ponti – gli eroi dell`architettura

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ponti – gli eroi dell`architettura
SIMPLY CLEVER
CLEVER
Rivista per
i clienti ŠKODA
Edizione 2 / 2013
Ponte di Ganter
46° 17’ 46’’ N / 8° 3’ 4’’ O
PONTI – GLI EROI DELL’ARCHITETTURA
Nuovi partner
sul ghiaccio
Tanti CV per
una RS
Professionisti
al lavoro
SIMPLY CLEVER
SOMMARIO
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Ponti svizzeri
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LA NUOVA ŠKODA
RAPID SPACEBACK
Più spazio in formato compatto
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FISCHIO D’INIZIO PER
LA NUOVA PARTNERSHIP
Sponsoring degli arbitri all’insegna del fair play
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INAUGURAZIONE
DEL VELODROME SUISSE
Nuovo luogo di culto del ciclismo
14
UOMO,
MACCHINARI, MODELLI
Passione all’opera
ŠKODA,
COSTRUTTRICE DI PONTI
I ponti: ecco un’altra passione che condividiamo con questa bella terra.
La Svizzera costruisce, come illustrano le pagine seguenti, opere architettoniche audaci sopra
valli e precipizi. Noi di ŠKODA, invece, stendiamo ponti fra le esigenze più diverse.
Foto pag. 3 Manuel Rickenbacher, pagg. 4–7 Patrik Fuchs, pagg. 16–18 Manuel Rickenbacher Traduzione/revisione Diction AG Produzione Prowema GmbH, Pfäffikon
COLOFONE Editrice AMAG Automobil- und Motoren AG, Aarauerstrasse 20, 5116 Schinznach-Bad Responsabile di progetto Jeannine Micheli, Mario Montanari Realizzazione, redazione, art direction DD COM AG, Seefeldstrasse 301, 8008 Zurigo
EROI
DELL’ARCHITETTURA
Pensate solo al pluripremiato ponte fra prezzo e qualità. A quello fra spazio e potenza nella nuova
Octavia Combi RS. A quello fra comfort e tecnologia intelligente nella nuova ŠKODA Superb.
O ancora a quello fra design fresco e sportivo e spaziosità ideale per le famiglie. Sì, anche la nostra
concezione di «Clever» è una costruttrice di ponti.
Collega infatti informazione, estetica e divertimento in maniera così entusiasmante che uno dei
concorsi internazionali più importanti per i media aziendali, il BCP award, le ha assegnato
la medaglia d’argento. Un forte stimolo per noi tutti a continuare a costruire ponti straordinari fra
i vostri desideri e i nostri modelli.
Markus Kohler, responsabile del marchio ŠKODA
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neutral
Stampato
No. 01-13-121337 – www.myclimate.org
© myclimate – The Climate Protection Partnership
Alexandra Kruse visita il Teatro Dimitri
PERFORM ANCE
SUPERBI FIGLI DEL SOLE
Edizione 2/2013
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PONTI
EROI DELL’ARCHITETTURA E FIGLI DEL MINIMALISMO
I ponti sono coraggiosi e superano gli ostacoli con sicuro slancio. Sono gli eroi dell’architettura e i figli
del minimalismo; un segno a matita inarcato verso l’alto, di più non serve per illustrare il loro principio
costruttivo e per renderli riconoscibili come edifici. Quella del ponte è una struttura che ci accompagna
da millenni e si è fatta strada nella nostra lingua e nel nostro immaginario come simbolo di ciò che unisce.
Ponte di Ganter
46° 17’ 46’’ N / 8° 3’ 4’’ O
Alla crescita dell’Europa hanno contribuito in
maniera decisiva, oltre ai monasteri, anche
fiumi e ponti. Spesso gli insediamenti si concentravano proprio nelle loro vicinanze, perché era lì che si incrociavano le vie di trasporto
via acqua e via terra. Attorno ai sicuri attraversamenti fluviali sorgevano città che poi attiravano messaggeri, commercianti, viaggiatori,
artisti ed eruditi. Con il tempo, le città commerciali crebbero e raggiunsero il benessere
economico, fiorendo anche dal punto di vista
culturale. Insieme alla chiesa e al municipio, si
può dire che il ponte abbia rappresentato fino
a oggi un elemento caratteristico delle città
europee. È uno spazio aperto che attira a sé
giovani, coppie di innamorati e gente a passeggio, regalando panorami urbani che restano impressi nella memoria.
Ponte sull’Aare
47° 36’ 11’’ N / 8° 13’ 26’’ O
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Edizione 2/2013
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I PONTI PIÙ ALTI EMERGONO DAL
PAESAGGIO COME NESSUN’ALTRA
OPERA ARCHITETTONICA.
Anche per le regioni di montagna ponti e rifugi
sono stati luoghi fondamentali. Senza di essi,
il commercio sulle Alpi non sarebbe mai stato
possibile. Il fatto poi che per la costruzione di
alcuni ponti sembrasse essere servito un patto con il diavolo, dimostra quanto audaci apparissero a quei tempi progetti simili in ambienti così inospitali. E più la struttura è alta,
esile e aggraziata, più, ancora oggi, restiamo
sbalorditi da un risultato che sembra sovrumano. I ponti più alti emergono dal paesaggio
come nessun altro elemento architettonico
sa fare, si elevano al di sopra di esso e fondono
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il selvaggio della natura con le forme umane,
raggiungendo una simbiosi estetica.
