38 - Marinai d`Italia

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38 - Marinai d`Italia
I liners
Il poco conosciuto
servizio bellico dei più
importanti transatlantici
britannici e statunitensi
nel corso del primo
conflitto mondiale
1914-1918:
i “liners” in guerra
Il “liner” Olympic della Cunard,
in una cartolina illustrata ove è raffigurato
nel suo aspetto prebellico
(Coll. M. Brescia)
Maurizio Brescia
Segretario Gruppo ANMI
“V. Folco” - Savona
in dai primi tempi dell’introduzione
della propulsione a vapore, per tutte le navi mercantili – da carico e
passeggeri – si aprirono nuove prospettive per un loro impiego tra il naviglio militare ausiliario.
I vapori e le motonavi da carico, nel 19141918 e nel 1939-1945, ebbero un larghissimo impiego per il trasporto di rifornimenti, munizioni, materiali bellici, carri armati,
aerei e combustibili: tutti i paesi belligeranti ricorsero all’armamento mercantile
per soddisfare le esigenze logistiche di
conflitti che presentavano aspetti sicuramente “planetari” e, in particolare in Inghilterra e negli Stati Uniti, furono sviluppate in entrambe le guerre mondiali specifiche tipologie di naviglio da utilizzare
S
Il piroscafo Himalaya, già appartenente
alla Compagnia P & O, impiegato come
trasporto truppe nella Guerra di Crimea
(1854-1856), qui in una foto
degli anni Settanta del secolo XIX
(Coll. Conway Maritime Press)
per questi scopi. Soprattutto nel corso
del secondo conflitto, i cantieri britannici
e americani progettarono e costruirono
diverse tipologie di unità (dagli “Ocean”
britannici ai “Liberty”, “Victory” e “T2”
statunitensi) che, realizzate in gran numero, dopo aver contribuito in misura sostanziale allo sforzo bellico ed alla vittoria degli Alleati andarono a costituire –
per alcuni lustri – la spina dorsale delle
Il Leviathan in arrivo a Hoboken (New Jersey) sul finire del 1918,
durante una missione di rimpatrio negli USA di militari americani.
L’unità è ora pitturata con un grigio uniforme anche se
– sul mascone di sinistra – è possibile intravedere tracce
della precedente colorazione mimetica
(New York State Archives, coll. J.A. Smith)
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Marinai d’Italia
Il piroscafo britannico Plassy, impiegato come
“Troopship n° 7” (si noti il numero sulla fiancata)
durante la Seconda guerra anglo-boera del 1899-1902.
Costruito nel 1901 per la P & O, operò come
nave ospedale durante la prima guerra mondiale
e fu anche presente alla Battaglia dello Jutland
del maggio 1916
Una tra le prime (e tra le più illustri) vittime degli u-boote della Marina Imperiale germanica
fu il transatlantico britannico Lusitania, della Cunard, silurato e affondato dall’U-20
al largo dell’Irlanda, al termine di una traversata dagli Stati Uniti, il 7 maggio 1915.
Non è escluso che il bastimento trasportasse materiale bellico diretto in Inghilterra,
e la presenza di numerosi cittadini statunitensi tra le vittime favorì, negli USA,
le correnti politiche interventiste che – successivamente – avrebbero consentito
l’entrata in guerra a fianco delle potenze dell’Intesa
(Coll. M. Brescia)
(Coll. M. Brescia)
flotte mercantili mondiali, le cui unità di
meno recente costruzione erano state drasticamente falcidiate dagli eventi bellici.
In analogia, le navi passeggeri – anch’esse, soprattutto, durante i due conflitti
mondiali – trovarono un rinnovato impiego “ausiliario”, in supporto alle attività
delle principali flotte militari: le grosse dimensioni di buona parte di queste unità,
abbinate spesso ad apparati motore che
permettevano di conseguire velocità di
tutto rispetto, consentirono di utilizzarle in
compiti diversificati e abbastanza “specializzati”: nella fattispecie, come incrociatori ausiliari, trasporti truppa e navi
ospedale.
