Scaricala! - ACS SAN TOMASO
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I TAPPETI ERBOSI ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “VINCENZO DANDOLO” CANDIDATO: ANDREA ZENEGAGLIA A.S. 2015/2016 Mappa concettuale………………………………………………………………pag.2 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 Presentazione del tappeto erboso………………………………………....pag.3 Il terreno………………………………………………………………………pag.4 Preparazione del terreno…………………………………………………....pag.5 Sistema di irrigazione………………………………………………………..pag.6 Semina del tappeto erboso………………………………………………….pag.7 Specie e miscugli delle sementi…………………………………………….pag.8 Tappeto erboso a rotoli……………………………………………………...pag.10 Manutenzione del tappeto erboso………………………………………….pag.11 Malattie del tappeto erboso…………………………………………………pag.15 2.1 Piano del verde urbano…………………………………………………pag.18 2.2 Analisi e classificazione del verde urbano……………………………pag.18 2.3 Le funzioni del verde……………………………………………………pag.22 2.4 Elaborati del piano del verde urbano………………………………….pag.23 Pianta del giardino ornamentale……………………………………….pag.25 Presentazione 3D del progetto………………………………………...pag.26 3.1 Costo di realizzazione di un giardino privato………………………………...pag.27 4.1 Chemical synthetic fertilizers…………………………………………...pag.30 5.2 5.3 Gabriele D’Annunzio……………..………………………………………….pag.31 Il Vittoriale degli italiani…...…………………………………………………pag.33 Sitografia e bibliografia……………………………………………………………...pag.34 1 I TAPPETI ERBOSI IL PIANO DEL VERDE URBANO CHEMICAL SYNTHETIC FERTILIZERS (Valorizzazione delle attività (Inglese) Produttive) PROGETTAZIONE E COSTO DI REALIZZAZIONE DI UN GIARDINO PRIVATO (Economia agraria) GABRIELE D’ANNUNZIO E IL GIARDINO DEL VITTORIALE (Italiano) 2 Il verde ha sempre esercitato sull'uomo un richiamo incontrollabile, tanto da renderne indispensabile la presenza, rappresentando un elemento di rottura dalla vita quotidiana. Quando si parla di tappeti erbosi ci si riferisce a quelle superfici erbose destinate ad attività ricreative, sportive o con funzioni ornamentali. Il tappeto erboso crea un aspetto molto rilevante al paesaggio, aumentandone il valore estetico in quando crea un manto folto, di un verde intenso e brillante che dura tutto l'anno. L’aspetto negativo sta nel fatto che per avere un prato in ottime condizioni si dovranno effettuare regolari interventi di manutenzione. La scelta del miscuglio per la realizzazione del tappeti erbosi si basa sulle caratteristiche climatiche del luogo. I miscugli possono essere composti da specie macroterme o microterme: le prime sono specie graminacee che crescono tra il periodo primaverile e autunnale, prediligono temperature comprese tra i 15 e i 25 gradi, mentre le specie macroterme si adattano ad un clima mediterraneo preferendo temperature tra 25 e 35 gradi. 3 Per terreno si intende lo strato di terra emersa, convenientemente trasformato, nel quale possono trovare sostanze e nutrimento le piante. La conoscenza e le analisi del tipo di suolo destinato ad accogliere il tappeto erboso consentono di pianificare gli interventi agronomici più adatti. COMPOSIZIONE DEL TERRENO Il terreno è composto da una parte liquida che rappresenta un elemento indispensabile per la vita del terreno, porta in soluzione i sali nutritivi mettendoli a disposizione delle radici delle piante. La parte gassosa viene rappresentata dall'aria, presente negli spazi vuoti del terreno non occupati dall'acqua. L'aria riveste un ruolo importante per la respirazione delle radici e per le proprietà fisiche del terreno. La parte solida è composta da materiale minerale che si origina dalla disgregazione della roccia. CARATTERISTICHE FISICHE Le proprietà fisiche del terreno sono rappresentate dalla tessitura, che dipende dalla grandezza delle particelle di terreno; lo scheletro comprende le particelle di terreno superiori a 2mm. L'eccessiva presenza di scheletro conferisce al terreno scarsa capacita idrica. La terra fine è composta da sabbia limo e argilla che presenta un diametro inferiore rispetto al precedente conferendo al terreno una maggiore scioltezza e permeabilità favorendo la penetrazione di acqua e aria. Il modo in cui le particelle di terreno si trovano assestate le une rispetto alle altre costituisce la struttura. 4 Nel terreno vi è inoltre una quota di sostanza organica, costituita dalle parti morte e in decomposizione di residui animali e vegetali. La sostanza organica darà origine all'humus che fornisce le sostanze indispensabili per la crescita delle piante. Ai fini della realizzazione del tappeto erboso si prediligono terreni fertili con un elevato quantitativo di sabbia, per favorire un buon drenaggio evitando cosi ristagni idrici e permettendo un maggior sviluppo dell'apparato radicale. Dopo aver considerato le caratteristiche chimico-fisiche si deve analizzare la conformazione del terreno che deve essere idoneo in termini di esposizione. In base alla considerazione di questi fattori possiamo fare una valutazione nella scelta della specie da impiegare. Uno dei principali problemi nella realizzazione dei tappeti erbosi è rappresentato piante dalla infestanti. insorgenza di L'importanza dell'eliminazione fin dall'inizio di queste erbe è fondamentale, non solo per l'aspetto estetico, ma soprattutto per un fattore di competizione che si instaurerebbe tra il manto erboso e le piante infestanti. Si utilizzeranno quindi diserbi a base di sali di glifosate che verranno assorbiti dalle piante per via fogliare. Fase di preparazione del terreno Successivamente si procederà ad una fresatura del terreno che permetterà di rivoltare le zolle di terreno frantumandole. Questa operazione andrà eseguita quando il terreno non è eccessivamente bagnato. Si procederà quindi con lo spietramento: questa operazione consiste nell'asportare lo scheletro del terreno, avendo cura di ripulirlo da tutti i residui grossolani come 5 radici e rami. Il terreno va poi spianato accuratamente conferendogli una leggera inclinazione in modo che l'acqua non ristagni e defluisca lontano dall'abitazione. Al termine di queste operazioni si aggiunge al terreno un concime pre-semina