Capitolato tecnico - Cassa Depositi e Prestiti
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Capitolato tecnico - Cassa Depositi e Prestiti
CAPITOLATO TECNICO PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA DELLE LICENZE D'USO DI UN SISTEMA PER IL MONITORAGGIO E LA SIMULAZIONE DEL MARGINE DI INTERESSE, IL CRUSCOTTO DI TESORERIA E LA GESTIONE DEI TASSI INTERNI DI TRASFERIMENTO E DEI RELATIVI SERVIZI MANUTENTIVI E SPECIALISTICI C.I.G. 1 Indice 1. Contesto di riferimento .............................................................................................................................3 2. Oggetto dell’appalto .................................................................................................................................4 3. Requisiti funzionali della soluzione ............................................................................................................5 3.1 Tipologie di dati .............................................................................................................................................5 3.2 Funzioni di Calcolo ........................................................................................................................................9 3.3 Tipologie di report e viste logiche (Reportistica)........................................................................................14 3.4 Altri requisiti................................................................................................................................................15 3.5 Architettura tecnico funzionale ..................................................................................................................16 3.6 Requisiti tecnici ...........................................................................................................................................17 4. Servizi Richiesti ....................................................................................................................................... 18 4.1 Manutenzione correttiva ............................................................................................................................18 4.2 Servizio di consulenza per la modellizzazione e di manutenzione evolutiva..............................................20 5. Modalità di esecuzione delle attività ....................................................................................................... 21 5.1 Manutenzione correttiva ............................................................................................................................21 5.2 Servizi di consulenza per la modellizzazione e di manutenzione evolutiva ................................................23 5.3 Garanzie e Penali per il mancato rispetto dei livelli di servizio...................................................................28 5.4 Gestione del progetto .................................................................................................................................29 5.5 Piano della Qualità ......................................................................................................................................30 5.6 Il Gruppo di Lavoro ......................................................................................................................................31 2 1. CONTESTO DI RIFERIMENTO Cassa depositi e prestiti S.p.A (CDP) opera a sostegno della crescita del Paese ed impiega le sue risorse, prevalentemente raccolte attraverso il Risparmio Postale secondo la sua missione istituzionale, in qualità di: - leader nel finanziamento degli investimenti della Pubblica Amministrazione, anche supportando le politiche di valorizzazione del patrimonio immobiliare degli enti territoriali, investendo nel social housing e sostenendo le politiche di efficienza energetica; - catalizzatore dello sviluppo delle infrastrutture attraverso finanziamenti e garanzie; - operatore centrale a sostegno dell’economia e del sistema imprenditoriale nazionale, mediante l’assunzione diretta di quote partecipative in società infrastrutturali e la sottoscrizione di quote di fondi equity infrastrutturali nazionali e internazionali. CDP, inoltre, utilizzando sia strumenti di debito che di equity, supporta le imprese strategiche e le piccole e medie imprese (“PMI”) nazionali, favorendone la crescita, l’efficienza, l’internazionalizzazione e gli investimenti in ricerca. A tale operatività si aggiunge quella relativa al finanziamento di operazioni legate all’internazionalizzazione e al sostegno alle esportazioni delle imprese italiane, attraverso il sistema “Export Banca”, che prevede il supporto finanziario di CDP, garanzie o strumenti di copertura del rischio rilasciati da SACE o altre agenzie di credito all’esportazione (ECA), da Banche di sviluppo nazionali o da istituzioni finanziarie costituite da accordi internazionali, il pieno coinvolgimento di SIMEST e delle banche nell'organizzazione delle operazioni di finanziamento alle imprese esportatrici italiane. A tale proposito, si segnala che il modello di business di CDP e la sua struttura patrimoniale presentano elementi atipici rispetto ai principali istituti bancari che comportano un rischio tasso di interesse elevato e di difficile gestione. In particolare: sul fronte del passivo patrimoniale, i prodotti di Risparmio Postale (ca. il 70% del totale delle passività) presentano caratteristiche tecniche uniche, soprattutto i buoni fruttiferi postali (BFP) che di fatto sono titoli a tasso fisso con opzione di rimborso anticipato alla pari; sul fronte dell’attivo si registra invece un’elevata incidenza della liquidità (ca. 50% del totale attivo) remunerata a tasso variabile. Ciò pone CDP in una posizione asimmetrica rispetto ai movimenti dei tassi e critica dal punto di vista della gestione dell’ALM. Per ulteriori informazioni si rimanda al sito istituzionale www.cdp.it, allo Statuto della società ivi disponibile e alla normativa di riferimento. La presente fornitura si inserisce nell’ambito dei sistemi informativi a supporto delle unità Finanza 3 e Pianificazione e Controllo di Gestione. Il software oggetto della fornitura dovrà inoltre essere utilizzabile da parte degli utenti dell’unità di Risk Management (controlli di secondo livello). Nell’ambito dell’operatività volta a gestire in maniera efficiente il profilo rischio-rendimento di CDP, risulta necessario: - disporre di un sistema che consenta analisi avanzate di sensitivity del margine di interesse, anche in ottica prospettica, rispetto a shock/scenari dei tassi: disporre di modelli di simulazione del margine in grado di incorporare ipotesi di evoluzione di volumi, composizione, caratteristiche delle poste di bilancio sotto diversi scenari di mercato che incorporino le potenziali dinamiche sia dei tassi risk-free che del costo del funding (es. spread sovrano). Queste tipologie di analisi rappresentano la base del reporting operativo per la Finanza a supporto della gestione attiva dell’ALM; - sviluppare un sistema a supporto della gestione operativa della liquidità che sia in linea con le prassi gestionali consolidate negli ultimi anni nell’ambito dell’industria bancaria (informativa ad alta frequenza, giornaliera, della posizione di liquidità complessiva sia a breve che a mediolungo termine), e che permetta di calcolare metriche allineate con le più recenti normative internazionali utili ai fini del monitoraggio del rischio di liquidità; - ridefinire ed integrare nei sistemi informativi aziendali il framework gestionale di Tassi interni di trasferimento (TIT) (costituito da guidelines, policy, strutture organizzative e sistemi) al fine di rappresentare correttamente il contributo di ciascuna unità di business ai risultati reddituali di CDP, distinguendolo da quello delle attività di raccolta e gestione operativa dei rischi. Il framework di TIT costituisce la base dei processi e delle metodologie di pricing risk adjusted che incorporano la remunerazione di tutte le componenti di rischi finanziari (tasso, liquidità) e di credito. 