manuale dei controlli

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manuale dei controlli
Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura
MANUALE DEI CONTROLLI
DOMANDA UNICA DI PAGAMENTO e MISURE A SUPERFICIE DEL
PIANO DI SVILUPPO RURALE
(Regg. UE n.1305/2013, n.1306/2013, n.1307/2013, n.639/2014, n. 640/2014,
n. 641/2014, n. 809/2014)
Indicazioni operative ed organizzative per l’esecuzione dei controlli
aziendali in loco finalizzati alla verifica delle superfici richieste a
premio e modalità di restituzione degli esiti.
Settore Aiuti diretti ed interventi di mercato
VERSIONE AGGIORNATA ALLA DATA del 3 Marzo 2016
1
INTRODUZIONE
Gli aiuti diretti richiesti a premio con la presentazione della Domanda Unica ed i premi
richiesti per le misure a superficie del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) prevedono il rispetto dei
requisiti di ammissibilità.
I requisiti di ammissibilità delle superfici, sia per la Domanda Unica che per lo Sviluppo
Rurale, sono accertati, sulla totalità delle richieste di premio, attraverso la foto
interpretazione che, nel caso delle istanze incluse nel campione di ammissibilità, è integrata
dalle informazioni desumibili dalle foto satellitari ed eventualmente dalle visite in campo.
In alcuni casi la foto aerea, infatti, non consente di stabilire puntualmente il dato dichiarativo
dell’Azienda o a seguito di cambiamenti dell’uso del suolo conseguenti a lavorazioni
successive alla foto aerea o per specifiche colture il cui requisito di ammissibilità è valutabile
solo con un sopralluogo (ad es. il pascolo magro) e/o con un riscontro amministrativo sulla
base di documentazione detenuta dall’Azienda (ad es. il castagneto da frutto, la cui
ordinarietà delle cure colturali è riscontrata anche dalle operazioni annotate nel Registro
delle operazioni colturali).
Nel presente documento vengono fornite indicazioni operative ed organizzative per
l’esecuzione dei controlli aziendali in loco finalizzati alla verifica delle superfici richieste a
premio nonché le modalità di formalizzazione e restituzione degli esiti.
I criteri di ammissibilità di una superficie sono quelli previsti dai Regolamenti Comunitari, da
eventuali note interpretative e di orientamento della Commissione, dai Decreti Ministeriali
attuativi, dalle Circolari di AGEA Coordinamento e dai provvedimenti dell’Organismo
Pagatore.
Per il Piano di Sviluppo Rurale occorre fare riferimento anche agli atti Regionali (bandi
attuativi e delibere) che dettagliano i criteri di ammissibilità dei singoli gruppi colturali in
relazione alle caratteristiche del territorio di riferimento e agli obiettivi delle specifiche
misure.
1.
QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO
Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo
rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;
Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre
2013, sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e
che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE)
n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008;
Regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre
2013, recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell’ambito dei regimi di sostegno
previsti dalla politica agricola comune e che abroga il regolamento (CE) n. 637/2008 del
Consiglio e il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio;
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Regolamento delegato (UE) n. 639/2014 della Commissione, dell’11 marzo 2014, che integra
il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sui
pagamenti diretti agli agricoltori nell’ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica
agricola comune e che modifica l’allegato X di tale regolamento;
Regolamento delegato (UE) n. 640/2014 della Commissione, dell’11 marzo 2014, che integra
il regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto
riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo e le condizioni per il rifiuto o la revoca
di pagamenti nonché le sanzioni amministrative applicabili ai pagamenti diretti, al sostegno
allo sviluppo rurale e alla condizionalità;
Regolamento di esecuzione (UE) n. 641/2014, della Commissione, del 16 giugno 2014,
recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1307/2014 del Parlamento
Europeo e del Consiglio recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell’ambito dei
regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune;
Regolamento di esecuzione (UE) n. 809/2014 della Commissione del 17 luglio 2014 recante
modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo, le misure di
sviluppo rurale e la condizionalità;
Regolamento di esecuzione (UE) n. 809/2014 della Commissione del 6 agosto 2014 recante
modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio per quanto riguarda gli organismi pagatori e altri organismi, la gestione finanziaria,
la liquidazione dei conti, le norme sui controlli, le cauzioni e la trasparenza;
Regolamento di esecuzione (UE) 2015/747 della Commissione dell' 11 maggio 2015 recante
deroga al regolamento di esecuzione (UE) n. 809/2014 per quanto riguarda il termine ultimo
per la presentazione della domanda unica, delle domande di aiuto o delle domande di
pagamento, il termine ultimo per la comunicazione di modifiche alla domanda unica o alla
domanda di pagamento e il termine ultimo per le domande di assegnazione di diritti all'aiuto
o di aumento del valore di diritti all'aiuto nell'ambito del regime di pagamento di base per
l'anno 2015;
Decreto del Ministero delle Politiche Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali
prot. 6513 del 18 novembre 2014 recante disposizioni nazionali di applicazione del
regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre
2013;
Decreto del Ministero delle Politiche Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali
prot. 162 del 12 gennaio 2015 relativo alla semplificazione della gestione della PAC 20142020;
Decreto del Ministero delle Politiche Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali
prot. 1420 del 26 febbraio 2015 recante disposizioni modificative ed integrative del decreto
ministeriale prot. 6513 del 18 novembre 2014 di applicazione del regolamento (UE) n.
