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Barcellona
Barcellona
Spagna
Spagna
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Introduzione
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1
Itinerari in città
Quartiere gotico
La Rambla
La Ribera
Facciata marittima
Eixample e Liberty
Gaudí
Parco di Montjuïc
Tibidabo e Collserola
Diagonal e Pedralbes
6
7
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27
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37
39
Escursioni da
Barcellona
Montserrat
Castelldefels e Sitges
El Penedés e le Cavas
Vic e Ripoll
Terrassa
41
41
43
45
46
47
Attività culturali
48
Svaghi e spettacoli
52
Dati di rilievo
56
Irlanda
Dublino
Regno
Unito
Londra
Parigi
Francia
Mar Cantabrico
Portogallo
Madrid
Barcellona
Lisbona
INTRODUZIONE
I
U
bicata nella zona pianeggiante che unisce le
montagne al mare, compresa tra i fiumi Besós e
Llobregat, Barcellona ha circa un milione e mezzo
di abitanti, cifra ampiamente superata se si considera anche la
popolazione che vive nei dintorni della città.
È la seconda città della Spagna, oltre al capoluogo della Catalogna,
una Regione privilegiata per la posizione geografica -nel triangolo
nordorientale della penisola-, la tradizione storica, l’intensa attività
economica e culturale.
Una delle principali caratteristiche è la coesistenza di due lingue
“ufficiali”: lo spagnolo o castigliano e il catalano, autoctono.
EUROPEA E MEDITERRANEA
Perfettamente integrata in Europa, Barcellona mostra la sua
vocazione settentrionale nello spirito imprenditoriale e nel
continuo desiderio d’innovazione; allo stesso tempo, dovuto
all’ubicazione geografica, fa parte della zona d’influenza
mediterranea. In genere, i catalani sono considerati dal resto degli
Spagnoli persone serie, che lavorano sodo, animate da un gran
desiderio di fare e di essere all’avanguardia; all’estero, le
caratteristiche che risaltano maggiormente sono: il clima, le
spiagge, la gioia di vivere dei suoi abitanti, evidente nell’entusiasmo
con cui celebrano le feste e conservano le tradizioni.
SPAGNA
Oceano
Atlantico
Mar
Mediterraneo
Ceuta
Melilla
Veduta panoramica di Barcellona
Testo:
Mª José Anía
Tipografia:
EGESA.
D.L. M. 39695-2007
Traduzione:
Tiziana Rossi
NIPO : 704-07-004-3
Pubblicato da:
© Turespaña
Secretaría de Estado
de Turismo y Comercio
Fotografie:
Archivio Turespaña /
Turisme Barcelona
Stampato in Spagna
Ministerio de Industria,
Turismo y Comercio
Bozzetto:
P&L MARÍN
3ª edizione
Copertina:
Tempio della Sacra Famiglia
Retrocopertina:
Parco Güell
DUEMILA ANNI DI
STORIA
suo dominio a tutto il Mediterraneo,
stabilendo nuove relazioni
commerciali e vincoli culturali.
Non c’è da stupirsi che Barcellona
sia una città aperta e cosmopolita:
orgogliosa del ricco patrimonio
acquisito nel corso dei secoli, lo
salvaguarda, a testimonianza delle
diverse civiltà che contribuirono a
forgiarlo.
A metà del XIX secolo, il progetto
di costruzione dell’Eixample
(Ampliamento) fu la risposta alle
sue esigenze d’espansione fuori dal
nucleo medievale. Il processo
d’industrializzazione e la fioritura
delle arti contribuirono in maniera
decisiva all’auge del movimento
liberty, vissuto dalla metropoli alla
fine del secolo scorso. Restano a
testimonianza le opere dei grandi
architetti appartenenti a detta
corrente, che le danno un aspetto
unico, inconfondibile e del tutto
peculiare.
Della primitiva colonia romana
Barcino, fondata nel I secolo a.C.,
restano importanti ruderi nell’area
denominata oggi Quartiere Gotico
(Barrio Gótico). Il Medioevo
assistette ad una fase di sviluppo
urbanistico che raggiunse il culmine
quando la corona aragonese estese il
Scelta come sede dei Giochi
Olimpici nel 1992, la città ricevette
un ulteriore impulso, approfittando
dell’occasione per modernizzarsi:
alle costruzioni nuove s’aggiunse il
miglioramento delle infrastrutture
già esistenti, a dimostrazione di
un’enorme capacità organizzativa.
COMUNICAZIONI
In aereo
L’Aeroporto Internazionale “El Prat”
si trova a soli 12 km. dalla città. Vi si
arriva dalla Stazione Ferroviaria di
Sants (Estación de Sants”) -parte un
treno ogni trenta minuti-, e da
piazza Catalogna (plaza Catalunya)
in “Aerobus” -parte un autobus ogni
15 minuti-.
L’Aeroporto possiede 3 terminali:
A, B, C. Quest’ultimo è riservato al
“Puente Aéreo”, con voli che ogni
30 minuti collegano Barcellona a
Madrid. Il traffico annuale di
passeggeri, calcolando i voli nazionali
ed internazionali, oltrepassa i
20 milioni. L’attuale progetto
d’ampliamento prevede il raddoppio
della sua capacità.
Porto di Barcellona
regolare. Nell’anno 2002 fecero scala
oltre 600 navi con 840.000
passeggeri. Il traffico dei ferry è
gestito da quattro imprese che
prevedono collegamenti con le Isole
Baleari e Genova. Esiste un servizio
"fast ferry" tra Barcellona e Palma di
Maiorca, con traversate che durano
poco più di tre ore.
In barca
Il porto di Barcellona dispone di otto
terminali, cinque sono riservati agli
incrociatori e tre ai ferry della linea
Aeroporto internazionale
Parco Joan Miró
2
3
In treno
Otto treni giornalieri coprono la
distanza che separa Barcellona da
Madrid. Appartengono alle linee
internazionali: l’Eurocity diretto a
Montpellier (treno Catalán-Talgo,
giornaliero); Parigi (treno "Joan
Miró", giornaliero); Zurigo (treno
"Pau Casals", quattro partenze
settimanali); Milano (treno "Salvador
Dalí", tre partenze settimanali).
frontiera francese) si collega alla rete
autostradale da Francia.
La stazione ferroviaria centrale è
quella di “Sants”. La rete ferroviaria
regionale (“Ferrocarriles de la
Generalitat”) consta di due linee
principali che uniscono Barcellona a
Sabadell, Terrassa e Montserrat.
Una terza linea presta servizio
urbano all’interno della città,
funzionando in connessione con la
Metropolitana.
Trasporto pubblico urbano
Barcellona ha 11.000 taxi,
facilmente riconoscibili per il
caratteristico colore giallo e nero.
Esistono diverse fermate riservate
esclusivamente ai taxi. Quando
stanno circolando, si fermano
alzando il braccio, quando la luce
verde situata nella parte superiore del
veicolo è accesa.
In automobile
L’Autostrada AP-7 che va da
Barcellona a La Jonquera (sulla
L’ampia rete di trasporto urbano
possiede 5 linee di Metropolitana e
una flotta di 900 autobus.
Taxi di Barcellona
META TURISTICA
Patrimonio dell’Umanità: il Parco
Güell, il Palazzo Güell, la Casa Milà
o “La Pedrera”, il Palazzo della
Musica Catalana e l’Ospedale della
Santa Croce e San Paolo (Hospital
de la Santa Creu i Sant Pau).
Questa città con duemila anni di
storia alle spalle, dotata di una lingua
-il catalano- e una cultura proprie,
negli ultimi tempi è diventata una
meta turistica importantissima.
Il clima gradevole -la temperatura
media s’aggira sui 17 gradi
centigradi-, il patrimonio artistico,
l’attività costante nell’ambito
economico e culturale, attirano oltre
tre milioni di visitatori ogni anno.
La sua capacità alberghiera è di circa
35.000 posti letto, cifra destinata ad
aumentare sempre di più.
Parecchi servizi rendono facile e
piacevole la visita cittadina: dal Bus
Turístic alla Barcelona Card,
includendo l’Art Ticket, la Ruta del
Modernisme e i Walking Tours.
In genere, gli abitanti del posto
considerano il turista un invitato
d’eccezione.
Capitale indiscussa della corrente
Liberty, Barcellona conserva cinque
capolavori appartenenti a questo
stile, dichiarati dall’UNESCO
Parco Güell
Stazione "Nord"
4
5
Itinerari
in città
Per conoscere una città non
c’è niente di meglio che
passeggiare tranquillamente
lungo le sue strade e piazze.
Osservare per scoprire il
fascino di un quartiere, la
gente che vive in esso, i resti
del patrimonio storicoartistico... rappresenta
un’esperienza unica.
A tal fine, in questa guida
suggeriamo nove itinerari.
Eccezion fatta per quello
dedicato a Gaudí, tutti
s’ispirano a criteri di vicinanza
geografica, essendo possibile
percorrerli -del tutto o in
parte- a piedi.
Prima di dare inizio a uno
qualsiasi degli itinerari,
consigliamo di recarsi presso
uno degli Uffici Turistici
esistenti in città. In tal modo
sarà possibile verificare gli
orari, dare un’occhiata al
calendario delle attività,
ottenere informazioni
sui servizi, soprattutto sul
Bus Turístic: una maniera
facile e comoda di visitare i
posti più interessanti.
pedonale, sarà sufficiente per
richiamare alla memoria le
vicende del passato, in netto
contrasto con i musicisti, le
fiere e i mercatini che le
riempiono oggigiorno... come
le celebrazioni festive quali la
Sardana (danza popolare
catalana che si esegue in
cerchio, accompagnata dal
suono della cobla o orchestra),
che si balla di fronte alla
cattedrale tutte le domeniche,
a mezzogiorno.
Quartiere gotico
Il Quartiere Gotico è il vero
cuore cittadino. In epoca
remota, qui sorse Barcino:
colonia romana cinta da mura;
da allora in poi è stato il
centro storico, religioso e
politico per antonomasia.
Fino agli inizi del XX secolo era
noto come “il quartiere della
Cattedrale”. La decisione delle
Autorità Municipali di
costruire alcuni elementi
neogotici per mettere in
rilievo l’importanza del
complesso monumentale, le
valse l’attuale denominazione
di “Barrio Gótico”.
Il primo itinerario suggerito è
piuttosto corto ma “denso”.
Incomincia dalla scalinata
della Cattedrale (1), tempio
gotico costruito nei secoli XIV e
XV, nonostante il frontespizio
della facciata sia stato portato
a termine solo alla fine del XIX,
grazie al generoso contributo
Una bella passeggiata
attraverso le stradine e
piazzette riservate al traffico
Quartiere Gotico
Autobus turistico
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1. Cattedrale
5. Chiostro
2. Torri della muraglia romana
6. Tempio d’Augusto
3. Casa de l’Ardiaca
7. Piazza del Re
4. Piazza San Filippo Neri
8. Piazza San Giacomo
di un ricco banchiere.
All’interno spiccano: la
cappella del Cristo di Lepanto,
il magnifico coro, la cripta di
Sant’Eulalia, copatrona della
città insieme alla Madonna
della Mercede. Un ascensore
sistemato vicino all’abside
porta alla terrazza: il
panorama che si scopre è
sorprendente.
conservate nella parte
inferiore, queste torri
presiedevano una delle
quattro porte d’accesso della
cinta muraria.
Prendendo la prima viuzza a
destra, s’arriva in piazza San
Filippo Neri (4), dove si sente
una sensazione di pace: nel
giardino, abbellito da una
fontana al centro, s’ascolta il
dolce mormorio dell’acqua.
Attraversata la piazza,
facciamo ritorno alla
cattedrale ed entriamo nel
Chiostro (5) attraverso la
porta di Sant’Eulalia.
Le cappelle intorno sono
dedicate ai santi patroni delle
antiche corporazioni
artigiane, il che richiama alla
memoria l’importanza assunta
nel Medioevo dalle diverse
associazioni professionali.
Indubbiamente, il bel giardino
di magnolie e palme del
chiostro esercita un fascino
speciale, avvolto da una specie
di aura magica, con le 13
oche che vi passeggiano
tranquillamente. Sono tredici
a ricordo degli anni che aveva
la giovane santa quando fu
martirizzata.