2. OGGETTO DELL’APPALTO Oggetto dell’appalto è la fornitura di un sistema per il monitoraggio e la simulazione del margine di interesse, il cruscotto di Tesoreria e la gestione dei tassi interni di trasferimento (di seguito ‘Sistema’) e dei relativi servizi professionali. L’oggetto della presente procedura riguarda in particolare: a) Fornitura delle licenze d’uso a tempo illimitato di un sistema a supporto delle elaborazioni 4 di Finanza e Pianificazione e Controllo. L’operatore economico dovrà avere la proprietà intellettuale del software oggetto della fornitura e dovrà garantire il suo funzionamento e la completa fruizione di tutte le funzionalità descritte. Le licenze dovranno prevedere una possibilità di utilizzo “multi-site” e “multi-azienda” con un numero di utenti licenziati fino a 60 durante l’erogazione della fornitura. L’estrazione, la trasformazione e l’alimentazione dai sistemi alimentanti di CDP al modello dati necessario per il software oggetto della fornitura sono a carico del Fornitore. b) Servizi di manutenzione correttiva. Tali servizi andranno erogati per 5 anni e copriranno tutte le funzionalità del sistema (sia quelle native, sia quelle sviluppate successivamente con la manutenzione evolutiva). c) Servizi specialistici di consulenza per la modellizzazione, e manutenzione evolutiva, da attivare con modalità a “task” (vedi par.5.2). Tali servizi verranno attivati su specifica richiesta di CDP tramite attività progettuali preventivamente concordate e validate da CDP. Per queste attività è stato previsto un plafond complessivo di spesa durante l’arco del contratto. 3. REQUISITI FUNZIONALI DELLA SOLUZIONE I requisiti funzionali saranno nel seguito dettagliati sulla base dei tre ambiti: Tipologie di dati Funzioni di calcolo Tipologie di report e viste logiche Per tutti gli ambiti di analisi, oltre alle elaborazioni di tipo “batch” in cui il software elabora un insieme di dati predisposti allo scopo e produce un insieme di report, devono essere possibili elaborazioni in modalità “interattiva”, in cui l’utente possa simulare gli effetti di operazioni aggiuntive (anche di tipologie diverse da quelle elaborate in modalità “batch”) e/o scenari di mercato alternativi. 3.1 Tipologie di dati I dati necessari per l’alimentazione sono così strutturati: Operazioni disposte da Tesoreria e Finanza, quali: Compravendita Titoli di Stato Compravendita Titoli (altri) 5 Depositi Attivi/Passivi Depositi vincolati Depositi a Vista Marginazione con Cassa Compensazione e Garanzia (CC&G) Repo Attivi/Passivi MTN (Medium Term Note)/Buyback Commercial Paper/Buyback IRS CCS Options/Swaptions/cap-floor Futures Basis Swap Collaterals Giroconti / girofondi Derivati a breve termine (FRA e OIS) Compravendita azioni e opzioni Operazioni gestite da altri desk/aree che impattano la liquidità, quali: Raccolta Postale e retail (BFP, libretti postali, Piani di risparmio, certificati di deposito, certificati di investimento) Finanziamenti Partecipazioni Informazioni di mercato, quali: Prezzi Tassi puntuali Tassi andamentali (curve) Tassi di cambio Matrici di volatilità Anagrafe degli strumenti finanziari Dovrà inoltre essere possibile gestire valute diverse dall’Euro inclusa tutta l’operatività Forex (FX), quale: Forex swap Spot Outright Opzioni su cambi Le informazioni di base necessarie sono già normalmente contenute nei diversi sistemi 6 operazionali preposti alla gestione delle diverse tipologie di operazione. E’ necessario che siano recepite e rese disponibili dal sistema una serie di informazioni quali: Tipo operazione Importi, ammontari e segni Componenti dell’operazione (nozionale, flussi anticipati/posticipati, flussi regolari, premi, ratei); per i piani di ammortamento dovranno essere gestiti, per alcune tipologie di strumenti, sia piani di ammortamento contrattuali che piani di ammortamento cd. “comportamentali” (sulla base delle funzionalità applicative) Prezzi dell’operazione Date di regolamento Tipologia di tasso e di indicizzazione Date di repricing contrattuali Date di repricing comportamentali Date di stacco cedola Tipologia di gestione/Società di riferimento Portafoglio/Categoria contabile Conti di regolamento/typology Controparti Per quanto riguarda la Raccolta Postale i dati fondamentali sono: BFP Importi per Serie (sufficienti dati aggregati) Caratteristiche finanziarie Profili di rimborso Libretti Outstanding per tipologie (es. Partite Vincolate Offerta Supersmart) Caratteristiche finanziarie Per quanto riguarda l’attivo sotto forma di Finanziamenti i dati fondamentali sono: Operazioni singole (importi rilevanti) o Beneficiario o Numero di Operazione o Tipo prodotto Operazioni aggregate per Tipo Prodotto omogeneo (importi sotto soglia) Importi e flussi Date di erogazione / regolamento-pagamento 7 Tipologia di tasso e di indicizzazione Eleggibilità per il rifinanziamento in Banca Centrale Informazioni regolamentari (es. Basilea 3/LCR Atto Delegato) e gestionali (es. unità organizzativa) Ente debitore/Ente pagatore. A titolo esemplificativo, si riporta nella seguente tabella l’elenco delle Entità della base dati di input: Entità Contenuto Anagrafica dei contratti. Contiene i dati dei seguenti sistemi/applicazioni: ABACO, CONTRATTO Alm dinamico BFP, Finanziamenti, FORP, Murex, Orizzonte, ROB, SIPA. Tabella ponte fra i contratti, le posizioni e i piani di ammortamento. Contiene i dati ITEM_CONTRATTO dei seguenti sistemi/applicazioni: Finanziamenti, FORP, Murex, Orizzonte, SIPA. Condizioni contrattuali. Contiene i dati dei seguenti sistemi/applicazioni: CONDIZIONE Finanziamenti, FORP, Murex. Condizioni degli item contratto. Contiene i dati dei seguenti sistemi/applicazioni: CONDIZIONE_ITEM Finanziamenti, FORP, Murex. Anagrafica delle sottocategorie dei prodotti. Contiene i dati dei seguenti PRODOTTO sistemi/applicazioni: ABACO, Finanziamenti, FORP, Murex, Orizzonte,ROB, CC. Anagrafica delle categorie dei prodotti. Contiene i dati dei seguenti CATEGORIA_PRODOTTO sistemi/applicazioni: ABACO, Finanziamenti, FORP, Murex, Orizzonte,ROB, CC. Anagrafica delle controparti. Contiene i dati dei seguenti sistemi/applicazioni: CONTROPARTE Anagrafica delle controparti, Finanziamenti, Murex. Piani di ammortamento. Contiene i dati dei seguenti sistemi/applicazioni: T_CASHFLOWS Finanziamenti, FORP, Murex. Emesso e saldo. Contiene i dati dei seguenti sistemi/applicazioni: Finanziamenti, T_ACTUALS_POSIZIONI FORP, Murex, Orizzonte, SIPA. Flussi delle operazioni. Contiene i dati dei seguenti sistemi/applicazioni: FORP, T_ACTUALS_OPERAZIONI Murex. TIPO_OPERAZIONE Anagrafica delle operazioni. Contiene i dati dei seguenti sistemi/applicazioni: FORP. Opzioni per le serie dei buoni postali. Contiene i dati dei seguenti OPTION_EXOTIC_DETAILS sistemi/applicazioni: Murex. Curve di rimborso dei buoni postali. Contiene i dati dei seguenti sistemi/applicazioni: ARRANGMENT_RP FORP. Bande dinamiche dei buoni postali. Contiene i dati dei seguenti sistemi/applicazioni: DYN_BAND_RP Alm dinamico BFP. Valutazione delle controparti. Contiene i dati dei seguenti sistemi/applicazioni: RATINGS ABACO, Anagrafica delle controparti. Saldi delle partite vincolate Libretti. Contiene i dati dei seguenti sistemi/applicazioni: RP_PARTITE_VINCOLATE FORP. 8 Il sistema dovrà quindi essere in grado di modellizzare e gestire tutte le forme tecniche presenti nel bilancio di CDP, nonché avere adeguata flessibilità per gestire tutti i nuovi prodotti che nasceranno successivamente ovvero le modifiche sui prodotti esistenti, garantendo che le elaborazioni dei dati prodotte dal sistema riflettano correttamente le peculiarità dei prodotti e delle poste di bilancio di CDP. 3.2 Funzioni di Calcolo Come detto in precedenza il sistema sottende non solo funzionalità di organizzazione e strutturazione delle informazioni per il reporting, ma anche il calcolo e la valutazione di informazioni che, partendo dai dati “grezzi” delle diverse operazioni in portafoglio, permettano l’analisi di sintesi delle posizioni aggregate e della loro evoluzione nel tempo. Laddove appropriato, le funzioni di calcolo dovranno considerare, oltre alle caratteristiche contrattuali delle poste di bilancio, modelli comportamentali adeguati a rappresentare le specifiche caratteristiche dei prodotti di CDP, e in particolare dei buoni fruttiferi postali e dei libretti postali. Dato che i modelli comportamentali normalmente utilizzati in ambito bancario potrebbero risultare non direttamente applicabili, dovrà essere possibile personalizzare la soluzione per modificare i modelli comportamentali o sostituirli con modelli appositamente disegnati. Il software dovrà avere le seguenti funzionalità (Moduli A, B, C, D e Reportistica) obbligatoriamente presenti nella versione base. Il software deve effettuare: a. Analisi del margine di interesse (Modulo A) Effettuare analisi di gap, margine di interesse statico e dinamico, redditività e calcolo della sensitivity del margine a movimenti del mercato. Analisi di scenario e di stress per margine e gap rispetto al rischio tasso ed inflazione, con possibilità di simulare l’impatto di nuove operazioni per supportare il monitoraggio periodico e la gestione (operativa) della posizione di Rischio di Tasso. Fornire una rappresentazione del Banking Book funzionale alla gestione operativa dei rischi strutturali, ovvero definire un’articolazione delle posizioni per