Diagnostica Autoanticorpale del Diabete Mellito di tipo 1
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Diagnostica Autoanticorpale del Diabete Mellito di tipo 1
Diabete Mellito di tipo 1 Il diabete mellito di tipo 1 costituisce una delle malattie croniche più frequenti. Diagnostica Autoanticorpale del Diabete Mellito di tipo 1 Gli obiettivi più importanti che i diabetologi perseguono sono: • ottenere il miglior controllo glicemico e metabolico possibile, • ridurre significativamente la prevalenza delle complicanze, E. Tonutti Immunopatologia e Allergolgia • fare in modo che la malattia interferisca il meno possibile sulla qualità di vita del paziente. Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine Glicemia (mg/dl) Curva glicemica giornaliera normale Criteri diagnostici Organizzazione Mondiale della Sanità, 1999 Glicemia a digiuno 180 Concentrazione del glucosio (mg/dl) 140 100 Normale Tempo 6 8 13 20 24 6 70-109 Alterata glicemia a digiuno Diabete 110-125 ≥ 126 Da WHO. WHO report WHO/NCD/99.2, 1999. Criteri diagnostici Organizzazione Mondiale della Sanità, 1999 Glicemia post-prandiale (2 ore dopo il pasto) Glucosio endogeno gluconeogenesi glicogenolisi Glucosio esogeno assorbimento dei carboidrati del pasto Concentrazione del glucosio (mg/dl) Normale Alterata tolleranza al glucosio Diabete < 140 Glucosio plasmatico 140-199 ≥ 200 utilizzazione periferica Da WHO. WHO report WHO/NCD/99.2, 1999. eliminazione renale Diabete Mellito: Definizione Principali effetti della insulina “Disordine muscolo tessuto adiposo ad eziologia multipla del metabolismo dei carboidrati, lipidi e proteine, Insulina conseguente ad una alterazione della secrezione o della azione della insulina. 300 fegato •Aumento della utilizzazione del glucosio •Riduzione del rilascio di glucosio normale diabete 120 400 (µ µU/ml) Insulin ( • Aumento trasporto ed utilizzazione del glucosio • Immagazzinamento dei grassi • Riduzione della liberazione dei grassi Glucose (mg/dL) • Aumento trasporto ed utilizzazione del glucosio metabolico caratterizzato da una iperglicemia cronica con disturbi 200 100 0600 1000 100 80 60 40 20 1400 1800 2200 0200 0600 Classificazione 0600 1000 1400 1800 2200 0200 0600 Diabete mellito tipo 1 Tipo 1 - autoimmune - idiopatico • Processo di distruzione delle ß-cellule Tipo 2 che può portare ad una forma di diabete Altri forme specifiche mellito nel quale la somministrazione di - difetti genetici della funzione della ß-cellula difetti genetici dell’azione della insulina malattie del pancreas esocrino endocrinopatie indotto da farmaci infezioni forme non comuni di DM immuno-mediate altre sindromi genetiche associate a volte con DM insulina esogena è essenziale per la sopravvivenza, allo scopo di prevenire lo sviluppo di chetoacidosi, coma e morte. Diabete gestazionale From WHO. WHO report WHO/NCD/99.2, 1999. Definizione Il diabete mellito di tipo 1 è uno stato di deficit assoluto o relativo di insulina che conduce ad una elevazione cronica delle concentrazioni di glucosio nel sangue (iperglicemia). È una malattia cronica autoimmune nella quale si verifica una progressiva distruzione delle cellule beta del pancreas endocrino. Tabella 1 Diabete MMOL/L MG/DL glicemia a digiuno > 7.0 > 126 > 11.1 > 200 6.1-7.0 118-126 glicemia random o 2 ore dopo carico di glucosio Intolleranza al glucosio glicemia a digiuno Diabete mellito tipo 2 PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 1 • Caratterizzato da un disordine della azione insulinica (insulinoresistenza) e della secrezione insulinica, ciascuna delle quali può essere la forma predominante. • Generalmente entrambe le alterazioni sono presenti al momento della manifestazione clinica della malattia Eventi precipitanti 100% Predisposizione genetica β-cellule Eventi autoimmunitari Diminuzione progressiva del