esecuzione di pavimentazioni in piastrelle segate regolari

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esecuzione di pavimentazioni in piastrelle segate regolari
POSA IN OPERA DELLE QUARZITI ROCK PLANET
1. ESECUZIONE DI PAVIMENTAZIONI IN PIASTRELLE SEGATE REGOLARI
Le quarziti ROCK PLANET sono prodotte anche e soprattutto in piastrelle regolari di
vario spessore, a seconda delle esigenze e dei gusti.
Con questo tipo di piastrelle si pavimentano:
a) progetti pubblici esterni: marciapiedi, strade, piazze
b) progetti privati esterni: sottoportici, giardini, patii, marciapiedi e strade private
c) progetti d’interno
Per quanto i nostri prodotti, definibili non solo commercialmente ma anche
geologicamente/petrograficamente QUARZITI, abbiano un elevatissimo grado di
resistenza, alla compressione, flessione e usura, la resistenza delle piastrelle, per il loro
spessore più ridotto, risulta essere ovviamente inferiore a quella dei pavimenti in cubetti.
Per tanto le piastrelle dovranno essere posate usando un diverso sistema dalla normale
posa dei cubetti.
In generale per le piastrelle, fino a spessori di 4 cm, non si consiglia la posa su sabbia.
In genere esse vengono posate in opera, da personale esperto, su sottofondo
preferibilmente in calcestruzzo (massetto), il quale dovrà essere ad una quota più bassa
del livello di superficie di circa 6-10 cm, a seconda dello spessore delle piastrelle. Infatti,
lo spessore delle nostre piastrelle varia da 1 a 4 cm, ed è necessario che le stesse
poggino su uno strato di malta fine cementizia di almeno 3-4 cm.
Per la POSA IN OPERA, si procede come segue:
¾ Tracciamento dei piani con appositi spaghi (livelle). Date le caratteristiche di
estrema regolarità delle superfici dei nostri materiali, le pendenze da rispettare
per lo smaltimento delle acque possono essere inferiori a quelle dei cubetti, ma
in ogni caso non possono scendere sotto l’1 %. Il 2% per la Quarzite Verde
Smeraldo
¾ Preparazione di una malta con sabbia e cemento (250 Kg di cemento per m3)
¾ Stesa della malta sul sottofondo
Rock Planet S.r.l.
V.le N. Bixio, 8 – 37126 VERONA
Tel. +39.045.8301.941 – fax +39.045.8350.053 – E-mail : [email protected]
Web site : www. Rock-planet.it
¾ Posa delle piastrelle che devono distare l’una dall’altra almeno 3-4 mm. Sarà
compito del posatore decidere la consistenza della malta: abbastanza tenera
(liquida), in modo che la stessa, sotto la pressione della piastrella battuta (con
molta cautela e leggerezza, con martelli, possibilmente gommati), possa rifluire
dai bordi con sego evidente che la piastrella ha aderito completamente al suo
letto di posa.
Un’altra soluzione, soprattutto per progetti con fuga superiore ai 5mm, è quella di
posare le piastrelle su una malta normale (magari dopo aver cosparso di polvere
di cemento, la faccia inferiore della piastrella stessa), eseguire una modesta
pressione sulle stesse, far seccare il tutto e successivamente riempire le fughe
con malta più liquida, avendo la precauzione di pulire le stesse dopo tale
operazione con uno straccio bagnato, prima che la malta stessa faccia
completamente presa.
Si ricorda che l’uso degli spaghi, oltre a garantire il mantenimento dei piani di posa,
serve a mantenere anche l’allineamento delle piastrelle posate. Nel caso poi di posa di
piastrelle regolari quadre, si impone l’uso incrociato degli spaghi stessi per non perdere
l’allineamento a squadra.
Si ricorda inoltre che il sistema di sigillatura delle fughe, quando richiesto (e
comunque sempre consigliato), non è unico:
¾ Si versa nelle fughe una boiacca fluida e ricca di cemento in modo che giunture
siano riempite oltre il limite, ma ovviamente senza che la boiacca stessa vada a
sporcare il pavimento; dopo qualche tempo, e cioè quando la malta ha acquistato
già una certa consistenza, si ripuliscono le “stuccature” con la cazzuola e si
segna con riga o ferro leggermente la fuga. Questa operazione deve essere
eseguita con molta accuratezza, essendo questo l’ultimo e speso il più
importante tocco estetico della pavimentazione. Eventuali sbavature, dovranno
essere immediatamente pulite con stracci o meglio ancora con spugne inumidite.