1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013;
Decreto del Ministero delle Politiche Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali
prot. 1922 del 20 marzo 2015 recante ulteriori disposizioni relative alla semplificazione della
gestione della PAC 2014-2020;
Decreto del Ministero delle Politiche Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali
prot. 1566 del 12 maggio 2015 recante ulteriori disposizioni relative alla gestione della
gestione della PAC 2014-2020;
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Circolare prot. n. ACIU.2014.702 del 31 ottobre 2014 di Agea Coordinamento avente ad
oggetto “Artt. 43 e ss. Del Reg. (UE) n. 1307/2013 e art. 40 del Reg. (UE) n. 639/2014 –
pagamento per le pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente – definizione del
periodo di riferimento per la diversificazione”;
Circolare prot. n. ACIU.2014.812 del 16 dicembre 2014 di Agea Coordinamento avente ad
oggetto “addendum n.1 alla circolare Agea prot. n. ACIU.2014.702 del 31 ottobre 2014”;
Specifiche_Refresh_EFA 2015_07_28 contenente le specifiche tecniche di foto
interpretazione che recepiscono le raccomandazioni dei Servizi della Commissione Europea e
del Centro Comune di Ricerca di Ispra (JRC) e le novità legate all’adozione della Riforma della
PAC 2014-2020 con particolare riferimento al Greening;
Linee guida mantenimento prati permanenti documento fondato sulle linee guida della
Commissione UE (DS/EGDP/2015/02 FINAL) del Ministero delle Politiche Ministero delle
politiche agricole, alimentari e forestali DG PIUE - PIUE 03 - Prot. Uscita N.0004422 del
29/07/2015;
Linee guida sulla Domanda di Aiuto e di pagamento di cui all’articolo 72 del Regolamento
(UE) n. 1306/2013 documento fondato sulle linee guida della Commissione UE
(DSCG/2014/39 FINAL-REV1) del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali DG
PIUE III;
Prime osservazioni dei Servizi della Commissione sulle decisioni nazionali di attuazione della
PAC notificate dagli Stati Membri documento fondato sulle Osservazioni alle notifiche inviate
dagli Stati Membri entro il 31 gennaio 2015 in conformità al Reg. (UE) n. 639/2014 (DS-CDP2015-04 REV1) del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali DG PIUE III;
Circolare prot. n. ACIU.2015.141 del 20 marzo 2015 di Agea Coordinamento avente ad
oggetto “Riforma PAC – DM 12 gennaio 2015 N. 162 relativo alla semplificazione della
gestione della PAC 2014-2020 - Piano di coltivazione”;
Circolare prot. n. ACIU.2015.142 del 20 marzo 2015 di Agea Coordinamento avente ad
oggetto “Riforma PAC - Reg. UE n. 1307/2013 e DM 18 novembre 2014 – livello minimo di
informazioni da indicare nella domanda unica per la campagna 2015”;
Circolare prot. n. ACIU.2015.262 del 25 maggio 2015 di Agea Coordinamento avente ad
oggetto “Integrazioni alla circolare Riforma PAC - Reg. UE n. 1307/2013 e DM 18 novembre
2014 – livello minimo di informazioni da indicare nella domanda unica per la campagna
2015”;
Circolare prot. n. ACIU.2015.278 del 5 giugno 2015 di Agea Coordinamento avente ad
oggetto “Riforma PAC – Articolo 52 del Reg. UE n. 1307/2013: sostegno accoppiato
facoltativo”;
Circolare prot. n. ACIU.2015.309 del 2 Luglio 2015 di Agea Coordinamento avente ad oggetto
“Domanda di Pagamento Unica – sviluppo rurale – Set-Aside Strutturale – Campagna 2015 –
Controlli oggettivi di ammissibilità e condizionalità - criteri di selezione del campione 2015;
Circolare prot. n. ACIU.2015.323 del 10 Luglio 2015 di Agea Coordinamento avente ad
oggetto “Integrazioni e modificazioni alla circolare ACIU.2015.142 del 20 marzo 2015 - Reg.
UE n. 1307/2013 e DM 18 novembre 2014 – livello minimo di informazioni da indicare nella
domanda unica per la campagna 2015, nonché alla circolare AGEA prot. N. ACIU.2015.139
del 20 marzo 2015 – ricognizione preventiva”;
Circolare prot. n. ACIU.2015.343 del 23 Luglio 2015 di Agea Coordinamento avente ad
oggetto “Integrazione alla circolare 141 del 20/3/2015 - PIANO DI COLTIVAZIONE”;
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Circolare prot. n. ACIU.2015.425 del 29 Settembre 2015 di Agea Coordinamento avente ad
oggetto “Riforma PAC – Criteri di mantenimento delle superfici agricole in uno stato idoneo
al pascolo o alla coltivazione”;
Circolare prot. n. ACIU.2015.427 del 29 Settembre 2015 di Agea Coordinamento avente ad
oggetto “Riforma della Politica Agricola Comune – Criteri di controllo e base di calcolo per le
riduzioni e le esclusioni per gli aiuti richiesti nella domanda unica di pagamento per la
campagna 2015”;
DSCG/2014/33 – FINAL EUROPEAN COMMISSION – Guidans Document on the Land Parcel
Identification System (LPIS) Under articles 5, 9 and 10 of Commission Delegated Regulation
(EU) n. 640/2014;
Documento tecnico AGEA - Specifiche tecniche costituzione layer EFA – 6 febbraio 2015;
Documento tecnico AGEA - Aggiornamento Refresh 3° ciclo Specifiche Tecniche di
Rilevazione – versione 2.0 6 agosto 2015;
Circolare prot. n. ACIU.2015.523 del 19 Novembre 2015 di Agea Coordinamento avente ad
oggetto “Aggiornamento dell’uso del suolo e costituzione dello strato delle aree di interesse
ecologico (Refresh e layer EFA) – Trattamento comune degli esiti dei rilievi ai fini dei
necessari adempimenti degli OO.PP.”;
Codifica degli usi del suolo 2015-2020 contenente il catalogo delle occupazioni del suolo e la
matrice prodotti-interventi per la campagna 2015 gestita, in maniera dinamica, a livello
nazionale da AGEA Coordinamento.
