Renzi fra fischi e mugugni

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Renzi fra fischi e mugugni
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www.friulisera.it
ANNO I
N° 76
GIOVEDI 9 GIUGNO 2016
VOGLIAMO LA VERITA’
FR I U LISE RA aderisce all’appello
della sorella di Giulio Irene Regeni
che chiede che non cali l’oblio
sulla fine del giovane ricercatore.
ASSEMBLEA DI CONFCOMMERCIO. Il premier non appassiona ma rassicura sull’aumento dell’Iva: non ci sarà
Renzi fra fischi e mugugni
Contestazioni quando parla di 80 euro. Lui reagisce: "A questa platea non interessano"
ma dalla sala c'è chi urla inviperito chiedendo che i politici si taglino lo stipendio | P. 02 |
UNA CADUTA A 6000 METRI
IL PREZZO
DELL’AVVENTURA
OTTIMISTICI ACCORDI TRA MINISTERO E DEMANIO
ALL’ARCHIVIO DI STATO
LA CASERMA SAVORGNAN. FORSE
u BUONE NUOVE. L’ex circolo militare, potrebbe diventare il
futuro tempio della nostra memoria. Su richiesta del Ministero, il Demanio sarebbe intenzionato a donarlo all’Archivio di
Stato di via Urbanis, in difficoltà
da molti anni. |P. 07|
T R A G E D I A P E R L A S P E D I Z I O N E F R I U LV E N E TA
M U O R E G I O VA N E M U G G E S A N O S U L L A I L A P E A K | P. 0 7
|
INTERREG ITA-SLO
INTESA ARTIGIANA
Pronti 32
Sinergie per
milioni per i raggiungere
primi bandi altri mercati
u Nel corso del convegno a Udine per il lancio del Programma
2014-2020 è stato annunciato la
disponibilità di 32 milioni di euro
per i primi 4 Bandi. |P. 05|
u Confartigianato-Imprese Udine e Asdi Cluster Arredo Fvg
uniscono le forze per valorizzare a livello internazionale il sistema produttivo artigiano. |P. 04|
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GIOVEDI 9 GIUGNO 2016
MAIL [email protected]
CRONACA
ROMA. Il presidente Sangalli: "Siamo di fronte ad una ripresa senza slancio e intensità
Assemblea di Confcommercio
Renzi fischiato svariate volte
Francia euro 2016
EUROPEI DI
CALCIO IN SALITA
PER GLI SCIOPERI
Sfida con i commercianti è soprattutto sulla scelta fatta del premier sugli 80 euro
..........................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
u Matteo Renzi è sceso nella classica fossa dei leoni, l'assemblea di
Confcommercio tradizionalmente
ostile a chi guida il governo. Il premier lo fa alla sua maniera, ribattendo colpo su colpo a fischi e critiche. Un intervento in cui snocciolando dati Istat su occupazione e
crescita, dice: "C'è ancora bisogno
di corpi intermedi. Il mondo che ci
attende e' pieno di difficoltà ma anche di opportunità". Il pubblico,
però, non sembra apprezzare. Ogni
passaggio è sottolineato da mugugni che si trasformano in fischi nel
momento in cui il premier cita la
norma degli ottanta euro. E a chi,
dalla platea, gridava al taglio degli
stipendi dei politici Renzi ribatte di
essere d'accordo ma di percepire
5.000 euro netti al mese. "Fischiatemi pure se avete il coraggio. Ma
la politica deve essere con la P
maiuscola. L'atteggiamento di chi
dice che sono tutti uguali fa il visito
male e non il balteo bene. Ho fatto
l'arbitro in Garfagnana. Se credete
che mi spaventi qualche fischio...", aggiunge il premier. Poi
insiste "Gli 80 euro capisco che a
voi non piacciano, ma è una manna
per chi non arriva a prendere 1.500
euro e non arrivava a fine mese. E
su questo non mi farete cambiare
idea. Fischiate pure, non ho paura,
ma sappiate che chi dice che va i
politici sono tutti uguali fa il vostro
male e non il vostro bene. Il premier ha poi toccato lo spinoso tema
IL PREMIER. Matteo Renzi all’assemblea di Confcommercio
dell’aummento dell’Iva: "Non
toccare l'Iva è un impegno irrinunciabile per il 2017. Ma l'ultimo aumento dell'Iva è targato prima: ottobre 2013. E noi siamo al governo
dal 2014". E' questo l'impegno preso dal premier Matteo Renzi all'assemblea di Confcommercio alla
quale erano presenti anche il ministro dell'Interno, Angelino Alfano
e la presidente della Camera, Laura Boldrini. Insomma il presidente
del consiglio ha voluto ribadire la
sua ferma volontà di non toccare
l'Iva aggiungendo ironico: "Lo dico perchè il presidente Sangalli ha
insistito perchè lo dicessi” . E se
quello del taglio fiscale è la madre
di tutte le battaglie per i commercianti Renzi ha voluto ricordare loro che, sebbene "qualcuno dica che
tagliare Imu e Tasi non è stata una
buona scelta" il governo ha iniziato "a ridurre le tasse”. “Voi dite
giustamente che non è sufficiente e
vi lamentate perchè iniziamo dalle
tasse degli altri. Ma il fatto è che è
iniziata l'operazione di riduzione
fiscale. Siamo interventi sull'Irap,
un intervento strutturale che ha
prodotto risultati: è un principio di
buonsenso mantenerlo.
Di parere diverso il presidente di
Confcommercio, Carlo Sangalli,
che nel suo discorso sottolinea:
"Siamo di fronte a una ripresa senza slancio e senza intensità: una ripresa senza mordente che non salta
mai la faglia, il crepaccio tra stagnazione e crescita", spiegando
che la "nebbia" che avvolge le possibilità di crescita della nostra eco-
IL RICOVERO. Il medico personale Zangrillo: «Grave insufficienza cardiaca, ha rischiato di morire»
nomia ancora non si è diradata del
tutto. E prosegue nel suo ragionamento: "Un anno fa parlavamo di
segnali di ripresa, una previsione
che solo in parte si e' realizzata. In
questi 12 mesi, in Italia, occupazione, consumi, produzione, fiducia, credito, hanno seguito un andamento altalenante non riuscendo ad imprimere alla ripresa un
cambio di passo. Anche il dato di
aprile del nostro indicatore sui
consumi, pure positivo, non contribuisce a diradare la nebbia che
avvolge ancora le possibilità' di
crescita dell'economia italiana. Lo
scenario internazionale è altrettanto articolato. Tassi d'interesse e
tassi di cambio dovrebbero spingere investimenti ed esportazioni,
ma non stanno funzionando. Bassi
prezzi del petrolio e delle altre materie prime dovrebbero premiare i
Paesi, come l'Italia, che trasformano e vendono sui mercati esteri.
