Scaricala! - ACS SAN TOMASO

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Scaricala! - ACS SAN TOMASO
I TAPPETI ERBOSI
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “VINCENZO
DANDOLO”
CANDIDATO: ANDREA ZENEGAGLIA
A.S. 2015/2016
Mappa concettuale………………………………………………………………pag.2
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
1.7
1.8
1.9
Presentazione del tappeto erboso………………………………………....pag.3
Il terreno………………………………………………………………………pag.4
Preparazione del terreno…………………………………………………....pag.5
Sistema di irrigazione………………………………………………………..pag.6
Semina del tappeto erboso………………………………………………….pag.7
Specie e miscugli delle sementi…………………………………………….pag.8
Tappeto erboso a rotoli……………………………………………………...pag.10
Manutenzione del tappeto erboso………………………………………….pag.11
Malattie del tappeto erboso…………………………………………………pag.15
2.1 Piano del verde urbano…………………………………………………pag.18
2.2 Analisi e classificazione del verde urbano……………………………pag.18
2.3 Le funzioni del verde……………………………………………………pag.22
2.4 Elaborati del piano del verde urbano………………………………….pag.23
Pianta del giardino ornamentale……………………………………….pag.25
Presentazione 3D del progetto………………………………………...pag.26
3.1 Costo di realizzazione di un giardino privato………………………………...pag.27
4.1 Chemical synthetic fertilizers…………………………………………...pag.30
5.2
5.3
Gabriele D’Annunzio……………..………………………………………….pag.31
Il Vittoriale degli italiani…...…………………………………………………pag.33
Sitografia e bibliografia……………………………………………………………...pag.34
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I TAPPETI ERBOSI
IL PIANO DEL VERDE
URBANO
CHEMICAL SYNTHETIC
FERTILIZERS
(Valorizzazione delle attività
(Inglese)
Produttive)
PROGETTAZIONE E COSTO
DI REALIZZAZIONE DI UN
GIARDINO PRIVATO
(Economia agraria)
GABRIELE D’ANNUNZIO E
IL GIARDINO DEL
VITTORIALE
(Italiano)
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Il verde ha sempre esercitato sull'uomo un richiamo incontrollabile, tanto da
renderne indispensabile la presenza, rappresentando un elemento di rottura dalla
vita quotidiana.
Quando si parla di tappeti erbosi ci si riferisce a quelle superfici erbose destinate ad
attività ricreative, sportive o con funzioni ornamentali.
Il tappeto erboso crea un aspetto molto rilevante al paesaggio, aumentandone il
valore estetico in quando crea un manto folto, di un verde intenso e brillante che
dura tutto l'anno.
L’aspetto negativo sta nel fatto che per avere un prato in ottime condizioni si
dovranno effettuare regolari interventi di manutenzione.
La scelta del miscuglio per la realizzazione del tappeti erbosi si basa sulle
caratteristiche climatiche del luogo.
I miscugli possono essere composti da specie macroterme o microterme:
le prime sono specie graminacee che crescono tra il periodo
primaverile e
autunnale, prediligono temperature comprese tra i 15 e i 25 gradi, mentre le specie
macroterme si adattano ad un clima mediterraneo preferendo temperature tra 25 e
35 gradi.
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Per terreno si intende lo strato di terra emersa, convenientemente trasformato, nel
quale possono trovare sostanze e nutrimento le piante. La conoscenza e le analisi
del tipo di suolo destinato ad accogliere il tappeto erboso consentono di pianificare
gli interventi agronomici più adatti.
COMPOSIZIONE DEL TERRENO
Il terreno è composto da una parte liquida che rappresenta un elemento
indispensabile per la vita del terreno, porta in soluzione i sali nutritivi mettendoli a
disposizione delle radici delle piante.
La parte gassosa viene rappresentata dall'aria, presente negli spazi vuoti del
terreno non occupati dall'acqua. L'aria riveste un ruolo importante per la
respirazione delle radici e per le proprietà fisiche del terreno.
La parte solida è composta da materiale minerale che si origina dalla disgregazione
della roccia.
CARATTERISTICHE FISICHE
Le proprietà fisiche del terreno sono rappresentate dalla tessitura, che dipende
dalla grandezza delle particelle di terreno; lo scheletro comprende le particelle di
terreno superiori a 2mm. L'eccessiva presenza di scheletro conferisce al terreno
scarsa capacita idrica. La terra fine è composta da sabbia limo e argilla che
presenta un diametro inferiore rispetto al precedente conferendo al terreno una
maggiore scioltezza e permeabilità favorendo la penetrazione di acqua e aria.
Il modo in cui le particelle di terreno si trovano assestate le une rispetto alle altre
costituisce la struttura.
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Nel terreno vi è inoltre una quota di sostanza organica, costituita dalle parti morte e
in decomposizione di residui animali e vegetali. La sostanza organica darà origine
all'humus che fornisce le sostanze indispensabili per la crescita delle piante.
Ai fini della realizzazione del tappeto erboso si prediligono terreni fertili con un
elevato quantitativo di sabbia, per favorire un buon drenaggio evitando cosi ristagni
idrici e permettendo un maggior sviluppo dell'apparato radicale.
Dopo aver considerato le caratteristiche chimico-fisiche si deve analizzare la
conformazione del terreno che deve essere idoneo in termini di esposizione.
In base alla considerazione di questi fattori possiamo fare una valutazione nella
scelta della specie da impiegare.
Uno dei principali problemi nella realizzazione dei tappeti erbosi è
rappresentato
piante
dalla
infestanti.
insorgenza
di
L'importanza
dell'eliminazione fin dall'inizio di queste
erbe è fondamentale, non solo per
l'aspetto estetico, ma soprattutto per un
fattore
di
competizione
che
si
instaurerebbe tra il manto erboso e le
piante infestanti.
Si utilizzeranno quindi diserbi a base di
sali di glifosate che verranno
assorbiti dalle piante per via fogliare.
Fase di preparazione del terreno
Successivamente si procederà ad una fresatura del terreno che permetterà di
rivoltare le zolle di terreno frantumandole. Questa operazione andrà eseguita
quando il terreno non è eccessivamente bagnato.
Si procederà quindi con lo spietramento: questa operazione consiste nell'asportare
lo scheletro del terreno, avendo cura di ripulirlo da tutti i residui grossolani come
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radici e rami.
Il terreno va poi spianato accuratamente conferendogli una leggera inclinazione in
modo che l'acqua non ristagni e defluisca lontano dall'abitazione.
