Leggi tutto - Dott. Luca Garavini
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ALUMINA terra di argilla o ossido di alluminio; si presenta sotto forma di polvere bianca, priva di odore e di sapore, insolubile in acqua e nei solventi organici apolari, comunemente usato dalla medicina ufficiale come antiacido; l’alluminio supera la barriera intestinale e può depositarsi nelle ossa anche nei pazienti con buona funzionalità renale, e quindi può condurre alla osteoporosi, ma anche alla anemia, alterando i processi di maturazione delle serie rossa a livello midollare e legando ai precursori delle cellule interessate alla costruzione della emoglobina • Tale rimedio è indicato in soggetti magri, secchi, deboli, logorati, sedentari, privi di calore vitale, sempre ben coperti, ma desiderosi di aria aperta; la cute del volto appare rugosa, invecchiata, olivastra e la punta del naso rossa e fissurata; Il paziente Alumina la mattina presto al risveglio è confuso, come abbattuto dalla preoccupazione e fatica a concentrarsi o ad applicarsi a lungo su un problema; si augura di essere lasciato in pace e desidera sdraiarsi su letto. Appare frettoloso, senza alcun motivo: il tempo per lui non passa mai, scorre troppo lentamente, un’ora sembra una mezza giornata (Cannabis indica); tuttavia nonostante questa frettolosità svolge le sue attività molto lentamente. Presenta disturbi della memoria: fa errori nel parlare e nello scrivere ed attribuisce ad altri ciò che lui stesso ha detto. La sua mente è invasa da pensieri tristi, davanti agli occhi gli compaiono immagini sgradevoli e quasi improvvisamente, contro la sua volontà inizia a piangere per parecchi minuti: si tratta di un pianto continuo, profondo che non si conclude mai, veramente caratteristico di tale rimedio; la mattina presto, al risveglio è come abbattuto dalla preoccupazione, senza avere una chiara coscienza di ciò che gli sta succedendo: è irrequieto come se egli dovesse capitare qualcosa di male, è ansioso come se avesse commesso qualcosa di male; maldisposto, seccato, nulla lo rallegra e brontola in continuazione; invaso dalla noia e non ha voglia di fare nulla; si stanca molto quando parla. Lamenta due sensazioni particolari: sente un ferro caldo conficcato nella schiena e avverte una grande pesantezza agli arti inferiori: si trascina le gambe, barcolla, è talmente fiacco che deve sedersi; non sopporta di camminare al buio: ha la sensazione di bianco d’uovo o di tela di ragno sulla faccia (Graphites). Triste, gemente, cocciuto, estremamente adirato, lento di memoria e di ideazione, prostrato, confuso, irritabile, ostinato, suscettibile, si offende facilmente e sviluppa vari sensi di colpa: presenta una emotività esasperata, una labilità d’umore veramente importante e soprattutto un pianto continuo, duraturo che si ripresenta con puntualità ogni volta che un certo pensiero, una certa situazione ritorna alla mente del paziente; non ha la minima voglia di impegnarsi in occupazioni, lavori o progetti anche di poco conto (Agaricus non ha la minima voglia di lavorare, ha ripugnanza per tutti quei lavori che impegnano i pensieri); è invaso da una noia insopportabile, tanto che un’ora gli sembra come mezza giornata. • Il paziente Alumina presenta una malattia psorica già avanzata (Sulfur e Calcarea carbonica sono i rimedi della malattia psorica iniziale o psora latente): la mattina la testa è intorpidita e istupidita, come se la coscienza fosse al di fuori del corpo: quando dice qualcosa, scrive Hahnemann, per lui è come se lo avesse detto un altro e quando vede qualcosa come se lo vedesse un altro; una sorta di intontimento si associa alla paura di cadere in avanti: lamenta vertigini vere: tutto intorno a lui si muove come in un cerchio, la stanza gira intorno a lui e deve sedersi; mentre cammina ha la sensazione di cadere e deve appoggiarsi al muro; sbanda quando cammina come se fosse un ubriaco: la testa è come annebbiata ed ebbra ed anche la più leggera bevanda alcoolica gli provoca ebbrezza. La testa