Riunione 21 aprile 2015 - Cooperazione Italiana

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Riunione 21 aprile 2015 - Cooperazione Italiana
COMITATO DIREZIONALE DEL 21 APRILE 2015
ELENCO INIZIATIVE APPROVATE
AFRICA SUB-SAHARIANA
Nota informativa con delibera
55. AFRICA – MAURITANIA
Revoca lunga missione dott. Giorgio Accastello.
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Proposta di lunga missione
56. AFRICA – MAURITANIA
AID 10082 – Proposta lunga missione dott. Paul David Gasparini. € 208.500,00
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Iniziativa bilaterale a dono
57. AFRICA – MOZAMBICO
AID 10524 – Formazione di ricercatori e manager per le biotecnologie
dell'ambiente e della salute in Mozambico. € 559.450,00
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Iniziativa bilaterale a dono
58. AFRICA – SOMALIA
AID 9713.03.4 – Archivio Somalia – Fase III. € 147.335,00
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Iniziativa bilaterale a dono
59. AFRICA – NON RIPARTIBILE
AID 10544 – Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia (IUSS) –
International Master in Cooperation and Development - Preparazione di quadri
locali tramite l’Alta formazione Universitaria. € 124.500,00
BALCANI MEDITERRANEO E MEDIO ORIENTE
Iniziativa bilaterale a dono
60. BMVO – ALBANIA
AID 010539 – Assistenza Tecnica e Capacity Development (ASTECADE).
Sostegno alle Istituzioni albanesi nel Processo di Allineamento delle Politiche
Comunitarie. € 620.000,00
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Credito d’aiuto
Parere n. 5. BMVO – LIBANO
AID 10522 – Progetto per l’impianto di trattamento delle acque reflue di Anjar,
Mejdel – Anjar e Qabb Elias.
Componente a credito d’aiuto: € 26.495.107,71
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Iniziativa bilaterale a dono
61. BMVO – LIBANO
AID 10545 – Sviluppo dell’Ambiente marino in funzione dei bisogni delle
comunità locali costiere – CANA PLUS.
Dono al Governo ex art.15 del DPR 177/88: € 700.000,00
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Contributo finalizzato
62. BMVO – PALESTINA
AID 10540 – WHO – Development of a Hospital Information System for
improving efficiency and quality of Hospital services. € 280.000,00
Credito d’aiuto
63. BMVO – PALESTINA
AID 10538 – Rafforzamento della rete ospedaliera del Governatorato di Hebron.
Componente a dono: Fondo esperti: € 120.000,00
Parere n. 6. BMVO – PALESTINA
AID 10538 – Rafforzamento della rete ospedaliera del Governatorato di Hebron.
Componente a credito d’aiuto: € 10.000.000,00
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Iniziativa bilaterale a dono
64. BMVO – NON RIPARTIBILE
AID 10546 Istituto di Studi Superiori di Pavia Master in Cooperation and
Development. Preparazione di quadri locali tramite lo strumento dell’Alta
formazione universitaria. € 124.500,00
ASIA E PACIFICO
Iniziativa bilaterale a dono
65. ASIA – AFGHANISTAN
AID 10542 – Contributo Italiano al National Solidarity Programme – NSP III –
nelle Provincie di Herat, Bamyan, Ghor, Farah e Badghis.
Finanziamento a dono ex Art.15 Reg. L. 49/87. € 5.000.000,00
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Nota informativa con delibera
66. ASIA – AFGHANISTAN
AID 9259 – Riallocazione fondi residui all’iniziativa UNDP “Justice and human
rights in Afghanistan – JHRA II”.
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Iniziativa bilaterale a dono
67. ASIA – VIETNAM
AID 10543.01.3 – Finanziamento di un fondo esperti per la formulazione
dell'iniziativa “Gestione e protezione integrata del sistema fluviale Vu Gia - Thu
Bon”. € 42.000,00
NON RIPARTIBILI GEOGRAFICAMENTE
Contributo volontario
68. NON RIPARTIBILE
AID 10290 – Contributo al PAM – Rifinanziamento fondo bilaterale di emergenza
anno 2015. € 1.500.000,00
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Contributo volontario
69. NON RIPARTIBILE
AID 10293 – Contributo al CICR – Rifinanziamento fondo bilaterale di
emergenza anno 2015. € 1.500.000,00
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Nota informativa con delibera
70. NON RIPARTIBILE
SENZA AID – Protocollo di sicurezza fra il MAECI e le ONG per la
realizzazione di Progetti promossi dalle ONG e Cofinanziati dal Maeci nei PVS.
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
SVILUPPO
Delibera n. 55 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge 26 febbraio 1987, n. 49 sulla nuova disciplina della Cooperazione dell’Italia con i
Paesi in via di sviluppo, in particolare gli artt. 17 e 27;
Visto il Regolamento di esecuzione della Legge n. 49/87, approvato con DPR del 12 aprile1988, n.
177;
Vista la Delibera del Comitato Direzionale n. 10 del 15 marzo 2010 con la quale è stata approvata la
disciplina per l’invio in lunga missione di esperti esterni;
Visto che a seguito di Avviso d’Incarico n. 5/1/STE/2014, pubblicato in data 18 luglio 2014, per il
profilo di Esperto in Agricoltura e Sviluppo Rurale, nell’ambito dell’iniziativa in Mauritania
denominata “Progetto di Miglioramento della Produzione Agricola nel Centro-Est Mauritano –
PAPACEM” e della relativa selezione viene accordata la preferenza al Dr. Pier Giorgio Accastello;
Considerato che con Delibera n 174 del 10 dicembre 2014 è stato approvato l’invio in lunga
missione del suddetto esperto;
Tenuto conto del Messaggio dell’Ambasciata n. 985 del 14 aprile 2015 con cui si comunica che il
Dr. Pier Giorgio Accastello ha terminato i tre mesi di prova l’11 aprile 2015 con esito negativo;
Considerato che il programma contribuisce al conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo del
Millennio O1- T3 ;
Sulla base della documentazione predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Delibera
La revoca dell’ Atto n. 174 del 10 dicembre 2014.
(Finanziamento legato)
AID 10082.02.6
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
SVILUPPO
Delibera n. 56 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge 26 febbraio 1987, n. 49 sulla nuova disciplina della Cooperazione dell’Italia con i
Paesi in via di sviluppo, in particolare gli artt. 17 e 27;
Visto il Regolamento di esecuzione della Legge n. 49/87, approvato con DPR del 12 aprile1988, n.
177;
Vista la Delibera del Comitato Direzionale n. 10 del 15 marzo 2010 con la quale è stata approvata la
disciplina per l’invio in lunga missione di esperti esterni;
Visto che a seguito di Avviso d’Incarico n. 5/1/STE/2014, pubblicato in data 18 luglio 2014, per il
profilo di Esperto in Agricoltura e Sviluppo Rurale, nell’ambito dell’iniziativa in Mauritania
denominata “Progetto di Miglioramento della Produzione Agricola nel Centro-Est Mauritano –
PAPACEM” e della relativa selezione viene accordata la preferenza al Dr. Pier Giorgio Accastello;
Considerato che la suddetta Iniziativa è stata approvata con Delibera Direttore Generale n.134 del
19 settembre 2013;
Tenuto conto del Messaggio dell’Ambasciata n. 985 del 14 aprile 2015 con cui si comunica che il
Dr. Pier Giorgio Accastello ha terminato i tre mesi di prova l’11 aprile 2015 con esito negativo;
Tenuto conto della proposta di lunga missione inviata dall’UTC con Appunto n. 80856 del 16 aprile
2015;
Considerata la necessità di inviare con urgenza un altro esperto in missione in Mauritania per
effettuare i dovuti monitoraggi sulle attività dell’iniziativa;
Tenuto conto della disponibilità ad accettare l’incarico da parte del secondo esperto selezionato Dr.
