PAES Capo di Ponte definitivo

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PAES Capo di Ponte definitivo
Piano d’Azione per
l’Energia Sostenibile
Comune di Capo di Ponte
BASELINE EMISSION INVENTORY (BEI)
aprile 2013
Redatto da
Con finanziamento del bando 2012 “PROMUOVERE LA SOSTENIBILITÀ
ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI” della
Comune di Capo di Ponte
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Comune di Capo di Ponte
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organizzazioni (aziende ed enti pubblici) che dimostrano concretamente
il proprio impegno verso il miglioramento ambientale attraverso
l’adozione di un Sistema di Gestione Ambientale ben definito ed
organizzato.
2
Comune di Capo di Ponte
Sommario
Che cose è il PAES? ................................................................................................................................................................. 4
Contesto normativo ............................................................................................................................................................. 4
I requisiti del PAES .............................................................................................................................................................. 7
Come è attuato il PAES a Capo di Ponte ........................................................................................................................... 9
Anno di riferimento ............................................................................................................................................................. 9
Il gruppo di lavoro .............................................................................................................................................................. 9
Le risorse finanziarie........................................................................................................................................................... 9
Coinvolgimento dei portatori d’interesse ..................................................................................................................... 10
La strategia generale e la metodologia ...................................................................................................................... 10
I fattori di conversione...................................................................................................................................................... 11
Il PAES e la certificazione ambientale .......................................................................................................................... 12
I dati di Capo di Ponte .................................................................................................................................................... 12
Inventario delle emissioni...................................................................................................................................................... 15
Template inventario delle emissioni anno 2005 ......................................................................................................... 21
Piano d’azione ........................................................................................................................................................................ 24
Obiettivi di riduzione ........................................................................................................................................................ 24
Le previsioni demografiche ............................................................................................................................................. 24
Visione generale del Piano ............................................................................................................................................. 27
Monitoraggio...................................................................................................................................................................... 28
Le azioni .............................................................................................................................................................................. 30
3
Comune di Capo di Ponte
ridurre del 5% entro il 2012 le principali emissioni
antropogeniche di 6 gas (anidride carbonica,
metano, protossido di azoto, idrofluorocarburi,
perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo), capaci
di alterare l’effetto serra naturale del pianeta.
Che cose è il PAES?
Contesto normativo
Il Piano d’Azione per le Energie Sostenibili (PAES)1
si inserisce in un quadro di politiche europee volte
alla riduzione dei consumi energetici, alla
promozione delle rinnovabili, alla riduzione delle
emissioni di CO2, all’introduzione di innovazione
tecnologica.
Sostenibilità,
sicurezza
degli
approvvigionamenti e competitività dell’economia,
sono i tre obbiettivi cardine che la Commissione UE
intende raggiungere, tutti all’interno del quadro
più ampio dello sviluppo sostenibile.
Il Protocollo prevede che la riduzione complessiva
del 5% delle emissioni di anidride carbonica,
rispetto al 1990 (anno di riferimento), venga
ripartita tra Paesi dell'Unione Europea, Stati Uniti
e Giappone; per gli altri Paesi, il Protocollo
prevede invece stabilizzazioni o aumenti limitati
delle emissioni, ad eccezione dei Paesi in via di
sviluppo per i quali non prevede nessun tipo di
limitazione. Per l’Unione Europea il protocollo di
Kyoto prevede la riduzione dell’8% delle emissioni
che sono stati tradotte in obiettivi differenziati per
i singoli Stati membri. Per l'Italia, in particolare, è
stato stabilito l’obiettivo di riduzione del 6,5%
rispetto ai livelli del 1990.
Il quadro normativo internazionale
Nel 1992, a Rio de Janeiro, si riuniva per la prima
volta la Conferenza mondiale delle Nazioni Unite
sull’Ambiente e lo Sviluppo, con l’obiettivo di porre
all’attenzione mondiale il tema ambientale inteso
come elemento di rilevanza economica e non più
fine a sé stesso. Tra i vari documenti approvati in
quest’occasione assumeva particolare rilevanza
l’”Agenda 21” punto di riferimento fondamentale,
soprattutto per gli enti locali, per l’impegno verso
lo sviluppo sostenibile con indicate le linee guida
per affrontare il tema ambiente in tutte le sue
sfaccettature.
Il Protocollo di Kyoto, entrato in vigore il 16
febbraio 2005 senza l’adesione degli Stati Uniti
d’America, ha visto alcune modifiche in occasione
del summit internazionale sullo sviluppo
sostenibile, tenutosi a Johannesburg dal 26
agosto al 4 settembre 2002.
A distanza di 20 anni, nel 2012 si è riunito
nuovamente il summit di Rio de Janeiro2 per
fare il punto sullo sviluppo sostenibile, sui
cambiamenti intervenuti dal 1992 e sul tema
specifico del riscaldamento globale. L’esito del
Summit non è apparso molto confortante,
appesantito dalla crisi economica globale.
Restano gli impegni per il perseguimento di una
crescita attenta alle persone, con l’introduzione
del concetto della green economy, nuovo per il
lessico ONU. Saranno gli obiettivi dal 2015 in
poi, fissati nei prossimi anni, il vero banco di
prova.
Nel 1994, con la “Carta di Ålborg”, è stato fatto il
primo passo dell’attuazione dell’Agenda 21
locale, firmata da oltre 300 autorità locali.
Durante la “Conferenza europea sulle città
sostenibili” sono stati definiti i principi base per
uno sviluppo sostenibile delle città e gli indirizzi
per i piani d’azione locali.
Nel 1997 a Kyoto la comunità internazionale si
riuniva nuovamente per discutere, in modo
specifico, del tema del riscaldamento globale
arrivando alla approvazione della Conferenza
delle Parti che consiste in un atto esecutivo
contenente le prime decisioni sulla attuazione di
impegni ritenuti più urgenti e prioritari.
Il quadro normativo europeo
Il trattato di Lisbona (art. 194) pone l’energia al
centro dell’attività europea e le conferisce una
base giuridica che le mancava nei precedenti
trattati.
Esso impegna i paesi industrializzati e quelli ad
economia in transizione (Paesi dell’Est europeo) a
1
http://www.eumayors.eu/index_en.html
2
4
http://www.earthsummit2012.org/
Comune di Capo di Ponte
Gli strumenti di mercato (essenzialmente imposte,
sovvenzioni e sistema di scambio di quote di
emissione di CO2), lo sviluppo delle tecnologie
energetiche (in particolare le tecnologie per
l'efficienza energetica e le energie rinnovabili, o
le tecnologie a basso contenuto di carbonio) e gli
strumenti
finanziari
comunitari
sostengono
concretamente la realizzazione degli obiettivi
della politica. L’UE ha inoltre adottato nel
dicembre 2008 una serie di misure il cui obiettivo
è ridurre il suo contributo al riscaldamento del
clima
e
garantire
l’approvvigionamento
energetico.
costituiscono il pacchetto “Energia” dell’UE, con
oggetto:
Il Libro verde del Marzo 2006 (Una strategia
europea per un’energia sostenibile, competitiva e
sicura), propone una strategia energetica per
l’Europa che sia volta alla ricerca di un equilibrio
fra sviluppo sostenibile, competitività e sicurezza
dell’approvvigionamento ed individua sei settori
chiave in cui è necessario intervenire per
affrontare le sfide che si profilano. Il documento
propone inoltre di fissare come obiettivo per
l’Europa il risparmio del 20% dei consumi
energetici in attuazione del Protocollo di Kyoto.
controllo e riduzione delle emissioni di
gas a effetto serra provenienti dai
carburanti (trasporto stradale e
navigazione interna);
energia prodotta a partire da fonti
rinnovabili;
scambio di quote di emissione dei gas a
effetto serra;
sforzo condiviso finalizzato alla riduzione
delle emissioni di gas a affetto serra;
stoccaggio geologico del biossido di
carbonio;
livelli di prestazione in materia di
emissioni delle autovetture nuove.
Il 29 Gennaio 2008, nell’ambito della seconda
edizione della Settimana europea dell’energia
sostenibile (EUSEW 2008), la Commissione
Europea ha lanciato il Patto dei Sindaci (Covenant
of Mayors), un’iniziativa per coinvolgere
attivamente le città europee nel percorso verso la
sostenibilità energetica ed ambientale. Questa
nuova iniziativa, su base volontaria, impegna le
città europee a predisporre un Piano di Azione
con l’obiettivo di ridurre di oltre il 20% le proprie
emissioni di gas serra attraverso politiche e misure
locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia
rinnovabile, che migliorino l’efficienza energetica
e attuino programmi ad hoc sul risparmio
energetico e l’uso razionale dell’energia.
Una politica energetica per l’Europa è il titolo della
Comunicazione della Commissione europea del
gennaio 2007 (COM 2007/1) che consiste in
un'analisi strategica della situazione energetica in
Europa e che introduce il pacchetto integrato di
misure che istituiscono la politica energetica
europea (il cosiddetto pacchetto "Energia"). La
Commissione sottolinea l’importanza della
riduzione dei consumi e lo sviluppo di tecnologie
alternative, in particolare le c.d. fonti rinnovabili
Energia per un mondo che cambia: una politica
energetica per l’Europa – la necessità di agire è il
nome dell’’impegno sottoscritto dal Consiglio
Europeo dell’8-9 Marzo 2007 conosciuto come “la
politica 20-20-20” (riduzione del 20% delle
emissioni
climalteranti,
miglioramento
dell’efficienza energetica del 20%, percentuale di
rinnovabili al 20% all’orizzonte dell’anno 2020)
indica la necessità di fissare obiettivi ambiziosi di
lungo termine, a cui devono tendere le politiche di
breve e medio termine.
Nell’ambito di questa iniziativa, la DG TREN ha
coinvolto la BEI (Banca Europea degli Investimenti),
per mettere a disposizione le ingenti risorse
finanziarie necessarie per investimenti fissi sul
patrimonio dei Comuni, tali da produrre forti
riduzioni dei consumi energetici e larga
produzione da fonti rinnovabili.
Il quadro normativo italiano
L'Italia ha ratificato il Protocollo di Kyoto
attraverso la legge di ratifica del 1 giugno 2002,
n. 120, in cui viene illustrato il relativo Piano
Il 17 dicembre 2008 il Parlamento Europeo ha
approvato le 6 risoluzioni legislative che
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Comune di Capo di Ponte
nazionale per la riduzione delle emissioni di gas
ad effetto serra.
legislativo di recepimento, che, in linea con le
norme europee, stabilirà per tutti i prodotti e
servizi che incorporano l’uso dell’energia l’obbligo
di commercializzazione accompagnata da
specifica etichettatura di conformità agli standard
europei;
L'obiettivo di riduzione per l'Italia è pari al 6,5%
rispetto ai livelli del 1990; pertanto, tenendo
conto dei dati registrati al 1990, la quantità di
emissioni assegnate all'Italia non potrà eccedere
nel periodo 2008-2012 il valore di 487,1 Mt CO2
eq (valore obiettivo per l'Italia).
3. l’introduzione, a partire dal 2009, del limite di
140 grammi di CO2/km alle emissioni medie delle
autovetture, corrispondente ad un risparmio di
oltre 23.000 GWh/anno (pari al 18%
dell’obiettivo complessivo).
A partire dal 2005 sono state messe in atto una
serie di misure finalizzate alla riduzione delle
emissioni di gas serra. In particolare si fa
riferimento alle misure di incentivazione del
fotovoltaico, di promozione dell’efficienza
energetica negli edifici, della cogenerazione e
dell’utilizzo dei biocombustibili nei trasporti,
agli incentivi previsti dalla legge finanziaria
2007 ed alle misure di incentivazione a carattere
più strutturale previste dalla legge finanziaria
2008. Meritano inoltre di essere citati anche i
nuovi obiettivi di risparmio energetico negli usi
finali
recentemente
adottati.
Lo strumento messo in atto per definire una
risposta organica di adeguamento agli obiettivi è
rappresentato dalla delibera CIPE approvata il
11 dicembre del 2007.
L’adozione a livello regionale degli obiettivi “2020-20”
La Regione Lombardia ha predisposto il Proprio
Piano d’Azione per l’Energia nel 2007 (approvato
con DGR VIII/4916 del 15 giugno 2007) e
successivamente
sono
stati
emanati
gli
aggiornamenti del Piano d’Azione (DGR VIII/8746
del 22 dicembre 2008) e il Piano per una
Lombardia Sostenibile (DGR VIII/11420 del 10
febbraio 2010). Quest’ultimo approccia il consumo
energetico inteso nell’ambito del vivere
quotidiano, nel muoversi, nel produrre, nell’abitare
il territorio. Il Piano ha inserito il tema
dell’attenzione al clima in ogni azione della
Regione.
L’Italia ha presentato a Bruxelles il proprio piano
di azione nazionale sull’efficienza energetica
(quale recepimento della Direttiva 2006/32/CE)
per ottenere il 9,6% di risparmio energetico entro
il 2016, più di quanto prevede la direttiva
europea 2006/32 (9%)
Fin dalla prima stesura del Piano d’Azione per
l’Energia la Regione Lombardia ha già avviato
internamente un percorso di preparazione alla
regionalizzazione degli obiettivi, che non
riguardano solo le emissioni di gas ad effetto
serra ma anche la produzione di energia da fonti
rinnovabili e la riduzione dei consumi energetici
negli usi finali.
I punti salienti della strategia italiana prevista nel
Piano sono:
1. il mantenimento dell’applicazione delle Misure
già adottate almeno per alcuni anni (come nel
caso della riqualificazione energetica nell’edilizia,
la riduzione del carico fiscale per il Gpl e gli
incentivi per creare un parco auto ecologico e
diminuire l’inquinamento, gli incentivi al sistema
agro-energetico, le detrazioni fiscali per motori
industriali efficienti; gli sgravi per elettrodomestici
ad alta efficienza, la promozione della
cogenerazione ad alto rendimento);
Il Piano si articola in 4 macrosettori, che
prevedono interventi di diversa natura:
• incentivazione di interventi (co-finanziamento
diretto da parte di Regione Lombardia);
• interventi volontari (derivati da Accordi volontari
che prevedono impegni e obblighi);
• attuazione di strumenti normativi, pianificatori e
programmatori;
2. l’attuazione di Misure in corso di recepimento,
come nel caso della Direttiva europea sull’eco
design, per la quale esiste uno schema di Decreto
• semplificazione amministrativa e autorizzativa e
definizione di linee guida;
6
Comune di Capo di Ponte
• azioni di sistema (Accordi per attivazione di
filiere industriali, agro-industriali, ecc.);
a punto dagli altri comuni aderenti al
Patto dei Sindaci
• partecipazione a progetti di ricerca e sviluppo;
•
attività
di
divulgazione
informazione/formazione al pubblico.
e
garantire il supporto degli stakeholder e
dei cittadini
di
Il programma Convenant of Mayors, partito
ufficialmente nel febbraio del 2009, coinvolge i
Sindaci delle Amministrazioni Locali che diventano
protagonisti nel processo europeo teso al
risparmio energetico, firmando un Protocollo che li
impegna ad attuare un Piano d’Azione, che sia in
grado di migliorare gli obiettivi di risparmio
energetico, previsti nel Dicembre 2008: “tre volte
venti per il 2020”.
