fabbisogni nutritivi suini
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fabbisogni nutritivi suini
Fabbisogni nutritivi suini Mantenimento Produzione zootecnica Fabbisogni nutritivi espressi come: - valore energetico (TDN, MJ, UFL, Kcal) - valore proteico (PG, prot. Degradabile ed indegradabile, aa. Essenziali) - contenuto in sostanza secca della razione (per i ruminanti valore di NDF o coeff. di ingombro - contenuto vitamine e minerali Esigenze energetiche di mantenimento: esigenze fisiologiche essenziali legate alle attività di respirazione, circolazione, secrezioni eso-endocrine, termoregolazione, minimo di attività muscolare scheletrica, attività legata alla utilizzazione degli alimenti, attività metabolica di base. Un animale è in condizioni di mantenimento quando il peso e la composizione del suo corpo rimangono costanti, quando non dà alcuna produzione e non compie alcun lavoro. Metabolismo basale Fabbisogno di mantenimento Metabolismo basale = quantità di energia che un animale a digiuno disperde nell’ambiente sotto forma di calore (utilizzazione riserve corporee). Standard alimentari: espressi come quantità giornaliere e in proporzione alla quantità di alimenti somministrati. Es.: fabbisogno di P di un suino di 50 Kg indicato come: - 11 g di P/die (per alimentazione razionata) - 5 g P/Kg di mangime (per animali alimentati ad libitum). La produzione di calore a digiuno è più strettamente proporzionae alla superficie corporea dell’animale che al suo peso. Nei corpi con la stessa forma e uguale densità la superficie corporea è proporzionale a 2/3 del peso corporeo (il valore iniziale W0,67 fu ridefinito W0,75). W0,75 = peso metabolico, indice della superficie corporea Influenza del clima sul fabbisogno energetico di mantenimento - termoneutralità (comfort termico) - temperatura critica superiore (climi a termolisi) - temperatura critica inferiore (climi a termogenesi) Esigenze proteiche di mantenimento N metabolico fecale: - sostanze azotate contenute nei succhi digerenti e negli epiteli di sfaldamento, residui microbici. N endogeno urinario: la più piccola perdita di N dell’organismo compatibile con la sopravvivenza dell’animale. - aa. liberati da una proteina corporea e non incorporati in un’altra vengono catabolizzati (gruppi aminici convertiti in urea) con le urine; = 500 mg N/MJ di metabolismo basale a digiuno (o 2 mg N/Kcal “ “ ) = 400 “ “ “ nei ruminanti. La quantità di azoto (o di proteine) richiesto per il mantenimento corrisponde alle perdite di azoto metabolico fecale e di azoto endogeno urinario, più le piccole perdite legate alla desquamazione dell’epidermide, alle perdite di peli e di sudore. Fabbisogno proteico di mantenimento= perdite di N subite dall’animale sottoposto a dieta priva di proteine e calcolo della quantità di N alimentare necessaria per compensare le perdite. Il rendimento con cui le proteine alimentari possono rimpiazzare quelle legate all’N metabolico fecale e all’N endogeno urinario dipende dal loro valore biologico. Es.: se il fabbisogno teorico giornaliero è di 275 g (nel bovino) ed il valore biologico è pari a 0.8: 275/0.8= 344. Esigenze minerali per il mantenimento e la produzione Animali alimentati con diete prive di minerali continuano ad eliminarne (vengono liberati dai composti che li contengono: es: ferro dall’emoglobina). Gli elementi minerali liberati vengono, in misura variabile, riciclati. Perdite di minerali con le feci e con le urine. Calcolo del fabbisogno minerale mediante calcolo delle perdite o prove di bilancio e valutazione degli effetti. Difficoltà di definizione della dose adeguata di sali minerali, in quanto: - la quantità necessaria per prevenire segni clinici di carenza può non essere affatto