Dopo Parigi . EXPO, Nutrire il pianeta . Social Day 2015

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Dopo Parigi . EXPO, Nutrire il pianeta . Social Day 2015
NUMERO 13 - Giugno 2015
periodico del liceo
enrico medi di villafranca
. Dopo Parigi
. EXPO, Nutrire il pianeta
. Social Day 2015
1
pag 3
Dall’ISIS ai selfie, passando per il Social Day
pag 4 Primo Piano
Dopo Parigi, minacce e luoghi comuni
Interviste con Don Valentino Cottini, Bruno Carmi, Mohamed Guerfi
NUMERO 12 - Febbraio 2015
pag 10 EXPO
Nutrire il pianeta energia per la vita
Nutrirsi bene per allontanare le malattie
e vivere più a lungo
pag 14 Social Day
Social Day per cambiare le regole
Dal Perù all’Italia, i ragazzi del Manthoc
pag 20 Selfie
Fenomeno di massa o esercizio narcisistico?
pag 21 Giornata delle lingue 2015
Popoli e culture a confronto
EDITORIALE
Dall’ISIS ai selfie
passando per il Social Day
Anche questo numero del giornale del
ti sull’Universo e sul castello di Villa-
Medi. Particolarmente rilevante è tra
nostro liceo si presenta molto ricco di
franca.
queste l’intervista con Renzo Fior, re-
interessanti argomenti. Uno dei prin-
I selfie, quella sorta di “mania” che si
sponsabile della comunità Emmaus
cipali è l’ISIS. Dopo i numerosi atten-
sta sempre più diffondendo non solo
di Villafranca, concessa in occasione
tati terroristici susseguitisi anche nei
tra i giovani, costituiscono un altro
di una conferenza con gli studenti di
primi mesi del 2015, abbiamo cercato
argomento che va ad arricchire il gior-
Prima sul tema dell’ sull’acqua. come
di capire cosa pensano di questo fe-
nale. Tornando ai progetti più pretta-
bene comune. Infine, come accade
nomeno esponenti delle tre religioni
mente scolastici, sono stati approfon-
per ogni numero di Medi@vox di fine
più diffuse: quella cattolica, rappre-
diti gli obiettivi della giornata delle
anno che si rispetti, le foto delle classi
sentata da Valentino Cottini, Preside
lingue, un evento che da anni riscuote
quinte che, terminato il loro percorso,
del Pontificio Istituto di Studi Arabi
molto successo. Infine i flash, ovve-
salutano il nostro liceo.
e d’Islamistica; quella ebrea, con il
ro le notizie veloci sugli altri avveni-
parere di Bruno Carmi, presidente
menti, incontri e notizie riguardanti il
Davide Bonfante
della Comunità ebraica di Verona;
quella musulmana, con la videointervista all’Imam del Centro islamico di
Verona Mohamed Guerfi. L’intento è
quello di dar voce ad un dialogo interreligioso costruttivo.
Si è poi dato spazio al Social day, l’importante progetto di solidarietà che
Periodico del Liceo Enrico Medi di Villafranca
Coordinatori
Simonetta Fortuna, Ileo Riki Mirandola
ha riguardato le classi quarte, intervistando i promotori dell’iniziativa.
Lo scorso primo maggio ha preso il
via a Milano Expo 2015 il cui tema
è Nutrire il pianeta, energia per la vi-
Con il contributo di:
Redazione
Davide Bonfante, Emanuele Ciccarino, Valentina Ferraro, Gaia
Massagrande, Enrico Perini, Sara Renzi, Niccolò Spolettini, Eleonora Tratta, Alessandro Veneri, Alba Vejseli, Arianna Zuanazzi
ta: Medi@vox ha voluto affrontare
Hanno collaborato
Arianna Mentil, Tommaso Garonzi
di un negozio di prodotti biologici, è
anche questo tema. La domanda a
cui si è cercato di rispondere, anche
grazie all’opinione dei proprietari
soprattutto «Cosa significa mangiare
sano?». Debutta inoltre la rubrica Lo
Il giornale è il risultato del Corso pratico di giornalismo svolto
dallo Studio Editoriale Giorgio Montolli di Verona (Tel. 320.4209663)
2
Numero 13 - giugno 2015
www.liceomedivr.gov.it
sapevi che..., con curiosità interessan-
3
Dopo gli attentati alla redazione di Charlie Hebdo
è importante chiedersi quali misure adottare per
evitare il ripetersi di tragedie simili. E un antidoto è
sicuramente cercare di comprendere l’Islam
DOPO PARIGI
Minacce e luoghi
comuni
4
Il preside del Pontificio
istituto di Studi arabi
don Valentino Cottini, il
rabbino Bruno Carmi e
l’imam Mohamed Guerfi
a confronto sul tema
del fondamentalismo
islamico
In seguito agli attentati di Parigi e ai
il necessario per imbastire proclami ad
più recenti attacchi di Tunisi, viene na-
effetto». I terroristi insomma utilizza-
turale chiedersi quali siano le misure
no la religione islamica in modo chia-
da adottare per evitare che altre trage-
ramente strumentale, per perseguire i
die come queste si ripetano: per far ciò
loro fini politici ed economici, che pre-
è indispensabile prima di tutto com-
suppongono una conquista geografica
prendere con chi si ha a che fare, chi è
del territorio.
il nemico da combattere: il terrorismo,
La tesi, largamente stereotipata, che
l’ISIS, oppure l’Islam in generale?
