indicatori - Regione Molise

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indicatori - Regione Molise
REGIONE MOLISE
ISTITUTO DEGLI INNOCENTI
BAMBINE E BAMBINI FUORI DALLA
VIOLENZA
Campobasso, 21 marzo 2006
Dalla rilevazione alla
protezione
Dott.ssa M. Daniela Diano
IL DISAGIO E GLI ABUSI
Secondo la definizione adottata nel 1978 dal IV Colloquio Criminologico del
Consiglio d’ Europa, per Maltrattamento contro i minori s’intendono :
“ gli atti e le carenze che turbano gravemente il bambino,
attentano alla sua integrità corporea, al suo sviluppo
fisico, affettivo, intellettivo e morale, le cui manifestazioni
sono la trascuratezza e/o lesioni di ordine fisico e/o
psichico e/o sessuale da parte di un familiare o di altri
che hanno cura del bambino”
Secondo la definizione dell’OMS 2002:
“Tutte le forme di cattiva salute fisica e/o emozionale,
abuso sessuale, trascuratezza o negligenza o
sfruttamento commerciale o altro che comportano un
pregiudizio reale o potenziale per la salute del bambino,
per la sua sopravvivenza, per il suo sviluppo o per la sua
dignità nell’ambito di una relazione caratterizzata da
responsabilità
responsabilità, fiducia o potere”
potere”
DALLA “NORMALITA’” AL “DISAGIO””
Prima ancora di sapere quali sono i segnali di uno sviluppo
“patologico” o “a rischio” di un bambino è bene sapere
quali sono i segnali di uno sviluppo evolutivo “sano”.
E’ quindi necessario conoscere:
• Gli stadi e le crisi evolutive di uno sviluppo normale;
• Ciò
Ciò che differenzia la “normalità”
normalità” dal “disagio/patologia”
disagio/patologia”;
• Le caratteristiche del disagio correlato all’
all’abuso
Ciò che differenzia la “normalità” dalla “patologia” o dal
“rischio” non è la presenza dei segnali di disagio
(riscontrabili anche nelle crisi evolutive fisiologiche),
quanto piuttosto la loro inadeguatezza rispetto allo stadio
evolutivo o ai cambiamenti di stato di vita del bambino
ed il loro persistere senza possibilità spontanea di
remissione
GLI INDICATORI PER IL RILEVAMENTO E LA
LORO UTILIZZAZIONE
Gli indicatori hanno lo scopo di orientare gli adulti
nel riconoscimento dei segnali di disagio ( fase
di rilevazione del percorso d’intervento ) e non
quello di effettuare una valutazione
diagnostica, che deve essere demandata ai
professionisti preposti ed effettuata al
momento opportuno.
Gli indicatori sono suddivisi in:
• Segni fisici
• Segnali comportamentali
• Segnali emotivi
IL DISAGIO E GLI ABUSI
La situazione di disagio correlata ad una
situazione di abuso è caratterizzata dalla
presenza di:
Segnali / indicatori “specifici
specifici”
specifici”, frequentemente
riscontrabili nelle situazioni di abuso;
Segnali / indicatori “aspecifici”
aspecifici”, rintracciabili
anche in una vasta gamma di disagi, forme
psicopatologiche, patologie organiche.
INDICATORI
Segnalano la presenza di un
disagio:
Transitorio? / Persistente?
A specifico? / Specifico?
