Al Festival Internazionale della Cultura Bergamo ultimi due

Transcript

Al Festival Internazionale della Cultura Bergamo ultimi due
 Al Festival Internazionale della Cultura Bergamo ultimi due appuntamenti con il cinema delle donne
Al Festival Internazionale della Cultura Bergamo
“Divine” di Chiara Brambilla e “Magna Istria” di Cristina Mantis
8 AprileDivine di Chiara Brambilla
proiezione e incontro con l'autrice Chiara Brambilla e la produttrice Susanna Sguera
moderatori Federico Rizzo e Mario Dal Bello
Aula 1 – ore 10
Università degli Studi di Bergamo
via Pignolo, 123 - Bergamo
9 AprileMagna Istria di Cristina Mantis
proiezione e incontro con l'autrice Cristina Mantis e la protagonista Francesca Algeleri
moderatori Federico Rizzo e Mario Dal Bello
Sala Oggioni – ore 10
Centro Congressi Giovanni XXIII
Viale Papa Giovanni XXIII, 106 - Bergamo
IL CINEMA DELLE DONNE: storia, sociologia, poesia e attualità sotto la lente d'ingrandimento delle registe italiane.
Divine di Chiara Brambilla
Chiara Brambilla è considerata una delle più interessanti giovani documentariste italiane, nel 2008 vince il Festival di
Bellaria con Lo zio Sam e il sogno bosniaco.
“Divine” di Chiara Brambilla ritrae le modelle bambine e l'ossessionante pressing psicologico delle loro madri.
Scheda film
Emily, Lucrezia e Rebecca hanno dieci anni e un sogno (o forse
un destino) in comune: diventare modelle. Emily ha la
pelle scura, una mamma che viene da lontano, e si imbarazza
facilmente. Lucrezia è bionda ed è molto seria, suo
papà è un eroe nazionale, morto a Nasiriya qualche anno fa.
Rebecca ha occhi profondi e due genitori che discutono
spesso di fronte a lei. Non vuole diventare famosa, per non
correre il rischio di deludere qualcuno. Tre bambine, tre
storie molto diverse che hanno come traguardo le passerelle di
Pitti Bimbo, il più importante appuntamento nel
mondo della moda per bambini. Spazi a confronto: quello
indefinito della loro emotività e quello scintillante del
sistema di cui sognano di far parte. E ancora il confronto più
importante, quello con i propri genitori. “Divine” ci
racconta tre storie delicate, il ritratto di tre bambine ma anche
dell’Italia di oggi, vista dai loro occhi.
Note di regia
Ho provato a cogliere la fascinazione che loro sentono verso
quel mondo, il potere del sogno e perfino la bellezza che
queste ragazzine riescono ad esprimere.
Ho ritrovato nelle storie delle tre protagoniste delle cose che
avevo vissuto anch'io, qualcosa dei miei dieci anni. Io
non ho mai avuto a che fare con la moda e con lo spettacolo e ho vissuto in un contesto familiare molto diverso da
quello delle mie bambine. Ma credo che ognuno di noi possa ritrovare qualcosa di sé nelle loro vite: nel faticoso gioco
di specchi con i genitori, tra le loro aspettative, le proiezioni e il bisogno di difendersi; nel senso di inadeguatezza
verso i compagni di classe, ma anche in quella capacità di definirsi, di sostenere lo sguardo e il giudizio degli adulti.
Vivi tutte queste cose a dieci anni e pensi di averle dimenticate. Con questo film ho riaperto un dialogo profondo con
quello che sta alla base di me. E allo stesso tempo il film è stata un'opportunità reale per conoscere meglio il paese in
cui vivo. Ci siamo avvicinate alle famiglie italiane, abbiamo cercato di comprenderne i valori e i modelli di riferimento.
Durante tutto il percorso del film il tentativo costante è stato cercare d'immaginarsi che tipo di donne diventeranno.
Chiara Brambilla
Nata nel 1982 vive e lavora a Milano. Si è laureata nel 2004 presso l'Università degli Studi di Milano in Cinema e
Teatro. Il suo primo documentario “Casa Plastica” – “Plastic House” (52', 2006) ha ricevuto consensi dalla critica in
diversi festival italiani, tra cui il Festival dei Popoli 2006, Bellaria Film Festival 2006 e Visioni Italiane 2006. Nel 2007
