lupa capitolina - 19.12.2013

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lupa capitolina - 19.12.2013
Comunicato stampa
Il Premio “Roma per la Pace e l’Azione Umanitaria”
viene assegnato al Centro Astalli.
Il Sindaco di Roma Capitale consegna la Lupa Capitolina a P. Giovanni La Manna sj
Giovedì 19 dicembre il Centro Astalli ( Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati in Italia) è stato
insignito dal sindaco di Roma Ignazio Marino del premio “Roma per la pace e l’Azione
Umanitaria”.
Il sindaco ha consegnato il premio al Centro Astalli nell’ambito del Galà Verdi
all’Auditorium Parco della Musica.
“Un premio che il Centro Astalli si aggiudica quest’anno, ma che vince ogni giorno con il
suo impegno concreto e quotidiano, rivolgendo il suo sguardo e le sue cure ai tanti rifugiati
che arrivano a Roma, alle tante donne, uomini e bambini che ogni giorno bussano alla
nostra porta”, spiega il sindaco Ignazio Marino.
“Tutti noi, accogliendo i sentimenti di Papa Francesco, dobbiamo essere pronti per servire,
accompagnare e difendere chi ha bisogno. Parole che il Santo Padre ha ricordato a tutti
noi proprio nella sua visita tra i rifugiati del Centro Astalli. Le stesse parole che ispirarono il
cammino lungimirante di Padre Pedro Arrupe, che del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati fu
il fondatore”.
Il premio “Roma per la Pace e l’azione Umanitaria” – continua il sindaco - è il giusto
riconoscimento a tutti i volontari di ieri, di oggi e di domani. Un premio che rappresenta la
vicinanza di Roma ai valori del Centro Astalli, al lavoro dei suoi operatori. Alla preziosa
opera intessuta in questi anni.
Questo premio è il grazie di Roma a tutti loro. È il grazie di una straordinaria città,
accogliente e solidale, impegnata al fianco di una realtà come il Centro Astalli quale punto
di riferimento morale sul tema dei rifugiati e sul rispetto a tutela dei diritti umani, in Italia e
in Europa”.
Padre Giovanni La Manna, presidente Centro Astalli, prendendo il premio ha sottolineato:
“Voglio dedicare questo premio a tutti i rifugiati che ogni giorno incontriamo al Centro
Astalli e soprattutto, in questa serata così importante per noi, non posso non ricordare a
tutti i 366 eritrei morti al largo di Lampedusa nel tentativo di giungere in Europa per
chiedere asilo. Sentiamoci responsabili di quelle morti e impegniamoci perché ciò non
debba più accadere”.
Il Premio, nelle precedenti edizioni è stato assegnato, tra gli altri, ad eminenti personalità
del mondo religioso, come Giovanni Paolo II, dell’economia, come Muhammad Yunus,
della politica internazionale, come Ingrid Betancourt o della difesa dei diritti umani, come
Aung San Suu Kyi e Malala Yousafzai.