Decreto del Direttore ARTEA n. 39 del 16 aprile 2015 “Domanda Unica 2015: avvio del
procedimento di cui al Reg. (UE) n. 1307/2013;
Per gli eventuali controlli sulle istanze riferite alla precedente programmazione i riferimenti
normativi sono i Regg. CE n. 73/2009 e n. 1122/2009 e i Regg. CE n. 1698/2005 e n. 65/2011
per le Domande a superficie presentate nell’ambito del PSR.
2. ATTIVITA’ DI CONTROLLO
2.1 PREMESSA
Considerando che i provvedimenti attuativi sia della nuova gestione degli aiuti diretti
(Domanda Unica) che del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 possono subire
modifiche conseguenti a problematiche o necessità non individuate ad inizio
programmazione, il presente manuale è suscettibile di aggiornamenti di tipo organizzativo e
funzionale al procedimento di controllo, all’acquisizione degli esiti, ad una maggior
trasparenza nel rapporto con le aziende assoggettate a verifica in loco.
Per la gestione del procedimento di controllo nel Sistema Informativo (SI) di ARTEA sono
stati implementati 2 specifici moduli finalizzati alla tracciatura di tutte le fasi della verifica:
dalla richiesta di controllo in loco da parte dell’Azienda alla restituzione degli esiti finali nel SI
di ARTEA, compresi i vari iter istruttori intermedi.
In particolare sono stati predisposti: il modulo “DUA Piano colturale/richiesta di controllo in
loco” attraverso il quale l’azienda richiede il controllo e fornisce le informazioni necessarie al
suo espletamento, ed il modulo identificato dall’ “ID 15016” in cui sono documentate tutte
le fasi inerenti il controllo fino alla conclusione definitiva del procedimento.
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Inoltre è stato predisposto un apposito “cruscotto di monitoraggio” funzionale al
monitoraggio del rispetto delle scadenze previste dal contratto1, attraverso il quale la società
prende visione dello stato dei controlli (assegnati da ARTEA, presi in carico dalla Società,
conclusi, etc).
Il cruscotto si aggiorna automaticamente attraverso la compilazione delle sezioni di
competenza di ARTEA e della Società.
2.2 PREPARAZIONE ALLA FASE DI CAMPO
Le istanze “DUA Piano colturale/richiesta di controllo in loco” sulle quali ARTEA ha già
effettuato la pre-istruttoria finalizzata al controllo in loco alimentano il “pacchetto/elenco”
di aziende da sottoporre a controllo visibile alla Società Incaricata attraverso il cruscotto di
monitoraggio dal momento in cui l’incaricato ARTEA attribuisce il numero dell’elenco e la
data di assegnazione.
Entro 5 giorni lavorativi da tale data la Società incaricata compila, per ciascuna azienda
dell’elenco da sottoporre a controllo, la sezione “Adempimenti PRE-CONTROLLO Società”
dell’ID 15016. L’ID 15016 deve essere selezionato da “Istanze”
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Art. 2 del Capitolato - Modalità di esecuzione della prestazione: “Entro 5 giorni lavorativi dalla consegna di
ogni elenco l’Aggiudicatario dovrà fornirci la calendarizzazione delle operazioni di controllo riferite alle Aziende
indicate nell’elenco stesso, i nominativi dei tecnici Incaricati di ciascun controllo ed inserire in apposito spazio
predisposto nel Sistema Informativo di ARTEA, per ciascuna Azienda, la dichiarazione inerente il conflitto di
interesse secondo le indicazioni riportate nel successivo Articolo 3.
Entro 30 giorni di calendario dalla consegna di ogni elenco l’Aggiudicatario dovrà effettuare i controlli in loco
per tutte le Aziende ivi incluse.
Successivamente all’ultimo controllo in loco di ogni singolo elenco l’Aggiudicatario avrà a disposizione 20 giorni
di calendario per inserire nel Sistema Informativo di ARTEA le informazioni e la eventuale documentazione a
supporto dei controlli ivi contenuti.
Infine, dopo i suddetti 20 giorni, l’Aggiudicatario avrà a disposizione ulteriori 5 giorni lavorativi per la consegna
dei fascicoli di controllo relativi ad ogni singolo elenco ad ARTEA”
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In particolare deve indicare la “Data presa in carico da Società” (campo utile al fine del
calcolo dei 30 gg per l'esecuzione del controllo), la “Data presunta del controllo”, il “nome e
cognome dei controllori” ed inserire la documentazione inerente il conflitto di interessi (dei
tecnici incaricati, del supervisore e della Società).
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Inoltre la tabella “Elenco particelle su cui effettuare il controllo” presente nella medesima
sezione riporta l’elenco delle particelle sulle quali la Società effettuerà il controllo. Accanto
ad ogni singola particella possono essere presenti nel campo note eventuali segnalazioni che
ARTEA ritiene opportuno comunicare. Il campo note “Ulteriori specifiche di controllo
richieste da ARTEA" contiene eventuali ulteriori richieste in merito al controllo. Il
compilatore deve poi procedere a firmare la sezione.
Prima di recarsi in Azienda il tecnico incaricato contatta l’Azienda per concordare la data del
sopralluogo e specifica al beneficiario l’eventuale documentazione che dovrà essere resa
disponibile al momento della verifica. La data e la modalità del preavviso (telefonico, per
posta elettronica ecc.) sarà annotata nel verbale di controllo (il cui schema è allegato al
presente manuale - vedi allegato n.1).
La fase di preparazione del sopralluogo è funzionale alla tracciatura del lavoro svolto e alla
corretta esecuzione dello stesso. In tale senso i tecnici devono essere a conoscenza
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dell’ultima versione del manuale di controllo per assicurare un modalità di controllo
coerente e adeguata con quanto ivi richiesto.
Ai fini dell’effettuazione del sopralluogo è prevista la stampa del verbale e della
documentazione cartografica: foto aerea con i soli limiti catastali, con il tematismo grafico
corrispondente all’uso del suolo presente a GIS, proposte grafiche di variazione dell’uso del
suolo formulate dall’Azienda, eventuali mappe d’insieme che facilitano l’orientamento.