¾ Sull’intera pavimentazione e con lo stesso procedimento utilizzato per i cubetti si
versa la boiacca. Con l’aiuto delle spazzole la si distribuisce in modo che si abbia
il riempimento regolare di tutte le fughe. La pulizia avverrà con segatura prima
bagnata, e poi asciutta.
E chiaro che questo secondo sistema di sigillatura si presenta di più rapida e
facile esecuzione (soprattutto se le fughe sono strette), ma dovrà essere compito
del bravo posatore saper proporre ai clienti entrambi i sistemi. Tanto più che la
sigillatura a cazzuola offre normalmente garanzie di tenuta nel tempo
decisamente superiori.
Nota: si ricorda che in generale per il materiale a spacco naturale (quarry tiles) e
opera incerta (crazy paving), il primo sistema e spesso consigliabile, in quanto
permette di ovviare all’eccessiva irregolarità dei bordi, che altrimenti risalterebbe
con il secondo sistema.
Oltre che per pavimentazioni generali, le piastrelle regolari servono anche per
realizzare la cunetta ai lati di una strada o di una piazza e cioè al contatto del
cordone che forma l’alzata del marciapiede (ove esistente). Il sistema di posa è
uguale a quanto sopra descritto; occorre solamente tener presente che questa
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cunetta deve avere una pendenza nel senso longitudinale verso le caditoie della
fognatura stradale.
Accorgimento importante: se la strada è a traffico automobilistico pubblico
continuo e regolare, e specialmente se questo è anche pesante, le piastrelle
dovranno essere di spessore minimo di 3-4 cm e posate con estrema
accuratezza, evitando di lasciare vuoti. Si consiglia inoltre, in questo caso, di non
usare piastrelle di grandi dimensioni, che sarebbero soggette ad un rischio di
rottura per flessione, maggiore.
Consigli pratici
Quando si procede alla posa di piastrelle che fungano da contenimento (cornice) di altri
pavimenti (smolleri, cubetti ecc.), o che siano destinate a soglie carraie o simili, e cioè
ogniqualvolta debbano sopportare sollecitazioni di carico sugli spigoli e sui bordi oltre
che sul normale piano superficiale, è sempre consigliabile rafforzare la tenuta delle
stesse aggiungendo un leggero strato di boiacca cementizia sul letto di malta o meglio
ancora sul piano d’appoggio della piastrella stessa.
Tale accorgimento è in ogni caso assolutamente necessario nella posa di scalini,
copertine, bancali e simili.
Infine, prima di iniziare una pavimentazione in piastrelle di quarzite è sempre utile
procedere ad un lavaggio delle stesse con getto d’acqua. Saranno così eliminati
eventuali residui terrosi ed impurità di cava e sarà facilitato il processo di fissaggio della
piastrella al letto di malta.
Si ricorda comunque che le quarziti Rock Planet, ed in particolare le quarziti Nama e
Black Planet, arrivano già lavate dalla cava.
Giunti di dilatazione
Dato che il cemento, una volta posato, subisce delle deformazioni meccaniche per
effetto della temperatura, e che tale fenomeno potrebbe provocare la parziale rottura
delle piastrelle, o nella migliore delle ipotesi, evidenti disgiunzioni e allargamenti delle
fughe, decisamente antiestetici, si consiglia al progettista di prevedere la presenza di
giunti di dilatazione, soprattutto per progetti di pavimentazioni di vaste superfici (piazze
ecc.)
2. ESECUZIONE DI PAVIMENTAZIONI IN PIASTRELLE AD OPERA INCERTA
(“OPUS INCERTUM” o “CRAZY PAVING” in Inglese)
Per questo tipo di pavimentazione si dovranno seguire le stesse regole sopra descritte
per le piastrelle regolari, tenendo presente l’utilizzo della soluzione b per la sigillatura.
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