Eppure, la drammatica crisi dei
migranti, il rallentamento dell'economia cinese, le recessioni in alcuni paesi emergenti e il rischio Brexit, mettono in discussione il teorema che la crisi sia soltanto un
brutto ricordo". Insomma un clima
rovente che si è rasserenato solo al
termine dell'assemblea quando,
mentre il premier guadagnava l'uscita, i commercianti di Padova,
maggiori protagonisti di fischi e rimostranze, hanno chiesto a Renzi
di fare il selfie ormai di rito consegnandogli una maglietta con su
scritto: "Più coraggio, meno tasse".
Anche i piloti di Air France annunciano sciopero a partire da sabato
prossimo. d annunciarlo direttamente il sindacati dei piloti di Air
France che hanno respinto la bozza
di accordo della direzione dell'azienda per mettere fine al conflitto
che agita la compagnia aerea da diversi mesi. E' stato quindi indetto
uno sciopero che comincerà sabato,
poche ore dopo l'inizio di Euro 2016,
previsto venerdì sera allo Stade de
France di Saint-Denis. Insomma, in
Francia la situazione resta incandescente e gli europei in salita per l’immagine di Parigi. Fra le criticità che
turisti e sportivi si troveranno oltte al
tema sicurezza anche quello delle
astensioni dal lavoro nei settori della
raccolta rifiuti dei trasporti e altri
servizi pubblici che continuano a
funzionare a singhiozzo non solo
nella capitale ma anche in molte città. Come è noto la protesta è contro la
riforma del lavoro. Nel frattempo,
anche a Roma si annunciano disagi.
Lunedì 13 giugno infatti, dalle 20,30
a mezzanotte e trenta, il trasporto
pubblico nella Capitale sarà a rischio
per lo sciopero indetto tra i lavoratori
Atac dal sindacato Ugl. Un caso ovviammnte che l’astensione dal lavoro coincida con l'ora in cui l'Italia
gioca il suo primo match agli Europei contro il Belgio.
FURIA OMICIDA. la donna è stata accoltellata e finita con un vaso
Berlusconi sarà operato al cuore Verona: ex convivente
deve sostituire la valvola aortica uccide l’ex compagna
u Non era proprio un tricovero di
routine quello di Silvio Berlusconi,
all'ospedale San Raffaele di Milano.
L’ex premier ha rischiato la vita e sarà operato al cuore per la sostituzione della valvola aortica, una operazione delicata anche se con le tecniche chirurgiche odierne il rischio
operatorio è molto ridimensionato
rispetto al passato. Gli accertamenti
ci hanno consentito di identificare in
modo esatto e certo la patologia della
valvola aortica del presidente Berlusconi, che si chiama insufficienza
aortica», ha affermato il medico personale Alberto Zangrillo annun-
ciando la necessità di un intervento a
cuore aperto per risolvere il problema. Berlusconi è affetto da una «insufficienza di grado severo», ha dichiarato Zangrillo, «Cosa si fa quando si trova? Si deve capire come correggerla. In questo caso c'è un unico
modo: la sostituzione della valvola
aortica. La sostituzione è un intervento di cardiochirurgia convenzionale che comporta la circolazione
extracorporea e la visione diretta del
del cuore».
L'ex premier sarà operato «verosimilmente entro metà della settimana
prossima».
L’EX PREMIER Silvio Berlusconi
u Ancora un omicidio efferato, ancora una donna uccisa da un ex. A
trovare una fine atroce per mano
maschile è stata Alessandra Maffezzoli, 46 anni, uccisa la notte
scorsa dal suo ex convivente, Giuliano Falchetto, 53 anni, di Caprino
Veronese. L'omicidio è avvenuto a
Pastrengo. La donna, maestra elementare, è stata pugnalata ripetutamente dall'uomo e poi finita con un
colpo alla testa con un vaso. Ad avvertire i carabinieri un vicino di casa che aveva sentito le urla strazianti della vittima. L’uomo prima che
giungessero i militare era fuggito,
dopo aver compiuto l'omicidio,
Falchetto, di professione barista, si
era allontanato in auto. Mentre le
pattuglie dei Carabinieri erano sulle sue tracce è arrivata alla centrale
la segnalazione del portiere di un
albergo di Castelnuovo che riferiva
della presenza di un uomo che si aggirava con fare sospetto nella struttura turistica. L’uomo è stato quindi
rapidamente catturato e portato in
caserma dove ha confessato l'omicidio davanti al magistrato. Sembra
che prima di essere bloccato dai militari Falchetto abbia tentato di suicidarsi gettandosi nel lago.
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ARGOMENTI
DEL GIORNO
EDITORIALE
Sinistra italiana: solite
prove di scissione
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... FABIO FOLISI
... [email protected]
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La storia si ripete. La dirigenza,
più o meno “dura e pura”, della
neo, più o meno, costituita Sinistra Italiana non ha fatto in tempo a unificarsi che già si divide.
In realtà erano settimane che si
percepiva il disagio, quella che
sulla carta dovrebbe essere una
forza politica coesa, cementata da ideali comuni a sinistra. Una
forza inespressa presente nella società civile che ormai fa fatica a
riconoscersi nel Pd. Ma è in realtà già contagiata dal virus della
scissione perniciosa. Più che un virus sembra una sorta di peccato
originale, una presenza storica nel Dna che si trascina da sempre
nella sinistra italiana. Motivo? Forse l'arroganza individuale di
pensare che il proprio credo, spesso personale, sia sempre e comunque cosparso di principi irrinunciabili. Forse il fatto che in nome del “bene collettivo” si opera per portare a termine anche piccole vendette personali. Sta il fatto che per l'ennesima volta è scontro nella piccola sinistra in una sorta di tutti contro. Uno scontro che
da sotterraneo, dopo il risultato elettorale deludente, si è palesato
nella nascente e forse già vetusta Sinistra italiana. Tutto si è ora
esplicitato nel fatto che i ballottaggi di Roma e Torino rendono evidenti le contraddizioni. Da un lato Stefano Fassina, Alfredo D’Attorre, Nicola Fratoianni, ovvero quelli che non hanno rimarginato
ancora le ferite che gli sono state inferte dalla guasconesca opera di
Renzi e dei renziani nel Pd e che ora dice ‘mai col Pd’, spiegando il
risultato elettorale deludente proprio determinato dal fatto che non
si era sufficientemente marcata la differenza dai democratici.
