Il Roma 21 novembre 2012

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Il Roma 21 novembre 2012
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L’EVENTO
NOTTE&GIORNO
mercoledì 21 novembre 2012
AL TEATRO BELLINI L’INCONTRO FRA SOCI E SOSTENITORI DELLA SEZIONE PARTENOPEA “BRUNO ROTOLI”
Il bel recital di Angelica Sepe per l’Ail
di Laura Caico
na serata densa di emozioni.
L’incontro fra soci e sostenitori della sezione partenopea “Bruno
Rotoli” dell’Ail si è svolto al teatro
Bellini per gentile concessione della famiglia Russo e grazie al coordinamento della dottoressassa Gastaldello e di Salvatore Palladino,
col supporto del service Megaris:
la parte introduttiva è stata affidata all’attore e presentatore Adriano
De Maio che ha illustrato in breve
gli scopi della sezione napoletana
dedicata alla memoria del professore Bruno Rotoli, grande ematologo e scienziato, scomparso tre anni fa.
L’Ail, Associazione Italiana contro
le Leucemie-linfomi e mieloma, da
40 anni impegnata nella lotta contro le malattie del sangue opera sul
territorio nazionale grazie al lavoro
e all’impegno di 79 sezioni provinciali che affiancano con il loro operato i principali centri ematologici
del nostro paese: tra gli scopi fondamentali, promuovere e sostenere la ricerca, sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro le
malattie ematologiche, migliorare
la qualità della vita dei malati e dei
loro familiari e aiutarli nella lotta
che conducono in prima persona
per sconfiggere la malattia. Tra le
tante iniziative intraprese dalla sezione Bruno Rotoli, vanno ricordati i corsi di aggiornamento per Infermieri di reparti ematologici, il finanziamento per l’attivazione di un
posto di ricercatore presso la cattedra di Ematologia dell’Università Federico II, l’istituzione di punti di accoglienza per i pazienti nelle principali strutture ematologiche
della Provincia di Napoli, il supporto a progetti di ricerca nelle principali strutture scientifiche della città, l’organizzazione dell’assistenza
domiciliare, nonché l’imminente
apertura di dimore per pazienti e
familiari che risiedono in zone lon-
U
L’INCONTRO
Alcuni momenti della serata con Angelica Sepe (Foto Pippo by Capri)
ne tra le più belle melodie tratte dal
repertorio classico napoletano fino
ai giorni nostri, descrivendone gli
aspetti e i momenti essenziali, toccando cultura popolare, tradizioni,
filmati, fotografie, aneddoti, melodie e strumenti che fanno entrare
a pieno nello spirito della più antica e sicuramente più conosciuta
espressione della nostra Cultura Italiana nel mondo. Ovunque nel mondo io abbia portato le melodie di
Napoli - ha aggiunto l’interprete ho sempre riscontrato amore e apprezzamento per la canzone partenopea: l’anima di questa città è
tane e disagiate.
Ad accogliere i tanti ospiti e sostenitori, il presidente Ail Ermanno
Rotoli, il vicepresidente Giuseppe
De Palma, i consiglieri Bruno Tufari (infaticabile organizzatore dell’evento), Enzo Botto, Valeria Rotoli con la madre Annamaria, il presidente comitato tecnico-scientifico dell’Ail Napoli Andrea Camera:
una singolare voce narrante è poi
apparsa in scena con le sembianze dell’attore Carmine Pasquariello
che, in brevi parentesi, ha interpretato poesie e impersonato la maschera semiseria di Pulcinella. Il
clou della serata, però, è consistito
nel recital “Cu’tte” - Omaggio a Roberto Murolo - realizzato con testi
e regia di Paolo Logli in occasione
del centenario del grande Roberto
Murolo - a favore della riscoperta,
valorizzazione e tutela della canzone classica napoletana: in scena la
grande artista Angelica Sepe che
ha voluto affiancarsi col suo scoppiettante spettacolo al consueto appuntamento annuale Ail con la musica e la beneficenza, riscuotendo
un lusinghiero successo personale
che si aggiunge agli innumerevoli
altri della sua strepitosa carriera di
ambasciatrice della melodia partenopea nel mondo.