con un elevato quantitativo di fosforo. Questo macroelemento aiuta lo sviluppo dell'apparato radicale creando le condizione favorevoli per la successiva spinta vegetativa. DRENAGGIO DEL TERRENO Un’ altra operazione fondamentale riguarda la sistemazione idrica del terreno. Infatti quando contiene acqua in eccesso (acqua di saturazione), essa ristagna e provoca fenomeni di asfissia che in un tappeto erboso determinano scarso sviluppo radicale e un maggior rischio di attacchi fungini; è utile quindi prevedere un drenaggio sotterraneo. Questo pratica prevede un sistema di tubi in polietilene interrati ad una certa profondità dove l'acqua viene filtrata e raccolta in condotti che la convogliano in un recipiente di scarico. L'acqua è di fondamentale importanza per un tappeto erboso, sia perché fornisce idrogeno e ossigeno, sia perché l'acqua scioglie le sostanze minerali contenute nel terreno e le trasporta alle foglie. L'assorbimento idrico avviene per via osmotica, ovvero l'acqua viene richiamata dal terreno verso i tessuti della radice fino a raggiungere le foglie e gli altri organi. Nella progettazione di un impianto di irrigazione il tappeto erboso dovrà essere irrigato a pioggia, mentre le siepi e le aiuole andranno irrigate a goccia. IRRIGAZIONE A PIOGGIA Per l'irrigazione a pioggia si utilizzeranno degli irrigatori disposti in modo tale che si sovrappongono cosi da fornire un volume d'acqua uniforme su tutto il tappeto erboso. Gli irrigatori andranno disposti prima su tutto il perimetro partendo dagli angoli e successivamente, se necessario al centro con degli irrigatori a 360 gradi. Una volta disposti tutti gli irrigatori sulle aree, si dovrà suddividere l'impianto in settori dello stesso tipo, prendendo in considerazione che le zone del giardino 6 hanno esigenze diverse in base alla diversa esposizione del sole. Occorre quindi sezionare l'impianto in modo da poter irrigare diversamente le aree soleggiate dalle zone ombrose del giardino. IRRIGAZIONE A GOCCIA Questo sistema viene utilizzato nelle aiuole e nelle bordure create lungo il tappeto erboso. È formato da una serie di tubi flessibili di piccolo diametro che distribuiscono l'acqua direttamente ai “piedi” delle piante, presso la zona corrisponde delle radici. Per determinare le dimensioni dell'impianto si dovrà considerare la densità delle piante e la natura del terreno. Quando la progettazione e l'esecuzione dell'impianto di irrigazione sono stati effettuati e le relative pratiche di preparazione del terreno, si potrà eseguire la semina. Le stagioni ottimali per la semina del tappeto erboso sono l'autunno e la primavera in cui le condizioni atmosferiche sono tendenzialmente fresche e umide. Per quanto riguarda le varietà da seminare, tra le molteplici in commercio occorre scegliere in base all'esposizione del terreno, alle condizioni meteorologiche prevalenti nella zona, al tipo di terreno e all'uso del tappeto erboso. La semina si eseguirà con apposite seminatrici gravitazionali a spaglio; la quantità di seme varia in base al miscuglio all'indice di germinabilità e alla purezza della semente. Dal punto di vista operativo si dovrà seminare percorrendo l'appezzamento prima da una direzione, poi in quella opposta cercando di essere il più uniformi possibili. Una volta seminato interreremo la semente con un rastrello ricoprendo con un leggero strato di terra ed infine si utilizzerà un rullo per compattare il terreno. Dopo la semina si dovrà irrigare, ripetendo questa operazione ogni giorno per pochi minuti, evitando cosi i fenomeni di ruscellamento e di galleggiamento della semente. Molto importante sarà mantenere sempre umido il suolo fino al germogliamento del seme. 7 Le specie di graminacee utilizzate per la creazione dei tappeti erbosi si dividono in microterme e macroterme, ciò che differenza questi due raggruppamenti sono le temperature e le precipitazioni. Prendendo in esame la mia zona mi limiterò a parlare soltanto delle specie microterme, in quanto il loro utilizzo nell'area settentrionale dell'Italia è dovuto a parametri favorevoli sia in termini di precipitazioni medio annue sia per i valori massimi e minimi delle temperature. Le specie di graminacee più utilizzate per la creazione dei tappeti erbosi appartengono al genere festuca, lolium e poa. POA Il genere poa è composto da specie che hanno un apparato radicale profondo; trovano le condizioni ideali nelle zone caldo-umide e in quelle di transizione. Risulta essere una specie suscettibile agli attacchi fungini e parassitari. Le specie che meglio si adattano alle nostre zone sono la poa pratensis dotata di buone caratteristiche rigenerative, che risulta essere una specie indicata nei climi non eccessivamente caldi. Questa specie è molto esigenze sotto l'aspetto idrico e forma un tappeto verde scuro compatto e uniforme. 8 Un’ altra specie appartenente a questo genere è la poa trivialis, erba filiforme con una crescita fitta; questa specie è poco resistente al calpestio e viene utilizzata nelle zone ombreggiate. FESTUCA Appartengono a questo genere numerose specie con caratteristiche differenti per quanto riguarda longevità e habitus vegetativo. Le specie utilizzate per la creazione dei tappeti erbosi sono la festuca rubra e la festuca arundinacea. La festuca rubra si adatta a zone ombreggiate, predilige terreni sciolti e sabbiosi, mentre la festuca arundinacea è una specie compatta, robusta con un apparato radicale sviluppato. E' resistente alla siccità, anche se non sopporta bene il calpestio. A sinistra: festucaa rubra A destro: festuca arundinacea LOLIUM Appartengono a questa specie i loietti, caratterizzati da un rapido accrescimento. Per questa specie viene utilizzato il lolium perenne che forma un tappeto erboso compatto e resistente al calpestio, anche se risulta essere poco resistente al freddo e alla siccità. Questa specie richiede abbondanti irrigazioni e viene utilizzata per la creazione di tappeti erbosi ad uso sportivo. Per la scelta della specie da utilizzare nella formazione di un tappeto erboso si dovranno aver chiare sia le singole caratteristiche di ogni specie sia la conoscenza delle caratteristiche fisiche e chimiche del suolo e i dati climatici inerenti al luogo. 