l’Islam sia una religione intrinseca-
Nonostante l’Isis si proclami Stato Isla-
mente violenta e antidemocratica
mico, quanto ha di islamico se la mag-
consente di liquidare facilmente la
gior parte dei musulmani condanna
questione. Eppure Mostafa el Ayoubi,
questi attentati affermando: «Que-
giornalista di Nigrizia, si è impegna-
sto non è il mio Islam»? A supportare
to fortemente per combattere questo
il dubbio che questi terroristi dell’ISIS
pregiudizio, spiegando dettagliata-
poco abbiano a che fare con la vera fe-
mente che «in un regime di pluralismo
de islamica, interviene un articolo di
politico, la pratica democratica si ba-
Avvenire, nel quale la giornalista Bar-
sa sulle nozioni di consultazione, suf-
bara Uglietti afferma che «gli analisti
fragio, alternanza, controllo e critica
concordano sul fatto che la maggior
costruttiva. L’islam esorta la collettivi-
parte degli jihadisti del sedicente Sta-
tà dei fedeli a partecipare attivamente
to islamico (a differenza dei qaedisti)
alla gestione del bene comune. In que-
ha una conoscenza limitata del Cora-
sto senso, la visione islamica del modo
no. Al netto di un indottrinamento di
di governare è in linea con la pratica
facciata, dal Libro sacro attingono solo
democratica. Essa prevede la shou-
5
Don Valentino Cottini, preside PISAI
ra (consultazione), la mobayaa (scelta
collegiale della guida della comunità),
Il prof. don Valentino Cottini, veronese, è Preside PISAI (Pontificio Istituto di
la mouhasaba (obbligo di presentare
Studi Arabi e d’Islamistica). Gli abbiamo rivolto alcune domande.
il bilancio), l’amr bit maarouf wa nahy
– Di cosa di occupa il centro PISAI?
ani almunkar (diritto-dovere di critica).
«PISAI è l’acronimo di Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica e ha se-
Quindi, in teoria, il modello di governo
de a Roma. La sua finalità è la formazione di operatori di dialogo tra cristia-
islamico non è incompatibile con la de-
ni e musulmani. La sua particolarità è il metodo: conoscere l’Islam attraverso
mocrazia, perché condivide con essa i
la lingua araba, nella quale sono stati prodotti i testi fondamentali di que-
principi e gli strumenti tecnici della ge-
sta religione. In questo modo lo studente è aiutato a entrare nella mentalità
stione della polis.
dell’altro facendo i conti con i testi fondatori e comprendendo il fondo da cui
Non possiamo negare però che in con-
nascono i diversi movimenti dell’Islam».
fronto ad altre religioni, come il Cri-
– Per lavorare nel vostro centro che tipo di preparazione è necessaria?
stianesimo, la religione islamica mo-
«Per iscriversi come studenti è necessario avere almeno un baccalaureato
stra posizioni che noi occidentali
in teologia o una laurea in materie umanistiche più una conoscenza di base
potremmo definire “arretrate” in mate-
dei concetti fondamentali della teologia cristiana. Per insegnare è necessaria
ria di diritti universali, ad esempio per
normalmente una solidissima preparazione sia nel campo cristiano che musulmano (dottorato di ricerca almeno in
quanto riguarda la donna.
uno dei due campi e licenza nell’altro) oppure una laurea in arabo per gli insegnanti di lingua. Naturalmente al PISAI
Ma forse la colpa non è dell’Islam, e
ci sono docenti sia cristiani che musulmani e insegnanti di madrelingua araba».
nemmeno di Maometto. Obiettiva-
– Si sente spesso dire che nell’Islam vi è un problema di interpretazione dei testi sacri. In passato è esistito nel
mente, anche la religione cristiana ap-
mondo musulmano un processo filologico, filosofico ed ermeneutico (simile alla patristica cristiana) che abbia
parentemente potrebbe sembrare ma-
permesso un continuo confronto con il cambiamento della storia? Se sì, per quale motivo non ha lasciato segni
schilista: basti pensare alla citazione
evidenti nella religione islamica?
biblica secondo la quale la donna è
«Sì. È corretto. Il problema dell’ermeneutica è uno dei grossi problemi dell’Islam preso nel suo complesso. È però ne-
uscita dalla costola dell’uomo, in se-
cessario dire che ci sono parecchie correnti all’interno dell’Islam, che non è monolitico come invece si tende a pensare
guito alla quale molti di noi in manie-
Bruno Carmi è il Presidente della Comunità ebraica di Verona e Vicenza.
in Occidente. Nel corso della storia ci sono stati molti cambiamenti secondo il periodo e secondo le aree geografiche.
ra troppo semplicistica affermano che
– Attualmente quante persone frequentano la sinagoga di Verona?
I due grandi movimenti – sunnita, con quasi il 90% degli aderenti, e sciita, con il restante 10-12% – si sono a loro vol-
prima c’è l’uomo, e poi la donna. In re-
«La nostra è una piccola Comunità, costituita da poco più di cento per-
ta divisi in una miriade di tendenze,
altà la Bibbia è stata scritta in un’e-
sone, e la frequentazione settimanale della sinagoga è pertanto limitata
basate su interpretazioni differen-
poca molto diversa dalla nostra, e gli
a poche persone. Ovviamente è maggiore la partecipazione durante le
ziate dei testi e delle regole morali e
autori delle Sacre Scritture erano uo-
principali festività».
giuridiche che ne derivano. L’Islam
mini e, come tali, erano soggetti alle in-
– A Verona c’é un clima di accoglienza e di integrazione oppure si so-
attuale è alla ricerca di una sua via,
fluenze socio-culturali del periodo in
no verificati episodi di violenza o
che lasci intatto il nucleo religioso
cui sono vissuti.
vandalismo ai danni della comu-
e nello stesso tempo faccia i con-
L’Islam, a causa di regimi politici au-
nità ebraica?
ti con la storia. Il fondamentalismo
toritari e dispotici, non ha mai cono-
«A Verona non si segnalano negli
è solo una delle correnti dell’Islam
sciuto l’avanzamento culturale e socia-
ultimi anni episodi gravi di antise-
contemporaneo. I grandi centri del-
le che è invece avvenuto in Europa, ad
mitismo. Purtroppo dopo gli attac-
la cultura musulmana nei territo-
esempio con il movimento illuminista.
chi terroristici di Bruxelles, Parigi,
ri a maggioranza islamica tuttavia,
Questo ha fatto sì che non si verificas-
Copenhaghen e la crescita di an-
pur non appoggiando l’onda fon-
se una separazione tra il potere politi-
tisemitismo sia di natura politica,
damentalista, propongono letture
co e quello religioso, con tutte le con-
che accomuna estremismi di de-
ancora troppo legate a visioni tra-
seguenze sociali che ne derivano. A
stra e di sinistra, sia di matrice ter-
dizionali, non più adeguate alla re-
questo proposito, una possibile solu-
roristica islamica, la nostra sina-
altà attuale». (N.S.)
zione potrebbe consistere nel creare
goga è costantemente presidiata
una commissione che rivaluti sul pia-
dalle Forze di polizia e di sicurezza.