Eventuale altra documentazione non specificamente menzionata nel manuale potrà
comunque essere utilizzata/acquisita a supporto del controllo.
Raccomandazioni:
- si raccomanda di modificare/stampare il verbale, anche in funzione delle particelle da
controllare, in modo tale che sia presente un sufficiente spazio per l’inserimento delle
informazioni previste.
- è opportuno riportare nel verbale eventuali specifiche richieste di ARTEA in merito al
controllo.
2.3 SOPRALLUOGO
Il tecnico incaricato del controllo effettua il sopralluogo aziendale in contraddittorio
recandosi in azienda il giorno stabilito.
All’incontro dovrà necessariamente presenziare il beneficiario, o un suo incaricato con
delega, con un documento di riconoscimento in corso di validità i cui estremi saranno
riportati nel verbale.
Nel verbale dovrà essere registrata anche la presenza di eventuali altre persone presenti al
controllo.
Durante la visita aziendale il tecnico dovrà attenersi scrupolosamente al rispetto delle
procedure previste dal presente manuale ed avere un comportamento consono al ruolo di
rappresentanza dell’Amministrazione che svolge nei confronti del Beneficiario.
Durante la fase di campo dovranno essere verificate, attraverso un sopralluogo, tutte le
particelle richieste a controllo da ARTEA ed elencate nella sezione “Adempimenti PRECONTROLLO Società” dell’ID 15016. Particolare attenzione dovrà essere posta dal tecnico
alle eventuali “specifiche di controllo” richieste da ARTEA.
Nel caso di superfici interessate da parametri di eligibilità che non possono essere ricompresi
all’interno di un’unica particella catastale occorrerà valutare l’uso del suolo in base anche
alla superficie presente nella particella contigua in modo da poter individuare quella che la
normativa comunitaria definisce come “parcella” (cioè una superficie continua con una
vocazione colturale indipendente dai limiti catastali).
Per ognuna delle particelle oggetto di sopralluogo dovrà essere scattata almeno una
fotografia per ciascuna tipologia di uso del suolo ivi presente. In particolare, le foto dovranno
avere ad oggetto gli elementi caratterizzanti l’ammissibilità o meno di quella particolare
tipologia di uso del suolo.
Può essere usato qualsiasi strumento purché in grado di produrre un'immagine
georeferenziata o geotaggata ovvero che contenga delle informazioni relative alle
coordinate geografiche (latitudine e longitudine), espresse in formato “WGS84”. (La foto
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deve essere scattata nel momento in cui il GPS dello strumento ha fatto il fix, ha raggiunto la
massima qualità del segnale e quindi la massima precisione).
Sulla foto aerea con i limiti catastali il tecnico incaricato traccerà il percorso effettuato
intorno e/o dentro la particella e i punti da cui sono scattate le fotografie a supporto dei
rilievi della fase di campo.
Inoltre durante il sopralluogo sulla foto aerea con delimitazioni catastali il tecnico indica, in
modo chiaro e leggibile, gli usi del suolo rilevati e, per quanto possibile, nel caso in cui una
particella sia interessata da più usi del suolo, ne traccia una delimitazione indicativa.
Qualora venga utilizzata la strumentazione GPS, della quale si darà evidenza nel verbale, al
fine di individuare in modo preciso e puntuale la delimitazione degli usi del suolo, nella foto
aerea dovranno essere riportati i punti di rilevazione.
Ogni foto aerea, sulla quale vengono riportate le informazioni sopraindicate, denominata
“mappa di campo” deve essere firmata e timbrata da parte del tecnico incaricato.
Il verbale, oltre a dare evidenza delle modalità di rilevazione, ha l’obiettivo di condividere
con l’Azienda le informazioni rilevate nella fase di controllo in loco e di fornire una prima
indicazione dell’ammissibilità di ogni particella controllata attraverso la descrizione sintetica
degli elementi significativi ai fini dell’ammissibilità.
L’Azienda, con la sottoscrizione del verbale, è informata del fatto che solo in seguito alla fase
di riporto a GIS degli usi del suolo rilevati si determina l’esatta misura della superficie
ammissibile.
Qualora durante il sopralluogo i tecnici controllori ritengano opportuno, per la completezza
del controllo, effettuare una verifica sul registro delle operazioni colturali e/o del quaderno
di campagna in cui sono riportati i trattamenti e le fertilizzazioni e rilevino l’assenza o la
mancata/incompleta compilazione dei suddetti, dovranno segnalare quanto rilevato nel
“CAMPO NOTE TECNICO INCARICATO” del verbale di controllo e nelle “NOTE POST
CONTROLLO” della sezione “Relazione di controllo” dell’ID 15016.
Casi particolari: controllo concluso anche se non completo
Nello svolgimento della visita possono verificarsi una serie di casi e situazioni particolari per i
quali il controllo è comunque da considerarsi concluso:
 il titolare/incaricato dell'azienda non si presenta;
 il titolare/incaricato non concorda con il risultato degli accertamenti e non intenda
sottoscrivere il verbale;
 il titolare/incaricato non si rende disponibile per la verifica della documentazione aziendale
richiesta in fase di preavviso.
Nei primi due casi il tecnico controllore è tenuto a indicare dettagliatamente sul verbale le
motivazioni per le quali non è stato possibile eseguire o portare a termine il controllo oppure
i motivi di disaccordo e di mancata sottoscrizione. Anche la mancata esibizione della
eventuale documentazione richiesta dovrà essere annotata nel verbale.
Si precisa che il controllore è tenuto a far presente al rappresentante aziendale che la
mancata sottoscrizione del verbale comporta che non potranno essere accolte le motivazioni
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o osservazioni formulate in sede di incontro e trascritte nell’apposito campo note del
verbale.