rilascio di insulina Insulino resistenza Insulino Insulino secrezione resistenza Insulino Insulino resistenza secrezione Diabete Nascita Insulino secrezione Luna di miele Storia naturale (anni) Anni From WHO. WHO report WHO/NCD/99.2, 1999. PATOGENESI DEL DIABETE TIPO 2 Fattori ambientali (stile di vita occidentale) iperinsulinemia Insulino resistenza Fattori genetici DIABETE TIPO 2: STORIA NATURALE Secrezione insulinica Sensibilità insulinica compensata 30 % Normalità o IGT Ridotta funzionalità Fattori genetici della β-cellula 50 % Fattori ambientali: glucotossicità altri 70 % 100 % DM tipo 2 ↓ secrezione insulinica ↓ utilizzazione del glucosio ↑ Produzione epatica del glucosio Latent Autoimmune Diabetes in Adults (LADA) 50 % IGT 70-100 % Alterato metabolismo del glucosio Normale tolleranza al glucosio 150 % 100 % From LG Groop. Diabetes Obes Metab 1999; 1(suppl 1):S1-S7. Casi/100000/anno 50 •Almeno il 10-15% degli adulti con Diabete potrebbe avere il LADA, che potrebbe costituire più del 50% dei casi di Diabete senza obesità. 40 •La presenza degli autoanticorpi permette una più corretta classificazione di questi casi,consentendo una terapia appropriata. 30 •Possono essere presenti tutti i marcatori,singolarmente o in associazione: GADA,IAA,ICA,IA-2 20 •Rispetto agli altri marcatori il livello dei GADA resta stabile più a lungo, consentendo una diagnosi retrospettiva. 10 0 Epidemiologia Ita Ca lia ( Finla na S n da ard dia (P egn rin a ce ) Sv E.) D e US an A ( im zia Ro arc a ch US .,M A( no Sc N) G. B. n Is ozia Irla pan ic n Au G.B da n i) str . O or ali xfo d a G US .B. Y (NS rd W) A ( or k A Au lleg shir e s h Nu trali .,PA ) ov a ( Lu a Ze WA) ss la em nd Pa bu a es r i B go a Es ssi to Sp nia ag S u na d US Be an A( lgio I S. Die slan Ca go da na ,C da A G (M rec ) ia on tr Fr eal) an c Au ia Un stria gh er Br ia Po asil Is rtog e ole a Ita Ve llo lia G r (L erm gini om an ba ia Slo rdia ve ) Ita lia Pol nia on (A ia br uz Is zo) Ro raele ma Ru nia s Alg sia e Ku ria wa Ho Cu it ng ba Gia Ko pp ng on Co e re a •Diabete nell’adulto: tipo 2 o tipo 1 a lenta insorgenza? P.Zimmet,Diabetes Care,1999 DM tipo 2 PREVALENZA DEL DIABETE IN DIVERSE CLASSI DI ETA’ Prevalenza (%) 35 30 età (anni) 45-54 55-64 65-74 75- 25 20 15 10 Epidemiologia Per studiare l’epidemiologia del diabete in età pediatrica sono stati istituiti: • WHO DIAMOND Study (progetto multinazionale coordinato dalla OMS (oltre 80 Paesi partecipanti nei 5 continenti), • EURODIAB ACE Study (progetto finanziato dall’Unione Europea, coinvolgente 24 regioni d’Europa) 5 0 Finlandia Italia Nel nostro Paese: Svezia • RIDI (Registro Italiano del Diabete Infantile) Adapted from different references Nuove acquisizioni Storia naturale • Aumento dell’incidenza del diabete nel bambino in molti Paesi (circa 3-5% per anno) • Epidemie (in Polonia, in Nuova Zelanda, in Estonia e negli Stati Uniti), per la maggior parte nella prima metà degli anni ’80 • Stagionalità (aumento dell’incidenza nei mesi invernali) • Differenze di incidenza nelle varie età pediatriche Fattori genetici •Familiarità della malattia • Associazione con antigeni di istocompatibilità (HLA-DR3, DR4 e DQ2) •Possibili geni candidati (Tabella 3) • In alcuni Paesi è stata osservato un significativo incremento dell’incidenza nei primi 5 anni • Non vi sono sostanziali differenze tra maschi e femmine Tabella 3 LOCUS IDDM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 CROMOSOMA 6p21 11p15 15q26 11q13 6q25 18q21 2q31 6q27 3q21-q25 10p13-q11 14q24-q31 2q33 2q34-q35 6q21 7p13 Fattori ambientali GENE CANDIDATO HLA Insulin VTNR Fattori ambientali (aumento di incidenza in popolazioni migranti, studi su gemelli, epidemie in alcune regioni, etc.): • Infezioni virali (Echovirus, Coxsackie A e B) • Alimenti (proteine del latte vaccino, glutine, vitamina