Bruno Carmi,
presidente Comunità
ebraica di Verona e Vicenza
continua a pag. 8
6
7
segue da pag. 7
Il pregiudizio nei nostri confronti è ancora molto diffuso. La sinagoga è vi-
no ermeneutico il significato dei testi
una APS, Associazione di Promozione
sitata da molte scolaresche e come Comunità ebraica, seppure con la dif-
sacri, qualora questo processo filologi-
Sociale, con un’assemblea generale,
ficoltà dell’essere davvero in pochi, cerchiamo di partecipare ad eventi ed
co non sia avvenuto nel passato o non
che vota il Consiglio Consultivo,
incontri per spiegare quello che siamo in realtà, cosa questa che di solito
abbia avuto possibilità di esprimersi a
formato da 25 persone, il quale eleg-
non corrisponde al modo negativo nel quale veniamo ancora percepiti».
causa di poteri politici opprimenti e re-
ge il presidente dell’associazione, il
– A Parigi dopo la strage al giornale Charlie Hebdo i terroristi hanno at-
pressivi.
presidente del Consiglio Consultivo
taccato anche un supermercato kosher. Avete paura che accadano episo-
Un ultimo pensiero va rivolto alla
e il suo vice. L’Imam viene eletto dal
di simili anche a Verona?
scuola, che non deve mai perdere il
consiglio direttivo, in seguito ad una
«Seppure mi auguri che tali episodi non abbiano a ripetersi e che Verona ne
suo ruolo di guida culturale: è neces-
consultazione con il Consiglio Consul-
resti immune, non posso nascondere che la nostra preoccupazione è gran-
sario creare un clima di accoglienza e
tivo. A Verona siamo 5 Imam, di cui io
de. Come la Storia dovrebbe averci insegnato occorre essere sempre vigili di
di integrazione nei confronti degli im-
sono il portavoce».
fronte ad ogni fenomeno di intolleranza e di pregiudizio. Quello che sta acca-
migrati, poiché, come citato in un arti-
– In seguito ai fatti di Parigi e ai più
dendo alle minoranze cristiane in Africa e in Asia, solo perché cristiani, ed an-
colo di Internazionale di Abdelkader
recenti attentati di Parigi e Tunisi,
che a noi in Europa, solo perché ebrei, è qualcosa che non avremmo più vo-
Benali, «isolare i giovani musulmani
è cambiato il clima all’interno del
luto vedere. Ogni volta che qualcuno pensa di imporre con la forza le proprie
europei e farli sentire stranieri nei lo-
centro islamico? E come è stato il
idee agli altri ritenendole le uniche vere, commette un crimine verso l’Uma-
ro Paesi serve solo a spingerli verso l’e-
rapporto con le forze dell’ordine e
nità che deve essere condannato e combattuto. Come ho più volte ripetuto
stremismo». Infatti quando un ragazzo
le autorità locali in questi anni?
partecipando ad incontri di dialogo interreligioso, questa è una battaglia che
cresce in un mondo in cui tutti disprez-
«Noi abbiamo sempre tenuto le
dobbiamo combattere insieme, non perché siamo buddisti, ebrei, cristiani o
zano la sua cultura, facendolo sentire
distanze da questi fanatismi. Dopo
musulmani, ma solo perché siamo persone, siamo donne, uomini, vecchi e
un emarginato, il richiamo all’estremi-
gli attentati di Parigi, l’atteggiamento
bambini che vogliono continuare a vivere in un mondo libero dove le diver-
smo può essere molto forte.
della popolazione è stato molto diver-
se culture possano esprimersi nel rispetto le une delle altre e insieme, tutti
so da quello in seguito all’11 settem-
insieme, possiamo riuscire a convivere in pace e con stima reciproca». (N.S.)
Niccolò Spolettini
bre. Dopo l’11 settembre abbiamo
avuto un po’ il dito puntato contro,
Video intervista / di Niccolò Spolettini
MOHAMED GUERFI: «Dopo gli attentati di Parigi
l’atteggiamento della gente è stato molto diverso
rispetto a quello dell’11 settembre: ci invitano
nelle scuole, si cerca di capire per non fare di tutta
l’erba un fascio»
invece dopo questi recenti attenta-
8
Mohamed Guerfi
Imam di Verona
ti siamo stati chiamati nelle scuo-
sti sacri? In tal caso, quali strategie
no di rispondere ad alcune questioni
le di Verona e provincia per spiegare
si potrebbero adottare?
che riguardano il nostro vissuto quoti-
cosa stava succedendo. Ci chiamano
«Nel Credo, nella fede e nella pratica
diano qui in Europa. La differenza che
per dirci: “Abbiamo capito che quello
religiosa siamo tutti uguali; nel det-
c’è invece tra sunniti e sciiti, è una dif-
non è il vostro Islam. Allora ci spiega-
taglio c’è qualche differenza perché il
ferenza di sostanza, di credo religioso.
te cos’è il vostro Islam?”. È stato mol-
contesto culturale, a seconda dell’a-
All’interno della nostra comunità isla-
to proficuo far conoscere la comunità
rea geografica, è diverso. La nostra re-
mica noi viviamo un confronto inter-
che vive qua, e ricordare che le prime
ligione cerca di stare ferma nei princi-
culturale, perché non abbiamo un’u-
vittime del terrorismo, soprattutto
pi, però si cerca di adattarla al modello
nica nazionalità, abbiamo persone
– Imam Guerfi, attualmente quanti
circa 800 persone. Ci sono del resto
affluenza di persone nei centri»
da parte dell’ISIS, sono i musulmani
culturale della società in cui viene pra-
dal Marocco, dalla Mauritania, dall’Al-
musulmani sono presenti a Verona
persone che frequentano altri cen-
– E come è strutturata l’organizza-
stessi. Con le forze dell’ordine c’è una
ticata. Se abbiamo delle questioni da
geria, dalla Tunisia, dall’Egitto, dal-
e provincia? Quanti frequentano la
tri culturali; a Verona e provincia ab-
zione all’interno della moschea?