Al verificarsi di una delle situazioni sopra indicate la Società incaricata dei controlli
provvederà immediatamente ad informare ARTEA attraverso posta elettronica certificata.
Casi particolari: sospensione dell’incontro
Nello svolgimento del sopralluogo può verificarsi il caso in cui lo stesso debba essere sospeso
o per cause di forza maggiore o per sopravvenienze al momento non prevedibili. In tali casi il
controllore verbalizza le ragioni della sospensione e concorda una nuova data per il
completamento della verifica che sarà formalizzata con la compilazione di un ulteriore
verbale.
Conclusione del sopralluogo e verbalizzazione
Al termine del sopralluogo sarà cura del tecnico incaricato compilare in modo completo e
adeguato, in doppia copia, il verbale di controllo che sarà sottoscritto dal tecnico stesso con
firma leggibile e timbro professionale e dal rappresentante aziendale che potrà inserirvi
eventuali osservazioni. Una copia è rilasciata all’Azienda.
Raccomandazioni:
- si raccomanda di controllare di aver effettuato il controllo su tutte le particelle richieste;
- si raccomanda di verificare la presenza, nel verbale, della descrizione sintetica degli
elementi significativi ai fini dell’ammissibilità;
- si raccomanda di verificare che il verbale sia scritto in modo leggibile, compilato in tutte le
sue parti, debitamente sottoscritto e timbrato e che una copia sia stata consegnata
all’azienda.
2.4 RESTITUZIONE DEGLI ESITI DEL CONTROLLO
La fase successiva al sopralluogo riguarda la restituzione degli esiti dei controlli con la
rappresentazione grafica degli usi del suolo rilevati in campo in uno specifico layer di
controllo e con il completamento, nel SI di ARTEA, della sezione “relazione di controllo”
dell’ID 15016.
Riporto a video degli esiti del controllo
Il tecnico incaricato, per riportare sul “layer di controllo” del GIS ARTEA gli esiti del
sopralluogo, seleziona la DUA “piano delle Coltivazioni/controllo in loco”, e a partire dal
piano delle coltivazioni, per ogni particella per la quale deve disegnare i poligoni di uso del
suolo rilevati, seleziona il simbolo sotto indicato
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e, dopo l’accesso al GIS, seleziona l’apposito layer
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Il tecnico deve effettuare una foto interpretazione completa dell’intera superficie grafica
della particella, anche tramite “una conferma dei poligoni esistenti” qualora non ritenga
opportuno variare l’uso del suolo presente a GIS.
Gli usi del suolo possono essere disegnati con la funzione “taglia poligoni” e la tipologia di
uso del suolo può essere modificata con la funzione “cambia tipo di poligono”
selezionandolo dall’apposito menù a tendina, salvando poi con la funzione “attiva
l’operazione impostata”.
E’ possibile “confermare” un determinato poligono esistente, usando la funzione “cambia
tipo di poligono”, senza modificare quello che viene evidenziato di default e procedendo al
salvataggio (in questo caso l’utente ha comunque confermato coscientemente il poligono
presente, quindi al poligono viene attribuito l’identificativo user dell’utente).
Raccomandazione importante: non devono essere modificati in alcun modo i poligoni con
uso del suolo a vigneto in quanto di competenza di altro soggetto istituzionale. A questo
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riguardo si precisa che è presente un blocco in chiusura che non consente alla Società di
chiudere l’ID 15016 qualora siano stati variati i poligoni a vigneto.
Analogamente il Sistema segnala al controllore eventuali particelle richieste a controllo da
ARTEA, in corrispondenza delle quali non risulta presente una restituzione grafica completa
sul layer di controllo.
NOTIZIE UTILI PER L’UTILIZZAZIONE DEL GIS ARTEA

è possibile applicare la funzione prescelta (ad. esempio unisci poligoni) a più poligoni
della particella selezionando la funzione prescelta, poi la funzione “apri multiselezione”,
selezionando i poligoni dall’elenco proposto e poi salvando;

quando sono presenti poligoni a VIGNETO (per evitare di modificarli e disegnare
rapidamente la restante parte della particella come da quanto rilevato in sede di
controllo in loco), selezionando la funzione “elimina poligoni”, poi la funzione “apri
multiselezione”, scegliendo tutti i poligoni che NON sono a vigneto, e salvando,
scompaiono tutti i poligoni che non sono vigneto; a questo punto selezionando la
funzione “riempi buchi della particella”, la porzione eliminata viene riempita con unico
uso del suolo “a tara” che può essere ritagliato e modificato a piacimento;
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
se erroneamente viene cancellato un poligono o più poligoni con la funzione “elimina
poligoni”, è possibile ripristinare la situazione iniziale di usi del suolo presenti con la
funzione “elimina tutti gli usi del suolo della particella corrente”;

se erroneamente viene modificato un poligono con uso del suolo a vigneto, che mi
determina il blocco in chiusura, è possibile sempre, con la funzione “elimina tutti gli usi
del suolo della particella corrente” ripristinare la situazione iniziale di usi del suolo
presenti, eliminando così il blocco.
A seguito della c.d. fase di riporto a video nella quale il controllore ha tradotto graficamente
gli esiti del sopralluogo, nella sottosezione “relazione di controllo” dell’ID 15016, il sistema
importa una tabella denominata “Elenco poligoni particelle controllate” con l’indicazione,
per ogni particella controllata, della dimensione e della tipologia di uso del suolo provenienti
direttamente dal layer di controllo (sono indicati i poligoni disegnati/modificati/confermati
dal tecnico incaricato della società che possiedono, quindi, il suo identificativo user).
Inoltre è presente una tabella successiva denominata “Verifica particelle controllate dalla
società”, che, nel caso in cui la poligonazione delle particelle a controllo sia stata eseguita
correttamente, risulta VUOTA.