Al termine di queste operazioni si aggiunge al terreno un concime pre-semina con
un elevato quantitativo di fosforo. Questo macroelemento aiuta lo sviluppo
dell'apparato radicale creando le condizione favorevoli per la successiva spinta
vegetativa.
DRENAGGIO DEL TERRENO
Un’ altra operazione fondamentale riguarda la sistemazione idrica del terreno.
Infatti quando contiene acqua in eccesso (acqua di saturazione), essa ristagna e
provoca fenomeni di asfissia che in un tappeto erboso
determinano scarso
sviluppo radicale e un maggior rischio di attacchi fungini; è utile quindi prevedere
un drenaggio sotterraneo. Questo pratica prevede un sistema di tubi in polietilene
interrati ad una certa profondità dove l'acqua viene filtrata e raccolta in condotti che
la convogliano in un recipiente di scarico.
L'acqua è di fondamentale importanza per un tappeto erboso, sia perché fornisce
idrogeno e ossigeno, sia perché l'acqua scioglie le sostanze minerali contenute nel
terreno e le trasporta alle foglie. L'assorbimento idrico avviene per via osmotica,
ovvero l'acqua viene richiamata dal terreno verso i tessuti della radice fino a
raggiungere le foglie e gli altri organi.
Nella progettazione di un impianto di irrigazione il tappeto erboso dovrà essere
irrigato a pioggia, mentre le siepi e le aiuole andranno irrigate a goccia.
IRRIGAZIONE A PIOGGIA
Per l'irrigazione a pioggia si utilizzeranno degli irrigatori disposti in modo tale che si
sovrappongono cosi da fornire un volume d'acqua uniforme su tutto il tappeto
erboso. Gli irrigatori andranno disposti prima su tutto il perimetro partendo dagli
angoli e successivamente, se necessario al centro con degli irrigatori a 360 gradi.
Una volta disposti tutti gli irrigatori sulle aree, si dovrà suddividere l'impianto in
settori dello stesso tipo, prendendo in considerazione che le zone del giardino
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hanno esigenze diverse in base alla diversa esposizione del sole. Occorre quindi
sezionare l'impianto in modo da poter irrigare diversamente le aree soleggiate dalle
zone ombrose del giardino.
IRRIGAZIONE A GOCCIA
Questo sistema viene utilizzato nelle aiuole e nelle bordure create lungo il tappeto
erboso.
È formato da una serie di tubi flessibili di piccolo diametro che distribuiscono
l'acqua direttamente ai “piedi” delle piante, presso la zona corrisponde delle radici.
Per determinare le dimensioni dell'impianto si dovrà considerare la densità delle
piante e la natura del terreno.
Quando la progettazione e l'esecuzione dell'impianto di irrigazione sono stati
effettuati e le relative pratiche di preparazione del terreno, si potrà eseguire la
semina.
Le stagioni ottimali per la semina del tappeto erboso sono l'autunno e la primavera
in cui le condizioni atmosferiche sono tendenzialmente fresche e umide.
Per quanto riguarda le varietà da seminare, tra le molteplici in commercio occorre
scegliere in base all'esposizione del terreno, alle condizioni meteorologiche
prevalenti nella zona, al tipo di terreno e all'uso del tappeto erboso.
La semina si eseguirà con apposite seminatrici gravitazionali a spaglio; la quantità
di seme varia in base al miscuglio all'indice di germinabilità e alla purezza della
semente.
Dal punto di vista operativo si dovrà seminare percorrendo l'appezzamento prima
da una direzione, poi in quella opposta cercando di essere il più uniformi possibili.
Una volta seminato interreremo la semente con un rastrello ricoprendo con un
leggero strato di terra ed infine si utilizzerà un rullo per compattare il terreno.
Dopo la semina si dovrà irrigare, ripetendo questa operazione ogni giorno per pochi
minuti, evitando cosi i fenomeni di ruscellamento e di galleggiamento della
semente. Molto importante sarà mantenere sempre umido il suolo fino al
germogliamento del seme.
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Le specie di graminacee utilizzate per la creazione dei tappeti erbosi si dividono in
microterme e macroterme, ciò che differenza questi due raggruppamenti sono le
temperature e le precipitazioni.
Prendendo in esame la mia zona mi limiterò a parlare soltanto delle specie
microterme, in quanto il loro utilizzo nell'area settentrionale dell'Italia è dovuto a
parametri favorevoli sia in termini di precipitazioni medio annue sia per i valori
massimi e minimi delle temperature.
Le specie di graminacee più utilizzate per la creazione dei tappeti erbosi
appartengono al genere festuca, lolium e poa.
POA
Il genere poa è composto da specie che hanno un apparato radicale profondo;
trovano le condizioni ideali nelle zone caldo-umide e in quelle di transizione. Risulta
essere una specie suscettibile agli attacchi fungini e parassitari.
Le specie che meglio si adattano alle nostre zone sono la poa pratensis dotata di
buone caratteristiche rigenerative, che risulta essere una specie indicata nei climi
non eccessivamente caldi. Questa specie è molto
esigenze sotto l'aspetto idrico e forma un tappeto
verde scuro compatto e uniforme.
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Un’ altra specie appartenente a questo genere è la poa trivialis, erba filiforme con
una crescita fitta; questa specie è poco resistente al
calpestio e viene utilizzata nelle zone ombreggiate.
FESTUCA
Appartengono a questo genere numerose specie con caratteristiche differenti per
quanto riguarda longevità e habitus vegetativo.
Le specie utilizzate per la creazione dei tappeti erbosi sono la festuca rubra e la
festuca arundinacea. La festuca rubra si adatta a zone ombreggiate, predilige
terreni sciolti e sabbiosi, mentre la festuca arundinacea è una specie compatta,
robusta con un apparato radicale sviluppato. E' resistente alla siccità, anche se non
sopporta bene il calpestio.
A sinistra: festucaa rubra
A destro: festuca arundinacea
LOLIUM
Appartengono a questa specie i loietti, caratterizzati da un rapido accrescimento.
Per questa specie viene utilizzato il lolium perenne che forma un tappeto erboso
compatto e resistente al calpestio, anche se risulta essere poco resistente al freddo
e alla siccità. Questa specie richiede abbondanti
irrigazioni e viene utilizzata per la creazione di tappeti
erbosi ad uso sportivo.
Per la scelta della specie da utilizzare nella formazione di un tappeto erboso si
dovranno aver chiare sia le singole caratteristiche di ogni specie sia la conoscenza
delle caratteristiche fisiche e chimiche del suolo e i dati climatici inerenti al luogo.