Dall’altra il fronte che vuole invece dialogare, ritenendosi comunque ancora fratelli, pardon “compagni” con il Pd e ai quali forse è
sfuggito il fatto che fra i Dem, almeno fra la dirigenza saldamente al
potere, il glorioso passato storico del comunismo all'italiana è considerato non un valore, ma un peccato originale. In questa schiera,
di chi vorrebbe apparentamenti con i democratici almeno nelle
grandi città, si possono annoverare personaggi come Massimo
Zedda, Giuliano Pisapia, Massimiliano Smeriglio (che è il vice del
Pd Nicola Zingaretti alla regione Lazio), Claudio Fava, Ciccio Ferrara, Marco Furfaro. Vi è in loro una concezione diversa dei rapporti con il Pd che passa attraverso lo scontro relativo all'analisi dei
risultati elettorali e dei ballottaggi e che evidenzia plasticamente la
sfida per la segreteria di Sinistra italiana. Una segreteria che dovrà
essere decisa dal congresso in programma a fine anno. Il problema
è che tutto lascia supporre che al Congresso si rischia di non arrivare, e anche fosse, fra vincitori e vinti, esperiti tutti i riti congressuali, tutti i colpi bassi tipici, ed evidenziate le divergenze più o
meno ideologiche, si arrivi... alla solita scissione. Perchè è probabile che Sinistra Italiana sia un organismo monocellulare che
tende a riprodursi per scissione. Del resto perchè dovrebbe essere
diversamente, se a sinistra non si è capito che l’importante è dare
speranza alla gente non certo elucubrare strategie in una sorta di
Risiko. Così facendo si continuerà a vedere elettori confluire a frotte
nelle schiere grilline e chissà, magari non è neppure un male.
L’OPINIONE: Ghigliottina Rai su un’epoca, una scelta sbagliata
Signorine buonasera, per
62 anni ogni sera tra voi
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...
... MARIA GIOVANNA ELMI
... [email protected]
.
u Patibolo, ghigliottina oppure rottamazione, mutuando il lessico renziano: questi i titoli che in questi
giorni han riempito i nostri quotidiani per commentare l'eliminazione
(decisa dai nuovi vertici Rai) delle
'signorine Buonasera', dopo 62 anni
che in cui hanno allietato (da madri,
sorelle, morose o amiche) i nostri
dopo-cena. Anche quelli dei bambini, che avevano la gradita aggiunta
di “Carosello”. Tanto per entrare subito nel merito, mi richiamo a quel
che dicevano le nostre nonne: “L'usato sicuro non si getta”. Chiaro che
le ragioni anagrafiche impongono la
sostituzione delle protagoniste, ma
la formula va confermata. Cambiare
le persone, non il sistema. Insomma,
come avviene negli Usa e in Australia, modernizzare va bene, ma il classico non deve morire. Ragazze bionde, more, castane, tutte carine (ci
mancherebbe altro…), rimaste indelebili nel nostro ricordo. La prima
fu Fulvia Colombo domenica 3 gennaio 1954, pochi giorni dopo l'inizio
delle trasmissioni della Rai. Tanto
per ricordarne altre, cito Nicoletta
Orsomando, Marisa Borroni, Emma
Danieli, Anna Maria Gambineri,
Aba Cercato, Laura Efrikian (futura
moglie di Gianni Morandi), Gabriel-
MARIA GIOVANNA ELMI
la Farinon, Rosanna Vaudetti, Mariolina Cannuli e Roberta Giusti.
Inoltre Marina Morgan, Beatrice
Cori, Alessandra Canale, Katia
Svizzero. Io invece cominciai anni
dopo. Una vicina della mia cabina, al
mare, mi disse: “Ma col bel faccino
che ti ritrovi, perché non fai l'annunciatrice?”. Informati mio padre e i
fratelli e mi presentai alla sede Rai di
via Teulada, Era il 1970. Provini,
corsi di dizione. Tra 50 candidate ne
scelsero 5, fra cui la sottoscritta.
Il contratto venne però soltanto 4 anni dopo, nel 1974, e prevedeva l'impegno, senza maggiorazioni economiche, come annunciatrice, presentatrice e conduttrice di programmi.
Per questo non beccai una lira in più
presentando per due anni di seguito
il Festival di Sanremo (con Mike e
poi con Grillo) e conducendo “Sereno variabile” con Osvaldo Bevilac-
qua. Il mio soprannome “fatina” è
stato deciso dai bambini durante una
trasmissione a loro dedicata guidata
da Romolo Siena con cantanti quali
Toni Santagata e poi Mal: c'erano
due pupazzi con cui nessuno riusciva a parlare, salvo io: perciò dissero
che ero una fata, anzi fatina data la
mia altezza. Amicizia con tutte le
colleghe, perpetuata oggi che siamo
tutte in pensione, un vero sentimento
d'amore con Roberta Giusti, cui sono stata vicino finché il male ce la
portò via. Di 'gaffes' ne ho fatte tante:
a un Mondiale di calcio (per un errore di segnalazione della redazione
sportiva) annunciai Brasile-Svezia
al posto di Scozia e un giorno il figlio
della collega Vaudetti disse a sua
madre: “Ma 'Mary Giò' ha messo a
posto 'i palloncini' in diretta?”. Parlava del reggiseno che non si decideva a star su, ma ignoravo di essere
sotto i riflettori. Nessun problema
per l'abbigliamento: sobrietà, non ricercatezza. Dapprima, per comprarci i vestiti, la Rai ci passava 90 euro
per 3 scelte, poi aumentati a 150 per
5. In seguito ne ottenemmo alcuni da
griffe non famose. Più complessa la
pronuncia di nomi stranieri: ricordo,
per esempio, che dovendo leggere il
lungo cognome di un personaggio
russo, telefonai per consigliarmi all'ambasciata di Mosca a Roma. E me
la cavai.
L’OPINIONE
Africa: Primo dittatore all’ergastolo
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...
... AUGUSTO DELL’ANGELO
... [email protected]
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u Giornata storica per l'Africa. Per
la prima volta, infatti, un dittatore è
condannato all'ergastolo. Si tratta di
Hissène Habrè, 73 anni, Presidente
del Ciad per 8 anni, dal 1982 al 1990.
La condanna per crimini contro l'umanità è stata pronunciata da un tribunale del vicino Senegal, Paese in
cui Habrè era fuggito dopo essere
stato cacciato dal suo su mandato di
cattura emesso dal Belgio nel 2005.