duole di un dolore lacerante, premente, bruciante, come se una casco, una fascia stringesse il cranio. Bruciori, pruriti, pressione agli occhi si accompagnano ad abbondante lacrimazione e visione opaca come se nella stanza ci fosse la nebbia; la palpebra è debole come paralizzata e tende a chiudersi; Alumina è un rimedio da tenere presente in corso di strabismo. L’orecchio è caldo, rosso, pruriginoso: il paziente Alumina avverte fitte, ha la sensazione che qualcosa si appoggiato all’orecchio, deglutendo sente scrosciare nell’orecchio. In Alumina troviamo anche disturbi dell’olfatto, specie una ipersensibilità agli odori; l’ostruzione del naso si alterna a raffreddore colante, gocciolante, violento soprattutto di notte. Tutto il viso è invaso da formicolii, pruriti e brufoli: si tratta di un dermatite seborroica, desquamativa; le labbra sono screpolate e tumefatte, le mascelle tese, la cute del viso, specie intorno agli occhi, è tesa, come se qualcuno avesse posto sopra dell’albume e ruvida con brufoli; le ghiandole del collo sono tumefatte (anche Lycopodium presenta linfonodi del collo ingrossati). I denti sono dolenti durante la masticazione: il soggetto Alumina ha la sensazione che i denti siano troppo lunghi. Alumina è un rimedio importante dei disturbi della gola e della tiroide. Il mal di gola compare durante la deglutizione: si tratta di un dolore premente, costrittivo, come se ci fosse dentro un nodulo, come se una zona dell’esofago fosse ristretta o premuta, come se qualcosa di appuntito vi fosse conficcato dentro; sente la gola secca, bruciata, ruvida e deve continuamente schiarirsi la voce. Un dolore tirante, premente nel collo, che talvolta si irradia all’orecchio è chiaramente di origine tiroidea: la sera e la notte i malesseri alla gola sono più violenti. La scialorrea, la aumentata produzione di saliva va collocata tra i disturbi gastrici; il paziente che necessita di Alumina alterna una fame vorace, compulsiva a mancanza di appetito: ovvero talora trema davanti al cibo, quasi non avesse il tempo di attendere che giunga in tavola, ma più spesso non ha affatto appetito: i cibi non hanno alcun sapore e tutto sa di paglia e trucioli (Natrum muriaticum non può mangiare il pane, Pulsatilla non può mangiare pasticcini, alimenti grassi, cibi pesanti). Alumina è un importante rimedi di stomaco: la dispepsia, la pirosi, i disturbi di stomaco sono caratterizzate da nausea frequente, sapore amaro in bocca, eruttazioni rancide, dolori tiranti e prementi allo stomaco, sensazione di taglio, di ferita piena di pus allo stomaco, che è anche molto sensibile alla pressione. L’addome è invaso da dolori pinzettanti, pizzicanti: si tratta di spasmi veri e propri (Lycopodium ha dolori di pancia legati alla formazioni di tanta aria); gli ipocondri destri e sinistri, ovvero le zone di fegato e milza sono sensibili e dolenti: i dolori addominali migliorano col calore. È un rimedio noto per i casi di stipsi inveterata, di inerzia rettale, ma a volte compare anche diarrea: il retto è inattivo, come se gli mancasse la forza di spingere le feci all’esterno, come non ci fosse quel movimento peristaltico che consente la progressione della massa fecale lungo il grosso intestino; le feci sono secche, scarse, molli, sottili, dure e vengono espulse a prezzo di uno sforzo notevole del torchio addominale (anche Plumbum presenta feci secche e dure): il paziente Alumina defeca con grande sforzo, deve aggrapparsi alla ciambella del water, non sente lo stimolo; anche le feci molli richiedono un grande sforzo per essere espulse. La massa fecale, spesso simile a piccole palline, all’uscita provoca escoriazioni dell’ano, un dolore tagliente cui segue spesso fuoriuscita abbondante di sangue (Nux vomica ha emorroidi esterne che sanguinano); il paziente Alumina avverte un peso nel perineo, ha la sensazione che la parte tra scroto e ano sia infiammata: il perineo è dolente , come se ci fosse una ferita, sudato e molto pruriginoso: si tratta di un prurito insopportabile che aumenta