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Tenendo conto di tutti questi fattori ogni specie risponderà in maniera differente,
nasce cosi da queste problematiche l'esigenza di combinare più specie in
miscuglio, in modo tale che vengano soddisfatte sia le esigenze funzionali ma
anche quelle estetiche.
Andremo quindi ad analizzare alcuni miscugli di sementi che si adattano a diverse
situazioni:
MISCELA COUNTRY (prati rustici)
dose:35-50g/m²
Festuca arundinacea sundial
60%
Festuca arundinacea speedway
30%
Poa pratensis
10%
MISCELA SHADOW (prati per zone ombreggiate)
Lolium perenne
10%
Poa trivialis
10%
Festuca ovina
30%
Festuca rubra
30%
Festuca rubra commutata
20%
MISCELA ROYAL SPORT (per superfici sportive)
Loietto perenne caddieshack
35%
Loietto perenne goalkeeper
30%
Poa pratense award
20%
Poa pratense avalanche
15%
dose:20-25 g/m²
dose:30-35g/m²
Questa pratica è sempre più utilizzata, in quanto va a sostituire la semina. La posa
del prato a rotoli, presuppone una preparazione ottimale del terreno la quale va
eseguita con un certo anticipo rispetto la posa stessa.
Il tappeto erboso a rotoli, rispetto alla semina tradizionale, assicura la certezza del
risultato e la possibilità di godere del manto erboso nell'arco di pochi giorni, anche
se risulta economicamente conveniente solo per appezzamenti di piccole
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dimensioni.
In presenza di ristagni idrici bisogna procedere con l'installazione di un sistema di
drenaggio per favorire il deflusso dell'acqua in eccesso.
La posa del tappeto a rotoli deve avvenire 20-24 ore dalla raccolta, i rotoli si
devono posare con cura uno di seguito all'altro, facendo combaciare perfettamente
tutti i lati con quelli delle zolle vicine senza lasciare spazi liberi. Una volta ultimata la
prima striscia, si procede a disporre i rotoli della successiva, in modo che, una volta
stesi, non terminino negli stessi punti di quelli della striscia precedente.
Dopo la posa è necessario passare con un rullo, al fine di favorire il contatto delle
radici con il terreno. Si procederà con irrigazioni frequenti e abbondanti in funzione
della stagione e della zona climatica. Trascorsi 30-40 giorni dall'impianto si può
eseguire il primo taglio seguito da una concimazione a base di azoto,
macroelemento che stimola e velocizza la crescita.
Il tappeto erboso a rotoli, oltre che per la realizzazione dei giardini tradizionali,
risultano indicati per portare il verde sui tetti, per la realizzazione dei giardini pensili
migliorando cosi la qualità abitativa degli stabili che li ospitano.
TAGLIO
Il taglio
dei tappeti erbosi viene
eseguito con un tosaerba che deve
essere scelto in base alla superficie da
lavorare.
Esistono vari tipi di taglio il più diffuso è
il taglio orizzontale con lama rotante
posta sotto il motore, esso viene
utilizzato laddove i tagli sono meno
frequenti o dove vi è la presenza di graminacee dure.
Fase di taglio con tagliaerba Viking
Il taglio elicoidale garantisce un risultato netto e lineare sull’erba. Una serie di lame
elicoidali sono montate su un cilindro, il quale, ruotando porta l'erba fra lama e lama
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e una barra esterna detta controlama permettendo così un taglio netto. Questa
tipologia di taglio si utilizza per tagli frequenti.
Il taglio mulching consiste nello sminuzzare finemente gli steli d'erba che potranno
essere lasciati sul tappeto erboso, perché essendo molto piccoli, si degraderanno
velocemente trasformandosi in humus.
FREQUENZA DI TAGLIO
E' particolarmente importante che il tappeto erboso venga tagliato ad intervalli
regolari. Ideali sarebbero due tagli a settimana, in quanto si favorisce l'infoltimento
del tappeto erboso permettendo di ostacolare lo sviluppo delle erbe infestanti. Il
primo taglio annuale avviene in primavera con un altezza par a 7-8 cm. Con questo
primo taglio si porta l'altezza di taglio a circa 3-4cm.
ALTEZZA DI TAGLIO
L'altezza di taglio per un tappeto erboso deve essere compresa tra i 3 e i 4 cm, in
relazione alle condizioni climatiche. In caso di condizioni ottimali l'altezza di taglio si
esegue a 3 cm, mentre durante il periodo estivo il tappeto erboso non deve essere
tagliato al di sotto di 4 cm, perchè a causa delle elevate temperature il prato non è
più in grado di sviluppare la cotica erbosa con una conseguente perdita di
uniformità del tappeto.
VERTICUTTING
L'arieggiatura, chiamata anche verticutting, è parte integrante del lavoro di
manutenzione del prato in quanto sul tappeto erboso con il passare
del tempo si accumula uno strato composto da residui derivanti dal
taglio dell'erba, foglie e altro materiale vegetale. Questo strato,
chiamato feltro, rende più sensibile il tappeto erboso alle malattie,
trattiene l'umidità in superficie e permette uno sviluppo più
superficiale delle radici favorendo la crescita di muschio. Impedisce,
cosi, la penetrazione di aria, pioggia e concime nel terreno.
Risulta quindi necessario rimuovere il feltro mediante l'utilizzo di una macchina
dotata di rulli con lame semplici o doppie, le quali ruotando provocano dei tagli nel
terreno. Questa pratica in genere si effettua a fine inverno (marzo-aprile) o fine
estate (settembre-ottobre), in modo da preparare il tappeto erboso e permettere lo
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sviluppo ottimale delle nuove sementi.
CAROTATURA
Nei tappeti erbosi molto spesso si verifica un alterazione del suolo e una
compattazione, con la conseguente modifica della struttura dei primi strati di
terreno. Per correggere queste alterazioni è bene eseguire l'areazione del suolo
permettendo cosi di migliorare la struttura del terreno.
Questa operazione viene effettuata con uno specifico attrezzo, munito di fustelle
che permette di asportare dal suolo dei piccoli cilindri di terra chiamati carote dal
diametro di 1-3 cm creando cosi degli spazi nel terreno che permettono di portare
ossigeno, acqua e sostanze nutritive direttamente alle radici che, avendo spazio
per svilupparsi, favoriscono una rinnovata vigoria vegetativa.
