile asciutto e bagnato con fisiologica sterile) o sotto le unghie della vittima (da
conservato con le stesse modalità)

In base al racconto possono essere effettuati esami tossicologici ematici e sulle urine
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SCREENING DELLE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE
(violenza sessuale)
E’ opportuno effettuare tamponi vaginali e/o cervicali per la ricerca di:
-
neisseria gonhorrea
-
trichomonas vaginale
-
clamydia trachomatis
-
batteriosi vaginale
-
prelievi ematici da ripetere a 3 e 6 mesi per:
o VDRL-TPHA,
o HIV
o markers per l’epatite
PRELIEVI EMATOCHIMICI
Eseguire in urgenza i seguenti esami ematochimici: emocromo, PLT, glicemia, uricemia,
creatininemia, ALT, AST, gammaGT, FA, bilirubinemia, amilasemia.
Intercezione pos-coitale.
PROFILASSI ANTIBIOTICA (violenza sessuale)
Profilassi per la copertura dalle diverse possibilità di trasmissione di malattie sessualmente
trasmesse.
Profilassi antitetanica e vaccinazione anti epatite se opportune.
Profilassi anti HIV (viene effettuata in base al racconto e all’area geografica di provenienza degli
aggressori).
INDICAZIONI SULLA CONSERVAZIONE DEI REPERTI
(violenza sessuale)
Conservazione a – 20°C
Questa modalità di conservazione riguarda i tamponi prelevati nelle sedi biologiche ove si
presume possa essersi verificata un’eiaculazione: la conservazione è, infatti, finalizzata alla
possibilità di ricerca degli spermatozoi ed alla tipizzazione genica dello sperma.
Conservazione delle vesti
Se presenti tracce sospette, la conservazione deve essere effettuata a temperatura ambiente
(non superiore a 18-20 °C), senza ripiegare l’indumento su se stesso per evitare trasposizioni
secondarie dell’area sospetta. Se la traccia è umida è consigliabile favorirne l’essiccamento
prima di chiuderla in busta da repertazione. Durante tutte queste attività gli operatori devono
evitare contaminazioni del reperto e quindi utilizzare elementi di barriera (guanti e camici
monouso, mascherine e copricapo).
Esame del letto sub ungueale
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Il campionamento va fatto per singolo dito, eventualmente associandolo con taglio
dell’unghia (se la persona è consenziente); la conservazione è a temperatura ambiente; se
presenti reperti macroscopici (capelli o peli) è necessario descriverli in modo sommario
prima di repertarli separatamente (utile la documentazione fotografica).
Catena di sicurezza
La repertazione in corso di evento di interesse giudiziario deve essere effettuata assicurando
la rintracciabilità sia dell’oggetto repertato sia dell’operatore che effettua il prelievo;
eventuali consegne ad altri operatori (es.: ufficiali di PG incaricati dal Magistrato per le
indagini) devono essere documentate con verbale di consegna).
COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CLINICA PER VIOLENZA SESSUALE E
DOMESTICA - MINORI ED ADULTI -
IN ATTESA DELLA INFORMATIZZAZIONE DELLA SCHEDA CLINICA NEL PROGRAMMA GIPSE DI
PRONTO SOCCORSO, RIGUARDANTE LE “VIOLENZE DOMESTICHE E SESSUALI” AI DANNI DI MINORI
ED ADULTI, LE LINEE GUIDA, DI CONCERTO CON LA VARIE ISTITUZIONI INTERESSATE, PREVEDONO
CHE VENGA UTILIZZATA, PER IL MOMENTO, UNA SCHEDA CARTACEA STUDIATA ED ELABORATA COME
PREVISTO DAI DETTAMI MEDICO LEGALI, ED ALLEGATA AL VERBALE DI PRONTO SOCCORSO.
GLI OPERATORI
INTERESSATI (CONSULENTI E NON), NELLA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA DI PS,
DOVRANNO RIMANDARE, PER QUANTO RIGUARDA LA DESCRIZIONE ANAMNESTICA E L’ESAME
OBIETTIVO DI LORO COMPETENZA, ALLA SCHEDA CLINICA CARTACEA SPECIALISTICA, SPECIFICANDO
NELLE SCHERMATE DEL GIPSE LA DICITURA “VEDI
ALLEGATA SCHEDA CLINICA -
EMERGENZA CODICE ROSA”.
