scheda di Bongiovanni, C

Transcript

scheda di Bongiovanni, C
L’ UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI
Autore: Jean Giono
Editore: Salani Editore
Genere: Narrativa francese
Pagine: 51
Data pubblicazione: febbraio 1996, prima edizione
L’ uomo che piantava gli alberi è un breve racconto, per certi versi una favola, che
narra, con un tono quasi autobiografico, un’ esperienza della vita dell’ autore. Nel
1913 Giono attraversa a piedi "quell'antica regione delle Alpi che penetra in
Provenza", una regione particolarmente desolata il cui aspetto desertico contribuisce a
incattivire i pochi poveri abitanti. Proprio qui, in una baita isolata, incontra una
persona indimenticabile. Un pastore silenzioso e quasi solenne nella sua burbera
riservatezza che ha dedicato la sua vita a un unico grandioso progetto. Ogni giorno
pianta cento ghiande, futuri alberi nel terreno dove pascola quotidianamente le sue
pecore. Di anno in anno Giono torna a trovarlo, e, di anno in anno, ammira,
stupefatto, la nascita della nuova foresta grazie allo sforzo tenace di un unico uomo,
sconosciuto a tutti, "che ha saputo portare a buon fine un'opera degna di Dio".
La scrittura, lenta e tranquilla come il suo protagonista, permette di accompagnare,
riflettendo, il pastore nella sua missione, nel suo cammino che non è solo fisico, ma è
la vita stessa; sembra quasi di poterlo vedere, incontrare; sembra di respirare gli
odori e i profumi delle montagne, di vederne i colori, di ascoltarne i rumori.
Questo piccolo racconto non è solo un libro, ma un viaggio nell'interiorità dell'anima
degli uomini vicini a Dio e alla Creazione, un viaggio nella dimensione umana più
umile, di un uomo che sta compiendo un'opera semplice ma grandiosa, guardando al
futuro, anche facendo i conti con la non comprensione di chi lo circonda. Grazie alla
sua opera, nel corso del tempo quell’arido territorio della Provenza, diverrà una
foresta.
"Non bisogna disdegnare nulla. La felicità è una ricerca. Occorre impegnarvi
l'esperienza e la propria immaginazione". Queste parole di Jean Giono indicano una
strada, un possibile percorso per ciascun uomo; lo stesso percorso che ha intrapreso il
pastore solitario, dimostrando che i valori in cui si crede possono trovar realizzazione.
Il seme che piantiamo sarà un maestoso albero.
TI CONSIGLIO DI LEGGERE QUESTO LIBRO PERCHE’
È un racconto grazioso, che mette di buonumore e infonde speranza. Permette di
ritrovare, in una favola moderna, il coraggio, la cura, il rispetto talvolta persi nel
quotidiano. È un racconto che aiuta a ritrovare la consapevolezza che spesso è proprio
grazie alle piccole azioni che si compiono i miracoli: una ghianda e a poco a poco il
deserto si trasforma in bosco, un passo e il viaggio è iniziato.
È questo l’augurio per l’anno nuovo.