Paul David Gasparini;
Considerato che il programma contribuisce al conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo del
Millennio O1- T3;
Sulla base della documentazione predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Delibera
E’ approvato l’invio in lunga missione dell’Esperto Dr. Paul David Gasparini, che graverà sul
capitolo di bilancio 2182/0300 piano gestionale 1, dello stato di previsione del Ministero degli
Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Paese: Mauritania
Iniziativa:– “Progetto di Miglioramento della Produzione Agricola nel Centro-Est Mauritano –
PAPACEM”
Finanziamento legato.
Nominativo: Paul David Gasparini
Funzioni: Consigliere Tecnico
Durata missione: 12 mesi
Costo presunto: € 208.500,00.
AID 10082.02.6
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
SVILUPPO
Delibera n. 57 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge 26 febbraio 1987, n.49 sulla disciplina della Cooperazione dell’Italia con i Paesi in
via di sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della Legge n.49/87, approvato con il DPR 12 aprile 1988,
n.177;
Vista la lettera di richiesta del Ministro della Scienza e della Tecnologia del 22 luglio 2013;
Vista la valutazione tecnica trasmessa dall’Unità Tecnica Centrale con Appunto n. MAE0049882
del 6 marzo 2015;
Visto l’art.1, comma 249 della Legge n. 147 del 27 dicembre 2013 (Legge di Stabilità 2014) che
dispone l’assegnazione di 60 milioni di Euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016 a favore
delle azioni di Cooperazione allo sviluppo realizzate dal Ministero degli Affari Esteri a valere sulle
disponibilità del Fondo di Rotazione di cui alla Legge 16 aprile 1987, n. 183 (c.d. Legge La
Pergola);
Considerata la complementarietà e coerenza della presente iniziativa con le politiche di
Cooperazione allo Sviluppo dell’Unione Europea, in quanto il programma di cooperazione della
Commissione Europea con il Mozambico prevede, tra le altre azioni, il finanziamento di attività̀
identificate nell’ambito dello sviluppo rurale e formazione;
Considerato che l’iniziativa contribuisce al raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo del Millennio
O6 – T1; tipo di finanziamento: slegato;
Sulla base della documentazione predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Delibera
È approvato il finanziamento dell’iniziativa di Cooperazione in Mozambico denominato
“Programma di Formazione e aggiornamento dei ricercatori del Centro di Biotecnologia
dell’Università Eduardo Mondlane”, per la cui attuazione si autorizza il finanziamento
all’Università di Sassari di Euro 559.450,00 a valere sul capitolo di spesa 2182/0400 del C.d.R.
“Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo” del Ministero degli Affari Esteri per
l’esercizio finanziario 2015.
AID 10524/01/0
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
SVILUPPO
Delibera n. 58 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge 26 febbraio 1987, n. 49 sulla nuova disciplina della Cooperazione dell’Italia con i
Paesi in via di sviluppo, in particolare l’art. 2, comma 3, lettere h ed m);
Visti gli art.7 e 18 del Regolamento di esecuzione della Legge 49/87, approvato con DPR 12 aprile
1988, n. 177;
Visto l’interesse dell’allora Governo Federale Transitorio della Repubblica somala alla
realizzazione di un archivio multimediale, per la conservazione della lingua e della cultura di quel
Paese, testimoniato dalla lettera dell’Ufficio del Primo Ministro del 1 marzo 2011;
Considerata la durata triennale dell’iniziativa e la decisione presa a suo tempo dalla DGCS di
procedere con finanziamenti annuali;
Visto l’Atto del Direttore Generale n. 219 del 6 ottobre 2011, con il quale veniva approvata la prima
annualità del progetto in parola;
Vista la delibera del Comitato Direzionale n. 125 del 19 settembre 2013, con la quale veniva
approvata la seconda annualità del progetto in parola;
Vista la richiesta di cofinanziamento per la terza annualità del progetto denominato “Archivio
Somalia”, predisposto dall’Università degli Studi “Roma Tre” – Centro Studi Somali -, inviata in
data 3 dicembre 2014;
Considerato che il progetto in questione mira alla conservazione delle tradizioni, della lingua e della
memoria collettiva del popolo somalo, in un’ottica di riconciliazione nazionale e recupero
dell’identità culturale che coinvolga sia i Somali residenti che quelli della diaspora;
Ritenuto dunque opportuno raccogliere la proposta di co-finanziare l’intervento in parola;
Considerato che detto progetto risponde alle finalità degli interventi della cooperazione italiana e, in
particolare, contribuisce al raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo del Millennio O8
“Sviluppare una partnership globale per lo sviluppo”– T1 “Rivolgersi ai bisogni specifici dei paesi
meno avanzati, di quelli privi di sbocco al mare e dei piccoli stati insulari in via di sviluppo” – Tipo
di contributo: legato 100%;
Sulla base della documentazione predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Delibera
E’ approvata l’esecuzione della terza annualità dell'iniziativa di cooperazione denominata “Archivio
Somalia”, per la cui attuazione si autorizza il co-finanziamento, per un importo complessivo di
Euro 147.335,00 a favore dell’Università degli Studi “Roma Tre”, a valere sul capitolo 2182/0400
del C.d.R della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari
Esteri e della Cooperazione Internazionale. Anno finanziario 2015.
AID 9713.03.4
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
SVILUPPO
Delibera n. 59 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge 26 febbraio 1987, n.49 sulla disciplina della Cooperazione dell’Italia con i Paesi in
via di sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della Legge n.49/87, approvato con il DPR 12 aprile 1988,
n.177;
Vista la richiesta di contributo presentata in data 9 marzo 2015 prot. PRG 336 dall’Istituto
Universitario di Studi Superiori di Pavia per la realizzazione dell’iniziativa di cooperazione
denominata “International Master in Cooperation and Development – Rafforzare l’impatto della
cooperazione italiana tramite l’alta formazione universitaria”, destinata a 7 quadri locali provenienti
da Paesi dell’Africa Sub-Sahariana;
Considerato che all’Ufficio III della DGCS è stata presentata analoga proposta di finanziamento, al
fine di consentire la partecipazione al Master di 7 quadri provenienti dalla regione dell’Europa
Balcanica e Orientale, del Bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente;
Vista la valutazione tecnica economica trasmessa dall’Unità Tecnica Centrale della DGCS con
appunto n.80151 del 16 aprile 2015;
Considerato che l’iniziativa si prefigge di favorire un migliore e più duraturo impatto dei
programmi della cooperazione internazionale italiana nei settori e nelle aree prioritarie;
Considerato che il contributo richiesto alla DGCS è pari al 62,14% dell’importo dell’iniziativa e che
risulta in linea con le finalità della Legge 49/87;
Considerato che il programma contribuisce al raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo del
Millennio O8 - Sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo, T1 e T2; Tipo di aiuto: legato;
Sulla base della documentazione predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Delibera
il finanziamento di € 124.500,00 a favore dell’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia, per
la realizzazione dell'iniziativa di Cooperazione denominata “International Master in Cooperation
and Development – Preparazione di quadri locali tramite l’alta formazione universitaria” da
imputare sul Capitolo di spesa 2184/0400 del C.d.R. “Direzione Generale per la Cooperazione allo
Sviluppo” del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ripartito come
segue:
Anno 2015
Anno 2016
AID 010544
€ 98.290,00
€ 26.210,00
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
SVILUPPO
Delibera n. 60 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge 26 febbraio 1987, n. 49 sulla nuova disciplina della Cooperazione dell’Italia con i
Paesi in via di sviluppo ed in particolare l’art. 2, comma 3;
Visto il Regolamento di esecuzione della Legge n. 49/87, approvato con DPR del 12 aprile1988, n.