TALE SCHEDA DEVE RIPORTARE LO STESSO NUMERO PROGRESSIVO DI QUELLA DI PS E STAMPATA IN
TRIPLICE COPIA.
UNA COPIA VERRÀ CONSEGNATA ALL’INTERESSATO/A IN ALLEGATO AL VERBALE DI PS; UNA COPIA
VERRÀ ARCHIVIATA; UNA COPIA VERRÀ CONSEGNATA AL “SERVIZIO CODICE ROSA”.
IN OGNI COMPUTER DEL DEA CENTRALE, GINECOLOGICO, PEDIATRICO ED OCULISTICO CI SARÀ
UN’ICONA CONTENENTE LA SPECIFICA CARTELLA IN FORMATO WORD .
NEL VERBALE DI PS SARANNO MENZIONATE TUTTE LE INDAGINI FATTE AL/ALLA PAZIENTE, MENTRE
L’ANAMNESI, L’ESAME OBIETTIVO, E SOPRATTUTTO LE MODALITÀ DELLA RIFERITA VIOLENZA,
SARANNO DETTAGLIATAMENTE DESCRITTE NELLA SCHEDA CLINICA SPECIALISTICA.
IL MINORE VITTIMA DI ABUSO E MALTRATTAMENTO, (QUALORA SI RAVVISINO SITUAZIONI DI ABUSO
FISICO – PSICHICO – SESSUALE O DI SOSPETTO MALTRATTAMENTO), SARÀ INVIATO, DOPO UNA
PRIMA VALUTAZIONE DEL DEA CENTRALE, AL DEA PEDIATRICO, DOVE VERRÀ COMPILATA LA
SCHEDA CLINICA SPECIALISTICA.
PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA E SESSUALE, AFFERENTI AL DEA CENTRALE, IL
MEDICO GINECOLOGO VERRÀ CHIAMATO IN CONSULENZA. LA SCHEDA CLINICA CARTACEA
SPECIALISTICA SARÀ COMPILATA DALLO STESSO DIRETTAMENTE AL DEA CENTRALE, PER QUANTO
DI SUA COMPETENZA.
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SOCCORSO “EMERGENZA CODICE ROSA”
Per donne e minori vittime di violenza sessuale e/o
domestica e stalking
(non afferenti al Pronto Soccorso)
Orario di apertura del servizio:
Dal lunedì al giovedì 9.00 – 17.00
Venerdì 9.00 – 14.00
Presente: assistente sociale e psicologo – tel. 331/6995834
Sabato ore 09.00 – 14.00
Sportello Emergenza Codice Rosa
Presso il DEA Ostetrico
Presente: una operatrice dell’Associazione “Differenza Donna”
Negli orari non compresi sopra, contattare l’Associazione “Differenza Donna” al
numero telefonico 366/1669013
DESTINATARI
Il servizio è rivolto a tutte le donne e minori che hanno subito qualsiasi forma di violenza
(sessuale, violenza domestica, stalking, ecc.), nonché alle donne e minori vittime della tratta,
non afferenti al Pronto Soccorso, che si rivolgono agli operatori sanitari e/o personale
dell’accoglienza.
CHI LAVORA ALLO SPORTELLO
Il personale presente allo sportello è tutto debitamente formato sui temi
della violenza di genere dall’Associazione Differenza Donna.
Dal lunedì al giovedì 9.00 – 17.00 - Venerdì 9.00 – 14.00
Presenti: assistente sociale e psicologo – tel. 331/6995834
Sabato ore 09.00 – 14.00
Sportello Soccorso Emergenza Codice Rosa
Presso il DEA Ostetrico
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Presente: una operatrice dell’Associazione “Differenza Donna”
Nei giorni e negli orari non compresi sopra, contattare l’Associazione “Differenza Donna”
al numero telefonico 366/1669013
OPERATORI PER ASCOLTO TELEFONICO
In orario diurno: Servizio psicosociale del Policlinico Umberto I - tel. 331/6995834
Reperibilità di emergenza, Associazione Differenza Donna - TEL. 366/1669013
CHE COSA OFFRE
1. Le linee telefoniche sono attive 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno, gestite da assistenti sociali,
psicologo e Associazione Differenza Donna che garantiscono accoglienza e informazioni a:
- medici e infermieri del Policlinico Umberto I di Roma, in particolare agli operatori
sanitari
del Pronto Soccorso (DEA Centrale, Pediatrico, Ginecologico, Oculistico).