grandissima collaborazione, come c’è
discutere, ci basiamo sui principi con-
la Libia ecc. Gestire questa comunità
moschea?
biamo infatti 15 centri culturali. Non
Come viene eletto l’imam?
sempre stata; per la nostra stessa si-
divisi qui in Europa, non quelli adottati
variegata non è facile: dobbiamo ag-
«A livello di Verona e provincia secon-
tutti i musulmani frequentano il no-
«Noi siamo un centro culturale, non
curezza hanno messo sotto sorve-
in Arabia Saudita o in altre zone dell’A-
grapparci alla fonte, alla base, perché
do le statistiche forniteci dal CESTIM
stro centro perché il bello della prati-
una moschea. Tutti la chiamano mo-
glianza il centro culturale.”
frica. La Federazione delle Comuni-
su quella non siamo divisi, mentre ne-
sono più o meno 35000. Nel nostro
ca religiosa islamica è che uno non è
schea, ma in realtà a livello naziona-
– In riferimento alla molteplicità
tà Islamiche in Europa ha costituito il
gli usi, nei costumi e nelle tradizioni,
centro abbiamo un flusso settima-
obbligato a pregare nel centro cultu-
le ci sono solo due moschee: una a
di correnti di pensiero all’interno
Consiglio della ricerca del parere giu-
ognuno nel privato fa quello che vuo-
nale di 2000 persone, ma il momento
rale, può pregare anche a casa o sul
Milano e l’altra a Roma. Ci sono dei
dell’Islam (sunniti, sciiti, sufi…) ,
ridico, che raggruppa 45 sapienti, che
le. Viviamo già questa multiculturalità,
clou è rappresentato dalla preghie-
posto di lavoro. Comunque è nel pe-
centri culturali, ognuno dei quali con
è possibile che ci sia all’origine un
vivono in Europa e conoscono quindi
che vediamo poi presente anche nella
ra del venerdì con una presenza di
riodo del Ramadan che c’è maggiore
il suo statuto. Il nostro, ad esempio, è
problema di interpretazione dei te-
bene la realtà europea. Costoro cerca-
nostra società italiana». (N.S)
9
NUTRIRE IL PIANETA
energia per la vita
Un’occasione di incontro tra diverse culture e diversi stili di vita
per informare e discutere sul tema dell’alimentazionee e più in generale
del rapporto tra uomo e natura. Attesi 20 milioni di visitatori
10
La sfida è capire
come l’uomo, oltre
a nutrire se stesso,
possa anche nutrire
il pianeta, ovvero
la fonte stessa del
suo nutrimento.
Dagli equilibri futuri
tra uomo e natura
dipenderà infatti la
sopravvivenza della
vita umana
un numero impegnativo da gestire dal
nità si serve dei suoi frutti. Un rappor-
punto di vista organizzativo; i picchi di
to costante, ma messo in pericolo dal
visite sono previsti per giugno e per ot-
recente aumento dell’inquinamento
tobre. Gli stranieri attesi dovrebbero
e dello sfruttamento speculativo dei
attestarsi tra i 6 e gli 8 milioni, la mag-
terreni. Dagli equilibri futuri di questo
gior parte provenienti dall’Europa.
rapporto tra uomo e natura dipenderà
Bisognerà, tuttavia, vedere se verrà ri-
la sopravvivenza della vita umana sul
spettato il tema Nutrire il Pianeta,
nostro pianeta.
Energia per la vita o se l’esposizione
Enrico Perini
diventerà una vetrina pubblicitaria per
le grandi multinazionali del cibo. L’oncologo Franco Berrino esprime le sue
perplessità a riguardo: «Expo sarà una
grande fiera di promozione di cibi che
non fanno bene alla salute.[..] Nutrire
il pianeta di che cosa?». Grandi aziende come la Coca-cola e McDonald’s, a
causa delle critiche ricevute per il tipo
164 anni dopo la prima edizione
di prodotti che distribuiscono, dovreb-
dell’Expo, nel 2015 la fiera internazio-
bero essere ammesse ad una manife-
nale è dedicata al cibo ed è ospitata
stazione come l’Expo?
dall’Italia. Un’occasione, quella di Mi-
Il tema, e la sfida, che si pone questa
lano, di incontro tra diverse culture e
esposizione è che l’uomo provi a capi-
diversi stili di vita, per informare e di-
re come, oltre a nutrire se stesso, pos-
scutere sul tema dell’alimentazione.
sa contemporaneamente nutrire il pia-
Novità di quest’anno è l’introduzio-
neta, ovvero la fonte stessa del suo
ne dei cluster, padiglioni monotema-
nutrimento. E’ la natura che da seco-
tici in cui sono raggruppati vari Pae-
li approvvigiona l’uomo senza chie-
si per comunanza di filiere alimentari.
dere condizioni o qualcosa in cambio;
Sono attesi ben 20 milioni di visitatori,
ed è da tempo immemore che l’uma-
11
NUTRIRSI BENE
per allontanare le malattie
e vivere più a lungo
12
consumo di bevande zuccherate e di
carni conservate. Le invita anche a limitare il consumo di cibi ad alta densità
calorica, cioè molto ricchi di grassi e di
zuccheri, e di carne rosse. E allora io mi
IL CIBO, CHI MANGIA SANO
VA FORTE E VA LONTANO
chiedo: ma nella ristorazione proposta
Stanno diventando sempre più frequenti libri e trasmissioni televisive ri-
all’Expo ci sono le bevande zuccherate?