177;
Considerato che l’iniziativa in Albania denominata “Assistenza tecnica e Capacity Development
(ASTECADE). Sostegno alle Istituzioni albanesi nel Processo di Allineamento alle Politiche
Comunitarie” si inserisce nel complesso processo di riforme lanciato dal governo Albanese dopo il
conferimento dello status di paese candidato all’UE lo scorso giugno 2014 con l’obiettivo di poter
avviare il negoziato di adesione;
Visto l’appunto della DGCS – UTC n. 72150 del 03 aprile 2015 e l’allegata Valutazione Tecnica
Economica relativa alla suddetta iniziativa;
Tenuto conto che la Legge 27 dicembre 2013, n. 147 - art 1, comma 249 ha disposto, a valere
sulle disponibilità del Fondo di rotazione di cui alla Legge 16 aprile 1987, n. 183, risorse a favore
delle azioni di cooperazione allo sviluppo realizzate dal Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale in coerenza ed a complemento della politica di cooperazione
dell'Unione europea, fino al limite di 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016;
Considerato che l’Iniziativa è inserita nel Pilastro (d.) “Programme Management and Monitoring
for Results” del nuovo Protocollo di Cooperazione italo-albanese 2014/2016 per la componente di
assistenza Tecnica a Dono destinata alla gestione dell’intero Programma Paese secondo un
approccio basato sui risultati;
Considerato che il progetto è coerente e complementare con le politiche di cooperazione
dell’Unione Europea, in quanto rientra tra i settori prioritari di intervento previsti dall’Agenda per il
Cambiamento, tra cui “diritti umani, democrazia e good governance” e in particolare nei settori
della governance a livello locale, della gestione delle finanze pubbliche e della lotta alla corruzione;
Considerato che l’iniziativa contribuisce al conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo del Millennio
O8 (sviluppare una collaborazione globale per lo sviluppo), T13 (rivolgersi ai bisogni specifici dei
Paesi meno avanzati);
Sulla base della documentazione predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Delibera
E’ approvata l’iniziativa in Albania denominata “Assistenza Tecnica e Capacity Development
(ASTECADE). Sostegno alle Istituzioni albanesi nel Processo di Allineamento alle Politiche
Comunitarie” per un importo complessivo di 620.000,00 euro a valere sul capitolo di bilancio
2182/300/PG 14 dello stato di Previsione del Ministero degli Affari Esteri, cosi ripartito:
Fondo in Loco: € 370.000,00 Slegato
Fondo Esperti: € 250.000,00 Legato
AID 010539
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
SVILUPPO
Parere n. 5 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge 26 febbraio 1987, n. 49 sulla nuova disciplina della Cooperazione dell’Italia con i
Paesi in via di sviluppo ed in particolare l’art 1, commi 2 e 3, l’art. 2, commi 1 e 3 lett. a), l’art. 6 e
l’art. 9, comma 4, lettera f);
Visto il Regolamento di esecuzione della Legge n. 49/87, approvato con DPR del 12 aprile 1988, n.
177;
Considerato che l’iniziativa in Libano denominata “Progetto per l’impianto di trattamento delle
acque reflue di Anjar, Mejdel-Anjar e Qabb Elias” è finalizzata al miglioramento delle condizioni
igienico-sanitarie delle popolazioni residenti nell’area della Valle del Bekaa;
Vista la Valutazione Tecnico Economica elaborata dalla DGCS - Unità Tecnica Centrale
(Messaggio DGCS UTC n. 47753 del 04 marzo 2015) sulla base della documentazione trasmessa
dal Consiglio per la Ricostruzione e lo Sviluppo libanese (CDR) libanese con lettere n. 4914/1 del
3 dicembre 2013 e n. 317/1 del 26.01.2015;
Visto il parere dell’Ufficio DGCS-X (Appunto DGCS X n. 49355 del 06 marzo 2015), relativo alla
suddetta Valutazione Tecnico Economica e all’Accordo di Progetto preliminarmente condiviso con
la controparte libanese;
Considerato che l’iniziativa in oggetto rientra nell’ambito del pacchetto di progetti infrastrutturali
disciplinato dal Memorandum di Intesa Italia-Libano del 24 aprile 1998 per i finanziamenti a
credito di aiuto;
Considerato che il Libano – sulla base degli indicatori OCSE - è classificato nella categoria dei
Paesi a reddito medio alto (categoria upper middle-income countries) e che sulla base delle
indicazioni fornite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il credito di aiuto è di tipo
“slegato”;
Considerato che l’iniziativa contribuisce al conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo del Millennio
O7 (assicurare la sostenibilità ambientale), T1 (integrare i principi dello sviluppo sostenibile
all’interno delle politiche e dei programmi dei paesi e invertire la tendenza alla perdita di risorse
ambientali);
Sulla base della documentazione predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Esprime parere favorevole
Alla seguente iniziativa suscettibile di essere finanziata a valere sul credito di aiuto con termini di
concessionalità pari al 60% (tasso: 0%; durata 40 anni di cui 27 di grazia)
Paese: Libano
Iniziativa: Progetto per l’impianto di depurazione delle acque reflue di Anjar, Mejdel- Anjar e Qabb
Elias
Stanziamento: € 26.495.107,71
AID 010522
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
SVILUPPO
Delibera n. 61 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge 26 febbraio 1987, n. 49 sulla nuova disciplina della cooperazione dell’Italia con i
Paesi in via di sviluppo ed in particolare l’art. 2, comma 3;
Visto il Regolamento di esecuzione della Legge n. 49/87, approvato con DPR del 12 aprile 1988, n.
177;
Considerato che l’iniziativa in Libano denominata “Sviluppo dell’Ambiente Marino in Funzione dei
Bisogni delle Comunità Locali Costiere – CANA plus” è finalizzata al rafforzamento dell’azione
del Governo della Repubblica del Libano nel ambito della tutela dell’ambiente marino e costiero al
fine anche di promuovere lo sviluppo delle comunità locali ;
Visto l’appunto della DGCS – UTC n. 57772 del 17 marzo 2015 e l’allegata Valutazione Tecnica
Economica relativa alla suddetta iniziativa;
Tenuto conto che la legge 27 dicembre 2013, n. 147 - art 1, comma 249 ha disposto, a valere
sulle disponibilita' del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, risorse a favore
delle azioni di cooperazione allo sviluppo realizzate dal Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale in coerenza ed a complemento della politica di cooperazione
dell'Unione europea, fino al limite di 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016;
Considerato che il progetto è coerente con le politiche di cooperazione dell’Unione Europea, in
quanto rientra tra i settori prioritari di intervento previsti dall’”Agenda per il Cambiamento”, tra cui
“cambiamenti climatici ed ambiente” e “promozione della governance a livello centrale e locale” e
risulta complementare alle politiche di sviluppo in materia ambientale realizzate dalla UE in
Libano;
Considerato che l’iniziativa contribuisce al conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo del Millennio
O7 (assicurare la sostenibilità ambientale), T1 (integrare i principi dello sviluppo sostenibile
all’interno delle politiche e dei programmi dei Paesi ed invertire la tendenza alla perdita di risorse
ambientali);
Sulla base della documentazione predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Delibera
E’ approvata l’iniziativa in Libano denominata “Sviluppo dell’Ambiente Marino in Funzione dei
Bisogni delle Comunità Locali Costiere – CANA plus” per un importo di Euro 700.000,00 a
valere sul capitolo di bilancio 2182/300 PG 14 dello stato di Previsione del Ministero degli Affari
Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Finanziamento al Governo (ex art. 15 DPR 177/88): Euro 700.000,00
Grado di slegamento 100 %.