- donne e figli minori che si rivolgono agli operatori dell’’Ospedale per problemi legati alla
violenza sessuale e/o domestica.
2. Dal lunedì al giovedì, ore 9.00 – 17.00, e il venerdì ore 9.00 – 14.00, assistenti sociali e
psicologo sono presenti in servizio per accogliere donne e minori, vittime di violenza, segnalate
dal personale sanitario, o giunte allo sportello autonomamente; se necessario i colloqui possono
essere effettuati in urgenza presso i locali del Pronto Soccorso o presso i Reparti di degenza.
3. Dal lunedì al venerdì ore 9.00 – 17.00 e il venerdì ore 9.00 – 14.00, è attiva linea di ascolto
telefonica, gestita dal Servizio Psicosociale, che offre informazioni mirate ai cittadini
direttamente o indirettamente coinvolti in problemi di violenza di genere.
4. Il sabato dalle ore 09.00 alle ore 14.00 è attivo presso il DEA Ostetrico lo sportello
“Soccorso Emergenza Codice Rosa”, con la presenza di una operatrice dell’Associazione
“Differenza Donna”.
(Negli orari non compresi sopra, il servizio di ascolto e informazioni è garantito da una
operatrice specializzata dell’Associazione “Differenza Donna”, al numero telefonico
366/1669013).
5. Progetti psico-sociali sia in fase di emergenza che in fase successiva, utilizzando le risorse
interne del servizio SOCCORSO “EMERGENZA CODICE ROSA”, e le risorse esterne sia
della rete dei Servizi Pubblici del Comune e della ASL, sia della rete dell’Associazione
Differenza Donna.
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BIBLIOGRAFIA
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Il ruolo del ginecologo di pronto soccorso nei casi di violenza sessuale – proposta di
protocollo Lukic – P. Barbarino – R. Prosperi Porta – P. Agostini – C. Vecchiotti – G.
Vetrano - Estratto da Minerva Ginecologia - Vol. 51 – n. 11 – Ed. MINERVA
MEDICA – TORINO
Linee guida SVS e SVD – Clinica Mangiagalli di Milano
Guarire dal Trauma, Judith Lewis Herman, Edizioni Magi, 2007
Gli abusi all’infanzia: i diversi interventi possibili, G.Marchueta, Montecchi F.(a cura
di), Franco Angeli 2005
Semeiotica medica dell’abuso sessuale nei bambini prepuberi Giolito M.R. e al.,.
Requisiti e raccomandazioni, Torino, 2002
La violenza assistita intrafamiliare, R.Luberti, M.Pedrocco Biancardi, Franco Angeli
2005
Dai Maltrattamenti all’Omicidio,la valutazione del rischio di recidiva e dell’uxoricidio
Anna Costanza Baldry, Franco Angeli, 2006
Uomini che uccidono,storie moventi e investigazioni, A.C.Baldry –E.Ferraro, CSE,
2008
La rivolta del corpo, i danni di un’educazione violenta, Alice Miller, Raffaello Cortina
Editore,2005
Riprendersi la vita, i traumi infantili e l’origine del male, Alice Miller, Bollati
Boringhieri, 2009
La persecuzione del bambino, le radici della violenza, Alice Miller, Bollati Boringhieri,
2007
Un silenzio assordante, la violenza occultata su donne e minori, Patrizia Romito,
GRIFF, Franco Angeli, 2008
Gravidanze a rischio … di violenza. Sette anni di colloqui con le donne. Storie di
infelici gravidanze Baldry, A.C., Calabrò, E. e Losacco, L.V.,. in E. Moroli (a cura di)
Lanciare la rete nel mare dei diritti. Commissione Pari Opportunità Regione Sardegna,
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Violenza durante la gravidanza Ballard T., Spinelli A., , in Romito, P (a cura di)
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La violenza come fattore di rischio in gravidanza, Dubini V., Curiel P., Congresso
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The Battered Women ,Walker, L., Harper and Row, New York, 1979a.
Violenza alle donne: la cultura dei medici e degli operatori, un’indagine nella Azienda
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Su un corpo di donna. Una ricerca sulla violenza sessuale in Italia Terragni L., Angeli,
Milano, 1997
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World Health Organization, Violence Against Women, Women’s Health and
Development Programme, W.H.O., Geneva, 1997