9 Tenendo conto di tutti questi fattori ogni specie risponderà in maniera differente, nasce cosi da queste problematiche l'esigenza di combinare più specie in miscuglio, in modo tale che vengano soddisfatte sia le esigenze funzionali ma anche quelle estetiche. Andremo quindi ad analizzare alcuni miscugli di sementi che si adattano a diverse situazioni: MISCELA COUNTRY (prati rustici) dose:35-50g/m² Festuca arundinacea sundial 60% Festuca arundinacea speedway 30% Poa pratensis 10% MISCELA SHADOW (prati per zone ombreggiate) Lolium perenne 10% Poa trivialis 10% Festuca ovina 30% Festuca rubra 30% Festuca rubra commutata 20% MISCELA ROYAL SPORT (per superfici sportive) Loietto perenne caddieshack 35% Loietto perenne goalkeeper 30% Poa pratense award 20% Poa pratense avalanche 15% dose:20-25 g/m² dose:30-35g/m² Questa pratica è sempre più utilizzata, in quanto va a sostituire la semina. La posa del prato a rotoli, presuppone una preparazione ottimale del terreno la quale va eseguita con un certo anticipo rispetto la posa stessa. Il tappeto erboso a rotoli, rispetto alla semina tradizionale, assicura la certezza del risultato e la possibilità di godere del manto erboso nell'arco di pochi giorni, anche se risulta economicamente conveniente solo per appezzamenti di piccole 10 dimensioni. In presenza di ristagni idrici bisogna procedere con l'installazione di un sistema di drenaggio per favorire il deflusso dell'acqua in eccesso. La posa del tappeto a rotoli deve avvenire 20-24 ore dalla raccolta, i rotoli si devono posare con cura uno di seguito all'altro, facendo combaciare perfettamente tutti i lati con quelli delle zolle vicine senza lasciare spazi liberi. Una volta ultimata la prima striscia, si procede a disporre i rotoli della successiva, in modo che, una volta stesi, non terminino negli stessi punti di quelli della striscia precedente. Dopo la posa è necessario passare con un rullo, al fine di favorire il contatto delle radici con il terreno. Si procederà con irrigazioni frequenti e abbondanti in funzione della stagione e della zona climatica. Trascorsi 30-40 giorni dall'impianto si può eseguire il primo taglio seguito da una concimazione a base di azoto, macroelemento che stimola e velocizza la crescita. Il tappeto erboso a rotoli, oltre che per la realizzazione dei giardini tradizionali, risultano indicati per portare il verde sui tetti, per la realizzazione dei giardini pensili migliorando cosi la qualità abitativa degli stabili che li ospitano. TAGLIO Il taglio dei tappeti erbosi viene eseguito con un tosaerba che deve essere scelto in base alla superficie da lavorare. Esistono vari tipi di taglio il più diffuso è il taglio orizzontale con lama rotante posta sotto il motore, esso viene utilizzato laddove i tagli sono meno frequenti o dove vi è la presenza di graminacee dure. Fase di taglio con tagliaerba Viking Il taglio elicoidale garantisce un risultato netto e lineare sull’erba. Una serie di lame elicoidali sono montate su un cilindro, il quale, ruotando porta l'erba fra lama e lama 11 e una barra esterna detta controlama permettendo così un taglio netto. Questa tipologia di taglio si utilizza per tagli frequenti. Il taglio mulching consiste nello sminuzzare finemente gli steli d'erba che potranno essere lasciati sul tappeto erboso, perché essendo molto piccoli, si degraderanno velocemente trasformandosi in humus. FREQUENZA DI TAGLIO E' particolarmente importante che il tappeto erboso venga tagliato ad intervalli regolari. Ideali sarebbero due tagli a settimana, in quanto si favorisce l'infoltimento del tappeto erboso permettendo di ostacolare lo sviluppo delle erbe infestanti. Il primo taglio annuale avviene in primavera con un altezza par a 7-8 cm. Con questo primo taglio si porta l'altezza di taglio a circa 3-4cm. ALTEZZA DI TAGLIO L'altezza di taglio per un tappeto erboso deve essere compresa tra i 3 e i 4 cm, in relazione alle condizioni climatiche. In caso di condizioni ottimali l'altezza di taglio si esegue a 3 cm, mentre durante il periodo estivo il tappeto erboso non deve essere tagliato al di sotto di 4 cm, perchè a causa delle elevate temperature il prato non è più in grado di sviluppare la cotica erbosa con una conseguente perdita di uniformità del tappeto. VERTICUTTING L'arieggiatura, chiamata anche verticutting, è parte integrante del lavoro di manutenzione del prato in quanto sul tappeto erboso con il passare del tempo si accumula uno strato composto da residui derivanti dal taglio dell'erba, foglie e altro materiale vegetale. Questo strato, chiamato feltro, rende più sensibile il tappeto erboso alle malattie, trattiene l'umidità in superficie e permette uno sviluppo più superficiale delle radici favorendo la crescita di muschio. Impedisce, cosi, la penetrazione di aria, pioggia e concime nel terreno. Risulta quindi necessario rimuovere il feltro mediante l'utilizzo di una macchina dotata di rulli con lame semplici o doppie, le quali ruotando provocano dei tagli nel terreno. Questa pratica in genere si effettua a fine inverno (marzo-aprile) o fine estate (settembre-ottobre), in modo da preparare il tappeto erboso e permettere lo 12 sviluppo ottimale delle nuove sementi. CAROTATURA Nei tappeti erbosi molto spesso si verifica un alterazione del suolo e una compattazione, con la conseguente modifica della struttura dei primi strati di terreno. Per correggere queste alterazioni è bene eseguire l'areazione del suolo permettendo cosi di migliorare la struttura del terreno. Questa operazione viene effettuata con uno specifico attrezzo, munito di fustelle che permette di asportare dal suolo dei piccoli cilindri di terra chiamati carote dal diametro di 1-3 cm creando cosi degli spazi nel terreno che permettono di portare ossigeno, acqua e sostanze nutritive direttamente alle radici che, avendo spazio per svilupparsi, favoriscono una rinnovata vigoria vegetativa. La carotatura andrebbe eseguita almeno una volta all'anno nel periodo