aggregati/book omogenei sotto il profilo del fattore di rischio sottostante (ovvero della modalità di copertura mediante strumenti derivati). Dovrà essere possibile gestire in maniera disgiunta il Book a tasso fisso (a sua volta aperto tra breve termine e medio-lungo termine) e il Book a tasso variabile, trasferendo le poste in base al Tasso Interno di Trasferimento (TIT) calcolato secondo le regole definite internamente e quantificando il margine finanziario c.d. “chiuso” (derivante da posizioni completamente finanziate) e c.d. “aperto” (simulazione ottenuta dal funding di posizioni a condizioni di mercato). La parametrizzazione della struttura dei Book e della relativa operatività assegnata dovrà essere facilmente gestibile dall’utente, al fine di effettuare simulazioni anche di tipo organizzativo (es. 9 articolazione per aree di rischio). Dovrà essere possibile evidenziare il margine di contribuzione dei Book a tasso variabile e tasso fisso, evidenziando le componenti del margine di contribuzione derivanti dalla componente “tasso di interesse” e “funding spread”. La previsione del margine di contribuzione (prospettico) dei Book, dovrà prevedere: Valutazione della componente delle operazioni in essere e della nuova produzione simulata. Dovrà essere possibile simulare automaticamente la nuova produzione riflettendo la composizione finanziaria dello stock delle operazioni in essere (e.g. mix tasso fisso/tasso variabile, composizione per durata originaria delle operazioni etc. al fine di mantenere una ipotesi consistente di “roll-over” dell’operatività in essere), ad eccezione delle ipotesi relative allo spread. Analogamente, dovrà essere possibile simulare agevolmente nuove operazioni di hedging tramite IRS Generazione di internal deal fittizi (cost of carry/chiusura di bilancio) per ogni singolo Book, aventi come controparte interna il Book di Tesoreria Rappresentazione, sia per l’analisi di liquidità sia per l’analisi di competenza economica, riflettendo le caratteristiche contrattuali dei contratti e le componenti “comportamentali” Articolazione per Currency (Euro vs altre divise) Nell’ambito del Book a tasso variabile, è possibile una gestione puntuale delle diverse regole di pricing (fixing analysis) e delle medie aritmetiche dei tassi tra cui BoT, Rendistato, Euribor. L’elaborazione di una gap analisys di breve periodo, relativa sia a Gestione Separata che a Gestione Ordinaria, permetterebbe a Finanza di identificare l’esposizione al rischio base implicito nella dinamica di repricing delle poste a tasso variabile. Tale analisi consentirebbe l’implementazione di una gestione attiva di breve termine che comporterebbe una minore stagionalità del margine di interesse per quelle poste. In particolare, è richiesta: Possibilità di articolare un bucketing giornaliero, per l’analisi sia del refixing (fixing dei tassi indice) sia del repricing delle cedole (inizio della relativa componente economica di competenza contabile), gestendo adeguatamente sia la day count convention/business day convention delle operazioni che i relativi calendari di riferimento (es. target). Tali funzionalità sono necessarie al fine di rendere possibile l’identificazione delle posizioni di rischio analitiche, e rendere possibile l’hedging puntuale delle esposizioni più rilevanti. 10 Rappresentazione, refixing e repricing cedolari, per le poste a tasso variabile, nell’arco di un orizzonte temporale definito dall’utente (esempio: 1 anno), al fine di identificare i refixing futuri e rendere possibile l’hedging tramite contratti forward quali i FRA, OIS, etc. Consolidamento della componente di margine già passata per l’anno corrente delle poste a bilancio ed analisi di scenario per il periodo residuo. L’analisi di redditività dovrà tener conto di entrambe le componenti. Gestione di piani di rimborso dinamici ed opzionalità di rimborso variabili nel tempo. Dovrà inoltre essere interamente “customizzabile” secondo le metodologie scelte da CDP per i modelli comportamentali. Possibilità di effettuare simulazioni al fine di valutare gli impatti sulla redditività delle evoluzioni dei tassi di mercato, delle strategie operative proposte da Finanza (es. micro o macro hedging) e delle eventuali estinzioni anticipate, rinegoziazioni, ristrutturazioni anche massive di finanziamenti in essere. Il sistema dovrà consentire i) la storicizzazione, con un’adeguata profondità temporale, dei dati di input (a cadenze predefinite dall’utente e “on demand”), delle configurazioni delle simulazioni e dei risultati e ii) le simulazioni di scenario a date passate ed il confronto dei risultati delle diverse simulazioni per analisi multi-periodo. b. Posizione di Liquidità aggiornabile anche real-time (Cruscotto di Tesoreria) (Modulo B) Elaborare i dati di gap e riserve necessari al monitoraggio della liquidità a breve, medio e lungo termine. Il sistema deve soddisfare le seguenti esigenze operative per le distinte Gestioni (Separata ed Ordinaria): • il consolidamento quotidiano della posizione di liquidità complessiva, con indicazione dei saldi e delle esigenze di liquidità; • il controllo dell’andamento periodico della Riserva Obbligatoria (ROB); • il controllo dello scadenziario di pagamenti ed incassi nel breve, medio e lungo periodo; • la gestione di operazioni chiuse sul Mercato Interbancario di Depositi, dei Repo e Titoli Governativi; • la gestione di strumenti di copertura di Money Market; • il monitoraggio quotidiano della generazione del margine operativo; • l’elaborazione e la presentazione della reportistica gestionale ed istituzionale; 11 • il calcolo previsionale e il fixing del tasso di remunerazione del conto corrente di Tesoreria, nonché il tasso di remunerazione dei conti correnti e dei depositi a vista. In particolare è possibile: gestire il previsionale per la liquidità operativa sia a breve che a medio e lungo termine, in linea con le esigenze operative della Finanza e con quanto specificatamente richiesto dal MEF e da Banca d’Italia; gestire il portafoglio di collateral per l’accesso al rifinanziamento in Banca Centrale Europea, al Mercato Interbancario Collateralizzato, MIC, e in genere al mercato dei repo; gestire gli attivi collateralizzati e il pooling dei titoli (Abaco); misurare l’esposizione al rischio di liquidità in un contesto di normal course of business e in scenari di stress; calcolare gli indicatori gestionali per la misurazione del rischio di liquidità previsti da Basilea 3 (LCR e NSFR); calcolare gli indicatori gestionali per la misurazione del rischio di liquidità previsti dalla normativa europea (LCR/Delegated Act e SFR); monitorare gli indicatori di preallarme per l’attivazione del Contingency Funding Plan (CFP); supportare l’attività di presidio della liquidità e di determinazione del buffer di liquidità; supportare il monitoraggio dei limiti di liquidità a breve, medio e lungo termine; supportare i processi di analisi e diversificazione di funding plan. L’analisi di liquidità dovrà prevedere la possibilità di effettuare sia analisi “statiche” (es. counterbalancing capacity e liquidity ladder) sia analisi “dinamiche” (funding plan), replicando, in modo analogo all’analisi prospettica del margine di interesse, la composizione dello stock in essere (ipotesi di roll-over); le funzionalità necessarie, in ottica di simulazione dinamica della liquidità, comprendono: identificazione dei pool di collateral per il rollover delle operazioni di secured funding; articolazione per Currency (Euro vs altre divise); calcolo degli indicatori prospettici di liquidità regolamentare (LCR/NSFR), a supporto delle simulazioni di funding plan. Ulteriore requisito (migliorativo) è costituito dalla possibilità di monitorare l’assorbimento delle linee di credito assegnate a ciascuna controparte di mercato dalla regolamentazione interna (Regolamento Rischi) nell’ambito dell’operatività a breve termine. Il software dovrà essere in 12 grado di creare una maturity ladder della linea di credito non impegnata, in linea con le regole di assorbimento interne, per ciascuna controparte di mercato, sia ex post che ex ante, ovvero deve essere in grado di effettuare simulazioni di impatto di eventuali nuove operazioni sull’esposizione in essere. c. Gestione e calcolo dei Tassi interni di Trasferimento (TIT) (Modulo C) Rendere possibile il calcolo e la riconciliazione dei TIT per le singole unità d’affari, implementando un modello avanzato di TIT a supporto della corretta valutazione della redditività associata alle diverse aree di gestione, alle unità organizzative ed alle varie macro-categorie di prodotti. Il modello permette quindi di esplicitare i costi di gestione delle posizioni (raccolta e impiego) in termini di copertura