dopo il grattamento. Alumina come Magnesia carbonica presenta tanti sintomi di ernia inguinale, una patologia che richiede sempre l’intervento del chirurgo. Sono presenti anche disturbi urinari con stimolo frequente alla minzione: l’urina è bianca, torbida, come vi fosse mescolato a gesso, talora lascia un deposito rossastro: il maschio Alumina deve alzarsi spesso di notte per mingere; i testicoli sono dolenti e pruriginosi (Clematis erecta è il rimedio principe dei dolori ai testicoli e al cordone spermatico); il calo della libido si alterna polluzione e priapismo. La donna Alumina presenta ciclo è in anticipo e molto scarso (Lycopodium ha regole anticipate), la leucorrea abbondante e pruriginosa: avverte un battito in vagina, un dolore ritmico come ci fosse una tumefazione, un nodulo pieno di pus. In Alumina troviamo anche palpitazioni, violenti dolori prementi al petto, ma soprattutto una tosse secca, violenta, associata a sensazione di vomito e difficoltà respiratorie: la gola è rauca, il petto pieno di catarro: i bronchi sono pieni di muco; il paziente è costretto a schiarirsi la gola, ma fuoriesce solo una piccola quantità di muco. Come tutti i grandi rimedi antipsorici Alumina presenta rigidità e dolori articolari, ovvero quadri di artrite: il collo è rigido, le spalle dolenti come dopo una slogatura, tra le scapole compaiono fitte; un dolore contusivo colpisce tuta la colonna e in particolare il sacro: il paziente Alumina ha la sensazione che un ferro caldo venga conficcato attraverso le vertebre inferiori. Ogni giorno l’avambraccio si addormenta; quando si sveglia dal sonno la mano è addormentata: un formicolio , una sensazione pungente dalla mano sale fino alla spalla: il paziente che necessita di Alumina sente rodere sotto le unghie delle dita, presenta prurito alle dita delle mani: le unghie sono estremamente fragili; i dolori all’anca e alle ginocchia sono di tipo lacerante; frequenti sono i crampi al polpaccio: quando cammina ha la sensazione che i muscoli del polpaccio siano troppo corti: quando mette un piede sopra l’altro o rimane sulla punta dei piedi sopraggiunge un crampo doloroso al polpaccio (Causticum è un rimedio tipico dei crampi al polpaccio e ai piedi); sente le gambe pesanti: fa fatica ad alzare gli arti inferiori. La mattina una debolezza paralizzante invade tutte le membra: le mani e i piedi sono rigidi, come se addormentati al risveglio: poi dopo qualche passo tutto ritorna nella norma; avverte scosse nelle gambe, specie caviglia e piedi: le dita dei piedi sono contratte, come se i tendini fossero troppo corti: se poi tocca un dito ha la sensazione di sentire la scossa; la pianta dei piedi è dolente, quando la appoggia, come se fosse troppo mole e tumefatta; il prurito alle dita dei piedi si accompagna a dolore, come se fossero stati congelati (Agaricus è il rimedio dei geloni). I vecchi calli diventano molto sensibili e presentano dolori a fitte. Si tratta di soggetti stanchi, spossati, assonnati che devono assolutamente sdraiarsi; la mattina dopo un sonno agitato è ancora stanco, non si vuole alzare e desidera rimanere nel letto: talora di mattina viene colto da un sonno irresistibile che lo costringe ad addormentarsi. La notte il sonno è agitato, non ristoratore, pieno di sogni e risvegli frequenti. • La pelle è molto secca (Nux moschata, Petroleum), non traspirante, rugosa, indurita, fissurata e desquama; di notte nel letto caldo, specie in estate, quando tutto il corpo è caldo compare un prurito diffuso insopportabile: il paziente si gratta fino a sanguinare, particolarmente in testa; anche le eruzioni sono secche; le mani sono screpolate ed in particolare lungo le tibie la pelle appare rugosa e screpolata. Il ciclo è scarso, sempre in ritardo, seguito da leucorrea acre e profusa: al termine delle mestruazioni la donna Alumina è esausta (Carbo animalis, Cocculus). • In Alumina la maggior parte dei malesseri sembra formarsi in posizione seduta e migliora camminando; molti disturbi compaiono di mattina e perdurano fino