adeguata per ottenere le massime prestazioni (es. incremento ponderale); - molto spesso entrano in gioco, soprattutto se le prove sono brevi, le riserve minerali dell’organismo. E’ più opportuno valutare il fabbisogno minerale attraverso una analisi dei tessuti di accrescimento o delle altre produzioni animali (Latte, uova, lana). Esigenze vitaminiche per il mantenimento e la produzione Non vi sono perdite endogene su cui basare valutazioni dei fabbisogni vitaminici: gli standard sono desunti da esperimenti di alimentazione. Principali criteri: mancanza di sintomi carenziali, livello produttivo (es. crescita), controllo del livello nel sangue (es. vit. A). L’accumulo di vitamine può essere valutato o con l’analisi dei tessuti (metodo diretto) o valutando l’escrezione con le urine (metodo indiretto). I fabbisogni vitaminici sono spesso definiti in base al peso corporeo (vitamine liposolubili) o al livello alimentare (vitamine gruppo B). Fabbisogni nutritivi per la riproduzione - produzione di uova e spermatozoi - gravidanza - lattazione fabbisogni modesti fabbisogni medi fabbisogni elevati Influenza dell’alimentazione sulla funzione riproduttiva: - studi estremamente complessi - forte influenza del metabolismo energetico sulla funzionali endocrino riproduttiva; - modesta influenza degli apporti proteici; - forte influenza delle carenze, ma anche degli eccessi. pubertà sviluppo ghiandola mammaria ovulazione sopravvivenza embrionaria placentazione gestazione Flushing: livello alimentare più elevato in prossimità dell’accopiamento o FA per migliorare la risposta riproduttiva. Fabbisogni nutritivi della scrofa Fabbisogni Mant. Accres. Feti Ingestione di nutrienti Prod. Latte Variaz.Comp. Termoreg. corporea Fattori da considerare - relazioni tra ingestione e ritenzione di azoto - calcolo del fabbisogno energetico ed azotato di mantenimento - calcolo del fabbisogno legato all’accrescimento del feto - calcolo del fabbisogno per la produzione del latte (stima basata sugli incrementi ponderali dei suinetti) - calcolo delle variazioni di peso della scrofa (proteine e grasso corporei - stima dell’ingestione volontaria di alimenti della scrofa durante la lattazione - stima del costo di termoregolazione Caratteristiche - peso vivo all’accoppiamento - n° di suinetti - peso dei suinetti alla nascita - Incremento ponderale della scrofa - Temperatura 200 Kg 12 1.4 Kg 50 Kg 16°C Ripartizione delle variazioni ponderali della scrofa in gestazione - Peso totale dei feti concepiti 12 x 1.4 = 16.8 Kg - Peso totale del prodotto di concepimento - 16.8 : 0.75 = 22.4 (il peso dei suinetti alla nascita rappresenta ca. il 75% del peso totale comprensivi invogli fetali e liquidi) - peso dei tessuti uterini al termine della gestazione = 4.6 Kg - incremento totale di peso dovuto alla gestazione 22.4 + 4.6 = 27 Kg - guadagno vero di peso corporeo della scrofa nel corso della gestazione 50-27 = 23 Kg - Incremento proteico giornaliero - incremento proteico totale (114 gg) - incremento complessivo di grasso 73.8 g 8.41 Kg 8.4 Kg Calcolo dei fabbisogni energetici - fabbisogno di mantenimento (2250.75) x 0.455 26.4 MJ DE/d - Tessuti riproduttivi [(27x 6.7): 114] 1.6 MJ - Tessuti materni [(23 x 21.4) . 114] 4.3 MJ 32.3 MJ Calcolo dei fabbisogni aminoacidici - Fabbisogno di mantenimento di lisina 2250.75 x 0.036 2.1 g/d -Fabbisogno di lisina per l’incremento di peso 7.4 g/d - Fabbisogno totale di lisina digeribile 9.5 g/d - Fabbisogno totale di lisina 11.9 g/d Altri aminoacidi (% sulla lisina) - treonina (70%) 8.3 g/d - metionina (28%) 3.3 - metionina+cistina(55%) 6.5 - valina (78%) 9.3 - leucina (100%) 11.9 - isoleucina (70%) 8.3 - fenilalanina (55%) 6.5 - triptofano (20%) 2.4 - istidina (33%) 3.9