Usciamo dalla porta della
Pietà, situata dirimpetto al
magnifico tempietto gotico
del chiostro. Nella piccola calle
Paradís, presso la sede del
Centro Escursionista della
Catalogna, ci s’imbatte in
uno straordinario gioiello
archeologico: quattro colonne
corinzie del vecchio Tempio
d’Augusto (6). La vicina piazza
del Re (7) fa mostra del
Cattedrale
Imboccando la calle (via) del
Bisbe, sul marciapiede di
sinistra e di fronte alla
cappella dedicata a Santa
Lucia, s’erge la Casa de
l’Ardiaca (3), antica dimora
dell’Arcidiacono della
cattedrale. La casa risale
all’XI secolo ed è stata
ristrutturata diverse volte.
Vale la pena di visitare il bel
cortile, con la palma che spicca
sullo sfondo dell’edificio.
In plaza Nova svettano due
torri della muraglia romana
(2); ai loro piedi, in omaggio
all’antica colonia romana,
sono visibili sette lettere
in bronzo che formano il
nome Barcino. Molto ben
8
9
Il termine Rambla deriva dalla
lingua araba e significa “letto
del fiume”, in allusione
all’antico corso naturale delle
acque, che arrivavano fino al
mare. La Rambla è una e sono
molte: il suo nome cambia nei
diversi tratti e per questa
ragione viene denominata
normalmente “Ramblas”, al
plurale.
La Rambla
Piazza del Re
complesso più maestoso della
zona medievale. Qui si
trovano le varie “dipendenze”
dell’antico palazzo reale
della corona aragonese: lo
splendido Saló del Tinell,
la cappella reale di Sant’Agata
e la torre-belvedere.
Oggigiorno quest’ultima
costruzione fa parte del
Palazzo della Generalitat
Museo Storico della Città, che
include i ruderi romani
presenti nel sottosuolo della
piazza. Si può visitare tutto.
Quest’itinerario ha termine in
piazza San Giacomo (plaza de
Sant Jaume) (8), centro
istituzionale della città, dove
s’affacciano il Municipio
(Ayuntamiento) e il Palazzo
della Generalitat, sede della
Regione Catalogna.
10
Quest’itinerario incomincia
dall’Ufficio Informazioni
Turistiche, ubicato sotto la
Piazza Catalogna (plaza de
Catalunya): punto neuralgico
nella rete stradale urbana e
importante zona commerciale.
La famosissima Rambla è un
corso pedonale e serpeggiante
che congiunge la piazza al
mare, attraversando il
quartiere vecchio. È la via
più conosciuta e la più
cosmopolita. Non si esagera
paragonandola ad una specie
di gran palcoscenico sul quale
sfila la tipologia umana in
tutta la sua molteplicità:
percorrendola è possibile
vedere i personaggi più
impensabili, che l’animano
con attività incessanti a
qualsiasi ora del giorno e
della notte.
L’itinerario conduce al mare e
ha inizio nel tratto prossimo
alla plaza de Catalunya,
denominato Rambla de
Canaletes (9). La fontana
omonima invita il visitatore
a bere dal suo zampillo, per
essere certo di fare ritorno
a Barcellona.
La calle Tallers s’addentra nel
quartiere del Raval, dove vale
la pena di visitare il Centro di
Piazza Catalogna
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9. Rambla de Canaletes
17. Palazzo della Viceregina
10. Centro di Cultura Contemporanea
18. La "Boqueria"
II di Joan Miró
11. Museo d’Arte ContemporaneaItinerario
19. Mosaico
12. Accademia delle Scienze e Arti
20. Casa Bruno Quadros
13. Rambla dels Estudis
21. Liceo
14. Chiesa di Betlemme
22. Convento di Santa Monica
15. Palazzo Moja
23. Museo delle Cere
16. Rambla de Sant Josep
24. Monumento a Cristoforo Colombo
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neoclassico. Segue la Rambla
de Sant Josep (16), più
conosciuta come Rambla de
les Flors, dovuto al gran
numero di chioschi che
vendono fiori. A destra spicca
il Palazzo della Viceregina
(Palau de la Virreina) (17),
sede dell’Assessorato alla
Cultura del Comune.
All’interno c’è una sala mostre
molto interessante; a
pianterreno un ufficio che
informa sulle varie attività
culturali e vende biglietti per
assistere a diversi spettacoli.
Poco oltre, il mercato di
generi alimentari più vecchio
e più “genuino” tra i 40
mercati municipali sparsi in
tutta la città: la Boqueria (18),
una specie di tempio per gli
amanti della gastronomia e
una vera delizia per i sensi.
Cultura Contemporanea
(CCCB) (10) nonché il Museo
d’Arte Contemporanea
(MACBA) (11).
Attraversata la piccola calle de
Bonsuccés, ci s’imbatte subito
in un edificio interessante:
l’Accademia delle Scienze e
Arti (12), che ospita un teatro.
Siamo già nella Rambla dels
Estudis (13), che riceve il nome
dall’anteriore accademia.
Questo tratto è disseminato
di chioschi dove si vendono
uccelli e specie animali, di
modo che è abbastanza
normale sentire i loro versi
tipici. Nelle prossimità,
all’angolo con la calle del
Carme, s’erge la chiesa di
Betlemme (14), giusto di
fronte al Palazzo Moja (Palau
Moja) (15), edificio in stile
13
La Ribera
Mercato de la "Boqueria"
All’altezza di calle Hospital e
calle Boqueria, vale la pena di
fermarsi alcuni minuti ad
ammirare il pavimento:
sorprendente il mosaico di
Joan Miró (19), altro segno
d’identità della Rambla.
A sinistra, ad angolo, una
costruzione originalissima:
la casa Bruno Quadros (20),
con ombrelli e draghi cinesi
che decorano la facciata.
Finché si arriva al Liceo (21),
il gran teatro dell’opera
ricostruito diverse volte, e
indubbiamente uno dei
simboli più caratteristici della
città. La facciata esterna è
discreta e non lascia trapelare
niente sulla magnificenza
dell’interno.
Un po’ più avanti,
addentrandosi nella calle
Nou de la Rambla, si trova il
Palazzo Güell, uno dei
capolavori di Gaudí (si veda
Monumento a Cristoforo Colombo
l’itinerario Gaudí). Ormai poco
distante dal mare, un’altra
sala mostre: quella insediata
nel vecchio Convento di
Santa Monica (22), dotata
–a pianterreno– di un ufficio
informazioni della Regione.
In fondo al pasaje de la Banca,
il Museo delle Cere
(23) che contiene
oltre 360
personaggi famosi,
in attesa di
ricevere i visitatori.
Il monumento a
Cristoforo
Colombo (Colón)
(24) possiede un
ascensore, dall’alto
si gode di una
straordinaria
veduta panoramica
che abbraccia la
città e il porto.
Il quartiere della Ribera è
probabilmente una delle zone
più affascinanti del centro
storico. Nel Medioevo fu il
centro economico e
finanziario di Barcellona.
Restano molteplici
testimonianze di questo
passato: dal nome delle strade
che ricordano diversi mestieri
(vetrai, orafi, ecc) all’edificio
della Loggia del Mare, sede
della Camera di Commercio.
Nonostante la facciata sia
stata ricostruita in stile
neoclassico alla fine del
XVIII secolo, le sale gotiche
dell’interno, perfettamente
conservate, danno fede
dell’importanza raggiunta
all’epoca nel commercio
terrestre e marittimo.
Negli ultimi anni il quartiere
si è riempito di laboratori
artigiani, quasi per rendere
onore all’intensa attività
svolta in passato. La
ristrutturazione delle case
vecchie, insieme ai parecchi
bar e ristorantini che si
trovano in zona, gli dona
un certo fascino.
L’itinerario incomincia da calle
Argenteria, che va da Via
Laietana alla Basilica di Santa
Maria del Mare (25). Bisogna
tenere presente che l’area di
Via Laietana, il cui nome fa
allusione ai Laietani,
popolazione stabilitasi qui
prima ancora dei Romani, fu
edificata nella prima metà del
XX secolo. Inserita nel
progetto di rinnovamento
urbanistico, l’arteria fu
pensata per attraversare in
Basilica di Santa Maria del Mare
año 2005
a
25. Basilica di Santa Maria del Mare
31. Parlamento della Catalogna
26. Fossar de les Moreres
32. Museo della Cioccolata
27. Mercato del Born
33. Museo Picasso
28. Parco della Cittadella
29. Museo di Zoologia
34. Museo dei Tessuti e degli
Indumenti
30. Serra
35. Museo Barbier-Mueller
linea retta questa parte del
centro storico, allo scopo di
alleggerire il traffico
collegando l’Eixample al
porto.
In origine cimitero della
chiesa, la tradizione vuole che
nell’anno 1714 fossero sepolti
qui i difensori di Barcellona,
quando la città fu sconfitta
dalle truppe di Filippo V.
Il tempio di Santa Maria del
Mare, soprannominato
“la cattedrale della Ribera”,
è uno dei più begli esempi
d’architettura gotica.
Costruito nel XIV secolo,
l’armonia delle sue linee
trasmette una sensazione di
pace.
Alla fine del “paseo” s’erge il
vecchio Mercato del Born (27),
grand’edificio isolato, costruito
in ferro e vetro, che ospitò il
principale mercato ortofrutticolo
fino al 1971. Alle sue spalle
l’ampio parco della Cittadella
(parque de la Ciutadella) (28).
In questo polmone verde sono
ubicati il Museo di Zoologia (29),
la Serra (Hivernacle) (30), lo
stagno navigabile e la sede
del Parlamento della
Catalogna (31).
Sulla facciata rivolta al paseo
del Born, s’apre una piccola
piazza molto significativa per
la storia locale: il cosiddetto
Fossar de les Moreres (26).
16
Parco della Cittadella
Nella vicina calle del Comerç è
situato un museo piuttosto
curioso: il Museo della
Cioccolata (32): per golosi che
non riescono a contenersi e
curiosi che vogliono saperne
di più sul cacao.
di arte precolombiano–,
entrambi insediati nel palazzo
del marchese di Llió, bella
costruzione che risale al
XVI secolo. In realtà le case e i
palazzi della strada intera
sono una specie di tuffo nel
passato, che richiama alla
memoria la vita della
Barcellona aristocratica.
È d’obbligo dirigersi alla calle
Montcada, la più signorile del
quartiere, dov’è ubicato il
Museo Picasso (33). Vero
gioiello museistico, raccoglie
la più importante collezione
giovanile dell’artista, insieme
ad altre appartenenti ai
diversi periodi. Vale la pena
d’accennare alla serie
“Las Meninas”, ispirata al
capolavoro di Velázquez.
Museo Picasso
In calle Montcada ci sono altri
due musei non meno
interessanti: il Museo
dei Tessuti e degli
Indumenti (34) e il Museo
Barbier-Mueller (35) –raccolta
17
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Facciata marittima
Oggi si può affermare che
Barcellona si è riconciliata con
il mare. Sebbene la sua storia
sia intimamente legata al
Mediterraneo, è pur vero che
la città ha vissuto per molto
tempo volgendogli le spalle.
L’attività portuaria era ridotta
al traffico delle merci e la
fascia costiera era occupata da
vecchie fabbriche che
languivano accanto ai binari
del treno. Da quando venne
scelta per la celebrazione dei
giochi olimpici nel 1986, l’idea
di “aprire” Barcellona al mare
divenne una sfida per le
autorità municipali. Lo scopo è
stato ampiamente raggiunto:
attualmente il porto è uno
scalo importante per gli
incrociatori, sono state
recuperate le spiagge e la
facciata marittima, oltre a
Parc
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zona di svago e divertimento,
si è trasformata in quartiere
residenziale.
L’itinerario incomincia da dove
nel Medioevo si costruivano le
grandi imbarcazioni destinate
al commercio marittimo:
i Cantieri Marittimi (Reials
Drassanes) (36), in piazza
Portal de la Pau. Questi
cantieri navali sono un
esempio straordinario
dell’architettura gotica civile;
all’interno ospitano il Museo
Marittimo, degno di
menzione.