A deporlo fu un suo ex consigliere,
Idris Deby, che è ancor oggi al potere
nella capitale N'Djamena, coccolato
dal Pentagono. L'accusa: torture e
violenze, soprattutto ai danni di donne e bambine, tra cui una di 13 anni,
che hanno accolto la sentenza nel salone a due piani di Dakar con entusiasmo mentre lui, accusato di aver
Hissène Habrè
ordinato l'uccisione di ben 40 mila
persone durante la dittatura, l'ha salutata con il pugno chiuso definendo
le accusatrici “prostitute e ninfomani”. Figura controversa anche politicamente: dopo gli studi in Francia
era infatti salito al potere grazie al
decisivo aiuto della Cia. Per anni ha
combattuto per conto dell'Occidente
la confinante Libia di Muammar
Gheddafi. Il verdetto sancisce che
lui seviziava le sue vittime di persona in una grande piscina, trasformata
in mattatoio, nella sua villa. Oppure
consigliava col telefonino il tipo di
tortura: gas sparato negli occhi, bruciature di sigarette, oppure il 'panino
dell'orrore' (la testa stretta tra due bastoni legati con una corda che poi si
attorcigliava). Un processo ibrido in
quanto formato da giudici scelti dall'Unione Africana e finanziato da Ue
e Usa. Lui, il dittatore, era fieramente vestito di bianco, occhiali da sole e
turbante da uomo del Sahara. Giustizia è fatta, ma perché non lo è ancora
per un altro dittatore, il Presidente
sudanese Bashir che, pur se anche lui
con a carico un mandato di cattura
internazionale per crimini contro
l'umanità, gira indisturbato per tutta
l'Africa? La condanna di Habré dovrebbe aver aperto la strada.
FRIULISERA - EPAPER l DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PIER PAOLO PASOLINI 2, 33040 PRADAMANO (UD) TEL. 0432 1847695 - WWW.FRIULISERA.IT - [email protected] - [email protected]
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ECONOMIA / Regione
Consorzio Friuli Grave
L’INTESA. Siglato oggi l’accordo tra Cluster Arredo Fvg e Confartigianato Imprese Ud
Artigiani e cluster Arredo
intesa per i mercati esteri
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...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
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uConfartigianato-Imprese Udine e
Asdi Cluster Arredo Fvg uniscono
le forze per valorizzare a livello internazionale il sistema produttivo
artigiano, favorendo lo sviluppo
imprenditoriale e competitivo delle
aziende del mondo Arredo e Casa.
Una sinergia suggellata stamani dal
presidente dell'Asdi Franco Di Fonzo e dal vicepresidente vicario di
Confartigianato Franco Buttazzoni
con un accordo in cui il Cluster si
impegna a fornire, alle migliori
condizioni applicabili, i propri servizi agli associati della Confartigianato friulana.
COMMENTI. «Condividiamo così i percorsi di internazionalizzazione con chi ne ha le competenze – ha
commentato Buttazzoni – rispondendo alle esigenze dei nostri associati. Per le aziende artigiane è strategico fare sistema tra loro per affrontare i mercati esteri, siano essi
vicini o lontani».
«Regionalità e trasversalità sono la
mission del Cluster Arredo – ha ag-
più elevata tra tutte le regioni italiane) il settore si conferma uno dei
maggiori pilastri della nostra economia regionale, e pertanto da valorizzare».
FIRMATARI. Franco Di Fonzo e Franco Buttazzoni
giunto Di Fonzo -, è tempo di unire
le forze e competere insieme sui
mercati globali uscendo così da divisioni settoriali o territoriali. Infatti nei prossimi mesi si arriverà a definire un Cluster in grado di rappresentare al meglio tutte le diverse
aree di specializzazione del nostro
comparto, con un ingresso possibile
anche di Federlegno a rappresentare l'intero sistema arredo italiano».
SVILUPPI. In realtà l’accordo di
oggi è preliminare ad ulteriori intese future, come conferma il direttore del Cluster Arredo Fvg Carlo Piemonte: «L’intesa odierna funge da
apripista per tutte le altre associazioni di categoria interessate -, il nostro obiettivo primario è lo sviluppo
del cluster regionale; ricordiamo
che con il 18,3% di occupati in Fvg
del comparto Legno (la percentuale
I SERVIZI. A partire dal 15 giugno
il Cluster Arredo Fvg metterà a disposizione delle aziende artigiane
le proprie competenze in ambito internazionale e di gestione dei progetti di reti di impresa, attività per la
quale l'Asdi è riconosciuta sull'intero territorio regionale come il punto
di riferimento per il settore Arredo e
Casa. Saranno gratuitamente predisposti dei percorsi con le aziende artigiane interessate ad una analisi di
pre-fattibilità del progetto di internazionalizzazione o aggregazione,
prevedendo un incontro con l'impresa artigiana (o gruppo) per individuare i punti di forza e debolezza
nel percorso di internazionalizzazione, l'analisi della capacità comunicativa e di marketing riguardo a
un possibile inserimento sul mercato internazionale, la valutazione
della compatibilità produttiva all'interno del gruppo di aziende per
un progetto di aggregazione.
LA CONFERMA DI
BISCONTIN PER I
PROSSIMI 3 ANNI
PIETRO BISCONTIN .
Il Consiglio di Amministrazione
del Consorzio di tutela vini a Doc
“Friuli Grave”, ha confermato Pietro Biscontin (direttore della Cantina La Delizia di Casarsa della Delizia, Pordenone) alla guida consortile per un altro triennio. A supportarlo nella gestione sono stati chiamati i vicepresidenti Giuseppe Crovato (Cantina di Bertiolo, Udine) e
Michelangelo Tombacco (I Magredi di San Giorgio della Richinvelda,
Pordenone). Il Consorzio Friuli
Grave, nato nel 1970, rappresenta la
Denominazione più grande del
Friuli Venezia Giulia con una produzione annuale di circa 300 mila
ettolitri di vino su 3.800 ettari vitati.
Si tratta di vini che finiscono sulle
tavole di tutto il mondo grazie
all’export che porta nei mercati stranieri oltre il 50% della produzione
locale e che conferma, anche per il
settore vinicolo, la propensione
all’esportazione come è nella filosofia imprenditoriale del territorio.