dei rischi (tasso, liquidità, ecc.) attraverso l’attribuzione alle diverse business unit di un TIT dei fondi che consenta un razionale ed adeguato processo di pricing dei prodotti: tale sistema tiene conto della soglia di tolleranza al rischio di liquidità fissata, nonché degli altri strumenti di gestione ed attenuazione del rischio di liquidità adottati. In sintesi, dovrà essere possibile: identificare la componente “Rischio di Tasso” separatamente dalla componente “Rischio di Liquidità/Funding Spread”; adottare, con funzionalità parametricamente gestibili dall’utente, diversi criteri di calcolo dei TIT (modello maturity match, refixing/repricing per poste a tasso variabile, gestione di eventuali posizioni step up/step down etc); calcolare e storicizzare i TIT sia per lo stock delle operazioni in essere (c.d. “bonifica dei margini di contribuzione”), sia per la nuova produzione; utilizzare agevolmente i TIT calcolati dal sistema nelle analisi consuntive e previsive descritte in precedenza (in particolare analisi del margine di interesse). d. Rendicontazione del margine finanziario ALM (Modulo D) Esprimere la redditività ex-post (effettiva e figurativa) sia in termini di margine finanziario (ratei con logica contabile) sia di Profit and Loss (P&L, valutazione con logica mark-to-model/market) e fornire una rappresentazione gestionale mediante la misurazione e l’attribuzione del contributo economico generato da ogni business unit. Questi requisiti comportano che siano presenti alcune Funzioni di Calcolo e Trasformazione dei Dati: 13 calcolo di ratei e risconti giornalieri; calcolo dei saldi puntuali, saldi medi e relativi interessi di competenza (sia al tasso effettivo sia ai TIT, distinti nelle componenti “Rischio Tasso” vs “Funding Spread”); storicizzazione del risultato gestionale a livello giornaliero, settimanale, mensile, trimestrale, annuale 3.3 Tipologie di report e viste logiche (Reportistica) La soluzione si pone, infine, come obiettivo la realizzazione di alcune famiglie di report orientate al supporto dell’operatività “day by day”, alla verifica della maturazione del margine e del suo andamento prospettico, nonché alla rassegna delle informazioni verso Banca d’Italia, verso l’Area Finanza ed i Controlli Interni. I report dovranno disporre di funzionalità di “slice and dice” (disaggregazione/aggregazione) dei dati permettendo alcune fondamentali dimensioni di analisi: analisi nel tempo, secondo le normali date di calendario e le scadenze di Mercato (1d, 2d, 3d, 1w, 2w, 1m, 2m, 3m, 6m, 1y, 2y, 3y, 5y, etc.); analisi del complesso delle posizioni e dettaglio per tipologia di gestione/conto (e.g. Gestione Separata, Gestione Ordinaria, Società Partecipata, etc.); analisi per classificazione contabile; analisi per raccolta, impieghi e tipologia di operazione; analisi per tipologia di tasso di riferimento; analisi per valuta (Euro e altre divise); altre analisi configurabili dall’utente. La rappresentazione delle informazioni contenute nelle diverse viste così configurate nei diversi report dovrà essere in forma tabellare e, generalmente, anche in forma grafica. Requisito generale fondamentale è la funzionalità di esportazione dei dati in formato “excel like” (es. CSV) Nel seguito vengono elencate le Famiglie di report richieste (elenco non esaustivo ma solo esemplificativo): Maturity Gap Elaborazione di una gap analisys (con identificazione tipo drill down delle singole poste e dei relativi rendimenti e costi) per focalizzare in modo puntuale le azioni di Asset Liability Management da intraprendere in funzione dello scenario di mercato Liquidity Gap Report di analisi dell’andamento della posizione di liquidità con evidenziazione dei gap giornalieri, 14 anche per singola valuta aggiornabile anche in real-time. Periodicità parametrica su base Mensile/ Trimestrale/ Annuale Collateral Gap Report di analisi dell’andamento del collaterale disponibile per operazioni di mercato monetario (BCE, Repo, Triparty Repo, MIC, etc.) Inflation Gap Report che evidenzia in modo specifico l’esposizione al dato inflazionistico; il dato è esposto su base mensile, ma con possibilità di selezione parametrica dei periodi. Refixing Report sulle posizioni soggette a refixing con le due ottiche a Breve Termine (BT) ed a MedioLungo Termine (MLT). I dati sono aggregati day-by-day per il breve termine (fino ad 1 anno) e a livello mensile per il medio-lungo termine. E’ possibile aggregare parametricamente per bucket di mercato, sia nel BT che nel MLT. New Business Reporting Viene evidenziato l’impatto delle nuove operazioni sulle posizioni esistenti, sommato o meno all’effetto dovuto allo shift delle curve di tasso. Il report deve essere in grado di evidenziare separatamente gli effetti “delta volume” e “delta prezzo”. Tale report è importante come supporto alla pianificazione operativa dei deal da disporre sui mercati, particolarmente per scenari di MLT. Reporting per l’Autorità di Vigilanza Report standard prodotto attualmente per Banca d’Italia su base settimanale. Viene evidenziata la situazione relativa alla posizione di Liquidità corrente a BT e MLT ed i gap esistenti nelle scadenze future. Viene presentata anche una situazione aggiornata relativa agli asset detenuti e riutilizzabili per operazioni di rifinanziamento (Titoli e Finanziamenti eligible), evidenziando il totale complessivo e le quote utilizzate e disponibili. 3.4 Altri requisiti 15 Il sistema, inoltre, deve rispondere ai seguenti ulteriori requisiti: Requisito Descrizione 1. Granularità Possiede un layer di dati che permette all’utente di scegliere agevolmente il grado di granularità con cui il sistema stesso deve gestire le operazioni. Ciascuna metrica dovrà quindi essere rappresentabile secondo il dettaglio di ogni aggregazione, configurata con la possibilità di visualizzare i risultati secondo diverse dimensioni di analisi (e.g. single deal, prodotto, tipo tasso, book, business unit) 2. Tracciabilità Deve poter assicurare la verifica di correttezza e la qualità dei dati alimentanti. Dovrà inoltre essere pienamente tracciabile e consentire la ricostruzione dell’operatività effettuata dai singoli utenti. 3. Configurabilità Prevede la possibilità di effettuare le opportune “parametrizzazioni” sulla base delle specifiche esigenze di CDP e di fornire soluzioni di sviluppo rispondenti alle sue caratteristiche peculiari. 4. Visibilità rapporti Consente di profilare gli utenti e i gruppi di utenti in modo differenziato con riferimento alle funzioni o ai gruppi di funzioni disponibili (es. gli utenti, suddivisi in base all’unità organizzativa di appartenenza, possono operare solo sui rapporti di propria competenza). 3.5 Architettura tecnico funzionale Il Modello Funzionale definisce le componenti da indirizzare nella fase implementativa, al fine di poter realizzare e rendere disponibili agli utenti finali i contenuti informativi, le regole e gli algoritmi di trasformazione e calcolo, i report e le viste logiche aggregate definite dai requisiti precedentemente illustrati. Le diverse componenti sono definite e strutturate in modo da coprire le esigenze informative precedentemente definite: Creare un unico archivio logico delle diverse informazioni necessarie (ed i relativi attributi di dettaglio), contenente: o operazioni e posizioni gestite da Tesoreria e Finanza 16 o operazioni e posizioni gestite da altre Aree di raccolta e impiego o informazioni di mercato Implementare le funzioni di calcolo e trasformazione dei dati, necessarie per l’arricchimento e la strutturazione delle informazioni Prevedere un ambiente di Data Quality check e di consistenza dei dati, che permetta di adottare agevolmente logiche di Data Cleaning al fine di supportare processi ad altra frequenza (utilizzo giornaliero del sistema) Prevedere un processo di raccordo contabile per le elaborazioni mensili Abilitare l’inserimento di “operazioni fittizie” al fine di poterne valutare l’impatto sulle posizioni esistenti Creare un ambiente di generazione delle diverse famiglie di report, configurabili sulla base di parametri selezionabili dall’utente finale. Le diverse componenti sono correlate sulla base di una sequenza logica di raccolta, strutturazione, arricchimento e trasformazione, organizzazione e sintesi delle informazioni rilevanti. 3.6 Requisiti tecnici Il sistema dovrà garantire la compatibilità con i sistemi IT attualmente utilizzati da CDP e la coerenza con i seguenti requisiti tecnici: Hardware: x86 Intel (32 e 64 bit) IBM p/Series (p7) Sistemi Operativi: Red Hat Linux (HW Intel su virtualizzatore VMWare) Windows (HW Intel su virtualizzatore VMWare) AIX (HW p/Series). Middleware Application Server: Microsoft IIS (SO Windows) Oracle Weblogic Server(SO Red Hat Linux) Middleware Database Server: Microsoft SQL/Server (SO Windows) Oracle Database Server (SO AIX) Le versioni supportate per nuove installazioni sono quelle dichiarate nelle metriche di 17 compatibilità dei vari fornitori. 