I requisiti del PAES
Il PAES è uno strumento di attuazione a breve e
medio termine delle politiche energetiche ed un
elemento di comunicazione verso gli attori del
territorio, ma è soprattutto un vademecum di
riferimento per l’amministrazione per la
condivisione a livello sovra locale della politica
energetica e la predisposizione di obiettivi
specifici interni all’amministrazione. La buona
riuscita del PAES è possibile solo con un forte
supporto delle parti politiche, l’allocazione di
adeguate risorse finanziarie ed umane ed il
collegamento con altre iniziative ed interventi a
livello comunale.
Per attuare tale impegno, i Comuni devono
predisporre un ”Piano d'Azione per l’Energia
Sostenibile” (PAES) o “Sunstainable Energy Action
Plan” (SEAP) nel quale devono essere indicate le
misure e le politiche concrete, che dovranno essere
realizzate per raggiungere gli obiettivi indicati nel
Piano. Per quelle Amministrazioni locali che hanno
firmato il Patto dei Sindaci, la realizzazione del
Piano sarà obbligatoria e dovrà avvenire entro 1
anno dall'approvazione e dalla firma del Patto,
da parte dei Consigli comunali della città.
Gli elementi chiave per la preparazione del PAES
sono:
svolgere un adeguato inventario delle
emissioni
Il PAES è una componente chiave nell'impegno
della città verso una strategia programmatica e
operativa di risparmio energetico, perché
permette di valutare:
assicurare
indirizzi
delle
politiche
energetiche di lungo periodo anche
mediante il coinvolgimento delle varie
parti politiche
il livello di consumo di energia e di
emissioni di CO2;
garantire un’adeguata gestione del
processo integrata da sistemi gestionali
esistenti
gli eventuali campi di intervento;
identificare i settori d'azione;
consentire un adeguato coinvolgimento e
preparazione dei dipendenti interessati
dal processo
contribuire a mettere in opera le politiche
e i programmi necessari nella città, per
raggiungere gli obiettivi di riduzione delle
emissioni di CO2.
pianificare ed implementare progetti sul
lungo periodo
L’ambito di azione del PAES, deve includere, in
linea di massima, i seguenti settori:
predisporre adeguate risorse finanziarie
integrare il PAES nelle pratiche quotidiane
dell’Amministrazione Comunale
edilizia, comprese le nuove costruzioni, i
nuovi insediamenti, le riqualificazioni e
ristrutturazioni importanti;
documentarsi e trarre spunto dalle
politiche energetiche e dalle azioni messe
infrastrutture urbane;
7
Comune di Capo di Ponte
trasporti e mobilità urbana;
partecipazione dei cittadini;
comportamento energetico intelligente di
cittadini, consumatori e imprese;
pianificazione territoriale.
Il Comune di Capo di Ponte ha aderito al patto
dei Sindaci con delibera di Consiglio n° 9 del
29.03.2011
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Comune di Capo di Ponte
3. Responsabile dell’informazione ambientale,
nominato dal Sindaco ai sensi del d.lgs.
195/05, con funzioni di comunicazione da e
verso l’esterno su tutte le tematiche di tipo
ambientale.
E’
il
soggetto
preposto
all’interazione immediata con la popolazione.
Come è attuato il PAES a Capo di
Ponte
Anno di riferimento
Il Comitato Guida è l’organo che si occupa della
raccolta dei dati ai fini dell’aggiornamento
dell’AAI4; verifica la realizzazione del programma
di miglioramento; si occupa della predisposizione
della relazione per il riesame della Direzione,
funzionale alla verifica del monitoraggio
dell’andamento delle prestazioni ambientali.
L’anno di riferimento è l’anno rispetto al quale
viene definito il target di riduzione. Le linee guida
per la redazione del PAES suggeriscono di fare
riferimento al 1990 (anno base del Pacchetto
clima 20-20-20 e del Protocollo di Kyoto) o l’anno
ad esso più vicino per il quale si abbiano dati
disponibili. L’anno di riferimento di cui appare più
semplice e completa l’informazione disponibile è il
2005, anno scelto dall’UE per l’intero pacchetto
energia e quindi anche maggiormente in linea con
gli obiettivi comunitari.
All’avvio del progetto il Comitato Guida ha
provveduto ad integrare al proprio interno la
figura del Responsabile dell’energia.
Le risorse finanziarie
Per Capo di Ponte, essendo vigente ormai da
diversi anni un Sistema di Gestione Ambientale
(SGA) secondo la norma ISO 140013 i dati riferiti
all’anno 2005 erano immediatamente disponibili,
ragion per cui si è optato per questa scelta.
L’attuazione del Piano d’Azione verrà posta in
essere dal Comune in modo graduale, secondo le
possibilità concrete e le disponibilità di risorse
finanziarie.
Per le azioni che necessitano di copertura
finanziaria, le risorse saranno reperite sia
attraverso la partecipazione a bandi europei,
ministeriali e regionali sia attraverso forme di
autofinanziamento (ricorso a risorse proprie e
accessi al credito).
Il gruppo di lavoro
Nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale
predisposto all’interno dell’ente è già stato
strutturato un gruppo di lavoro (Comitato Guida)
che rappresenta il motore principale del SGA. E’
costituito da:
Verranno prese in considerazione dal Comune
tutte le possibili forme di reperimento finanziario.
1. Responsabile Ambientale: dipendente del
comune con funzioni di coordinamento delle
attività di raccolta dei dati attraverso
acquisizione
diretta
oppure
mediante
coinvolgimento
dei
colleghi
detentori
dell’informazione. E’ il soggetto che interagisce
con gli altri dipendenti comunali;
L’Unione Europea e il Ministero dell’Ambiente
hanno predisposto delle linee di finanziamento
dedicate ai soggetti pubblici che hanno deliberato
il PAES, nell’ottica di agevolare e facilitare la fase
di implementazione del PAES stesso.
2. Rappresentante della Giunta: assessore del
Comune che fornisce supporto e coordinamento
nell’attività di raccolta dei dati attraverso il
coinvolgimento degli stakeholders del territorio.
E’ il soggetto che interagisce con la Giunta
quale organo decisionale;
Gli strumenti di finanziamento attualmente presenti
sono:
EMAS (Eco Management and Audit Scheme) definito
con Regolamento UE n° 1221/09.
AAI Analisi Ambientale Iniziale che costituisce l’insieme
di tutte le informazioni e dati del Comune.
ELENA (European Local Energy Assistance);
European Energy Efficiency Fund (EEEF);
3
4
9
Comune di Capo di Ponte
sovra comunale. Questo coinvolgimento, infatti
consente l’effettiva consapevolezza di tutti circa il
ruolo di ciascuno.
Mobilizing Local Energy Investments –
Project Development Assistance (MLEIPDA);
Fondo Kyoto
I primi tre sono strumenti tramite i quali ottenere
finanziamenti agevolati per realizzare programmi
d’investimento in campo energetico. Inoltre, tali
strumenti finanziano anche la parte di Assistenza
Tecnica necessaria per preparare, implementare e
finanziare
i
programmi
suddetti.
(Es.
predisposizione di piani economici, audit
energetici, preparazione di procedure di appalto,
sistemazioni contrattuali e unità di applicazione
del progetto). Il Fondo Kyoto, invece, è un fondo
gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti per
finanziare interventi di riduzione delle emissioni
dei gas ad effetto serra. Anche la Regione
Lombardia da ottobre 2011ha reso disponibile un
fondo rotativo per le aziende micro, piccole e
medie orientate all’innovazione e allo sviluppo
della competitività (DGR 3756 del 11.07.2011).
Ecco quindi che lo sviluppo sostenibile necessita di
varie forme di coinvolgimento, comunicazione,
divulgazione.
L’Amministrazione ha già aperto un dialogo con
diversi soggetti del mondo imprenditoriale, delle
associazioni dei consumatori, dei rappresentanti
delle categorie produttive e del mondo
dell’associazionismo in generale per sviluppare
questi temi, utilizzando diversi strumenti.
La strategia generale e la metodologia
La scelta del Comune di ridurre le emissioni di
CO2 a livello locale e personale necessita del
primo importante passo, che è la valutazione del
punto di partenza. E’ quindi fondamentale
“pesare”, valutandolo tramite un opportuno
bilancio, le emissioni di CO2 di cui siamo
responsabili (carbon footprint) direttamente e
indirettamente, e mantenere in seguito un costante
controllo per verificare se le azioni rivolte alla
riduzione stanno funzionando o meno.
Altri strumenti di finanziamento utilizzabili non solo
da soggetti pubblici ma anche privati sono:
ESCo (Energy Service Company): compagnie che
operano nel settore dell’efficienza energetica
occupandosi del progetto, del reperimento delle
fonti di finanziamento, realizzando lo studio di
fattibilità e di progettazione dell’intervento,
realizzandolo e occupandosi della manutenzione e
gestione operativa.
Quale strumento utilizzare per effettuare questo
calcolo? Non esiste un metodo univoco, vi sono
diverse variabili che devono essere tenute in
considerazione quando si parla di bilancio di CO2
a livello locale.
PROGRESS: destinato alle imprese piccole e
medie. Il suo scopo è quello i attribuire una
garanzia sul mutuo da parte del Fondo Sociale
Europeo per facilitare l’accesso al credito delle
aziende.
Mentre a livello nazionale questo metodo è
codificato e condiviso tra le diverse nazioni, il
problema del livello locale è che isolare
territorialmente un Comune, magari di piccole
dimensioni non è facile. Considerare un Comune
come un sistema isolato non ha senso, quello che si
produce e quello che si consuma dipende
fortemente dagli scambi con l’esterno e
significherebbe perdere molte informazioni se non
si tenesse conto dei consumi di cui un territorio
locale è comunque responsabile.5 Per valutare la
CO2 di un dato territorio anche come indicatore di
Per aggiornamenti costanti si rinvia al sito del
Ministero www.campagnaseeitalia.it oppure a
quello europeo del Patto dei Sindaci
http://www.pattodeisindaci.eu/support/fundinginstruments_it.html
Coinvolgimento dei portatori d’interesse
5 Si tratta della cosiddetta “energia grigia”, ovvero di
quell’energia che è stata utilizzata in altri luoghi per produrre
quel determinato prodotto energetico e consentirne l’utilizzo
finale.
Al fine della buona riuscita del Piano D’Azione è
necessario un coinvolgimento di tutti i protagonisti
del mondo civile ed economico del territorio e
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Comune di Capo di Ponte
sfruttamento, al trasporto, ai processi di
raffinazione. Esso include anche emissioni che si
verificano al di fuori del territorio in cui il
combustibile è utilizzato. Nell’ambito di questo
approccio le emissioni di gas a effetto serra
derivanti dall’uso di biomasse/biocombustibili, così
come le emissioni connesse all’uso di elettricità
verde certificata sono superiori a zero. In questo
caso possono svolgere un ruolo importante altri
gas a effetto serra diversi dalla CO2. Le autorità
locali che decidono di utilizzare l’approccio LCA
possono pertanto esprimere le emissioni come CO2
equivalenti.
sostenibilità,
dobbiamo
metodologicamente
preoccuparci delle responsabilità delle emissioni e
non solo della loro causalità, e inoltre occorre
analizzare con chiarezza come e dove l’utente a
cui si rivolge il bilancio può intervenire per
migliorare la situazione.
Non a caso è lo stesso ufficio del Patto dei Sindaci
ad evidenziare l’importanza di indicare le fonti di
emissioni sulle quali l’ente locale ha poteri di
intervenire e su quali no. Questo elemento, non a
caso, si ripropone nel Piano d’azione per l’energia
sostenibile ed è l’elemento di continuità e
collegamento proprio con il programma di
miglioramento ambientale voluto dall’Unione
Europea nell’ambito del Regolamento EMAS III
1221/09.
Nel caso specifico di Capo di Ponte si è deciso di
utilizzare il metodo “Standard” considerando i
dati di partenza disponibili e la possibilità di
confronto negli anni.
In questa prospettiva è poco sensato includere nel
bilancio le emissioni provenienti dal tratto stradale
SS42 che lambisce il territorio comunale perché
questo sarebbe gravato da emissioni di CO2 di
cui non è direttamente responsabile e su cui non ha
possibilità d’azione.
I fattori di conversione
I fattori di conversione utilizzati sono quelli
proposti nelle linee guida JRC di seguito indicati:
Tipo
GPL
Benzina per motori
Gasolio, diesel
Olio combustibile residuo
Cherosene
Antracite
Carbone
Lignite
Gas naturale
Rifiuti urbani (frazione
non biomassa)
Rifiuti industriali
Biomassa sostenibile
Biomassa non sostenibile
Olio vegetale
Biodiesel
Bioetanolo
Solare termico
geotermia
Esistono molti principi e metodi su cui basare un
bilancio di CO2, ciascuno dei quali presenta
vantaggi e svantaggi; i due macro principi su cui si
basano i bilanci di CO2 sono: 1) si può calcolare il
proprio bilancio partendo dai dati di consumo
dell’energia finale (al netto delle perdite di
trasformazione, trasporto e produzione), oppure
2) si può effettuare il calcolo tenendo conto dei
fattori LCA (Life Cycle Assessment – Ciclo di vita
del prodotto) dei prodotti energetici.
Nel primo metodo si utilizzano fattori di emissione
“Standard” in linea con i principi dell’IPCC, che
comprendono tutte le emissioni di CO2 derivanti
dall’energia consumata nel territorio comunale, sia
direttamente, tramite la combustione di carburanti
all’interno dell’autorità locale, che indirettamente,
attraverso la combustione di carburanti associata
all’uso dell’elettricità e di calore/freddo nell’area
comunale. Secondo questo approccio il gas più
importante è la CO2.