In Svizzera i ponti sono ovunque, tanto che la
necessità di costruirli e l’esperienza nel farlo
ci è valsa la fama di costruttori d’eccellenza. I
ponti rientrano fra gli archetipi dell’architettura e in generale fra le prime infrastrutture in
assoluto. I primi, primitivi ponti devono essere
nati a partire dai tronchi d’albero abbattuti
dalle tempeste e caduti sopra i ruscelli. Di
legno ce n’era sempre in quantità ed era facile
lavorarlo a seconda delle esigenze. In seguito, i Romani resero popolari i ponti ad arco
di pietra, più stabili, comodi e meno
soggetti al deperimento e alle correnti. Nelle province si faceva persino
il cemento, un materiale da costruzione presto destinato a finire però nuovamente nel dimenticatoio. Le
scoperte sulla statica fatte grazie ai ponti di
pietra influenzarono tutta l’architettura, consentendo la nascita di volte e di cupole. Uno
degli apici dell’architettura è stato raggiunto
dalle esili cattedrali gotiche, le cui pareti sono
suddivise da sottili ponticelli di pietra e le cui
superfici libere sono decorate da enormi vetrate colorate. L’industrializzazione del XIX
secolo ha poi spostato ancora più in là i confini
del realizzabile, distinguendosi grazie a eleganti e leggere costruzioni in grata di ferro.
Infine, la riscoperta del cemento ha portato a
opere monumentali con estensioni che raggiungono proporzioni quasi bibliche.
I PONTI SONO SEMPRE
UNO SPECCHIO DELLO SVILUPPO
ECONOMICO E CULTURALE.
Ponti della valle dell’Aare
Viadotto della Biaschina
47° 27’ 45’’ N / 8° 9’ 46’’ O
46° 25’ 15’’ N / 8° 51’ 29’’ O
I ponti sono sempre uno specchio dello sviluppo economico e culturale di una regione, sono
monumenti di epoche e di mondi. Non solo:
fungono anche da simbolo dell’avvicinamento
all’altro, delle relazioni stabili e sicure e del
coraggio di venirsi incontro. Uniscono gli
opposti e aprono nuove strade. Di queste
considerazioni così profonde e metaforiche,
i bambini ancora non sanno niente. Eppure
i progetti per la costruzione dei ponti sono per
loro importanti occasioni per stringere amicizia sulle rive di un corso d’acqua, durante le
vacanze estive. I bambini restano affascinati
da queste creazioni perché per farle e poi anche attraversarle ci vuole coraggio. Che sia
una semplice passerella di pietra, una struttura di legno o di corda, il ponte resta comunque
una sorta di audace terra di mezzo che va affrontata, una porta verso il mondo. Così, i
bambini imparano ad abbandonare il terreno
sicuro per avventurarsi in nuovi spazi. Da giovani cominciamo a costruire ponti verso le
persone, verifichiamo cosa regge e cosa no,
dove vogliamo andare e dove invece no. Rinsaldare le direzioni prese è qualcosa che si
inizia invece a fare da adulti. In tutto ciò, superiamo gli ostacoli della vita proprio a seconda
di come è stato costruito il ponte: spesso lo
facciamo in maniera poco spettacolare, a volte drammatica, altre alla bell’e meglio e altre
ancora con sublime leggerezza.
Ponte Salginatobel
Ponte del diavolo
46° 58’ 54’’ N / 9° 43’ 6’’ O
46° 38’ 51’’ N / 8° 35’ 24’’ O
Il fotografo Patrik Fuchs viene dal distretto di Toggenburg; vive e lavora a Zurigo. Ed è andato su e giù per le
montagne svizzere a bordo della nuova ŠKODA Octavia
4x4. Comfort, grande funzionalità e sistemi di sicurezza
avveniristici rendono la Octavia una compagna convincente e affi dabile.
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Edizione 2/2013
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PIÙ SPAZIO IN FORMATO COMPATTO
LA FONDAZIONE THEODORA BATTE IL RECORD DEL MONDO
LA NUOVA ŠKODA RAPID SPACEBACK
RADUNO DI 153 CLOWN OSPEDALIERI
La nuova ŠKODA Rapid Spaceback sovverte il mercato delle compatte seguendo tutte le regole
dell’innovativa ingegneria automobilistica. Il primo modello a coda tronca di ŠKODA
in questo segmento riunisce tutte le qualità del marchio dentro un design giovane e fresco. Una bellezza
sportiva con tanto spazio per i passeggeri, per i bagagli e per i desideri di ognuno.
Dal 1993 la Fondazione Theodora allevia le sofferenze dei bambini ricoverati in ospedale.
La sua medicina: risate contagiose! Noi di ŠKODA apprezziamo il lavoro che svolge
la Fondazione e da diversi anni la sosteniamo in qualità di partner strategico. Adesso la Fondazione
stessa fa parlare di sé per un allegro record mondiale.
La Fondazione Theodora è arrivata dove molti
nemmeno osano: ha ottenuto un posto nei
celebri annali del Guinness dei primati. La missione è riuscita grazie al raduno più grande,
colorato, folle e chiassoso di clown professionisti all’opera negli ospedali, che sono giunti
da tutto il mondo e si sono incontrati a Berna
per festeggiare il ventesimo anniversario della Fondazione Theodora. Ospite d’onore, il
consigliere federale Alain Berset. Anche se
Basta guardarla di lato per farsi venire voglia di una scappatella automobilistica! A confronto con gli attuali modelli a coda
tronca, risulta più sportiva e più slanciata. Il lungo passo
(2606 mm), le linee pulite e la linea Tornado alta e affilata conferiscono alla ŠKODA Rapid Spaceback un aspetto dinamico
tutto suo. Il design giovane e frizzante caratterizza anche gli
interni. Il volante sportivo a 3 razze, i listelli decorativi di classe
e gli eleganti rivestimenti in pelle sono tutti dettagli che contribuiscono a darle quel certo non so che.
Anche per quanto riguarda la personalizzazione questa nuova
compatta è un passo avanti. L’enorme tetto panoramico in
vetro è solo uno dei tanti esempi in proposito: si estende per
tutta la lunghezza dell’abitacolo e si abbina perfettamente a
un lunotto posteriore appositamente allungato, con un risultato che garantisce ancora più viste mozzafiato.