ha diretto “Crescita Zero” (52'). Nel 2008 ha completato il documentario “Zio Sem e il sogno bosniaco”, premiato
come miglior documentario italiano con la Vela d'oro al Bellaria Film Festival 2008, come miglior documentario al
Festival di Archeologia Channel, USA 2009, Golden Rose come talento
emergente a Flower Film Festival, Assisi 2009.
Magna Istria di Cristina Mantis
Cristina Mantis è una delle più importanti documentariste italiane, il suo
precedente "Il Carnevale di Dolores" è stato
presentato in vari festival nel mondo, Magna Istria viene presentato in
anteprima Lombarda poiché la città di
Bergamo vanta una della più numerose comunità istriane.
“Magna Istria” di Cristina Mantis ci mostra le testimonianze della tragedia
delle foibe.
Scheda film
Il documentario è il racconto di un viaggio verso l’Istria alla ricerca di
un'antica ricetta istriana. Francesca, giovane
donna torinese, nipote di esuli istriani, ha perso il libro di cucina della nonna,
con riportata l’introvabile ricetta de "Il
Castello di Croccante". La protagonista parte alla ricerca del ricettario. Nel
tentativo di ricomporre l'intero libro, di
ricetta in ricetta, si sposta in lungo e in largo per l'Italia, fino a ritrovarsi
nella meravigliosa terra d'Istria,
confrontandosi con la sua storia dolorosa e controversa. Attraversando frontiere fisiche ed emotive, Francesca verrà
a contatto con l’avvicendarsi delle tragedie dell’esodo, delle foibe e con le persone che ne sono state vittime. Solo
attraverso il cibo troverà un terreno di dialogo e comunanza. Il suo sguardo conduce in una terra bellissima, dalle
tradizioni gelosamente conservate. Si scoprono gli spettacolari paesaggi istriani, le sue cucine tipiche, i suoi mercati.
Sarà il cibo a restituire nutrimento alle identità annientate e ai ricordi ossessivi e mai affrancati. Percorrendo un
cammino personale, che la spingerà a confrontarsi anche con la propria identità irrisolta, Francesca si troverà alla
fine di fronte ad un momento di riconciliazione indefinibile e inaspettato.
Dichiarazione della regista
«Un sapore che si fa ricordo… semplicemente questo è il punto di partenza di Magna Istria. Nessuno poteva sapere
quale sarebbe stato quello d’arrivo, ma il solo imbattersi nell’abbraccio d’addio tra una madre e una figlia portata via
su un carro a Pola, in una delle poche immagini di repertorio del terribile febbraio del 1947, non poteva non segnare
l’andamento del nostro documentario: un giro in Istria, alla ricerca di una ricetta introvabile».
Cristina Mantis
Attrice di teatro e cinema, nel 2002 si avvicina alla regia quasi per caso, iniziando a filmare Dolores nei giorni del suo
carnevale in piazza Navona, riprese che sarebbero diventate il punto di partenza del documentario “Il carnevale di
Dolores”, vincitore del Tekfestival 2008 come miglior documentario italiano. Durante questo lungo periodo Cristina
Mantis ha continuato a fare l’attrice in teatro e in alcune produzioni di cinema indipendente. Ha avviato una
collaborazione con il teatro Ateneo dell’Università La Sapienza di Roma creando per gli studenti il laboratorio di
recitazione “Il personaggio come Persona”, mettendo poi in scena “Infrarossi” in occasione dei festeggiamenti dei 700
anni dell’Università La Sapienza di Roma. Ha da poco ultimato il documentario “Magna Istria”, un viaggio in Istria alla
ricerca di un’antica ricetta andata persa, in cui affiora l’eco delle vicende tragiche e dolorose dell’esodo istriano.
Ufficio Stampa Festival Internazionale della Cultura Bergamo
Daniela Morandi - Micaela Locatelli -ph +39 349 1378526 ph +39 035 358946 - [email protected]
I ricercati. Padri e figli nel cinema italiano contemporaneo di Mario Dal Bello, 176 pp., Effatà Editrice