Fattore di emissione
t CO2 /MWh
0,227
0,249
0,267
0,279
0,259
0,341
0,364
0,202
0,330
0,515
0
0,400
0
0
0
0
0
Tabella 1 Fattori emissione IPPC di Co2 (da IPPC 2006) per
i più comuni tipi di combustibile - Fonte JRC
Per il fattore di conversione dell’energia elettrica
si è utilizzato anche qui quanto previsto dalle linee
guida JRC. Partendo quindi dal fattore di
conversione nazionale al 2005 di 0,483 t CO2
/Mwhe e adattandolo, laddove necessario, in
base alla produzione locale di energia.
Nel metodo LCA, invece, tiene conto non solo delle
emissioni derivate dalla combustione finale, ma
anche di tutte quelle emissioni che si originano
all’interno della catena di approvvigionamento dei
carburanti, come le emissioni dovute allo
11
Comune di Capo di Ponte
del tema ambientale con riferimento a tutte le
funzioni esercitate dal Comune. L’obiettivo
dell’SGA è quello di identificare tutti gli effetti
ambientali generati dall’esercizio delle normali
attività competenti al Comune, valutandone i punti
di forza e le debolezze (legislative, tecniche,
organizzative) e definendo quindi dei traguardi di
miglioramento della situazione con la prospettiva
di prevenire gli effetti ambientali della propria
attività. Il Comune è così in grado di ottimizzare le
proprie risorse, ridurre gli sprechi e migliorare la
propria immagine.
Il PAES e la certificazione ambientale
Inserire il tema del bilancio della CO2 nell’ambito
del processo di certificazione ambientale riassume
l’intenzione dell’amministrazione di perseguire una
politica di sviluppo sostenibile a tutto tondo. Una
politica, cioè, che non sia “limitata” al tema
energetico, che, per quanto di impatto e rilevanza
estrema nel nostro periodo storico, non
rappresenta certo l’unico elemento su cui
l’amministrazione deve focalizzare la propria
azione. Non a caso lo stesso schema EMAS pone
una particolare attenzione al tema energetico
evidenziato l’opportunità dell’individuazione del
“Manager dell’energia” che possa analizzare e
monitorare costantemente questo comparto
oggetto di registrazione ambientale.
I dati di Capo di Ponte
Mentre per i dati riferiti al patrimonio comunale è
stato impiegato l’approccio diretto attraverso il
Sistema di Gestione Ambientale in essere, per i
dati territoriali si è fatto riferimento a banche dati
rese disponibili dalla Regione Lombardia.
Questo “intreccio” tra il PAES ed EMAS
rappresenta esattamente il tipo di approccio
delineato dall’Unione Europea nella definizione
della c.d. cassetta degli attrezzi dello sviluppo
sostenibile
La fonte dei dati utilizzata è il database della
Regione Lombardia SIRENA. La banca dati rende
disponibili i dati di consumo energetico finale
riferiti al singolo comune divisi per settore e per
vettore. Le informazioni raccolte da SIRENA a
livello comunale derivano da un approccio
metodologico che si può definire "misto": da una
parte, le informazioni vengono elaborate secondo
una stima "top-down" a partire dalla
disaggregazione dei dati del Bilancio Energetico
su base provinciale, utilizzando opportuni
indicatori statistici (popolazione, numero di
addetti, ecc.), dall'altra considerando direttamente
alcune informazioni puntuali secondo un approccio
"bottom-up" (grandi impianti industriali inclusi nel
Registro Emission Trading, impianti a fonti
rinnovabili, ecc). SIRENA propone a livello
comunale una serie storica che va dal 2005 al
2010.
Ma la realizzazione concreta dello sviluppo
sostenibile passa anche attraverso aspetti
pragmatici e problematici. A livello locale è
importante tenere in debita considerazione la
difficoltà nella reperibilità dei dati necessari ad
implementare un bilancio di CO2 e soprattutto
fare in modo che questo bilancio possa essere
ripetuto negli anni, al fine di valutare le variazioni.
E’ spesso difficile contare su grandi disponibilità di
risorse da destinare alla redazione di questi
bilanci, per cui è importante fornire strumenti snelli
e di facile implementazione. Una parte rilevante
del lavoro è proprio quella di implementare un
sistema che consenta la facile reperibilità negli
anni dei dati necessari ed è proprio per questa
ragione che viene sviluppato, all’interno dell’ente,
un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) con lo
scopo di “stabilizzare” la raccolta dei dati
necessari e operare un monitoraggio costante
delle azioni previste nel piano.
La versione di SIRENA del 28/12/2012 si è
avvalsa di nuove fonti dati puntuali, che hanno
permesso una maggiore accuratezza dei dati
anche alla scala comunale. I nuovi data base e il
conseguente aggiornamento della metodologia
applicata in SIRENA sono stati applicati all'intera
serie storica pubblicata su SIRENA.
Maggiormente è sviluppato e maturo il SGA
maggiori sono i dati propri dell’ente che possono
essere utilizzati e più preciso diventa il bilancio.
Un Sistema di Gestione Ambientale (SGA)
consiste nella definizione di una modalità
organizzativa specifica destinata alla trattazione
Rispetto al settore dei trasporti, per cui SIRENA
non fornisce il dato disaggregato tra trasporti
12
Comune di Capo di Ponte
•
pubblici e privato, si è applicata la seguente
metodologia:
•
•
la quota delle emissioni derivante dai mezzi
comunali è stata calcolata a partire dai
consumi dei mezzi pubblici (dato acquisito
tramite il Sistema di Gestione Ambientale
attivo nel Comune);
la quota delle emissioni derivante dal
trasporto privato è stata quindi ottenuta
sottraendo dal dato complessivo SIRENA le
due quote precedenti.
Il PAES richiede, oltre ai consumi, anche i dati di
produzione locale di energia rinnovabile elettrica
e termica. Si è quindi proceduto alla verifica della
presenza di impianti fotovoltaici, idroelettrici, a
biogas/biomassa, etc realizzati dalla Pubblica
Amministrazione o da privati. Per le finalità del
PAES vengono presi in considerazione solo gli
impianti inferiori a 20 MW e non soggetti ad
Emission Trading Scheme – ETS.
la quota delle emissioni derivante dal
trasporto pubblico è stata calcolata
implementando un modello che prende in
considerazione i km percorsi annualmente dai
mezzi per il trasporto pubblico extraurbano
sul territorio comunale. Operativamente si è
verificata la presenza di linee di trasporto ad
uso pubblico; le tratte effettuate all’interno
del territorio comunale e la frequenza di
queste, arrivando così alla determinazione dei
km percorsi all’anno nel territorio comunale
oggetto dell’analisi. Sono quindi stati utilizzati
i fattori di conversione resi disponibili dalla
banca dati dei fattori di emissione medi per il
parco autoveicoli circolante in Italia di
SINANET6;
Il Comune ha installato, nel corso del 2011,
pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici comunali.
Sono in corso le attività istruttorie per il rilascio
della concessione per la realizzazione di una
centralina idroelettrica insieme ad altri comuni.
Edificio Impianto
Municipio
Asilo
Scuole medie
Palestra
TOTALE
“La banca dati dei fattori di emissione medi per il
parco autoveicoli circolante in Italia è stata realizzata
sulla base delle stime effettuate dell’inventario
nazionale delle emissioni, per la Convention on Longrange Transboundary Air Pollution (CLRTAP) di UNECE.
La metodologia elaborata ed applicata alla stima
delle emissioni degli inquinanti atmosferici è basata
sull’EMEP/EEA air pollutant emission inventory
guidebook 2009 ed è coerente con le Guidelines IPCC
2006 relativamente ai gas serra. È stato utilizzato
COPERT 4 v. 9.0, software il cui sviluppo è coordinato
dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, nell’ambito delle
attività dello European Topic Centre for Air Pollution
and Climate Change Mitigation (ETC/ACM). Le stime
sono state elaborate sulla base dei dati di input italiani
riguardanti il parco e la circolazione dei veicoli
(numerosità del parco, percorrenze e consumi medi,
velocità per categoria veicolare con riferimento ai cicli
di guida urbano, extraurbano ed autostradale, altri
specifici parametri nazionali). I fattori di emissione sono
calcolati sia rispetto ai km percorsi, e sono espressi in
g/km, che rispetto ai consumi (espressi in t/t), con
riferimento sia al dettaglio delle tecnologie che
all’aggregazione per settori, elaborati sia a livello
totale che distintamente per l’ambito urbano,
extraurbano ed autostradale. Vengono distinte le
6
Attivazione
Maggio 2011
Luglio 2011
Maggio 2011
Maggio 2011
MWh 2011
9,461
0,703
19,126
37,013
66,303
Tabella 2 Produzione di energia elettrica nel Comune di
Capo di Ponte. Fonte: Uffici Comunali
Sul territorio comunale è presente un piccolo
impianto di cogenerazione che produce energia
elettrica e termica installato già nel 2004 a
servizio della azienda agro-alimentare CISSVA.
Da qui si dirama una rete di teleriscaldamento a
servizio delle utenze comunali e di altre utenze
private del territorio. Non essendo disponibili dati
precisi in termini di produzione di energia elettrica
nell’anno di riferimento del BEI si ritiene di non
modificare il fattore di conversione dell’energia
elettrica.
emissioni allo scarico dalle emissioni not exhaust e,
relativamente alle emissioni di
composti organici
volatili non metanici (NMVOC) provenienti dai veicoli
alimentati a benzina, viene specificata la quota delle
emissioni
evaporative.”
http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sinanet/fetransp
/
13
Comune di Capo di Ponte
Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici si è
fatto riferimento alla banca dati nazionali
ATLASOLE, il sistema informativo geografico che
rappresenta l’atlante degli impianti fotovoltaici
entrati in esercizio. Dalle informazioni desunte
dalla banca dati (numero, potenza, data di
entrata in esercizio degli impianti installati nel
Comune), si è proceduto al calcolo della
produzione considerando mediamente 1370 h di
irraggiamento solare del territorio.7
Figura 1 Potenza cumulata in rapporto al n° di impianti nel
territorio di Capo di Ponte 2010 -2012 - Fonte ATLASOLE
Alla data del 31.12.2012 risultano in esercizio 39
impianti a partire dal 2010 (non risultano impianti
attivati nell’anno di riferimento 2005) per una
potenza complessiva di 340,50 KW.
Riferimento preso dal Sistema informazioni
geografiche per il fotovoltaico dell’UE Dipartimento
JRC
7
14
Comune di Capo di Ponte
Settore residenziale (Famiglie)
Inventario delle emissioni
Il settore residenziale, con 34.395,27 MWh nel
2005, è il consumatori maggiore di energia nel
comune e interessa il 62,09% del bilancio globale.
Dalla elaborazione dei dati effettuata risulta un
consumo energetico in MWh, riferita all’anno
2005, come di seguito riassunto:
Vettore
(MWh)
GAS NATURALE
TELERISCALDAMENTO
BIOMASSE
GASOLIO
ENERGIA ELETTRICA
GPL
BENZINA
Altri<2%
totale
15.060,47
1.685,00
12.710,59
12.240,99
6.155,55
4.338,20
2.970,21
236,17
55.397,18
Analizzando i dati relativi alla domanda di
energia per settore possiamo osservare che il
comparto residenziale incide in misura maggiore,
seguito dai settori industriale, terziario e trasporti.
Settore
RESIDENZIALE
INDUSTRIA NON ETS
TERZIARIO
di cui comunali
TRASPORTI URBANI
di cui comunali
AGRICOLTURA
(MWh)
34.395,27
2.996,28
5.097,45
926,73
6.642,90
67,99
6.265,29
Figura 3 Domanda di energia per vettore nel settore
residenziale (anno 2005), percentuali ricavate dai valori in
MWh, elaborazioni da dati SIRENA
Il metano è la fonte energetica più utilizzate dal
settore residenziale seguita dal gasolio e quindi
dall’energia elettrica. Il ricorso a fonti alternative
come il teleriscaldamento e la biomassa risulta
importante, anche se non è possibile definire con
precisione l’origine della biomassa (che quindi per
convenzione verrà indicata come 0 nelle emissioni).
Per quanto riguarda le emissioni di CO2 il settore
residenziale incide con 5.298,94 t/anno:
Figura 2 Incidenza per settore (MWh/anno) riferiti all'anno
2005
CO2 (t/anno)
Famiglie
Totale
15
5.298,94
11.395,69
%
46,50%
Comune di Capo di Ponte
Da ricordare che la biomassa viene considerata
tra le fonti rinnovabili e non incide sulle emissioni
di CO2.
In termini di emissioni energetiche l’industria
produce 1.171,32 tonnellate di CO2 pari al
10,28% del totale.
Settore industriale (Economia)
Settore terziario e edilizia pubblica (Economia)
Sono comprese in questa categoria le industrie che
non aderiscono al Sistema di scambio delle
emissioni di gas a effetto serra (Emission Trading
Scheme - ETS). Con un consumo calcolato in
2.996,28 MWh nel 2005, il settore industriale
costituisce il 5,41% del bilancio complessivo del
comune. La domanda del settore industriale è
maggiormente orientata verso i consumi di energia
elettrica (1.993,80 MWh) a cui fanno seguito i
consumi di metano (668,75 MWh), seguito a
distanza dal gasolio (119,86 MWh) e dal GPL
(78,85MWh).
Il settore terziario ha assorbito, nel 2005,
5.097,45 MWh, pari al 9,20% del consumo totale
del territorio.
I vettori principali impiegati in tale settore sono
l’energia elettrica (1.779,56 MWh) e il metano
(1.559,09 MWh), seguiti dal GPL (890,46 MWh).
Da segnalare la presenza di una centrale di
cogenerazione alimentata a metano che nel
produrre energia elettrica e termica a servizio
della azienda agroalimentare CISSVA, fornisce
teleriscaldamento alle utenze private e pubbliche
collegate.
Figura 5 Domanda di energia per vettore nel settore
terziario (anno 2005), percentuali ricavate dai valori di
MWh, elaborazioni da dati SIRENA
Figura 4 Domanda di energia per vettore nel settore
industriale (anno 2005), percentuali ricavate dai valori in
MWh, elaborazioni da dati SIRENA
In termini di CO2 equivalente si registrano livelli
pari al 13,82% (1.574,56 t/a) del totale di CO2
16
Comune di Capo di Ponte
emessa dal territorio, di cui l’energia elettrica
rappresenta certamente la fonte principale
(54,58%).
Edificio
All’interno del settore terziario sono stati
individuati i consumi energetici riferiti al
patrimonio comunale.
Municipio
Scuole medie
Scuola
elementare
Palestra
Minialloggi
anziani
TOTALE
Tutti i dati dettagliati del patrimonio comunale
sono riportati nella Analisi Ambientale Iniziale
disponibile presso gli uffici comunali.