AID 010545.01.0
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
SVILUPPO
Delibera n. 62 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge 26 febbraio 1987, n. 49 sulla nuova disciplina della cooperazione dell’Italia con i
Paesi in via di sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della Legge n. 49/87, approvato con DPR 12 aprile 1988, n.
177;
Accolta la richiesta avanzata da World Health Organization (WHO) con lettera del 5 marzo 2015 –
cui è annessa la proposta di progetto - con la quale l’Organismo richiede un finanziamento per
l’iniziativa in Palestina denominata “WHO – Development of a hospital information system for
improving efficiency and quality of hospital services”;
Considerato che l’iniziativa in Palestina denominata “WHO – Development of a hospital
information system for improving efficiency and quality of hospital services” mira al miglioramento
dell’offerta dei servizi ospedalieri riducendo il trasferimento dei pazienti dalle strutture pubbliche
alle strutture private;
Considerato che l’iniziativa contribuisce al conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
O4/A (ridurre la mortalità infantile), O5/A (ridurre la mortalità materna);
Vista la Valutazione Tecnico Economica trasmessa con appunto UTC n. 53321 dell’11 marzo 2015
con cui si definisce il valore finanziario per la suddetta iniziativa a dono - della durata di 12 mesi pari a € 280.000,00;
Considerato che il Cost Sharing Agreement con WHO, in fase di finalizzazione, verrà sottoposto
all’esame dell’Ufficio X DGCS al fine di acquisire il preventivo parere sulla versione finale da
firmare dalle parti;
Tenuto conto che l’iniziativa è del tutto in linea con le priorità dell’Action Plan UE – Autorità
Nazionale Palestinese che definisce l’agenda delle relazioni fra UE e Palestina;
Considerato che il suddetto documento al punto 113 prevede di “aumentare il livello della sanità
pubblica e della relativa governance nel territorio palestinese occupato, anche attraverso il
monitoraggio dell'attuazione della strategia palestinese in materia di sanità, affrontando le questioni
infrastrutturali e logistiche, il finanziamento del settore della sanità, delle risorse umane del settore
della sanità e dell'accesso ai medicinali”;
Visto l’articolo 1, comma 249 della Legge del 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di Stabilità 2014)
che mette a disposizione della cooperazione allo sviluppo risorse finanziare a valere sul Fondo di
Rotazione di cui alla Legge 16 aprile 1987, n. 183 (c.d. Legge La Pergola):
Considerato che l’iniziativa è pienamente coerente con le politiche di sviluppo in Palestina
realizzate dall’Unione Europea e da altri donatori della Comunità internazionale;
Sulla base della documentazione predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Delibera
E’ approvato il finanziamento pari a € 280.000,00, quale contributo finalizzato a favore di WHO,
per la realizzazione delle attività dell’iniziativa della durata di 12 mesi in Palestina denominata
“WHO – Development of a hospital information system for improving efficiency and quality of
hospital services”, a valere sul cap. 2180/300 piano gestionale 16 C.d.R Direzione Generale per la
Cooperazione allo Sviluppo – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale –
per l’esercizio finanziario 2015.
Finanziamento slegato 100%.
AID 010540.01.4
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
SVILUPPO
Delibera n. 63 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge del 26 febbraio 1987, n. 49 sulla nuova disciplina della Cooperazione dell’Italia con
i Paesi in via di sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della Legge n. 49/87, approvato con DPR del 12 aprile 1988, n.
177;
Vista la lettera datata 4 febbraio 2015, annessa all’appunto n. 35821 del 18 febbraio 2015 dell’Unità
Tecnica Centrale della DGCS - firmata dal Direttore Generale per le relazioni e i progetti
internazionali del Ministero delle Finanze palestinese - con cui viene richiesto alla Cooperazione
italiana un finanziamento a credito d’aiuto pari a € 10.000.000,00 finalizzato alla costruzione di due
ospedali nel Governatorato di Hebron;
Considerato che detto finanziamento è in linea con il “Development Cooperation Framework
Agreement” firmato a Roma il 23 novembre 2012 nell’ambito del Vertice Italo-Palestinese;
Tenuto conto che in tale circostanza l’Italia si è impegnata a sostenere le azioni di Cooperazione in
Palestina con un pledge a dono pari a € 30.000.000,00 e un pledge a credito d’aiuto di pari importo;
di quest’ultimo importo è già stato allocato il finanziamento di € 20.000.000,00 per l’iniziativa
denominata “Start up – strumenti finanziari per l’accesso al credito”;
Vista la valutazione tecnico-economica trasmessa con appunto n. 54682 del 13 marzo 2015
dall’Unità Tecnica Centrale della DGCS relativa all’iniziativa in Palestina denominata
“Rafforzamento della rete ospedaliera del Governatorato di Hebron”, del valore di € 10.000.000,00
a credito d’aiuto, cui si aggiungono € 120.000,00 a dono per l’assistenza tecnica, oggetto della
presente delibera;
Visto il testo di bozza di accordo tecnico per la suddetta iniziativa che contempla detto
finanziamento a dono - trasmesso con appunto n. 35821 del 18 febbraio 2015 dall’Unità Tecnica
Centrale della DGCS – sulla base del quale l’Ufficio X della DGCS - con appunto n. del 6 marzo
2015 - ha espresso il parere e fornito le indicazioni di modifica al testo stesso;
Acquisita agli atti la lettera datata 17 marzo 2015 con cui il Ministero della Salute palestinese si
impegna a completare e rendere operative le due strutture ospedaliere realizzate attraverso il
finanziamento in oggetto;
Preso atto di quanto suggerito con appunto n 74861 del 9 aprile 2015 dall’Ufficio X della DGCS in
merito al testo di bozza di accordo tecnico, approvato dal Ministero delle Finanze palestinese e
trasmesso dal Consolato Generale a Gerusalemme con messaggio n. 513 del 25 marzo 2015;
Tenuto conto che l’iniziativa si propone di contribuire al miglioramento dello stato di salute della
popolazione palestinese e al perseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo del Millennio O4/A (ridurre
di due terzi, fra il 1990 e il 2015, la mortalità dei bambini al di sotto dei cinque anni) e O5/A
(ridurre di tre quarti, fra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità materna);
Tenuto conto che la Cooperazione italiana, nell’ambito del settore sanitario in Palestina, riveste il
ruolo di lead donor nell’ambito dell’Unione Europea;
Sulla base della documentazione predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Delibera
è approvato il finanziamento dell’iniziativa in Palestina nel settore sanitario denominata
“Rafforzamento della rete ospedaliera del Governatorato di Hebron” per un importo complessivo
pari a € 120.000,00 per il fondo esperti, a valere sul capitolo di bilancio 2182/300 piano gestionale 1
così suddiviso:
Fondo esperti
I annualità: € 60.000,00
II annualità: € 60.000,00
AID 010538.02.1
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
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Parere n. 6 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge del 26 febbraio 1987, n. 49 sulla nuova disciplina della Cooperazione dell’Italia con
i Paesi in via di sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della Legge n. 49/87, approvato con DPR del 12 aprile 1988, n.