primaverile o di fine estate. SABBIATURA Per integrare i vuoti creati con la carotatura e compensare i tagli dovuti all' arieggiatura, si esegue l'operazione denominata sabbiatura che prevede la distribuzione di sabbia silicea oppure una miscela di sabbia e terriccio (30-50%); quest'ultima risulta conveniente laddove il feltro non risulta essere un problema. La sabbia ha lo scopo di creare macroporosità nel terreno favorendo la permeabilità dell'acqua e contribuendo inoltre al livellamento di zone soggette a ristagni idrici, quest' ultima però deve rispondere a vari requisiti basati su un contenuto di calcare inferiore al 5% e una granulometria composta per 80-95% da particelle con una dimensione da 0,1 a 0,6 mm e 5-15% di particelle aventi diametro compreso tra 0,5 e 1mm. La quantità di sabbia da distribuire deve essere sufficiente a riempire i fori lasciati dalla carotatrice e formare uno strato uniforme spesso 2mm, anche se dipende dal tipo di tappeto erboso e dalle sue condizioni. RISEMINA DEL PRATO L'operazione di risemina del prato viene abbinata solitamente alle operazioni precedentemente descritte di carotatura e arieggiatura. Questa operazione permette di rinnovare la vegetazione del tappeto erboso mediante spandimento ed interramento del seme lungo tutta la superficie del manto erboso. 13 La risemina viene eseguita in contemporanea alla sabbiatura, permettendo cosi al seme di restare protetto e coperto in modo da germinare con maggior facilità. CONCIMAZIONE Un tappeto erboso può essere mantenuto verde e fitto in tutti i mesi dell'anno con una adeguata concimazione che deve tener conto di molteplici fattori legati alle esigenze delle specie che costituiscono il prato. Le essenze che compongono un tappeto erboso si avvalgono degli apporti di azoto, fosforo e potassio, questi tre macroelementi servono per la produzione di tessuti, per svolgere la fotosintesi e per la difesa da malattie e da attacchi parassitari. Richiedono inoltre quantità inferiori di altri elementi come il ferro e il magnesio, anche se le graminacee microterme risultano meno sensibili alle variazioni di microelementi. L' azoto influisce sul tappeto erboso stimolandone la crescita, il fosforo favorisce la sintesi degli enzimi, il trasporto dell'energia e lo sviluppo delle radici, mentre il potassio irrobustisce i tessuti, assicura una maggior resistenza alle avversità e un miglior assorbimento idrico. I concimi per i tappeti erbosi possono essere ad effetto immediato oppure a lenta cessione. I primi vengono immediatamente assorbiti dalle radici con il rischio di perdita eccessiva di nutrienti dovuta all'effetto dilavamento delle piogge. I concimi a lenta cessione rilasciano gradualmente le sostanze nutritive consentendo di allungare i tempi tra una concimazione e l'altra. L'effetto dei concimi a lenta cessione dura circa tre mesi consentendo cosi di coprire le necessità del tappeto erboso per tutte le fasi del suo ciclo vegetativo. La concimazione dei tappeti erbosi inizia in primavera, dove si verifica il massimo fabbisogno di sostanze nutritive somministrando cosi un discreto quantitativo di azoto. Proseguendo con una concimazione estiva sempre a base di azoto a lenta cessione in combinazione con il potassio per aiutare il tappeto erboso a sopportare meglio i periodi di carenza idrica. Al termine del periodo vegetativo, il tappeto erboso interrompe la crescita fogliare, ma l'attività radicale continua. Si utilizzeranno quindi concimi a base di azoto a lenta cessione in combinazione con potassio e magnesio rafforzando cosi la parete cellulare e aumentando la resistenza del prato al calpestio, agli stress ambientali e alle malattie fungine 14 invernali. CONTROLLO ERBE INFESTANTI La presenza di erbe infestanti compromette la funzione estetica e funzionale del tappeto erboso in quanto competono con le graminacee presenti per quanto riguarda luce, acqua e elementi nutritivi. La loro insorgenza può derivare dal terreno dotato di una grande quantità di semi oppure da semi veicolati dal vento. Le infestanti si possono contenere con le ordinarie operazioni di taglio , concimazione e arieggiamento eseguiti nei tempi e modi corretti. L'utilizzo di erbicidi specifici, risulta in alcuni casi indispensabile per eliminare la vegetazione infestante, si può ricorrere quindi ad un erbicida di pre-emergenza e post-emergenza per il controllo delle infestanti dicotiledoni. Mentre nel caso di monocotiledoni si interviene in post-emergenza a giugno e in pre-emergenza in primavera. Nei tappeti erbosi possono presentarsi delle avversità causate da funghi e insetti. Le principali malattie fungine sono: MARCIUME ROSA INVERNALE Questa patologia si manifesta durante il periodo invernale causata da un eccessiva concimazione azotata nel periodo autunnale unita a gelate nel periodo invernale. Si manifesta da macchie circolari biancastre che con l'evoluzione dell'infezione tendono ad assumere una colorazione rosata dovuta alla fruttificazione che il micelio fungino genera. Per prevenire questo fungo si dovranno prevedere concimazioni autunnali ad elevato titolo potassico e un moderato quantitativo di azoto a pronto effetto. 15 SCLEROTINA Questa patologia è tipica dei periodi caldi e si presenta in condizioni di elevata umidità, eccessivi tempi di bagnatura fogliare e carenze di azoto. Si manifesta con macchie circolari giallastre che nel giro di pochi giorni diventano necrotiche, una buona tecnica per evitarne la comparsa è quella di effettuare le irrigazioni all'alba, utilizzare concimi azotati a lenta cessione ed evitare stress idrici. FILO ROSSO Questa patologia si presenta nel periodo primaverile ed autunnale, favorita da un clima umido e da carenze di azoto. Si presenta sul tappeto erboso con chiazze rossastre di forma irregolare, queste chiazze ricoprono la parte terminale della foglia viene favorita da un elevato ombreggiamento e scarsa ventilazione ed un eccessiva presenza di feltro durante il periodo invernale. MACCHIA BRUNA La macchia bruna è una malattia tipica dei periodi caldi e umidi ed è favorito da irrigazioni troppo frequenti. Sul tappeto erboso compaiono macchie giallo scure, le dimensioni della macchia sono tanto più grandi quanto più bassa è l'altezza di taglio. Si dovrà quindi evitare eccessi idrici e tagli troppo bassi. 