guardanti il cibo. L’attenzione a questo tema è cresciuta e l’abitudine di
Ci sono le carni conservate? Perché se
mangiare sano si è diffusa tanto che, ad esempio, il numero delle persone
ci sono, chiediamoci che senso ha que-
che non assumono carne, o che lo fanno raramente, è in costante aumen-
sta Expo che ha per tema proprio “nu-
to. Ciò può avvenire per motivi culturali e ideologici, ma anche di salute.
trire il pianeta”: nutrire il pianeta di che
Sembra infatti assodato che, per stare bene non solo dal punto di vista fi-
La qualità dell’alimentazione, e quin-
cosa?».
sico, è consigliabile diminuire il consumo di alimenti di origine animale a
di dei cibi che mangiamo, è qualcosa
– Quali sono i vantaggi che si otten-
vantaggio di quelli vegetali, data la provenienza a volte dubbia dei primi
che non si può trascurare. L’attenzio-
gono invece mangiando sano?
e le proprietà nutritive dei secondi.
ne dei cittadini alla qualità dei cibi sta
Riccardo. «Sicuramente l’essere più
Tuttavia le regole non devono essere ridotte in modo semplicistico a
indubbiamente crescendo, e cresce di
lucidi e attivi sia fisicamente, sia men-
quello che sta divenendo un pensiero comune, ovvero che mangiare car-
conseguenza il mercato dei prodotti
talmente. Io li ho sperimentati sulla
ne faccia sempre male e che coloro che non la mangiano assumano sem-
detti “biologici”. Ma cosa s’intende per
mia pelle: lo stile di vita cambia total-
pre e soltanto alimenti sani. Se, ad esempio, si pensa che anche il latte
prodotti biologici? È considerata pro-
mente».
può provenire da vacche imbottite di estrogeni per aumentarne la produ-
duzione biologica quella ottenuta tra-
– Infine vorremmo un piccolo com-
zione, sorge spontanea una domanda: quali cibi sono realmente “sicuri”?
mite sostanze e procedimenti naturali.
mento sulla la frase di Ippocrate che
Probabilmente non esiste una risposta precisa, occorre semplicemente
Questi alimenti possono aiutarci perciò
avete deciso di utilizzare come slo-
stare attenti a ciò che si mangia. Dato che l’etichetta talvolta mente, in
a mantenere uno stile di vita sano.
gan per il vostro volantino pubblici-
quanto le contraffazioni sono sempre dietro l’angolo, il bisogno di sapere
Anche nel territorio di Villafranca sono
tario: “fa che il cibo sia la tua medici-
cosa giunge realmente sulla loro tavola spinge molti consumatori ad af-
presenti negozi che commercializzano
aver lavorato per un certo periodo nelle
ta proprio all’alimentazione. Che ne
na e la medicina sia il tuo cibo”.
fidarsi ai negozi di alimenti biologici, dove si possono acquistare prodot-
prodotti biologici. Uno di questi, che ha
varie fiere dedicate all’alimentazione
pensate del fatto che sia sponsoriz-
«Abbiamo usato questa frase, perché la
ti distribuiti da chi ha assistito al loro completo percorso di trasformazio-
aperto pochi mesi fa proprio a Villafran-
biologica, abbiamo deciso poi di apri-
zato da multinazionali del settore ali-
riteniamo giustissima. Noi infatti siamo
ne. Gli stessi venditori, che per primi seguono uno stile di vita caratteriz-
ca, Bionatfood, promuove in partico-
re un negozio proprio qui a Villafranca.
mentare come Coca Cola o McDonald,
quello che mangiamo, e solo se man-
zato da un regime alimentare equilibrato, rappresentano in un certo sen-
lare un’alimentazione principalmente
Siamo convinti che mancasse un nego-
che non hanno molto a che fare con
giamo in modo corretto, il corpo riesce
so un modello, che la gente è portata ad imitare. Non meno importante
vegetariana o vegana.
zio di questo tipo a Villafranca».
un’alimentazione sana?
ad essere sano. Se invece mangiamo in
è inoltre il fatto che determinate scelte alimentari contribuiscono signifi-
Spinti dalla curiosità, abbiamo deciso
– In base alle vostre conoscenze, qua-
Diego. «Quello dell’alimentazione è
modo non corretto non si creerà in noi
cativamente a proteggere l’ambiente, sfruttando al meglio le esauribili ri-
di interpellare i due proprietari, Diego
le ritenete sia il legame tra alimenta-
certamente un grandissimo business,
l’ambiente adatto ad una crescita salu-
sorse che il nostro pianeta ci offre e pensando a un futuro più sostenibile.
e Riccardo Bertoncelli, per capire me-
zione e tumori?
e i grandi colossi multinazionali trova-
tare».
Se usato in maniera adeguata, il cibo diventa in sostanza non soltanto la
glio il loro punto di vista su cibo ed ali-
Riccardo. «La mia esperienza è proprio
no facilmente spazi per farsi pubblicità
mentazione.
legata ad un tumore. È indubbio ormai
attraverso le sponsorizzazioni: hanno
– Come è nata l’idea di aprire questo
che tra tumori e alimentazione vi sia
i soldi per riuscirci. Ma se il futuro è
negozio?
una correlazione. Attraverso un cibo
davvero rappresentato da Coca Cola e
Diego. «È nata in famiglia. Siamo infatti
sano ed equilibrato si può rendere alca-
McDonald, come sarà il nostro futuro?
entrati nel mondo dell’alimentazione
lino un organismo che la maggioranza
Anche un epidemiologo come il dott.
sana in seguito ad alcuni problemi lega-
delle persone ormai ha acido. Le ricer-
Franco Berrino è convinto che Expo sia
ti al cibo e sorti in famiglia. Siamo stati
che in questo ambito hanno mostrato
una grande fiera di promozione di cibi
spinti perciò ad approfondire le nostre
che un ambiente acido favorisce lo svi-
che non fanno bene alla salute».
conoscenze riguardo il rapporto tra sa-
luppo dei tumori».
