Dispositivi di Protezione Individuale
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Dispositivi di Protezione Individuale
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D.P.I. PREMESSA Per la prevenzione della maggior parte delle infezioni è sufficiente l’osservanza di semplici norme LE PRECAUZIONI UNIVERSALI (D.M. 28.9.90) CHE COSA SONO? Costituiscano l’insieme delle misure di barriere e dei comportamenti volti a prevenire e contenere la trasmissione dei microrganismi attraverso il sangue, liquidi biologici e patogeni aerei.. A CHI SONO INDIRIZZATE? A tutti gli operatori sanitari la cui attività comporta un contatto con sangue e liquidi organici, durante prestazioni sanitarie in ambito ospedaliero, territoriale, domiciliare. A QUALI PERSONE DEVONO ESSERE APPLICATE? A tutte le persone indipendentemente dalla diagnosi. QUANDO DEVONO ESSERE APPLICATE? Durante l’esecuzione di procedure assistenziali, diagnostiche e terapeutiche che prevedono un possibile contatto accidentale con sangue o materiale biologico; quando si maneggiano strumenti o attrezzature che possono essere contaminate con sangue o altri materiale biologici. PRECAUZIONI STANDARD Le P.S. si applicano a tutti i pazienti/utenti in ogni contesto di cura indipendentemente dal sospetto o diagnosi di infezione del loro stato infettivo ed ai materiali di derivazione biologica quali: sangue, liquidi corporei, secrezioni, escrezioni, cute non integra e mucose. Fra le P.S. rientrano: 1 Igiene delle mani 2 Igiene respiratoria 3 Uso dei D.P.I. 4 Accoglienza del paziente 5 Dispositivi medici/attrezzature sanitarie 6 Igiene ambientale 7 Gestione biancheria 8 Smaltimento rifiuti 9 Trasporto dei pazienti 10 Educazione pazienti e visitatori ASPETTI NORMATIVI LEGGE 9 APRILE 2008 N° 81 (EX626) DGL 81/08 ART. 74 Definizione Si intende per dispositivo di protezione individuale, di seguito denominato “DPI”, qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo DGL 81/08 ART. 75 Obbligo d’uso dei D.P.I. I D.P.I. devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva,da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro REQUISITI D.P.I. I D.P.I. per essere a norma di legge devono soddisfare i seguenti requisiti generali: possesso della marcatura CE la quale indica la conformità ai requisiti essenziali di salute e sicurezza e di tutte le certificazioni previste presenza di istruzioni di utilizzo chiare, in lingua italiana o comunque in lingua comprensibile dal lavoratore adeguatezza del DPI al rischio da prevenire (si deve evitare che il DPI sia un rischio maggiore di quello che deve prevenire) adeguatezza del DPI alle esigenza ergonomiche e di salute del lavoratore REQUISITI D.P.I. INFORMATIVI : notizie sulle protezioni fornite; limiti d’uso; tempo utile prima della scadenza; istruzione d’uso, manutenzione, pulizia SICUREZZA : efficienza protettiva; durata della protezione; data di scadenza; innocuità; assenza di rischi causati dallo stesso DPI; solidità ECONOMICI : costo unitario; prevedibile durata ed efficienza PRESTAZIONALI : disagio ridotto; limitazione effetti di impedimento; funzionalità pratica; compatibilità con altri DPI (utilizzo contemporaneo) CONFORT : leggerezza; adattamenti alla morfologia; dimensioni limitate; trasportabilità; confort termico CATEGORIE DEI D.P.I. 1° CATEGORIA Racchiude i DPI che proteggono da rischi fisici di modesta entità e sono di semplice progettazione (contatti, urti con corpi caldi con temperature non superiori a 50°C, vibrazioni e radiazioni tali da non raggiungere organi vitali e/o da provocare danni permanenti) 2° CATEGORIA Raggruppa i DPI che non sono contenuti nelle altre due categorie 3° CATEGORIA Include i DPI che proteggono da danni gravi e/o permanenti e dalla morte (caschi, visiere, apparecchi respiratori filtranti, DPI per protezione dal rischio elettrico, da cadute dall’alto e da temperature non inferiori a 100°C) OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Individuare, sulla base della valutazione dei rischi e dei DPI disponibili, i DPI più idonei a proteggere i lavoratori Fornire i DPI con marchio CE Fissare le condizioni d’uso e manutenzione Verificare che le istruzioni d’uso siano in lingua compatibile dal lavoratore Verificare il corretto utilizzo dei DPI in base alle istruzioni fornite OBBLIGHI DEL LAVORATORE Utilizzare i DPI messi a disposizione, in base alle modalità fornite nel corso di formazione, informazione ed addestramento Avere cura dei DPI, senza modificarne le caratteristiche di propria iniziativa Segnalare prontamente al datore di lavoro, o a chi preposto, qualunque rottura o difetto dei DPI messi a disposizione D.P.I. “DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE” GUANTI