16 RUGGINE Questa patologia si presenta principalmente tra fine estate e l'inizio dell'autunno, è causata da carenze di azoto e da un eccessiva umidità del terreno. Si evidenzia con le caratteristiche pustole rossastre su foglie e steli. Una tempestiva concimazione azotata è sufficiente per evitare il propagarsi della malattia. Per evitare l'insorgenza di attacchi fungini si deve scegliere varietà resistenti, evitare ristagni idrici, effettuare una concimazione equilibrata ed irrigare all'alba. Per la cura delle malattie fungine si ricorre alla lotta chimica, con l'utilizzo di fungicidi o anticrittogamici. I fungicidi possono essere ad azione di contatto i quali interessano la superficie fogliare; mentre quelli ad azione sistemica vengono assorbiti dalle radici fino a raggiungere gli organi della pianta. I fungicidi devono essere sempre utilizzati con le dosi raccomandate per non provocare problemi di fitotossicità al tappeto erboso. Occorre utilizzare prodotti registrati per l'impiego rispettando il tempo di rientro. Per quando riguarda gli insetti che si nutrono degli apparati radicali dei tappeti erbosi si utilizzano insetticidi che agiscono sia per contatto sia per ingestione. 17 Il verde urbano è un elemento dell'ambiente costruito in fondamentale relazione con il paesaggio, che consente di programmare gli interventi relativi allo sviluppo quantitativo e qualitativo del verde, è costituito dal patrimonio di aree verdi presente sul territorio comunale e gestito da enti pubblici. La diffusione del verde urbano è un elemento di grande importanza ai fini del miglioramento della qualità della vita nelle città. E' però necessaria una valutazione attenta di alcune delle sue caratteristiche, al fine di migliorare la sua funzione e di favorire le modalità della sua gestione, oltre che per consentire una razionale pianificazione degli interventi di estensione delle delle aree verdi. Per questo ogni comune deve progettare un piano del verde urbano, la cui assenza produce un rilevante spreco di denaro pubblico e rende di fatto meno fruibile il verde per i cittadini. Classificazione tipologica del verde urbano Verde di arredo Giardini storici Parchi urbani Spazi verdi di quartiere Verde stradale – viali alberati Piazzali alberati Aiuole spartitraffico Verde funzionale Sportivo Scolastico Sanitario Cimiteriale Residenziale di quartiere Residenziale suburbano Verde privato 18 VERDE DI ARREDO Il termine “verde di arredo” indica in genere la parte di verde presente nelle città che deve assolvere prioritariamente ad una funzione igienico-sanitaria, sociale e ricreativa, protettiva , estetico-architettonica e culturale, allo scopo di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni nelle aree urbane. GIARDINI STORICI Si tratta di aree verdi connesse con lo sviluppo delle città. Obiettivo di questi giardini è la conservazione dell'impianto originario. La presenza di alberi maturi o addirittura secolari comporta la necessità di valutazioni attente delle condizioni fitosanitarie e in particolare delle condizioni di stabilità degli esemplari presenti. I parchi urbani costituiscono un elemento di grandissimo valore del nostro patrimonio storico e culturale, e dovrebbero essere adeguatamente tutelati, oltre che opportunamente gestiti. Al loro interno si trovano spesso elementi architettonici e artistici. All'interno o intorno alle aree urbane i giardini storici costituiscono un importante elemento di verde, che favorisce il riequilibrio ambientale della città. PARCHI URBANI Si tratta di aree verdi più o meno estese, tutelate dalle disposizioni del decreto legislativo 29/10/1999 n. 490 per la protezione dei beni ambientali e paesaggistici. Generalmente i parchi urbani sono progettati utilizzando specie autoctone, facendo notevole impiego del prato e di alcune specie arbustive ed arboree. Le aree interessate possono variare da medio piccole ad estese, e in quest'ultimo caso diventano dei veri e propri “polmoni verdi” della città. SPAZI VERDI DI QUATIERE Si tratta di piccole aree verdi presenti nell'ambiente urbano. Gli spazi verdi di quartiere sono utilizzati dagli abitanti della zona , che utilizzano queste aree con funzione ricreativa. I criteri di progettazione prevedono alberi e arbusti e zone di prato in modo da alternare zone d'ombra a zone al sole le specie da utilizzare 19 devono essere rustiche e non particolarmente vigorose, per consentire una manutenzione ridotta. VERDE STRADALE E VIALI ALBERATI Il verde stradale permette l'arredo di vie, viali, piazze e parcheggi; questa tipologia di verde è composta in prevalenza da alberi e arbusti. I viali alberati costituiscono un patrimonio da salvaguardare. Spesso le alberature stradali sono sottoposte a maltrattamenti derivanti dall'inquinamento, dagli scavi che danneggiano l'apparato radicale della pianta e dalle auto; risulta quindi necessario orientare la scelta su specie che presentino determinati requisiti, quali: resistenza ai diversi inquinamenti atmosferici, capacità di ridurre il rumore, resistenza alle malattie e rusticità, resistenza alla siccità e ridotte esigenze di manutenzione. Considerato che la pianta ideale, che risponda a tutte le esigenze, non esiste, la scelta sarà orientata verso specie che rispondono il più possibile alle esigenze specifiche dell'intervento. AIUOLE SPARTITRAFFICO Questo tipo particolare di verde è esposto a condizioni molto difficili, dovute all'inquinamento; bisogna ricercare piante che riducano al minimo i costi manutentivi e che rispondano a requisiti di rusticità, facile adattabilità, effetto ricoprente rapido e buon valore estetico. VERDE FUNZIONALE Si tratta di verde pubblico realizzato in funzione di determinate e particolari esigenze. VERDE SPORTIVO L'aspetto più importante del verde legato agli impianti sportivi è senz'altro il tappeto erboso dei campi da gioco. In questi casi, la scelta del miscuglio di semi, le lavorazioni del terreno e la futura manutenzione dei campi hanno un'importanza fondamentale. 