Riccardo. «Vorrei ricordare che il Codi-
lute e alimentazione. Il nostro interesse
– Da pochi giorni è stata aperta a Mi-
ce Europeo per la Prevenzione dei
è poi cresciuto al punto tale che, dopo
lano Expo 2015” esposizione dedica-
Tumori esorta le persone ad evitare il
Sara Renzi
nostra medicina, ma anche quella dell’intera Terra.
Davide Bonfante
13
Social Day,
#cambiare
le regole
La voglia di mettersi
a disposizione
per gli altri, di
sporcarsi le mani, di
condividere assieme
una felicità diversa,
di cambiamento;
l’emozione della
solidarietà: il Social
Day è tutto questo e
molto altro.
cooperazione e sviluppo scelto dai ra-
pegno diretto degli studenti delle scuo-
gazzi stessi. Nel nostro liceo è stato
le di ogni ordine e grado in una giornata
scelto il Progetto MAMMA! in Burkina
di lavoro al posto della normale attività
Faso, contro la malnutrizione.
scolastica. I proventi finanziavano pro-
Lo scopo della giornata è quello di sen-
getti umanitari nell’Europa dell’Est (in
sibilizzare il proprio paese invitandolo
particolare nella ex Yugoslavia). Fu poi
ad attivarsi in iniziative solidali, ma allo
nel giugno 2006 che alcuni giovani vo-
stesso tempo anche di promuovere un
lontari del territorio bassanese, venuti
Questi i numeri del Social Day
intenso processo di cittadinanza attiva
a conoscenza di un’iniziativa di un’as-
2015. Hanno aderito 72 realtà,
per dare l’occasione di sperimentare la
sociazione giovanile tedesca denomi-
fra aziende del territorio ed enti
bellezza dell’impegno dedicato a chi ha
nata Schueler Helfen Leben, intro-
collegati al Comune di Villafran-
più bisogno.
dussero il Social Day anche in Italia.
ca. 207 sono stati i ragazzi par-
L’iniziativa del Social Day, nata in Scandinavia negli anni ’60, prevedeva l’im-
CI SIAMO
SPORCATI
LE MANI?
ECCOME!
tecipanti alla formazione e 139
Eleonora Tratta
ragazzi partecipanti anche alla giornata d’azione del 18 aprile. Sono stati raccolti 4651 euro
(di cui il 90% andrà al progetto Mamma! in Burkina Faso e il
10% al progetto Salvaterra di Libera a Badia Polesine. Un risultato ottimo! Complimenti a chi
ha dato la sua disponibilità e ha
avuto l’opportunità di mettersi
in gioco in questa bellissima iniziativa! Ognuno nel suo piccolo
ha contribuito alla formazione
di una città più sensibile, attenta ed informata! (E.T.)
Durante la giornata del Social Day del
18 aprile, a cui quest’anno hanno partecipato le città italiane di Verona, Vicenza, Treviso, Padova, Torino e Milano, i ragazzi di quarta superiore del
Liceo Enrico Medi di Villafranca hanno
realizzato un’attività presso case di privati, negli ambienti o negli enti pubblici, della durata di 6 ore. I datori di lavoro disponibili hanno poi offerto una
ricompensa destinata a un progetto di
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DAL PERÙ ALL’ITALIA,
I RAGAZZI DEL MANTHOC
al Liceo Medi di Villafranca
L’iniziativa è stata proposta nella nostra scuola tramite due assemblee.
Video intervista / di Arianna Mentil
La seconda, che si è tenuta il 4 aprile 2015, ha visto la partecipazione di
due giovani ragazzi provenienti dal
Perù: Nicolle Aymeé de la Cruz Nanez di 14 anni e Cristhian Aldair
Teràn Calua di 15 anni. Essi fanno entrambi parte del movimento del Manthoc (Movimento di adolescenti e
bambini lavoratori figli di operai cattolici). Quest’organizzazione, nata a
Lima nel 1976, si prefigge di difendere e promuovere i diritti dei bambini e
studi. In questo modo ho avuto la pos-
del Manthoc con le nuove generazio-
rafforzare la loro partecipazione atti-
senso di responsabilità sociale.
«Ho aderito al movimento del Man-
sibilità di trovare un luogo in cui stu-
ni. L’Italia mi ha sorpreso molto per la
va come soggetti economici, affinchè
– Nicolle, da quanto tempo aderi-
thoc all’età di 9 anni perché, essendo
diare e fare i compiti dopo il lavoro».
bellezza della sua cultura e delle sue
possano partecipare alla trasforma-
sci al Manthoc? Che vantaggi ne ri-
la più piccola di 5 fratelli, i miei geni-
– Che ruolo hai all’interno dell’or-
opere d’arte; ma ciò che preferisco
zione della loro società, con profondo
cavi?
tori non potevano contribuire ai miei
ganizzazione?
«Attualmente sono la delegata nazionale per la difesa dei diritti di bambini ed adolescenti, e sono stata scelta
è poter scambiare opinioni ed esperienze con i ragazzi delle scuole».
Eleonora Tratta
Il movimento del
Manthoc è nato a Lima
nel 1976 e ha lo scopo
di difendere, tramite il
lavoro, i diritti
dei bambini
per rappresentare 11 regioni del mio
paese».
– Cristhian, perché credi nel Manthoc?
«Il Manthoc è un’opportunità di riscatto sociale e concede ai ragazzi
di poter pagarsi gli studi, altrimenti
economicamente insostenibili. Mi ha
inoltre permesso di superare la mia
timidezza e guadagnare fiducia nelle
mie potenzialità».
– Ti piace viaggiare? Cosa pensi
dell’Italia?
«Sì, mi piace girare il mondo, ma da
adulto sono deciso a rimanere in Perù
per poter intraprendere il progetto
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LO SAPEVI CHE...