4. SERVIZI RICHIESTI 4.1 Manutenzione correttiva I servizi di manutenzione correttiva rappresentano prestazioni da erogare ogni qualvolta se ne presenti la necessità e per tutta la durata del contratto al fine di assicurare il funzionamento del sistema secondo i livelli di servizio ed i requisiti richiesti. Essi si articolano in: Manutenzione correttiva/adeguativa; Helpdesk di secondo livello Tali attività dovranno essere erogate, sia per il sistema in esercizio, che per le componenti che verranno realizzate e rilasciate, a partire dalla data di accettazione dell’esito positivo del collaudo e fino alla scadenza del Contratto. Per manutenzione correttiva si intende la diagnosi e la rimozione delle cause e degli effetti, sia sulle interfacce utente che sulle basi dati, dei malfunzionamenti delle procedure e dei programmi in esercizio. Il servizio di manutenzione correttiva è normalmente attivato attraverso una segnalazione di impedimenti all’esecuzione dell’applicazione/funzione o dal riscontro di differenze fra l’effettivo funzionamento del software applicativo e quello atteso, come previsto dalla relativa documentazione o comunque determinato dai controlli che vengono svolti durante l’attività dell’utente (nel seguito chiamati anche malfunzioni o malfunzionamenti). Il servizio di manutenzione correttiva è teso alla risoluzione dei difetti presenti nel codice sorgente, o nelle specifiche di formato o di base dati, non rilevati a suo tempo durante il ciclo di sviluppo o il collaudo. Dal momento in cui la richiesta è comunicata al Fornitore decorrono i tempi relativi ai livelli di servizio definiti nel seguito del Capitolato. I malfunzionamenti possono comportare, da parte del servizio di manutenzione correttiva, il supporto all’attività diagnostica sulla causa del malfunzionamento, a fronte della segnalazione pervenuta, e la risoluzione in termini di assistenza agli utenti. Sono, altresì, parte integrante del servizio di manutenzione correttiva le seguenti attività: 1. partecipazione, anche successivamente al periodo di collaudo, alle attività di presa in carico 18 per la gestione dei prodotti sviluppati e da rilasciare in esercizio, al fine di acquisire il knowhow necessario al corretto svolgimento del servizio di manutenzione 2. eventuale competenza sistemistica necessaria alla corretta soluzione dei malfunzionamenti 3. affiancamento di inizio e fine fornitura per il trasferimento del know-how relativo al funzionamento del sistema informatico. Per il servizio di manutenzione correttiva si richiede che il Fornitore produca mensilmente il Riepilogo Mensile degli Interventi contenente il dettaglio delle segnalazioni aperte nei mesi precedenti ed evase nel mese di riferimento; delle segnalazioni aperte ed evase nel mese di riferimento; delle segnalazioni aperte nel mese e non ancora evase. Si precisa che CDP potrà anche richiedere al Fornitore report riepilogativi quali a titolo esemplificativo e non esaustivo la Scheda di intervento di Manutenzione Correttiva che contiene la data di attivazione dell’intervento, l’anomalia, la categoria, la data chiusura richiesta per l’intervento, la causale dell’anomalia, il nome della funzione modificata, durata dell’intervento, la data chiusura effettiva dell’intervento ed altre informazioni da concordare. Nell’ambito del servizio di manutenzione correttiva rientrano anche gli interventi di manutenzione adeguativa che tipicamente non variano la consistenza del parco applicativo quali: adeguamenti dovuti a seguito di cambiamenti di condizioni al contorno (ad esempio per variazioni al numero utenti, per migliorie di performance, per aumento delle dimensioni delle basi dati, ecc.); adeguamenti necessari per innalzamento di versioni del software di base; adeguamenti intesi all’introduzione di nuovi prodotti o modalità di gestione del sistema; migrazioni di piattaforma; modifiche, anche massive, non a carattere funzionale, alle applicazioni. Nell’ambito del servizio di manutenzione correttiva rientrano anche gli interventi di Assistenza utenti. Sono comprese nell’ambito di questo servizio le seguenti attività indicate a titolo esemplificativo e non esaustivo: supporto all’avviamento in esercizio (training on the job, etc.); assistenza durante il periodo iniziale di esercizio delle applicazioni; assistenza operativa agli utenti, per l‘uso appropriato delle funzioni secondo le modalità previste nei manuali d‘uso o help on line; 19 assistenza specialistica agli utenti su tematiche funzionali/amministrative per la risoluzione di problemi d‘interpretazione delle norme d’uso, attivando se necessario i progettisti del sistema o gli esperti sulla tematica; supporto specialistico all‘assistenza per le applicazioni in esercizio. Al Fornitore è richiesto di esplicitare, nell’offerta tecnica, il modello organizzativo che intende adottare per organizzare il servizio di assistenza. La tipologia delle attività descritte, caratterizzata dal contatto diretto ed assiduo con gli utenti, richiede elevate capacità tecniche e professionali: prontezza, precisione, affidabilità e competenza nell‘individuazione e risoluzione dei problemi. 4.2 Servizio di consulenza per la modellizzazione e di manutenzione evolutiva La manutenzione evolutiva comprende le attività di parametrizzazione e personalizzazione della piattaforma software. La parametrizzazione consiste nell’aggiornamento e controllo della configurazione del prodotto software in base ai requisiti dell’utente, la personalizzazione consiste nella creazione ed integrazione nel sistema di funzionalità che offrono valore aggiunto. Tali attività devono comunque fornire un sistema che garantisca la piena soddisfazione dei requisiti richiesti dall’utente. Il servizio prevede la modellizzazione per l’inserimento, ad inizio fornitura, di nuove funzionalità informatiche non presenti nativamente nell’applicativo e la manutenzione evolutiva finalizzata alla realizzazione di ulteriori funzionalità per soddisfare le esigenze degli utenti. Le funzionalità descritte nell’offerta tecnica saranno considerate come già disponibili al momento della prima installazione, salvo diversamente indicato. L’attività di sviluppo è suddivisa per obiettivi, la cui esecuzione è in fasi, secondo un ciclo di sviluppo dipendente dalle dimensioni, dalla criticità e dalla tipologia di applicazione. Costituisce parte integrante dell‘attività di manutenzione evolutiva la garanzia sulla fornitura, per tutte le componenti realizzate/personalizzate. 20 5. MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE ATTIVITÀ 5.1 Manutenzione correttiva Le attività del servizio di manutenzione correttiva seguono una modalità di erogazione di tipo ad evento e non hanno una suddivisione in fasi, né è possibile prevedere a priori prodotti specifici. Sono caratterizzate da una non continuità tra una richiesta e la successiva e non sono sempre pianificabili. Per le attività di manutenzione correttiva/assistenza utenti la regolamentazione contrattuale è a canone annuale. La manutenzione correttiva dovrà essere svolta, nel rispetto dei livelli di servizio definiti nella tabella di seguito allegata: Tipologia Gravità Descrizione Bloccante AA Inutilizzabilità del sistema Non Bloccante A Gravissimo degrado della qualità che rende il sistema parzialmente inutilizzabile B Qualità molto degradata, il sistema rimane attivo ma l’operatività utente ridotta su larga parte del sistema C Qualità degradata, sistema attivo e operatività utente degradata su piccola parte del sistema, impatto sulla operatività utente trascurabile Esempio Servizio inutilizzabile Sottosistema non utilizzabile Bassa efficienza con tempi di risposta non idonei Funzione incomprensibile, o non più allineata con la realtà operativa / Descrizione di un campo errato I livelli di servizio (SLA), in relazione ai livelli di gravità sopra indicati, sono riportati nella seguente tabella: 21 Tipologia Gravità Tempo di Risoluzione % Risoluzione entro lo SLA Entro le 8 ore lavorative 96% SLA 1 - Entro 2 giorni lavorativi 90% SLA 2 - Entro 5 giorni lavorativi 90% SLA 3 - Entro 10 giorni lavorativi 80% Bloccante Non Bloccante AA A B C Tutti i malfunzionamenti non risolti entro gli SLA definiti dovranno comunque essere risolti entro un tempo pari al doppio del tempo di risoluzione previsto per ogni livello di gravità. In caso di malfunzionamenti dell’applicazione, le relative segnalazioni da parte degli utenti arrivano al servizio Help Desk di CDP tramite intranet/sistema di gestione delle