Edificio
2005
2010
Scuole medie
Biblioteca
Ex scuole
Pescarzo
Municipio
Scuole
elementari
Ex Convento
Centro Anziani
TOTALE
Utenza
29,305
0,462
44,893
0,115
39,150
0,084
33,372
33,045
28,642
0,709
0,520
0,601
0,009
0,833
1,729
3,505
3,401
4,110
11,854
2,566
11,159
2,885
8,705
13,298
nd
1,819
97,178
16,781
1,098
6,357
120,129
16,661
0,781
7,334
108,476
2005
2010
2012
MWh
64
149
115,4
123,6
114,0
117
169,3
233,5
168,5
41
56,1
62,2
59,0
58
579,8
676,4
582,5
429
Nella Palestra, nel 2012, sono stati attivati sistemi
di controllo automatico che consentono risparmi
notevoli.
2011
MWh edifici comunali
Palestra
MWh da teleriscaldamento
2005
2010
2011
MWh
MWh
MWh
61,5
72,8
68,0
177,5
184,3
173,0
Edificio
MC di metano
2005
2010
mc
mc
2011
mc
2012
mc
Biblioteca +
1.405
4.943
2.804
nd
ambulatorio
Ex Scuole
3.648
nd
4.795
5.067
Pescarzo
Tabella 4 Domanda di energia termica da edifici comunali
Nel complesso il settore pubblico, esclusa
l’illuminazione stradale8, ha registrato, nel 2005,
un consumo di 676,73 MWh, di cui 523,40 MWh
di teleriscaldamento, 48,40 MWh di metano e
104,93 MWh di energia elettrica.
2011
MWh infrastrutture comunali
Tale settore rappresenta l’1,67% del consumo
totale del territorio e circa il 18,18% del terziario,
quindi una voce rilevante, ma da evidenziare che
rappresenta il 31,06% dei consumi di MWh di
teleriscaldamento di tutto il territorio.
Spogliatoi imp.
Sportivi,
0,048
0,023
0,020
Via Aldo moro 40
Campo sportivo,
0,000
1,080
2,081
Via San martino 12
Cimitero,
0,859
0,097
Via Rive
Cimitero,
2
0,009
0,007
Via Fucine
Cimitero,
1,404
1,100
Via Marconi
Mercato
nd
1,186
1,642
Acquedotto,
5,225
5,841
7,186
Loc. Racol sn
Acquedotto,
0,334
0,487
0,548
via Forno Fusori
Acquedotto,
0,141
0,120
0,147
Loc. Pie sn
Fognatura,
0,000
0,990
0,990
Via Bona sn
Fognatura
0,990
via Nazionale 3/5
Parco,
0,301
0,155
Loc. Seradina
TOTALE
7,748
12,300
21,687
Tabella 3 Domanda di energia elettrica degli immobili e
infrastrutture comunali
La quale viene presa in considerazione in apposito
paragrafo.
8
17
Comune di Capo di Ponte
Figura 6 Domanda di energia edifici pubblici comunali
(anno 2005) percentuali ricavate da valori in MWh,
elaborazioni da dati SIRENA
benzina con 2.963,02 MWh (44,60%). Si riscontra
invece un utilizzo marginale dei combustibili
cosiddetti
alternativi,
con
consumi
complessivamente inferiori al 6% (18,02 MWh per
il gas naturale, 302,98 MWh per il gas liquido e
63,29 MWh per il biocarburante).
Illuminazione pubblica
L’illuminazione pubblica rappresenta una voce di
particolare rilevanza sul consumo totale dell’ente.
Con circa 250,00 MWh stimati nel 2005
rappresenta una voce molto rilevante sul totale di
354,93 MWh di consumi di energia elettrica del
comparto pubblico (i restanti 104,93 MWh sono
riferiti al patrimonio immobiliare e alle
infrastrutture).
Il settore rappresenta lo 0,45% del consumo totale
del territorio e il 26,98% del consumo totale di
MWh del settore pubblico (comprensivo della voce
riscaldamento), nonché il 4,90% dell’intero
terziario.
Figura 8 Domanda di energia per vettore nel settore dei
trasporti (anno 2005) percentuali ricavate da valori in
MWh, elaborazione da dati SIRENA
Figura 7 Consumi elettrici per illuminazione pubblica (anno
2005) sul totale di EE consumata dal settore pubblico.
Percentuali ricavate da valori in MWh, elaborazioni da dati
SIRENA
Dall’analisi dei dati di emissioni inquinanti
osserviamo che, analogamente all’andamento dei
consumi energetici, il gasolio rappresenta il vettore
con i più alti livelli di emissione pari 879,82
tonnellate di CO2 (52,02%), seguito dalla
benzina con 737,79 tonnellate (43,65%).
Rispetto alle emissioni di CO2 il settore
illuminazione
pubblica
con
120,75
t/a
rappresenta il 8,28% del totale della CO2
emessa dalla PA.
Trasporti urbani
Il settore dei trasporti assorbe l’11,99% del
bilancio energetico comunale, con un consumo
annuo stimato in 6.642,90 MWh nel 2005. La
domanda energetica dei trasporti urbani vede
una netta predominanza nel consumo di gasolio
con 3.295,59 MWh (49,61%), seguito dalla
18
Comune di Capo di Ponte
Figura 9 Domanda di energia per categoria di veicolo
(anno 2005) percentuali ricavate da valori in MWh,
elaborazione da dati SIRENA
Figura 10 Domanda di energia del settore agricolo (anno
2005) percentuali ricavate da valori in MWh elaborazione
da dati SIRENA
Sul totale dei trasporti urbani il consumo dei veicoli
di proprietà comunale incide in misura residuale.
Dal punto di vista delle emissioni il settore
rappresenta il 14,57 % del totale del territorio.
Il parco veicoli comunali incide per l’1,02% sul
totale dei trasporti urbani (anno 2005) con 67,99
MWh, con un totale di 17,71 tonnellate di CO2
equivalente.
Agricoltura (Economia)
L’agricoltura rappresenta il settore di minore
consumo specifico per le modeste richieste
energetiche proprie del settore, ma nel caso
specifico, considerata la presenza di aziende del
settore, questo si colloca al terzo posto tra i più
energivori, prima del settore terziario.
L’agricoltura con 6.265,29 MWh di consumo
rappresenta l’11,31% delle richieste energetiche
del territorio. Di queste il 94,84% è rappresentato
dal gasolio.
19
Comune di Capo di Ponte
Comunemente per biomasse si intende l'insieme dei materiali organici di scarto prodotti a seguito di attività
umane e non più riutilizzabili in successive lavorazioni, ma che conservano un potenziale energetico, tale da
poter essere convertito in energia elettrica attraverso opportuni sistemi di valorizzazione.
Lo sviluppo di tecnologie adatte allo sfruttamento delle biomasse messe a punto e collaudate ha consentito
di realizzare ottime performance nella produzione di elettricità e calore da materiali naturali, quali legna
o colture destinate alla produzione di biocombustibili liquidi, come bioetanolo e biodiesel.
Diversamente da ciò che si crede comunamente, le biomasse sono a pieno titolo fonti di energia rinnovabile
in quanto la CO2 emessa dai processi di combustione non rappresenta un incremento dell'anidride
carbonica presente nell'ambiente, ma è la medesima che le piante hanno prima assorbito per svilupparsi e
che alla morte delle stesse tornerebbe nell'atmosfera attraverso i normali processi degradativi della
sostanza organica. L'utilizzo delle biomasse, dunque, accelera il ritorno della CO2 in atmosfera rendendola
nuovamente disponibile alle piante. Per questa ragione si dice che sono fonti a bilancio energetico nullo.
20
Comune di Capo di Ponte
Template inventario delle emissioni anno 2005
A Consumi finali di energia (MWh)
CONSUMI FINALI DI ENERGIA [MWh]
Combustibili fossili
Categoria
Energia
elettrica
Riscaldamento/
raffrescamento
Gas
naturale
GPL
Olio
combustibil
e
Gasolio
Benzina
Energie rinnovabili
Altri
Carbone combustibili
fossili
Lignite
Olio
vegetale
Bio
carburanti
Altre
biomasse
Energia
solare
termica
Energia
geotermica
Totale
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE:
Edifici, attrezzature/impianti comunali.
104,93
Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali)
1424,63
Edifici residenziali
2351,76
Illuminazione pubblica comunale
Agricoltura
Industrie (esclusi i soggetti contemplati nel Sistema europeo
di scambio delle quote di emissione-ETS)
Subtotale edifici, attrezzature/impianti e industrie
523,4
1161,6
48,4
676,73
1510,69
890,46
13,01
331,88
12529,24
3065,91
72,8
2551,37
12659,22
0,06
4170,73
3,36
34395,26
250
250
30,44
285,38
1993,8
6155,56
1685
668,75
15042,46
78,85
4035,22
5942,29
7,19
83,61
169,42
119,86
8945,4
7,19
0
43,28
223,65
3028,66
3295,59
24,71
0
2938,31
2963,02
6265,3
0
0
0
0
0
51,4
12710,62
0,04
3,46
0
2996,31
48754,33
0
67,99
223,65
6351,26
6642,9
TRASPORTI:
Parco veicoli comunale
Trasporti pubblici
Trasporti privati e commerciali
Subtotale trasporti
Totale
0
6155,56
0
1685
18,02
18,02
15060,48
302,98
302,98
4338,2
169,42
12240,99
(Eventuali) acquisti di elettricità verde certificata da parte del
comune [MWh]:
Fattore di emissione di CO2 par l'acquisto di energia elettrica
"verde" certificata (per la metodologia LCA):
21
2970,21
0
0
0
0
0
0
0
0
63,29
63,29
63,29
0
12710,62
0
3,46
0
55397,23
Comune di Capo di Ponte
B Emissioni di CO2 (t.)
emissioni di CO2 [t]/ emissioni di CO2 equivalenti [t]
Combustibili fossili
Categoria
Energia
elettrica
Riscaldamento/
raffrescamento
Gas
naturale
GPL
Olio
combustibil
e
Gasolio
Benzina
Energie rinnovabili
Lignite
Altri
Carbone combustibili
fossili
Olio
vegetale
Bio
carburanti
Altre
biomasse
Energia
solare
termica
Energia
geotermica
Totale
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE:
Edifici, attrezzature/impianti della PP.AA.
Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non PP.AA.)
Edifici residenziali
Illuminazione pubblica
Agricoltura
Industrie (esclusi i soggetti coinvolti nel mercato delle
emissioni ETS della UE)
Subtotale edifici, attrezzature/impianti e industrie
50,68
105,73
688,10
1135,90
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
166,18
202,13
3,63
88,61
0,00
0,00
0,00
0,00
1287,63
5298,94
2530,91
695,96
20,31
681,22
0,00
0,00
0,00
0,00
120,75
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
120,75
14,70
57,65
0,00
0,00
1586,59
1,79
0,00
0,00
0,00
1660,73
340,37
135,09
3038,58
17,90
915,99
23,33
47,27
32,00
2388,42
0,00
1,79
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
3,64
3,64
0,00
0,00
68,78
68,78
0,00
11,56
59,71
808,65
879,92
6,15
0,00
731,64
737,79
963,01
2973,14
234,64
9,78
305,16
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1171,32
9705,56
0,00
17,71
59,71
1612,71
1690,13
TRASPORTI:
Parco veicoli comunale
Trasporti pubblici
Trasporti privati e commerciali
Subtotale trasporti
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
ALTRO:
Smaltimento dei rifiuti
Gestione delle acque reflue
Altro - specificare
Subtotale gestione rifiuti, acque, altro
Totale
0,00
2973,14
Corrispondenti fattori di emissione di CO2 in [t/MWh]
0,483
Fattore di emissione di CO2 per l'energia elettrica non
prodotta localmente [t/MWh]
0,483
340,37
0,202
3042,22
0,202
984,77
0,227
47,27
3268,34
0,279
22
0,267
739,58
0,249
0,00
0,364
0,00
0,341
0,00
0,00
0,00
0
0,00
0
0,00
0
0,00
0
11395,69
0
Comune di Capo di Ponte
C Produzione locale di energia elettrica e corrispondenti emissioni di CO2
Energia elettrica prodotta localmente
(esclusi gli impianti ETS e tutti gli impianti/le unità > 20 MW)
Energia eolica
Energia idroelettrica
Fotovoltaico
Cogenerazione di energia elettrica e termica
Altro - specificare
Totale
Energia
elettrica
prodotta
localmente
[MWh]
Vettori energetici [MWh]
Gas naturale
0
0
Combustibili fossili
Olio
GPL
combustibil
0
0
Lignite
Carbone
0
0
Vapore
Rifiuti
Olio
vegetale
Altre
biomasse
Altre fonti
rinnovabili
Altro
0
0
0
0
0
0
Fattori di emissione di
emissioni
CO2 per la produzione di
di CO2 /
energia elettrica in
CO2-eq [t]
[t/MWh]
0
D Produzione di energia termica/raffrescamento (teleriscaldamento/teleraffrescamento/cogenerazione) e corrispondenti emissioni di CO2
Produzione locale di Energia termica/raffrescamento
Cogenerazione di energia elettrica e termica
Impianto(i) di teleriscaldamento/teleraffrescamento
Altro - specificare
Totale
Vettori energetici [MWh]
Calore/fredd
o prodotti
localmente
[MWh]
Gas naturale
1685
1685
1685
1685
Combustibili fossili
Olio
GPL
combustibil
e
Lignite
Carbone
Rifiuti
Olio
vegetale
Altre
Altre fonti
biomass
rinnovabili
e
Altro
Fattori di emissione di
emissioni CO2 per la produzione
di CO2 /
di energia
CO2-eq [t] termica/raffrescamento
in [t/MWh]
340,37
0
0
0
23
0
0
0
0
0
0
340,37
0,202
Comune di Capo di Ponte
2010, già in calo rispetto al 2005, situazione che,
in realtà, non corrisponde al dato effettivo che
vede la popolazione al 31.12.2010 pari a 2519
e in linea con il 2011 pari a 2157.
Piano d’azione
Verrà quindi effettuato il calcolo sulla base di
questo dato al 31.12.2010.
Obiettivi di riduzione
Lo scopo del piano d’azione è quello di
individuare specifiche azioni da attuare al fine di
realizzare un’effettiva riduzione di consumi
energetici e di emissioni inquinanti del 20% al
2020, in attuazione dell’obbiettivo del 20/20/20
assunto nel dicembre 2008 dall’Unione Europea,
nell’ambito del “Sustainable Energy Europe”.
Il grafico sottostante riporta la popolazione nei
diversi anni e le previsioni di andamento al 2021
come calcolato dall’ISTAT.