I primi impieghi come trasporto truppe di
navi passeggeri (all’epoca ancora a propulsione mista, ossia con macchine a
vapore e velatura ausiliaria) risalgono
alla Guerra di Crimea del 1854-1856,
quando diverse unità britanniche trasportarono dall’Inghilterra al Mar Nero
consistenti contingenti di truppe di Sua
Maestà: tra queste vanno ricordate l’Himalaya e il Bengal, requisiti dalla Royal
Navy alla Compagnia Peninsular and
Orient (P & O), come pure il noto Great
Britain che – progettato da I.K. Brunel
come la prima nave passeggeri ad elica
– fu utilizzato per il trasporto di truppe
tra il marzo del 1855 e il gennaio del 1856.
Gli eventi della Guerra civile americana
portarono all’utilizzo di veloci – per l’epoca – navi passeggeri come incrociatori ausiliari, il primo dei quali fu il piroscafo a pale Vanderbilt, lungamente impiegato in questo ruolo dalla Marina dell’Unione.
Le vicende politiche e militari che videro
coinvolta la Gran Bretagna nel ruolo di
potenza egemone mondiale tra gli ultimi
decenni dell’Ottocento, la Belle époque e
gli anni che precedettero la prima guerra
Una rara immagine dell’Olympic ad Halifax
(Nova Scotia), all’inizio del 1915, durante
il suo breve impiego come incrociatore ausiliario.
Si noti, difatti, a proravia dell’albero anteriore,
un cannone scudato (probabilmente da 120 mm.);
i fumaioli, inoltre, non sono più pitturati in rosso
con la sommità nera, ossia con i colori societari
della “White Star Line”
Il transatlantico tedesco Kronprinzessin Cecilie,
costruito dalla AG Vulcan di Stettino nel 1906
per il North Deutscher Lloyd, il 4 agosto 1914
era appena salpato da New York diretto in patria.
Dopo aver ridossato a Bar Harbor, nel Maine
(ove è ritratto in questa fotografia) se ne tentò
il camuffamento pitturando i fumaioli in rosso
e in nero nel tentativo di far apparire la nave
come il britannico Olympic, anch’esso in zona.
Il Kronprinzessin Cecilie fu tuttavia internato
negli USA, ove – con il nome di Mount Vernon –
prestò servizio come trasporto truppa sino al 1918
(Greenwich Maritime Museum)
(Coll. M. Brescia)
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I liners
Da un settimanale
americano del 1918,
una fotografia
del Mauretania,
mimetizzato,
in arrivo a New York
il 2 dicembre 1918,
con a bordo diverse
migliaia di soldati
americani rimpatriati
dai campi di battaglia
europei
mondiale portarono all’impiego di numerose navi passeggeri per il trasporto di
truppe e reparti militari in numerose zone
“calde” dell’Impero Britannico e - ancora
una volta – le principali compagnie di navigazione inglesi (P & O, Cunard, White
Star ma pure la Union Castle, la British India Line e altre compagnie minori) misero
a disposizione numerose unità per questo
importante compito.
Ad agosto del 1914, una volta iniziate le
operazioni belliche della prima guerra
mondiale anche in campo navale, fu ancora la Royal Navy a giocare – sin da subito - un ruolo di prima grandezza. Entro la
fine dell’anno fu costituito il 10th Cruiser
Squadron, composto da 21 navi passeggeri che, per le loro caratteristiche e le loro prestazioni, potevano essere con facilità convertite in incrociatori ausiliari, imbarcando cannoni da 120 e 152 mm; questo nutrito gruppo di unità fu impiegato nel
mare del Nord, contribuendo al blocco
esercitato dalla Marina britannica per impedire quanto più possibile i movimenti
delle navi mercantili tedesche in quella
zona. Fu anche presa in considerazione la
trasformazione in incrociatore ausiliario
Nel 1914, i cantieri Blohm & Voss di Amburgo
consegnarono alla Hamburg America Line
il grosso transatlantico Vaterland che,
il 6 aprile 1917, trovandosi all’ormeggio
a New York, fu preso in custodia dall’U.S. Navy
in seguito all’entrata in guerra degli Stati Uniti.
Requisito e reimmesso in servizio come
trasporto truppa con il nome di USS Leviathan,
compì numerose traversate dell’atlantico,
trasportando in Europa oltre 10.000 soldati
statunitensi per ogni viaggio.