chiamate. Il problema segnalato verrà veicolato al Fornitore tramite e-mail inviata ad un’apposita casella di posta elettronica. Dall’analisi della segnalazione il Fornitore procederà alla rimozione del malfunzionamento ed invierà una Scheda dell’Intervento di Manutenzione Correttiva effettuato con indicazione della data di assegnazione dell’intervento, l’anomalia, la categoria, la data chiusura richiesta per l’intervento, la causale dell’anomalia, il nome della funzione modificata, durata dell’intervento, la data chiusura effettiva dell’intervento ed altre informazioni da concordare. Tali modalità di gestione del malfunzionamento potranno subire modifiche in corso di contratto qualora CDP lo ritenga necessario. Dal momento della segnalazione del malfunzionamento la responsabilità dell’esecuzione dell’attività è del Fornitore fino alla soluzione del malfunzionamento stesso. CDP si riserva di procedere al collaudo delle modifiche apportate. L’intervento richiesto sarà veicolato tramite il referente di CDP responsabile dell’applicazione in esercizio, dal momento di segnalazione sarà responsabilità del Fornitore eseguire l’intervento di supporto richiesto. Il Fornitore invierà al referente di CDP una comunicazione di chiusura. La copertura dei servizi sopra indicati deve essere garantita tra le ore 08:30 e le ore 17:30 nei giorni dal lunedì al venerdì (orario di servizio) escluso il sabato ed i festivi, secondo una distribuzione delle presenze da concordare. La copertura del servizio dovrà essere garantita anche in caso di ferie, malattie e indisponibilità delle risorse utilizzate. Può essere necessario, per esigenze di servizio, un prolungamento occasionale di orario oltre le ore 17:30, a cui può corrispondere eventualmente una riduzione 22 d‘orario compensativa nei giorni seguenti, da concordare con CDP. Eventuali livelli migliorativi contenuti in offerta, sono da considerare già remunerati nel corrispettivo globale della fornitura. Si precisa che con cadenza mensile sarà onere del Fornitore inviare un Rapporto dei Livelli di Servizio con indicazione degli interventi effettuati e i tempi di ripristino/risoluzione delle segnalazioni con riferimento a tutte le attività comprese nell’ambito della manutenzione correttiva. 5.2 Servizi di consulenza per la modellizzazione e di manutenzione evolutiva E’ prevista una prima fase di parametrizzazione e personalizzazione dell’applicativo in base alle esigenze di CDP che il Fornitore eseguirà nei primi mesi di progetto. Successivamente sono previste una serie di manutenzioni evolutive. Sia la prima che le successive fasi di evoluzione della piattaforma saranno remunerate con le giornate a plafond, secondo le modalità riportate di seguito. L’attivazione di ogni intervento (“task”) è effettuata con una comunicazione formale delle esigenze da parte di CDP e prevede il seguente iter di sviluppo: Fase Deliverable A) Attivazione B) Raccolta dei macro-requisiti e pianificazione attività A1 – Piano delle attività con stima degli effort in gg/uomo B) Analisi requisiti B1 – Documento di analisi tecnica e funzionale C) Realizzazione C1 – Verbale di collaudo controfirmato C2 – Formazione Nella fase di “Attivazione” CDP richiede al Fornitore lo svolgimento di un “task” precisando obiettivi ed ambito di riferimento. Inizialmente il “task” sarà lo sviluppo della personalizzazione prevista per rendere il software aderente alle esigenze di CDP. I “task” successivi avranno 23 l’obiettivo di implementare successive evoluzioni dell’applicativo. La fase di “Raccolta dei macro-requisiti e pianificazione attività” è volta a identificare le esigenze di sviluppo evolutivo degli utenti al fine di giungere in tempi brevi alla definizione dell’ipotesi di soluzione e alla pianificazione delle modalità realizzative. Si richiede un’alta interazione con il personale di CDP al fine di pervenire in tempi brevi alla formalizzazione completa dell’intervento da realizzare. I requisiti verranno forniti dal Referente applicativo di CDP e ove necessario l’attività di raccolta dei requisiti potrà richiedere l’interazione con gli utenti. Sulla base dei requisiti indicati il Fornitore farà una valutazione d’impatto con indicazione del numero di giorni uomo pianificati e del costo a corpo dell’intervento e giorni di elapsed previsti per la realizzazione dell’intervento. Al termine della fase il Fornitore consegnerà la Valutazione tecnica economica. Il dimensionamento degli interventi in termini di impegno progettuale potrà essere effettuato: Mix standard – il fornitore dovrà indicare semplicemente i “giorni uomo” complessivamente necessari per la realizzazione del task. La percentuale di impegno di ogni singola figura professionale sarà desumibile sulla base del mix standard indicato al par. 5.6. La tariffa applicata sarà quella media offerta in gara (Tm). Mix personalizzato sul task – il fornitore dovrà indicare i “giorni uomo” complessivi, ma anche i “giorni uomo” per singolo profilo professionale. Le tariffe applicate saranno differenziate per profilo, applicando, a ciascuna tariffa professionale massima indicata al par. 5.6, lo sconto offerto in gara sulla tariffa media (1 – Tm offerta/ Tm massima). Il valore offerto nella valutazione tecnico economica, sarà pertanto calcolato come segue: Mix standard - moltiplicazione dei giorni uomo complessivi per la tariffa media (Tm). Mix personalizzato sul task - moltiplicazione delle giornate richieste per ogni profilo per le singole tariffe delle figure professionali (ottenute applicato alle tariffe massime indicate al par. 5.6 lo sconto offerto in gara sulla tariffa media Tm) e somma dei relativi valori. Tale importo costituisce il riferimento ai fini della fatturazione, indipendentemente dall‘effettivo consumo di risorse a cui il Fornitore potrà andare incontro in corso d‘opera. Si precisa che l’infrastruttura tecnologica sarà posizionata presso la sede di CDP. Salvo diversa indicazione da specificare nel piano di lavoro, le attività di consulenza, modellizzazione, 24 definizione requisiti funzionali e collaudo saranno svolte nelle sedi CDP. Le giornate saranno valorizzate in base alla tariffa giornaliera media offerta. Nel caso in cui, durante le fasi successive, CDP richieda modifiche alle funzionalità previste o comunque requisiti che possono comportare variazioni di impegno superiori al 10% rispetto alla previsione iniziale, occorre procedere ad una nuova stima dell’effort progettuale, che dovrà comunque essere approvata e che sarà assunta in luogo della stima effettuata in fase di Definizione. La fine della fase è rappresentata dalla autorizzazione di CDP a procedere nelle attività, secondo la stima e la pianificazione proposte. A seguito di tale autorizzazione che verrà formalizzata con le modalità concordate, il Fornitore provvederà a pianificare l’intervento e comunicare la data di fine lavori prevista. Dopo detta accettazione verrà emesso l’Ordine di Consegna del quale il documento di ‘Piano delle attività’ sarà parte integrante e a cui CDP dovrà fare riferimento per l’espletamento delle singole attività. Solo a seguito di emissione dell’Ordine di Consegna il Fornitore potrà procedere alle successive fasi di analisi, disegno, realizzazione e collaudo. La fase di “Analisi requisiti” è volta a definire in modo completo ed esaustivo l’applicazione da realizzare, sia per quanto riguarda gli aspetti funzionali che tecnici. Gli obiettivi della fase di “Analisi requisiti” sono: descrivere formalmente il sistema da sviluppare, in termini di esigenze funzionali dell’utenza e di esigenze non funzionali, in modo chiaro, esaustivo e sistematizzato, dettagliandone anche le caratteristiche di implementazione; permettere alle strutture applicative e tecniche di CDP di condividere le scelte effettuate e verificare che la soluzione descritta soddisfi alle esigenze espresse; definire le modalità con cui verranno svolte le verifiche e progettarle; effettuare le scelte di customizing e predisporre le specifiche per la parametrizzazione del pacchetto applicativo; predisporre le specifiche di massima per report, interfacce, estensioni; descrivere le modalità di interconnessione con altri sistemi/apparati; aggiornare e dettagliare la pianificazione; La fine della fase è definita dall’approvazione del deliverable D1. La successiva fase di “Realizzazione” potrà comunque iniziare all’avvenuta approvazione anche 25 del solo documento di specifiche dell’intervento. La fase di realizzazione è volta a generare i componenti software e gli archivi che realizzano il sistema, verificando inoltre la loro correttezza e funzionalità. Gli obiettivi della fase di realizzazione sono: effettuare l’implementazione del sistema; eseguire i test; realizzare i prodotti