Un`analisi della tassa di soggiorno in Toscana

Un’analisi della tassa di soggiorno in
Toscana
Elena Gennari
Banca d’Italia
Prato, 14 ottobre 2016
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Elena Gennari (Banca d’Italia)
Un’analisi della tassa di soggiorno in Toscana
Prato, 14 ottobre 2016
Agenda
1
la normativa nazionale e regionale
2
la mappa dell’imposta
3
quanto vale economicamente: il gettito
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Normativa
La normativa nazionale
istituita con il decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 recante
disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale
già presente nell’ordinamento italiano dal 1910 al 1989, seppur con
caratteristiche diverse
reintroduzione anticipata dal decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 per
il solo Comune di Roma (contributo di soggiorno di max 10 euro a
notte)
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Normativa
La teoria economica
il gettito è destinato a finanziare a livello locale interventi in materia
di turismo, di manutenzione, utilizzo e recupero dei beni culturali e
ambientali e i servizi pubblici locali
si tratta di un tributo per il quale non vi è una corrispondenza tra
rappresentanza e tassazione, un importante pilastro nella costruzione
dei sistemi fiscali
inquadrabile piuttosto all’interno del principio generale ‘chi inquina
paga’ ma...
... tale legame risulta indebolito in presenza di turisti non soggiornanti
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Normativa
Le caratteristiche dell’imposta
L’imposta nella sua versione attuale:
a carico dei non residenti che soggiornano nelle strutture ricettive
presenti sul territorio
deve seguire un criterio di gradualità in base al prezzo dell’alloggio e
non può eccedere l’ammontare di 5 euro per notte
può essere istituita dai Comuni:
capoluogo di provincia
che appartengono a Unioni di Comuni
inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o delle città d’arte
nelle isole minori può essere alternativamente applicata un’imposta di
sbarco fino a un massimo di 1,50 euro
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criteri e definizioni eterogenei per mancanza di un regolamento
generale per individuazione località turistiche
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Normativa
La normativa regionale toscana
la regione Toscana ha definito le procedure per la costituzione e
l’aggiornamento dell’elenco delle località turistiche o delle città d’arte
il requisito essenziale è la creazione di un Osservatorio turistico di
destinazione (OTD)
l’organo è chiamato a fornire un parere circa la proposta di iscrizione
nel suddetto elenco e la conseguente possibilità di istituire un’imposta
di soggiorno
sulla base del parere la proposta viene approvata dalla Giunta
comunale e successivamente trasmessa alla Regione
il Comune può anche decidere di aderire all’OTD costituito a livello
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provinciale
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Mappatura
Una mappa dell’imposta
Toscana, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta le regioni con più posti
letto assoggettati a imposta
la Toscana:
è tra le prime regioni italiane per presenze turistiche
si caratterizza per una presenza di posti letto elevata e diffusa: l’indice
di concentrazione per kmq è tra i più bassi
applicazione in capoluoghi, aree interne (Chianti, Mugello), costa e
isole
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Valore economico
Quanto vale l’imposta: il gettito
nel 2013 le riscossioni sono state circa 39 milioni di euro in Toscana
(dati Siope)
in media circa il 4 per cento del totale delle imposte
circa 9 per cento nei Comuni con più elevata incidenza delle presenze
turistiche
un flusso di cassa ≈ addizionale comunale all’Irpef
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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L’imposta di soggiorno nelle regioni italiane
Percentuale di posti letto assoggettati a imposta di soggiorno o tassa di sbarco
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Fonte: Osservatorio sulla fiscalità locale - Federalberghi
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Le presenze turistiche in Toscana
Presenze turistiche per abitante
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Fonte: Regione Toscana e Istat
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L’imposta in Toscana
Diffusione dell’imposta per tipologia di ente
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Fonte: Federalberghi, ANCI e SIOPE
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Peso dell’imposta e attrattività
Peso dell’imposta di soggiorno in funzione dell’attrattività turistica
25
25
imposta di soggiorno su
totale imposta
20
addizionale all'irpef su
totale imposte
20
15
15
10
10
5
5
0
1° quintile
2° quintile
3° quintile
4° quintile
5° quintile
0
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Fonte: SIOPE, Federalberghi, Istat e Regione Toscana
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