a cena, mentre di mattina e di notte scompaiono. Il paziente Alumina migliora col clima estivo, mite, con le bevande calde, mentre mangia e col clima umido (Aloe ha la sensazione di avere l’ano aperto. Causticum perde le rune quando tossice). Peggiora con l’aria fredda, durante l’inverno, da seduto, con la luna piena e la luna nuova, mangiando zuppe, ma soprattutto con le patate. Bryonia e Chamomilla sono i suoi principali antidoti. Alumina rappresenta uno dei principali antidoti per l’intossicazione da piombo o saturnismo, ovvero per le cosiddette coliche del pittore. ARNICA MONTANA pianta perenne, della famiglia delle Composite, che cresce soprattutto nei pascoli di montagna; i fiori freschi producono sulla pelle prurito e bruciore, mentre la polvere dei fiori scatena forti starnuti. E’ il più noto rimedio omeopatico, ma certamente non il più importante; casualmente fu scoperta la sua azione sui traumi e da allora viene chiamato pianta delle cadute, panacea lapsorum ovvero toccasana di chi cade. • Questo rimedio si addice ai pazienti sensibili, irritabili, tristi, paurosi, che pretendono di stare sempre bene, dichiarano ostinatamente di stare bene e spesso mandano via il medico dicendo di non essere affatto ammalati; la loro ipocondria si accompagna ad ansia per il presente e per il futuro. Il paziente Arnica appare bonario, superficiale, distaccato nei rapporti interpersonali, talora apatico, con deficit mnesici nel senso che dimentica le parole e fa lunghe pause per rammentarle: sobbalza facilmente se interpellato. Desidera essere lasciato solo, non tollera di essere toccato o urtato e sobbalza facilmente. Soffre fondamentalmente di una profonda melanconia • Il paziente Arnica lamenta un bruciore nel cervello e calore in testa; il resto del corpo è freddo; la testa è confusa e pesante; il mal di testa compare di mattino, sulla fronte,. Quando inizia a camminare. Gli occhi sono dolenti ed un dolore pressivo compare in fronte, specie quando cammina, quando sale le scale, durante una lettura; il dolore dalla regione oculare si irradia alle tempie, scatenando una sensazione strana, come se la pelle della fronte fosse contratta. Un calore secco invade il volto. La cartilagine dell’orecchio duole, come dopo un colpo o una contusione. Il naso fa male dall’alto verso il basso, come se il paziente fosse pesantemente caduto sopra di esso. Anche l’osso mascellare duole come dopo un trauma. Specialmente verso sera la faccia è invasa da un calore secco, fino a dietro le orecchie, accompagnato da assenza di sete e naso molto freddo. Le labbra sono rugose, fissurate, calde, brucianti; la bocca è secca; una sensazione bruciante invade anche la lingua (in Arsenicum album tutto brucia), che è tutta coperta da una patina bianca. La gola è dolente, come se qualcosa di ruvido e duro, come una crosta di pane, sottolinea Hahnemann, vi fosse conficcato dentro. Dalla bocca fuoriesce sangue (l’emottisi la ritroviamo in altri rimedi definiti tubercolinici, come Ammonium carbonicum, Kali carbonicum, Phosphorus, Silicea) . La deglutizione è impedita da una specie di nausea: il paziente Arnica ha l’impressione che il cibo non vada giù (Graphytes e Mezereum presentano disfagia). Va cercato in tale rimedio la nausea, l’inclinazione al vomito, i conati vuoti, accompagnati da eruttazione amara, come di uova marce, odore fetido in bocca (il bimbo Hepar sulfur , la mattina al risveglio presenta cattivo odore in bocca): il paziente si sente subito sazio, lamenta disgusto per i cibi; avverte una pressione, una pietra talora, un dolore premente a livello gastrico, come se lo stomaco venisse spinto indietro verso la colonna; non desidera affatto mangiare e prova ripugnanza in particolare per la carne e per il brodo. La pancia brontola (Phosphoricum acidum è il rimedio principe dei potenti gorgogli addominali) e nell’ipogastrio (la parte centrale, più bassa) è colpita da dolori profondi, scavanti, tipo dissenteria: Hahnemann poi sottolinea che le feci emesse sono piccole, consistenti di