FORME DI MALTRATTAMENTO
classificazione
• PATOLOGIA DELLE CURE
Incuria
Discuria
Ipercura
• MALTRATTAMENTO FISICO
Maltrattamento
Violenza costrittiva
• ABUSO SESSUALE
• MALTRATTAMENTO PSICOLOGICO
Maltrattamento affettivo
Maltrattamento verbale
• VIOLENZA ASSISTITA
PATOLOGIA DELLE CURE
definizione
TRASCURATEZZA, INCURIA
Cure carenti rispetto ai bisogni fisici e psicologici propri del
momento evolutivo del bambino
DISCURIA
Cure “distorte”
distorte” e inadeguate rispetto all’
all’età
età del bambino
attraverso:
• Richiesta di prestazioni superiori alle sue possibilità
possibilità;
• Accudimento tipico dei bambini più
più piccoli;
• iperprotettività
iperprotettività
IPERCURA
cura eccessiva per lo stato fisico del bambino
caratterizzata da una inadeguata e dannosa
medicalizzazione, le cui forme fondamentali sono:
medical shopping, sindrome di Munchausen per procura,
chemical abuse
PATOLOGIA DELLE CURE
indicatori
Gli indicatori correlabili ad una situazione di
“patologia delle cure”
cure” si ricavano da:
• Notizie sullo stato di salute del bambino;
• Segni fisici;
• Segni comportamentali;
• Segnali emotivi
INDICATORI
PATOLOGIA DELLE CURE
Difficoltà
Difficoltà nel condurre una normale vita scolastica:
• Bambini molto stanchi o che si addormentano in classe
perché
perché vanno a letto molto tardi o non dormono di
notte (stanchezza permanente e disattenzione)
• Disattenzione, svogliatezza, incapacità
incapacità o difficoltà
difficoltà nel
fare o terminare i compiti
• Bambini che distruggono materiale scolastico e rubano
ai compagni
• Bambini che mostrano di avere sempre fame, che
elemosinano il cibo o rubano le merende ad altri
bambini
INDICATORI
PATOLOGIA DELLE CURE
Assenza o carenza di accudimento:
• Bambini che rimangono a casa per accudire ai fratelli e fanno
frequenti assenze scolastiche senza reale malattia
• Bambini molto piccoli affidati alle cure di fratelli o sorelle maggiori
maggiori
di poco più
più grandi
• Bambini che gironzolano a lungo nei dintorni della scuola anche
dopo l'orario di chiusura
• Bambini abitualmente in ritardo o che vanno a casa prima
lamentando sintomi o disturbi
• Problemi o ritardi nel linguaggio
• Uso precoce di droga o alcool
• Atti di vandalismo o di piccola delinquenza
• Ricerca di affetto e attenzione da estranei, esibizionismo
• Iperautonomia, chiusura, rifiuto di aiuto
• Passività
Passività, apatia
INDICATORI
PATOLOGIA DELLE CURE
Carenza di cure igieniche:
• Bambini vestiti in modo consistentemente inappropriato
alla stagione, con vestiti troppo larghi o troppo stretti
per proteggerli dal freddo o dal caldo
• Bambini regolarmente sporchi che puzzano, che si
lavano raramente fino al punto di avere problemi nei
rapporti coi compagni
• Infiammazioni cutanee da pannolino e mancanza di
igiene
• Distensione addominale e chiazze di calvizie in
bambini piccoli lasciati sempre sdraiati nella stessa
posizione
INDICATORI
PATOLOGIA DELLE CURE
Assenza o carenza/eccesso di cure sanitarie
• Bambini affetti da pidocchi o altri parassiti che non
vengono curati
• Bambini con problemi dentali, acustici o visivi che non
vengono curati
• Bambini che non vengono vaccinati regolarmente o
sottoposti ai controlli medici necessari
• Scottature o malattie bronchiali e polmonari dovute a
eccessiva esposizione al caldo o al freddo
• Carenza del sistema immunitario
• Disidratazione e/o malnutrizione
• Deficit nella crescita
• Ritardo mentale dovuto a carenza di stimoli
• Incidenti domestici ripetuti (scarsa sorveglianza)
• Ripetuti controlli medici e/o ricoveri ospedalieri (Hospital
shopping - sindrome di Munchausen per procura)
MALTRATTAMENTO FISICO
definizione
Il genitore o le persone che si prendono
cura del bambino eseguono,
permettono che si eseguano o
mettono il bambino in condizioni di
subire lesioni fisiche o detenzione
INDICATORI
MALTRATTAMENTO FISICO
Possono essere indicativi:
• I segni fisici;
• I segnali comportamentali;
• I segnali emotivi.