VILLAFRANCA
E IL SUO CASTELLO
VIAGGIO NEL PENSIERO:
DAI PRIMI MITI AL MULTIVERSO
Il castello è certamente il monumento più noto di Villafranca. In buone
condizioni e recentemente restaurato, è diventato centrale nella storia
La parola universo deriva dal latino universus, che significa “tutto intero”. La
e nel folklore della città, tanto che le
storia della visione umana di questo “tutto intero” ha le sue origini nei miti
maschere carnevalesche tradiziona-
cosmogonici che i popoli antichi inventarono per spiegare la nascita e l’esi-
li sono proprio il Castellano e la Ca-
stenza del mondo. In seguito si svilupparono altre ipotesi. Una delle prime fu
stellana.
il sistema geocentrico, teoria che fu sviluppata dall’astronomo alessandrino
Il castello fu eretto tra il 1199 e il 1243
Tolomeo nel suo trattato intitolato Almagesto.
e, insieme con il castello di Valeggio e la muraglia del Serraglio, che
collegava i due castelli e prosegui-
Nel XVI secolo Niccolò Copernico e Galileo Galilei introdussero invece il sistema
va fino a Nogarole Rocca, costituiva
eliocentrico. Questa teoria, in seguito unanimemente riconosciuta valida, incontrò
il cuore della difesa del territorio ve-
però inizialmente resistenze, tra le quali quella dell’’astronomo danese Tycho Brahe,
ronese contro le incursioni mantova-
che elaborò un suo sistema ancora geocentrico, detto “ticonico”.
ne. Inoltre il passaggio obbligato da
Villafranca garantiva il controllo dei
traffici mercantili e delle transumanze dirette all’alpeggio estivo sui Les-
scrivevano: et habeat (la città) unum
Romano e da Mantovani e Ferraresi).
All’inizio del Novecento l’universo appariva
sini, tanto che la città poté organiz-
castrum de foris supra fossatum inten-
Anche nei secoli successivi borgo e ca-
agli astronomi molto più grande di un tem-
zare fiere agricole sia in primavera sia
dendo che un castello doveva sorge-
stello furono teatro di scontri e deva-
in autunno.
re come isola fluviale al centro dell’al-
stazioni, le ultime delle quali ad opera
Soltanto nel 1923 le osservazioni di Edwin Hubble permisero di stabilire che
Il castello venne eretto al centro
veo del Tione.
di Napoleone e Radetzky.
una stella della Grande Nebulosa di Andromeda era troppo lontana per far
dell’alveo del Tione su una piatta-
Alla nuova città fu data una rigida or-
parte della nostra galassia. E così, con l’avanzare delle ricerche,
forma sopraelevata di circa 2 metri a
ganizzazione spaziale: gli edifici rusti-
l’universo diventò... sempre più grande.
pianta pressochè quadrata di 150 m
ci e le abitazioni vennero raggruppati
Tra gli scienziati iniziarono poi a diffondersi due teorie sull’origine del cosmo,
di lato, con torri angolari (ruotate di
in modo da determinare un borgo di
quella del Big Bang e quella inflazionaria. Queste dicono che un tempo, ca.
45°) ed intermedie, alte circa 15 m.
corti, circondato da terreni coltivati.
13,7 miliardi di anni fa, tutto lo spazio era racchiuso in un punto infinitamente
Al centro verso la città, il castello in-
Il borgo fu impostato su tre assi per-
piccolo e denso (detto “singolarità”), che ad un certo punto esplose e iniziò ad
globa alcuni edifici tra cui la chiesetta
pendicolari al corso del fiume Tione
ingrandirsi ad una velocità esponenziale, per poi rallentare ed ora riaccelerare.
del Cristo e la rocchetta, con torri an-
(le attuali Via Bixio, Corso V. Emanue-
golari e fossato, che danno sulla piaz-
le e Via Messedaglia) e furono defini-
za d’armi, ora piazza Castello.
ti 180 lotti a pettine sulle tre strade di
Alcuni scienziati ipotizzarono poi che il nostro universo fosse solo
Villafranca era stata fondata solo po-
circa 20 metri di lato per 150 di pro-
uno di infiniti altri, forse simili a bolle o a membrane: nacquero così
chi anni prima con decreto del Con-
fondità. Circa 180 famiglie si insedia-
le teorie del “Multiverso”.
siglio del Comune di Verona del 9
rono nel nuovo borgo.
E riguardo la fine dell’universo? Ci sono anche a questo riguardo
marzo 1185 a presidio del territorio
La successiva costruzione del castel-
molte teorie. Due di esse sono il Big Freeze, secondo cui il cosmo
veronese contro Mantova e con lo sco-
lo non garantì tuttavia la sicurezza del
finirà con la morte termica, e il Big Crunch, secondo cui il cosmo
po di bonificare i terreni paludosi del-
territorio. Nel 1233 e nel 1337 castel-
inizierà a collassare su se stesso e poi forse “rimbalzerà”, dando
la Campanea maior. Nell’atto fondati-
lo e borgo furono assediati ed incen-
così origine ad un nuovo Big Bang.
vo della città i Procuratori di Verona
diati (rispettivamente da Ezzelino da
po, tuttavia si pensava fosse limitato alla nostra galassia, la Via Lattea.
Tommaso Garonzi
Arianna Zuanazzi
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SELFIE
Fenomeno di massa
o esercizio narcisistico?
Le immagini rimbalzano
sui social mettendo in
comune non la propria
individualità, ma ciò
che piace alle masse
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Giornata delle lingue 2015:
Popoli e culture
a confronto
Un progetto che ha come scopo la conoscenza di culture diverse. Sono stati
11 i laboratori allestiti per presentare Cina, Bangladesh, Russia, Argentina,
Paraguay, Albania, Colombia, Bosnia Erzegovina, Romania e Nigeria
Anche quest’anno al Liceo Medi di
anni, non mancano ad ogni edizione
hanno fatto in modo che i laboratori
Villafranca si è tenuta la tradizionale
idee nuove per migliorarlo: per la pri-
non fossero semplici lezioni. Non so-
Giornata delle lingue, appuntamento
ma volta quest’anno, infatti, ogni stu-
no stati infatti delle spiegazioni di un
oramai immancabile, supervisiona-
dente di seconda ha potuto scegliere
lato qualsiasi del Paese interessato,
to e organizzato dalle professoresse
a quale laboratorio partecipare, in
bensì degli incontri nei quali i ragaz-
Se gli apparecchi fotografici rimango-
Maria Cristina Ballerini e Luisella
modo da potersi dedicare alla cultura
zi hanno avuto anche modo di speri-
no un privilegio per gli appassionati,
Bertolaso.