20 VERDE SCOLASTICO Il verde scolastico deve rispondere sia alla funzione di “polmone verde” sia di “polo di osservazione” per far conoscere il mondo vegetale. VERDE SANITARIO Questa tipologia di verde è legata a strutture ospedaliere, dove viene presa in considerazione la funzione igienica. VERDE CIMITERIALE Il verde cimiteriale svolge una funzione culturale e ambientale. VERDE RESIDENZIALE E PRIVATO Anche in queste aree il verde trova il suo posto. È importante che il verde venga realizzato sulla base di un progetto che rispetta il regolamento per la realizzazione del verde ornamentale. 21 Il verde urbano può essere classificato anche in base alle sue funzioni. FUNZIONE ECOLOGICA-AMBIENTALE Il verde, anche all'interno delle aree urbane, costituisce un fondamentale elemento di presenza ecologica ed ambientale, che contribuisce in modo sostanziale a mitigare gli effetti di degrado e gli impatti prodotti dalla presenza delle edificazioni e dalle attività antropiche. Infatti la vegetazione urbana può influire sulla qualità dell'aria locale in maniera diretta o indiretta, alterando l'atmosfera circostante; i maggiori effetti prodotti dal verde urbano sulla qualità dell'aria riguardano il particolato fine, il biossido di azoto e l'ozono. La presenza della vegetazione, inoltre, costituisce habitat importanti e preziose nicchie ecologiche per la tutela della biodiversità in città. FUNZIONE PROTETTIVA Il verde può fornire un importante effetto di protezione e di tutela del territorio in aree degradate o sensibili (argini di fiumi, scarpate e zone con pericolo di frana); viceversa la sua rimozione può, in certi casi, produrre effetti sensibili di degrado e dissesto territoriale. FUNZIONE SOCIALE E RICREATIVA La presenza di parchi, giardini, piazze e viali alberati o dotati di arredo verde consente di soddisfare un'importante esigenza ricreativa e sociale e di fornire un fondamentale servizio alla collettività, rendendo una città più vivibile e a dimensione degli uomini e delle famiglie. La gestione del verde, inoltre, può consentire la formazione di professionalità specifiche e favorire nuovi posti di lavoro. FUNZIONE CULTURALE E DIDATTICA La presenza del verde costituisce un elemento di grande importanza dal punto di vista culturale, sia perché può favorire la conoscenza della botanica e più in 22 generale delle scienze naturali e dell'ambiente presso i cittadini, sia per l'importante funzione didattica per le nuove generazioni. Inoltre i parchi e i giardini storici, così come gli esemplari vegetali di maggiore età o dimensione, costituiscono dei veri e propri monumenti naturali, la cui conservazione e tutela rientrano fra gli obiettivi culturali. FUNZIONE ESTETICA-ARCHITETTONICA Anche la funzione estetico-architettonica è rilevante, considerato che la presenza del verde migliora decisamente il paesaggio urbano e rende più gradevole la permanenza in città, per cui diventa fondamentale favorire un'integrazione fra elementi architettonici e verde nell'ambito della progettazione dell'arredo urbano. FUNZIONE ECONOMICA La presenza della componente naturale favorisce lo sviluppo del turismo e le case con giardini risultano avere un valore economico maggiore rispetto a quelle che ne sono prive. Il piano del verde urbano comprende i seguenti elaborati. CENSIMENTO DEL VERDE Il censimento del verde contiene un'analisi dettagliata delle caratteristiche del verde privato e pubblico delle aree urbane, con l'identificazione delle principali specie utilizzate, fornendo in questo modo dati quantitativi e qualitativi sulle aree verdi e sugli alberi che vegetano sul territorio comunale. Tali dati, per essere leggibili e aggiornabili, devono essere riportati su una cartografia che permetta l'individuazione di ciascuna area con i relativi confini e su cui deve essere riportata la mappatura delle piante presenti. 23 REGOLAMENTO DEL VERDE Questo elaborato deve contenere norme sulla progettazione, attuazione e manutenzione del verde, descrivendo le modalità di realizzazione delle nuove realizzazioni pubbliche e private; comprenderà un elenco generale delle specie e delle tipologie suggerite per le diverse funzioni ornamentali e per i diversi soggetti fruitori. Nel regolamento sono presenti anche indicazioni relative a situazioni particolari, come interventi di ingegneria naturalistica in aree degradate, difesa della vegetazione in aree di cantiere e difesa del suolo in aree urbane. PIANO DEGLI INERVENTI DEL VERDE PUBBLICO Esso pianifica le modalità di attuazione degli interventi di estensione del verde pubblico. PIANO GENERALE DELLE MANUTENZIONI DEL VERDE PUBBLICO Questo elaborato dettaglia le modalità di esecuzione degli interventi manutentivi e ne programma l'effettuazione. PIANO GENERALE DI PROGRAMMAZIONE DEL VERDE Esso permette la pianificazione della spesa e degli interventi di estensione e manutenzione nel breve, medio e lungo periodo. PIANO DI PROMOZIONE DEL VERDE Questo elaborato programma interventi di valorizzazione culturale e di rispetto del verde presso i cittadini. 24 25 PRESENTAZIONE 3D DEL PROGETTO 26 PREMESSA Dalle misurazioni effettuate con AutoCad si riscontrano le seguenti aree: 150mq di superficie totale esclusa l’abitazione e le aree pedonabili 85mq destinati a tappeto erboso 49mq destinati a siepe 2 aiuole da 6mq 2 aiuole da 2mq PRESENTAZIONE DEI LAVORI Per la progettazione dell’area verde adiacente alla villa si prevede di intervenire tramite l’utilizzo di un diserbo a base di glifosate sul terreno preesistente. Successivamente si eseguirà una prima lavorazione del terreno mediante l’utilizzo di una motozappa, che permetterà di mescolare gli strati più superficiali del terreno avendo cura di frantumare le zolle. Si prevede di eseguire tale operazione nel momento in cui il terreno risulta essere in tempera possedendo cioè, un grado di umidità tale da presentare le migliori condizioni per essere lavorato. In seguito si prevede la costruzione di un impianto di irrigazione