INDICATORI
MALTRATTAMENTO FISICO
SEGNI FISICI
• Contusioni
• Ecchimosi
• Cicatrici
• Morsi
• Lesioni scheletriche
• Lesioni addominali
INDICATORI
MALTRATTAMENTO FISICO
SEGNI COMPORTAMENTALI
• Si ripara quando un adulto si avvicina a lui anche senza
intenzione di danneggiarlo.
• Presenta un’
un’attenzione “gelata”
gelata” con uno sguardo attento
e allarmato.
• Pauroso negli ambienti estranei, arrogante nel contesto
d’origine.
• Scoppi improvvisi d’
d’ira.
• Instabilità
Instabilità reattiva.
• Rifiuta il contatto fisico o lo ricerca con modalità
modalità distorta
(aggressiva e/o erotizzata).
• Ricerca attenzione, cibo, favori, oggetti.
• Difficoltà
Difficoltà di apprendimento.
• Passività
Passività / aggressività
aggressività
INDICATORI
MALTRATTAMENTO FISICO
SEGNALI EMOTIVI
• Attenzione labile e incostante
• Difficoltà
Difficoltà ad ascoltare le indicazioni (proposte)
che gli forniscono gli adulti
• Carente iniziativa/operatività
iniziativa/operatività
• Immagine di se stesso negativa e distorta
• Emozioni “congelate”
congelate” (anestesia affettiva) e
percezione falsamente forte di sé
s é.
• Difficoltà
Difficoltà di relazione
ABUSO SESSUALE
definizione
coinvolgimento di un minore, da parte di un
partner preminente, in attività
attività sessuali
anche non caratterizzate da violenza
esplicita (Dichiarazione di Consenso in
tema di abuso sessuale all’infanzia a cura
del CISMAI)
• INTRAFAMILIARE
• EXTRAFAMILIARE
ABUSO SESSUALE
indicatori
Possono essere indicativi:
• I segni fisici
• I segni comportamentali
• I segnali emotivi
INDICATORI
ABUSO SESSUALE
SEGNI FISICI
• Ferite, contusioni, graffi (anche lievi) non accidentali ai
genitali, al seno, sulle cosce, sul sedere
• Ferite anali, dilatazione dell'ano, insufficiente tono
sfinterico
• Presenza di liquido seminale sul corpo o sugli indumenti
• Indumenti intimi lacerati o macchiati di sangue
• Ferite alla bocca o in gola, infiammazioni e infezioni
• Perdite vaginali, dolori e infiammazioni della zona
genitale
• Presenza di malattie sessualmente trasmissibili
• Gravidanze molto precoci (di cui viene tenuta nascosta
la paternità
paternità)
• Difficoltà
Difficoltà nel camminare, nel fare attività
attività fisica o nel
sedersi
INDICATORI
ABUSO SESSUALE
SEGNI COMPORTAMENTALI
• Conoscenza precoce del comportamento sessuale e
relative allusioni con parole, gesti, disegni
• Masturbazione coatta
• Introduzione di oggetti in vagina
• Comportamento marcatamente seduttivo
• Inibizione della sfera sessuale
• Distorsione della percezione corporea
• Rifiuto a spogliarsi per visite mediche e a cambiarsi per
l’attività
attività sportiva
• Disturbi psicosomatici della sfera alimentare e sfinterica
• Atteggiamento remissivo
• Aggressività
Aggressività / autoaggressività
autoaggressività
• Scarsa socializzazione, isolamento
• Tendenza all’
all’adultomorfismo
• Caduta del rendimento scolastico, frequenti assenze da
scuola
INDICATORI
ABUSO SESSUALE
SEGNALI EMOTIVI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Vissuto traumatico della sessualità
sessualità
Senso di impotenza
Senso di tradimento
Senso di Stigmatizzazione/ vergogna / aspettative di
rifiuto
Perdita di parametri di giudizio sull’
sull’affidabilità
affidabilità (relazioni
fallimentari)
Ostilità
Ostilità verso l’l’adulto non – protettivo
Incubi notturni/ flash back
Crisi d’
d’ansia
Sintomi fobicofobico-ossessivi (connessi soprattutto con
l’intrusione e lo sporco)
Depressione con tristezza, perdita di autostima
MALTRATTAMENTO PSICOLOGICO
definizione
Il bambino viene svalutato, umiliato,
denigrato, sottoposto a sevizie
psicologiche in modo continuato e
duraturo nel tempo attraverso frasi o
comportamenti.