Al centro della piazza si trova
il Belvedere di Colombo
(Mirador de Colón) (si veda
l’itinerario “Rambla”), con un
ascensore che arriva sulla cima
della cupola e da dove si
scorge una veduta complessiva
del porto.
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36. Cantieri Marittimi
42. Barceloneta
37. "Golondrinas"
43. Porto Olimpico
38. "Maremagnum"
44. Villaggio Olimpico
39. "Aquàrium"
45. Avenida Icaria
40. Porto Vecchio
46. Diagonal Mar
41. Palazzo del Mare
Cantieri Marittimi. Museo Marittimo
19
Platja Nova
Mar Bella
Rambla del Mar
una bella mangiata. Vale la
pena d’accennare al moderno
Museo Storico della
Catalogna, interattivo.
Per vedere il mare da vicino
non c’è niente di meglio di
una passeggiata sulle popolari
“Golondrinas” (37), barche
che invitano ad un viaggio
rinfrescante sulle acque del
porto. Percorrendo la comoda
passerella pedonale, s’arriva al
‘Maremagnum’ (38): area
ludica dove, a parte parecchi
negozi e ristoranti, si trovano
il cinema Imax e l’Aquàrium
(39). Una visita a quest’ultimo
assomiglia ad una
straordinaria escursione in
fondo al mare.
Da questo punto il paseo
Juan de Borbón conduce alle
spiagge della Barceloneta (42),
il quartiere marittimo per
eccellenza, costituito da
viuzze strette e parallele.
Camminando di fianco al mare
e lungo il paseo Marítimo,
s’arriva al Porto Olimpico (43),
il nuovo porticciolo che
s’estende ai piedi di due
grattacieli: il primo è un
lussuoso hotel e il secondo un
edificio destinato ad uffici. La
pratica degli sport nautici –qui
è ubicata la Scuola Municipale
di Vela– insieme al gran
numero di persone che affolla
i locali, trasformano l’area in
una delle più animate della
città. Il porto è anche il cuore
Proseguendo ci s’imbatte
nel Palazzo del Mare (41),
imponente edificio di mattoni,
fino a giungere al Porto
Vecchio (Port Vell) (40)
completamente ristrutturato
e pieno di bar con terrazze,
dove la cosa migliore è farsi
20
Porto e "Maremagnum"
del Villaggio Olimpico (44), la
nuova zona residenziale che
ha modificato completamente
la fisionomia del quartiere,
formato da circa duemila case
e ampie zone verdi; l’alta
ciminiera di mattoni che
svetta tra gli edifici è rimasta a
testimonianza del suo passato
industriale. Le travi che
ricoprono il gran pergolato
centrale dell‘avenida Icaria
(45) richiamano alla memoria i
vecchi binari, demoliti e
riutilizzati.
Lo sforzo di recupero della
facciata marittima non
termina qui, continua
nell’area di Diagonal Mar (46),
scelta come sede per celebrare
il Forum Universale delle
Culture nell’anno 2004.
È stato costruito un nuovo
palazzo dei congressi, insieme
ad hotel, centri commerciali,
appartamenti.
È un fatto indiscutibile che
Barcellona si sia aperta al
mare, riscoprendo la sua
vocazione mediterranea.
Paseo Marítimo
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47. Palazzo della Musica Catalana
48. Casa Lleó Morera
49. Casa Amatller
50. Fondazione Antoni Tàpies
51. Casa Comalat
52. Casa Terrades
53. Casa Macaya
54. Ospedale della Santa Croce
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La costruzione dell’Eixample
coincise con la fioritura del
Liberty, movimento artistico
e culturale che segnò il
passaggio da un secolo
all’altro. Sebbene lo stile
Liberty s’esprimesse in
maniera più aperta e brillante
nell’architettura, sarà utile
ricordare che esercitò un
influsso considerevole in
tutti gli ambiti della vita
quotidiana: dalla forma dei
mobili ai gioielli, la musica e
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L’Ampliamento occupa l’area
centrale pianeggiante di
Barcellona: fu costruito negli
ultimi anni del XIX secolo,
secondo il progetto di Ildefons
Cerdà. La demolizione della
muraglia medievale, ormai
troppo angusta per la città,
consentì questa gran riforma
urbanistica, che significò
l’inclusione di municipi fino ad
allora indipendenti: è il caso
dell’attuale circoscrizione di
Gràcia. Per farsi un’idea della
sua portata basta dare
un’occhiata al piano generale
della città, dove la griglia
centrale dell’Eixample parte
dal centro storico e raggiunge
i punti più distanti
dell’abitato, facilmente
riconoscibili per le vie strette.
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la pittura. A parte gli
straordinari edifici pubblici e
le case signorili, molti negozi
piccoli rispecchiano le
caratteristiche proprie della
corrente. È possibile ammirare
molteplici costruzioni liberty
realizzando l’itinerario Ruta
del Modernismo, un’iniziativa
municipale che favorisce la
visita a luoghi d’interesse.
è possibile ammirarlo
prendendo parte ad una delle
visite guidate che si realizzano
tutti i giorni. Questo gioiello è
stato dichiarato dall’UNESCO
Patrimonio dell’Umanità.
Percorrendo la zona pedonale,
piena di negozi, della calle
Comtal e l’avenida Portal de
l’Àngel, s’arriva alla plaza de
Catalunya: centro nevralgico
della città che unisce il
quartiere vecchio all’Eixample,
la cui arteria principale è il
paseo de Gràcia. Le prime
case neogotiche in cui ci
s’imbatte danno un’idea
dell’architettura dominante
nei primi anni del secolo.
Tra la calle Consell de Cent
e la calle Aragó si trova la
conosciutissima “mela della
discordia”, chiamata così per il
contrasto che presentano tre
edifici: la Casa Lleó
Morera (48),
opera di
Domènech i
Montaner;
la Casa
Amatller
(49), di
Prima d’incominciare la
passeggiata attraverso
l’Eixample, conviene fermarsi
a visitare il Palazzo della
Musica Catalana (47), opera
liberty per antonomasia, che
combina in maniera saggia
tutte le arti decorative
applicabili all’architettura.
Oggigiorno è una sala
riservata ai concerti; fu
progettato da Lluís Domènech
i Montaner e venne costruito
tra il 1905 e il 1908 come sede
permanente dell’Orfeó
Català: simbolo della
cultura, l’arte e la
musica locali. Nel
caso in cui non si
voglia assistere ad
uno spettacolo,
Casa Lleó Morera
24
Casa Amatller
Puig i Cadafalch, la Casa
Batlló, (si veda l’itinerario
Gaudí). È d’obbligo dedicare
un po’ di tempo ed osservare
attentamente i particolari,
nonché l’originalità di questi
edifici: tre capolavori di tre
rappresentanti
straordinari del
Liberty.
Molto vicino,
nella calle
Aragó, la
Fondazione
Antoni
Tàpies (50)
Casa Terrades
mostra l’altra opera liberty
di Domènech. Concepita
originariamente come sede di
una casa editrice, oggigiorno
ospita la collezione di
quest’importante artista
contemporaneo. Stupisce
l’enorme scultura in fil di ferro
denominata Nube e sedia
(Nube y silla), che corona
l’edificio.
All’angolo con la calle
Provença s’erge La Casa Milà o
“La Pedrera”, soprendente e
maestosa (si veda l’itinerario
Gaudí). Al numero 442 della
Diagonal è ubicata la Casa
Comalat (51) opera di
Salvador Valeri; l’interessante
facciata posteriore s’apre sulla
calle Còrsega. Il tetto della
casa risulta
francamente
curioso:
addirittura
un cappello
d’arlecchino.
Imboccando l’avenida Gaudí,
con una passeggiata pedonale
al centro, si giunge a uno dei
complessi liberty più
straordinari: l’Ospedale della
Santa Croce e San Paolo (54).
Si tratta di un ospedale
pubblico, concepito da
Domènech i Montaner, che
occupa un’area pari a nove
isolati dell’Eixample. Include
48 padiglioni distribuiti tra più
giardini, attraverso i quali il
visitatore può passeggiare
tranquillamente (anche senza
essere degente presso
l’ospedale). Conviene
consultare gli orari delle visite
guidate al recinto, dichiarato
Patrimonio dell’Umanità.
Continuando lungo
la Diagonal, spicca
immediatamente la Casa
Terrades (52), di Puig i
Cadafalch, che occupa un
intero isolato triangolare.
L’aspetto di palazzo medievale
presieduto da diversi torrioni
a punta le valse il nome di
“Casa de les Punxes” (Casa
delle Punte). Al numero 108
del paseo de Sant Joan, opera
dello stesso architetto, è
situata la Casa Macaya (53),
proprietà della Fondazione
“la Caixa” e pertanto aperta
al pubblico.
Da questo punto ci dirigiamo
al Tempio della Sacra Famiglia
(si veda l’itinerario Gaudí).
Una relazione cronologica
delle sue opere potrà dare
un’idea dell’evoluzione
compiuta dal geniale
architetto.
Gaudí
Barcellona non sarebbe la
stessa senza l’impronta unica e
peculiare lasciata da Gaudí.
Considerato da molti il genio
del Liberty, è fuori discussione
che l’artista rappresenta un
caso a parte, una figura
impossibile da etichettare.
Pur essendo vero che la sua
architettura s’inquadra nel
periodo liberty, è un dato di
fatto che il carattere esclusivo
delle sue creazioni, insieme
alla sua personalità introversa
e mistica, ne fanno un
personaggio diverso dal resto
dei suoi contemporanei.
La Casa Vicens (55), al numero
18 della calle Carolines, in
pieno quartiere di Gràcia,
fu la prima opera importante
realizzata da Gaudí. Costruita
tra il 1883 e il 1888 per volere
del fabbricante di piastrelle
Manuel Vicens, il suo stile
ispirato allo storicismo
mudéjar abbina la pietra,
i mattoni e la ceramica.
Appartiene ad un privato e si
può ammirare solamente dal
di fuori.
I padiglioni della Tenuta
Güell (56), nell’avenida de
Pedralbes, furono il primo
lavoro commissionato dal
grande amico e mecenate
Eusebi Güell. Ricco
personaggio appartenente
all’alta borghesia dell’epoca,
il suo nome rimane
indissolubilmente legato a
quello dell’architetto. Gaudí
costruì i padiglioni d’ingresso
alla tenuta, le stalle e la
portineria. Oggi ospitano la
Cattedra Gaudí. Risalta la
straordinaria inferriata in
ferro battuto, con un drago
minaccioso che funge da
guardiano sbarrando
l’ingresso al Giardino delle
Esperidi.
Antoni Gaudí nacque nel 1852
a Reus (Tarragona), nel seno di
una famiglia di calderai.
L’osservazione della natura e il
lavoro artigianale del padre
avrebbero segnato in maniera
indelebile la sua attività
futura.
Le sue creazioni, oltre ad
essere il risultato di
un’immaginazione fertilissima,
rappresenta il frutto di un
lavoro empirico di
sperimentazione fatto con
materiali di tutti i tipi, che lo
porteranno a rinnovare le
strutture costruttive,
inventando forme sconosciute
fino all’epoca.
Ospedale della Santa Croce e San Paolo
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Il Collegio delle Teresiane (58),
in calle Ganduxer, fu costruito
nel 1889. Oggi continua
ad essere un centro
d’insegnamento primario e
secondario, ovviamente
privilegiato dal fatto di
portare la firma del geniale
architetto; all’interno, dispone
di un’ottima distribuzione
della luce.
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Al numero 48 della calle Casp
si trova la Casa Calvet (59),
terminata nel 1899. È un
edificio di appartamenti tra
mezzerie che nonostante sia
sobrio nel complesso, include
elementi decorativi tipici
dell’estetica gaudiniana.
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Il Palazzo Güell (57), in calle
Nou de la Rambla, è la
maestosa magione che Gaudí
costruì tra il 1886 e il 1888 per
il conte Eusebi Güell. Si tratta
del primo esempio di quella
che sarà la norma
architettonica gaudiniana:
giochi di colonne, archi a
55. Casa Vicens
56. Tenuta Güell
57. Palazzo Güell
58. Collegio delle Teresiane
59. Casa Calvet
60. Park Güell
61. Casa Battló
62. Casa Milà o "La Pedrera"
63. Tempio della Sacra Famiglia
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parabola, cupole, materiali
vari e l’uso del trencadís
(elementi di ceramica
spezzettati) nei camini della
terrazza. L’edificio, dichiarato
Patrimonio Mondiale
dall’UNESCO, è di proprietà
dell’amministrazione pubblica
e si può visitare.