MERCATO LAVORO IN REGIONE. I dati della ricerca Ires Fvg: +1,1 % PALAZZO TORRIANI. L’incontro 13 giugno
Cresce l’occupazione
ma solo per le donne
Igiene alimenti
u Anche nella nostra regione
l’occupazione continua a crescere. Secondo un’indagine dell’Ires
Fvg su dati Istat, nei primi tre mesi
dell’anno, il numero di occupati è
cresciuto dell’1,1% (+5.200 unità) a quota 496.700 totale. Il dato è
in linea con la media nazionale e
del Nordest. La vera differenza sta
nella crescita dell’occupazione
femminile (+2,5%) che ha assorbito l’intero aumento femminile
(+5.300 unità). Per quanto riguarda i vari settori, l’agricoltura e
l’industria presentano un andamento stazionario, l’edilizia un
calo significativo (-3.200 occupati sempre su base tendenziale).
Nel terziario, dove è maggiore la
componente femminile, la dinamica negativa del commercio e
del settore alberghiero e della ri-
Presso la sede di Confindustria
Udine è previsto un incontro per lunedi 13 giugno per fare il punto della situazione sui risultati ottenuti
dall’accordo congiunto tra l’autorità centrale di controllo (Acr) e le
aziende sanitarie (Aas) in materia
di igiene degli alimenti e di applicazione dei principi del sistema
Haccp. Uno sforzo collettivo i cui
risultati, dunque, saranno esaminati nell’incontro a palazzo Torriani,
coordinato da Maurizio Sacilotto,
capogruppo Alimentari e Bevande
di Confindustria Udine. Ai presenti
sarà illustrata l’attività svolta dai
quattro gruppi di lavoro congiunti
AAS/imprese e costituiti per il
2015/2016 per affrontare le quattro
seguenti aree tematiche: aggiornamento normativo; carne; tecniche
di conservazione degli alimenti;
LAVORATRICI.
storazione (-2.700 unità) è compensata dall’incremento registrato nelle altre attività di servizi
(+10.900).
In termini generali, di conferma la
tendenza positiva delle assunzioni, grazie anche ai rilevanti sgravi
fiscali per le imprese che assumono.
In netto calo il numero di persone
in cerca di occupazione nel I trimestre: dai 47 mila di anno fa agli
attuali 38 mila. Anche il tasso di
disoccupazione ha confermato tale trend passando dall’8,8% di un
anno all’attuale 7,1%. Dato molto
superiore alla media nazionale.
L’Ires Fvg fa infine notare che il
calo dei disoccupati (-9.300) è stato superiore all’aumento degli occupati (+5.200); in realtà sono calati anche gli inattivi (coloro che
non lavorano e non cercano un impiego) causa della contemporanea
diminuzione della popolazione
regionale. La variabile demografica, in parte legata alla crisi, ha
sostanzialmente fermato la crescita della popolazione straniera
residente sia in Fvg che a livello
nazionale.
Presentazione dei risultati ottenuti per
la etichettatura e la conservazione cibo
etichettatura ed allergeni. All’incontro sono state invitate sia le autorità regionali –è annunciata, tra le
altre, la presenza del vice-presidente della Giunta regionale Sergio
Bolzonello - che i rappresentanti
della Direzione Centrale Salute.
I lavori portati a termine sinora riguardano la redazione di linee di linee guida sull’Haccp per chiarire
dubbi interpretativi delle diverse
normative comunitarie e locali e la
predisposizione di uno strumento
operativo che serva di indirizzo
comportamentale sia per l’Autorità di Controllo Regionale che per le
aziende alimentari, obiettivo che
nella prima “edizione” ha trovato
concreta attuazione nella delibera
di Giunta Regionale n. 151/2015,
che ha fatto proprie le linee guida
elaborate nel biennio 2013/2014.
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REGIONE
PROGRAMMA 2014-2020. A Udine il convegno di presentazione
ECO-NEWS DAL MONDO
L’Interreg Italia -Slovenia
primi 4 bandi da 32 milioni
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Vale solo per i privati
possibilità di affrontare le sfide
comuni delineate in passato, attraverso la condivisione di un finanziamento totale di 10 milioni
di euro gestito in autonomia dal
GECT e finanziato direttamente
dal Programma Interreg. Le altre
novità, più di natura formale che
di sostanza, riguardano la modulistica e la semplificazione delle
categoria di spesa. Per il resto, la
strutturazione del Programma
non è molto diversa dagli schemi
dei settenni precedenti. Gli organismi di gestione e di controllo,
in primis il Comitato di Sorveglianza, rimangono gli stessi,
sebbene la loro composizione sia
ovviamente cambiata a seguito
dei nuovi nominativi proposti
dalle Istituzioni coinvolte. Da
notare che le Autorità di Gestione, di Certificazione e di Audit
sono ancora in capo al Fvg.
I FONDI. La dotazione finanziaria totale dell'Interreg V-A Italia-Slovenia ammonta a quasi 92
milioni di euro, di cui 78 milioni
dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) e poco meno di 14 milioni dal co-finanziamento pubblico e privato. I finanziamenti sono articolati in
quattro Assi principali, denominati in base alla natura dei progetti che si intende finanziare:
Promozione dell'innovazione e
della competitività, Transizione
verso una società a bassa emissione di carbonio, Miglioramento dello sviluppo della Governance transfrontaliera e, infine,
Tutela e promozione delle risorse naturali e culturali (il più finanziato).
CONFERENZA REGIONI. Le risorse a disposizione sono 4 miliardi
Il Fondo Sviluppo e Coesione
Il Fvg ha chiesto un loro rapido smobilizzo sul territorio
u Al termine della riunione della
Conferenza delle Regioni svoltasi a Roma, la posizione espressa
dal presidente del Fvg, Debora
Serracchiani è stata quella di auspicare una rapida attivazione
della cabina di regia voluta dal
Governo per mettere a sistema gli
investimenti previsti dal Fondo
Sviluppo e Coesione (Fsc). Il
budget a disposizione è cospicuo: circa 4 miliardi di euro, risorse da utilizzare per avvitare
l’economia e favorire l’occupazione.
Al centro del dibattito odierno alla capitale, la volontà condivisa
di velocizzare le procedure per
dare avvio a quegli investimenti
che, una volta attivati, sarebbero
in grado di dare nuova linfa al si-
Boom di iscritti, ma
pochi pagano
RIFORMA FORNERO
u Nel corso del convegno organizzato a Udine per il lancio del
Programma 2014-2020 è stato
annunciato la disponibilità di 32
milioni di euro per i primi 4 Bandi del Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg
V-A Italia-Slovenia.