solo muco ed espulse ripetutamente; i flati odorano di uova marce; talora durante il sonno le feci vengono perse in maniera involontaria (nella incontinenza urinaria e fecale utile Causticum); anche nell’addome troviamo la vera nota caratteristica del rimedio, ovvero un dolore, come da improvvisa contusione, che compare in tal caso dopo una breve passeggiata. Grandi quantità di urina vengono eliminate da tali individui e in genere lentamente, come se l’uretra fosse ristretta; devono correre in bagno per fare pipì: si parla in tale caso di urgenza alla minzione. Talora si rivela utile come rimedio acuto della tosse molto secca, scatenata da un solletichio o una irritazione pruriginosa della parte più alta del laringe (il bimbo Hyoscyamus dopo l’attacco di tosse diventa aggressivo) spesso insorge di notte, nei bimbi, dopo un lungo pianto o dopo lamenti ripetuti. La scapola duole come dopo una caduta. L’osso sacro e le anche sono dolenti come dopo una contusione. La regione cardiaca duole come se colpita da un oggetto di piccole dimensioni, rotondeggiante. In tutti gli arti insorge un dolore pizzicante quando il corpo viene scosso o quando passeggia; poi, sempre in seguito al movimento, compare un dolore paralizzante come se le braccia e le gambe avessero ricevuto delle bastonate; fitte acute, lancinanti, come da aghi, pruriginose e che diventano ancora più pruriginose col grattamento compaiono a livelli di gomiti, mani, ginocchia e piedi. Spesso il paziente definisce il dolore, nella zona colpita da una contusione, sgradevole e formicolante: il medico in realtà deve osservare, annotare e conoscere tali peculiarità del rimedio. Hahnemann annota un sintomo veramente tipico: il paziente sano, immediatamente dopo aver preso la dose di Arnica, secondo le regole classiche della sperimentazione omeopatica, sviluppa un dolore violentissimo: sembra come impazzito tanto che sfrega con le unghia le pareti ed il pavimento, ma poi dopo nemmeno un’ora tutto passa. La sensazione generalizzata di contusione e di indolenzimento è veramente tipica di Arnica; tuttavia non è possibile pensare che ogni tipo di trauma fisico o psichico possa trarre un giovamento da questo rimedio, veramente noto a tutti (anche Baptisia tinctoria lamenta dolenzie diffuse e quando è a letto ha la sensazione di essere sdraiato su una tavola dura per cui cambia sempre posizione, ma non trova mai quella giusta. China officinalis si sente come se avesse subito uno strappo, uno stiramento. Phytolacca decandra sente i muscoli dolenti e rigidi, riesce a muoverli solo a prezzo di grossi dolori. In Rhus tox la dolenzia muscolare si aggrava all’inizio del movimento, ma poi migliora col movimento stesso: fatica quindi a “mettersi in moto”, poi va meglio; tale senso di contusione inizia spesso dopo un bagno freddo, o dopo essersi sdraiato in un luogo umido. Anche Ruta graveolens ha la sensazione che tutte le parti del corpo sulle quali giace siano dolenti e si rivela utile in studenti o rammendatrici che lamentano debolezza visiva). • È il rimedio della fragilità vascolare (Lachesis) caratterizzata da ecchimosi ed ematomi: Arnica ha uno spiccato tropismo per le vene, in particolare per i piccoli vasi venosi. • Si tratta di soggetti rigidi, ostinati, litigiosi, critici verso tutti: amano contraddire i loro interlocutori ed è molto difficile entrare nelle loro grazie, farseli amici; si annoiano per ogni cosa. Il paziente Arnica si aggrava con gli urti, gli strattoni, il minimo contatto, ma anche col riposo, col movimento e col freddo umido. Migliora invece con le applicazioni calde e quando si addormenta a testa bassa. Non va mai utilizzato nelle malattie infiammatorie acute con calore generale, soprattutto esterno e nemmeno nelle diarree. La sua azione anche in grandi dosi non supera i dieci giorni. La Camphora è l’antidoto di Arnica, mentre il vino ne aggrava gli effetti. Punto di Weihe: linea mammillare destra, nel I spazio intercostale, contro il bordo inferiore della I costa; corrisponde al punto 14E.