di fase; consegnare i componenti software realizzati; aggiornare, in caso di modifiche intercorse, i prodotti delle fasi precedenti. L’accertamento dell’effettivo funzionamento di ciascun componente applicativo sviluppato/modificato e la verifica della corretta installazione/configurazione ha luogo attraverso il collaudo tecnico e di accettazione di CDP svolto negli ambienti messi a disposizione da CDP stessa. Al termine del collaudo tecnico, CDP deve completare il documento del piano dei test preventivamente concordato, con l’esito degli stessi. All’atto dell’accettazione del task, in caso di esito positivo del collaudo, verrà redatto e sottoscritto da CDP il Verbale di collaudo di accettazione. CDP si riserva di accettare parzialmente i rilasci, qualora il collaudo avesse esiti parzialmente negativi. In tali casi sarà onere del Fornitore di intraprendere tutte le attività necessarie per completare positivamente le attività richieste nel task nel più breve tempo possibile. La fase di implementazione prevede anche la formazione delle risorse che saranno individuate da CDP sulle nuove funzionalità sviluppate. Una volta che CDP avrà approvato il Verbale di collaudo (deliverable C1) e constatato la regolare esecuzione della formazione (deliverable C2), il Fornitore fatturerà le prestazioni al valore concordato, indipendentemente da quale sia stata l’effettivo impegno. In caso di esito negativo del collaudo la nuova data di inizio delle attività sarà definita da CDP. La presenza di anomalie che non consentano lo svolgimento delle attività di collaudo interromperà il termine per la conclusione del collaudo, che decorrerà ex novo dalla consegna della versione corretta dei prodotti. La rimozione delle eventuali anomalie riscontrate durante la fase di collaudo è a carico del 26 Fornitore. Per le attività di manutenzione evolutiva dovrà essere predisposto e mantenuto costantemente aggiornato un Piano di Lavoro contenente attività, tempi e impegno. Sarà cura del Fornitore concordare con CDP ogni eventuale ripianificazione delle attività, aggiornando e riconsegnando il suddetto Piano di Lavoro. La ripianificazione verrà formalizzata sotto forma di verbale. Il Fornitore dovrà inoltre mantenere aggiornato il rendiconto del servizio relativamente al Piano di Lavoro approvato. In particolare, devono essere fornite indicazioni sulle attività concluse ed in corso, su eventuali criticità/ritardi, su azioni di recupero e razionali dello scostamento. Infine, per poter predisporre la relativa fatturazione, è onere del Fornitore inviare, con cadenza mensile, un Rendiconto Mensile degli interventi di manutenzione evolutiva rilasciati in produzione con l’indicazione della data del passaggio in produzione e dei giorni consuntivati sul singolo “task”. Le modifiche ai Piani di Lavoro, come formalizzate nei verbali, certificano ai fini contrattuali gli obblighi formalmente assunti dal Fornitore, e accettati da CDP, su stime e tempi di esecuzione delle attività e sulle relative date di consegna dei prodotti (scadenze). CDP si riserva di modificare le modalità di esecuzione descritte anche in corso d’opera in relazione ad attività di piccola entità (effort minore di 6 giorni), dandone congruo preavviso al Fornitore. adottando le opportune semplificazioni o variazioni in funzione delle specificità dei singoli obiettivi. Inoltre CDP si riserva di chiedere al Fornitore di utilizzare prodotti o modulistica specifica, di supporto alla gestione delle attività della fornitura. Per quanto concerne l’attività di manutenzione evolutiva, ogni singolo intervento deve seguire lo stesso iter procedurale di un ciclo di sviluppo e produrre versioni aggiornate di tutti i documenti interessati. Sarà facoltà di CDP, per gli interventi di minor impatto, valutare la possibilità di attuare percorsi procedurali più semplici. La manutenzione evolutiva dovrà essere svolta, nel rispetto dei livelli di servizio definiti nella tabella di seguito allegata: Tipologia Rispetto tempi di consegna dei deliverable Descrizione Rit = Nr/Ntot Nr= somma del numero dei giorni solari di ritardo sui singoli deliverables di un “task” SLA Rit < 3% 27 Team di lavoro Ntot = durata totale del “task” in gg solari Nsos = Numero di risorse sostituite non per volontà di CDP nei primi 36 mesi Tsos = Tempo impiegato per la sostituzione di una risorsa del team di lavoro su richiesta di CDP espresso in gg solari Nsos < 3 Tsos < 7 L’eventuale sostituzione di una risorsa del Team da parte del Fornitore deve prevedere un iter autorizzativo da parte di CDP, che potrà: Accettare o meno la richiesta di sostituzione del Personale Accettare meno la risorsa proposta dal Fornitore, in forma scritta. 5.3 Garanzie e Penali per il mancato rispetto dei livelli di servizio Il Fornitore si obbliga a prestare garanzia secondo i termini di legge, per l’intera durata del contratto per malfunzionamenti derivanti da vizi e/o difetti e/o vizi occulti del software che ne pregiudichino la funzionalità ed il corretto funzionamento, presenti nella sua versione di base o insorti a seguito di interventi di personalizzazione/manutenzione evolutiva. Si precisa che, per le componenti rilasciate durante l’ultimo anno di contratto, la suddetta garanzia dovrà comunque essere valida anche oltre la durata contrattuale fino a 24 mesi decorrenti dalla data di accettazione dell’esito positivo del collaudo . Gli scostamenti dai livelli di servizio definiti saranno calcolati per l'applicazione di eventuali penali. Ciascun Servizio sarà misurato attraverso gli indicatori concordati. Alla fine di ogni periodo di osservazione (mese) viene verificato il livello di servizio erogato sulla base dei valori dei singoli indicatori chiave. Per ognuno di essi viene calcolata la differenza tra il valore soglia ed il valore raggiunto. Il mancato raggiungimento del valore soglia previsto provoca un incremento dei punti di penalità. Il malus è uguale al numero di punti di penalità moltiplicato per il valore del punto di penalità. Manutenzione correttiva Non conformità Bloccante AA Valore soglia Malus 96% entro 8 ore lavorative 10 punti ogni 60 minuti di ritardo 100% entro 16 ore lavorative 28 A Non bloccante 90% entro 2 giorni lavorativi 100% entro 4 giorni lavorativi B 90% entro 5 giorni lavorativi 100% entro 10 giorni lavorativi C 80% entro 10 giorni lavorativi 100% entro 20 giorni lavorativi 5 punti ogni 4 ore di ritardo 5 punti ogni giorno di ritardo 5 punti ogni 3 giorni di ritardo Manutenzione evolutiva Tipologia Rispetto tempi di consegna dei deliverable Team di lavoro SLA Rit < 3% Nsos < 3 Tsos < 7 Penali 1 punto penale per ogni punto percentuale di ritardo oltre soglia + 1 punto penale ogni 10 giorni di effort pianificato sul “task” indipendentemente dall’entità del ritardo 20 punti penale per ogni sostituzione, non per volontà di CDP, nei primi 36 mesi 2 punti penale per ogni giorno oltre il valore soglia Il valore di un punto di penalità è di 200€. 5.4 Gestione del progetto Il Fornitore nominerà uno o più referenti del servizio (di seguito, singolarmente: “Responsabile delle attività contrattuali” o, per brevità, “Referente”) che dovranno garantire la corretta esecuzione delle prestazioni. In particolare, il Referente riceverà tutte le comunicazioni e le eventuali segnalazioni di problematiche da parte di CDP, implementando le opportune soluzioni operative. Il Referente del Fornitore sarà responsabile: della gestione dei rapporti con CDP; dell’organizzazione dell’erogazione dei servizi in conformità con le specifiche richieste e nel rispetto dei livelli di servizio definiti; del coordinamento di tutte le attività contrattualmente previste; 29 dell’attuazione delle richieste di modifica dei servizi prestati; del monitoraggio periodico della qualità del servizio erogato. Tutte le comunicazioni e contestazioni di inadempienze (anche telefoniche) fatte in contraddittorio con il Referente dovrà intendersi rese direttamente al Fornitore. Il Referente è da considerarsi già remunerato nel corrispettivo globale della fornitura. L’esecuzione ed il controllo della fornitura deve avvenire con un’attività continua di pianificazione e consuntivazione di cui il Piano di lavoro, specifico per ogni oggetto di fornitura o obiettivo, è lo strumento di riferimento. Il Piano di lavoro concordato verrà autorizzato formalmente da CDP. Successivamente sarà cura del Fornitore comunicare e concordare ogni eventuale ripianificazione delle attività, aggiornando il Piano di lavoro. Il Piano di lavoro e le sue modifiche, come formalizzate nei verbali, rappresentano l’impegno del Fornitore, accettato da CDP, su stime, tempificazione delle attività e relative date di consegna dei prodotti. Su richiesta, il Fornitore dovrà