Tre sono le linee di sviluppo della Direttiva
Europea in tema di riduzione delle emissioni:
1. Riduzione dei consumi da fonti primarie;
2. Riduzione del 20% dei gas climalteranti;
3. Aumento del 20% dell’impiego di fonti
rinnovabili.
Raggiungere tali obiettivi non è cosa facile, specie
per un’amministrazione locale considerando i suoi
poteri normativi e soprattutto l’attuale situazione
economica che, se da un lato evidenzia
l’importanza strategica della razionalizzazione
energetica, dall’altro riduce la capacità di
investimento tanto dei privati quanto delle
imprese.
Figura 11 Popolazione residente dal 1991 al 2010 e
previsioni al 2021
Riduzione dei consumi
Al 2005 si registra un consumo pari a 55.397,18
MWh distribuito nei seguenti settori:
Per tali ragioni si è cercato di esprimere azioni
concrete e coerenti con gli scenari pensati e
pianificati, nonché di evitare ottimistici superamenti
degli obiettivi imposti.
Settore
Edifici attrezzature e impianti comunali
Illuminazione pubblica comunale
Edifici attrezzature e impianti terziari
Edifici residenziali
Industrie (non ETS)
Trasporti
Agricoltura
Le previsioni demografiche
Attraverso la verifica con l’Annuario Statistico
della Regione Lombardia per il Comune di Capo
di Ponte è prevista una diminuzione della
popolazione al 2021 pari a 2182 abitanti contro i
2448 del 2005.
MWh
676,73
250,00
4.170,72
34.395,27
2.996,28
6.642,90
6.265,29
Tabella 5 Domanda di energia (anno 2005)
Va anzitutto rilevato che il settore industriale, pur
non rappresentando le voci più significative
dell’intero bilancio è comunque rilevante sul totale
del bilancio. Tuttavia il Comune non ha
competenze su tale settore, per cui le azioni del
Piano si concentreranno su altri settori.
Per ragioni prudenziali si ritiene di non fissare
l’obiettivo al 2020 considerando la diminuzione
della popolazione, ma di mantenere il livello di
popolazione al 2005.
Va chiarito che le linee guida redatte dal JRC
consentono la facoltà di non considerare nel
bilancio delle emissioni il settore industriale
proprio per le ragioni sopra indicate. Per tale
A questo però va aggiunto che i dati ISTAT di
previsione
della
popolazione
al
2021
consideravano un andamento intermedio, all’anno
24
Comune di Capo di Ponte
motivo
l’Amministrazione
Comunale
congiuntamente con il gruppo di lavoro, ha deciso
di concentrare le azioni solamente sugli altri
settori. Il PAES, quindi, verrà redatto escludendo
gli apporti del settore industriale nonché qualsiasi
tipo di intervento ad esso collegato.
al settore residenziale10 e il 16,53% (1.690,13
t/a) si riferiscono al settore trasporti.
Ridurre i consumi da fonti primarie del 20% al
2020 significa calcolare il fabbisogno energetico
al 2020 mediante la divisione della domanda di
energia al 2005 pari a 52.400,90 MWh (tale
valore non prende in considerazione il settore
industrie)9 diviso la popolazione 2448 e quindi
moltiplicare la domanda per abitante per le
proiezioni al 2020 pari a 2519 abitanti.
Il risultato 53.920,70 MWh definisce il fabbisogno
energetico totale al 2020 (escluso sempre il
settore secondario) il cui 20% è 10.784,14 MWh.
Abbattimento emissioni
Considerando la quantità di CO2 prodotta dal
territorio comunale nel 2005 (escludendo come
sopra le emissioni derivanti dal settore secondario
industriale), pari a 10.224,37 t/a
Settore
Edifici attrezzature e impianti comunali
Illuminazione pubblica comunale
Edifici attrezzature e impianti terziari
Edifici residenziali
Industrie (non ETS)
Trasporti
Agricoltura
t/a
166,18
120,75
1.287,63
5.298,94
1.171,32
1.690,13
1.660,73
Tabella 6 Emissioni CO2 (anno 2005)
è possibile quantificare una riduzione della
quantità prodotta al 2020 che si attesta sulle
2.104,18 t/a di CO2.
Il calcolo viene fatto considerando le emissioni pro
capite del 2005 che corrispondono 4,18 t/a CO2
ab e moltiplicando il risultato per gli abitanti
previsti al 2020 (2519 abitanti previsti).
Delle emissioni totali riferite al 2005 sul territorio
comunale il 51,83% (5.298,94 t/a) si riferiscono
I dati e le percentuali riportate di seguito sono al
netto del settore industriale.
9
10
25
Le percentuali sono al netto del settore industriale.
Comune di Capo di Ponte
2005
Consumi di energia (MWh)
52.400,90
2020 senza azioni
PAES
53.920,70
Emissioni di CO2 (t)
10.224,37
10.520,91
8.416,73
2448
2519
2519
Abitanti
2020 con azioni
PAES
43.136,56
Obiettivo di riduzione al 2020 (MWh)
10.784,14
Obiettivo di riduzione al 2020 CO2 (t)
2.104,18
Figura 12 Scenario del PAES al 2020
26
Comune di Capo di Ponte
di CO2 attraverso la realizzazione di pannelli
fotovoltaici a servizio di edifici pubblici, e
l’impiego di teleriscaldamento ormai da diversi
anni, nonché ha attuato una politica di diffusione e
comunicazione che è risultata molto positiva nello
sviluppo di fonti energetici rinnovabili a servizio
delle abitazioni private.
Aumento della quota di fonti rinnovabili
Nel 2005 la richiesta di energia da fonti
rinnovabili corrispondeva al 24,29% del totale11.
Il residenziale è il settore che maggiormente fa
ricorso a fonti di energia rinnovabile (99,50%),
impiegando principalmente biomasse (12.659,22
MWh). Il settore dei trasporti invece, con l’impiego
di biocombustibili, consuma circa 63,29 MWh.
L’obiettivo del 20% del Piano è funzionale al fatto
che si tratta di amministrazione locale di piccole
dimensioni, che si colloca in un territorio con
dinamiche
economiche
difficili,
soprattutto
nell’attuale momento storico. Si è quindi cercato di
valutare risultati realistici e il più possibile attuabili
attraverso l’intervento dell’amministrazione locale.
Il settore a cui si impone l’obiettivo più rilevante
è
indubbiamente
quello
residenziale,
prevalentemente
attraverso
interventi
sull’efficienza degli impianti,
si impone una
riduzione delle emissioni di circa 1.310,07 t/a.
Il settore a cui si impone l’obiettivo più importante
dal punto di vista della buona riuscita del PAES,
non tanto per il raggiungimento dell’obiettivo
finale, quanto per la capacità di fornire spunti
riproducibili sul territorio e del buon esempio da
offrire ai cittadini, è quello Pubblico, le cui azioni
previste contribuiscono alla riduzione pari a
266,66 t/a.
Figura 13 Ricorso a fonte rinnovabili per settore (anno
2005) sul totale di fonti rinnovabili impiegate. Percentuali
ricavate dai MWh fonte SIRENA
Aumentare del 20% la quota di energia da fonti
rinnovabili nella copertura dei consumi finali
significa passare da 12.725,93 MWh12 a
15.271,12 MWh di consumo da tali fonti di
energia.
Per contro, è anche il settore che potrebbe
risentire
maggiormente
degli
impedimenti
burocratici e dei limiti imposti dalla legge.
Anche al settore terziario, attraverso azioni
mirate alla riqualificazione degli edifici, si pone un
obiettivo di riduzione pari a 176,49 t/a, mentre
nel settore dell’agricoltura l’obiettivo di riduzione
è pari a 58,66 t/a.
Incrementando del 20% il ricorso a fonti di
energia rinnovabile e nel contempo riducendo i
consumi energetici del 20%, si avrebbe al 2020
un consumo percentuale di energia da fonti
rinnovabili del 35,40% sul totale. Incrementare
ulteriormente le fonti rinnovabili consentirebbe un
abbattimento maggiore delle emissioni nel
territorio.
Infine, al settore dei trasporti, è imposto l’obiettivo
di riduzione di circa 574,30 t/a. Si tratta di un
obiettivo sicuramente ambizioso e di difficile
conseguimento perché richiede non un investimento
economico ma un cambio di abitudini da parte dei
cittadini che
devono modificare l’utilizzo
dell’automobile e porre in essere comportamenti
differenti.
Visione generale del Piano
Il Comune di Capo di Ponte ha intrapreso negli
ultimi anni una politica di riduzione delle emissioni
Sempre al netto del settore industriale.
Dato comprensivo di biomassa, collettori solari e
biocarburanti impiegati nel 2005.
11
12
27
Comune di Capo di Ponte
Monitoraggio
Il sistema di monitoraggio è attuato attraverso
l’applicazione degli strumenti già esistenti
all’interno del Comune (sulla base degli schemi
ISO 14001 e del Regolamento EMAS III). La
normativa della certificazione, infatti, prevede
obbligatoriamente la definizione di un sistema di
monitoraggio per la verifica periodica degli
obiettivi definiti e dei risultati raggiunti, nonché del
miglioramento delle performance ambientali
stabilite. Il sistema viene annualmente verificato
da un certificatore accreditato Accredia che può
togliere la certificazione qualora rilevi che il
sistema di monitoraggio non sia adeguato alle
esigenze.
della situazione che consente di dare indicazioni su
come agire per non mancare la realizzazione
degli obiettivi; 5) unitamente all’aggiornamento
dell’AAI, si procede anche ad acquisire le
informazioni necessarie per aggiornare il set
d’indicatori già presente; 6) annualmente viene
svolta una verifica da parte del certificatore
(soggetto di Terza Parte) accreditato Accredia che
conferma o meno la certificazione del sistema in
base al raggiungimento degli obiettivi e al
perseguimento del “miglioramento continuo”,
concetto base della certificazione ambientale.
Gli audit vengono svolti con periodicità
quadrimestrale sulla base di una calendario
definito all’inizio dell’anno da parte del Comitato
Guida (Programma audit). L’audit viene gestito
mediante la preliminare predisposizione di un
Piano Audit, il quale definisce:
I monitoraggi vengono effettuati con strumenti
differenti tra loro collegati: 1) con periodicità
quadrimestrale vengono effettuati degli audit
interni13, svolti da personale qualificato ISO
19001, che consentono di verificare lo stato di
avanzamento degli obiettivi e delle azioni previste
e deliberate dall’amministrazione; 2) l’eventuale
mancato raggiungimento degli obiettivi nei termini
previsti comporta l’avvio di una procedura
parallela di “non conformità” e risoluzione quindi
della criticità rilevata, della quale deve essere
data contezza del perché si sia verificato il
problema e come è stato affrontato e risolto; 3)
ogni anno l’Analisi Ambientale Iniziale e la
Dichiarazione Ambientale, documenti che
contengono le informazioni dell’inventario di base
della CO2, vengono aggiornati al 31.12 dell’anno
precedente; 4) sempre con periodicità almeno
annuale la Direzione (Giunta) provvede a
verificare, attraverso il Riesame della Direzione,
il
funzionamento
dell’intero
sistema
(Aggiornamento AAI e inventario CO2; Controllo
registro non conformità e attuazione delle azioni
correttive e preventive; Verifica stato di
avanzamento programma di miglioramento e
PAES; Aggiornamento registro degli indicatori;
Predisposizione Report UE; Aggiornamento banca
dati Cariplo) e il raggiungimento degli obiettivi e
delle azioni deliberate attraverso un riesame
gli obiettivi dell’audit.
i documenti di riferimento.
il campo di azione dell’audit.
I soggetti coinvolti.
All’esito dell’Audit, viene predisposto un rapporto
che richiamando le voci del piano audit deve dare
contezza in modo completo, accurato, conciso e
chiaro delle attività svolte e delle risultanze.
Il rapporto viene esaminato dal Comitato Guida, il
quale decide le eventuali azioni (Raccomandazioni
e/o
azioni
correttive/preventive)
da
intraprendere per risolvere situazioni critiche che si
sono riscontrate.
Le RACCOMANDAZIONI: sono azioni che devono
essere messe in atto per evitare che una situazione
riscontrata diventi “critica”.
Le NON CONFORMITA’: è una situazione critica
che deve essere gestita dall’amministrazione
affinché venga risolta positivamente.
Le AZIONI CORRETTIVE/PREVENTIVE: sono gli
interventi decisi dal Comitato Guida per
prevenire/risolvere le situazione critica riscontrata
in sede di Audit.
È una valutazione
sistematica, documentata,
periodica e obiettiva delle prestazioni ambientali di
un’organizzazione, del sistema di gestione e dei
processi destinati alla tutela
13
Gli indicatori scelti sono i seguenti:
28
Comune di Capo di Ponte
Settore
N.
1
2
Trasporti
3
4
Pubblico
Residenziale
Terziario
Comunicazione
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Indicatore
Emissioni di CO2 derivanti dal settore trasporti nel suo complesso
(pubblico e privato)
Rapporto tra i consumi di metano o combustibili alternativi per
l’autotrazione e i consumi totali per l’autotrazione del parco auto
circolante nel territorio(consumi espressi in MWh)
N° veicoli comunali a metano o gpl rispetto al n° totale di veicoli di
proprietà dell’ente
CO2 derivante dai consumi di energia elettrica, energia termica
edifici comunali
N° punti luce sostituiti all’anno
MWh consumo energia elettrica illuminazione Pubblica
Variazione % annua consumi energia elettrica II PP
N° votive sostituite con lampade a LED
MWh consumo energia edifici comunali
Variazione % annua consumo energia edifici comunali
% acquisti verdi comunali
CO2 derivante dal settore residenziale
N° impianti fotovoltaici installati e potenza disponibile nel settore
privato
CO2 derivante dal settore terziario
N° incontri realizzati con tecnici
N° mostre o manifestazioni realizzate
N° incontri o scambi internazionali realizzati
N° incontri pubblici realizzati
N° progetti didattici realizzati nelle scuole
29
Comune di Capo di Ponte
Le azioni
Si riporta di seguito il catalogo delle azioni che l’Amministrazione ha intenzione di porre in essere nei prossimi
anni e, evidenziate in grigio, quelle già realizzate dal 2005 al 2012.