LE NOVITÀ. Nel corso dell’incontro, finalizzato anche a fare
un bilancio del periodo precedente (2007/2013) è emerso come l'Interreg corrente si differenzi dal precedente per alcune importanti novità. In particolare è
stata ridotta la zona geografica di
riferimento. Con l'esclusione
dell'Emilia-Romagna, rimangono all'interno del Programma il
Fvf e cinque regioni statistiche
della Slovenia, mentre la Regione Veneto è coinvolta solo per
l'area della Provincia di Venezia.
Si torna in questo modo alla configurazione degli Interreg II e III.
La seconda principale novità riguarda l'introduzione dello strumento, denominato Investimento Territoriale Integrato (ITI),
che interessa i comuni di Gorizia,
Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba. Questi tre soggetti, che nel
2011 hanno costituito il Gruppo
Europeo per la Cooperazione
Territoriale (GECT), avranno la
PENSIONI INTEGRATIVE
RISORSE UE.
stema, favorendo la ripresa e
creando nuovi posti di lavoro. I
fondi risultano disponibili per
progetti relativi a infrastrutture
viarie, dissesto idrogeologico e
attuazione di iniziative S3 (Strategia per la specializzazione intelligente).
La giunta regionale del Fvg aveva già fatto una verifica dei fabbisogni interni con le relative
priorità. Sono state anche raccolte le schede di dettaglio di tutti gli
interventi proposti a finanziamento e inviate a Roma al direttore di dipartimento della Conferenza. Le iniziative individuate
dalla Regione avrebbero una alta
priorità e quindi sarebbero di immediato avvio. Per quanto riguarda le modalità di gestione del
Fondo, lo strumento attuativo ritenuto più idoneo potrebbe essere quello dell'accordo di programma, vista anche la tipologia
di interventi proposti, anche se
non vanno escluse altre tipologie
quali - ad esempio - un programma attuativo regionale.
u Il licenziamento del personale del pubblico impiego non è
disciplinato dalla 'legge Fornero', bensì dall'articolo 18 dello
Statuto dei lavoratori. È quanto
ha precisato oggi la Corte di
Cassazione dopo una “una approfondita e condivisa riflessione”, con la sentenza numero
11868 della Sezione Lavoro depositata oggi. I giudici di più alto grado, dunque, hanno segnato un punto decisivo su una
questione controversa, su cui
sindacati e governo hanno si
sono scontrati a lungo.
Il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia,
ha sempre tenuto a precisare
come l'articolo 18 per gli statali
non sia stato cambiato né dalla
legge Fornero, né dal Jobs act.
Nel 2012 l’allora ministro del
Lavoro, Elsa Fornero, era intervenuta sui licenziamenti con
modifiche sia nella procedura
che "precede" il provvedimento, sia nella giustificazione dello
stesso. La riforma del Lavoro
“Renzi-Poletti”, in seguito, ha di
nuovo modificato il celebre articolo 18, limitando di fatto il
reintegro ai soli casi di licenziamento per motivi discriminatori
e sostituendolo in tutti gli altri
casi con un indennizzo in denaro. Nel settore pubblico, ha
sentenziato la massima Corte,
nessuno di queste ultime riforme ha effetto. Restano, dunque, intatte le garanzie come il
reintegro in caso di licenziamento senza giusta causa.
«Un trattamento diverso rispetto ai lavoratori privati - sostiene
il ministero -, perché è diversa
la natura del datore di lavoro».
Giustificazione oggi ratificata
dalla massima Corte italiana.
u I lavoratori iscritti a forme di
previdenza integrativa hanno
raggiunto nel 2015 quota 7,2 milioni con un aumento del 12,1%
sul 2014. Lo rileva la Covip spiegando la crescita degli iscritti è
dovuta soprattutto al boom dei
fondi contrattuali (+24,4%), dovuta all'iscrizione automatica
prevista dal contratto degli edili.
Da notare che cresce anche il
numero di coloro che non versano nulla al fondo: nel 2015 quasi
1,8 milioni di iscritti alla previdenza complementare non ha
effettuato nessun contributo. La
percentuale degli iscritti che non
hanno versato nel 2015 è al 45%
per gli autonomi e al 18% dei dipendenti.
DECRETO BANCHE
Via libera da Roma
u Il Senato ha votato la fiducia
posta dal governo sul decreto
banche come annunciato in Aula dal ministro per le Riforme,
Maria Elena Boschi. È stato
quindi approvato il maxiemendamento che recepisce tutte le
modifiche arrivate al testo dal lavoro in commissione Finanze al
Senato. Le modifiche hanno allargato la platea dei risparmiatori che, travolti dal crac delle
quattro banche, potranno accedere agli indennizzi automatici
per gli investimenti andati in fumo con le obbligazioni subordinate di Banca Etruria, Banca
Marche CariChieti, CariFerrara.
I due criteri già previsti per accedere all’indennizzo forfettario
automatico dell’80% per per gli
obbligazionisti delle quattro
banche (un reddito Irpef inferiore a 35.000 euro e un patrimonio
entro i 100.000 euro) sono "indipendenti tra loro" e già questo
determina di fatto che la platea
interessata da tale misura sia
"amplissima". Uno dei due
emendamenti ha precisato che i
35.000 euro non sono lordi, l’altro ha precisato come anno di riferimento il 2014.
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CRONACA
PAKISTAN. La spedizione friulveneta stava scalando il Laila Peak
Morto l’alpinista Comelli
MANCATI TRASFERIMENTI E INTROITI FISCALI LA CAUSA DELLA CRISI
Annuncio del sindaco di Lestizza
Comune senza soldi è in default
Del gruppo di scalatori fa parte il tarvisiano Zeno Cecon
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u ”Ciao a tutti, ci vediamo fra un
mese” la frase nell’ultimo post su
facebook datato 25 maggio è di
Leonardo Comelli alpinista e fotografo di 27 anni, morto durante
una spedizione alpinistica in Pakistan. Comelli di Muggia era partito alla conquista del Laila Peak,
vetta di 6.096 metri sopra il Gon-
dogoro Glacier, che avrebbe poi
disceso con gli sci assieme ad altri
tre amici, il tarvisiano Zeno Cecon, il padovano Carlo Cosi e il
goriziano Enrico Mosetti, tutti
coetanei del giovane muggesano e
tutti alpinisti esperti. La loro grande impresa si è però improvvisamente trasformata in tragedia. Le
circostanze in cui Comelli ha perso la vita non sono ancora del tutto
chiare. Stando alle prime ricostru-
PIRAMIDE. Laila Peak, vetta di 6.096, l’impresa era discenderla con gli sci
zioni, pare che il giovane sia scivolato durante una traversata con
gli sci ai piedi, precipitando per
quattrocento metri lungo una parete mista di ghiaccio e neve. Una
caduta che gli è stata fatale anche
se i compagni di scalata hanno
cercato di soccorrerlo. Non del
tutto chiara comunque la dinamica dell’incidente perchè le notizie
sono ancora frammentarie. Del
resto quelle grandi montagne che
donano agli appassionati grandi
emozioni nascondono grandi pericoli, basta un attimo di disattenzione o semplicemente il fato avverso perchè la gioia si trasformi
in tragedia e lutto. E il Laila Peaknon è una montagna “normale”,
fu scalato per la prima volta nel
1987 ad opera di quattro alpinisti
inglesi, e dopo di loro soltanto altre cinque persone riuscirono
nell’intento di salirvi in cima, ma
nessuno aveva tentato dopo la
scalata di scendere sul versante
che guarda nord-ovest, dove c’è
una discesa perfetta quanto ripida
lunga circa 1.500 metri, con una
inclinazione approssimativamente costante, ed è nella fase di discesa che Leonardo Comelli pare
sia scivolato.