La carotatura andrebbe eseguita almeno una volta all'anno nel periodo primaverile
o di fine estate.
SABBIATURA
Per integrare i vuoti creati con la carotatura e compensare i tagli dovuti all'
arieggiatura, si esegue l'operazione denominata sabbiatura che prevede la
distribuzione di sabbia silicea oppure una miscela di sabbia e terriccio (30-50%);
quest'ultima risulta conveniente laddove il feltro non risulta essere un problema.
La sabbia ha lo scopo di creare macroporosità nel terreno favorendo la
permeabilità dell'acqua e contribuendo inoltre al livellamento di zone soggette a
ristagni idrici, quest' ultima però deve rispondere a vari requisiti basati su un
contenuto di calcare inferiore al 5% e una granulometria composta per 80-95% da
particelle con una dimensione da 0,1 a 0,6 mm e 5-15% di particelle aventi
diametro compreso tra 0,5 e 1mm.
La quantità di sabbia da distribuire deve essere sufficiente a riempire i fori lasciati
dalla carotatrice e formare uno strato uniforme spesso 2mm, anche se dipende dal
tipo di tappeto erboso e dalle sue condizioni.
RISEMINA DEL PRATO
L'operazione di risemina del prato viene abbinata solitamente alle operazioni
precedentemente descritte di carotatura e arieggiatura. Questa operazione
permette di rinnovare la vegetazione del tappeto erboso mediante spandimento ed
interramento del seme lungo tutta la superficie del manto erboso.
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La risemina viene eseguita in contemporanea alla sabbiatura, permettendo cosi al
seme di restare protetto e coperto in modo da germinare con maggior facilità.
CONCIMAZIONE
Un tappeto erboso può essere mantenuto verde e fitto in tutti i mesi dell'anno con
una adeguata concimazione che deve tener conto di molteplici fattori legati alle
esigenze delle specie che costituiscono il prato.
Le essenze che compongono un tappeto erboso si avvalgono degli apporti di azoto,
fosforo e potassio, questi tre macroelementi servono per la produzione di tessuti,
per svolgere la fotosintesi e per la difesa da malattie e da attacchi parassitari.
Richiedono inoltre quantità inferiori di altri elementi come il ferro e il magnesio,
anche se le graminacee microterme risultano meno sensibili alle variazioni di
microelementi.
L' azoto influisce sul tappeto erboso stimolandone la crescita, il fosforo favorisce la
sintesi degli enzimi, il trasporto dell'energia e lo sviluppo delle radici, mentre il
potassio irrobustisce i tessuti, assicura una maggior resistenza alle avversità e un
miglior assorbimento idrico.
I concimi per i tappeti erbosi possono essere ad effetto immediato oppure a lenta
cessione. I primi vengono immediatamente assorbiti dalle radici con il rischio di
perdita eccessiva di nutrienti dovuta all'effetto dilavamento delle piogge. I concimi a
lenta cessione rilasciano gradualmente le sostanze nutritive consentendo di
allungare i tempi tra una concimazione e l'altra. L'effetto dei concimi a lenta
cessione dura circa tre mesi consentendo cosi di coprire le necessità del tappeto
erboso per tutte le fasi del suo ciclo vegetativo.
La concimazione dei tappeti erbosi inizia in primavera, dove si verifica il massimo
fabbisogno di sostanze nutritive somministrando cosi un discreto quantitativo di
azoto. Proseguendo con una concimazione estiva sempre a base di azoto a lenta
cessione in combinazione con il potassio per aiutare il tappeto erboso a sopportare
meglio i periodi di carenza idrica. Al termine del periodo vegetativo, il tappeto
erboso interrompe la crescita fogliare, ma l'attività radicale continua. Si
utilizzeranno quindi concimi a base di azoto a lenta cessione in combinazione con
potassio e magnesio rafforzando cosi la parete cellulare e aumentando la
resistenza del prato al calpestio, agli stress ambientali e alle malattie fungine
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invernali.
CONTROLLO ERBE INFESTANTI
La presenza di erbe infestanti compromette la funzione estetica e funzionale del
tappeto erboso in quanto competono con le graminacee presenti per quanto
riguarda luce, acqua e elementi nutritivi.
La loro insorgenza può derivare dal terreno dotato di una grande quantità di semi
oppure da semi veicolati dal vento.
Le infestanti si possono contenere con le ordinarie operazioni di taglio ,
concimazione e arieggiamento eseguiti nei tempi e modi corretti.
L'utilizzo di erbicidi specifici, risulta in alcuni casi indispensabile per eliminare la
vegetazione infestante, si può ricorrere quindi ad un erbicida di pre-emergenza e
post-emergenza per il controllo delle infestanti dicotiledoni. Mentre nel caso di
monocotiledoni si interviene in post-emergenza a giugno e in pre-emergenza in
primavera.
Nei tappeti erbosi possono presentarsi delle avversità causate da funghi e insetti.
Le principali malattie fungine sono:
MARCIUME ROSA INVERNALE
Questa patologia si manifesta durante il periodo
invernale causata da un eccessiva concimazione
azotata nel periodo autunnale unita a gelate nel
periodo invernale. Si manifesta da macchie circolari
biancastre
che
con
l'evoluzione
dell'infezione
tendono ad assumere una colorazione rosata
dovuta alla fruttificazione che il micelio fungino
genera.
Per prevenire questo fungo si dovranno prevedere
concimazioni autunnali ad elevato titolo potassico e un moderato quantitativo di
azoto a pronto effetto.
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SCLEROTINA
Questa patologia è tipica dei periodi caldi e si presenta in
condizioni di elevata umidità, eccessivi tempi di bagnatura
fogliare e carenze di azoto. Si manifesta con macchie circolari
giallastre che nel giro di pochi giorni diventano necrotiche, una
buona tecnica per evitarne la comparsa è quella di effettuare le
irrigazioni all'alba, utilizzare concimi azotati a lenta cessione ed
evitare stress idrici.
FILO ROSSO
Questa patologia si presenta nel periodo primaverile ed
autunnale, favorita da un clima umido e da carenze di
azoto. Si presenta sul tappeto erboso con chiazze
rossastre di forma irregolare, queste chiazze ricoprono
la parte terminale della foglia viene favorita da un
elevato ombreggiamento e scarsa ventilazione ed un
eccessiva
presenza
di feltro
durante
il periodo
invernale.