Settore
N°
Azione
Trasporti
1
2
3
4
Miglioramento efficienza autovetture privati
Sostituzione parco veicoli comunali
Sviluppare il servizio di car pooling
Realizzazione piste ciclopedonali
Riqualificazione impianto di illuminazione
pubblica
Sostituzione lampade votive con nuove
lampade a LED
Interventi di riqualificazione energetica del
Municipio come da diagnosi energetica
svolta
Interventi per la razionalizzazione dei
consumi di riscaldamento della Palestra
Interventi per la razionalizzazione dei
consumi di riscaldamento delle Scuole e del
Municipio
Impianti fotovoltaici già realizzati su edifici
comunali
Installazione erogatori per doccia a basso
flusso presso impianti sportivi comunali, ed
altri edifici comunali
Realizzazione
centralina
idroelettrica
insieme ai comuni di Cedegolo e Paspardo
Sensibilizzazione
all’uso
corretto
di
apparecchiature e impianti presso le scuole,
gli edifici pubblici e i cittadini
Acquisti verdi
Aumentare la raccolta differenziata dei
rifiuti
Impianti fotovoltaici esistenti al 31.12.2012
Regolamento energetico comunale
Regolamento energetico comunale
Impianti fotovoltaici esistenti al 31.12.2012
Seminari tecnici e incontri con il pubblico
Mostre
Sito internet
Diffusione della Dichiarazione Ambientale
EMAS
Gemellaggi energetici
Informazione dal fotovoltaico
Attività educativa nelle scuole
TOTALE
OBIETTIVO al 2020
5
6
7
8
9
Pubblico
10
11
12
13
14
15
Residenziale
Terziario
Agricoltura
Comunicazione
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
30
MWh
risparmiati
1.355,53
4,42
782,46
317,55
tCO2
risparmiati
292,20
1,16
201,87
79,07
94,26
45,53
7,17
3,47
70,03
11,15
16,85
3,40
35,50
7,17
102,34
49,12
6,16
1,25
260,90
126,01
81,80
19,56
Non quantificabile
Non quantificabile
--
124,91
337,50
4.750,87
809,45
122,20
162,00
1.023,16
176,49
58,66
Non quantificabile
Non quantificabile
Non quantificabile
Non quantificabile
Non quantificabile
Non quantificabile
Non quantificabile
Non quantificabile
Non quantificabile
Non quantificabile
Non quantificabile
Non quantificabile
Non quantificabile
Non quantificabile
2.386,18
2.104,18
Comune di Capo di Ponte
Azione 1 – Miglioramento efficienza autovetture privati
Settore: TRASPORTI
Premessa
A partire dal 23 gennaio 2008, il sistema dei trasporti, così fortemente dipendente dai consumi di petrolio, è
entrato a far parte dei provvedimenti di limitazione delle emissioni climalteranti.
Mentre l'Europa, preparandosi al peggio, ha ridotto del 7,9% le proprie emissioni rispetto al 1990, in Italia
esse sono cresciute del 12,1%, soprattutto a causa dell'aumento dei consumi per i trasporti (ben il 27% in
più), che ora rappresentano già un terzo dei consumi energetici nazionali. Una crescita inarrestabile
nonostante gli aumenti dei prezzi dei combustibili. Lo squilibrio italiano è essenzialmente motivato da uno dei
tassi di motorizzazione più alti d'Europa e del mondo, a percorrenze medie in auto maggiori degli altri paesi
e un trasporto merci eccessivamente squilibrato verso la gomma.
Le automobili, nel corso degli ultimi anni, sono diventate un po' più efficienti. Non certo perché circolano con
più persone a bordo ma perché sono aumentati i rendimenti dei motori (mediamente del 13% in questi ultimi
10 anni). Purtroppo contemporaneamente sono aumentati in Europa i chilometri percorsi del 20%.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Riduzione delle emissioni derivanti dalla circolazione di autovetture a parità di Km percorsi.
Tutti i cittadini – distributori di carburanti
Descrizione dell’azione
Attraverso una campagna informativa si vuole provvedere alla incentivazione dei proprietari di autovetture
alla sostituzione del proprio mezzo con uno maggiormente “eco-friendly”.
Sarà importante, ai fini dell’incentivazione, coinvolgere anche i distributori di carburante del territorio
affinché si dotino di impianti adatti.
Si stima di poter convertire, in sette anni, il 5% del parco automezzi privati (1606 anno 2010) da benzina o
diesel, soprattutto se di una certa età, con mezzi a GPL o metano
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2013-2020
Non disponibile
2.000,00 per attività di comunicazione
1.355,53 MWh
292,20 t/a
Comune, rivenditori autovetture, distributore locale
31
Comune di Capo di Ponte
Azione 2 – Sostituzione parco veicoli comunali
Settore: TRASPORTI
Premessa
Il patrimonio comunale è costituito da 6 automezzi alimentati in parte a gasolio e in parte a benzina.
2005
2006
2007
2008
2009
2010
litri benzina
2.412,65
1.407,68
1.114,13
1.111,83
1.335,52
1.335,76
litri gasolio
4.177,06
4.396,21
4.200,81
4.760,87
5.250,46
4.966,14
IMMATRIC.
TARGA/TELAIO
AUTOBUS
FIAT PUNTO
FIAT PANDA
1994
2003
1991
AA 429 GN
CL 705 AN
BS D60283
COMB.
B/G*
G
B
B
AUTOCARRO LEOMAR
1997
AN 038 JY
G
TRATTORE CARRARO
2001
ABP888
G
LAND ROVER DEFENDER
2006
ZA 158 TR
G
TIPO AUTOMEZZO
SERVIZIO
Scolastico
Polizia municipale
Interventi
sul
territorio
Interventi
sul
territorio
Protezione civile
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Ridurre le emissioni generate dai veicoli comunali.
Comune
Descrizione dell’azione
L’amministrazione intende provvedere alla sostituzione di due automezzi con veicoli a GPL o elettrici, anche
in una prospettiva di buona prassi per il cittadino.
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2015-2020
60.000 €
Bandi Regione Lombardia - Ministero
4,42 MWh
1,16 t/a
Ufficio Tecnico
32
Comune di Capo di Ponte
Azione 3 – Sviluppare l’uso del carpooling
Settore: TRASPORTI
Premessa
Il termine car pooling, corrispondente in italiano ad auto di gruppo o concarreggio, indica una modalità di
trasporto che consiste nella condivisione di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine principale
di ridurre i costi del trasporto. È uno degli ambiti di intervento della mobilità sostenibile. Uno o più dei
soggetti coinvolti mettono a disposizione il proprio veicolo, eventualmente alternandosi nell'utilizzo, mentre
gli altri contribuiscono con adeguate somme di denaro a coprire una parte delle spese sostenute dagli
autisti. Tale modalità di trasporto è diffusa in ambienti lavorativi o universitari, dove diversi soggetti, che
percorrono la medesima tratta nella stessa fascia oraria, spontaneamente si accordano per viaggiare
insieme.
Vantaggi
• Essendo le autovetture progettate per un minimo di 4 o 5 occupanti e solitamente utilizzate dal solo
guidatore, il concarreggio potenzialmente potrebbe migliorare la congestione del traffico riducendo
il numero di veicoli in circolazione e senza abbisognare di investimenti in nuove infrastrutture.
• Risparmio economico in termini di costo pro-capite di carburante, olio, pneumatici, pedaggi, costi di
parcheggio ecc.
• Riduzione dell'inquinamento, sempre a causa del minor numero di mezzi in circolazione.
• Miglioramento dei rapporti sociali tra le persone.
• Nessun problema con le normali RC Auto in Italia
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Riduzione delle emissioni derivanti dalla circolazione di autovetture a parità di Km percorsi.
Tutti i cittadini tra i 20 e i 64 anni
Descrizione dell’azione
Attraverso una campagna informativa si vuole incentivare l’uso del carpooling, attraverso l’utilizzo di
strumenti di social network usati dai giovani come i portali www.bring-me.it www.blablacar.it
Pur risultando difficile il calcolo del risparmio ottenibile, si può considerare di riuscire a coinvolgere anche
solo il 50% dei giovani tra i 15 e 29 anni (dato 2011 pari a 382) e solamente per eventi particolari in zone
quali Milano (concerti, eventi particolari, frequenza universitaria) quindi con una distanza media, andata e
ritorno di 100 km considerando anche solo 1 evento al mese e prendendo come riferimento le emissioni di
un’auto di piccole dimensioni.
Nonché ipotizzare un coinvolgimento della popolazione lavorativa in generale fino ai 64 anni (dato 2011
pari a 1520) considerando 200 giornate lavorative.
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2013-2020
1.000,00 per comunicazione
Risorse proprie
782,46 MWh
201,87 t/a
Comune
33
Comune di Capo di Ponte
Azione 4 – Percorsi ciclopedonali
Settore: TRASPORTI
Premessa
Molte persone rinunciano all’utilizzo della bicicletta per i pericoli dati dalla condivisione della sede stradale
con automezzi di ogni genere e tipo, a cui spesso si aggiunge lo spiacevole inconveniente dello smog. Gli
spostamenti casa-lavoro spesso avvengono lungo strade extraurbane; la realizzazione di percorsi
ciclopedonali di collegamento di tutto il territorio può incentivare l’utilizzo dei “mezzi a trazione umana”
anziché gli automezzi
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Riduzione dei consumi energetici derivanti dal trasporto urbani
Tutti i cittadini e turisti
Descrizione dell’azione
Attraverso l’intervento economico e di organizzazione dell’Unione dei Comuni della media Valle Camonica –
Civiltà delle Pietre è stata realizzata una pista ciclopedonale di collegamento di tutti i comuni membri che
verrà inaugurata il 5 maggio 2013.
Si stima che circa il 5% della popolazione che attualmente impiega l’autovettura modificherà il proprio
comportamento impiegando la bicicletta in presenza di percorsi ciclopedonali organizzati e in sicurezza.
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2013
600.000,00 € di cui 25.000,00 quota comunale
Comune – membri Unione – Provincia di Brescia
317,55 MWh
79,07 t/a
Unione dei Comuni
34
Comune di Capo di Ponte
Azione 5 – Riqualificazione impianto di illuminazione pubblica
Settore: PUBBLICO
Premessa
Attraverso lo studio del PRIC e dei dati conosciutivi acquisiti l’Amministrazione intende realizzare interventi di
sostituzione di tutte le lampade dell’illuminazione pubblica con lampade a LED o ad alta efficienza
energetica, meno energivore e con necessità di manutenzioni ridotte.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Riduzione dei consumi energetici e conseguente riduzione delle emissioni di CO2 attraverso l’utilizzo di
apparecchi e lampade di nuova generazione a maggiore efficienza (miglior rapporto lumen/watt) e in
particolar modo di dispositivi LED e attraverso la riduzione del livello di illuminamento al suolo durante le
fasce orarie notturne, possibile a fronte di un decremento del flusso veicolare.
Comune e Ente proprietario dei pali
Descrizione dell’azione
Manutenzione ordinaria e straordinaria ed interventi di ammodernamento e riqualificazione finalizzati al
risparmio energetico e alla riduzione dei costi di gestione.
Sostituzione di tutto i corpi illuminanti costituiti da lampade non conformi e/o obsolete con nuovi corpi
illuminanti a LED che rispettino la normativa vigente in Regione Lombardia e l’installazione dei regolatori di
flusso sui relativi quadri.
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2015-2020
40.000,00 €
Ministeriale
94,26 MWh
45,53 t/a
Comune e Soc. proprietaria impianti
35
Comune di Capo di Ponte
Azione 6 – Sostituzione lampade votive con nuove lampade a LED
Settore: PUBBLICO
Premessa
Il Comune vuole aderire al progetto VotivA+ per la sostituzione delle lampade votive del cimitero con
altrettante a LED. Con un assorbimento di soli 0,20 watt, le lampade elettroniche a LED omaggiate all’interno
del progetto votivA+, permettono alle strutture cimiteriali coinvolte di risparmiare oltre il 90% dei consumi –
e, di conseguenza, dei costi – connessi all’illuminazione cimiteriale, senza che sia necessario effettuare alcun
tipo di intervento sugli impianti preesistenti. Basta solo svitare dal proprio alloggiamento la vecchia lampada
ad incandescenza ed avvitare al suo posto la lampada elettronica a LED.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Riduzione del 90% dei consumi energetici del cimitero
Comune
Descrizione dell’azione
Sostituzione di tutte le lampade votive del cimitero con nuove lampadine a LED da 0,20 W attraverso
l’adesione al progetto VotivA+ del Ministero dell’ambiente e partner della Campagna Italiana per l’energia
sostenibile e il Patto dei Sindaci.
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2014
0 partecipazione a Bando Ministeriale
Bando Ministeriale
7,17 MWh
3,47 t/a
Ufficio Anagrafe
36
Comune di Capo di Ponte
Azione 7 – Interventi di riqualificazione energetica del Municipio come da Settore: PUBBLICO
diagnosi energetica svolta
Premessa
E’ stata realizzata una diagnosi energetica del patrimonio comunale che ha consentito la valutazione
specifica degli interventi possibili sui diversi edifici.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Minimizzazione delle dispersioni termiche
Comune
Descrizione dell’azione
Nell’ambito del progetto, finanziato dalla Fondazione Carilo, di diagnosi energetica del Municipio, sono stati
previsti due interventi di risparmio energetico, uno riguardante l’involucro e l’altro riguardante l’impiantistica.
“Per quanto riguarda l’involucro edilizio, presentando le pareti esterne una trasmittanza particolarmente elevata
che da sola causa il 59% del totale delle perdite di potenza per trasmissione del calore verso l’esterno, si
propone la posa di un cappotto esterno di 12 cm, per verificare i limiti di trasmittanza previsti da Regione
Lombardia. Non si è presa in considerazione la sostituzione dei serramenti in quanto la stessa risulterebbe molto
onerosa, e perciò con tempi di rientro lunghi pur rappresentando il 15% delle perdite per trasmissione.
Il primo intervento ipotizzato prevede pertanto la realizzazione di un cappotto esterno mediante l’aggiunta di
uno strato isolante di spessore pari a 12 cm.”
A livello impiantistico si propone l’installazione di un impianto solare fotovoltaico
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2015-2020
126.000 €
Bandi Ministeriali o regionali
58,74 MWh + 11,29 MWh = 70,03 MWh
5,70 t/a + 5,45 t/a = 11,15 t/a
Ufficio Tecnico
37
Comune di Capo di Ponte
Azione 8 – Interventi per la razionalizzazione dei consumi di riscaldamento Settore: PUBBLICO
della Palestra
Premessa
Gli edifici sono responsabili del 40% del totale del consumo dell'energia EU e spesso sono il più grosso
consumatore di energia e di emissioni di CO2 per quanto riguarda l'area urbana. Pertanto, è cruciale
elaborare politiche efficienti per ridurre il consumo di energia e le emissioni di CO2 in questo settore.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Razionalizzare i consumi energetici degli edifici comunali
Comune
Descrizione dell’azione
Installazione di un sistema di controllo dei consumi verificabile a distanza per la regolazione del
riscaldamento della Palestra con installazione di sensori di temperatura, sistemi di rilevazione mediante PC e
scheda GSM per l’accensione e spegnimento programmato. L’impianto, attivato tra il 2011 e il 2012 ha già
evidenziato notevoli risparmi.
