Bisogno di contatto e community mediatiche: lascia o raddoppia?

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Bisogno di contatto e community mediatiche: lascia o raddoppia?
“GLI ARGONAUTI”
CONEGLIANO, 10 MAGGIO 2011
“BISOGNO DI CONTATTO E COMMUNITY
MEDIATICHE: LASCIA O RADDOPPIA?”
Dott.ssa ELISABETTA CONTE
PSICOLOGA-PSICOTERAPEUTA
ALCUNE RIFLESSIONI INTRODUTTIVE:
IL MITO DI PROMETEO
• La tecnica non è il prodotto della progressiva
evoluzione umana bensì è condizione
imprenscindibile dell’esistenza umana
• Nel mondo antico: primato della natura sulla
tecnica ( osservare la natura per scoprirne le leggi)
Nel mondo moderno: primato della tecnica sulla
natura (organizzare la natura secondo i propri
progetti)
L’essere al mondo dell’uomo non può prescindere
dal modo in cui egli manipola il mondo: alla
trasformazione dei mezzi di comunicazione
corrisponde una trasformazione dell’uomo
(U. Galimberti )
→ dall’identità unica al pluralismo di identità
INTERNET E COMUNICAZIONE
L’ essere in contatto, l’essere in relazione con il
mondo non è uno dei vari aspetti dell’esistenza
umana ma ne costituisce la dimensione
fondante.
Nel relazionarsi con il mondo l’individuo incontra
l’altro da sè, la novità che gli permette la
crescita
• Se lo scopo per cui l’uomo è al mondo è il
contatto, in che modo l’uso di internet può
ostacolarlo o favorirlo?
• Il contatto con il mondo virtuale, le relazioni
che in esso si svolgono, hanno una funzione
positiva per i ragazzi o possono essere fonte
di danno?
DEFINIZIONE DI INTERNET
Strumento multifunzionale che consente di
reperire informazioni velocemente, mezzo
di comunicazione, forum per dibattiti,
mezzo per divertirsi, facilitatore
dell’interazione sociale, può essere
considerato un compagno virtuale per
ricevere supporto emotivo….e molto altro
ancora. (V. Catania)
IL FENOMENO A NORDEST
(SONDAGGIO DEMOS &PI/GAZZETTINO, MAGGIO 2011)
EVOLUZIONE DELL’USO DI INTERNET:
• Non utilizza Internet
2000 : 83%
2011 : 38%
• Si collega alla rete tutti i giorni
2000 : 4%
2011 : 42%
L’USO DI INTERNET
• Non internauti:
37 %
• Internauti occasionali: 20.7%
raramente
4.7%
qualche volta al mese
1.8%
qualche volta la settimana 14.2%
• Internauti quotidiani: 41.5%
• CLASSE DI ETA’
non int. int. occasionali int. Quotidiani
15-24 a.
2%
15.3%
82.7%
25-34 a.
3.2
22.5
74.3
35-44 a.
14.6
29.7
55.7
45-54 a.
27.6
33.2
39.2
55-64 a.
64.1
20.7
15.2
65 a. e più
88.3
5.3
6.4
UTILIZZO DI FACEBOOK
15-24 a.
92.2
25-34 a.
67.4%
POSSIAMO CONSIDERARE CHE INTERNET SIA POSITIVO SE
LO USIAMO BENE E NEGATIVO SE LO USIAMO MALE?
La natura umana può modificarsi in base alle modalità con
cui si declina tecnicamente la comunicazione:
a. Il capovolgimento del rapporto uomo-mondo:
cambia il modo di fare esperienza
b. l’effetto omologazione e la paura di essere
tagliati fuori (il F.O.M.O. – fear of missing you)
c. La trasformazione del pensiero: dall’intelligenza
sequenziale all’intelligenza simultanea
(U. Galimberti)
PERCHE’ INTERNET E’ COSI’ DIFFUSO TRA I RAGAZZI?
• Collude con alcuni aspetti tipici
dell’adolescenza( curiosità, mancanza di regole,
predisposizione alla novità,etc)
• Trova fertile terreno nel desiderio di riscoprire
la bellezza “perduta” della relazione nei suoi
aspetti di piacevolezza, semplicità, efficacia
(E.Ronchi)
• Con la sua ipervelocità nell’elaborazione dei
dati dà risposte immediate a questioni
complesse: dà l’impressione che ogni risposta
sia semplice
• Mobilita benessere e inquietudini ma queste
ultime possono essere tacitate con un clik
• Favorisce un pensiero lineare e semplice basato
su connessioni disgiuntive (o questo o quello, o
buono o cattivo) piuttosto che un pensiero
processuale e complesso (questo e quello)
• Consente l’anonimato: darsi tutte le possibilità
che non si hanno nella vita reale
• E’ facile e accessibile
• Facilità di interrompere i rapporti: esonera
dalla responsabilità
• Incremento del senso di controllo e
onnipotenza
QUALI ASPETTI POSITIVI?