predisporre il documento di “Stato Avanzamento Lavori (SAL)”, che fornisca indicazioni sulle attività concluse ed in corso, sugli eventuali criticità/ritardi, sulle relative azioni di recupero e razionali dello scostamento. Inoltre potranno essere richiesti eventuali prospetti contenenti informazioni di riepilogo relative all’intera fornitura. Le informazioni da fornire e il relativo formato verranno congiuntamente concordate. Con riferimento al servizio di manutenzione correttiva e assistenza specialistica il Fornitore dovrà predisporre mensilmente un Rapporto Livelli di Servizio che contiene la rendicontazione degli interventi e dei tempi di risposta. Tale rapporto costituirà il riferimento per la valutazione del servizio svolto. In fase di avvio del progetto, CDP fornirà al Fornitore i template della documentazione da produrre, oltre ad una descrizione sintetica della tipologia di contenuti che devono essere riportati in ciascun deliverable. Si precisa che la documentazione di progetto deve essere predisposta in italiano, sui template forniti da CDP e che tutta la documentazione prodotta deve essere formalmente approvata da CDP. 5.5 Piano della Qualità La qualità della fornitura dovrà essere assicurata dal Fornitore rispettando i criteri di qualità del proprio processo e con l’applicazione del Piano della Qualità, che definisce le caratteristiche qualitative cui deve sottostare l’intera fornitura e le attività di manutenzione previste. 30 Il Piano della Qualità Generale, la cui versione iniziale sarà proposta nell’offerta tecnica, dovrà essere concordato con i responsabili di CDP, recependo le eventuali osservazioni. Le successive versioni o revisioni del Piano della Qualità Generale saranno consegnate in funzione delle variazioni intervenute. Il Piano della Qualità di ogni obiettivo dovrà essere predisposto durante la fase di definizione ed eventualmente aggiornato in funzione di variazioni intervenute. CDP si riserva inoltre la facoltà di richiedere, ogniqualvolta lo reputi opportuno, una nuova versione o revisione del Piano della Qualità. 5.6 Il Gruppo di Lavoro Il Gruppo di lavoro destinato allo svolgimento di tutte le attività oggetto del presente appalto comprenderà almeno le figure professionali di seguito elencate. Client partner Responsabile delle attività progettuali 1 risorsa Manager responsabile di progetto almeno 1 per ogni stream Ha conseguito la laurea ed ha seguito un percorso formativo coerente con il ruolo previsto nell’ambito del progetto ha una conoscenza fluente della lingua italiana ha una conoscenza funzionale approfondita della soluzione software da implementare ha una conoscenza approfondita della regolamentazione bancaria e delle best practice di settore ha maturato almeno 12 anni di esperienza lavorativa complessiva ha preso parte ad almeno 6 precedenti progetti in ambito ALM/Liquidità/TIT ha svolto il ruolo di client partner in almeno 2 precedenti progetti in ambito Margine di interesse/Liquidità/TIT Ha conseguito la laurea ed ha seguito un percorso formativo coerente con il ruolo previsto nell’ambito del progetto ha una conoscenza fluente della lingua italiana ha una conoscenza funzionale approfondita della soluzione software da implementare 31 progettuale (margine di interesse, liquidità e TIT) 3 risorse Senior consultant – almeno 1 per ogni stream progettuale (margine di interesse, liquidità e TIT) 3 risorse Consultant – almeno 1 per ogni stream progettuale (margine di interesse, liquidità e TIT) 3 risorse Specialista modelli comportamentali ha una conoscenza approfondita della regolamentazione bancaria e delle best practice di settore ha maturato almeno 8 anni di esperienza lavorativa complessiva ha preso parte ad almeno 4 precedenti progetti in ambito ALM/Liquidità/TIT ha svolto il ruolo di manager responsabile di progetto in almeno 2 precedenti progetti in ambito ALM/Liquidità/TIT Ha conseguito la laurea ed ha seguito un percorso formativo coerente con il ruolo previsto nell’ambito del progetto ha una conoscenza fluente della lingua italiana ha una conoscenza funzionale approfondita della soluzione software da implementare ha una conoscenza approfondita della regolamentazione bancaria e delle best practice di settore ha maturato almeno 5 anni di esperienza lavorativa complessiva ha preso parte ad almeno 2 precedenti progetti in ambito Margine di interesse/Liquidità/TIT Ha conseguito la laurea ed ha seguito un percorso formativo coerente con il ruolo previsto nell’ambito del progetto ha una conoscenza fluente della lingua italiana ha una conoscenza funzionale approfondita della soluzione software da implementare ha una conoscenza approfondita della regolamentazione bancaria e delle best practice di settore ha maturato almeno 3 anni di esperienza lavorativa complessiva ha preso parte ad almeno 1 precedente progetto in ambito Margine di interesse/Liquidità/TIT Ha conseguito la laurea ed ha seguito un percorso formativo coerente con il ruolo previsto nell’ambito del progetto 32 Almeno 1 risorsa PMO Responsabile del monitoraggio di tutte le attività progettuali e della predisposizione di SAL periodici Almeno 1 risorsa Manager responsabile di attività IT Responsabile delle attività ha una conoscenza fluente della lingua italiana ha una conoscenza funzionale approfondita della soluzione software da implementare ha una conoscenza approfondita dei modelli comportamentali descritti in letteratura per i depositi bancari a vista e in particolare di quelli implementati sulla piattaforma ha una conoscenza approfondita di almeno un pacchetto di analisi statistica ed è in grado di condurre autonomamente analisi sui dati empirici finalizzate allo sviluppo di modelli comportamentali ha una conoscenza approfondita della regolamentazione bancaria e delle best practice di settore ha maturato almeno 8 anni di esperienza lavorativa complessiva ha preso parte ad almeno 1 precedente progetto in ambito Margine di interesse/Liquidità/TIT Ha conseguito la laurea ed ha seguito un percorso formativo coerente con il ruolo previsto nell’ambito del progetto ha una conoscenza fluente della lingua italiana ha competenze approfondite di project management ha una buona conoscenza funzionale della soluzione software da implementare ha maturato almeno 8 anni di esperienza lavorativa complessiva ha svolto il ruolo di PMO in almeno 4 precedenti progetti in ambito Margine di interesse/Liquidità/TIT possiede una certificazione di Program Management (PMI o equivalente) Ha conseguito la laurea ed ha seguito un percorso formativo coerente con il ruolo previsto nell’ambito del progetto ha una conoscenza fluente della lingua italiana ha una conoscenza tecnologica approfondita della soluzione software da implementare 33 informatiche Almeno 1 risorsa Senior consultant IT Almeno 2 risorse Sviluppatore Almeno 1 risorsa ha maturato almeno 10 anni di esperienza lavorativa complessiva ha preso parte ad almeno 5 precedenti progetti in ambito Margine di interesse/Liquidità/TIT ha svolto il ruolo di manager responsabile di attività IT in almeno 2 precedenti progetti in ambito ALM/Liquidità/TIT Ha conseguito la laurea ed ha seguito un percorso formativo coerente con il ruolo previsto nell’ambito del progetto ha una conoscenza fluente della lingua italiana ha una conoscenza tecnologica approfondita della soluzione software da implementare ha maturato almeno 5 anni di esperienza lavorativa complessiva ha preso parte ad almeno 3 precedenti progetti in ambito Margine di interesse/Liquidità/TIT Ha conseguito la laurea ed ha seguito un percorso formativo coerente con il ruolo previsto nell’ambito del progetto ha una conoscenza fluente della lingua italiana ha una conoscenza tecnologica approfondita della soluzione software da implementare conosce approfonditamente il linguaggio / i linguaggi di programmazione utilizzabili per estendere/personalizzare la soluzione software da implementare ha maturato almeno 3 anni di esperienza lavorativa complessiva ha preso parte ad almeno 2 precedenti progetti in ambito Margine di interesse/Liquidità/TIT La tariffa massima ed il mix standard previsto per il team di lavoro sui servizi di modellizzazione e manutenzione evolutiva è il seguente: Tariffa massima (€) Impegno 34 Client Partner Manager responsabile di progetto Senior Consultant Consulenti Specialista modelli comportamentali PMO Manager responsabile IT Senior Consultant IT Tariffa media 1550 1300 1050 900 1200 400 780 800 1000 4,0% 14,0% 28,0% 29,0% 4,0% 7,0% 5,0% 9,0% Come indicato nel par. 5.2 per tali servizi potrà essere richiesto un mix diverso. In questo caso le tariffe applicate saranno calcolate applicando alla tariffa massima di ogni profilo, lo sconto offerto dal concorrente sulla tariffa media. 35