A sorprendere è soprattutto il fatto che il design accattivante
non pregiudica gli spazi. Al contrario: sebbene la Rapid Spaceback sia 18 cm più corta della Limousine, dietro offre lo spazio
per testa e ginocchia più ampio della sua categoria.
E come se non fosse già abbastanza, anche il bagagliaio brilla
per caratteristiche d’eccellenza: quando i sedili posteriori
sono ribaltati, la Rapid Spaceback vi regala una sbalorditiva
capacità di 1380 litri per i vostri bagagli, e grazie al doppio fondo avete in un colpo solo due piani di carico orizzontali. Alla
ragguardevole spaziosità si aggiunge poi una serie di elementi che rendono ancora più piacevole affrontare la strada: il raschiaghiaccio nel tappo del serbatoio, l’alloggiamento per il
giubbotto ad alta visibilità sotto il sedile del conducente, i
contenitori per rifiuti nelle portiere, il supporto per biglietti, il
supporto multimediale, la speciale cappelliera e molto altro
ancora.
Il consigliere federale Alain Berset
Dopo essere entrati nel Guinness dei primati,
i clown si sono radunati per fare insieme quello che a loro riesce meglio: andare a trovare i
bambini negli ospedali e renderli felici. Proprio
come fanno giorno dopo giorno, settimana
dopo settimana, giocando e scherzando, con
passione e tanta sensibilità. Ognuno di loro è
un artista professionista che la Fondazione
Theodora ha addestrato con cura, dal punto di
vista psicologico, medico ma anche artistico,
per svolgere un difficile lavoro negli istituti
ospedalieri. La loro presenza travolgente regala ai piccoli pazienti momenti di gioia e li di-
Questa meraviglia di spazio compatta è disponibile in quattro
motori a benzina e due diesel. I moderni aggregati raggiungono tra i 55 e i 90 kW, risultando quindi fra i più economici ed
efficienti della loro categoria. E così la versione GreenLine
della Rapid Spaceback si accontenta di 3.8 litri di carburante
ogni 100 chilometri, con emissioni di CO2 pari a soli 99 g/km.
Il presidente di ŠKODA, Winfried Vahland, sintetizza così i pregi
del modello: «La Rapid Spaceback è una nuova compatta con
un rapporto qualità-prezzo eccezionale, chic e sportiva, spaziosa e pratica, ideale per i giovani e per le famiglie.»
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per i giudici del Guinness
dei primati è stata una
vera impresa tenere a
bada una truppa così
esuberante, il conteggio
ufficiale non lasciava
dubbi: si erano presentati ben 153 professionisti
della risata. Un record
mondiale assoluto. Congratulazioni anche da parte nostra!
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strae dalla routine dei reparti. Ciò che un
tempo nacque nell’ospedale universitario di
Losanna, ha ormai da tempo superato i confini svizzeri: i clown ospedalieri della Fondazione Theodora sono oggi al lavoro in otto diversi paesi. ŠKODA sostiene la Fondazione
Theodora dal 2004, tra le altre cose anche
con vetture appositamente decorate da artisti di fama. Tra questi ci sono nomi importanti
quali Rolf Knie, Ted Scapa, Dimitri, Rudolf
Mirer, Daniel Ambühl, Gérald Poussin, «Zusammenspiel» e JP Kalonji. I fantasiosi motivi
di questi artisti hanno reso i modelli ŠKODA,
realizzati con tanto amore, ambasciatori di
tutto rispetto della Fondazione Theodora,
aiutandola a essere sempre più conosciuta e
rispettata.
Grazie di cuore per il vostro sostegno attivo a favore della Fondazione Theodora, ad
esempio con l’acquisto dei nostri amatissimi biglietti di Natale. Scopritene di più su
it.theodora.org/it
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La regola dell’offside è quella
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la voce, anche se la si capisce
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Che si faccia inciampare l’avver
gamba, il piede,
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il braccio o la mano – la punizio
Penalità
lità di partita
Si traduce in 5 minuti di penalità da scontare
sulla
a panca puniti più l’esclusione dal resto
della partita e una partita di sospensione.
Se un giocatore viene colpito ce sbatte
violentemente contro la balaustra, l’autore
riceverà una punizione considerevole.
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Il disco di gomma dura, alto
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lpo con il pomello
Colpo
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del bastone
Il colpo con il pomello del bastone, sia esso efvamente eseguito o solo tentato, non è
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n’inezia e viene quindi sanzionato duramente.
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Chi sferra
ra un colpo al o sotto il ginocchio del giocatore avversario tenendo il corpo piegato
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Colpo
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Chi sferra un colpo col ginocchio è fortunato se
riceve 2 minuti di penalità, ma potrebbe anche
essere punito con una penalità di partita.
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Chi prende a gomitate un giocatore
avversario si guadagna alcuni minuti
di riposo sulla panca puniti.
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Rigore
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Se viene
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SIMPLY CLEVER
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ŠKODA SPONSOR DEGLI ARBITRI
SIMPLY CLEVER
Colpi dii pugno
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Carica con il bastone
Per evitare
itare questo marchio non si deve usare
il bastone
stone per sferrare un colpo all’avversario:
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gravità, può anche
essere
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sanzionata con una penalità
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di partita.
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Time-out
Ogni squadra ha diritto a 30 secondi di timeout a partita, usato di norma nelle situazioni
critiche durante l’ultimo terzo di gioco.
Penalità
tà disciplinare
Generalmente la penalità disciplinare viene
assegnata assieme a una penalità minore o
maggiore e dura di norma 10 minuti.
Edizione 2/2013
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No refs, no game! Senza arbitri non esiste il
brivido, il power play e, soprattutto, il fair play.