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2012
3.500,00 €
Comune
16,85 MWh
3,40 t/a
Ufficio Tecnico
38
Comune di Capo di Ponte
Azione 9 – Interventi per la razionalizzazione dei consumi di riscaldamento Settore: PUBBLICO
della Scuola secondaria e del Municipio
Premessa
Gli edifici sono responsabili del 40% del totale del consumo dell'energia EU e spesso sono il più grosso
consumatore di energia e di emissioni di CO2 per quanto riguarda l'area urbana. Pertanto, è cruciale
elaborare politiche efficienti per ridurre il consumo di energia e le emissioni di CO2 in questo settore.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Razionalizzare i consumi energetici degli edifici comunali
Comune
Descrizione dell’azione
Installazione di un sistema di controllo dei consumi verificabile a distanza per la regolazione del
riscaldamento delle Scuole e del Municipio riferito ad ogni singolo termosifone su cui vengono installati
sensori termici regolabili autonomamente..
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2016-2018
10.000,00 €
Comune
35,50 MWh
7,17 t/a
Ufficio Tecnico
39
Comune di Capo di Ponte
Azione 10 – Impianti fotovoltaici già realizzati su edifici comunali
Settore: PUBBLICO
Premessa
Gli edifici sono responsabili del 40% del totale del consumo dell'energia EU e spesso sono il più grosso
consumatore di energia e di emissioni di CO2 per quanto riguarda l'area urbana. Pertanto, è cruciale
elaborare politiche efficienti per ridurre il consumo di energia e le emissioni di CO2 in questo settore.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Aumento della produzione di energia da fonte rinnovabile
Comune
Descrizione dell’azione
Nel corso del 2011 il Comune ha attivato 4 impianti fotovoltaici a servizio di altrettanti edifici comunali:
Edificio Impianto
Municipio
Asilo
Scuole medie
Palestra
TOTALE
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
Attivazione
Maggio 2011
Luglio 2011
Maggio 2011
Maggio 2011
2011
70.000,00 €
Mutuo autofinanziato (Comune)
102,34 MWh
49,12 t/a
Ufficio Tecnico
40
MWh 2011
9,461
0,703
19,126
37,013
66,303
Comune di Capo di Ponte
Azione 11 – Installazione erogatori per doccia a basso flusso presso Settore: PUBBLICO
impianti sportivi comunali, ed altri edifici comunali
Premessa
Lo scopo è ottenere un’incisiva riduzione degli sprechi di acqua e di energia attraverso l’installazione di
Erogatori per doccia a Basso Flusso (EBF) presso diversi edifici comunali.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Riduzione dei consumi energetici derivanti dal riscaldamento dell’acqua per le docce.
Comune
Descrizione dell’azione
L’EBF consiste in un piccolo dispositivo studiato per miscelare l’acqua con particelle d’aria; l’introduzione
d’aria nel getto consente la riduzione della portata del getto senza diminuirne l’intensità, cioè senza che
l’utente avverta la differenza con un flusso normale, ma consentendo un risparmio fino al 50% dell’acqua
consumata e dell’energia utilizzata per il suo riscaldamento.
L’amministrazione ha dotato di tali dispositivi le docce degli impianti sportivi, circa 10 docce.
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2011
650,00
Comune
6,16 MWh
1,25 t/a
Ufficio tecnico
41
Comune di Capo di Ponte
Azione 12 – Realizzazione centraline idroelettrica insieme ai comuni di Settore: PUBBLICO
Cedegolo e Paspardo
Premessa
L’Amministrazione ha in corso uno studi per la realizzazione di una centraline idroelettrica di circa 86,23 Kw
complessivi.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Aumento della produzione da fonti rinnovabili
Comune, cittadini
Descrizione dell’azione
L’Amministrazione si impegnerà a fra predisporre e valutare:
· Il progetto esecutivo;
· I documenti di gara quali bando, capitolato, allegati tecnici descrittivi, proposte di criteri di valutazione col
principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2016-2018
Da definire
Pubblico e privato
260,90 MWh
126,01 t/a
Ufficio tecnico
42
Comune di Capo di Ponte
Azione 13 – Sensibilizzazione all’uso corretto di apparecchiature e Settore: PUBBLICO
impianti presso le scuole, gli edifici pubblici e i cittadini
Premessa
L’obiettivo dell’azione è un risparmio energetico conseguente alla sensibilizzazione all'uso corretto di
apparecchiature, dispositivi e impianti presso gli istituti scolastici, gli sportelli e gli uffici degli edifici pubblici
in generale e il residenziale privato.
Il comportamento sostenibile dei cittadini è un elemento fondamentale per poter raggiungere gli obiettivi
prefissati per quanto riguarda la tutela ambientale e in particolare il risparmio energetico. Infatti, la sola
azione delle autorità pubbliche potrebbe risultare insufficiente, perché limitata o vanificata dal
comportamento non sostenibile degli abitanti.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
L’azione si prefigge l’ottenimento di risparmio diretto, anche in termini economici, per le strutture pubbliche e
la sensibilizzazione maggiore nei cittadini per un risparmio generale del territorio.
Giunta, Personale comunale, docenti scolastici, cittadini
Descrizione dell’azione
Attraverso l’impiego di attività di sensibilizzazione, formazione e, all’occorrenza, adottando strumenti di
incentivo economico ad esempio con le scuole, si vuole porre attenzione al tema del risparmio dei consumi
energetici.
- Formazione nelle scuole
. La formazione può avvenire mediante presentazioni e/o un breve saggio che indichi all’insegnante le
modalità e i contenuti della lezione. I temi trattati potrebbero essere oggetto di gare di comportamento e/o
disegno per le scuole primarie.
- Formazione del cittadino
Potrebbero essere elaborati dei poster da appendere lungo le vie della città o nei luoghi pubblici, sezioni,
forum e newsletters dal sito web del Comune. Altro mezzo di formazione potrebbero essere dei depliant
informativi su varie tematiche quali il comportamento eco-sostenibile da tenere a casa.
- Formazione presso il personale impiegato negli edifici pubblici
In analogia alla formazione nelle scuole, mediante materiale informativo sugli accorgimenti ecosostenibili da
adottare per un’ottimizzazione dei consumi.
Secondo un documento redatto dal Gruppo di Lavoro per il Risparmio Energetico dell’Agenzia delle Entrate,
l’adozione di buone pratiche sostenibili in un ambiente come un ufficio – concetto estendibile quindi ad un
istituto scolastico e, in generale, alle abitazioni private data la massiccia presenza di apparecchi elettrici ed
elettronici – può consentire un risparmio energetico pari a circa il 20%.
Le “buone pratiche” riguardano soprattutto:
- Risparmio nell’illuminazione, mediante sfruttamento della luce naturale ove possibile, l’utilizzo di lampade a
basso consumo e lo spegnimento delle luci ove non necessario.
- Lo spegnimento degli apparecchi non utilizzati, evitando quindi che restino in stand by, con conseguente
dispendio energetico inutile. Questo vale per ogni apparecchio come PC, stampanti, fax, stereo, televisione,
ecc.
- Risparmio energetico nel condizionamento e nel riscaldamento, mantenendo una temperatura ottimale
senza esagerazioni.
Il risparmio energetico si quantifica solo quello relativo alla PA
Tempi (inizio e fine)
2013-2020
Stima dei costi
1.500,00
Finanziamento
Comune
Stima del risparmio energetico
81,80 MWh
Stima riduzione CO2
19,56 t/a
Responsabile
Ufficio Segreteria
Note
43
Comune di Capo di Ponte
Azione 14 – Acquisti verdi
Settore: PUBBLICO
Premessa
Acquistare verde significa introdurre dei criteri ambientali nelle procedure di acquisto di beni e servizi da
parte dell’Ente (siano esse in economia o mediante evidenza pubblica), determinando così una diminuzione
degli impatti ambientali negativi che il bene o il servizio acquistato può avere nel suo ciclo di vita. In pratica,
significa orientare gli acquisti verso prodotti compatibili con l’ambiente.
Tali criteri non sono difficili da individuare né da valutare: inizialmente si può far riferimento ai marchi
ecologiche esistenti sul mercato, alle dichiarazioni ambientali di prodotto (DAP), alle certificazioni d’ impresa,
EMAS e ISO 14001.
Acquistare verde non significa necessariamente rispondere ad esigenze di tipo ambientale, ma anche o
prioritariamente ad esigenze di salute (acquistare cibi biologici per le mense degli asili) o di risparmio
economico o di qualità dei prodotti. In pratica, gli acquisti verdi s’inseriscono in quelle che sono le priorità del
programma politico dell’Amministrazione, aiutandone la realizzazione.
Occorre ricordare che sono state già emanate delle Direttive europee sull’opportunità dell’inserimento ditali
criteri negli acquisti degli Enti Locali, proprio perché si è valutato come il mercato possa risultare
positivamente influenzato da questo tipo di scelte. Oltre a realizzare un risparmio economico per l’Ente, si
determina la creazione di un nuovo mercato di fornitori.
Esistono comunque anche norme nazionali che già prevedono l’inserimento di questo tipo di criteri:
il DLgs n.203 dell’8 maggio 2003 (GU n.180 del 5 agosto 2003) stabilisce che uffici pubblici, società a
prevalente capitale pubblico, società di gestione dei servizi coprano il fabbisogno annuale di manufatti e
beni con una quota di prodotti ottenuti in materiale riciclato nella misura del 30%. Il decreto prevede inoltre
che i destinatari adottino in sede di formulazione di una gara per la fornitura e l’installazione di manufatti e
beni, e nella formulazione di capitolati di opere pubbliche, criteri tali da ottemperare al rispetto delle quote
previste dal decreto.
Anche la normativa in campo energetico può fortemente influenzare la diffusione del GPP, soprattutto nel
campo dell’edilizia, dove la regolamentazione del rendimento energetico degli edifici può essere applicata
tramite l’inserimento di criteri di efficienza energetica nei capitolati d’appalto delle opere pubbliche.
Anche la Regione Lombardia ha approvato disposizioni normative sul tema degli acquisti verdi: si veda la
L.R. 26 del 2003.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Riduzione di CO2 attraverso l’implementazione di prodotti ecocompatibili sul territorio
Comune e imprese (compresi enti no profit)
Descrizione dell’azione
Nell’ambito dell’azione sugli acquisti verdi l’amministrazione intende puntare alle seguenti attività:
Cancelleria
Razionalizzare le tipologie di merce riducendo il numero di articoli da acquistare e introducendo
articoli dotati di certificazione ambientale per eliminare solventi e sostanze nocive
Riciclo del toner per fax, fotocopiatrici e stampanti
Noleggio di fotocopiatrici ad alta efficienza energetica con funzionalità fronte e retro per carta
riciclata
Acquisto di carta riciclata
Pulizia
Modificare l’appalto di servizi introducendo norme specifiche sull’utilizzo di prodotti ecocompatibili
Attrezzature informatiche
Acquisto attento al tema della certificazione di risparmio energetico e settaggio delle attrezzature
con modalità di risparmio energetico
Spegnimento dei video e terminali in caso di pause pranzo
Telefonia fissa e mobile
Adesione alle convenzioni pubbliche e passaggio al funzionamento VOIP con riduzione costi oltre che
utilizzo di rete trasmissione dati e non telefonia quindi con riduzione impatti ambientali
Arredi
Acquisto di arredi scolastici e per ufficio unicamente certificati ecologici
Riutilizzo di attrezzature già in uso ancora a norma
Distributori bevande
Si prevede di verificare la possibilità di inserire prodotti del mercato equo solidale nel distributore
44
Comune di Capo di Ponte
di bevande, nonché di attrezzare lo stesso con bicchieri compostabili.
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2009-2020
Non quantificabile
---Non quantificabile
Non quantificabile
Ufficio Ragioneria; Ufficio Tecnico
45
Comune di Capo di Ponte
Azione 15 – Aumentare la raccolta differenziata di rifiuti
Settore: RESIDENZIALE
Premessa
Nonostante i diversi tentativi, le attività di comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini il sistema
attualmente strutturato in valle Camonica non consente di realizzare miglioramenti significativi. Nel corso del
2012 il Comune di Capo di Ponte unitamente ad altri comuni, ha realizzato un nuovo centro di raccolta a
servizio dei cittadini.
E’ previsto, per i prossimi anni, una modifica strutturale del sistema di raccolta che dovrebbe consentire un
aumento della percentuale attuale di raccolta differenziata.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Il Comune vuole abbattere le emissioni di CO2 derivanti dall’incenerimento di rifiuto urbano indifferenziato
Comune, Valle Camonica Servizi SpA
Descrizione dell’azione
L’amministrazione intende raggiungere l’obiettivo del 70% almeno entro il 2020.
Uno studio europeo ha stimato un’emissione pari a ca. 700 kg di CO2 eq. per ogni tonnellata di rifiuto
urbano smaltito, ridotta a 327 kg di CO2 eq./tonnellata RU se si tiene conto del sequestro di carbonio in
discarica, come suggerito anche dall’US-EPA.
Il fattore di conversione utilizzato per i rifiuti indifferenziati conferiti in discarica (con recupero energetico e
tenendo conto dell’effetto cattura della CO2 in discarica), sarà pertanto, di 327 kg di CO2eq./tonnellata
RU.
Tempi (inizio e fine)
2013-2020
Stima dei costi
Da definire
Finanziamento
Pubblico/Privato
Stima del risparmio energetico
-Stima riduzione CO2
124,91 t/a
Responsabile
Giunta
Note
46
Comune di Capo di Ponte
Azione 16 – Incentivare l’impiego di fotovoltaico nel settore terziario
Settore: RESIDENZIALE
Premessa
Le azioni di sensibilizzazione svolte a livello nazionale, regionale e comunale hanno consentito di sviluppare
anche nel Comune il ricorso a fonti energetiche rinnovabili. In particolare la presenza di impianti fotovoltaici
ha registro numero significativi negli ultimi anni:
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Incrementare l’utilizzo di energia rinnovabile mediante impianti fotovoltaici su tutto il territorio
Tutti i cittadini
Descrizione dell’azione
Attivati impianti fotovoltaici a servizio di abitazioni private attraverso l’utilizzo dei diversi 2conto energia”
susseguitisi negli ultimi anni.
Alcuni degli impianti sono riferibili al Comune, altri ad aziende agricole che sul territorio insistono e il resto ai
privati.
Dato di irraggiamento solare ricavato dai dati JRC di 1370.