D, altri) • Tossine CTLA-4 I fattori ambientali favoriscono l’instaurarsi dei meccanismi autoimmunitari che conducono alla distruzione delle beta-cellule Meccanismi autoimmunitari Sintomatologia 9 Autoanticorpi circolanti diretti contro le cellule insulari (ICA) si ritrovano nella maggior parte dei soggetti con T1DM di recente diagnosi Il diabete mellito di tipo 1 esordisce nella maggiorparte dei bambini con: 9 Gli ICA ad alto titolo (> 20 unità JDF) predicono un rischio del 40-60% nei successivi 5-7 anni • polidipsia 9 Gli ICA e gli altri auto-anticorpi sono presenti nel periodo di “prediabete” 9 Quando sono presenti anticorpi multipli, la capacità predittiva aumenta Indagini Cliniche e Laboratoristiche • Glicemia, glicosuria, chetonuria, chetonemia, emoglobina glicosilata • Markers autoimmunitari (anticorpi anti-insula, ICA, anti-glutamicodecarbossilasi, GAD, anti-insulina, IA2, anti-tirosina fosfatasi) • Fattori di rischio personali e familiari (obesità, storia familiare di diabete mellito di tipo 1 e/o 2, caratteristiche di trasmissione autosomica dominante, MODY) • poliuria (pollachiuria, nicturia, enuresi) • iperfagia • dimagrimento In alcuni Paesi e popolazioni ed in alcune circostanze può avere un’insorgenza atipica. Sensitivity Comment Insulin 49-92% GAD (Glutamic acid Decarboxylase) 84% ICA512/IA-2 74% IA-2β/Phogrin 61% Carboxypeptidase H 10% Infrequent GLIMA38 14-38% Not yet sequenced GM2-1 ? ICA69 ? ICA12 <20% Higher levels young children Higher sensitivity adult onset type 1A Tyrosine Phosphatase like molecule Tyrosine Phosphatase like molecule Ganglioside: Chromotography assay Western blot assay with poor specificity Diabetes relatedness requires further study ICA NEL PAZIENTE DIABETICO Il maggiore ingrandimento mette in evidenza positività verso le cellule β: si osserva una fluorescenza di tipo granulare nel citoplasma di una parte delle cellule insulari. Cellule β Cellule α,δ, PP negative Gli anticorpi anti-insulina (IAA) sono autoanticorpi presenti in soggetti mai sottoposti a terapia con insulina esogena e sono diversi dagli anti-insulina (IA) diretti contro l’ormone esogeno Gli IAA sono marcatori di autoimmunità specifica per le cellule β del pancreas; sono di classe IgG. Correlazione inversa con l’età Scompaiono nel tempo Correlano con una più rapida evoluzione Insulin Autoantibodies: A Chain L13 IAA:Insulin AutoAntibodies •Gli IAA riconoscono un epitopo conformazionale dell’Insulina(dovuto alla struttura terziaria) con leucina in posizione 13 della catena alfa. BDC Insulin Receptor Binding Region •Più frequenti nell’ infanzia che nell’età adulta . 90% < 5 anni 71% 5-10 anni 50% 10-15 anni •Metodica di riferimento: R.I.A.( 125I) Anticorpi anti-trasportatore 8 dello zinco = a-ZnT8 Le proteine che trasportano lo zinco hanno un ruolo chiave nella funzione secretoria di insulina Proteina composta da 360 AA Oltre il 65% dei affetti da DMT1 è positivo per anti-ZnT8 Stages in Development of Type 1 Diabetes BETA CELL MASS GENETICALLY AT RISK MULTIPLE ANTIBODY POSITIVE LOSS OF FIRST PHASE INSULIN RESPONSE INSULITIS BETA CELL INJURY “PRE”DIABETES DIABETE S TIME J. Skyler La prevalenza degli a-ZnT8 risulta bassa nella prima infanzia, presenta un picco nell’adolescenza avanzata e si riduce al crescere dell’età La presenza deglia-ZNT8 è predittiva di una rapida evoluzione verso la malattia conclamata Diverse varianti polimorfiche GENETIC PREDISPOSITI ON Gli a-ZnT8 compaiono, nella fase preclinica del DMT1 dopo IAA e GADA NEWLY DIAGNOSED Specificità molto elevata Gestational Diabetes: Risk at 2 years Type 1 Diabetes by Autoantibodies ICA, GAD65, ICA512(IA-2) 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 0 Ab >=1 Ab 1 Ab 2 Ab 3 Ab Sensitivity GAD=63%; Sensitivity 3 Abs=82% Ziegler et al. Diabetes 1997: 46:1459-67, N=437 FIG. 2. Autoantibody