Con gran coraggio gli eroi con la maglia a righe
si tuffano in mezzo a bastoni e pugni volanti.
Sorbiscono stoicamente le urla di disapprovazione dei fan irritati. Ciò merita il nostro rispetto – e un
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riconoscimento
particolare da parte nostra. Per questo
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dalla stagione 2013/2014, estenderemo il nostr
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n hockeistico anche agli arbitri e all’Associazione
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e arbitri ASA. Con questa piccola guida dei gesti
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rendervi
un po’ più consapevoli delle straordinarie presstazioni
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e nostri arbitri e suscitare un po’ più di comprensione
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u l’arbitro abbia un’opinione diversa dalla vostra.
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INAUGURAZIONE DEL VELODROME SUISSE
CENTRO DESIGN DI ŠKODA AUTO
THINK
NUOVO LUOGO DI CULTO DEL CICLISMO
CLEVER
La Svizzera in bici esulta: da questa estate il ciclismo possiede una nuova fantastica arena:
il Velodrome Suisse a Grenchen. Quale promotrice appassionata di ciclismo, anche ŠKODA è entusiasta
di questo luogo di competizioni unico e della fucina di talenti da cui usciranno i futuri campioni.
Il Centro Design a Mladá Boleslav si presenta come il marchio. Nel luminoso edificio realizzato
in vetro, cemento e acciaio, i valori ŠKODA vengono continuamente rinnovati.
Il presidente della
Confederazione Ueli Maurer
Il Velodrome Suisse, inaugurato il 23 giugno, rientra tra i quattro velodromi della Svizzera che vengono tuttora utilizzati attivamente, ma con la sua pista di 250 metri è l’unico ad offrire
una forma ovale dalle dimensioni olimpiche. Pertanto, nel Velodrome Suisse vengono disputate anche gare per i titoli internazionali, che possono essere seguite da ben 2000 spettatori
seduti in tribuna. Ma questo è solo uno dei tanti aspetti. Il Velodrome si presenta come un centro d’allenamento globale per
tutti gli ambiti e gli aspetti del ciclismo. Con le possibilità che
offre per allenarsi in modo ideale diventa una seconda patria
per chi pratica mountain bike, per ciclisti su pista, ciclisti su
strada, ciclisti di BMX e triatleti. C’è tutto quello che serve per
far sì che i giovani talenti diventino i nuovi eroi della strada, essendo così perfettamente in linea con il pensiero della
Federazione ciclistica Swiss
Cycling, che di recente ha spostato la sua sede legale nel Velodrome Suisse a Grenchen. Come struttura multifunzionale, il
Velodrome potrebbe ambire a diventare un polo d’attrazione
sportiva che va ben oltre il ciclismo. Anche discipline come calcetto, palla a mano, pallacanestro, pallavolo, ginnastica e tanti
altri sport beneficiano di questa infrastruttura di altissimo livello. Diagnostica delle prestazioni, ambulatori con medici e
fisioterapisti, una zona fi tness ecc. ampliano ulteriormente
l’offerta sportiva. Con i suoi straordinari mezzi, il Velodrome si
presta inoltre ottimamente anche come luogo di prestigio per
esposizioni, saloni, conferenze, concerti e altri eventi culturali
e sociali di rilievo. Un hotel integrato nel complesso, una VIP
lounge, un ristorante con catering, un centro media e sale per
seminari sottolineano la multifunzionalità del Velodrome.
Un team di professionisti ottimamente rodati, composto da
designer, ingegneri e specialisti di tutti i settori, concepiscono
qui i nuovi modelli ŠKODA che si meritano la denominazione di
«Simply Clever». Il loro strumento principale è il cestino e il tasto «Cancella». Il Centro Design si rivela essere una fabbrica di
idee in fermento, dove la creatività e la voglia di configurare si
incontrano-scontrano, senza filtri, con il mondo dei numeri e
dei fatti, delle analisi e degli studi di mercato. Soltanto questa
fusione tra voglia di allestire e laboratorio di idee, tra passione
e perfezionismo sprigiona quelle energie che fanno avanzare il
processo di sviluppo. Se da un lato si insegue liberamente il
UN’OPPORTUNITÀ
UNICA PER
LA SVIZZERA.
piacere di sperimentare, dall’altro non si può dimenticare che
ogni dettaglio si basa su direttive del gruppo chiaramente definite e su studi di mercato eseguiti in modo scrupoloso. Tentativo dopo tentativo, inizio dopo inizio, passo dopo passo, si progettano, scartano, concepiscono e concretizzano idee. Per
valutare in modo realistico la qualità del design, nel cosiddetto
Model Shop vengono realizzati modelli in scala 1 : 1 che difficilmente si distinguono dalle auto finite.
Già in questa fase i designer lavorano a stretto contatto con gli
esperti di CAD che sviluppano i componenti sugli schermi. L’interazione perfetta tra le diverse unità è il presupposto per l’elevato standard qualitativo della gamma di modelli ŠKODA. È la
garanzia affinché ogni ŠKODA venga anche riconosciuta e vissuta come tale: nelle linee pronunciate, nella sua spaziosità,
nelle caratteristiche intelligenti.
Il «pacchetto finale» rappresenta il clou del processo di sviluppo. Si tratta di un modello in 3D nel quale intervengono tutti i
parametri importanti. Così i modelli possono essere valutati
come proiezione di realtà virtuale in un formato grande. Solo
successivamente si decide se ciò che è stato sviluppato merita
di portare il nome ŠKODA e se riceve l’«ok» per essere mandato
in produzione, oppure se la ricerca della perfezione richiede di
partire da capo.