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In questa tabella infatti vengono eventualmente evidenziati i poligoni in corrispondenza dei
quali non risulta presente una restituzione grafica sul layer di controllo (cioè il sistema
evidenzia i casi in cui sono presenti “buchi” nell’uso del suolo delle particelle a controllo). La
segnalazione che compare dal sistema è: “Completare il controllo sui poligoni di Foglio XX
Particella YY”.
Sempre in questa tabella, una volta che è stata completata la restituzione grafica sul layer di
controllo, qualora sia stato inavvertitamente modificato un poligono con uso del suolo a
Vigneto, il poligono viene segnalato nella tabella, con la seguente segnalazione: “Attenzione:
il numero di poligoni a vigneto non coincide con i vigneti controllati da altri Enti a GIS” e
“Attenzione: ripristinare tutta la superficie a vigneto”.
Se la tabella “Verifica particelle controllate dalla società” NON risulta vuota, il sistema attiva
un blocco in chiusura che non consente alla Società di chiudere l’ID 15016, e compare il
messaggio “Attenzione presenza di dati in tabella verifica particelle”.
Relazione di controllo
Il tecnico incaricato compila la sottosezione “relazione di controllo” con i riferimenti
temporali del sopralluogo, l’indicazione dei nominativi dei tecnici che vi hanno preso parte
ed eventuali annotazioni.
Nella sottosezione “documentazione inerente il controllo in loco” il sistema consente
l’acquisizione del verbale del sopralluogo, della documentazione fotografica, delle mappe di
campo (foto aeree con riferimenti catastali con gli usi del suolo rilevati, percorso effettuato e
punti di scatto delle foto) e dell’eventuale ulteriore documentazione acquisita in fase
sopralluogo.
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Con l’apposizione del flag nel campo “Verifica completata, con inserimento a sistema della
documentazione (a cura del tecnico controllore)” il tecnico attesta il completamento della
propria verifica che sarà oggetto di certificazione da parte del supervisore che a sua volta
appone il proprio flag.
Come previsto all’Art. 2, Fase 4 del capitolato, è previsto un controllo di qualità da parte del
supervisore su un campione pari almeno al 10% delle aziende a controllo. Tale verifica è
evidenziata dal campo “Presenza controllo di qualità da parte del supervisore” e
dall’inserimento a sistema della relativa ceck-list (allegato n. 2).
Nel caso di non conformità rilevate in fase di controllo di qualità, Il Supervisore pianifica
idonei interventi correttivi e ne monitora l’efficacia. Gli esiti negativi derivanti dal controllo
qualità saranno comunicati ad ARTEA a cura del Supervisore.
Il Supervisore, verificata la completezza e la correttezza formale del controllo e del suo
inserimento nel Sistema Informativo di ARTEA secondo le specifiche del presente Manuale,
procede alla chiusura dell’ID 15016 che attesta il completamento e la regolarità del controllo
svolto.
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L’istanza non può essere riaperta dalla Società incaricata. Soltanto ARTEA, in caso di
necessità di revisionare l’ID 15016 per eventuali correzioni/integrazioni della sezione
“relazione di controllo” può dare la possibilità alla società di operare sull’ID 15016 in
modalità revisione.
Si precisa che il calcolo del rispetto dei 20 gg di calendario previsti per l’inserimento a
sistema delle pratiche di controllo relative ad un “determinato elenco di lavorazione” viene
effettuato a partire dal campo “Data fine sopralluogo” dell’ultimo controllo effettuato.
Consegna fascicoli cartacei
Tutti i fascicoli cartacei relativi ai controlli svolti dovranno essere consegnati ad ARTEA
corredati dalla documentazione inerente lo svolgimento del controllo e dovranno contenere
le stesse informazioni presenti nella relazione di controllo inserita nel Sistema Informativo di
ARTEA.
3. INDICAZIONI OPERATIVE RELATIVE A TIPOLOGIE DI CONTROLLO CHE
PRESENTANO ALCUNE SPECIFICITA’
A) Controlli sulle superfici dichiarate a castagneto da frutto
Il castagneto da frutto è ammissibile all’abbinamento a titoli ai fini dell’RPU ed è tra le
colture a premio della misura 11 “Agricoltura biologica” nell’ambito del PSR 2014-2020 e c.d.
misura di trascinamento 214a1 del PSR 2007-2013.
Si precisa che l’estensione minima del castagneto da frutto è stabilita dal Regolamento DPGR
n. 48/R/2003 di applicazione della L.R. n. 39/2000 “Legge forestale della Toscana” che, all’
Art. 52, recita “Costituisce castagneto da frutto qualsiasi area, di estensione non inferiore a
2.000 metri quadrati e di larghezza maggiore di 20 metri, che abbia una densità non inferiore
a 40 piante da castagno da frutto ad ettaro”.
Pertanto qualora la porzione della particella dichiarata a castagneto da frutto oggetto del
controllo abbia dimensioni inferiori a 2000 mq (oppure risulti inferiore ai 2000 mq quella
riscontrata a castagneto da frutto in campo in seguito all’esclusione di superfici non
ammissibili), dovrà essere valutato l’uso del suolo delle particelle contigue al fine di
verificare se l’area risulta omogenea in misura superiore alla dimensione minima del
castagneto stesso.
In tale caso, dopo aver visionato le superfici adiacenti, qualora si riscontri la presenza di una
superficie contigua a castagneto da frutto gestito pari o superiore a 2000 mq, il poligono da
restituire sul layer di controllo a GIS sarà con uso del suolo a “castagneto da frutto”
limitatamente alla superficie appartenente alla particella a controllo.
Qualora invece si riscontri un superficie contigua complessiva a castagneto da frutto gestito
inferiore ai 2000 mq, il poligono da restituire sul layer di controllo a GIS sarà con uso del
suolo a “frutta a guscio” sempre limitatamente alla superficie appartenente alla particella a
controllo.