In effetti, il recital di Angelica Sepe
vuole essere - come più volte ha affermato la brillante protagonista «un viaggio leggero, con la voglia
sincera di ritrovare il senso ed il sapore più diretto e naturale di alcu-
ALLA “TAVERNA DO’ RE” LA BENEFICA CUCINA MEDITERRANEA
grande e noi dobbiamo difenderla
a ogni costo, perché è un patrimo-
nio straordinario della nostra terra»;
lo spettacolo, preannunciato da un
sentimentale video girato per le vie
cittadine, inizia con brani tradizionali che la voce intensa di Angelica, valorizza in tutte le sfumature
più recondite, accompagnata da
originali arrangiamenti di ispirazione etno-jazz. La Sepe è accompagnata in scena da 5 virtuosi compagni di viaggio, tra cui Pino Tafuto per pianoforte e tastiere, Peppe
Timbro al contrabbasso, Michele
Montefusco per chitarra e mandolino, un abilissimo maestro di fisarmonica, il sax tenore di Annibale Guarino e le percussioni di
Emidio Ausiello, tra i più bravi e
versatili strumentisti nell’ambito
del panorama etnico, diretti con
particolare attenzione dal maestro
Tafuto.
Le danze tipiche delle ballerine Marilù Poledro e Mariagrazia Lettieri
hanno punteggiato lo spettacolo
che ha riservato ai numerosi e deliziati intervenuti il siparietto teatrale della brava Carmela Iovine,
funzionario della polizia di Stato e
attivista Ail e anche l’esibizione a
sorpresa di Marco Zurzolo, subissato di applausi come tutti gli artisti in scena, soddisfatti sia del successo ottenuto che del generoso
aiuto dato all’Ail e del calore dimostrato dal pubblico napoletano.
IL PRODUCER HA SPENTO 31 CANDELINE
Il binomio tra passione e arte culinaria Festa di compleanno
di Emilia Sensale
L’
arte culinaria è una passione e, viceversa, la passione
per la buona cucina diventa arte.
Disporre gli ingredienti in un piatto non è un movimento meccanico ma il frutto di anni di studi,
perché prima di quella composizione c’è innanzitutto l’accurata
scelta di prodotti di qualità provenienti dal territorio che si vuole enfatizzare con le pietanze, e
poi c’è la preparazione dei piatti
che richiede originalità e voglia
di accontentare e al tempo stesso stupire piacevolmente i gusti
del cliente. C’è tutto questo dietro il lavoro dello chef Francesco Parrella che
assieme al maître
Attilio Carleo (nella
foto a lato) ha deciso
di proporre tante
iniziative, con la cadenza di un progetto al mese, dedicate
interamente alla cucina mediterranea:
le proposte hanno
avuto inizio col primo degli eventi, intitolato “Cotto e Crudo” e tenutosi al ristorante “La Taverna
do’ Re” ubicato a pochi passi dal
Maschio Angioino, dal Molo Beverello e dal teatro Mercadante.
Un evento non solo godereccio
ma culturale perché è stato anticipato da una lunga conferenza
attraverso la quale è stato possibile ripercorrere la storia secolare
della cucina mediterranea per le
centinaia di persone che hanno
aderito con entusiasmo all’iniziativa, con il supporto multimediale del giornalista Antonino Fiorino e gli interventi sui folclori le-
gati alla tradizione culinaria del
territorio campano e del Mezzogiorno in generale.
«Si parla tanto di pizza che è sicuramente un prodotto che ha le
sue origini a Napoli, ma non tutti sanno che la cucina mediterranea ha avuto il suo sviluppo proprio nella nostra regione - dichiarano all’unisono Parrella e Carleo
- e, ad esempio, non tutti conoscono una pietanza prelibata quale è la genovese di mare, mostro
sacro della nostra tradizione culinario sviluppatosi a Pozzuoli, dove i marinai secoli fa prediligevano l’unione del pesce ad ortaggi
che garantivano la possibilità di
trasportare nei lunghi viaggi un
piatto squisito che nel tempo non
perdeva il proprio sapore ed era
ricco di vitamine ed antiossidanti».