Il complesso avviato da Andy Rihs è costato quasi 17 milioni di
franchi, pochi se si considerano il fascino e la potenzialità che
esercita! L’edificio è stato progettato e realizzato in un tempo
record di appena tre anni. Per l’imprenditore, appassionato di
ciclismo, è stato come vedere finalmente realizzato un sogno.
È convinto che il Velodrome diventerà un «monumento nazionale». E non è l’unico a pensarla così. Anche Robert Dill-Bundi,
Karin Thürig, Franco Marvulli, Urs Freuler e altri grandi del ciclismo considerano il Velodrome un’opportunità unica per la
Svizzera. Bruno Risi, leggenda del ciclismo su pista, trova le
parole giuste per esprimere il suo entusiasmo: «Il Velodrome
Suisse è una risposta affermativa al ciclismo, allo sport agonistico e alla promozione delle attività giovanili.» In veste di
sponsor del ciclismo da sempre, condividiamo con piacere la
sua opinione.
INTERVISTA ONLINE
Jozef Kabaň, responsabile design ŠKODA
www.youtube.com/watch?v=-qcOXo6jgew
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Edizione 2/2013
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PASSIONE
ALL’OPERA
Per i nostri clienti vogliamo solo il meglio! Questo è il principio che ci guida in tutti
i processi aziendali presso ŠKODA: dallo sviluppo, alla produzione sostenibile fino all’assistenza.
Un’occhiata dietro le quinte degli stabilimenti ŠKODA.
Chi ha il privilegio di vivere in prima persona i
diversi processi produttivi, non smette di meravigliarsi. La dotazione di tecnologie innovative impressiona qualsiasi visitatore. La simbiosi tra la massima competenza umana e le
prestazioni tecnologiche genera quella perfezione che presso ŠKODA scandisce il ritmo in
tutto e per tutto. Questa attenzione verso la
qualità vale tanto per gli stabilimenti presenti
nella Repubblica Ceca quanto per i centri di
produzione dislocati in Ucraina, Kazakistan,
Russia, Bosnia-Erzegovina, India e Cina.
La gestione oculata delle risorse disponibili
diventa sempre più importante. Il grande valore attribuito da ŠKODA all’ambiente si riflette
anche nel consumo di acqua per vettura prodotta: anche se dal 1999 è già stato diminuito
di circa il 60 %, entro il 2018 dovrà ridursi di un
ulteriore 25 %. È stato possibile anche ridurre
della metà la quantità di rifiuti per vettura prodotta. Nel frattempo il 90% di tutti gli scarti,
generati dalla produzione, viene riutilizzato.
Quando nel 1905 dallo stabilimento ceco di
Mladá Boleslav uscì la prima ŠKODA, la produ-
zione era ancora agli inizi. Sembrava uscita più
da un’officina che non da una fabbrica. La catena di montaggio non era ancora stata inventata. Oggi, 108 anni e circa 10 milioni di vetture
dopo, tutto è approntato alla massima efficienza. Nulla viene lasciato al caso. Ogni mossa è ben calcolata. Ogni fase è studiata nei
minimi dettagli. In un ambiente quasi futuristico nasce un modello dopo l’altro, realizzato
con la massima precisione e sulla base di
know-how, high-tech e pregiati materiali.
Ciò inizia già con la costruzione degli utensili,
una competenza chiave di ŠKODA. Qui vengono prodotti gli utensili di pressatura che conferiscono a ogni singolo pezzo in lamiera della
vettura la sua forma. L’unità di misura utilizzata
per tutto non sono i millimetri ma i micrometri.
Con una pressione enorme viene qui data forma, a partire da enormi bobine di lamiera, ai
pezzi importanti. Abili robot saldano, incollano
e piegano assieme questi pezzi che vanno a
formare la cosiddetta carrozzeria grezza; e
poiché anche i robot più efficienti perdono di
tanto in tanto il loro smalto, vengono accuratamente rimessi in sesto nell’officina robot.
Esperienza strabiliante e indimenticabile è
anche la visita all’officina presse. L’investimento di 66 milioni di euro è uno dei più moderni nel suo genere e combina grande rispetto per l’ambiente ed efficienza. Rispetto ai
sistemi tradizionali è possibile ora risparmiare
fino a un 15 % di energia.
Alcuni pezzi sono più adatti a essere sottoposti a colata che non a pressatura. Una specialità di ŠKODA è l’alluminio pressofuso che
permette una produzione estremamente efficiente dei gruppi motore. Pezzi come gli alberi
motore, che sono sottoposti a forti sollecitazioni, vengono spesso fucinati.
Lentamente ma per certo, all’auto viene conferito il suo volto inconfondibile. La tappa successiva porta nel reparto di verniciatura dove
la carrozzeria grezza viene immersa in un benefico bagno anti-corrosione. Uno strato di
riempimento prepara il fondo per la vernice
coprente che conferisce al modello il colore
desiderato. Da ultimo la carrozzeria viene sigillata con una vernice trasparente.
Nella realizzazione dei componenti viene unito ciò che va assieme. Motore, cambio, assi,
sedili, cruscotto e front end vengono installati
come un tutt’uno. Quindi arriva il momento del
cosiddetto matrimonio: l’unione di motore,
cambio e carrozzeria. La ciliegina sulla torta,
per quanto riguarda il montaggio, è rappresentata dall’equipaggiamento interno in base
alle richieste dei clienti. Dopo severi controlli
di qualità l’auto è pronta per partire e inizia il
suo viaggio verso la Svizzera, che percorre per
lo più su rotaia e nel buio della notte! A new car
is born: pronta per un altro cliente felice di ricevere la sua nuova compagna di viaggio.
CONCORSO
VINCETE UNA VISITA AGLI STABILIMENTI ŠKODA A PRAGA
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Scrivete un’e-mail con la parola «Prag» a
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a 37 litri. Grazie alle dimensioni di 34 x 50 x 22 cm, è
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mano in aereo.