MACCHIA BRUNA
La macchia bruna è una malattia tipica dei
periodi caldi e umidi ed è favorito da
irrigazioni troppo frequenti. Sul tappeto
erboso compaiono macchie giallo scure, le
dimensioni della macchia sono tanto più
grandi quanto più bassa è l'altezza di taglio.
Si dovrà quindi evitare eccessi idrici e tagli
troppo bassi.
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RUGGINE
Questa patologia si presenta principalmente tra fine estate e
l'inizio dell'autunno, è causata da carenze di azoto e da un
eccessiva
umidità
del
terreno.
Si
evidenzia
con
le
caratteristiche pustole rossastre su foglie e steli. Una
tempestiva concimazione azotata è sufficiente per evitare il
propagarsi della malattia.
Per evitare l'insorgenza di attacchi fungini si deve scegliere varietà resistenti,
evitare ristagni idrici, effettuare una concimazione equilibrata ed irrigare all'alba.
Per la cura delle malattie fungine si ricorre alla lotta chimica, con l'utilizzo di
fungicidi o anticrittogamici. I fungicidi possono essere ad azione di contatto i quali
interessano la superficie fogliare; mentre quelli ad azione sistemica vengono
assorbiti dalle radici fino a raggiungere gli organi della pianta.
I fungicidi devono essere sempre utilizzati con le dosi raccomandate per non
provocare problemi di fitotossicità al tappeto erboso. Occorre utilizzare prodotti
registrati per l'impiego rispettando il tempo di rientro.
Per quando riguarda gli insetti che si nutrono degli apparati radicali dei tappeti
erbosi si utilizzano insetticidi che agiscono sia per contatto sia per ingestione.
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Il verde urbano è un elemento dell'ambiente costruito in fondamentale relazione
con il paesaggio, che consente di programmare gli interventi relativi allo sviluppo
quantitativo e qualitativo del verde, è costituito dal patrimonio di aree verdi presente
sul territorio comunale e gestito da enti pubblici.
La diffusione del verde urbano è un elemento di grande importanza ai fini del
miglioramento della qualità della vita nelle città. E' però necessaria una valutazione
attenta di alcune delle sue caratteristiche, al fine di migliorare la sua funzione e di
favorire le modalità della sua gestione, oltre che per consentire una razionale
pianificazione degli interventi di estensione delle delle aree verdi.
Per questo ogni comune deve progettare un piano del verde urbano, la cui assenza
produce un rilevante spreco di denaro pubblico e rende di fatto meno fruibile il
verde per i cittadini.
Classificazione tipologica del verde urbano
Verde di arredo
Giardini storici
Parchi urbani
Spazi verdi di quartiere
Verde stradale – viali alberati
Piazzali alberati
Aiuole spartitraffico
Verde funzionale
Sportivo
Scolastico
Sanitario
Cimiteriale
Residenziale di quartiere
Residenziale suburbano
Verde privato
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VERDE DI ARREDO
Il termine “verde di arredo” indica in genere la parte di verde presente nelle città
che deve assolvere prioritariamente ad una funzione igienico-sanitaria, sociale e
ricreativa, protettiva , estetico-architettonica e culturale, allo scopo di migliorare le
condizioni di vita delle popolazioni nelle aree urbane.
GIARDINI STORICI
Si tratta di aree verdi connesse con lo sviluppo delle città. Obiettivo di questi
giardini è la conservazione dell'impianto originario.
La presenza di alberi maturi o addirittura secolari comporta la necessità di
valutazioni attente delle condizioni fitosanitarie e in particolare delle condizioni di
stabilità degli esemplari presenti.
I parchi urbani costituiscono un elemento di grandissimo valore del nostro
patrimonio storico e culturale, e dovrebbero essere adeguatamente tutelati, oltre
che opportunamente gestiti. Al loro interno si trovano spesso elementi architettonici
e artistici. All'interno o intorno alle aree urbane i giardini storici costituiscono un
importante elemento di verde, che favorisce il riequilibrio ambientale della città.
PARCHI URBANI
Si tratta di aree verdi più o meno estese, tutelate dalle disposizioni del decreto
legislativo 29/10/1999 n. 490 per la protezione dei beni ambientali e paesaggistici.
Generalmente i parchi urbani sono progettati utilizzando specie autoctone, facendo
notevole impiego del prato e di alcune specie arbustive ed arboree. Le aree
interessate possono variare da medio piccole ad estese, e in quest'ultimo caso
diventano dei veri e propri “polmoni verdi” della città.
SPAZI VERDI DI QUATIERE
Si tratta di piccole aree verdi presenti nell'ambiente urbano. Gli spazi verdi di
quartiere sono utilizzati dagli abitanti della zona , che utilizzano queste aree con
funzione ricreativa. I criteri di progettazione prevedono alberi e arbusti e zone di
prato in modo da alternare zone d'ombra a zone al sole le specie da utilizzare
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devono essere rustiche e non particolarmente vigorose, per consentire una
manutenzione ridotta.
VERDE STRADALE E VIALI ALBERATI
Il verde stradale permette l'arredo di vie, viali, piazze e parcheggi; questa tipologia
di verde è composta in prevalenza da alberi e arbusti. I viali alberati costituiscono
un patrimonio da salvaguardare. Spesso le alberature stradali sono sottoposte a
maltrattamenti derivanti dall'inquinamento, dagli scavi che danneggiano l'apparato
radicale della pianta e dalle auto; risulta quindi necessario orientare la scelta su
specie che presentino determinati requisiti, quali: resistenza ai diversi inquinamenti
atmosferici, capacità di ridurre il rumore, resistenza alle malattie e rusticità,
resistenza alla siccità e ridotte esigenze di manutenzione. Considerato che la
pianta ideale, che risponda a tutte le esigenze, non esiste, la scelta sarà orientata
verso specie che rispondono il più possibile alle esigenze specifiche dell'intervento.
AIUOLE SPARTITRAFFICO
Questo tipo particolare di verde è esposto a condizioni molto difficili, dovute
all'inquinamento; bisogna ricercare piante che riducano al minimo i costi
manutentivi e che rispondano a requisiti di rusticità, facile adattabilità, effetto
ricoprente rapido e buon valore estetico.
VERDE FUNZIONALE
Si tratta di verde pubblico realizzato in funzione di determinate e particolari
esigenze.
VERDE SPORTIVO
L'aspetto più importante del verde legato agli impianti sportivi è senz'altro il tappeto
erboso dei campi da gioco. In questi casi, la scelta del miscuglio di semi, le
lavorazioni del terreno e la futura manutenzione dei campi hanno un'importanza
fondamentale.