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La chiesa della Colònia Güell,
situata a 12 km. da Barcellona,
è considerata da molti una
delle opere più originali di
Gaudí. Iniziati nel 1898,
i lavori furono interrotti
definitivamente nell’anno
29
con la natura riserva
molteplici sorprese al
visitatore.
La Casa Batlló (61), nella
conosciuta “mela della
discordia” del paseo de
Gràcia, mette in rilievo il
concetto scultorico e
decorativo dell’architettura
gaudiniana. È la
ristrutturazione completa
di una casa preesistente,
realizzata nel 1906.
Casa Milà o "La Pedrera"
La Casa Milà o “La Pedrera”
(62) si trova ad un angolo del
paseo de Gràcia, simile ad una
gigantesca scultura che
sancisce il trionfo delle linee
curve. Quest’edificio pieno di
appartamenti fu l’ultima
opera civile dell’architetto,
che la costruì tra il 1906
e il 1910 per volere
dell’industriale tessile
Pere Milà. La visita
della casa include:
il sottotetto, uno
spazio formato
1917. La complessità –dal
punto di vista architettonico–
del tetto a iperbole, con
nervature e colonne inclinate,
esprime la ricerca di un
ambiente da riservare a
momenti di raccoglimento.
La forma e i colori delle
finestre ricordano le ali di una
farfalla: non a caso la natura
fu per Gaudí una gran fonte
d’ispirazione.
Il Park Güell (60) fu ideato
come città-giardino
residenziale, fedele allo stile
inglese –da cui deriva il nome
di “park”–. L’iniziativa non
ebbe successo e vennero
costruite solo alcune case, tra
cui quella abitata dallo stesso
Gaudí, oggi Casa-Museo
dell’architetto. Alla fine, Güell
donò la tenuta al Comune
nell’anno 1923; da allora è un
parco pubblico. L’integrazione
degli elementi architettonici
da 270 archi a parabola in
mattoni piatti; la straordinaria
terrazza diseguale,
disseminata di camini; un
appartamento decorato
secondo lo stile allora
imperante. L’esposizione
sistemata nel sottotetto
illustra molto bene la portata
e il genio dell’opera di Gaudí,
di modo che la visita è
praticamente d’obbligo.
quattro torri della facciata
della Nascita, autentico
vangelo raccontato in pietra e
ceramica. Fece in tempo a
vedere completata solo una
torre. Nell’attualità, si
continua a costruire questo
tempio monumentale,
impiegando il denaro donato
dai fedeli e i contributi dei
visitatori. Il progetto finale
consta di 18 torri, la più
elevata raggiunge i 170 metri.
Le spettacolari dimensioni del
progetto hanno fatto sì che la
Sacra Famiglia diventasse il
simbolo indiscusso della città.
Il maestro vaticinò:
“Barcellona sarà
conosciuta per
questo
tempio”.
Il Tempio della Sacra Famiglia
(63) fu il capolavoro della
sua vita; vi dedicò oltre
quarant’anni, dal
1883 al momento
della morte,
avvenuta nel
1926. Gaudí
iniziò le
Parco Güell
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64. Torri veneziane
65. Fontana Magica
66. Palazzo Nazionale
67. Padiglione Mies van der Rohe
68. CaixaForum
69. Poble Espanyol
70. Funicolare
71. Teleferico
72. Castello di Montjuïc
73. Fondazione Joan Miró
74. Stadio Olimpico
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75. Palazzo Sant Jordi
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76. Torre delle Telecomunicazioni
77. Piscine Picornell
78. INEFC
79. Galleria Olimpica
80. Giardino Botanico
81. Palazzo dello Sport
82. Città del Teatro
83. Museo Archeologico della
Catalogna
84. Teatro Greco
poco prima dei Giochi
Olimpici. Ospita il Museo
Nazionale d’Arte della
Catalogna (MNAC), con la
collezione permanente
formata da diversi pezzi d’arte
romanica e gotica. Inoltre, il
Museo organizza mostre
provvisorie molto interessanti.
La sala Ovale dell’interno si
utilizza in genere come spazio
destinato a congressi e atti
solenni. Si può affermare che
la visita al Palazzo Nazionale,
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Per accedere comodamente
al Palazzo Nazionale (66) si
possono utilizzare le scale
meccaniche. Ques’edificio
ricercato, del quale spicca
l’enorme cupola centrale, fu
eretto nel 1929 e ristrutturato
e
Min
Fo
La montagna di Montjuïc,
autentico polmone verde
della città, è un punto di
riferimento per la cultura,
lo sport e lo svago. Teatri e
musei, impianti sportivi,
padiglioni per fiere, fontane
e giardini, trasformano questo
luogo in punto d’incontro
e una visita d’obbligo.
Due grandi eventi hanno
determinato la fisionomia
di Montjuïc: l’Esposizione
Internazionale del 1929 e i
Giochi Olimpici del 1992, il cui
retaggio sono oggi numerose
infrastrutture d’uso pubblico.
Conviene consultare l’agenda
delle attività e verificare che
esiste sempre una ragione
valida per avvicinarsi a
Montjuïc.
GRAN
de
Segura
Si può visitare la montagna in
diversi modi. Suggeriamo
innanzi tutto d’iniziare il
percorso dalla plaza
d'Espanya. Qui, incorniciata
dalle due torri veneziane (64)
del recinto feriale, s’apre la
straordinaria prospettiva
dell’avenida Reina Maria
Cristina, con la scalinata che
conduce al Palazzo Nazionale.
Lo spettacolo notturno degli
zampilli d’acqua, le luci e i
suoni offerti dalla Fontana
Magica (65) su questo sfondo
è semplicemente
indimenticabile.
Parco di Montjuïc
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World Trade Center
internazionale del 1929,
oggi è un centro di svago e
d’artigianato. Visitarlo sarà
senz’altro un’esperienza
affascinante.
Fontana Magica di Montjuïc
Costruito nel 1911 da Josep
Puig i Cadafalch, è un
bell’esempio di liberty
industriale. La grande
struttura a forma di alberi
metallici coperti da lamine di
vetro che dà accesso alla sede
della Fondazione, è opera
dell’architetto giapponese
Arata Isozaki. Vale senz’altro
la pena d’entrare, per scoprire
le sorprese che custodisce
questo centro culturale.
da dove si scorge una
bellissima veduta della Fiera e
la Fontana Magica, è quasi
d’obbligo.
Sotto il Palazzo, al principio
dell’avenida Marqués de
Comillas, s’innalzano due
edifici sorprendenti. Il primo,
un gioiello dell’architettura
razionalista, è una magnifica
ricostruzione del Padiglione
Mies van der Rohe (67),
disegnato dall’architetto
omonimo per la
rappresentanza tedesca in
occasione dell’Esposizione
Internazionale del 1929.
Il secondo occupa l’intero
isolato dirimpetto: si tratta di
CaixaForum (68), il nuovo
Centro Culturale della
Fondazione “la Caixa”,
installato nella vecchia
fabbrica tessile Casaramona.
Continuando lungo la
medesima avenida s’incontra il
Poble Espanyol (69). Il recinto
alloggia riproduzioni a scala
naturale dell’architettura
popolare spagnola, invitando
a fare una bella passeggiata
nelle vie e piazze di
diversi “paesi” della penisola.
Costruito in occasione
dell’Esposizione
34
Si può raggiungere Montjuïc
prendendo alla stazione
Metropolitana del “Paral·lel”
il moderno Funicolare (70) che
porta all’avenida de Miramar.
Una volta qui, esistono due
alternative: entrare a visitare
la Fondazione Miró e l’Anello
Olimpico, oppure salire fino al
castello. Nel secondo caso si
dovrà acquistare il biglietto
presso la stazione del
Teleferico (71) ed entrare in
una specie di “cesta rossa” che
arriva giusto davanti al
Castello di Montjuïc (72).
Fare il viaggio sospesi in aria è
piuttosto emozionante, oltre
al fatto di offrire paesaggi
eccezionali. Volendo, si può
salire a piedi, girando a destra
lungo l’avenida de Miramar.
Dopo pochi metri si scorge il
bellissimo edificio bianco e
luminoso della Fondazione
Joan Miró (73), opera
dell’architetto Josep Lluís Sert.
Poble Espanyol
La visita all’interno mostra le
sorprendenti creazioni di
quest’artista catalano e
universale, incluso una serie
di sculture ubicate sulle
terrazze, all’aria aperta. Oltre
all’esposizione permanente
dedicata a Miró, c’è sempre
qualche mostra provvisoria
legata all’arte contemporanea.
Fondazione Joan Miró
spicca il Giardino Botanico
(80). Conviene consultare la
guida stampata dall’Istituto
per l’Ambiente.
Molto vicino si trova l’Anello
Olimpico, centro nevralgico
dei giochi nel 1992. In
quest’area sorgono: lo Stadio
Olimpico (74), dove si svolsero
le magiche cerimonie di
apertura e chiusura –oltre alle
prove di atletica–; il Palazzo
Sant Jordi (75), edificio
polivalente che si può
paragonare ad un prodigio di
disegno tecnologico; la torre
delle Telecomunicazioni (76),
opera di Santiago Calatrava; le
Piscine Picornell (77), aperte al
pubblico e con proiezioni
cinematografiche notturne
–molto rinfrescanti– durante
l’estate; la sede dell’INEFC (78)
o università dello sport, opera
di Ricardo Bofill. Tutti questi
impianti furono lo scenario
dei Giochi Olimpici svoltisi nel
1992, che tornano alla
memoria visitando la Galleria
Olimpica (79), allestita in
un’ala dello Stadio.
Per concludere l’itinerario e
conoscere meglio Montjuïc, si
può visitare l’area riservata al
mondo del teatro e lo
spettacolo. Imboccando la
calle Lleida ci s’imbatte
dapprima nel rimodernato
Palazzo dello Sport (81) e di
seguito nella cosiddetta
Città del Teatro (82). È un
complesso che accoglie la
nuova sede del Teatre Lliure
nonché il Mercat de les Flors,
oltre all’Institut del Teatre.
Nel vicino paseo de Santa
Madrona, il Museo
Archeologico della Catalogna
(83) ci riporta alle origini più
remote della storia locale.
Poco oltre s’estendono i
giardini del Teatro Greco (84),
scenario che dà il nome al
Festival d’estate delle arti
sceniche (si veda il paragrafo
dedicato alle Attività
Culturali).
Per gli appassionati di
botanica, Montjuïc dispone di
diversi giardini, tra i quali
Collserola–, fanno sì che la
località sia prediletta da
coloro che vogliono
allontanarsi dal ritmo di vita
frenetico, senza smettere
di sentire il suo battito ai
loro piedi.
Tibidabo e Collserola
Vista dal mare, Barcellona è
delimitata all’estremità
nordoccidentale da una
corona verde e lussureggiante:
è la sierra di Collserola, una
catena montuosa la cui vetta
più elevata è il Tibidabo,
facilmente riconoscibile per
il tempio.
Innanzi tutto suggeriamo di
salire sul Tramvia Blau (85),
al principio dell’avenida
Tibidabo. È un tramvia
centenario, di colore azzurro,
che continua a funzionare
come in passato. Alla fine del
percorso c’è un altro mezzo
di trasporto, altrettanto
affascinante: il Funicolare
del Tibidabo (86), che va
lentamente verso la cima.
Una volta arrivati in plaza del
Tibidabo, s’erge maestoso il
Tempio del Sacro Cuore (87),
presieduto da una statua
dorata del Sacro Cuore; ai suoi
piedi si trova un belvedere.
Agli inizi del secolo XX,
quando fu costruito il parco
dei divertimenti e il funicolare
raggiunse per la prima volta la
cima, Il Tibidabo divenne la
meta per antonomasia delle
escursioni urbane, e continua
ad esserlo. La straordinaria
veduta che si scorge dall’alto,
con la città che s’estende
eterogenea fino al mare
–a parte le attrazioni offerte
dal parco metropolitano di
Stadio Olimpico
Tempio del Sacro Cuore e Torre di Collserola
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Diagonal, nel vicino quartiere
di Les Corts, hanno il loro
tempio gli amanti del calcio.