IL SINDACO. Gomboso
u C’è la rassegnazione di chi
ha prso una battaglia impossibile da vincere nelle nella comunicazione fatta alla cittadinanza dal sindaco di Lestizza
Geremia Gomboso, che ha indetto una assemblea cittadina:
«Ci hanno tolto l’Imu agricola
e il paese che governo come
sindaco, con la mia giunta e i
miei consiglieri da 7 anni, è un
centro prevalentemente agricolo. Non c’è altro. Poi mettici
il taglio dei trasferimenti, che
ci ha stroncato, e siamo arrivati a un punto senza ritorno.
Non ce la facciamo a chiudere
il bilancio e saremo commissariati». Lestizza è un comune di
quattromila abitanti. Situato
nel Medio Friuli conta un gran
numero di aziende agricole, at-
tività cresciute storicamente in
una delle zone più fertili del
Friuli. Ma questo che un tempo era un valore oggi è un limite, non vi sono infatti praticamente altre attività economiche, non vi sono industrie ed
anche il commercio è marginale, il turismo praticamente
nullo. Così il primo cittadino,
con il coraggio della disperazione ha chiamato a raccolta
ila cittadinanza per comunicare la debacle e come succederebbe e come il Comune fosse
un’impresa in crisi ha annuncito che l’amministrazione sarà commissariata. «Quando
mi sono insediato ho trovato le
casse del Comune disastrate;
abbiamo cercato di fare tutto il
possibile per risanarle, abbiamo fatto tutti i risparmi che
c’erano da fare. Adesso siamo
alla frutta. Sì, una soluzione ci
sarebbe: tagliare immediatamente tutti, e dico tutti, i servizi al cittadino. Questa è la
realtà del nostro paese. E non
so nemmeno cosa mai potrà fare il commissario. Ecco come
sono stati ridotti i Comuni a
colpi di tagli e di mancati trasferimenti».
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CRONACA / Udine
LIETA NOVELLA. L’ex circolo militare, forse diventa il futuro tempio della memoria
L’Archivio di Stato è salvo?
La cura si chiama Savorgnan
Su richiesta del Ministero, il Demanio sarebbe intenzionato alla donazione
via Aquileia, sito ideale e meno costoso; si salverebbe così un patrimonio immenso
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... LUCIA BURELLO
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u LA FITTA E PLUMBEA coltre
di nubi che sovrasta da anni l’archivio di Stato di Udine, pare finalmente diradarsi lasciando intravedere, all’orizzonte, una linea
di luce rosa.
In attesa di una sede adeguata dal
2004, infatti, per il tempio della
nostra cultura e memoria sembra
esserci, finalmente, una sistemazione definitiva: la caserma Savorgnan di via Aquileia, ex circolo militare. Questa sede, inutile
dirlo, sarebbe la manna dal cielo,
un sogno che si avvera, e le ragioni
sono tante: l’immobile si trova nel
cuore della città, e se ci sono due
istituti che a buon diritto devono
restare dentro le antiche mura, sono gli archivi di Stato e i teatri.
L’eventuale sede, inoltre, vista la
sua propizia grandezza, rappresenterebbe per ricercatori, studenti e storici, uno scrigno immenso
capace di custodire non soltanto il
materiale già presente in via Urbanis, ma anche i 10 chilometri
lineari di documenti che, sparsi tra
garage e cantine, sono in attesa di
recupero, e inoltre: parte del patrimonio documentario degli archivi di Gorizia, Pordenone, del
Tribunale e della Prefettura.
Insomma, questo trasloco urge
davvero.
Inutile ripetere che la sede al centro studi non gode di buona salute
e tutta la documentazione è a rischio. Inutile anche ripetere che
gran parte della nostra memoria,
rimasta fuori dalla porta per man-
L’EX CIRCOLO MILITARE. Caserma Savorgnan, via Aquileia
canza di spazio, sta marcendo, e
che l’archivio si merita giustizia,
visto il tiro mancino che le riservò
la Provincia di Udine, “soffiandogli” la caserma Duodo e negandogli, nel tempo, i finanziamenti
per rimettere a norma la miserella
struttura dov’è costretto “a pigione”.
DOMANDA AL DEMANIO.
Nell’attesa che l’annosa questione dell’assegnazione della Duodo
si risolvesse, vicenda al momento
imbrigliata nei meandri burocratici degli uffici regionali, l’archivio di Stato, con l’acqua alla gola,
si è mosso per necessità di sopravvivenza lanciando un gigantesco
Sos direttamente al Segretariato
Generale del Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali, istituto
che, nei confronti degli archivi, riserva una grandissima attenzione.
Ecco che assieme al suo referente,
l’archivio udinese scopre che il
Ministero della Difesa sta per rilasciare al Demanio Civile la caserma di via Savorgnan avuta in
prestito per molti anni. Quale occasione
più
ghiotta?
E così, dopo un sopralluogo e una
riunione avvenuta a Trieste lo
scorso 20 maggio tra le parti in
causa, la direttrice dell’archivio
udinese, Luisa Villotta, è rientrata
in città con un incoraggiante risultato: tutte le buone intenzioni
da parte del Demanio.
E visto che il ferro va battuto fin
che è caldo, cinque giorni dopo, il
25 maggio, colmo di speranze il
Ministero dei Beni Culturali ha inviato agli uffici dei Beni Pubblici
la richiesta ufficiale per conto
dell’archivio udinese.