automatizzato con centralina accertandosi che copra tutta la superficie adibita alla posa del tappeto erboso e le zone adibite a nuova piantumazione. Si procederà con uno spietramento generale dell’area asportando lo scheletro e tutti i residui presenti sulla superficie. Si eseguirà una correzione granulometrica del suolo esistente mediante il riporto di sabbia (granulometria 0,2-0,3) mescolata a terra fine per migliorare il drenaggio. A questo punto verrà definita la pendenza del terreno, in modo tale da non creare ristagni idrici che danneggerebbero l’apparato radicale del tappeto erboso, con conseguente perdita dell’uniformità del lavoro. Terminati i lavori di preparazione verranno definite le aiuole con successiva piantumazione, per poi procedere alla concimazione di fondo alla posa del tappeto erboso in zolla formato da festuca arundinacea sundial (60%) festuca arundinacea sppedway (30%) poa pratensis (10%). Esse sono varietà caratterizzate da un verde intenso, resistenti al calpestio agli stress climatici e idrici. 27 Completati i lavori sopraelencati verrà controllato l’impianto di irrigazione effettuando un primo trattamento fitosanitario per evitare l’insorgere di malattie fungine. La concimazione del prato sarà effettuata dopo il secondo taglio. PREPARAZIONE DEI LAVORI diserbo totale a base di glifosate per l’eliminazione delle infestanti mediante l’utilizzo di pompa a bassa pressione e idonei ugelli nebulizzatori. Manodopera e prodotti specifici interventi n°2 150mq x 0,30€/mq = 90€ Fresatura del terreno con mezzo meccanico spietramento e spianamento generale dell’area mediante l’utilizzo di rastrelli con modifica delle pendenze in modo tale da prevenire ristagni idrici. Fresatura manodopera e macchina operatrice 150mq x 0,50€/mq = 75€ Rastrellatura manuale del terreno a rifinire la superficie lavorata con raccolta, carico, trasporto e smaltimento dello scheletro del terreno 150 mq x 0,25€/mq = 37,5€ Aggiunta al terreno preesistente di sabbia lavata di fiume addizionata a torba selezionata al fine di migliorare la porosità del suolo Trasporto e posa di tale prodotto (150mq/20mq)=7,5mc x1700=127,5qlx2€/q=255€ manodopera 9€ x 4ore x 2 operai =72€ progettazione e realizzazione impianto di irrigazione mediante scavo posizionamento tubi in polietilene di diametro pari a 20 mm con portata fino a 20 litri al minuto, utilizzo di irrigatori statici posizionati agli angoli della superficie destinata a tappeto erboso per le aree destinate a piantumazione si utilizzerà un irrigazione a goccia. Scavo, fornitura e posa tubo in polietilene con raccordi ove necessario a norma UNI EN 12201, ISO 4427, UNI EN ISO 15494 70metri x 0,83€/m = 58,10€ Manodopera 9€ x8ore x2operai = 144€ posa di irrigatori statici con raggio di1,5 metri situati nella parte posteriore la villa 33metri:1,5 =22x 2,50 =55€ posa irrigatori statici nella parte anteriore la villa con raggio di 3 metri =10x2,5€ =25€ 28 tubo irrigazione a goccia per l’irrigazione delle aiuole e della siepe 47 metri x 0,82€=38,54€ centralina per irrigazione 130€ PIANTUMAZIONE PIANTE E ARBUSTI I costi relativi alla piantumazione delle essenze sono già compresi nel costo totale. Per le aiuole piccole si prevede la piantumazione di n°1 rododentri e n°2 rose sevillana cadauna. Per quanto riguarda le aiuole grandi si prevede la messa a dimora di n°5 hydrangea e n°2 nandine domestiche per ogni aiuola. malus domestica2 x 40€ =80€ rododentri anne rose whitney 2x 21€ =42€ rose sevillana 4x 7€ = 28€ photinie (45m:0,60m)=75piante x 7€= 525€ hydrangea in varietà 10x 6€ =60€ nandina domestica 4x5€ =20€ TAPPETO ERBOSO I costi relativi alla posa del tappeto a rotoli sono comprensivi di spese di trasporto e manodopera Manodopera e concimazione di fondo per la posa del tappeto erboso 85mq x 0,30€ = 25,5€ Posa tappeto a rotoli con successiva rullatura 85mq x 15€/mq = 1275€ LAVORI FINALI Il Taglio del prato sarà eseguito mediante l’utilizzo di tosaerba con lame elicoidali. Per quanto riguarda la concimazione si utilizzerà un concime a lenta cessione con apporti ottimali in base alla stagione. Inoltre sarà eseguito un trattamento fitosanitario generale al fine di prevenire malattie funginee Taglio del prato e manodopera = 50€ Concimazione = 70€ Trattamento fitosanitario a base di Prochloraz = 80€ TOTALE = 3235.64€ 29 Turfgrass growth and development depend on the chemical elements supplied by the soil. These nutritional substances are taken up by the grass through the roots, but these substances are not always present in the soil, so the lacking elements must be supplied by fertilization. Turfgrass fertilizers usually contain three essential elements: nitrogen, phosphorous and potassium called macroelements, because plants adsorb these elements in a big quantity. Nitrogen increases the growth of grass, phosphorus develops the roots and potassium helps the grass to absorb water from the soil. Sometimes fertilizers contain other nutrients such as iron, magnesium and sulfur called microelements because they are rarely used. There are two main types of fertilizers: chemical fertilizers and organic fertilizers. Chemical fertilizers are manufactured in liquid, powdery and granular forms. Chemical fertilizers are easy to store and apply to the soil, that is they improve grass growth but they are dangerous for the environment and for human health, in particular they destroy biological activity, soil loses its fertility and earthworms die. They are also dangerous for human health especially for children. Organic fertilizers, for example animal and vegetable manure and compost, are rarely used for grass because they are difficult to store and to apply to the soil and are less effective. THE MOVEMENTS OF FERTILIZERS Soluble fertilizers move in three different directions: downwards, sidewards and out of the farm. With the downward movements fertilizers go down into the soil where they pollute the water table, with the sideward movement chemical fertilizers pollute water courses, where they cause the growth of algae and the death of fish because of lack of oxygen. When