In questa immagine del tardo 1917,
il Leviathan – mimetizzato – è in partenza
da Hoboken (New Jersey)
(Coll. M. Brescia)
Due immagini del lato sinistro dell’Olympic dopo la sua trasformazione in trasporto truppe.
Si notino i cannoni a prora e la particolare colorazione, espressamente studiata per confondere
quanto più possibile il profilo dell’unità, al fine di renderne difficile l’osservazione
e il telemetraggio da parte di sommergibili e navi nemiche
(Naval Photograph Club via M. Brescia)
Nella stessa occasione dell’immagine precedente, furono scattate numerose fotografie
del Mauretania una delle quali (in alto) fu utilizzata nel 1919 come “base di partenza”
per un poster propagandistico della Cunard, che celebrava l’impiego bellico delle
principali unità della Compagnia. Tuttavia, l’interpretazione della colorazione mimetica
come raffigurata nel poster appare abbastanza fantasiosa – utilizzando anche
toni di giallo, verde e rosso – e, dall’esame delle fotografie d’epoca
(per quanto ovvio in bianco e nero), si può ragionevolmente affermare
che i colori utilizzati fossero più “classici”, con toni di grigio, blu e azzurro
(Coll. M. Brescia)
Il Mauretania impiegato come nave ospedale nel 1917. La banda orizzontale lungo lo scafo
è pitturata in verde, mentre le tre croci sono di colore rosso. Si noti che – a differenza
della maggioranza delle altre navi ospedale i cui fumaioli erano bianchi con, sovrapposta,
una croce rossa – i fumaioli del Mauretania sono pitturati con un altro colore,
probabilmente un giallo-ocra chiaro
(Greenwich Maritime Museum)
(U.S. Army Signal Corps)
Il lato dritto del Mauretania in versione trasporto truppe, nel 1918.
Si noti la complessità dello schema che, sul lato sinistro, aveva un disegno leggermente diverso
(Naval Photograph Club)
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dei grossi “liners” Olympic (gemello del
celebre Titanic) e Lusitania, ma le dimensioni di queste unità non ne avrebbero favorito l’impiego nello specifico compito
operativo. Il Lusitania fu poi affondato il 7
maggio 1915 da un sommergibile tedesco
(e, avendo a bordo cittadini degli Stati
Uniti, allora neutrali, l’evento favorì la successiva entrata in guerra degli USA a
fianco delle potenze dell’Intesa), l’Olympic svolse un lungo servizio come trasporto truppe, mentre altri grandi liners inglesi (Aquitania, Mauretania e Britannic [il
terzo gemello del Titanic]) furono invece
impiegati come navi ospedale.
Uno dei più interessanti aspetti che contraddistinguevano le navi passeggeri britanniche e americane impiegate per il
servizio bellico era la loro mimetizzazione, applicata in base a schemi studiati
tanto in Inghilterra quanto negli Stati
Uniti e denominati “Mackay”, “Warner”,
“Toch” ecc. dai cognomi dei tecnici civili o militari che li avevano ideati. A differenza degli schemi mimetici in uso nella
seconda guerra mondiale, quelli impiegati nel corso della Grande Guerra si distinguevano per una elevata cromaticità
che in taluni casi (come accadde con il
Mauretania, impiegato come trasporto
truppe successivamente dopo il suo impiego come nave ospedale) ebbe anche
un utilizzo “pubblicitario” in poster e manifesti della Cunard del 1919-1920 che
celebravano il servizio prestato in guerra dalle navi della Compagnia.
Il testo e le immagini presentate provengono dal catalogo della 31ª edizione della mostra “Mare Nostrum”, tenutasi a Rapallo dal 13 al 28 ottobre 2011 e organizzata dall’Associazione Culturale “Mare
Nostrum” e dall’Amministrazione comunale cittadina. Il catalogo, dal titolo Rex –
alla conquista del Nastro Azzurro, comprende il saggio di Maurizio Brescia I “liners” in guerra (da cui è tratto il presente articolo), e due articoli ad opera di Emilio Carta e Carlo Gatti relativi al Rex ed alla sua conquista del “Nastro Azzurro”
evento di cui, nel 2013, ricorrerà l’ottantesimo anniversario.
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