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Nel caso in cui si sia visionato le particelle contigue per verificare se l’area risulta omogenea
in misura superiore alla dimensione minima del castagneto da frutto, gli esiti dovranno
essere tracciati nelle “mappe di campo” e annotati nell’ID 15016 nella sottosezione
“relazione di controllo” nelle NOTE POST CONTROLLO.
Se la superficie del castagneto da frutto è intervallata nella sua estensione da una fascia
boschiva, quest’ultima deve essere inferiore a circa 20 mt.
Per quanto riguarda i criteri di ammissibilità, oltre ad accertare la presenza del castagneto,
occorre appurare se è consuetudinariamente coltivato o se è in stato di abbandono.
Quest’ultima condizione si caratterizza per una considerevole vegetazione arborea o
arbustiva insediatasi spontaneamente sotto le piante di castagno e non rimossa, che,
peraltro, impedisce le normali operazioni colturali e di raccolta dei frutti.
Ulteriore elemento di valutazione è costituito dalla presenza di una notevole quantità di
polloni alla base dei fusti e di piante che visibilmente non hanno subito periodiche potature.
Dopo anni di mancati interventi colturali, infatti, le chiome dei castagni fruttiferi
generalmente si presentano irregolari, con parti dense e altre assai rade e con rami o intere
branche morte a causa di malattie o per la mancanza di un’adeguata illuminazione.
Nel caso in cui all’interno del castagneto da frutto si dovessero rilevare altre essenze
forestali o radure:
 se queste sono per singolo pedale, sempre nel rispetto della densità minima di piante
prevista dalla definizione di castagneto da frutto, si può tranquillamente delimitare il
limite esterno del castagneto senza segnalare tali essenze;
 sono da escludere dalla superficie ammissibile le aree in cui dette essenze occupano
una superficie considerevole in rapporto al castagneto stesso;
 anche le eventuali tare o radure all’interno del perimetro di un castagneto da frutto,
sono da valutare in rapporto alla dimensione del castagneto ed alla tipologia di piante
presenti (appare, infatti, plausibile che in castagneti di vecchio impianto con piante di
grandi dimensioni possano essere presenti radure in corrispondenza di ceppaie non più
produttive).
Infine, in caso di difficile valutazione circa l’effettiva gestione del soprassuolo, il tecnico
incaricato del controllo può verificare le operazioni colturali annotate nell’apposito registro
delle operazioni colturali che l’Azienda è tenuta ad aggiornare ai sensi della normativa di
settore. Anche l’esibizione, da parte del beneficiario, delle fatture di vendita del prodotto
costituiscono elemento di valutazione nel procedimento di definizione di ammissibilità della
coltura. Tale documentazione deve essere acquisita in copia e inserita nella relazione di
controllo.
Nei casi in cui il castagneto da frutto sia rilevato in stato di abbandono va riportato nel GIS di
ARTEA come superficie boscata.
B) Controlli sulle superfici dichiarate a pascolo
Per quanto concerne le superficie dichiarate a pascolo, in fase di sopralluogo è necessario
acquisire anche le informazioni presenti nel documento “verifiche per controllo in loco
pascoli” (allegato n. 3)
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4.
CRUSCOTTO DI MONITORAGGIO
E’ stato predisposto un cruscotto di monitoraggio visualizzabile e scaricabile in formato excel nella
parte “Strumenti - Scarico dati Strutturati” – tipologia “domanda specifici” del S.I. ARTEA, che
costituisce il mezzo attraverso il quale la Società incaricata prende visione dello stato dei controlli
(assegnati da ARTEA, presi in carico dalla Società, conclusi, etc) e pertanto è anche mezzo di
comunicazione formale al fine del rispetto della tempistica prevista dal contratto. Il cruscotto si
aggiorna automaticamente attraverso la compilazione delle rispettive sezioni di competenza di
ARTEA e della Società (vedi struttura cruscotto di monitoraggio (allegato n. 4).
In particolare sono possibili 3 tipologie di scarico dati:
a) Controllo in loco ad uso società incaricata – ISTANZE DA LAVORARE (entrano nello scarico tutte
quelle che sono assegnate alla Società in quanto presentano la sezione ARTEA “assegnazione Elenco
di controllo” firmata;
b) Controllo in loco ad uso società incaricata – ISTANZE IN LAVORAZIONE (entrano nello scarico tutte
quelle che hanno l’Istanza 15016 chiusa e convalidata dalla Società);
c) Controllo in loco ad uso società incaricata – ISTANZE GIA’ DA ESAMINATE (entrano nello scarico
tutte quelle per cui è già stato consegnato il fascicolo cartaceo ed in particolare che presentano
firmata la sezione ARTEA “Ricezione fascicolo cartaceo controllo”).
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Allegato 1) Schema di Verbale di controllo
DATI IDENTIFICATIVI DELL'AZIENDA
Denominazione
CUAA
Indirizzo
Via o Località
Comune
Provincia
Recapito telefonico
Pec
INCARICATI DEL CONTROLLO
Cognome e Nome
Ente
Qualifica
Cognome e Nome
Ente
Qualifica
PERSONE PRESENTI AL CONTROLLO IN RAPPRESENTANZA DELL'AZIENDA
Cognome e Nome
Documento di riconoscimento
Tipo e numero
Scadenza
Qualifica (es.titolare,rappresentante legale,delegato,tecnico,etc)
Presenza delega/mandato
SI
NO
Eventuali altre persone presenti al controllo
ELEMENTI DEL CONTROLLO
Preavviso
SI
NO
Tipo
Data
In caso di controllo NON effettuato
Irreperibilità del beneficiario
Altre cause imputabili al beneficiario
Altro (specificare)
Inizio controllo
Data
Fine controllo
Ora
Data
Ora
Sono state oggetto di sopralluogo le particelle catastali di seguito indicate.