Scheda libro
Nell’attuale mondo occidentale, la figura paterna sembra aver perso la propria identità. Attraverso l’analisi di alcuni
film più significativi dell’ultimo decennio, come “Caterina va in città” di Paolo Verzì, “Il papà di Giovanna” di Pupi
Avati, “The Dreamers” di Bernardo Bertolucci, “Vincere” di Marco Bellocchio, il libro esamina il tentativo del cinema
di raccontare il “viaggio” dei padri verso i figli e dei figli verso i padri, soffermandosi sui nodi fondamentali del
rapporto generazionale. Il libro si chiude con una serie di interviste che l’autore ha rivolto a Alessandro Angelini, Luca
Argentero, Pupi Avati, Alessio Boni, Francesco A.Castaldo, Myriam Catania, Marco Chiarini, Guido Chiesa, Giorgio
Colangeli, Diane Fleri, Anita Kravos, Giorgio Marchesi, Francesco Martino, Giovanna Mezzogiorno, Valerio Mieli,
Massimo Natale, Nicola Nocella, Ignazio Oliva, Elisabetta Rocchetti, Giovanni Scifoni, Luca Ward. Il filo conduttore
delle interviste è un interessante approccio fra arte e vita guidato dalle domande: «Sono davvero “ricercati” oggi i
padri? O sono i padri che cercano i figli?».
Mario Dal Bello
Laureato in Lettere moderne, già docente di Letteratura italiana in Italia e all’estero, dal 1990 è responsabile della
sezione Arte e spettacolo della rivista “Città Nuova”, dedicandosi alla critica cinematografica, artistica e musicale.
Scrive saggi su riviste culturali ed educative, dal 2006 organizza eventi di cultura a Roma presso Il Centre culturel
dell’Ambasciata di Francia al Vaticano e dal 2009 lezioni di cinema alla Star Academy diretta dall’attrice Claudia Koll
dal 2009. Partecipa come relatore ad alcuni festival di cinema (Venezia, Pesaro, Bergamo). E’ membro delle
Associazioni internazionali d’arte e di comunicazione Clartè e Net-One, della giuria del David di Donatello e, dal 1997,
della Commissione Nazionale Valutazione Film della Cei. Nell’ottobre 2010 su incarico del Vicariato di Roma ha
aperto le conferenze su Caravaggio nella chiesa di S.Luigi dei Francesi, trattando della visione cristologica di
Caravaggio con la dott.sa Vodret. E’ autore di : Caravaggio, Malta 1985; Pasolini, Zeffirelli, Gibson, una storia
dell’arte raccontata dal cinema, in “Gesù nel cinema” di Dario E. Viganò, Lateran University Press 2005; Primissimo
piano. Incontri con registi, attori, attrici, Ente dello Spettacolo, 2006; Caravaggio. Percorsi di arte e cinema, Effatà
editrice, 2007; La prova. Cinema Italiano Duemila. Nove film a confronto, Effatà editrice, 2008; Inquieti, i giovani nel
cinema italiano del Duemila, Effatà editrice 2009; Ritratti d’autore. 32 pittori italiani ed europei dal Due al
Novecento, Città nuova ed. 2009, prefazione del prof. Strinati; La Bibbia di Caravaggio, Schnell & Steiner,
Regensburg, 2010, prefazione di mons. Ravasi; I Ricercati. Padri e figli nel cinema italiano contemporaneo, Effatà
editrice, 2011.
6 aprile 2011
Fonte: http://rbg.unibg.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1176&Itemid=1

Documenti analoghi

Scheda Redemption Song

Scheda Redemption Song leader europei prendano in piena coscienza le decisioni di estrema importanza, per fermare le guerre, gli abusi di potere, le violazioni dei diritti umani, così come sarebbe necessario che i nostri...

Dettagli

redemption song

redemption song Attrice e regista di teatro e cinema, si diploma alla Scuola Internazionale di Teatro diretta da Emmanuel Gallot Lavallée. Attrice anche per produzioni di cinema indipendente, tra cui La vera legge...

Dettagli

Programma di sala

Programma di sala CV Mario dal Bello: Laureato in Lettere moderne, già docente di letteratura italiana in Italia e all’estero, dal 1990 è responsabile della sezione Arte e spettacolo della rivista Città Nuova dedica...

Dettagli