Qui è situato il Camp Nou (92),
il più importante stadio
europeo, classificato con 5
stelle dalla UEFA e con una
capacità per 100.000 posti a
sedere. Le vetrine del Museu
F.C. Barcelona President Núñez
espongono il palmarès di una
delle squadre che ha vinto il
maggior numero di titoli al
mondo, tra cui la Coppa
d’Europa ottenuta nella mitica
finale di Wembley. La visita al
museo include una veduta del
maestoso stadio dalla tribuna
presidenziale.
Palazzo Reale di Pedralbes
40
Montserrat
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In piena zona universitaria
dell’avenida Diagonal,
disseminata di vari edifici
e facoltà facenti parte
dell’Università di Barcellona
(UB), si trova il Palazzo Reale
di Pedralbes (91), costruito
nel 1924 come residenza
del monarca Alfonso XIII.
Circondato da giardini
deliziosi che invitano a
passeggiare, l’interno ospita
due musei interessanti e
alquanto curiosi: il Museo
delle Arti Decorative e il
Museo della Ceramica, dove
sono esposti da pezzi arabi
antichi a creazioni di Picasso
e Miró.
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Montserrat (letteralmente
“montagna seghettata”) è un
massiccio montuoso, una
straordinaria mole di pietra
dalle forme arrotondate che
spicca in maniera del tutto
peculiare tra la pianura del
Bages e la depressione
litoranea, circa 60 km ad ovest
di Barcellona. In questa
località magnifica fu fondato
un monastero benedettino
nell’anno 1025; dal XII secolo
vi si venera l’immagine della
Vergine Moreneta, patrona
della Catalogna, che secondo
la leggenda fu scoperta in una
caverna.
Nel corso dei secoli,
Montserrat è stato e continua
ad essere un simbolo
dell’identità catalana: luogo di
pellegrinaggio e centro
spirituale d’enorme rilevanza.
Accanto al monastero, dove
vive una comunità di monaci
che svolge un’intensa attività
culturale, sorge la Basilica del
XVI secolo, con la cappella che
custodisce la santa patrona:
davanti all’immagine sfilano
migliaia di fedeli in
atteggiamento di silenziosa
Monastero di Montserrat
devozione. La stessa
ammirazione suscitano i canti
dell’Escolania: il coro di
bambini più vecchio d’Europa.
È costituito da 50 voci bianche
che intonano giornalmente il
Salve e il Virolai, in onore alla
Madre di Dio. D’età compresa
tra i 10 e i 14 anni, essi vivono
nel monastero dove studiano
normalmente, oltre a ricevere
una solida formazione
musicale. Salvo nel mese di
luglio e alcuni giorni di
Natale, si possono ascoltare
tutti i giorni all’una, dopo la
messa del convento, e alle
sette di sera, dopo l’angelus.
‘Ora et labora’ è il motto
dell’ordine di San Benito, che
presiede la vita del convento.
Lo studio e la ricerca
nell’ambito storico, musicale e
religioso riassumono il lavoro
portato avanti dai circa 80
membri che formano la
comunità benedettina, la cui
produzione editoriale è
copiosa e molto antica.
La prima tipografia della
Catalogna s’installò qui nel
1499, e da allora in poi
l’abbazia non ha smesso di
pubblicare libri e riviste di
tutti i tipi. Tra le molteplici
pubblicazioni spicca la
cosiddetta Bibbia di
Montserrat, una magnifica
traduzione dei testi sacri con
annotazioni e commenti fatti
dai monaci.
Due eremi situati nei punti più
elevati della catena montuosa
offrono paesaggi spettacolari:
quello di San Giovanni e San
Gerolamo. Entrambi si
possono raggiungere in due
funicolari diverse, che
s’arrampicano lungo la
montagna quasi
verticalmente.
Nel recinto del santuario,
situato a 725 metri d’altezza
sopra il livello del mare, oltre
al monastero e la basilica, il
visitatore potrà usufruire di
parecchi servizi. Vale la pena
di accennare al Museo di
Montserrat, con una raccolta
archeologica e artistica
sommamente importante. La
recente inaugurazione di una
mostra permanente dedicata
al paesaggio, la storia di
Montserrat e la vita del
convento, risulta molto
illustrativa e favorisce la
conoscenza di questo luogo
sacro.
La montagna sacra della
Catalogna s’identifica con
l’essenza spirituale, religiosa,
culturale degli abitanti della
regione. Avvicinarsi a questo
paesaggio sarà vivere
un’esperienza indimenticabile,
quasi “magica”.
Informazioni:
Centrale Prenotazioni
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www.abadiamontserrat.net
Accessi:
Per strada: Autostrade AP-7
(uscita Martorell) e C-16 (uscita
Montserrat)
In pullman: L’impresa Juliá
effettua diverse partenze dalla
piazza Països Catalans, prossima
alla Stazione di Sants.
In treno: I treni delle Ferrovie
Regionali partono dalla plaza
Espanya e arrivano alla stazione
di Monistrol. Da lì si collegano al
teleferico ‘Aeri de Montserrat’.
Esiste il biglietto ‘Tot
Montserrat’ che include il
trasporto e altri servizi, per
favorire l’accesso e la visita al
monastero. Si può acquistare
presso la stazione della plaza
Espanya.
Le escursioni e passeggiate
che si possono fare in
quest’ambiente unico
riservano diverse sorprese al
visitatore. Il cammino fino alla
Santa Caverna (Santa Cueva) è
un sentiero perfettamente
segnalato, che presenta vari
dislivelli; lungo il chilometro e
mezzo circa del percorso si
trovano quindici gruppi
scultorei, che rappresentano i
misteri del rosario della
Vergine. C’è una funicolare
che sale comodamente fino
alla “Cueva”.
42
Castelldefels e Sitges
Quando s’arriva in aereo a
Barcellona, avvicinandosi
all’Aeroporto del Prat si scorge
dall’alto la lunghissima spiaggia
di Castelldefels. Questo
municipio di 50.000 abitanti
crebbe intorno al castello di Fels
–da cui riceve il nome– e oggi è
un importante centro turistico e
residenziale. Sono molte le
persone che vivono a
Castelldefels e lavorano a
Barcellona, data la vicinanza e
l’ottima rete di trasporti pubblici
che facilita lo spostamento.
I treni diretti a Castelldefels
tardano in media 20 minuti e
sono molto frequenti.
Sui 5 km di spiaggia di sabbia
sottile si susseguono villette e
appartamenti, hotel e ristoranti,
oltre ad una serie di campeggi
molto ben attrezzati e prossimi
al mare. In occasione dei Giochi
Olimpici del 1992 venne costruito
un canale artificiale di 1.200 m., il
Canale Olimpico, dove si svolsero
i campionati di piroga. Si trattò
di una possibilità nuova, che
venne ad aggiungersi all’ampia
offerta esistente.
Poco distante da Castelldefels si
trova Sitges, un bel villaggio
marittimo che fu pioniere
nell’ambito turistico, da quando
alla fine del secolo scorso
divenne un centro d’attrazione
per artisti “bohémien” e
scrittori. La parte più vecchia e
indubbiamente più interessante
–conosciuta come la Vila Vella–
s’estende su di promontorio
roccioso che si specchia nel
mare, ubicato tra la spiaggia di
Sant Sebastià e quella della
Ribera. Ad una delle estremità
s’innalza la chiesa parrocchiale,
l’immagine più tipica del paese,
raffigurata da innumerevoli
pittori nei loro quadri. Nella
Vila Vella si trovano i musei di
Maricel e del Cau Ferrat, a parte
il Municipio e il denominato
Palazzo del Re Moro, che
costituiscono un interessante
complesso architettonico. Il
Museo Maricel occupa un’ala
del palazzo omonimo, edificio
peculiare ricostruito nel 1910 su
di un ospedale preesistente e su
alcune case di pescatori.
Riunisce collezioni d’arte
romanica e gotica; scultura
catalana della fine del XIX
secolo; una pinacoteca d’arte
moderna.
Vicino al palazzo di Maricel ci
s’imbatte nel Cau Ferrat, la
casa-studio dello scrittore e
pittore Santiago Rusiñol,
Sitges
nonché luogo d’incontro di
numerosi esponenti del Liberty
catalano della fine del XIX
secolo. Rusiñol riunì nella sua
casa del Cau Ferrat, oggigiorno
museo, la collezione di pezzi
artistici, ceramica e pittura;
organizzava qui le famose Feste
Liberty, che includevano mostre
oltre a spettacoli teatrali e
musicali d’avanguardia.
La cittadina vanta un terzo
museo: il Museo Romantico.
Installato in una casa signorile
del XIX secolo, permette di
conoscere lo stile di vita delle
famiglie abbienti nel periodo
romantico. Inoltre, ospita una
deliziosa collezione di bambole
antiche.
La spiaggia della Ribera, lunga
2 km all’incirca, insieme alla
passeggiata marittima che la
fiancheggia è una delle grandi
attrazioni del paese. In
quest’area si concentrano
parecchi bar, ristoranti e hotel
che riflettono bene la gioia di
vivere degli abitanti,
soprattutto di notte. L’ambiente
liberale e tollerante che permea
la località, ha fatto sì che la
collettività gay l’abbia scelta per
vivere sulla costa catalana.
Tra gli eventi più importanti e
di carattere festivo
Accessi:
Per strada: Superstrada di
Castelldefels e C-32
Barcellona-Sitges
In treno: Ferrovie
Statali/Linea BarcellonaVilanova, dalla Stazione
di Sants
annoveriamo: la celebrazione
del rinomato e affollatissimo
Carnevale, nel corso del quale
sfilano costumi spettacolari; il
Rally Internazionale BarcelonaSitges di automobili d’epoca,
che si svolge tutti gli anni a
metà marzo; il Festival
Internazionale di Cinema che
ha luogo intorno alla prima
quindicina di ottobre.
Quest’ultimo concorso,
dedicato in origine al cinema
del terrore e di fantascienza,
oggi consta di diverse sezioni, il
che amplia considerevolmente
il ventaglio dei film proiettati.
Personalità del mondo del
cinema, amateur e mitomani
alla ricerca del prezioso
autografo si danno
appuntamento in questa
località della costa.
Infine, conviene ricordare che è
praticamente d’obbligo per
coloro che si recano a Sitges
acquistare una delle 4.000
bottiglie di malvasía –il
popolare vino locale– elaborato
ogni anno in maniera
artigianale.
Spiaggia di Castelldefels
El Penedés e le Cavas
Accessi:
Per strada: Autostrada AP-7 in
direzione Tarragona, con le
uscite corrispondenti.
In treno: Ferrovie Statali/linea
Barcellona-Valenza, dalla
stazione di Sants
La regione naturale del
Penedés è la zona vinicola più
importante della Catalogna
per la quantità e qualità dei
vigneti. Inoltre, gioca un ruolo
d’avanguardia nel campo
dell’innovazione tecnologica,
con un’enorme capacità di
commercializzazione da parte
delle imprese produttrici, che
riescono ad esportano i vini
(con la D.O. Penedés) e i
“cavas” in tutto il mondo.
Il litigio con la Francia
relativamente all’uso del
termine champán –nome
derivato dalla omonima
regione francese–, ha
portato ad accettare la
denominazione di “cava” per
indicare lo spumante locale,
elaborato secondo il metodo
champenoise, che s’è imposto
facilmente. In senso lato, “las
cavas” sono anche le cantine.
la sua produzione, offrendolo
in degustazione. Conserva
pezzi di tutti i tipi: da anfore
ad utensili vincolati alla
viticoltura.
A Sant Sadurní d’Anoia si
produce il 90% di tutto il
“cava” spagnolo, circa
130 milioni di bottiglie l’anno,
il che per un municipio
abbastanza piccolo significa la
quasi totalità dell’attività
economica. Tra le principali
imprese produttrici
menzioniamo: le Cavas
Codorniu, che ormai è
d’obbligo visitare. Ubicate
fuori dal nucleo urbano, sono
un esempio interessante
d’architettura liberty, opera
dell’architetto Puig i
Cadafalch, che ristrutturò
completamente la vecchia
masseria di Can Codorniu.