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primavera 2014, volo e hotel mezza pensione
con due pernottamenti inclusi. Come evento
di spicco vi attende una visita guidata, esclusiva e personale, nei modernissimi stabilimenti ŠKODA. Vivete in prima persona la nascita di un modello ŠKODA!
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Edizione 2/2013
www.skoda.ch
Condizioni di partecipazione: Possono partecipare tutte le
persone maggiorenni residenti in Svizzera o nel Principato
del Liechtenstein ad eccezione dei collaboratori di AMAG
Automobil- und MotorenAG e dell’organizzazione concessionaria ŠKODA. Non si intrattiene nessuna corrispondenza
riguardo all’estrazione. È escluso il ricorso alle vie legali.
Termine ultimo di partecipazione: 31 dicembre 2013. I vincitori verranno informati entro il 15 gennaio 2014.
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SUPERBI
FIGLI DEL SOLE
Io e la Superb Combi Elegance partiamo in direzione Ticino: vogliamo scoprire assieme il segreto
del Teatro Dimitri, noto in tutto il mondo. Dimitri è il clown più amato dagli svizzeri
ed è espressione della loro tradizione popolare. Dal 1971 intrattiene un pubblico internazionale con
il suo teatro, ben nascosto nella Sonnenstube della Svizzera.
Cielo, le montagne! Di primo mattino lasciamo la grigia città, a sinistra il lago di Zurigo
avvolto dalla nebbia, il pensiero corre malinconico all’estate che ormai è trascorsa. Le
giornate si accorciano, la stagione buia proietta già le sue ombre (un grande grazie alle
luci diurne, all’operoso sensore pioggia e ai
fari fendinebbia con funzione «Corner», che
illuminano per bene gli angoli). Ecco che in
lontananza vediamo comparire le prime montagne, ci immergiamo in una delicata ebbrezza musicale grazie all’impianto audio ottimamente regolato, scopriamo la sesta marcia e,
senza neanche accorgercene, siamo già in
galleria. Non oso percorrere il passo. Per una
qualche ragione le montagne mi appaiono
troppo potenti e grandi; una galleria è pertanto molto più pratica. Il momento più bello
è quando dall’altra parte il cielo apre le sue
cortine lasciando risplendere il sole come se
non fosse autunno, il tetto panoramico si
apre praticamente senza far rumore e ci si
deve fermare per indossare ancora una volta
un vestitino estivo.
La genialità del teatro ticinese. Il Ticino è il
luogo dove le case sono più colorate, le strade più strette e le persone prima di pranzare
intonano ancora un appassionato «O sole
mio». Le ore scorrono un po’ più lentamente.
Probabilmente è l’effetto terapeutico del
sole. Non sorprende pertanto che qui tutto
sia speciale. Il Teatro Dimitri è stato fondato
da un uomo che oggi ha 77 anni e che già
all’età di 7 anni decise di diventare clown, che
a 12 anni incontrò Gunda, la donna della sua
vita, che avviò una splendida carriera e porto
il teatro ad avere fama a livello mondiale. Ha
avuto tutto il tempo per crescere, lontano dal
rumore delle città, fino a diventare un luogo
d’incontro molto particolare che, in modo
giocoso e umoristico e senza ricorrere alle
parole, va ben oltre i limiti d’età, le barriere
linguistiche e le nazionalità. Unicamente con
la magia del teatro comico.
Il paesino di Verscio, tra Ascona e Locarno, è
in mano alla «danza», al «teatro» e alla «musica»: sia il teatro che la scuola per commedianti, un museo e ultimamente anche un
parco di sculture, attraverso il quale tre bam-
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bine, che sono qui per un corso estivo, stanno
correndo in colorati costumi da fata. Forse un
giorno gireranno il mondo con un grande circo, balleranno sulle funi e su palcoscenici che
promettono il mondo e festeggeranno grandi
successi.
Scatenata battaglia coi cuscini. Masha, una
dei quattro figli di Dimitri, le cui belle mani
tengono le redini della variegata azienda famigliare, mi riceve con l’apertura e la cortesia
di cui sono capaci solo le persone con un
grande cuore e abituate a strappare un sorriso sul volto altrui. Decide di mostrarmi i dintorni e si mette al volante. Le piacciono le
caratteristiche extra della Superb e sfreccia a
una velocità da togliere il fiato (nella vita privata, del resto, lo fa a bordo di una Octavia
color rosso fuoco come un naso da clown) per
le curve strettissime, scivola lungo i muri delle case come se fosse un gioco da ragazzi e fa
girare la Superb con la sicurezza e la capacità
di chi ha un’ottima dimestichezza con le leggi
della gravità. È un’artista appassionata e,
come il padre, trae il massimo da ciò che le è
innato. Nel pomeriggio seguono le prove per
un nuovo lavoro, Variété aSleep, messo in
scena dagli studenti della Scuola Teatro Dimitri; mi ritrovo sul palcoscenico in una scatenata battaglia coi cuscini, che sfinisce e toglie
il fiato solo a me – tutti gli altri sanno esattamente cosa fare per non stancarsi. La rappresentazione serale appare come l’essenza di
ciò a cui Dimitri ha dato vita, con una delicata
nota di modernità. La rappresentazione dei
commedianti principianti mi emoziona a tutti
i livelli e non mi meraviglio che in questa serata una stella cadente benedica casa Dimitri e
tutti i suoi inquilini.
Dai del gas! Tra l’altro: al ritorno abbiamo percorso il passo. Io e la Superb, soltanto noi due
(okay, la trazione integrale si è dimostrata un
pratico dispositivo e mi ha dato lo slancio necessario). Perché nel Teatro Dimitri abbiamo
imparato che tutto è possibile, se solo lo si
può immaginare. La fantasia è il vero motore
di questo mondo. E la poesia la sua benzina.