177;
Vista la lettera datata 4 febbraio 2015, annessa all’appunto n. 35821 del 18 febbraio 2015 dell’Unità
Tecnica Centrale della DGCS - firmata dal Direttore Generale per le relazioni e i progetti
internazionali del Ministero delle Finanze palestinese - con cui viene richiesto alla Cooperazione
italiana un finanziamento a credito d’aiuto pari a € 10.000.000,00 finalizzato alla costruzione di due
ospedali nel Governatorato di Hebron;
Considerato che detto finanziamento è in linea con il “Development Cooperation Framework
Agreement” firmato a Roma il 23 novembre 2012 nell’ambito del Vertice Italo-Palestinese;
Tenuto conto che in tale circostanza l’Italia si è impegnata a sostenere le azioni di Cooperazione in
Palestina con un pledge a dono pari a € 30.000.000,00 e un pledge a credito d’aiuto di pari importo;
di quest’ultimo importo è già stato allocato il finanziamento di € 20.000.000,00 per l’iniziativa
denominata “Start up – strumenti finanziari per l’accesso al credito”;
Vista la valutazione tecnico economica trasmessa con appunto n. 54682 del 13 marzo 2015
dall’Unità Tecnica Centrale della DGCS relativa all’iniziativa in Palestina denominata
“Rafforzamento della rete ospedaliera del Governatorato di Hebron”, del valore di € 10.000.000,00
a credito d’aiuto, cui si aggiungono € 120.000,00 a dono per l’assistenza tecnica;
Visto il testo di bozza di accordo tecnico per la suddetta iniziativa - trasmesso con appunto n. 35821
del 18 febbraio 2015 dall’Unità Tecnica Centrale della DGCS – sulla base del quale l’Ufficio X
della DGCS - con appunto n. 49827 del 6 marzo 2015 - ha espresso il proprio parere, confermando
il grado di slegamento e le condizioni finanziarie previste per il credito d’aiuto;
Acquisita agli atti la lettera datata 17 marzo 2015 con cui il Ministero della Salute palestinese si
impegna a completare e rendere operative le due strutture ospedaliere realizzate attraverso il
finanziamento in oggetto;
Preso atto di quanto suggerito con appunto n 74861 del 9 aprile 2015 dall’Ufficio X della DGCS in
merito al testo di bozza di accordo tecnico, approvato dal Ministero delle Finanze palestinese e
trasmesso dal Consolato Generale a Gerusalemme con messaggio n. 513 del 25 marzo 2015;
Tenuto conto che l’iniziativa si propone di contribuire al miglioramento dello stato di salute della
popolazione palestinese e al perseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo del Millennio O4/A (ridurre
di due terzi, fra il 1990 e il 2015, la mortalità dei bambini al di sotto dei cinque anni) e O5/A
(ridurre di tre quarti, fra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità materna);
Tenuto conto che la Cooperazione italiana, nell’ambito del settore sanitario in Palestina, riveste il
ruolo di lead donor nell’ambito dell’Unione Europea;
Sulla base della documentazione predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Esprime parere favorevole
Alla concessione di un credito di aiuto, tasso di concessionalità del 60%, per il finanziamento
dell’iniziativa in Palestina nel settore sanitario denominata “Rafforzamento della rete ospedaliera
del Governatorato di Hebron”.
Stanziamento:
tasso di concessionalità:
periodo di rimborso:
grado di slegamento del credito:
AID 010538
€ 10.000.000,00
60%
40 anni di cui 27 di grazia
85% per le spese da sostenere in loco, in PVS limitrofi e Paesi
terzi aderenti all’OCSE.
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
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Delibera n. 64 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge 26 febbraio 1987, n.49 sulla nuova disciplina della Cooperazione dell’Italia con i
Paesi in via di sviluppo ed in particolare l’art.2, comma 3, lettera d);
Visto l’art.18 comma 1, lettera a) del Regolamento di esecuzione della predetta Legge approvato
con DPR del 12 aprile 1988,n.177;
Vista la richiesta di contributo presentata dall’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia con
lettera n. 335 del 10 marzo 2015, successivamente emendata, per la realizzazione del Master
denominato “International Master in Cooperation and Development: Preparazione di quadri locali
tramite lo strumento dell’alta formazione universitaria” destinata a 7 quadri locali provenienti da
paesi del BMVO;
Considerato che all’Ufficio IV DGCS è stata presentata analoga proposta di finanziamento, al fine
di consentire la partecipazione al Master di 7 quadri locali provenienti da paesi dell’Africa SubSahariana;
Vista la valutazione tecnico-economica dell’Unità Tecnica Centrale trasmessa con appunto n. 80159
del 16 aprile 2015;
Considerato che l’iniziativa si prefigge di favorire un migliore e più duraturo impatto dei
programmi della cooperazione internazionale italiana nei settori e aree prioritarie;
Considerato che il costo complessivo dell’iniziativa è pari ad Euro 200.350,00 e che il contributo
del MAECI/DGCS III è di Euro 124.500,00, pari a circa il 62% del totale , può essere concesso in
quanto l’iniziativa è positivamente valutata sotto il profilo tecnico e della congruità;
Considerato che il settore di intervento risponde alle esigenze che emergono nei Paesi del BMVO in
materia di rafforzamento di capacity and institutional building;
Considerato che l’iniziativa contribuisce al conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo del Millennio
O8 T1: Sviluppare una partnership globale per lo sviluppo;
Sulla base della documentazione predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Delibera
Il finanziamento di Euro 124.500,00 (centoventiquattromilacinquecento/00) a favore dell’Istituto
Universitario di Studi Superiori di Pavia per la realizzazione dell’iniziativa di Cooperazione
denominata “International Master in Cooperation and Development: Preparazione di quadri locali
tramite lo strumento dell’alta formazione universitaria”.
L’onere dell’iniziativa graverà sul capitolo 2184/300 piano gestionale 1 per gli esercizi finanziari
2015 e 2016 e sarà ripartito come segue:
Anno 2015 Euro 98.290,00
Anno 2016 Euro 26.210,00
Contributo Legato
AID 010546.01.2
e della Cooperazione Internazionale
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Delibera n. 65 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge 26 febbraio 1987, n.49 sulla nuova disciplina della Cooperazione dell’Italia con i
Paesi in via di sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della predetta Legge approvato con D.P.R. del 12 aprile 1988
n.177;
Visto il Decreto Legge n.7 del 18 febbraio 2015 recante “Misure urgenti per il contrasto del
terrorismo, anche di matrice internazionale, nonché proroga delle missioni internazionali delle
Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di
ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il
consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione e misure urgenti per il contrasto del
terrorismo, anche di matrice internazionale”;
Considerati i risultati positivi raggiunti dal National Solidarity Programme, iniziato nel 2003 e
ritenuto dalla comunità dei donatori e dal Governo afghano uno dei programmi di maggior successo
nel Paese;
Considerato che la DGCS intende continuare a sostenere il programma nazionale afghano di
sviluppo rurale comunitario nel quadro delle politiche di intervento per il settore agricolo e rurale
del Ministero per lo Sviluppo Rurale e la Riabilitazione (MRRD);
Visto che l’attuale contributo italiano al NSP III finanzierà gli interventi del programma nelle
province di Herat, Bamyan, Ghor, Frah e Badghis, in linea con il focus geografico e strategico
complessivo degli interventi del Governo italiano in Afghanistan, concentrati nella Regione
Occidentale e nella provincia di Bamyan;
Sulla base della documentazione predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Delibera

di concedere un finanziamento a dono al Governo Afghano di € 5.000.000,00 (cinque milioni) a
favore dell’iniziativa denominata “Contributo italiano al terzo Nationale Solidarity Program –
NSP III - nelle province di Herat, Bamyan, Ghor, Farah e Badghis”;

di approvare la bozza di Accordo allegata alla presente proposta, che definisce gli elementi
sostanziali dell’intesa intergovernativa da concludere con il Governo afghano per la gestione del
dono.