La visita s’effettua a bordo di
un trenino che attraversa
capannoni enormi, dove
“riposano” le bottiglie.
Un’altra cantina importante è
quella di Caves Freixenet,
fondata nel 1889, che fa bella
mostra di impianti stupendi.
Vilafranca del Penedés, il
principale paese del territorio,
viene considerato il capoluogo
del vino, mentre la vicina
località di Sant Sadurní
d’Anoia è il capoluogo
riconosciuto del “cava”.
Centro animato da un’attività
intensa e dinamica, fa mostra
di begli esempi d’architettura
liberty e mansioni signorili.
Una di queste ospita il Museo
del Vino (Museu del Vi), che
“racconta” la storia del vino e
45
Vic e Ripoll
Il capoluogo del territorio di
Osona, a metà cammino tra il
mare ed i Pirenei, è diventato
uno dei nuclei maggiormente
emergenti dell’entroterra
catalano. La lunga storia di Vic
è evidente nelle vie e piazze del
centro storico, e coesiste con
l’intensa attività di una
cittadina moderna e
cosmopolita, che ha alle spalle
una ricca tradizione
commerciale.
La cornice ineguagliabile della
piazza Maggiore è il cuore del
quartiere vecchio: dove ogni
sabato si tiene il tradizionale
mercato. La straordinaria
Cattedrale è un insieme di più
stili architettonici, che vanno dal
romanico fino al neoclassico.
All’interno spiccano gli affreschi
di Josep Maria Sert, che
risalgono agli anni ’30 del secolo
scorso. Le tonalità ocra e dorato
gli danno un aspetto
monumentale e assolutamente
peculiare. Molto vicino si trova il
Museo Episcopale, con una
sezione archeologica e
collezioni provenienti
dai diversi distretti
della diocesi di Vic.
Il soprannome "Ciutat dels
Sants" (Città dei Santi) richiama
alla memoria il soggiorno nella
località di San Miguel de los
Santos, San Antoni M. Claret e
Santa Joaquina de Vedruna, tra
gli altri. Inoltre, Vic è la patria
del gran pensatore Jaume
Balmes; esiste un museo
dedicado allo scrittore. Un altro
museo interessante è il Museo
della Pelle, che riunisce articoli
lavorati artigianalmente in
cuoio e pelle.
Dall’anno 1989, alla fine del
mese di ottobre Vic si trasforma
in un importante punto
d’incontro per chi ama la
musica. Il rinomato Mercato
della Musica Viva riunisce artisti
appartenenti a tutti i generi,
che aspirano a farsi conoscere.
A 30 km. –in direzione nord–
da Vic e a 110 km. da Barcellona
si trova Ripoll, cittadina
conosciuta con il soprannome di
“Culla della Catalogna”. Il suo
famoso monastero benedettino
fu uno dei centri monastici più
rilevanti in epoca medievale,
oltre ad essere il più antico,
Monastero di Santa Maria. Ripoll
Sono antiche e robuste le
tre chiese di pietra innalzate
tra l’VIII e il X secolo; la
masseria Freixa è un gioielllo
dell’architettura liberty, che
ricorda lo stile gaudiniano,
sebbene sia opera
dell’architetto locale Lluís
Muncunill. Quest’edificio
isolato, ubicato nel parco di
Sant Jordi, oggi è sede del
Conservatorio di Musica di
Terrassa.
fondato nell’879 dal primo
conte della dinastia catalana.
La vecchia abbazia fu
ristrutturata alla fine del XIX
secolo; conserva la magnfica
portata, il miglior esempio di
stile romanico catalano, e il
bellissimo chiostro a due
gallerie sovrapposte. Il territorio
prepirenaico del Ripollés
presenta paesaggi incantevoli,
come la valle Núria, alla quale è
possibile accedere solo per
mezzo di un treno a cerniera.
Merita un cenno a parte il
Vapor Aymerich, Amat i Jover,
sede del museo sopra
menzionato. Quest’antica
fabbrica tessile di enormi
dimensioni è uno dei migliori
esempi di liberty industriale;
spicca il succedersi degli archi
che permettono d’usufruire
della luce solare, illuminando
il capannone centrale con la
luce naturale. Le sale del
museo accolgono mostre
provvisorie e permanenti
centrate sull’industria tessile
e le macchine a vapore.
Si organizzano visite
teatralizzate che destano
l’interesse di bambini e
adulti.
Accessi:
Per strada: N-152 BarcellonaPuigcerdà
In treno: Ferrovie Statali/linea
Barcellona-Puigcerdà, dalla
stazione di Sants
Terrassa
L’industriosa città di Terrassa,
che dista 30 km da Barcellona,
è rivale della vicina Sabadell
per quanto riguarda il
progresso economico,
e fa bella mostra di un
interessante patrimonio
architettonico. Sono
particolarmente degni di nota:
il complesso delle tre chiese
preromaniche di Sant Pere,
la Masseria Freixa e il
Museo della Scienza e della
Tecnologia della Catalogna.
Accessi:
Autostrada C-16/Superstrada
C-58
In treno: Ferrovie
Regionali/linea BarcellonaTerrassa, da plaza de Catalunya
47
Città dei festival
Attività
culturali
Il Festival d’estate di
Barcellona, conosciuto come
Festival Grec, è l’evento
culturale più importante della
stagione estiva. Dalla fine di
giugno ai primi di agosto il
teatro, la danza e la musica
riempiono i palcoscenici e le
strade, nel tentativo di
diffondere le ultime tendenze
delle arti sceniche e musicali
contemporanee. Il Festival
Grec, che ha già superato la
25ª edizione, può essere
definito la sfida culturale delle
caldi notti barcellonesi.
Il Teatre Grec o anfiteatro
greco del parco di Montjuïc è
lo scenario per antonomasia,
che dà il suo nome al Festival.
Non è casuale che a Barcellona
si sia svolto il primo Forum
Universale delle Culture.
Nell’anno 2004 la città ha
dimostrato ancora una volta la
sua capacità organizzativa,
l’anelo che la spinge
continuamente a evolvere
nell’ambito della cultura,
dando vita ad un evento di
portata internazionale, che ha
visto riunite le culture di tutto
il mondo. È diventato così un
grande scenario aperto alla
creatività, dove si sono potuti
stabilire punti di dialogo e
convivenza tra i popoli.
Sono state tre le questioni
fondamentali -accordate con
l’UNESCO- intorno alle quali si
sono svolte le attività del
Forum: Diversità culturale,
Sviluppo sostenibile,
Condizioni per la pace.
L’ambizioso programma ha
incluso una lunga lista di
dibattiti, esposizioni e
spettacoli provenienti da tutto
il mondo. Indubbiamente, è
stata la prova che la vocazione
di Barcellona per le grandi
manifestazioni culturali è
fortemente radicata nello
spirito cittadino.
Ovviamente, Barcellona
celebra molti altri festival
di vario genere, dal
Tradicionarius di musica
popolare e tradizionale al
Sónar di musica elettronica,
passando attraverso il Festival
Internazionale di Chitarra,
quello di Jazz e Musica Antica,
per citarne solo alcuni.
Passione per la musica
La passione dei suoi abitanti
nei confronti della musica
raggiunge il punto
culminante nella tradizione
operistica, rappresentata dal
48
principale, con una capacità
per 2.300 spettatori.
Inoltre l’Auditorio è la sede
permanente dell’Orchestra
Sinfonica di Barcellona.
Gran Teatro del Liceo, situato
sulla Rambla. Inaugurato a
metà del XIX secolo e
ricostruito di recente –dopo
l’incendio del 1994– è un
simbolo cittadino, insieme a
personaggi della taglia di
Montserrat Caballé e Josep
Carreras, figure universali del
bel canto.
La programmazione di
concerti all’aria aperta,
all’interno di templi quali la
Basilica di Santa Maria del
Mare, o in una sala qualsiasi
delle molteplici esistenti –sia
pubbliche che private–, mette
fine alla varietà e ricchezza
del panorama musicale
cittadino.
Il Palazzo della Musica
Catalana, opera di Domènech
i Montaner e stupendo
esempio d’architettura liberty,
è sede di un’intensa attività
con oltre 300 concerti annuali
che includono musica
sinfonica, pop e flamenco.
Tutte le manifestazioni
musicali si tengono nel
“Palau”, indipendentemente
dallo stile, sempre e quando
offrano la garanzia di uno
spettacolo di qualità. Questa
sala riservata ai concerti
nacque come sede dell’Orfeó
Catalá, la società corale che ha
più di cent’anni di storia ed è
profondamente radicata nella
tradizione popolare.
Arti sceniche
È ovvio che anche il teatro e
la danza godono di una lunga
tradizione. Basta dare
un’occhiata alla pagina degli
spettacoli per verificare lo
spirito creativo e il gran
ventaglio di offerte esistenti.
Compagnie locali
sorprendenti come La Fura
dels Baus e Els Comediants
sono riconosciute a livello
internazionale. Non a caso
Di recente, alla lista di sale
sparse in tutta la città si è
aggiunta una nuova struttura:
si tratta del grande Auditorio,
che ha contribuito a ravvivare
la zona delle Glòries ed è da
attribuire all’architetto Rafael
Moneo. Costruito in base
all’ultima tecnologia, vale la
pena di menzionare l’acustica
eccellente della sala
Els Comediants
49
Oltre alle numerose
esposizioni provvisorie
organizzate dai musei
–in aggiunta alle collezioni
permanenti–, parecchie
vengono programmate dagli
organismi istituzionali e da
circuiti legati alle gallerie
d’arte. La nuova sede della
Fondazione “la Caixa” a
Montjuïc, più conosciuta come
CaixaForum, o la sala della
Fondazione Caixa de
Catalunya, allestita al piano
principale della Pedrera,
accolgono sempre mostre di
primo livello, in grado di
suscitare il massimo interesse.
furono protagoniste del
grande spettacolo dato in
occasione della cerimonia di
apertura dei Giochi Olimpici,
celebrati nella magica estate
del 1992.
La nuova “Città del Teatro”,
ubicata a Montjuïc, che ospita
la sede del Teatro Libero e il
Mercato dei Fiori, oltre
all’Istituto del Teatro
–riservato alla formazione
degli attori–, è solo la punta
visibile dell’iceberg composto
dalle innumerevoli sale
teatrali, alle quali bisogna
aggiungere le cosiddette “sale
alternative”, vale a dire con
una programmazione più
eterodossa.
Tra le gallerie d’arte è
doveroso menzionare la più
all’avanguardia di tutte: la
Sala Parés, che si trova in calle
Petritxol, una delle strade più
belle del centro storico,
prossima alla Rambla. Creata
nel 1877, vi esposero grandi
pittori liberty come Casas e
Rusiñol.
Arti plastiche
Se nel panorama culturale di
Barcellona il ruolo giocato
dalle arti sceniche è di
notevole importanza, non
si può tralasciare quello
occupato dalle arti plastiche.
Il patrimonio custodito negli
oltre 40 musei esistenti in
città include le opere di artisti
della taglia di Picasso, Miró,
Tàpies. Il Museo d’Arte
Contemporanea (MACBA),
un edificio pieno di luce
progettato da Richard Meier
e situato nel quartiere del
Raval, ha dato grande
impulso alla diffusione delle
tendenze d’avanguardia.
Museo d’Arte
50
Arte all'aria aperta
Un po’ dovunque, lungo la
strada e negli spazi pubblici, si
possono ammirare creazioni
artistiche appartenenti ai
generi più diversi. La zona
centrale dell’Eixample,
denominata popolarmente
‘Quadrato d’Oro’, è da
considerare un vero museo
all’aria aperta, dove sono
ubicati gli edifici più peculiari
del Liberty, caratterizzati da
una gran profusione delle arti
applicate, favorita da detta
corrente alla fine del XIX secolo.