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2010-2012
-Privato
337,50 MWh
162,00 t/a
Privati
47
Comune di Capo di Ponte
Azione 17 – Regolamento energetico comunale
Settore: RESIDENZIALE
Premessa
Partendo dalla considerazione per cui il peso del settore residenziale nelle emissioni globali di CO2 risulta
importante, l’Amministrazione Comunale prevede di approvare un apposito Regolamento Edilizio con norme
specifiche sul comparto energetico.
Lo strumento normativo conterrà metodologie e parametri da rispettare per la progettazione delle nuove
costruzioni e delle ristrutturazioni di tutti gli edifici localizzati nel territorio comunale. L’obiettivo è quello di
garantire migliori livelli di comfort termico abitativo congiuntamente alla riduzione dei consumi energetici per
il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. In particolare saranno incentivate le azioni volte
allo sfruttamento degli apporti energetici gratuiti e all’utilizzo di energia derivante da fonti rinnovabili, in
vista dell’obiettivo degli edifici “a energia quasi zero” previsto dalla Direttiva 2010/31/UE a partire dal
31 dicembre 2020.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Riduzione delle emissioni mediante miglioramento dell’efficacia energetica degli edifici residenziali
Tutti i cittadini
Descrizione dell’azione
L’azione interesserà sia le nuove costruzioni che la riqualificazione dell’edilizia esistente.
1) nuove costruzioni: l’Allegato conterrà alcune norme cogenti in materia di efficienza energetica e di
produzione di energia da fonti rinnovabili integrate all’involucro. Tali norme saranno armonizzate a quelle
nazionali e regionali, ma al tempo stesso imporranno limiti di prestazione più stringenti al fine di dirigere il
mercato delle costruzioni verso pratiche più virtuose.
Oltre a questo, al fine di incentivare la costruzione ad alte prestazioni energetiche (classi A e B), o a zero
energia, l’Amministrazione Comunale potrà mettere a disposizione incentivi di tipo economico, ad esempio
sugli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, oppure di tipo volumetrico, concedendo aumenti del
volume edificabile nei limiti previsti dalle normative regionali.
Gli incentivi saranno riferiti ad un insieme di requisiti riferiti ai diversi aspetti:
• scelta di materiali a basso impatto ambientale;
• qualità ambientale degli spazi interni.
• integrazione delle risorse rinnovabili;
• risparmio idrico;
2) edifici esistenti, l’obiettivo è quello di ridurre gli attuali consumi puntando al raggiungimento della classe
energetica C. La fattibilità economica degli interventi di riqualificazione passa necessariamente attraverso
meccanismi che, nelle condizioni economiche attuali, non possono consistere in incentivi a fondo perduto o
sovvenzioni pubbliche di qualunque natura. Si possono quindi immaginare diverse modalità di incentivazione
potenzialmente efficaci:
• meccanismi finanziari (fondi di rotazione che siano avviati da enti pubblici, da fondazioni bancarie,
ecc. e che prevedano restituzioni con modalità agevolate). Tali interventi possono riguardare privati
cittadini già interessati a intervenire su edifici di proprietà, con prospettive pluriennali di rientro
dall’investimento;
• interventi da parte di ESCO;
• incentivi volumetrici da usare direttamente in sito. I volumi aggiuntivi potrebbero tradursi in volumi
accostati o sovrapposti a quelli esistenti. La fattibilità economica degli interventi dipenderà
dall’andamento del mercato immobiliare (domanda di abitazioni e prezzi di mercato), dalla
dimensione degli edifici da riqualificare e dai limiti urbanistici presenti (eventualmente da
modificare se necessario).
Tempi (inizio e fine)
2013-2020
Stima dei costi
Non quantificabile
Finanziamento
------Stima del risparmio energetico
4.750,87 MWh
Stima riduzione CO2
1.023,16 t/a
Responsabile
Consiglio Comunale, Giunta Comunale, Ufficio tecnico
Note
48
Comune di Capo di Ponte
Azione 18 – Regolamento energetico comunale
Settore: TERZIARIO
Premessa
Partendo dalla considerazione per cui il peso del settore residenziale nelle emissioni globali di CO2 risulta
importante, l’Amministrazione Comunale prevede di approvare un apposito Regolamento Edilizio con norme
specifiche sul comparto energetico.
Lo strumento normativo conterrà metodologie e parametri da rispettare per la progettazione delle nuove
costruzioni e delle ristrutturazioni di tutti gli edifici localizzati nel territorio comunale. L’obiettivo è quello di
garantire migliori livelli di comfort termico abitativo congiuntamente alla riduzione dei consumi energetici per
il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. In particolare saranno incentivate le azioni volte
allo sfruttamento degli apporti energetici gratuiti e all’utilizzo di energia derivante da fonti rinnovabili, in
vista dell’obiettivo degli edifici “a energia quasi zero” previsto dalla Direttiva 2010/31/UE a partire dal
31 dicembre 2020.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Riduzione delle emissioni mediante miglioramento dell’efficacia energetica degli edifici residenziali
Tutti i cittadini
Descrizione dell’azione
L’azione interesserà sia le nuove costruzioni che la riqualificazione dell’edilizia esistente.
1) nuove costruzioni: l’Allegato conterrà alcune norme cogenti in materia di efficienza energetica e di
produzione di energia da fonti rinnovabili integrate all’involucro. Tali norme saranno armonizzate a quelle
nazionali e regionali, ma al tempo stesso imporranno limiti di prestazione più stringenti al fine di dirigere il
mercato delle costruzioni verso pratiche più virtuose.
Oltre a questo, al fine di incentivare la costruzione ad alte prestazioni energetiche (classi A e B), o a zero
energia, l’Amministrazione Comunale potrà mettere a disposizione incentivi di tipo economico, ad esempio
sugli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, oppure di tipo volumetrico, concedendo aumenti del
volume edificabile nei limiti previsti dalle normative regionali.
Gli incentivi saranno riferiti ad un insieme di requisiti riferiti ai diversi aspetti:
• scelta di materiali a basso impatto ambientale;
• qualità ambientale degli spazi interni.
• integrazione delle risorse rinnovabili;
• risparmio idrico;
2) edifici esistenti, l’obiettivo è quello di ridurre gli attuali consumi puntando al raggiungimento della classe
energetica C. La fattibilità economica degli interventi di riqualificazione passa necessariamente attraverso
meccanismi che, nelle condizioni economiche attuali, non possono consistere in incentivi a fondo perduto o
sovvenzioni pubbliche di qualunque natura. Si possono quindi immaginare diverse modalità di incentivazione
potenzialmente efficaci:
• meccanismi finanziari (fondi di rotazione che siano avviati da enti pubblici, da fondazioni bancarie,
ecc. e che prevedano restituzioni con modalità agevolate). Tali interventi possono riguardare privati
cittadini già interessati a intervenire su edifici di proprietà, con prospettive pluriennali di rientro
dall’investimento;
• interventi da parte di ESCO;
• incentivi volumetrici da usare direttamente in sito. I volumi aggiuntivi potrebbero tradursi in volumi
accostati o sovrapposti a quelli esistenti. La fattibilità economica degli interventi dipenderà
dall’andamento del mercato immobiliare (domanda di abitazioni e prezzi di mercato), dalla
dimensione degli edifici da riqualificare e dai limiti urbanistici presenti (eventualmente da
modificare se necessario).
Tempi (inizio e fine)
2013-2020
Stima dei costi
Non quantificabile
Finanziamento
--Stima del risparmio energetico
809,45 MWh
Stima riduzione CO2
176,49 t/a
Responsabile
Consiglio Comunale, Giunta Comunale, Ufficio tecnico
Note
49
Comune di Capo di Ponte
Azione 19 – Incentivare l’impiego di fotovoltaico nel settore terziario
Settore: RESIDENZIALE
Premessa
Le azioni di sensibilizzazione svolte a livello nazionale, reginale e comunale hanno consentito di sviluppare
anche nel Comune il ricorso a fonti energetiche rinnovabili. In particolare la presenza di impianti fotovoltaici
ha registro numero significativi negli ultimi anni:
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Incrementare l’utilizzo di energia rinnovabile mediante impianti fotovoltaici su tutto il territorio
Aziende agricole
Descrizione dell’azione
Attivati impianti fotovoltaici a servizio di aziende agricole attraverso l’utilizzo dei diversi “conto energia”
susseguitisi negli ultimi anni.
Alcuni degli impianti sono riferibili al Comune, altri ad aziende agricole che sul territorio insistono e il resto ai
privati.
Dato di irraggiamento solare ricavato dai dati JRC di 1370.
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2010-2012
-Aziende agricole
122,20 MWh
58,66 t/a
Privati
50
Comune di Capo di Ponte
Azione 20 – Seminari tecnici e incontri con il pubblico
Settore: COMUNICAZIONE
Premessa
Al fine di una buona riuscita del Piano d’Azione è importante la costante informazione e formazione dei
tecnici pubblici e privati che operano nel settore edilizio.
L’Amministrazione intende quindi organizzare negli anni momenti di scambio, orientamento, per architetti,
progettisti e operatori del settore edile sui materiali, soluzioni tecniche e tecnologiche per migliorar
l’efficienza energetica nell’edilizia.
Tra gli incontri anche la presentazione del Regolamento edilizio con allegato energetico.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Sensibilizzazione del territorio
Tecnici del territorio; cittadini; tecnici comunali
Descrizione dell’azione
Realizzazione di uno/due incontri annuali con tecnici del settore aventi come tema la valutazione e
individuazione di problematiche particolari e opportunità offerte da nuove disposizioni normative o nuove
tecnologie.
Formazione dei tecnici comunali al fine di consentire loro di offrire un servizio di informazione e consulenza e
aggiornamento sulle problematiche relative alla certificazione energetica degli edifici e sulle tecniche
costruttive.
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2013-2020
2.000 € per attività di comunicazione
Risorse proprie se disponibili
Non quantificabile
Non quantificabile
Giunta Comunale
51
Comune di Capo di Ponte
Azione 21 – Mostre
Settore: COMUNICAZIONE
Premessa
Al fine di una buona riuscita del Piano d’Azione è importante la costante informazione e comunicazione con i
cittadini affinché possano acquisire elementi utili dalle buone pratiche esistenti.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Sensibilizzazione del territorio
Cittadini
Descrizione dell’azione
L’amministrazione intende realizzare visite guidate agli impianti realizzati presso i propri edifici affinché
possano costituire un esempio a cui attingere da parte dei privati.
Si provvederà anche alla realizzazione di mostre fotografiche di progetti pilota e edifici modello per i
risparmio energetico
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2013-2020
2.000 € per attività di comunicazione
Risorse proprie se disponibili
Non quantificabile
Non quantificabile
Giunta Comunale
52
Comune di Capo di Ponte
Azione 22 – Sito internet
Settore: COMUNICAZIONE
Premessa
Al fine di una buona riuscita del Piano d’Azione è importante la costante informazione e comunicazione con i
cittadini affinché possano acquisire elementi utili dalle buone pratiche esistenti.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Sensibilizzazione del territorio
Cittadini e persone interessate al tema
Descrizione dell’azione
L’Amministrazione intende attivare delle pagine internet dedicate al tema del Patto dei Sindaci e rendere
disponibili tutte le informazioni possibili che possano essere utili ai cittadini, comprese le buone prassi.
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2013-2020
1.000 €
Risorse proprie se disponibili
Non quantificabile
Non quantificabile
Giunta Comunale
53
Comune di Capo di Ponte
Azione 23 – Diffusione della Dichiarazione Ambientale EMAS
Settore: COMUNICAZIONE
Premessa
Il comune ha avviato il percorso di certificazione ambientale ISO 14001/EMAS.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Il percorso di certificazione ambientale si sviluppa sia all’interno della struttura comunale mediante la
misurazione degli impatti ambientali e la definizione di un programma di miglioramento annuale, che
all’esterno mediante la sensibilizzazione del territorio sulle tematiche ambientali.
Descrizione dell’azione
Attraverso la misurazione dei propri impatti ambientali si vuole diffondere ai cittadini la cultura dello
sviluppo sostenibile, e cioè diffondere comportamenti e buone prassi del proprio quotidiano volte a ridurre i
propri impatti ambientali (consumo di energia elettrica, consumo di acqua ecc).
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2015-2020
Non quantificabile
-Non quantificabile
Non quantificabile
Comune
54
Comune di Capo di Ponte
Azione 24 – Gemellaggi energetici
Settore: COMUNICAZIONE
Premessa
La riduzione delle emissioni di CO2 rappresenta un problema mondiale, che non può essere circoscritto al
singolo territorio
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
L’amministrazione intende capitalizzare esperienze già maturate in altri territori al fine di confrontare le
proprie scelte con altre realtà
Descrizione dell’azione
Programmazione di un incontro con tecnici e amministratori del paese gemellato per discutere sul tema del
risparmio energetico e sul metodo di approccio adottato
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2013-2020
Non quantificabile
-Non quantificabile
Non quantificabile
Comune
55
Comune di Capo di Ponte
Azione 25 – Informazione dal fotovoltaico
Settore: COMUNICAZIONE
Premessa
L’amministrazione comunale ha in programma la posa e installazione di impianti fotovoltaici nei propri edifici
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
L’installazione di pannelli fotovoltaici diventa un grande veicolo di comunicazione e sensibilizzazione della
cittadinanza sul tema dell’uso di energia alternativa, se riesco a quantificare in tempo reale quanta energia
produco e quanto CO2 non emetto in ambiente.
Descrizione dell’azione
Installazione presso tutti gli edifici dotati di impianto fotovoltaico di un pannello aggiornato in tempo reale
sulla produzione istantanea di energia e sul risparmio CO2 emessa in ambiente.
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2013-2020
Non quantificabile
-Non quantificabile
Non quantificabile
Comune
56
Comune di Capo di Ponte
Azione 26 – Attività educativa nelle scuole
Settore: COMUNICAZIONE
Premessa
L’amministrazione comunale intende diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile alle nuove generazioni.
Obiettivi dell’azione e soggetti interessati
Predisposizione di percorsi didattico/informativi per le scuole del territorio, al fine di diffondere alla nuove
generazioni comportamenti ecosostenibili
Descrizione dell’azione
Predisposizione di percorsi didattici su temi specifici (GPP, risparmio energetico ecc), visite esterne
(termovalorizzatore, isola ecologica ecc), proiezione di filmati e materiale didattico multimediale.
Tempi (inizio e fine)
Stima dei costi
Finanziamento
Stima del risparmio energetico
Stima riduzione CO2
Responsabile
Note
2013-2020
Non quantificabile
-Non quantificabile
Non quantificabile
Comune
57