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VERDE SCOLASTICO
Il verde scolastico deve rispondere sia alla funzione di “polmone verde” sia di “polo
di osservazione” per far conoscere il mondo vegetale.
VERDE SANITARIO
Questa tipologia di verde è legata a strutture ospedaliere, dove viene presa in
considerazione la funzione igienica.
VERDE CIMITERIALE
Il verde cimiteriale svolge una funzione culturale e ambientale.
VERDE RESIDENZIALE E PRIVATO
Anche in queste aree il verde trova il suo posto. È importante che il verde venga
realizzato sulla base di un progetto che rispetta il regolamento per la realizzazione
del verde ornamentale.
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Il verde urbano può essere classificato anche in base alle sue funzioni.
FUNZIONE ECOLOGICA-AMBIENTALE
Il verde, anche all'interno delle aree urbane, costituisce un fondamentale elemento
di presenza ecologica ed ambientale, che contribuisce in modo sostanziale a
mitigare gli effetti di degrado e gli impatti prodotti dalla presenza delle edificazioni e
dalle attività antropiche. Infatti la vegetazione urbana può influire sulla qualità
dell'aria locale in maniera diretta o indiretta, alterando l'atmosfera circostante; i
maggiori effetti prodotti dal verde urbano sulla qualità dell'aria riguardano il
particolato fine, il biossido di azoto e l'ozono.
La presenza della vegetazione, inoltre, costituisce habitat importanti e preziose
nicchie ecologiche per la tutela della biodiversità in città.
FUNZIONE PROTETTIVA
Il verde può fornire un importante effetto di protezione e di tutela del territorio in
aree degradate o sensibili (argini di fiumi, scarpate e zone con pericolo di frana);
viceversa la sua rimozione può, in certi casi, produrre effetti sensibili di degrado e
dissesto territoriale.
FUNZIONE SOCIALE E RICREATIVA
La presenza di parchi, giardini, piazze e viali alberati o dotati di arredo verde
consente di soddisfare un'importante esigenza ricreativa e sociale e di fornire un
fondamentale servizio alla collettività, rendendo una città più vivibile e a dimensione
degli uomini e delle famiglie. La gestione del verde, inoltre, può consentire la
formazione di professionalità specifiche e favorire nuovi posti di lavoro.
FUNZIONE CULTURALE E DIDATTICA
La presenza del verde costituisce un elemento di grande importanza dal punto di
vista culturale, sia perché può favorire la conoscenza della botanica e più in
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generale delle scienze naturali e dell'ambiente presso i cittadini, sia per l'importante
funzione didattica per le nuove generazioni. Inoltre i parchi e i giardini storici, così
come gli esemplari vegetali di maggiore età o dimensione, costituiscono dei veri e
propri monumenti naturali, la cui conservazione e tutela rientrano fra gli obiettivi
culturali.
FUNZIONE ESTETICA-ARCHITETTONICA
Anche la funzione estetico-architettonica è rilevante, considerato che la presenza
del verde migliora decisamente il paesaggio urbano e rende più gradevole la
permanenza in città, per cui diventa fondamentale favorire un'integrazione fra
elementi architettonici e verde nell'ambito della progettazione dell'arredo urbano.
FUNZIONE ECONOMICA
La presenza della componente naturale favorisce lo sviluppo del turismo e le case
con giardini risultano avere un valore economico maggiore rispetto a quelle che ne
sono prive.
Il piano del verde urbano comprende i seguenti elaborati.
CENSIMENTO DEL VERDE
Il censimento del verde contiene un'analisi dettagliata delle caratteristiche del verde
privato e pubblico delle aree urbane, con l'identificazione delle principali specie
utilizzate, fornendo in questo modo dati quantitativi e qualitativi sulle aree verdi e
sugli alberi che vegetano sul territorio comunale. Tali dati, per essere leggibili e
aggiornabili,
devono
essere
riportati
su
una
cartografia
che
permetta
l'individuazione di ciascuna area con i relativi confini e su cui deve essere riportata
la mappatura delle piante presenti.
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REGOLAMENTO DEL VERDE
Questo elaborato deve contenere norme sulla progettazione, attuazione e
manutenzione del verde, descrivendo le modalità di realizzazione delle nuove
realizzazioni pubbliche e private; comprenderà un elenco generale delle specie e
delle tipologie suggerite per le diverse funzioni ornamentali e per i diversi soggetti
fruitori. Nel regolamento sono presenti anche indicazioni relative a situazioni
particolari, come interventi di ingegneria naturalistica in aree degradate, difesa della
vegetazione in aree di cantiere e difesa del suolo in aree urbane.
PIANO DEGLI INERVENTI DEL VERDE PUBBLICO
Esso pianifica le modalità di attuazione degli interventi di estensione del verde
pubblico.
PIANO GENERALE DELLE MANUTENZIONI DEL VERDE PUBBLICO
Questo elaborato dettaglia le modalità di esecuzione degli interventi manutentivi e
ne programma l'effettuazione.
PIANO GENERALE DI PROGRAMMAZIONE DEL VERDE
Esso permette la pianificazione della spesa e degli interventi di estensione e
manutenzione nel breve, medio e lungo periodo.
PIANO DI PROMOZIONE DEL VERDE
Questo elaborato programma interventi di valorizzazione culturale e di rispetto del
verde presso i cittadini.
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PRESENTAZIONE 3D DEL PROGETTO
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PREMESSA
Dalle misurazioni effettuate con AutoCad si riscontrano le seguenti aree:





150mq di superficie totale esclusa l’abitazione e le aree pedonabili
85mq destinati a tappeto erboso
49mq destinati a siepe
2 aiuole da 6mq
2 aiuole da 2mq
PRESENTAZIONE DEI LAVORI
Per la progettazione dell’area verde adiacente alla villa si prevede di intervenire
tramite l’utilizzo di un diserbo a base di glifosate sul terreno preesistente.
Successivamente si eseguirà una prima lavorazione del terreno mediante l’utilizzo
di una motozappa, che permetterà di mescolare gli strati più superficiali del terreno
avendo cura di frantumare le zolle. Si prevede di eseguire tale operazione nel
momento in cui il terreno risulta essere in tempera possedendo cioè, un grado di
umidità tale da presentare le migliori condizioni per essere lavorato.
In seguito si prevede la costruzione di un impianto di irrigazione automatizzato con
centralina accertandosi che copra tutta la superficie adibita alla posa del tappeto
erboso e le zone adibite a nuova piantumazione.