I guanti riducono l’incidenza di contaminazione delle mani e devono essere indossati nei seguenti casi: Contatto con sangue od altro liquido biologico. Esecuzione di procedure di accesso vascolare Esecuzione di prelievi su lobi auricolari, talloni e dita dei neonati e bambini Durante l’addestramento del personale all’esecuzione dei prelievi Quando si maneggiano strumenti appuntiti e taglienti Quando la cute delle mani presenta lesioni Si manipolano recipienti contenenti liquidi o prodotti biologici (padelle, pappagalli, drenaggi) Si manipolano prodotti chimici (disinfettanti, acidi solventi, farmaci citostatici) Si procede al lavaggio di materiale e strumenti chirurgici Si manipolano rifiuti contenenti materiale biologico Come usarli 1)Lavare e asciugare le mani prima di indossare qualsiasi tipo di guanto 2) Indossare i guanti immediatamente prima di eseguire le procedure a rischio e rimuoverli al termine IMPORTANTE Sostituire i guanti se lesionati Sostituire sempre i guanti tra un paziente e l’altro, nelle cure igieniche e nel cambio di sistemi di raccolta diuresi, drenaggi, etc. Non riutilizzare i guanti monouso Il guanto in gomma deve essere personale, lavato dopo l’uso e, dopo contatto con materiale biologico, disinfettato con un prodotto a base di clorossidante elettrolito e riutilizzato asciutto. PIRAMIDE O.M.S. TIPI DI GUANTO Guanti sterili in LATTICE con o senza talco Guanti sterili in VINILE con o senza talco Guanti non sterili in LATTICE con o senza talco Guanti non sterili in VINILE con o senza talco Guanti in NITRILE Guanti in GOMMA Guanti in TESSUTO COTONE indicati soprattutto in caso di dermatite irritativa, ma non sono validi per allergia al lattice. Come indossare i guanti Seguire la procedura per la vestizione Evitare l’eccessivo stiramento del guanto Calzare il guanto tirandolo alla base delle dita Verificare che non sia troppo stretto o eccessivamente largo sui polpastrelli e sul palmo della mano Come rimuoverli Rimuovere un guanto afferrando l’esterno del polsino con la mano opposta Tenerlo nella mano che calza ancora il guanto Con la mano libera rimuovere il secondo guanto partendo dall’interno infilando un dito sotto il bordo Se possibile, infilare il primo guanto all’interno del secondo guanto Smaltirli nel contenitore per rifiuti Sanitari Pericolosi a Rischio Infettivo Non riutilizzarli e non lavarli Provvedere all’igiene delle mani CAMICI DI PROTEZIONE CAMICI DI PROTEZIONE I camici di protettivi devono essere indossati durante l’esecuzione di procedure assistenziali che possono produrre l’emissione di goccioline e schizzi di sangue o di altro materiale biologico; devono essere monouso. Se la divisa viene macroscopicamente contaminata deve, in ogni caso, essere TIPI DI CAMICI Camice in TNT chiuso al collo e ai polsi Camici in TNT chiuso al collo e ai polsi con rinforzi anteriori Grembiule in plastica a protezione anteriore MASCHERE,OCCHIALI, COPRIFACCIA PROTETTIVI MASCHERE,OCCHIALI, COPRIFACCIA PROTETTIVI Diversi tipi di maschere,occhiali e schermi facciali vengono usati da soli o in combinazione per fornire adeguate misure di protezione. Il personale sanitario deve indossare queste misure di barriera durante le attività assistenziali che possono generare schizzi di sangue o altro materiale biologici o in presenta di sospetta o accertata patologia a MASCHERE Maschera facciale FFP2 Deve coprire il naso, la bocca e il mento ed aderire al volto; dotate di doppio elastico, stringinaso con guarnizione di tenuta (con/senza valvola di espirazione). Proteggono dalla contaminazione di naso e bocca e dall’inalazione di particelle di dimensioni inferiori al micron aerodisperse (es. bacillo di Kock) Indicate per la protezione dell’operatore nelle attività che possono comportare l’esposizione ad agenti di media tossicità Elevata efficienza filtrante > 94% MASCHERE Maschera facciale FFP3 Deve coprire il naso, la bocca e il mento ed aderire al volto; dotate di doppio elastico, stringinaso con guarnizione di tenuta (con/senza valvola di espirazione). Indicate per attività che possono determinare una elevata concentrazione di agenti biologici sotto forma di aerosol nell’ambiente (broncoscopie, manovre che inducono la tosse). Elevata efficienza filtrante > 98% IMPORTANTE Le MASCHERINE CHIRURGICHE non sono considerate DPI ma DM, sono monouso in tessuto non tessuto. Sono indossate dall’operatore sanitario quando vi è la necessità di salvaguardare il paziente; sono indossate dal paziente con sospetta o accertata patologia trasmissibile per droplet o per via aerea (meningite, SARS, TBC, sindrome influenzale) e proteggono l’operatore dalla trasmissione OCCHIALI E COPRIFACCIA PROTETTIVI Schermi