they go out of the farm they are found inside the vegetables, especially in leafy vegetables. The three movments of fertilizers 30 Gabriele D'annunzio nacque a Pescara nel 1863 e fu per quarant'anni il dominatore del gusto poetico in Italia. CORRENTE LETTERARIA D'annunzio è considerato un testimone esemplare della crisi di fine '800 e inizio '900, dove gli scrittori svolsero un ruolo non utile alla società, in quanto essa non ne riconosceva il valore degli stessi e quindi quest’ ultimi non si riconoscevano nella società. Questo periodo prende il nome di Decadentismo, il quale inizialmente assunse un significato negativo; questo termine fu cognato dai critici Francesi, i quali volevano denunciare il venir meno dei valori che avevano caratterizzato i periodi precedenti (ideale di libertà, uguaglianza, patriottismo, appartenenza alla propria nazione). Questo periodo iniziò nel 1880 per poi finire nel 1940-45: questi sessant'anni furono molto importanti in quanto inclusero la prima guerra mondiale, i totalitarismi e la seconda guerra mondiale. Per tali motivi i decadenti utilizzarono questo periodo per esprimere la fatica di vivere e per dare un senso alla propria vita. La letteratura per gli scrittori svolse un ruolo prettamente personale: essa non ha più il compito di insegnare, ma bensì di suscitare delle emozioni. PERSONALITA' D'annunzio è il più conosciuto a livello nazionale e risente delle suggestioni europee, tanto da divenire il poeta più rappresentativo d'Italia. Come poeta D'annunzio fu un grande sperimentatore, praticò molteplici generi letterali, tra i quali poesie, novelle, saggi e opere teatrali. La sua personalità si basava su quattro elementi fondamentali: -Sfiducia nei riguardi della ragione e della scienza; -Disprezzo per il mondo borghese perché metteva tutti allo stesso piano (livellatore); -L'ideale estetico: D'annunzio voleva costruire la propria vita come un opera d'arte avendo come elemento principale il bello, l'elegante, l'eccezionale e l'insolito che si opponevano al mediocre; -Aveva una raffinata sensibilità di cogliere il bello rifiutando la realtà e cercando l'aldilà delle cose inseguendo i sensi più sensuali (tatto,gusto e olfatto). 31 PRODUZIONE D'ANNUNZIANA La vita di D'Annunzio può essere divisa in sei fasi: -anni giovanili: in questi anni il poeta sente l'influenza di Verga, il quale voleva rappresentare il vero; D'annunzio coglieva la parte più animalesca dell'umanità mettendo in evidenza gli aspetti più istintivi, mentre Verga coglieva l'aspetto sentimentale. - anni romani 1881-1891: In questi dieci anni D'annunzio vive a Roma dove prende parte alla vita mondana. Nel 1888 scrive “Il Piacere”, dove introduce l'eroe decadente europeo Andreas Perelli che ama costruire la propria vita come si fa con un’ opera d'arte, risultando speculare al poeta. -stanchezza e buoni sentimenti 1891-1893: i dieci anni a Roma furono sempre sulla cresta dell'onda; decise così, a causa della nostalgia dei tempi passati, di ritornare nella sua terra tenendosi in disparte per due anni. -avvento del superuomo 1893-1900: E' il periodo in cui D'annunzio si accostò al pensiero di Nietzsche, soffermandosi su vari aspetti tra i quali: L'idea del superuomo rappresenta colui che coltiva il culto della forza, colui che sopra ogni cosa ha la volontà di affermarsi, è infuocato dal desiderio di dominare gli altri, disprezza il pericolo ed esalta la violenza e la guerra. Nel 1897 fu eletto deputato per l'estrema destra pronunciando discorsi a favore della partecipazione Italiana alla guerra. Si arruolò come volontari e nel 1918 volò su Vienna per lanciare manifesti. -5º fase 1895-1904: risulta essere la fase in cui D'Annunzio progetta di scrivere un’ opera in versi dal titolo “Laudi del cielo, del mare della terra e degli eroi”. Questa raccolta è composta da quattro libri che prendono il nome delle costellazioni delle Pleiadi: Maya, Elettra Alcyone e Merope. Alcuni critici sostengono che Alcyone rappresenti la vetta della produzione Dannunziana, in quanto emerge l’estetismo, il superuomo e un sensualismo capace di cogliere l’essenza della natura. -fase notturna: in questa fase D'Annunzio si ritirò nel “Vittoriale degli Italiani” sul lago di Garda dove emerge un D'annunzio malinconico, che esprime sensi cupi. Mori nel 1938 al Vittoriale. 32 Il vittoriale degli Italiani è situato a Gardone Riviera affacciato sulle sponde del lago di Garda, ove Gabriele D'annunzio approda nel 1921 per poi stabilirvi la sua ultima dimora; non si tratta di una casa ma un insieme di edifici, giardini teatri vie e piazze, voluto dal poeta in memoria della sua vita e delle sue imprese. Il giardino si sviluppa su una superficie di 9 ettari dove prevalgono forme geometriche, le aiuole sono ben delimitate da cordure di fiori e da bordure che formano disegni ben precisi. Elemento fondamentale del giardino è l'acqua, costituito da ruscelli, dal laghetto delle danze e dalla fontana del delfino. Nel giardino sono presenti molte specie vegetali tra i quali: oleandri, palmizi, acanti, rododendri, ma soprattutto cipressi e ulivi secolari e non mancano neppure siepi di lauroceraso e di mirto, che rendono questo luogo incantato. Foto del giardino del Vittoriale Sono presenti molti frutteti dove vi è la presenza del melograno, il quale è anche rappresentato come dipinto nella sua casa; per D'annunzio questa pianta era simbolo d'abbondanza. Il giardino del Vittoriale è un luogo dove vi è la fusione tra natura e arte, dove ogni pianta, fiore o frutto risulta essere una creazione poetica, dove al linguaggio simbolico delle parole corrisponde quello delle specie botaniche presenti. Proprio per codesti motivi venne premiato nel 2012 come parco più bello d'Italia. Foto del laghetto delle danze 33 www.bottos.com www.velagro.com www.Vittoriale.it New Challenges In Agricolture, C. Taylor, G.Barbieri, Edagricoli Scolastico Appunti scolastici Progettare il verde, Giulio Crespi, Alessandro Ferrari, Editoriale Giorgio Mondadori Giardini e terrazze, Editrice Zelar Il perito agrario, magazine del collegio nazionale dei periti agrari 34