profiles of three individuals followed in DAISY representing transient, persistent, and prediabetics Barker, J. M. et al. J Clin Endocrinol Metab 2004;89:3896-3902 Copyright ©2004 The Endocrine Society PERCENTUALE DI POSITIVITA' AUTOANTICORPI IN 175 PAZIENTI PEDIATRICI CON T1DM 74,3 80 70 60 50 23,4 30 2 3 a-TIR IA2 1 a-TPO EMA TIR 0 tTG 10 9,4 9,7 8 TPO 20 33,1 GAD 40 4 a-tTG EMA 5 a-GAD 6 a-IA2 % di positività per a-GAD e/o a-IA2 = 80% 175 pazienti con diabete tipo I 56.3 16.8 4.7 2.2 4.6 2.8 0 % di positività % di positività per a-tTG per a-TPO e/o =9.7% a-TG = 23.6% % di copresenza dei diversi autoanticorpi associati a diabete tipo I, tiroidite autoimmune e celiachia Barker, J. M. et al. J Clin Endocrinol Metab 2004 • Su 162 bambini con almeno 1 anticorpo positivo (GAD, IA2 e IAA) e monitorati per un periodo medio di 4.06 anni si è evidenziato che: • Nel 31% era un falso positivo • Nel 31% era una positività transitoria • Nel 36% era una persistente positività • Qualora alla prima visita era presente più di un anticorpo in associazione al genotipo HLA DR3/4 DQ8 la persistente positività era certa • Solo la presenza del genotipo HLA DR3/4 DQ8 era predittivo di progressione in diabete tipo I % di positività per a-GAD e/o a-IA2 = 80% 175 pazienti con diabete tipo I 56.3 4.7 16.8 2.2 4.6 0 2.8 % di positività % di positività per a-TPO e/o per a-tTG = a-TG = 23.6% 9.7% % di copresenza dei diversi autoanticorpi associati a diabete tipo I, tiroidite autoimmune e celiachia •Gli anticorpi anti-TPO compaiono in soggetti anti-GAD positivi, ma non si associano con positività per anti-IA2 o anti-insulina. Nella maggioranza dei bambini con positività per anti-GAD e anti-TPO gli anti-GAD compaiono prima degli anti-TPO. Il rischio cumulativo di sviluppare anticorpi anti-TPO è del 20.3% dopo 14 anni. •Il rischio di sviluppare anti-TPO è più elevato nel sesso femminile, in bambini con ambedue i genitori diabetici e si associa al genotipo HLA DRB1*03/DRB1*04-DQB1*0302. RIA-EIA a-GAD N=51 r = 0,944 r = 0,944 60 55 55 50 50 45 45 40 35 30 25 20 a-IA2 r = 0,915 r =0,915 40 35 30 25 20 15 15 10 10 5 5 0 0 1 10 100 1000 1 10000 10 EIA-EIA a-GAD N=60 r = 0,995 CORRELAZIONE ANTI-GAD EIA EUROIMMUN-EIA DIA METRA MENARINI EIA-EIA r = 0,995 EIA DIA METRA-MENARINI ANTI-IA2 IU/ml 225 200 175 150 125 100 75 50 25 1000 a-IA2 N=53 10000 r = 0,991 CORRELAZIONE ANTI-IA2 EIA EUROIMMUN-EIA DIA METRAMENARINI 275 250 100 ELISA ANTI-IA2 IU/ml ELISA ANTI-GAD IU/ml EIA DIA METRA MENARINI ANTI-GAD IU/ml N=56 CORRELAZIONE ANTI-IA2 RIA ADALTIS-ELISA EUROIMMUN 60 RIA ANTI-IA2 U/ml RIA ANTI-GAD U/ml CORRELAZIONE ANTI-GAD RIA ADALTIS-ELISA EUROIMMUN RIA-EIA r = 0,991 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 0 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 0 50 100 Terapia insulinica 150 200 250 300 350 400 450 EIA EUROIMMUN ANTI-IA2IU/ml EIA EUROIMMUN ANTI-GAD IU/ml Malattie e condizioni associate • Malattie cutanee associate al diabete • Osteopenia Gli scopi del trattamento insulinico del diabete mellito di tipo 1 in età evolutiva sono: • Normalizzare la glicemia (ottimizzare HbA1c) • Evitare l’ipoglicemia • Assicurare una buona crescita • Problemi odontoiatrici • Cura dei piedi • Malattie della tiroide (tiroidite di Hashimoto ed ipotiroidismo, morbo di Graves) • Morbo di Addison • Gastrite atrofica • Malattia celiaca • Altre malattie autoimmuni Complicanze • Già durante l'adolescenza (o comunque 2-5 anni dopo l’esordio del diabete) possono evidenziarsi le prime alterazioni strutturali e funzionali relative alle complicanze microvascolari. • Nei bambini e negli adolescenti l'angiopatia diabetica è costituita principalmente dalla microangiopatia (microcircolo retinico e glomerulare) • La neuropatia diabetica e la macroangiopatia sono le altre due principali complicanze tardive