Il finanziamento graverà sul Capitolo 2182 per l’esercizio finanziario 2015.
Il finanziamento è di tipo slegato.
Obiettivo di Sviluppo del Millennio: O8-T1
Settore OCSE-DAC: 43040
AID 10542.01.1
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
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Delibera n. 66 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge del 26 febbraio 1987, n.49 sulla nuova disciplina della Cooperazione dell’Italia con
i Paesi in via di sviluppo”;
Visto il Regolamento di esecuzione della predetta Legge approvato con D.P.R. del 12 aprile 1988,
n.177;
Visto il Decreto Legge n. 7 del 18 febbraio 2015 recante “Misure urgenti per il contrasto del
terrorismo, anche di matrice internazionale, nonché proroga delle missioni internazionali delle
Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di
ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il
consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione e misure urgenti per il contrasto del
terrorismo, anche di matrice internazionale”;
Vista la propria delibera n. 12 del 15.03.2010 relativa a un precedente contributo volontario a
UNDP pari a un milione di Euro (1.000.000,00), a sostegno del programma multi donatori “Law
and Order Trust Fund (LOTFA)”;
Considerata la disponibilità di un residuo pari a USD 532.684,00, confermata in via definitiva da
UNDP;
Considerati i risultati positivi raggiunti dal programma dello stesso UNDP “Justice and Human
Rights in Afghanistan – JHRA”, che prevede il rafforzamento delle istituzioni di giustizia a livello
locale, il dialogo tra istituzioni della giustizia formale e organi della giustizia tradizionale, così
come l’assistenza legale alle categorie vulnerabili della popolazione locale e le campagne di
sensibilizzazione sui diritti umani;
Considerando che la DGCS intende continuare a sostenere il settore Giustizia e Rule of Law tenuto
conto dell’elevato livello di priorità che esso riveste per il consolidamento dello Stato di diritto;
Visto che il proposto riorientamento del residuo citato coprirebbe la rimanente parte del piano di
lavoro 2015 del JHRA, in particolare le attività nella provincia di Herat e provincie vicine;
Sulla base della documentazione predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Delibera
di approvare la proposta di riallocare i fondi residui del programma multi donatori UNDP “Law
and Order Trust Fund (LOTFA)”, di USD 532.684,00, a favore del programma UNDP “Justice and
Human Rights in Afghanistan – JHRA”.
Il sostegno al programma sopra citato non comporta ulteriori oneri da parte della DGCS.
Il finanziamento è di tipo slegato.
Obiettivo di Sviluppo del Millennio: O8-T1
Settore OCSE-DAC: 15130
AID 9259.02.5
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
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Delibera n. 67 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge 26 febbraio 1987, n. 49 sulla nuova disciplina della cooperazione dell’Italia con i
Paesi in via di sviluppo;
Visto il Regolamento di esecuzione della Legge n. 49/87 approvato con DPR 12 aprile 1988, n. 177;
Viste le Linee Guida e gli Indirizzi di programmazione della Cooperazione italiana nel triennio
2014-2016;
Considerato che nella programmazione finanziaria 2014-2016 con il Vietnam la DGCS aveva
previsto il finanziamento, con un credito di aiuto del valore di 3 M di Euro, di un’iniziativa per lo
sviluppo di un sistema di sostegno al processo decisionale delle autorità preposte, volto alla
pianificazione e gestione delle risorse idriche del bacino fluviale Vu Gia – Thu Bon;
Considerata la necessità di procedere alla formulazione del predetto programma, denominato
“Gestione e protezione integrata del sistema fluviale Vu Gia – Thu Bon”;
Vista la proposta di finanziamento di un Fondo Esperti collegato al programma, elaborata dall’Unità
Tecnica Locale di Hanoi e trasmessa dall’Unità Tecnica Centrale con messaggio n. 77053 del 13
aprile 2015;
Considerato che l’iniziativa contribuisce al conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
O7 – T1;
Sulla base della documentazione predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Delibera
Il finanziamento del Fondo Esperti per l’assistenza tecnica alla formulazione dell’iniziativa in
Vietnam “Gestione e protezione integrata del sistema fluviale Vu Gia-Thu Bon”, per un importo di
Euro 42.000,00.
Il finanziamento del predetto fondo graverà sul Capitolo di spesa 2182/V – Esercizio finanziario
2015.
Obiettivi di Sviluppo del Millennio e target correlati: Obiettivo O7, T1. Settore OCSE/DAC di
riferimento: 14040 sviluppo fluviale. Temi OCSE/DAC: Uguaglianza di genere: non applicabile;
Ambiente: principale; Sviluppo partecipativo/buon governo: significativo; S viluppo del commercio:
non applicabile; Adattamento al cambiamento climatico: principale. Rio Markers - Desertificazione:
principale.
AID 010543.01.3
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
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Delibera n. 68 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge 26 febbraio 1987, n. 49 recante nuova disciplina della Cooperazione dell’Italia con i
Paesi in via di sviluppo ed in particolare gli articoli 1 comma 2 e comma 4; art. 2 comma 3, let. b);
art. 9 comma 4d; art. 11 comma 1
Visto il Regolamento di esecuzione della predetta Legge approvato con D.P.R. 12 aprile 1988 n.