Villaggio Olimpico
D’altra parte, grazie alla
politica portata avanti nel
decennio 1980-90 per
abbellire la città, si è dato un
tocco di modernità a tutta
questa scultura pubblica che
forma parte del paesaggio
urbano. Alcuni esempi sono
evidenti nel Porto Vecchio
–Testa di Barcellona, scultura
di Roy Liechtenstein–; nel
parco della Stazione del Nord
–Cielo aperto, di Beverly
Pepper–; nella storica piazza
del Re –Talpa, di Chillida–; nel
parco Espanya Industrial,
prossimo alla stazione di
Sants, dove si trova lo
straordinario Drago di Andrés
Nagel, altro artista basco.
Queste sono solo alcune delle
opere contemporanee in cui
ci s’imbatte all’aria aperta,
nei luoghi pubblici.
Città del cinema
Vale la pena d’accennare
brevemente alla settima arte
e al crescente interesse che
suscita la città di Barcellona
nel campo del cinema.
Il regista –originario della
Mancia– Pedro Almodóvar ha
captato con la cinepresa le
migliori immagini della città e
le ha mostrate in tutto il
mondo con il film “Todo sobre
mi madre”. Il film ha ricevuto
diversi premi, tra i quali il
“Goya” (equivalente spagnolo
degli Oscar N.d.T.) e l’Oscar
come migliore film straniero
dell’anno 1999. Gli sono serviti
da splendido scenario La Sacra
Famiglia di Gaudí e il Palazzo
della Musica.
51
esempio stupendo di “dieta
mediterranea”, con l’olio
d’oliva al primo posto:
elemento imprescindibile per
cucinare e condire i prodotti
freschi, alla base della
cosiddetta "cuina de mercat"
o cucina di mercato, preparata
con i migliori frutti di ogni
stagione dell’anno. Tra i piatti
tipici, accenniamo ai "calçots"
(cipolline tenere al forno) in
primavera, i funghi in
autunno e la "escudella"
(bollito di carne e verdure) in
inverno. Il gustoso "pa amb
tomàquet" (pane con
pomodoro), gli insaccati del
posto e l’immancabile
"paella" di riso, si trovano in
quasi tutti i locali e lungo
tutto l’anno. Un cenno
speciale per le "tapas"
(assaggi), che negli ultimi
tempi sono diventate la
maniera più comune e pratica
di godere di un pranzo o una
cena leggera, accompagnate
da un buon vino rosso o
bianco. Tra i dolci più tipici ci
sono la "crema catalana" e il
"mel i mató" (ricotta con il
miele).
Svaghi e
spettacoli
Lo Shopping
Nessuno ha dubbi sul fatto che
lo shopping è un uno degli
elementi che rendono
affascinante qualsiasi viaggio.
L’offerta commerciale
barcellonese è caratterizzata da
un miscuglio tra vecchio e
nuovo, tradizione e novità.
Dai mercatini più popolari
all’aria aperta, fino ai locali
esclusivi e le gallerie moderne,
passando attraverso i negozi di
antiquariato e i laboratori
artigiani: le possibilità reali
superano di molto le aspettative.
Il cosiddetto Shopping Line di
Barcellona è un grand’asse
commerciale che si stende lungo
5 km, dal Porto Vecchio alla
“zona alta” della Diagonal,
attraversando la Rambla, il
centro storico e la zona liberty
dell’Eixample. In poche città
esiste una simbiosi così
perfetta tra l’andare
tranquillamente a passeggio
e contemporaneamente
fare acquisti.
A Barcellona coesistono
ristoranti specializzati nella
cucina internazionale ed
esotica con altri più
tradizionali, che si
mantengono fedeli alla cucina
di sempre, molto spesso
aggiungendo un tocco
personale e immaginazione da
parte dello chef. Un brindisi
La cucina mediterranea
Non è esagerato affermare
che la gastronomia locale è
un vero piacere per i sensi.
La cucina catalana è un
52
con il cava (il conosciutissimo
“champagne” catalano) è
la maniera migliore di
concludere una buona
mangiata.
Seguono balli, concerti e feste
popolari. In questi giorni detta
circoscrizione assiste ad
un’attività intensissima.
L’11 settembre si celebra la
Diada, la festa nazionale della
Catalogna, che ricorda il
ristabilimento delle antiche
istituzioni catalane.
Feste e tradizioni
Nel calendario di qualsiasi
località esistono date speciali,
che non si possono tralasciare.
Nel caso di Barcellona
ricordiamo le più significative:
La Mercé è la festa cittadina
per antonomasia. Nella
settimana del 24 settembre,
festività della Madonna della
Mercede, si assiste ad un
numero di eventi
interminabile; alcuni sono
legati alle tradizioni popolari:
il ball de gegants (sfilata di
giganti e “testoni”), il correfoc
(danza ancestrale nella quale
draghi e demoni sputano
La notte del 5 gennaio, vigilia
dell’Epifania, tutta la città si
riversa in strada per assistere
alla magica “cavalcata dei Re
Magi”. Davanti allo sguardo
stupito dei più piccoli, i Re
d’Oriente sono ricevuti con
tutti gli onori.
Il 23 aprile, giorno di Sant
Jordi (San Giorgio), si celebra
in tutta la Catalogna la festa
del Libro e della Rosa. Sono
milioni le rose e i libri che
vengono scambiati in segno
d’amore e amicizia.
Indubbiamente si tratta di
una festa di civismo e
partecipazione, quella che
illustra meglio di tutte
l’idiosincrasia dei catalani.
Il quartiere di Gràcia celebra la
sua particolare Festa Major a
metà agosto. Le vie e piazze
vengono adornate, poi si
sceglie la più bella.
"Castellers"
53
fuoco davanti ai più intrepidi),
e i castells (piramidi umane
che si formano abbinando
forza ed equilibrio).
celebrati nei diversi templi
dello sport trasformano
Barcellona in una meta
importante per gli
appassionati di tutto il mondo.
Lo sport come
spettacolo
Le spiagge urbane
La capacità di Barcellona
d’organizzare grandi eventi
sportivi è stata ampiamente
dimostrata con la celebrazione
dei Giochi Olimpici, che inoltre
videro la partecipazione
entusiastica di tutti i cittadini.
Il calendario è piuttosto fitto
per quanto riguarda le
competizioni sportive, sia per
l’elevato livello che per il gran
numero di partecipanti; in esse
gioca un ruolo determinante
la qualità e capacità di
infrastrutture ed
equipaggiamenti. È questo il
caso dello stadio del Futbol
Club Barcelona, e del moderno
Circuito della Catalogna, che
ogni anno ospita il Gran
Premio di Spagna di Formula 1.
L’enorme potere di richiamo
dei molteplici campionati
Sono poche le grandi città che
abbinano l’offerta di solespiaggia a quella di un ricco
patrimonio storico-culturale.
A Barcellona, i quattro
chilometri di costa pulita che
s’estendono lungo la facciata
marittima sono così vicino che
basta una passeggiata dal
centro o poche fermate
di Metropolitana per
arrivare. In seguito
all’ammodernamento
urbanistico che ha cambiato
completamente la zona oggi
occupata dal Villaggio
Olimpico, è stato portato a
termine un piano di
rigenerazione delle spiagge
tale da permettere alla
popolazione di godere del
sole e del mare. È aumentata
Spiaggia della Barceloneta
54
Barcellona di notte
notevolmente la pratica di
diversi sport nautici e
nell’attualità le regate si
svolgono con una certa
frequenza. Oggigiorno,
Barcellona è una città con
un aspetto spiccatamente
mediterraneo.
divertimento notturno. Nei
dintorni del paseo del Born,
nel quartiere della Ribera,
sono parecchi i bar e locali
dov’è possibile assistere a
spettacoli in diretta. La zona
centrale dell’Eixample, nel
quartiere di Gràcia, la zona
alta della Diagonal e le
prossimità del Tibidabo
presentano un ampio
ventaglio di offerte.
L’abitudine ad uscire di sera è
così frequente che incluso i
musei programmano attività
speciali in orario notturno,
tipo i concerti –con bicchiere
di “cava” incluso– organizzati
nella terrazza della Pedrera,
sotto le stelle del cielo
d’estate.
La notte
Vedendo il traffico e il
movimento notturno in alcune
aree della città, si potrebbe
pensare che Barcellona non
dorme mai. Il Porto Vecchio e
il Porto Olimpico sono due dei
punti di ritrovo preferiti per il
55
DATI DI RILIEVO
Prefisso internazionale % 34
UFFICIO INFORMAZIONI
TURISTICHE IN SPAGNA
TURESPAÑA
www.spain.info
UFFICIO INFORMAZIONI
TURISTICHE IN CATALOGNA
Centro Informazioni Turistiche
Catalogna
Palau Robert
Passeig de Gràcia, 105
% 934 849 900
www.gencat.net
UFFICIO INFORMAZIONI
TURISTICHE BARCELLONA
Ufficio Informazioni Turistiche
Barcellona
Plaça de Catalunya, 17
(sotterraneo centro piazza)
ALTRI UFFICI INFORMAZIONI
TURISTICHE
Call center % 932 853 834
www.barcelonaturisme.com
[email protected]
Barcellona
Sant Jaume. Ciutat, 2 (seminterrato edificio del Comune)
Aeroporto (Terminali A e B,
di fianco a “Llegadas”)
Stazione Ferroviaria di
Sants (ingresso principale)
Infopista Montseny, al km 117
dell’Autostrada E-15 (AP-7)
Area di servizio Montseny-Sud
Ramblas. Rambla del Studi, 115
Mirador Colón. Plaza Portal
de la Pau
Castelldefels
Pintor Serrasanta, 4
% 936 352 727
www.turismecastelldefels.com
Ripoll
Plaça Abad Oliba
% 972 702 351
www.ajripoll.org
Sant Sadurní
Carrer Hospital, 26
% 938 913 188
www.santsadurni.org
Sitges
Sínia Morera, 1
% 938 945 004
www.sitgestour.com
Terrassa
Raval de Montserrat, 14
% 937 397 019
www.terrassa.org
Vic
Carrer Ciutat, 4
% 938 862 091
www.victurisme.cat
Vilafranca
Carrer de la Fruita, 13
% 938 181 254
www.turismevilafranca.com
INFORMAZIONI
CULTURALI
TRASPORTI
AENA (Aeroporti spagnoli e
navigazione aerea)
% 902 404 704
www.aena.es
Ferrovie statali
FF.SS (ADIF-RENFE)
% 902 240 202
Informazioni internazionali
% 902 243 402
www.renfe.es
www.adif.es
Trasmediterránea
% 902 454 645
www.trasmediterranea.es
Informazioni Stradali
% 900 123 505
www.dgt.es
TELEFONI UTILI
Emergenze % 112
Pronto Soccorso % 061
Carabinieri % 062
Polizia Nazionale % 091
Vigili Urbani % 092
Informazione Cittadina % 010
PPTT % 902 197 197
www.correos.es
UFFICI SPAGNOLI DEL TURISMO ALL'ESTERO
ITALIA
www.spain.info/it
Milano
Ufficio Spagnolo del Turismo
Via Broletto, 30
MILANO - 20121
% 3902/ 72 00 46 17
) 3902/ 72 00 43 18
e-mail: [email protected]
Palau de la Virreina
La Rambla, 99
% 933 161 000
www.bcn.es
Centre d'Art Santa Mònica
La Rambla, 7
% 933 162 810
www.centredartsantamonica.net
Ferrovie regionali
% 932 051 515
www.fgc.net
Roma
Ufficio Spagnolo del Turismo
Via del Mortaro, 19 - interno 5
ROMA-00187
% 3906/ 678 31 06
) 3906/ 679 82 72
e-mail: [email protected]
AMBASCIATA A MADRID
Italia
Lagasca, 98
% 915 776 529
) 915 757 776
I
Segre
La Pobla
de Lillet
Gisclareny
Guardiola
Saldes
de Berguedà
Organyà
Odèn
Embalse
de Oliana
Castellar
del Riu
Sagàs
Santa Marìa Prats de
de Merlès Lluçanès
Puig-Reig
Castelladral
Navàs
Cardona
Sant Salvador
Llobregat
Serrateix
Clariana de
Cardener
C-16
Salo
855
Avinyò
Sant Ramón
PARQUE NATURAL SANT
Sant Salvador
LLORENÇ CEL MUNT
de Guardiola
I DE LA SERRA DE L’OBAC
La Manresana
Monistrol de Renillars
Matadepera O
PARQUE NATURAL DE LA Montserrat
C-16
Jorba MUNTANYA DE MONTSERRAT
Monestir
1238
C
LLEIDA 37 km
LLEIDA 28 km
de Rei
r
Te
GIRONA
Bescanó
Anglès
Cassà de
la Selva
Llagostera
C-17
E