Qual è il segreto del teatro comico? Lo si può
davvero apprendere? Quali requisiti e qualità caratteriali si devono possedere?
La comicità, l’essere comici si può imparare, in
ogni caso. Ci sono determinati principi e regole che fanno sì che una situazione risulti comica. Ma, come in qualsiasi professione, ci sono
certe persone che hanno semplicemente talento. E naturalmente ci sono diversi tipi di
comicità o humour: c’è chi sa essere molto
bravo verbalmente ma meno mimicamente o
il contrario. Anche qui c’è comicità. Afferrarla
e concretizzarla è il grande lavoro che spetta
al clown e al comico. Aiuta molto anche saper
ridere di se stessi.
Qual è la sua visione per il Teatro Dimitri?
Come proseguirà?
INTERVISTA
Non è possibile dire esattamente quante persone nel Teatro Dimitri hanno già riso, pianto e
chiesto il «bis» con gioia infantile. Certo è che
intere generazioni qui si sono lasciate incantare e hanno portato nel mondo un pezzo della
magia del Teatro Dimitri. Non è possibile contare le ore di duro lavoro che stanno dietro l’organizzazione e la cura di questo prezioso bene
culturale, i litri di sudore e di passione che servono affinché la rappresentazione sul palco sia
perfetta. A questo proposito abbiamo fatto
delle domande a Masha Dimitri.
Masha, cosa significa crescere in una famiglia
piena di commedianti? È sempre divertente?
Nella mia famiglia di commedianti si è sempre
davvero badato a far sì che ci fosse un’atmosfera bella e divertente. Certi momenti seri, di
cui si ha ugualmente bisogno nella vita, hanno
un po’ faticato a farsi strada. Ma in ogni caso
ho avuto un’infanzia meravigliosa, in braccio
ai tanti artisti meravigliosi che sono passati.
Nel mio lavoro oggi posso trasmettere ad altre persone questa sensazione: la possibilità,
nel nostro teatro, di immergersi completamente nell’arte. E questo è fantastico.
Quest’estate e la scorsa siamo riusciti a mettere in piedi uno spettacolo unico, un viaggio
teatrale in treno da Verscio a Camedo, interpretato principalmente da attori amatoriali,
nel quale ha recitato anche Dimitri: è stato
davvero un grande successo. Ci sono molte
cose che vorrei introdurre nel Teatro Dimitri e
sviluppare ulteriormente. Assieme alla scuola
abbiamo allestito una valida piattaforma per
gli studenti e allo stesso tempo un palcoscenico per tanti artisti già noti. Come vuole la
nostra tradizione insegniamo uno stile soprattutto non verbale. Potrei anche immaginarmi di aprire ulteriormente il nostro teatro
per ulteriori corsi anche di altri orientamenti.
Vorrei offrire spazio a diversi generi: danza,
pantomima, musica e circo. È davvero divertente riuscire ogni volta a entusiasmare di
nuovo le persone.
Studenti della Scuola Teatro Dimitri e Alexandra in Variété aSleep
Alexandra Kruse è stilista e columniste vive a
Zurigo. www.alexandrakruse.com
Edizione 2/2013
www.skoda.ch
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Il telaio sportivo e la carrozzeria abbassata di 12 mm aumentano ulteriormente il divertimento alla guida. Tra le sfiziosità che
fanno parte dell’equipaggiamento di serie si contano vari elementi speciali, quali l’asse multibraccio di nuova concezione o
l’asse anteriore McPherson con sottostante braccio trasversale a triangolo per una tenuta di strada precisa. Il bloccaggio
del differenziale XDS, integrato nel controllo elettronico di
stabilità ESP, ottimizza la trazione delle ruote. Ciò contribuisce
a sua volta a ridurre la tendenza al sottosterzo in curva.
LA NUOVA ŠKODA OCTAVIA RS
220 CV IN TOURNÉE
Fino a 248 km/h di velocità massima. Ben 220 CV. Da 0 a 100 km/h in 6.8 secondi.
Questa è potenza pura e tuttavia è solo un aspetto della Octavia più veloce di tutti i tempi. Gli altri sono
la sua straordinaria spaziosità e la sua elevata comodità d’uso. La nuova ŠKODA Octavia
Combi RS ha messo ottimamente in luce i suoi super-talenti nell’ambito di uno speciale roadshow.
EVENTI ŠKODA
2013/2014
Si prosegue con una linea sportivo-elegante nell’abitacolo,
sottolineata dall’equipaggiamento di colore nero con un tocco
di raffinatezza dato dall’illuminazione d’ambiente integrata
nelle portiere anteriori. Ad attirare gli sguardi ci sono i sedili
sportivi nel design RS di nuova concezione, il volante a 3 razze
rivestito in pelle traforata, ma anche le strisce battitacco e i
pedali in acciaio inossidabile. Il display MAXI-DOT integrato nel
cruscotto ricalca l’esclusivo design RS. Sul volante, sulla leva
del cambio, sulle strisce battitacco, sui sedili e sui tappetini è
impresso il logo RS. Affinché non ci si dimentichi mai chi si ha
davanti: un sogno d’infanzia che è finalmente diventato realtà.
NOVEMBRE
AUTO ZÜRICH 31.10 – 3.11. 2013
L’esposizione sovraregionale dell’automobile attira di
anno in anno sempre più visitatori alla fiera di Zurigo
a Oerlikon. Dopo il salone internazionale di Ginevra, si
tratta del motorshow più grande della Svizzera. Parola
d’ordine: partecipare!
SIXDAY-NIGHTS, ZURIGO 27.11 – 30.11. 2013
Il più famoso evento del ciclismo elvetico entusiasma
ancora una volta i fan con il suo mix di sport, spettacolo
e show. Anche ŠKODA sarà presente, davanti e dietro le
quinte.