177;
Visto l’art. 4 della Legge 23 dicembre 1993, n. 559 che integra e modifica alcuni articoli della
Legge n. 49/87;
Visto l’art. 1, comma 249 della Legge n. 147 del 27 dicembre 2013 (Legge di Stabilità 2014) che
dispone l’assegnazione di 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016 e come
modificato dall’art. 1 comma 332 della Legge n. 190 del 23 dicembre 2015 (Legge di Stabilità
2015) l’assegnazione per l’anno 2015 di 65 milioni di euro, a favore delle azioni di cooperazione
allo sviluppo realizzate dal Ministero degli Affari Esteri a valere sulle disponibilità del Fondo di
Rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183;
Considerata la complementarietà e coerenza della presente iniziativa con le politiche di
Cooperazione allo Sviluppo dell’ Unione Europea e più nello specifico, con le politiche di aiuto
umanitario che la Commissione Europea – DG ECHO pone in essere tramite il sostegno ai progetti
umanitari e di emergenza definiti dagli OO.II. ed in particolare dal PAM, come si evince anche
dalla “Strategia Annuale per l’Aiuto Umanitario nel 2015” della Commissione Europea;
Considerato che la Cooperazione Italiana si avvale da diversi anni della struttura del PAM / WFP
(World Food Programme) per soccorrere i PVS colpiti da particolari eventi eccezionali che
determinino gravi situazioni di emergenza;
Tenuto conto della necessità di rendere sempre più efficaci le risposte della DGCS agli eventi
calamitosi di emergenza;
Valutata l'opportunità di concedere il rifinanziamento del fondo bilaterale d’emergenza in essere
presso il PAM / WFP (World Food Programme) attraverso un contributo di 1.500.000,00 (un
milione cinquecento mila/ 00) Euro a favore del suddetto Organismo per la partecipazione del
Governo Italiano alle attività di emergenza nei PVS colpiti da eventi eccezionali, determinati da
calamità naturali, conflitti bellici, guerre civili, carestie, epidemie ed esodi di massa e comunque
ogni volta vi sia una concreta minaccia per la sopravvivenza delle popolazioni;
Considerato che il fondo verrà attivato attraverso indicazioni operative concordate di volta in volta
tra questa Direzione Generale e il PAM / WFP (World Food Programme), nelle quali saranno
contenuti ambiti e finalità del contributo multilaterale italiano, importo e paese beneficiario,
all’interno del programma multi donatori;
Considerato che la richiesta di attivazione potrà avvenire anche su richiesta specifica del PAM /
WFP (World Food Programme), sulla base di appelli od altre indicazioni di intervento provenienti
dalla comunità internazionale e che i programmi finanziati dalla DGCS saranno oggetto di
monitoraggio e di attività di reporting da parte dell’Organismo;
Considerato che l’iniziativa contribuisce al conseguimento dell’Obiettivo di sviluppo del Millennio
O8 – T1;
Sulla base della documentazione tecnica predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Delibera
Il rifinanziamento del fondo bilaterale d’emergenza in essere presso il PAM / WFP (World Food
Programme) attraverso un contributo multilaterale volontario di Euro 1.500.000,00 (un milione
cinquecento mila/ 00) per l'anno 2015, finalizzato alla partecipazione del Governo Italiano alle
iniziative del suddetto Organismo nei paesi colpiti da calamità e crisi complesse, attivabile in
risposta ad indicazioni operative della DGCS concordate con il PAM / WFP (World Food
Programme), appelli di emergenza di Organizzazioni Internazionali e/o PVS stessi.
Il contributo è di tipo: slegato.
Organismo esecutore: PAM / WFP (World Food Programme)
Cap. 2180/06 P.G. 16 . Esercizio Finanziario 2015.
AID 010290.01.1
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
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Delibera n. 69 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge 26 febbraio 1987, n. 49 sulla disciplina della Cooperazione dell’Italia con i Paesi in
via di sviluppo” ed in particolare gli articoli 1 comma 2 e comma 4; art. 2 comma 3, lett. b); art. 9
comma 4d; art. 11 comma 1
Visto il Regolamento di esecuzione della predetta Legge approvato con D.P.R. 12 aprile 1988 n.
177;
Visto l’art. 4 della legge 23 dicembre 1993, n. 559 che integra e modifica alcuni articoli della Legge
n. 49/87;
Visto l’art. 1, comma 249 della Legge n. 147 del 27 dicembre 2013 (Legge di Stabilità 2014) che
dispone l’assegnazione di 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016 e come
modificato dall’art. 1 comma 332 della Legge n. 190 del 23 dicembre 2015 (Legge di Stabilità
2015) l’assegnazione per l’anno 2015 di 65 milioni di euro, a favore delle azioni di cooperazione
allo sviluppo realizzate dal Ministero degli Affari Esteri a valere sulle disponibilità del Fondo di
Rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183;
Considerata la complementarietà e coerenza della presente iniziativa con le politiche di
Cooperazione allo Sviluppo dell’ Unione Europea e più nello specifico, con le politiche di aiuto
umanitario che la Commissione Europea – DG ECHO pone in essere tramite il sostegno ai progetti
umanitari e di emergenza definiti dagli OO.II. ed in particolare dal CICR, come si evince anche
dalla “Strategia Annuale per l’Aiuto Umanitario nel 2015” della Commissione Europea;
Considerato che la Cooperazione Italiana si avvale da diversi anni della struttura del CICR
(Comitato Internazionale della Croce Rossa) per soccorrere i PVS colpiti da particolari eventi
eccezionali che determinino gravi situazioni di emergenza;
Tenuto conto della necessità di rendere sempre più efficaci le risposte della DGCS agli eventi
calamitosi di emergenza;
Valutata l'opportunità di concedere il rifinanziamento del fondo bilaterale d’emergenza in essere
presso il CICR (ICRC – International Commettee of the Red Cross) attraverso un contributo di
1.500.000,00 (un milione cinquecento mila/ 00) Euro a favore del suddetto Organismo per la
partecipazione del Governo Italiano alle attività di emergenza nei PVS colpiti da eventi eccezionali,
determinati da calamità naturali, conflitti bellici, guerre civili, carestie, epidemie ed esodi di massa e
comunque ogni volta vi sia una concreta minaccia per la sopravvivenza delle popolazioni;
Considerato che il fondo verrà attivato attraverso indicazioni operative concordate di volta in volta
tra questa Direzione Generale e il CICR, nelle quali saranno contenuti ambiti e finalità del
contributo multilaterale italiano, importo e paese beneficiario, all’interno del programma multi
donatori;
Considerato che la richiesta di attivazione potrà avvenire anche su richiesta specifica del CICR,
sulla base di appelli od altre indicazioni di intervento provenienti dalla comunità internazionale e
che i programmi finanziati dalla DGCS saranno oggetto di monitoraggio e di attività di reporting da
parte dell’Organismo;
Considerato che l’iniziativa contribuisce al conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo del Millennio
O8 – T1;
Sulla base della documentazione tecnica predisposta dalla DGCS ed acquisita agli atti della presente
riunione
Delibera
Il rifinanziamento del fondo bilaterale d’emergenza in essere presso il CICR (Comitato
Internazionale della Croce Rossa) attraverso un contributo volontario multilaterale di Euro
1.500.000,00 (un milione cinquecento mila/ 00) per l'anno 2015, finalizzato alla partecipazione del
Governo Italiano alle iniziative del suddetto Organismo nei paesi colpiti da calamità e crisi
complesse, attivabile in risposta ad indicazioni operative della DGCS concordate con il CICR,
appelli di emergenza di Organizzazioni Internazionali e/o PVS stessi.
Il contributo è di tipo: slegato.
Organismo esecutore: CICR (ICRC – International Committee of the Red Cross)
Cap. 2180/06 P.G. 16 . Esercizio Finanziario 2015.
AID 010293.01.0
e della Cooperazione Internazionale
COMITATO DIREZIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO
SVILUPPO
Delibera n. 70 del 21 aprile 2015
Il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo
Vista la Legge 26 febbraio 1987, n. 49 sulla nuova disciplina della Cooperazione dell’Italia con
Paesi in via di sviluppo e in particolare gli artt. 2, 28 e 29, commi 2 e 3;
Visto il Regolamento di esecuzione della citata Legge 49/87, approvato con DPR n. 177 del 12
aprile 1988, n.177 e in particolare gli artt. 19, 43 e 44;
Vista la Legge n. 426 dell’8 agosto 1996, recante “Conversione in legge, con modificazioni,
del Decreto legge n. 347 del 1 luglio 1996, recante differimento di termini previsti da
disposizioni legislative concernenti il Ministero degli Affari Esteri e norme relative ad impegni
internazionali ed alla cooperazione allo sviluppo”, e in particolare l’art. 10;
Visto il Decreto del Ministero degli Affari Esteri n. 337 del 15 settembre 2004, “Regolamento
di semplificazione delle procedure amministrative relative alle organizzazioni non
governative”;
Vista la Delibera del Comitato Direzionale n. 141 del 19 dicembre 2012, che approva il
documento “Progetti promossi da ONG nei PVS – Procedure di presentazione e gestione
(capitolo 2181)”;
Vista la Delibera del Comitato Direzionale n. 185 del 14 novembre 2013, che approva il
documento “Progetti promossi da ONG nei PVS – Procedure operative”;
Visto l’articolo 6, comma 2 dell’allegato n. 5 (“Convenzione per l’esecuzione del progetto”)
della Delibera 185/2013, relativo al protocollo di sicurezza per il personale espatriato
impiegato nella realizzazione dei progetti promossi da ONG nei PVS;
Considerata la necessità di predisporre un modello unico di protocollo contenente istruzioni
circa le misure di sicurezza da adottarsi per il personale espatriato impiegato in progetti
promossi dalle ONG nei PVS e co-finanziati dalla DGCS;
Sentita l’Unità di Crisi;
Sentiti gli esponenti delle organizzazioni maggiormente rappresentative delle ONG italiane;
Vista la documentazione predisposta dalla DGCS e acquisita agli atti della presente riunione
Delibera
Si approva il documento “Protocollo di sicurezza” acquisito agli atti della presente riunione e
allegato alla presente delibera.