Vidrieres
1694
Lloret
de Mar
Hostalric
Fogars
N-II
de Montclús AP-7
Tordera
Montseny
R
PARQUE NATURAL
MONTSENY
La Garriga
Blanes
Sant Celoni
Sant Cebrià
de Vallalta
T Santa Eulàlia Cardedeu
de Ronçana
Sant Vicenç
Granollers de Montalt Calella
Canovelles
Malgrat de Mar
Santa Susanna
Pineda de Mar
Sant Pol de Mar
Sant Andreu
Canet de Mar
Caldes de La Roca de Llavaneres
Arenys de Mar
de Montserrat
Terrassa Montbui del Vallès
La Panadella
A-2
Caldes d'Estrac
El Bruc
Argentona
Castellolí
Sabadell AP-7 Montmelò
Igualada
Mataró
C-32
Esparraguera A Olesa de Montserrat
Vallromanes
Santa Margarida
Santa Coloma
Cerdanyola
Premià de Mar
de Montbui
Ripollet
Piera R
de Queralt
Martorell
Capellades
Sant
Cugat
Santa María
El
Masnou
ESant Esteve
Rubí
de Miralles
del Vallès B-20
La Llacuna
L
Sesrovires
Autostrada
Badalona
Rocafort
L
Sant Sadurní
Molins de Rei
de Queralt
Superstrada
d'Anoia
I
Cervellò
Strada statale
Pira
Puigdàlber
D
Sant
Just
Desvern
BARCELONA
N-340
Strada principale
AP-7
R
Vilafranca
Strada secondaria
Viladecans
O
del Penedés
Strada locale
Begues
C
C-32
Ferrovia
PARQUE NATURAL
El Prat de Llobregat
Santa Margarida
Gavà
DEL
GARRAF
C-31
La Bisbal i els Monjos
Parador (Albergo)
AP-2
del
Penedès
Alió
Castelldefels
Sant Pere
N
Santuario-Monastero
Garraf
de Ribes
Port Ginesta
Valls
Parco Naturale
Rodonyà
Cervera
Vallmoll
N-240
CASTELLÓN 167 km
Montmaneu
S
AP-7
Arbúcies
El Brull
Centelles
Castellterçol
Sant Joan
Navarcles
Sant Quirze
Talamanca
de Vilatorrada
Safaja
Manresa
Calaf
Fonollosa
Sant Feliu
Sant Vicenç
1095
de Codines
Els Prats
Castellgalí de Castellet
Torà
Banyoles
Santa Coloma
de Farners
Taradell
Moià
Calders
Sallent
A
Río
Vilanova Embalse de
de Sau Susqueda
Sant Sadurnì
d’Osormort
Vic
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Rupit
Embalse
de Sau
C-17
Santa Eulalia
de Riuprimer
L’Estany
O
Sant Feliu
de Pallerols
Manlleu
Olost
Bàscara
C-66
de Corcò
C-37
Besalú
1023
Tona
Balsareny
Sùria
Biosca
Sant Feliu
de Sasserra
R
Torellò Santa María
Sant Boi
de Lluçanès
Casserres
Embalse de
Sant Ponç
I
Río
PARQUE NATURAL ZONA
VOLCÁNICA DE LA GARROTXA
Puigsacaim
1513
Montesquiu
Sant Agustí
de Lluçanès
Gironella
Solsona
Olot
Borrassà
N-260
A-26
N-260
Vallfogona
de Ripollès
Ripoll
l'Espunyola
Lladurs
Llobera
L’Hostal Nou
Campdevànol
G
Berga
Río
L L E I D A
Bassella
S
Sant Joan de les Abadesses
Borredà
Vilada
RASOS DE PEGUERA
Oliana
Castellar
de la Ribera
O
N-152
Embalse de
La Baells
Sant Llorenç
de Morunys
Figueres
1115
E
Castellar
de n’Hug
Bagà
2647
Coll de
Nargó
N
PARQUE NATURAL
CADÍ-MOIXERÓ
El Pla de Sant Tirs
Río
Camprodón
R
iá
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Fl
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P
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LA JONQUERA 17 km
A
PONT DE SUERT 40 km
PUIGCERDÀ 21 km
N-260
N-II
El Vendrell
T A R R A G O N A
AP-7 N-340
Torredembarra
TARRAGONA
C-32
Cubelles
Calafell
Aiguadolç
Sitges
Vilanova
i la Geltrú
MAR MEDITERRÁNEO
0
10
20
30 Km
CARTOGRAFÍA: GCAR, S.L. Cardenal Silíceo, 35
Tel. 914 167 341 - 28002 MADRID - AÑO 2005
[email protected]
Campo da golf
Campeggio
Stazione invernale
Porticciolo
Terme
Aeroporto
Faro
A-2
C-31
LLEIDA 156 Km
AEROPUERTO 15 Km
1
1,5
2
2,5 Km
ral
Llobregat
.
da
de
a
Vía
Rom
B10
Les Planes
Av
Aragó
Peu del
Funicular
Vallvidrera
Superior
l
de
Vall d’Hebron
Pl. del
Funicular
Tibidabo
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Ciutat Meridiana
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CARTOGRAFÍA: GCAR, S.L. AÑO 2005
Stazione autobus
Stazione marittima
Tramvia “azul”
Funicolare
Ferrovie Regione Catalogna
“RENFE” (FF.SS) stazione ferroviaria
Treni locali “RENFE”
Simboli
T1
L4
St. Sebastià
MAR
SANTA COLOMA
DE GRAMANET
BADALONA
SANT ADRIÀ
DE BESÓS
Cartografía: GCAR, S.L. - AÑO 2005
Catalanes
Litoral
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SABADELL 24 Km
AP-7 N-150
GIRONA 100 m
MEDITERRÁNEO
L5
Consell Comarcal
L6
Penitents
Trinitat Nova
Trinitat Nova
L7 Av. Tibidabo
Horta
Walden
Reina Elisenda
Trinitat
Via Júlia
Av. Tibidabo
Centre Miquel Rambla de Sant Just
Vella
L3
Bon Viatge Martí i Pol
T2
Sarrià
Baró
Fontsanta
Vilapicina
Vallcarca
Zona Universitària
Torras i
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Fatjó
Sant Martí de l’Erm
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El Putxet
Llucmajor
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Zona Universitària
Ignasi
Torres
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Aigües
Palau
Reial
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Iglésias
La Bonanova
Lesseps
d’Esplugues Can Clota de Xile
Pius XII
Pàdua
Andreu
Virrei Amat
Palau Reial
Ca n’Oliveres
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Maria Cristina
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Alfons X
St. Ramon
Pedró Montesa La Sardana
Can Rigal
Numància
Pl. Molina
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Fabra i Puig
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Guinardó
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Sant Boi
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Ildefons
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Corts
Congrés
Collblanc
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Gràcia
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Can Can
Fondo
Hospital de Camp
T1 T2 T3
Plaça del
Boixeres Serra Florida
Molí NouSant Pau
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Badal
Centre
Ciutat Cooperativa
Almeda
Torrassa
Francesc Macià
Sagrera
Santa Plaça
Diagonal
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Entença
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Eulàlia de Sants
Verdaguer
Sagrada Família
Oliveras
Artigues
l’HospitaletNavas
Av. Carrilet
Verneda
Sant Adrià
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Mercat
Hospital
Encants
Av. Carrilet
Sant Nou
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La Pau
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Girona
Tarragona
Bellvitge
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Clot
Hostafrancs
+
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Monumental
Bac de St. Martí
Gornal
L1
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Passeig
La Pau
Roda
Glòries
Espanya Rocafort Urgell Universitat
Roc Gorg
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Ca l’Aranyó
Hospital de Bellvitge
Besòs
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Magòria Espanya
Ildefons
Besòs
Triomf
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Auditori
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Cerdà La Campana
Fluvià
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Teatre Nacional
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Liceu
El Maresme
Parc de Montjuïc
Fòrum Fòrum Central Sant
Ciutadella
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Miramar
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Térmica Adrià
Vila Olímpica
Ciutadella i Vila Olímpica
Drassanes
de Montjuïc
Paral·lel
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Mirador
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Barceloneta
Jaume I
Baixador de
Vallvidrera
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Teleferico
Parcheggio metropolitana
Centri assistenza clienti
Stazione
Stazione terminale
Stazione coincidenza
Parc del Migdia
Gran
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SAN CUGAT DEL VALLÈS 15 Km
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Metro
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TERRASSA 29 Km
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BARCELONA
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Informazioni Turistiche
Poste
Parcheggio
Ospedale
Polizia
Stazione ferroviaria
Stazione pullman
Stazione treni locali
Stazione Metropolitana
23
B-
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Diagonal e Pedralbes
N-II
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47. Palazzo della Musica Catalana
48. Casa Lleó Morera
49. Casa Amatller
50. Fondazione Antoni Tàpies
51. Casa Comalat
52. Casa Terrades
53. Casa Macaya
54. Ospedale della Santa Croce e San Paolo
90. Monastero di Santa Maria. Pedralbes
91. Palazzo Reale di Pedralbes
92. Camp Nou
Carrer de Cartagena
Eixample e Liberty
SEGNI CONVENZIONALI
at
Facciata Marittima
85. Tramvia Blau
86. Funicolare del Tibidabo
87. Tempio del Sacro Cuore
88. Parco dei Divertimenti
89. Torre di Collserola
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36. Cantieri Marittimi
37. Golondrinas
38. Maremagnum
39. l’Aquàrium
40. Porto Vecchio
41. Palazzo del Mare
42. Barceloneta
43. Porto Olimpico
44. Villaggio Olimpico
45. Avenida Icaria
46. Diagonal Mar
Tibidabo e Collserola
Gr
La Ribera
B-20
Car
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25. Basilica di Santa Maria del Mare
26. Fossar de les Moreres
27. Mercato del Born
28. Parco della Cittadella
29. Museo di Zoologia
30. Serra
31. Parlamento della Catalogna
32. Museo della Cioccolata
33. Museo Picasso
34. Museo dei Tessuti e degli Indumenti
35. Museo Barbier-Mueller
64. Torri veneziane
65. Fontana Magica
66. Palazzo Nazionale
67. Padiglione Mies van der Rohe
68. CaixaForum
69. Poble Espanyol
70. Funicolare
71. Teleferico
72. Castello di Montjuïc
73. Fondazione Joan Miró
74. Stadio Olimpico
75. Palazzo Sant Jordi
76. Torre delle Telecomunicazioni
77. Piscine Picornell
78. INEFC
79. Galleria Olimpica
80. Giardino Botanico
81. Palazzo dello Sport
82. Città del Teatro
83. Museo Archeologico della Catalogna
84. Teatro Greco
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La Rambla
GIRONA 106 Km
Río
9. Rambla de Canaletes
10. Centro di Cultura Contemporanea
11. Museo d’Arte Contemporanea
12. Accademia delle Scienze e Arti
13. Rambla dels Estudis
14. Chiesa di Betlemme
15. Palazzo Moja
16. Rambla de Sant Josep
17. Palazzo della Viceregina
18. La "Boqueria"
19. Mosaico di Joan Miró
20. Casa Bruno Quadros
21. Liceo
22. Convento di Santa Monica
23. Museo delle Cere
24. Monumento a Cristoforo Colombo
55. Casa Vicens
56. Tenuta Güell
57. Palazzo Güell
58. Collegio delle Teresiane
59. Casa Calvet
60. Park Güell
61. Casa Battló
62. Casa Milà o "La Pedrera"
63. Tempio della Sacra Famiglia
Besós
Quartiere Gotico
Riu Besòs
1. Cattedrale
2. Torri della muraglia romana
3. Casa de l’Ardiaca
4. Piazza di San Filippo Neri
5. Chiostro
6. Tempio di Augusto
7. Piazza del Re
8. Piazza San Giacomo
Gaudí
GIRONA 106 Km MATARÓ 26 Km
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