Si procederà con uno spietramento generale dell’area asportando lo scheletro e
tutti i residui presenti sulla superficie. Si eseguirà una correzione granulometrica del
suolo esistente mediante il riporto di sabbia (granulometria 0,2-0,3) mescolata a
terra fine per migliorare il drenaggio.
A questo punto verrà definita la pendenza del terreno, in modo tale da non creare
ristagni idrici che danneggerebbero l’apparato radicale del tappeto erboso, con
conseguente perdita dell’uniformità del lavoro.
Terminati i lavori di preparazione verranno definite le aiuole con successiva
piantumazione, per poi procedere alla concimazione di fondo alla posa del tappeto
erboso in zolla formato da festuca arundinacea sundial (60%) festuca arundinacea
sppedway (30%) poa pratensis (10%). Esse sono varietà caratterizzate da un verde
intenso, resistenti al calpestio agli stress climatici e idrici.
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Completati i lavori sopraelencati verrà controllato l’impianto di irrigazione
effettuando un primo trattamento fitosanitario per evitare l’insorgere di malattie
fungine.
La concimazione del prato sarà effettuata dopo il secondo taglio.
PREPARAZIONE DEI LAVORI
diserbo totale a base di glifosate per l’eliminazione delle infestanti mediante
l’utilizzo di pompa a bassa pressione e idonei ugelli nebulizzatori.
Manodopera e prodotti specifici interventi n°2 150mq x 0,30€/mq = 90€
Fresatura del terreno con mezzo meccanico spietramento e spianamento generale
dell’area mediante l’utilizzo di rastrelli con modifica delle pendenze in modo tale da
prevenire ristagni idrici.
Fresatura manodopera e macchina operatrice 150mq x 0,50€/mq = 75€
Rastrellatura manuale del terreno a rifinire la superficie lavorata con raccolta,
carico, trasporto e smaltimento dello scheletro del terreno 150 mq x 0,25€/mq =
37,5€
Aggiunta al terreno preesistente di sabbia lavata di fiume addizionata a torba
selezionata al fine di migliorare la porosità del suolo
Trasporto e posa di tale prodotto (150mq/20mq)=7,5mc x1700=127,5qlx2€/q=255€
manodopera 9€ x 4ore x 2 operai =72€
progettazione e realizzazione impianto di irrigazione mediante scavo
posizionamento tubi in polietilene di diametro pari a 20 mm con portata fino a 20 litri
al minuto, utilizzo di irrigatori statici posizionati agli angoli della superficie destinata
a tappeto erboso per le aree destinate a piantumazione si utilizzerà un irrigazione a
goccia.
Scavo, fornitura e posa tubo in polietilene con raccordi ove necessario a norma UNI
EN 12201, ISO 4427, UNI EN ISO 15494
70metri x 0,83€/m = 58,10€
Manodopera 9€ x8ore x2operai = 144€
posa di irrigatori statici con raggio di1,5 metri situati nella parte posteriore la villa
33metri:1,5 =22x 2,50 =55€
posa irrigatori statici nella parte anteriore la villa con raggio di 3 metri =10x2,5€
=25€
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tubo irrigazione a goccia per l’irrigazione delle aiuole e della siepe 47 metri x
0,82€=38,54€
centralina per irrigazione 130€
PIANTUMAZIONE PIANTE E ARBUSTI
I costi relativi alla piantumazione delle essenze sono già compresi nel costo totale.
Per le aiuole piccole si prevede la piantumazione di n°1 rododentri e n°2 rose
sevillana cadauna. Per quanto riguarda le aiuole grandi si prevede la messa a
dimora di n°5 hydrangea e n°2 nandine domestiche per ogni aiuola.
malus domestica2 x 40€ =80€
rododentri anne rose whitney 2x 21€ =42€
rose sevillana 4x 7€ = 28€
photinie (45m:0,60m)=75piante x 7€= 525€
hydrangea in varietà 10x 6€ =60€
nandina domestica 4x5€ =20€
TAPPETO ERBOSO
I costi relativi alla posa del tappeto a rotoli sono comprensivi di spese di trasporto e
manodopera
Manodopera e concimazione di fondo per la posa del tappeto erboso 85mq x 0,30€
= 25,5€
Posa tappeto a rotoli con successiva rullatura 85mq x 15€/mq = 1275€
LAVORI FINALI
Il Taglio del prato sarà eseguito mediante l’utilizzo di tosaerba con lame elicoidali.
Per quanto riguarda la concimazione si utilizzerà un concime a lenta cessione con
apporti ottimali in base alla stagione. Inoltre sarà eseguito un trattamento
fitosanitario generale al fine di prevenire malattie funginee
Taglio del prato e manodopera = 50€
Concimazione = 70€
Trattamento fitosanitario a base di Prochloraz = 80€
TOTALE = 3235.64€
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Turfgrass growth and development depend on the chemical elements supplied by
the soil. These nutritional substances are taken up by the grass through the roots,
but these substances are not always present in the soil, so the lacking elements
must be supplied by fertilization.
Turfgrass fertilizers usually contain three essential elements: nitrogen, phosphorous
and potassium called macroelements, because plants adsorb these elements in a
big quantity.
Nitrogen increases the growth of grass, phosphorus develops the roots and
potassium helps the grass to absorb water from the soil.
Sometimes fertilizers contain other nutrients such as iron, magnesium and sulfur
called microelements because they are rarely used.
There are two main types of fertilizers: chemical fertilizers and organic fertilizers.
Chemical fertilizers are manufactured in liquid, powdery and granular forms.
Chemical fertilizers are easy to store and apply to the soil, that is they improve
grass growth but they are dangerous for the environment and for human health, in
particular they destroy biological activity, soil loses its fertility and earthworms die.
They are also dangerous for human health especially for children.
Organic fertilizers, for example animal and vegetable manure and compost, are
rarely used for grass because they are difficult to store and to apply to the soil and
are less effective.
THE MOVEMENTS OF FERTILIZERS
Soluble fertilizers move in three different directions: downwards, sidewards and out
of the farm.
With the downward movements fertilizers go down into the soil where they pollute
the water table, with the sideward movement chemical fertilizers pollute water
courses, where they cause the growth of algae and the death of fish because of
lack of oxygen.
When they go out of the farm they are found inside the vegetables, especially in
leafy vegetables.
The three movments of fertilizers
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Gabriele D'annunzio nacque a Pescara nel
1863 e
fu per quarant'anni il dominatore del gusto
poetico in Italia.