PROTOCOLLO DI SICUREZZA
per l’attuazione del progetto promosso di cooperazione (titolo) in (paese)
tra
l’Uff. VII della DGCS
e
L’Organizzazione non governativa (sigla e titolo per esteso) riconosciuta idonea dal Ministero
degli Affari Esteri italiano (idoneità MAE decreto n. … del …, con sede in ….) operante in
(paese)
VISTO che il Comitato Direzionale con delibera n. (…) del (…) ha approvato la graduatoria
predisposta a seguito dell’avviso pubblico del XX/XX/XXXX, nella quale è compreso, in posizione
utile per l’ottenimento dei contributi pubblici, il progetto della ONG (sigla) dal titolo (…) a cui è
stato attribuito il codice AID (…), di seguito denominato “progetto”;
VISTA la Convenzione per la disciplina dell’esecuzione del progetto firmata il (data), in particolare
l’art. 6;
si conviene e si stabilisce quanto segue:
1. Registrazione del personale espatriato (cooperanti, volontari, consulenti in loco, personale
in missione)
1. La ONG si impegna a registrare tutto il personale espatriato di nazionalità italiana impegnato
nel progetto, ivi incluso il personale inviato all’estero temporaneamente e/o per missioni brevi, sul
sito internet www.dovesiamonelmondo.it (sezione per le ONG/ONLUS, o in alternativa per
residenti temporanei, per l’indicazione su mappa dell’abitazione) e a controllare regolarmente il
sito internet www.viaggiaresicuri.it per prendere conoscenza di tutti gli aggiornamenti sulle
condizioni generali di sicurezza .
2. I dati relativi a nome, cognome, residenza abituale (incluse coordinate GPS) e recapiti del
personale espatriato di nazionalità italiana impegnato nell’esecuzione del progetto, ivi incluso il
personale inviato all’estero temporaneamente e/o per missioni brevi, sono comunicati anche
all’Ambasciata per e-mail all’indirizzo (indirizzo mail indicato dall’Ambasciata), ovvero con altre
modalità di trasmissione se così indicato dall’Ambasciata. La ONG comunica tempestivamente al
suddetto indirizzo e-mail o con le altre modalità indicate dall’Ambasciata eventuali modifiche di
tali dati.
3. L’Ambasciata comunica tempestivamente all’ONG eventi o situazioni che possano comportare
un rischio per il personale. L’Ambasciata fornisce all’ONG i propri recapiti di emergenza e
comunica tempestivamente all’ONG eventuali variazioni degli stessi.
2. Disposizioni comportamentali e di sicurezza
1. La ONG all’avvio del progetto prende contatto con l’Ambasciata per verificare l’eventuale
esistenza di specifiche disposizioni comportamentali e di sicurezza per il personale di nazionalità
italiana. L’ONG si impegna a seguire tali disposizioni e ogni altra disposizione in materia di
sicurezza e comportamentale che dovesse essere in futuro impartita dall’Ambasciata, tenendo
conto – ferma restando la necessità di tutelare la sicurezza del personale – delle finalità
progettuali e del buon andamento delle attività intraprese.
2. La ONG individua un referente per la sicurezza e ne comunica all’Ambasciata nome e recapito
e-mail e telefonico. L’Ambasciata indirizza ogni comunicazione concernente il presente protocollo
al referente per la sicurezza.
3. L’Ambasciata comunica tempestivamente alla ONG e per conoscenza all’Uff. VII/DGCS e
all’Unità di Crisi qualsiasi modifica delle disposizioni comportamentali e di sicurezza che
intervenga durante il periodo di svolgimento del progetto.
5. La ONG informa opportunamente e dettagliatamente tutto il personale di nazionalità italiana su
eventuali disposizioni comportamentali e di sicurezza emanate dall’Ambasciata chiedendo allo
stesso personale l’impegno a rispettare scrupolosamente le suddette disposizioni e quelle che
potrebbero essere ulteriormente emanate nel corso della propria permanenza nel Paese.
6. La ONG segnala all’Ambasciata ogni situazione che costituisca un potenziale pericolo per
l’incolumità del personale impegnato nel progetto
3. Coordinamento per l’ingresso nel paese
Qualora la procedura di ingresso e/o la permanenza nel Paese da parte del personale espatriato e
dei consulenti della ONG dovesse incontrare delle difficoltà, l’Ambasciata, su richiesta della ONG
e per quanto di competenza, nei limiti delle proprie funzioni e attribuzioni, si farà parte attiva per
sensibilizzare le autorità locali.
4. Strumenti di comunicazione
La ONG dovrà dotarsi di strumenti di comunicazione adeguati (es. carte SIM locali, radio,
connessioni internet, telefoni satellitari, ecc.), tenuto conto delle condizioni locali e secondo le
indicazioni ricevute dall’Ambasciata, al fine di garantire in ogni circostanza la possibilità di
comunicare con le Autorità italiane.
5. Situazioni di emergenza ed evacuazione di emergenza del personale della ONG
1. In situazioni di emergenza, la ONG comunica tempestivamente all’Ambasciata l’ubicazione e la
situazione dei propri operatori e si coordina con l’Ambasciata sulle misure da adottare.
2. I numeri di emergenza da contattare nei week-end, nei giorni festivi e nelle ore serali sono i
seguenti: xxxxxxx (Ambasciata) xxxxxxxx (ONG)
3. L’Ambasciata, nel caso in cui ritenga che la situazione sul territorio non garantisca la piena
sicurezza al personale della ONG e tenuto conto delle conseguenze sullo svolgimento delle attività
progettuali, dispone – sentita previamente la ONG e in coordinamento con la stessa – l’immediata
evacuazione d’emergenza del personale di nazionalità italiana, secondo le modalità concordate al
momento, comunicando tempestivamente la decisione anche all’Unità di Crisi e all’Ufficio
VII/DGCS.
6. Clausola di salvaguardia
La DGCS, nel caso in cui ritenga che la ONG non si sia attenuta a quanto stabilito dal presente
protocollo o alle disposizioni impartite dall’Ambasciata in materia di sicurezza, valuta – sentita la
ONG – la possibilità di revocare il contributo concesso, ai sensi della normativa vigente e di
quanto stabilito nella Convenzione per la disciplina dell’esecuzione del progetto. Alla revoca
eventualmente disposta ai sensi del presente articolo si applicano le norme di cui agli artt. 75, 77 e
78 della Delibera del Comitato Direzionale n. 185 del 14 novembre 2013.
ONG .........
Il rappresentante
Roma, data
Ufficio VII DGCS
Il Capo Ufficio