che lo incuriosiva maggiormente. In
mentare gli argomenti trattati: si sono
oggi gli smartphones hanno reso il fo-
Il 25 febbraio alcuni studenti, di origini
questo modo i ragazzi hanno avuto la
svolte, ad esempio, lezioni di ballo e
tografare un’operazione semplicissi-
familiari non italiane, e alcune studen-
possibilità di decidere tra 11 laborato-
degustazioni di cibi tradizionali. Qual-
ma. La fotografia ha preso così delle
tesse che hanno provato l’esperienza
ri, che hanno presentato alcuni aspet-
cuno invece ha preferito iniziare da un
connotazioni ben diverse dal passato,
di trascorrere un periodo di studio
ti della cultura di: Cina, Bangladesh,
video in lingua originale, che mostra-
poiché viene privilegiata la quantità
degli iscritti al mondo virtuale sfocia
ro e proprio mezzo di comunicazione.
all’estero, hanno organizzato una se-
Russia, Argentina, Paraguay, Albania,
va i lati negativi e quelli positivi del
di foto, alla loro qualità effettiva.
in un vero e proprio circolo vizioso,
Una fotografia che vuole mostrare
rie di laboratori nei quali spiegavano
Colombia, Bosnia Erzegovina, Roma-
proprio Paese, ritenendolo un modo
Le nuove generazioni si lasciano tra-
dove ogni “mi piace” genera il “mi
all’istante il messaggio che si vuole
agli studenti del secondo anno aspetti
nia e Nigeria.
efficace per liberare la mente del pub-
volgere da una realtà multimediale,
piace” successivo. Sembra che ogni
trasmettere, senza che sia necessaria
particolari delle culture a cui appar-
La fantasia, l’impegno degli organiz-
blico da eventuali pregiudizi ancor
che prende piede a partire dai primi
nuovo seguace, tra i propri “amici” o
un’intepretazione.
tengono o dei Paesi da loro visitati.
zatori e la libertà d’iniziativa, lascia-
prima di iniziare a parlare.
anni Duemila, con la diffusione di
“followers”, comporti un apparente
Nella società moderna, dove dilaga il
Nonostante il progetto vada avanti da
ta loro dalle insegnanti responsabili,
In ogni caso anche quest’anno il pro-
piattaforme quali Facebook, My-
incremento dell’autostima .
consumismo, le persone, anche negli
getto si è rivelato un successo: gli
space e Instagram, dove si possono
L’irrefrenabile necessità di pubblica-
ambiti più riservati, sembrano condi-
organizzatori hanno dichiarato di es-
mostrare i propri scatti. Contempora-
re Selfie per dare una certa immagine
zionate “da una sorta di legge della
neamente un rapido sviluppo tecno-
di sè o per mettere in luce determinati
domanda e dell’offerta”, secondo la
logico, ha portato all’introduzione nel
stati d’animo momentanei, non sem-
quale, offrono e mettono in luce ciò
te collaborare e scambiarsi idee su
2010 della telecamera frontale negli
pre è sinonimo di narcisismo; anzi
che risulta in linea con i canoni odier-
come organizzare le esposizioni. Gli
smartphone. Grazie all’utilizzo com-
nella maggior parte dei casi, il com-
ni, ovvero ciò che piace alle masse. In
studenti di seconda sono stati inoltre
pulsivo dei cellulari, le persone tendo-
pulsivo pubblicatore di autoscatti ri-
questo modo si può spiegare la persi-
contenti di aver assistito a due ore di-
no a non tenere per sè le foto scattate,
sulta essere l’ennesimo personaggio
stente diffusione di applicazioni per
verse, gestite da loro compagni, e di
ma preferiscono condividerle con altri
fragile in cerca di conferme dal mon-
modificare e migliorare le foto, affin-
aver avuto la possibilità di conoscere
utenti. Infatti, che si tratti o meno di
do esterno.
ché gli scatti risultino più gradevoli
altre culture in modo diverso da una
un personaggio famoso, ogni profilo
Questo nuovo tipo di fotografia, che
ad un pubblico, che ormai ha perso
spiegazione tradizionale.
su un qualunque social network ha il
è divenuto una vera e propria moda,
quasi completamente il gusto della
proprio stuolo di “amici”.
è l’espressione forse più peculiare dei
diversità.
La ricerca di approvazione da parte
giovani, i quali la utilizzano come ve-
Video intervista / Cristina Ballerini
sersi divertiti nel preparare i propri
laboratori e che è stato interessan-
Valentina Ferraro
Gaia Massagrande
Emanuele Ciccarino
21
AMBASCIATORI ONU
FLASH!
Alcuni nostri compagni hanno seguito un programma che, attraverso diversi corsi e test, li ha portati ad intraprende-
Classi quinte 2015
5a A
5a B
5a D
5a E
5a F
5a H
5a I
5a M
re una simulazione della riunione delle Nazioni Unite al palazzo di vetro di New York, tenutasi dal 2 al 10 marzo 2015.
OLIMPIADI DELLE SCIENZE NATURALI E NEUROSCIENZE
Gli alunni Davide Fornari ed Elisa Pesce si sono classificati primi alla fase regionale rispettivamente
delle Olimpiadi delle Scienze Naturali e delle Olimpiadi delle Neuroscienze.
EMMAUS: ACQUA
BENE COMUNE
Video intervista / Enrico Perini
Il giorno 6 maggio 2015 alcune classi
del Liceo Medi hanno partecipato ad
un incontro con la Comunità Emmaus
di Villafranca sul tema “Acqua bene
comune”, a conclusione di un percorso
pluridisciplinare svolto in classe . L’incontro si inserisce all’interno delle iniziative culturali promosse da Emmaus
in occasione del trentesimo anniversario della fondazone della comunità di
Villafranca.
Alessandro Veneri
22
w w w. l i ce o m e d i v r. g o v. i t
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