MALTRATTAMENTO PSICOLOGICO
indicatori
Sono indicativi:
• Segnali comportamentali
• Segnali emotivi
MALTRATTAMENTO PSICOLOGICO
indicatori
SEGNALI COMPORTAMENTALI:
• Atteggiamento timoroso, da vittima, oppure
aggressivo, di umiliazione e svalutazione degli
altri (in particolare b. più
più piccoli e persone già
già
vittimizzate)
• Inibito, poco interessato alle attività
attività
• Ritiro dalle relazioni sociali
• Continua svalutazione delle proprie azioni e
pensieri (non sono capace... Non so...)
• Comportamenti antisociali
Violenza assistita
definizione
• Per violenza assistita intrafamiliare si intendono gli atti di
violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed
economica compiuti su figure di riferimento o su altre
figure -adulte o minoriminori- affettivamente significative, di cui
la/il bambina/o può
può fare esperienza direttamente
(quando la violenza avviene nel suo campo percettivo), o
indirettamente (quando ne viene
per vari motivi
informato/a) e in ogni caso ne subisce gli effetti
(C.I.S.M.A.I.,1999). Si include anche l'assistere a
violenze di minori su altri minori o su altri membri della
famiglia e ad abbandoni e maltrattamenti su animali
domestici, molto diffusi e spesso molto gravi nelle
situazioni di violenza intrafamiliare.
BISOGNI DELLA VITTIMA
CHE L'EVENTO VENGA RICONOSCIUTO
(RILEVAZIONE)
CHE VENGA ATTUATA LA PROTEZIONE
NEI CONFRONTI DEL MINORE
CHE L'ESPERIENZA TRAUMATICA POSSA
ESSERE VERBALIZZATA ED ELABORATA
CHE GLI INTERVENTI TERAPEUTICI SIANO
AFFIANCATI DA INTERVENTI CORRETTIVI /
RIPARATIVI (RELAZIONI "FUNZIONALI" IN
FAMIGLIA PROPRIA O ALTRA)
LA RILEVAZIONE
(tratto dal documento CISMAI “Requisiti minimi dei servizi contro il maltrattamento e
l’abuso all’infanzia”
DEFINIZIONE:
• Individuazione dei segnali di
malessere dei minori e dei rischi per la
loro crescita, connessi alle condotte
pregiudizievoli degli adulti,
distinguendo il rischio dal danno subìto
dagli stessi.
• Prima individuazione delle capacità
protettive immediatamente disponibili
in ambito familiare.
Dialettica fattori di rischio – protezione
(TRATTO DA: Di Blasio, Acquistapace in La prevenzione del disagio nell’infanzia e
nell’adolescenza, a cura dell’Istituto degli Innocenti)
Fattori di rischio distali
Povertà
Povertà cronica
Basso livello di istruzione
Giovane età
età della madre
Carenza di relazioni interpersonali
Carenza di reti e di integrazione sociale
Esperienze di rifiuto, violenza o abuso subite
nell’
nell’infanzia
Sfiducia verso le norme sociali e le istituzioni
Accettazione della violenza e delle punizioni come
pratiche educative
Accettazione della pornografia infantile
Scarse conoscenze e disinteresse per lo sviluppo del
bambino
FATTORI PROSSIMALI
FATTORI
FATTORI PROTETTIVI
vulnerabilità’ (riduzione del rischio)
FATTORI DI STRESS
(Amplificazione
Amplificazione del rischio)
A) fattori individuali:
individuali:
--- --Psicopatologia
--Psicopatologia dei genitori
- devianza sociale dei genitori
- debole o assente capacità
capacità di assunzione
di responsabilità
responsabilità
- sindrome da risarcimento
- distorsione delle emozioni
-
difficoltà
difficoltà di role taking
impulsività
impulsività
scarsa tolleranza alle frustrazioni
ansia di separazione
B) Fattori Familiari
Familiari
- matrimonio e gravidanze precoci
- famiglia monoparentale
- relazioni difficili con la propria famiglia