facciali Protezione delle mucose di occhi naso e bocca durante le procedure e le attività di assistenza al paziente che possono generare schizzi di sangue, liquidi corporei, secreti,escreti. Occhiali ad oculare singolo Protezione degli occhi da schizzi di sangue,liquidi corporei, secreti,escreti Occhiali panoramici maschera Protezione degli occhi da droplets Si ricorda che i normali occhiali non costituiscono una protezione sufficiente e che i dispositivi di protezione devono essere indossati al di sopra di questi. CALZARI SOPRASCARPE CALZARI SOPRASCARPE I calzari soprascarpe, in TNT monouso, devono essere indossati quando è possibile sporcarsi con escrezioni e secrezioni o quando si deve intervenire in ambienti contaminati. Gli indumenti monouso devono essere indossati una sola volta e poi gettati nel contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, seguendo le procedure specifiche previste per il luogo dell’intervento. Calzari monouso in PVC antiscivolo Gambali in TNT – PVC antiscivolo COPRICAPO COPRICAPO Le cuffie in TNT monouso proteggono i capelli ed il cuoio capelluto da contaminazione in presenza di aerosol e batteri, o virus, a diffusione aerea; devono essere indossati quando è possibile il contatto con escrezioni e secrezioni o quando si deve intervenire in ambienti contaminati A protezione parti del viso, fronte e collo dell’operatore: Cuffia in TNT con elastici latex-free Copricapo integrale Cappellino Tutti i COPRICAPO dovranno essere in morbido T.N.T., permeabile all’aria ed impermeabile ai liquidi, inodore, tenuta perfetta, non tossico e privo fibre di vetro, resine e collanti, che non rilasci residui tossici all’incenerimento, con buona vestibilità, preferibilmente in dispenser da 100 pezzi Eliminazione di aghi e taglienti • Usare i contenitori rigidi. • Vietato re-incappucciare gli aghi. • Non rimuovere gli aghi dalle siringhe. • Immergere i presidi riutilizzabili nel disinfettante prima di smontarli, lavarli e sterilizzarli. CONCLUSIONI Proteggersi è un dovere del lavoratore L’osservanza delle precauzioni universali e l’utilizzo dei D.P.I., sono efficaci nella professione sanitaria per prevenire le infezioni Usare meno precauzioni con chi riteniamo “sicuro” ci espone ad un’alto rischio di infezione BIBLIOGRAFIA • Direttiva europea 89/686 recepita con D.L. 475 del 1992 • D.L. 626/1994 • D.L. 2 gennaio 1997 n.10 “attuazione delle direttive 93/68/CEE E 95/58/CEE relative ai dispositivi di protezione individuale • D.M. 02/05/2001 criteri per l’individuazione e per l’uso dei dispositivi di protezione individuale • Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n.81 • Servizio Sanitario Emilia Romagna – AUSL Piacenza Guida alla scelta dei Dispositivi Protezione Individuale DPI – Igiene Ambientale applicate a specifiche Patologie PREMESSA Ogni DPI deve essere utilizzato ed indossato sempre in base alla prestazione che andiamo ad eseguire e MAI in base alla persona che abbiamo davanti TUBERCOLOSI DPI Igiene Ambientale • Utilizzo della maschera FFP2 per l’operatore sanitario • Aerare la stanza • Utilizzo della mascherina chirurgica per il paziente • Pulizia con detergenti comuni tutte le suppellettili SCABBIA DPI • Camice monouso • Guanti monouso non sterili • Soprascarpe • Cuffia Igiene Ambientale • Cambio quotidiano di coperte, lenzuola, federe, asciugamani e lavaggio ad alte temperature in lavatrice. Preferire materiale monouso • Le coperte utilizzate per il trasporto della persona in ambulanza, devono essere personali e monouso. • I materassi sottoposti ad aspirazione delle polveri ed esposizione al sole per almeno un giorno • Tutto ciò che non può essere lavato, deve essere chiuso in un sacco scuro sigillato per almeno 7 giorni PEDICULOSI DPI • Guanti monouso non sterili Igiene Ambientale • Per le suppellettili e pavimenti, accurata pulizia con i comuni detergenti e utilizzo (quando possibile) di aspirapolvere • Per lenzuola, federe e asciugamani è sufficiente un lavaggio o asciugatura a macchina con cicli caldi MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE DPI Igiene Ambientale Nessun DPI specifico e particolare è richiesto per questo tipo di patologie; si utilizzano i DPI in base alla prestazione che andiamo ad effettuare Non è richiesta nessuna particolare pulizia, è sufficiente la normale igiene quotidiana dei suppellettili e pavimenti IMPORTANTE Per questo tipo di patologie riveste un ruolo molto importante l’educazione sanitaria per l’utilizzo del profilattico MALATTIE A TRASMISSIONE ORO FECALE DPI Igiene Ambientale • Guanti monouso non sterili • Accurata pulizia dei servizi igienici con l’utilizzo di prodotti a base di ipoclorito di sodio Grazie per l’attenzione