Dopo la conferenza i presenti si
son recati a tavola dove hanno
potuto gustare, tra i tanti piatti,
frutti di mare a crudo con pomodorini, pesce bandiera e sarago
con contorno di scarole marinate, il tutto accompagnato da una
Falanghina del Taburno. «La cucina mediterranea è più di un insieme di tendenze alimentari, vige nel nostro territorio da secoli
ma solo dal secondo dopoguerra
ha incuriosito esperti del settore
e soprattutto amanti dell’ambito
gastronomico - spiega Andrea
Botto, esponsabile flegreo della
macroarea “green” dei Campi Flegrei tutelata da FareAmbiente,
presente all’evento “Cotto e Crudo” - ed uno studio recente ha
confermato che le popolazioni
che seguono scrupolosamente la
dieta mediterranea vivono più a
lungo degli altri europei. Vi sono
almeno sedici Stati che si affacciano sul Mar Mediterraneo e le
abitudini alimentari variano da
Paese a Paese a seconda della
cultura, delle
tradizioni etniche e della
religione, eppure alcune
caratteristiche accomunano molte
popolazioni
mediterranee
in
ambito
enogastronomico, come
un
elevato
consumo di frutta, verdura e legumi, di patate e di cereali e di
pane, poi c’è l’uso dell’olio d’oliva per cucinare e condire i piatti
d’uso in molti Paesi, il tutto accompagnato da un apprezzamento per il pesce e parallelamente ad una quantità di carne
a tavola e soprattutto da un consumo moderato di vino, quest’ultimo presente solitamente ai pasti. Non bisogna dimenticare conclude Botto - che molti ingredienti della cucina mediterranea
sono stati etichettati coi marchi
di tutela dei prodotti tipici, quali
Dop, Doc, Docg, Igp e Igt».
per Sergio Addezio
R
e per una notte? Non
proprio, a dire il vero,
perché Sergio Addezio
(nella foto) è una delle
anime della movida
cittadina, però domenica
è andata in scena
un’incoronazione
speciale: una corona con
31 candeline, per il
producer napoletano. Una
corona e una corte di
amici e amiche, calici alla
mano e sorrisi, intenti a
festeggiare il suo
compleanno all’“Occhi
Occhi Oh” di Chiaia, il
night chic e
delicatamente snob di
Massimiliano Maturo che,
a chiusura di ogni
weekend invernale, offre
la serata-aperitivo più
cool organizzata dallo
storico gruppo di
Maurizio Cariello e
Cristiano De Cesaris, in collaborazione con gli zii, Carlo Ferraro, Enrico
Palazzi, Stefano Gagliardi, Marcello Montrone e Roberta Fogliano. La
festa: prima la deliziosa cena-buffet nella zona privè e poi la torta, lo
champagne e ogni tipo di mix proponibile a base di vodka e rum in un
tavolo riservato ai margini della pista. Brindisi, le foto di Fabrizia
Romano, Adriana Cappiello e Piera Tammaro, baci e abbracci. E poi la
voce, inconfondibile, di Maurizio Filisdeo che, da gran mattatore, ha
animato la prima parte della serata con il suo repertorio e l’innata verve
che richiamano la tradizione d’antan del pianobar, nonostante i tuffi nel
presente. Uno show imperdibile, quello con le splendide Mariateresa
Amato e Federica Celio, che ha fatto da prologo alla notte di Addezio.
Anfitrione perfetto, il neo trentunenne, costantemente attorniato da
sinuose amiche in tacchi alti e gonne strette, come canta Luca Carboni,
e dagli amici di sempre. Il taglio della torta rigorosamente alla Nutella semplice quanto intramontabile - le bollicine e il soffio sulle 31
candeline, prima della mezzanotte, hanno poi alimentato il vento dei
ritmi commerciali del dj Duccio Bocchetti e della voce di Lady Naike, la
bionda vocalist Nicole Del Greco. Raffica di auguri e flash, in testa a una
carovana che ha ballato e brindato senza sosta, godendo fino all’ultimo
istante della notte speciale di uno dei re delle notti di sempre.