Possiamo invitarvi a un viaggio nel tempo nella vostra infanzia? La meta è il vostro negozio di giocattoli preferito, con i
modellini delle auto in vetrina. Scegliete ora nella grande
quantità di offerte un modellino. Scommettiamo che opterete
per l’auto da corsa che si trova nella scatola di grandissimo
impatto ed estremamente vistosa? Ci siamo serviti proprio
di questo effetto di seduzione per lanciare la nuova ŠKODA
Octavia RS in Svizzera. Abbiamo racchiuso la RS in una scatola
d’imballaggio di 6 x 3 x 5 metri e l’abbiamo dotata di simboli,
bandierine ed emblemi che già da lontano segnalano lo sport
del rally. Così «pimpata», la scatola assieme alla ŠKODA
Octavia RS è stata spedita in un tour, molto seguito, attraverso la Svizzera, che ha fatto tappa a Zurigo, Berna, San Gallo,
Svitto, Losanna, Neuchâtel e Lugano.
DICEMBRE
COPPA SPENGLER, DAVOS 26.12 – 31.12. 2013
La Coppa Spengler è uno degli highlight sportivi di fine
anno dal 1923, e promette emozioni forti con l’HC Davos
e altre squadre dell’hockey internazionale. Anche noi di
ŠKODA siamo fan di questo sport e, come sponsor, condividiamo l’entusiasmo del suo eccezionale pubblico.
GENNAIO
TRAINING DI GUIDA INVERNALE, AMBRÌ 27.1 – 29.1. 2014
Nei training di guida invernali presso l’aerodromo di
Ambrì si impara a gestire le sfide rappresentate da
strade ghiacciate o innevate. I corsi sono molto apprezzati, i posti presto esauriti: conviene dunque iscriversi
il prima possibile.
FEBBRAIO
TRAINING DI GUIDA INVERNALE, BOURG-SAINT-PIERRE
21. 2. 2014
Nella Svizzera francese, i training di guida a Bourg-SaintPierre godono di grande popolarità. Gli istruttori insegnano a cavarsela in condizioni di neve, fango e ghiaccio.
Si consiglia l’iscrizione quanto prima.
ORA TOCCA A VOI!
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P. Sche
E guardate un po’: il messaggio è arrivato! Con un sorriso compiaciuto i passanti e gli interessati hanno scoperto che il «marchio intelligente» ŠKODA ha anche modelli che fanno battere
più veloce il cuore dei fan della RS. Chi ha analizzato meglio da
vicino la ŠKODA Octavia RS, ha fatto un’interessante scoperta:
le emozioni e la ragione sono conciliabili tra di loro! Mai finora
lo slancio irrefrenabile aveva offerto tanto comfort, spazio e
utile praticità in una classe compatta.
Sotto il cofano della Octavia RS romba o un motore a benzina
di due litri con 220 CV o un motore diesel di due litri con 184 CV.
Due motori sportivi dalle grandi prestazioni e ben allenati! Il
benzina 2.0 l TSI catapulta la Octavia RS, con il suo cambio
manuale a 6 marce, da 0 a 100 km/h in soli 6.8 secondi. Con la
sua velocità massima di 248 km/h sorpassa la Octavia RS di
seconda generazione di 6 km/h. Il motore diesel 2.0 l TDI accelera la Octavia RS in 8.1 secondi da 0 a 100 km/h; la velocità
massima, con cambio manuale a 6 marce, è in questo caso di
232 km/h.
Il potente dinamismo si rispecchia in un nuovo linguaggio delle
forme che entusiasma l’intenditore in ogni suo dettaglio: la
caratteristica griglia della calandra ŠKODA con la targhetta RS,
le pronunciate prese d’aria con struttura a nido d’ape, il paraurti anteriore e i fari fendinebbia nel design RS, i nuovi fari al
bi-xeno di serie con luci diurne a LED integrate.
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SALONE INTERNAZIONALE DELL’AUTOMOBILE DI GINEVRA
6. 3 – 16. 3. 2014
Freundliche Grüsse
D. Roth
Il salone di Ginevra non è solo una delle piattaforme
di auto più spettacolari del paese, ma anche uno degli
show sulla mobilità moderna più significativi a livello internazionale. Ciò che succede qui fa notizia. Anche nel
2014 nuovi modelli, trend accattivanti e visioni audaci
attireranno a Ginevra migliaia di visitatori.
APRILE
TOUR DE ROMANDIE 29. 4 –4. 5. 2014
Complimenti per
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gli interessanti
interessa
a qualità
quali
reportage, la
delle fotografie, la grafica e l'impaginazione.
Personalmente ritengo però il
formato scelto troppo grande.
saluti
P. Georg
Visit rs.skoda.ch
In qualità di sponsor ufficiale, ŠKODA sarà presente anche alla gara di ciclismo più grande della Svizzera francese. Questo tour è molto amato dalle squadre che si
preparano ai grandi eventi come il Tour de France.
MAGGIO
CAMPIONATO MONDIALE DELLA IIHF, MINSK 9. 5 –25. 5. 2014
for more power
Maggiori informazioni e giro
di prova
Clever, simply the best!
E adesso
adesso, a voi la parola! Scriveteci cosa ne pensate
di «Clever». I vostri suggerimenti e le critiche ci aiutano a
rendere la nostra rivista ancora più utile e appassionante.
Mille grazie per il vostro feedback a [email protected]
Dopo il campionato, l’hockey elvetico vuole difendere il
titolo di vice campione del mondo. E forse raggiungere
la vetta. Ad ogni modo, ŠKODA sostiene il Campionato
mondiale come sponsor ufficiale dal 1993: un record
mondiale!
L. Ruberto
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Edizione 2/2013
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