Comune
Foglio Particella
Uso del suolo dichiarato
Rilievo
L'azienda è informata del fatto che l'esatta dimensione dell'uso del suolo rilevato in fase di sopralluogo è determinata soltanto a seguito del riporto a GIS
CAMPO NOTE TECNICO INCARICATO
DICHIARAZIONI DEL BENEFICIARIO
Ai sensi del D.Llgvo 196/2003, si autorizza l'acquisizione e il trattamento informatico dei dati contenuti nel presente verbale e negli eventuali allegati, anche ai
fini dei controlli degli Organismi nazionali e comunitari.
La presente relazione è redatta in duplice copia, una copia resta al controllore e una copia viene rilasciata al richiedente.
Luogo
Data
FIRMA dell'AZIENDA
FIRMA del/dei tecnico/i incaricato/i
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Allegato 2) Schema di Check list controllo qualità del Supervisore
DATI IDENTIFICATIVI DELL'AZIENDA OGGETTO DI CONTROLLO
Denominazione
CUAA
Via o Località
Indirizzo
Comune
INCARICATI DEL CONTROLLO AZIENDALE
Cognome e Nome
Qualifica
Cognome e Nome
Qualifica
Provincia
ELEMENTI DEL CONTROLLO AZIENDALE
Data di convalida delle informazioni
caricate nel modulo prdisposto nel SI
ARTEA
Data del controllo
DATI RELATIVI AL CONTROLLO QUALITA’
Responsabile del controllo
qualita’
Nome
Cognome
Ente
Qualifica
Data
Check list sulla qualità del controllo aziendale
Documentazione cartacea
Punto di controllo
Il verbale è compilato in maniera cotrretta e completa?
Verbale di controllo
Dalle informazioni presenti nel varbale a conclusione del sopralluogo l'Azienda
ha potuto evincere una prima valutazione sui rilievi emersi?
Il controllore ha rilasciato copia del verbale all'Azienda?
E' presente tutta la documentazione necessaria alla ripercorribilità del controllo?
Fascicolo di controllo
La documentazione fotografica è esustiva rispetto agli usi del suolo rilevati nelle
particelle sopralluogate?
Modello on line
Sono presenti le stampe delle foto aeree con l'indicazione dei punti di accesso
alle particelle, il percorso effettuato e i punti di scatto delle foto?
E' presente il verbale scannerizzato in formato pdf?
E' stato allegato in formato pdf tutto il materiale cartaceo presente nel fasciolo
dicontrollo?
Il modello riporta la firma e la data di compilazione da parte del tecnico
incaricato?
Il riporto a GIS dell'uso del suolo rilevato in fase di sopralluogo è presente per
tutte le particelle oggetto di sopralluogo?
Riposto a GIS
Sono stati utilizzati i codici di codifica ARTEA per la fotointerpretazione?
ESITO CONTROLLO DI QUALITA'
Cotrollo positivo
Eventuali
raccomandazioni
o note di
miglioramento
Controllo negativo
Motivazione e
note
Firma del Responsabile del controllo qualità
Data
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SI
NO
Allegato 3) VERIFICHE PER CONTROLLO IN LOCO PASCOLI
Azienda _____________________________________________ CUAA _________________
A) Effettiva utilizzazione per alimentazione zootecnica
Comune _____________________ Foglio_______ Particella _______










Presenza diretta di animali
Riscontro deiezioni animali
Presenza di macchine per sfalcio
Presenza tracce di calpestio animali
Riscontro di brucatura e scortecciamenti
Presenza di fieno od erba sfalciata
Presenza di abbeveratoi/mangiatoie
Presenza di recinzioni
Presenza di strutture di ricovero
Contiguità appezzamento con stalle od ovili
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
B) Valutazione della tara forfettaria
Strato arbustivo
accessibile
NON accessibile
SI
NO
Superficie inerbita
< 50% (tara 100%)
> 50% (tara 50%)
> 80% (tara 20%)
> 90% (senza tara)
O
O
O
O
C) Effettuazione di foto rappresentative
SI
NO
D) Acquisizione dei documenti di monticazione e demonticazione in caso
di stalla lontana dal pascolo
SI
23
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
24
Allegato n. 4)
Cruscotto di Monitoraggio relativo ai controlli in loco (interfaccia ARTEA e società che effettua i controlli)
Controllo in loco ad uso società incaricata – ISTANZE DA LAVORARE (entrano nello scarico tutte quelle che sono assegnate alla Società in quanto presentano la
sezione ARTEA “assegnazione Elenco di controllo” firmata):
denominazione_azienda CUAA DUAcontrolloinloco DataprotocolloDUA Numero_istanza_15016 Numero_elenco_assegnazione Data_assegnazione_controllo Data_presa_in_carico_societa Data_fine_sopralluogo
Controllo in loco ad uso società incaricata – ISTANZE IN LAVORAZIONE: (entrano nello scarico tutte quelle che hanno l’Istanza 15016 chiusa dalla Società)
denominazione_azienda CUAA DUAcontrolloinloco DataprotocolloDUA Numero_istanza_15016 Numero_elenco_assegnazione Data_assegnazione_controllo Data_presa_in_carico_societa Data_fine_sopralluogo
Data_chiusura_societa15016
Controllo in loco ad uso società incaricata – ISTANZE GIA’ DA ESAMINATE (entrano nello scarico tutte quelle per cui è già stato consegnato il fascicolo cartaceo ed
in particolare che presentano firmata la sezione ARTEA “Ricezione fascicolo cartaceo controllo”)
denominazione_azienda
CUAA
Data_chiusura_societa15016
DUAcontrolloinloco
DataprotocolloDUA
Numero_istanza_15016
Numero_elenco_assegnazione
Data_firma_ricezione_fascicolo
25
Data_assegnazione_controllo
Data_presa_in_carico_societa
Data_fine_sopralluogo