d’origine e/o con quella del partner
- conflitti di coppia e violenza domestica
C) Caratteristiche del bambino
- malattie fisiche o disturbi alla nascita
- “temperamento difficile”
difficile”
A) fattori individuali:
- sentimenti di inadeguatezza per la
dipendenza dai servizi
- rielaborazione del rifiuto e della violenza
subiti
subiti nell’
nell’infanzia
- capacità
capacità empatiche
- desiderio di migliorarsi
- capacità
capacità di assunzione delle responsabilità
responsabilità
- autonomia personale
- buon livello di autostima
B) Fattori Familiari e sociali
- relazione attuale soddisfacente con almeno
un componente della famiglia d’
d’origine
- rete di supporto parentale o amicale
- capacità
capacità di gestire i conflitti
C) Caratteristiche del bambino
- “temperamento facile”
facile”
RILEVAZIONE: STRUMENTI
• Operatori psico-sociali in grado di mettere in relazione
gli indicatori di malessere del bambino e i
comportamenti dei genitori ed effettuare una prima
valutazione su gravità della situazione e grado di
protezione necessario.
• Informazione e formazione dei servizi pubblici e privati che
a vario titolo si occupano di infanzia e di famiglia (serv.
educativi, aggregazione e tempo libero, s.sociali), nonché
di genitori sintomatici (tossicodipendenti, alcolisti, pazienti
psichiatrici).
• Interventi di sensibilizzazione alle procedure operative
necessarie a realizzare il percorso di tutela del minore,
informazione sulle competenze, interazione
multidisciplinare, riservatezza imposta dalla necessità di
non inquinare le prove nei casi di reato.
• Protocolli di intesa fra gli Enti, in particolare in merito alle
procedure di segnalazione all’autorità giudiziaria..
Conoscere non basta:occorre
Comprendere
(da cum = insieme e prehendere = prendere): riunire; dare senso
Per poter comprendere è necessario:
•
Ascoltare (prestare attenzione)
•
Contenere (racchiudere, farsi carico)
OSTACOLI ALLA RILEVAZIONE
I meccanismi di difesa
(Il trauma è traumatico)
1.
2.
3.
4.
ATTACCO
FUGA
BLOCCO
SOTTOMISSIONE
ATTACCO
(interventismo, giudizio..)
L’adulto riesce a vedere gli indicatori
Si pone in termini giudicanti e lineari (colpa e
condanna)
Si sente sicuro (sfida, spesso agisce in
solitudine, senza confrontarsi con gli altri)
Quindi …
Non verifica il grado di gravità (bilancio
rischio/protezione)
Interviene senza avere compreso / ascoltato /
contenuto
FUGA
(negazione, evitamento, cecità, superficialità)
L’adulto non vede i segnali di disagio e/o le
correlazioni tra questi e le condotte del datore di
cure
Minimizza (il fatto, il rischio, il danno, le
responsabilità)
Non riconosce il proprio ruolo di adulto
soccorrevole
Quindi …
Non verifica e non interviene
BLOCCO
(paralisi, congelamento, impotenza, stupidità)
L’adulto riconosce il maltrattamento
Non sa che pesci prendere
Quindi…
interviene male e/o tardivamente
SOTTOMISSIONE
(alleanze, arrendevolezza..)
L’adulto ha una visione “adultocentrica” o
“familistica”
Non vuole entrare in conflitto con gli
adulti (si lascia sedurre / ricattare /
persuadere )
Quindi …
Si schiera con l’aggressore
Rischi nella rilevazione: chi ben comincia …
INTERVENTO TARDIVO
INTERVENTO PREMATURO
NON INTERVENTO
INTERVENTO PASTICCIATO
Tutto ciò aumenta il rischio di errore nelle
fasi successive (protezione, segnalazione,
valutazione - prognosi, trattamento).