• Maggiore opportunità di stringere relazioni:
contatti numerosi e diversificati
• Opportunità di scambio con persone di diversa
etnia: mezzo di integrazione sociale e
abbattimento delle barriere razziali
• Stimola la curiosità, la concentrazione
sull’obiettivo, l’impostazione mentale globale
• Forma adolescenti vivaci in grado di apprendere
in modo interattivo e disponibili alla
collaborazione
• Favorisce l’apprendimento ipermediale piuttosto
che lineare
• Il numero delle relazioni virtuali aumenta quello
dei legami reali
• Aggrega intere “tribù” su temi di interesse
comune
• Crea comunità emozionali
• Ogni anarchia porta un nuovo ordine: Internet
troverà in se stesso i propri principi organizzatori
che metteranno equilibrio nell’insieme caotico
dei legami virtuali (Maffeoli)
QUALI ASPETTI NEGATIVI?
• Rischio di perdere la capacità umana di
esplorare il mondo esterno mantenendo il
contatto emotivo con il proprio mondo
interno (semplificazione, stereotipia,
ragionare in termini di quantità e risultato,
etc)
• Non l’evitamento ma la capacità di tollerare i
propri limiti è alla base della crescita umana
• La velocità dei cambiamenti obbliga gli
individui a ridurre i tempi di adattamento:
non sempre ciò è possibile per le persone più
fragili
• Oggi le reti umane soffrono :
l’alfabetizzazione emotiva ha bisogno
dell’esperienza vissuta del rapporto con l’altro
• L’incontro emotivo con l’altro
diverso,inconoscibile e misterioso può essere
fonte di disagio
QUANDO SI CREANO PATOLOGIE?
• Pensieri ossessivi in relazione a Internet
• Incapacità di smettere
• Idea che Internet sia l’unico strumento di
supporto sociale
• Unico ambiente fonte di sensazioni piacevoli
• Necessità di stare in rete per periodi sempre
più lunghi
• Sviluppo, dopo la sospensione,di ansia,
agitazione, pensieri su ciò che accade in rete
Modificazioni psicologiche da IAD
(Internet Addiction disorder)
Perdita relazioni interpersonali
Modificazioni dell’umore
Alterazione del vissuto temporale
Struttura cognitiva completamente orientata
all’utilizzo compulsivo del mezzo
• Mondo reale sostituito dal mondo virtuale
personale con comportamenti diversi
rispetto a quelli che si hanno nel mondo
reale
•
•
•
•
Che fare?
• La società attuale non investe
sull’importanza dei legami: aumento della
solitudine, della difficoltà a relazionarsi,
mancanza di valori sociali
• Il giovane per crescere ha bisogno dello
sguardo dell’altro: spera che qualcuno lo
ascolti, aspira ad essere visto nella sua
intenzionalità di contatto
• Internet testimonia il bisogno di intimità e di
appartenenza, il bisogno di esprimere parti di
sé profonde a qualcuno
• Raggiungibilità virtuale di contro a
irraggiungibilità reale
Quale sostegno?
• L’adolescenza è il laboratorio della costruzione
della competenza adulta al contatto e della
creazione dell’amore
• Non dobbiamo arginare le trasformazioni e i
cambiamenti culturali
• Creare ground corporeo dove ancorarsi per
non “volare via” nel mondo virtuale
• Favorire la fiducia nella autoregolazione:
ripristinare” il sentire” e il “respirare” al fine di
rompere la confluenza con il mondo virtuale
•
(M. Spagnuolo Lobb)
Bibliografia
• Catania V. I diversi aspetti dell’Internet Addiction Disorder. In
Lavanco e Croce (a cura di), Le dipendenze sociali, ed. Mc Graw Hill
• Conte E., L’esperienza depressiva nell’adolescenza: l’oscurarsi della
creatività”, in Francesetti G, Gecele M., (a cura di), L’altro
irraggiungibile, Franco Angeli, Milano, 2011
• Favaro A.(a cura di), L’osservatorio sul Nord Est, Il Gazzettino, 4
maggio 2011
• Galimberti U., I miti del nostro tempo, Feltrinelli, Milano,2009
• Maffesoli M., Le tribù della rete, necrologio del moderno,
www.repubblica.it, consultato 8/3/2011
• Perilli B., Generazione social Network “Macchè isolati, più curiosi”,
www.repubblica.it , consultato il 575/2011
• Ronchi E., Emozioni in rete, cambi di paradigmi e nuovi pazienti,
www.psycomedia.it ,2000
• Spagnuolo Lobb M, relazione seminario “Identità di genere e scelte
relazionali”, Milano, 9 maggio 2011