CORRENTE LETTERARIA
D'annunzio è considerato un testimone esemplare della crisi di fine '800 e inizio
'900, dove gli scrittori svolsero un ruolo non utile alla società, in quanto essa non ne
riconosceva il valore degli stessi e quindi quest’ ultimi non si riconoscevano nella
società.
Questo periodo prende il nome di Decadentismo, il quale inizialmente assunse un
significato negativo; questo termine fu cognato dai critici Francesi, i quali volevano
denunciare il venir meno dei valori che avevano caratterizzato i periodi precedenti
(ideale di libertà, uguaglianza, patriottismo, appartenenza alla propria nazione).
Questo periodo iniziò nel 1880 per poi finire nel 1940-45: questi sessant'anni furono
molto importanti in quanto inclusero la prima guerra mondiale, i totalitarismi e la
seconda guerra mondiale. Per tali motivi i decadenti utilizzarono questo periodo per
esprimere la fatica di vivere e per dare un senso alla propria vita. La letteratura per
gli scrittori svolse un ruolo prettamente personale: essa non ha più il compito di
insegnare, ma bensì di suscitare delle emozioni.
PERSONALITA'
D'annunzio è il più conosciuto a livello nazionale e risente delle suggestioni
europee, tanto da divenire il poeta più rappresentativo d'Italia.
Come poeta D'annunzio fu un grande sperimentatore, praticò molteplici generi
letterali, tra i quali poesie, novelle, saggi e opere teatrali. La sua personalità si
basava su quattro elementi fondamentali:
-Sfiducia nei riguardi della ragione e della scienza;
-Disprezzo per il mondo borghese perché metteva tutti allo stesso piano
(livellatore);
-L'ideale estetico: D'annunzio voleva costruire la propria vita come un opera d'arte
avendo come elemento principale il bello, l'elegante, l'eccezionale e l'insolito che si
opponevano al mediocre;
-Aveva una raffinata sensibilità di cogliere il bello rifiutando la realtà e cercando
l'aldilà delle cose inseguendo i sensi più sensuali (tatto,gusto e olfatto).
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PRODUZIONE D'ANNUNZIANA
La vita di D'Annunzio può essere divisa in sei fasi:
-anni giovanili: in questi anni il poeta sente l'influenza di Verga, il quale voleva
rappresentare il vero; D'annunzio coglieva la parte più animalesca dell'umanità
mettendo in evidenza gli aspetti più istintivi, mentre Verga coglieva l'aspetto
sentimentale.
- anni romani 1881-1891: In questi dieci anni D'annunzio vive a Roma dove prende
parte alla vita mondana. Nel 1888 scrive “Il Piacere”, dove introduce l'eroe
decadente europeo Andreas Perelli che ama costruire la propria vita come si fa con
un’ opera d'arte, risultando speculare al poeta.
-stanchezza e buoni sentimenti 1891-1893: i dieci anni a Roma furono sempre
sulla cresta dell'onda; decise così, a causa della nostalgia dei tempi passati, di
ritornare nella sua terra tenendosi in disparte per due anni.
-avvento del superuomo 1893-1900: E' il periodo in cui D'annunzio si accostò al
pensiero di Nietzsche, soffermandosi su vari aspetti tra i quali:
L'idea del superuomo rappresenta colui che coltiva il culto della forza, colui che
sopra ogni cosa ha la volontà di affermarsi, è infuocato dal desiderio di dominare gli
altri, disprezza il pericolo ed esalta la violenza e la guerra.
Nel 1897 fu eletto deputato per l'estrema destra pronunciando discorsi a favore
della partecipazione Italiana alla guerra. Si arruolò come volontari e nel 1918 volò
su Vienna per lanciare manifesti.
-5º fase 1895-1904: risulta essere la fase in cui D'Annunzio progetta di scrivere un’
opera in versi dal titolo “Laudi del cielo, del mare della terra e degli eroi”. Questa
raccolta è composta da quattro libri che prendono il nome delle costellazioni delle
Pleiadi: Maya, Elettra Alcyone e Merope.
Alcuni critici sostengono che Alcyone rappresenti la vetta della produzione
Dannunziana, in quanto emerge l’estetismo, il superuomo e un sensualismo
capace di cogliere l’essenza della natura.
-fase notturna: in questa fase D'Annunzio si ritirò nel “Vittoriale degli Italiani” sul
lago di Garda dove emerge un D'annunzio malinconico, che esprime sensi cupi.
Mori nel 1938 al Vittoriale.
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Il vittoriale degli Italiani è situato a Gardone Riviera affacciato sulle sponde del lago
di Garda, ove Gabriele D'annunzio approda nel 1921 per poi stabilirvi la sua ultima
dimora; non si tratta di una casa ma un insieme di edifici, giardini teatri vie e piazze,
voluto dal poeta in memoria della sua vita
e delle sue imprese.
Il giardino si sviluppa su una superficie di
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ettari
dove
prevalgono
forme
geometriche, le aiuole sono ben
delimitate da cordure di fiori e da bordure
che formano disegni ben precisi.
Elemento fondamentale del giardino è
l'acqua, costituito da ruscelli, dal laghetto
delle danze e dalla fontana del delfino.
Nel giardino sono presenti molte specie
vegetali tra i quali: oleandri, palmizi, acanti, rododendri, ma soprattutto cipressi e
ulivi secolari e non mancano neppure siepi di lauroceraso e di mirto, che rendono
questo luogo incantato.
Foto del giardino del Vittoriale
Sono presenti molti frutteti dove vi è la presenza del melograno, il quale è anche
rappresentato come dipinto nella sua casa; per D'annunzio questa pianta era
simbolo d'abbondanza.
Il giardino del Vittoriale è un luogo dove vi è la fusione tra natura e arte, dove ogni
pianta, fiore o frutto risulta essere una creazione poetica, dove al linguaggio
simbolico delle parole corrisponde quello delle specie botaniche presenti.
Proprio per codesti motivi venne premiato nel 2012 come parco più bello d'Italia.
Foto del laghetto delle danze
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 www.bottos.com
 www.velagro.com
 www.Vittoriale.it
 New Challenges In Agricolture, C. Taylor, G.Barbieri, Edagricoli Scolastico
 Appunti scolastici
 Progettare il verde, Giulio Crespi, Alessandro Ferrari, Editoriale Giorgio
Mondadori
 Giardini e terrazze, Editrice Zelar
 Il perito agrario, magazine del collegio nazionale dei periti agrari
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