Ma c’è di più. Onde scongiurare
ulteriori proposte poco adeguate
per la tutela del patrimonio culturale, e soluzioni logistiche poco
agevoli per tutti, cittadini compresi, il Ministero ha ritenuto necessario nella sua “preghiera” sottolineare il fatto che usare per l’archivio la Caserma Cavarzerani,
come qualcuno ha suggerito, non
è assolutamente compatibile con
le esigenze di conservazione e tutela dei documenti storici. Inoltre,
richiederebbe finanziamenti sproporzionati. Idem per la Osoppo.
E’ bene sottolineare, infatti, che
tra i tanti vantaggi della caserma
Savorgnan ci sarebbe il buono stato conservativo dell’edificio, e un
eventuale trasloco implicherebbe
soltanto piccoli interventi di adeguamento alla nuova destinazione
d’uso.
E mentre s’attende la risposta del
Demanio, che non dovrebbe tardare molto, non resta che sperare
che quella strisciolina rosa che
s’intravede all’orizzonte, sia presagio di un blu dipinto di blu.
LEGGE BUONA SCUOLA. L’ex Gran Ducato, approva la mozione sul rischio esodati
Il consigliere Pittoni trionfa in Toscana
La Regione affianca il leghista nella difesa dei professori, vittime della Giannini
u «IL CONSIGLIO regionale della
Toscana ha approvato la mia mozione sugli insegnanti precari della
terza fascia d'istituto penalizzati
dalla legge sulla “Buona scuola”. annuncia il responsabile federale
Istruzione del Carroccio, Mario
Pittoni - E' un primo successo, particolarmente significativo in terra
“renziana”, nella nostra battaglia
per costringere il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini a
esporsi sul futuro di decine di migliaia di docenti precari di seconda
e terza fascia, la cui esperienza rischia di andare dispersa». Ricordiamo che l’ex senatore ha redatto i
documenti che la Lega sta presen-
tando a tutti i livelli istituzionali per
ottenere risposte sul rischio esodati
nella scuola in seguito al comma
131 della legge 107/2015, per cui
“a decorrere dal 1 settembre 2016, i
contratti di lavoro a tempo determinato non possono superare la durata complessiva di 36 mesi, anche
non continuativi”, negando quindi
Doposcuola Comune
UN’ INVASIONE
DI BAMBINI
IN CASTELLO
u OLTRE 700 BAMBINI
alunni e alunne delle primarie, domani, venerdì 10 giugno, a partire dalle 15 si sono dati appuntamento sul
piazzale del castello di Udine
per la grande festa finale dei
doposcuola del Comune gestiti dalla cooperativa Aracon.
Sarà un pomeriggio ricco di
proposte, con i saluti dell'assessore all'Educazione,
Sport e Stili di Vita, Raffaella
Basana che aprirà la festa.
Durante il pomeriggio a tutti i
bimbi verrà consegnato il diploma di partecipazione al
doposcuola. Nel prato del
castello ci saranno degli
stand, organizzati per ogni
istituto comprensivo, con
giochi di gruppo proposti dagli educatori. In ogni stand
verranno esposti gli elaborati
prodotti dagli scolari durante
i laboratori creativi e durante
le attività di qualificazione
del servizio. Immancabile,
poi, a metà pomeriggio, la
merenda offerta a tutti i piccoli partecipanti, prima della
dello spettacolo finale curato
da artisti di strada alternato a
coreografie di danza.
oltre un certo limite la possibilità di
insegnare anche a tempo determinato. «Con la mozione approvata –
spiega Pittoni – il Consiglio regionale toscano impegna il Presidente
e la Giunta a “sollecitare un Decreto del ministro dell'Istruzione che
proroghi i termini del provvedimento sui Percorsi abilitanti speciali (Pas) per gli insegnanti con
adeguati livelli di esperienza”. Si
tratta dei precari di terza fascia, oggi confinati in un “limbo“ lavorativo senza la possibilità concreta di
abilitarsi, che rischiano di essere
spazzati via dal limite dei 36 mesi,
pur svolgendo un servizio identico
a quello dei colleghi di ruolo».
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CULTURA / &
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spettacoli
PELLICOLE. L’11 giugno s’inaugura il Premio dedicato ai maestri della fotografia e del cinema
Attese “le giornate della luce”
al via il festival spilimberghese
Curatori dell’evento, Gloria De Antoni e Donato Guerra. Presente all’inaugurazione, Luca Bigazzi tra
gli ospiti, Veronica Pivetti e Rimau Grillo Ritzberger, protagonista del film di Cortoneo, “Un bacio”
u SPILIMBERGO. Al via la seconda edizione del festival “Le
Giornate della Luce”, nato per celebrare il ruolo degli Autori della
Fotografia del nostro tempo, i
Maestri della Luce del cinema italiano
contemporaneo.
Sotto la cura artistica dell’autrice,
regista e conduttrice Gloria De
Antoni, affiancata da Donato
Guerra, anche quest’anno la manifestazione potrà godere della
presenza di un grande maestro della fotografia, due volte candidato
all’Oscar, come Dante Spinotti.
L’articolato programma dell’edizione 2016 - con proiezioni dei
film in concorso, incontri con registi e attori, seminari, percorsi
espositivi, eventi collaterali - culminerà il prossimo 19 con l’attribuzione del premio “Il Quarzo di
Spilimbergo-Light Award”, riconoscimento per la fotografia di un
film italiano dell'ultima stagione.
Ma l’apertura ufficiale è già in
programma per sabato 11 giugno,
a partire dalle 16.30 in piazza
Duomo, con l’attesa presenza del
vincitore della scorsa edizione,
l’autore della fotografia Luca Bigazzi - premiato per il film Youth
di Paolo Sorrentino - che riceverà
il premio che lo scorso anno non
riuscì a ritirare personalmente e
sarà intervistato pubblicamente
da Gloria De Antoni. Presente
all’incontro anche Rimau Grillo
PROTAGONISTI. Rimau Grillo Ritzberger e Gloria De Antoni
Ritzberger, protagonista del film
di Ivan Cotroneo “Un bacio”, firmato per la fotografia dallo stesso
Bigazzi.
A seguire, dalle 18.00 alla Sala Il
Caseificio, apertura delle mostre
di questa edizione, dove spicca la
mostra fotografica Pupi Avati: un
autore italiano. Film 1998 – 2015,
dedicata al grande regista bolognese Pupi Avati che quest’anno
presiede la Giuria del festival,
composta tra gli altri anche da
dall’attore Luca Zingaretti e il
giornalista, critico cinematografico e autore televisivo Oreste De
Fornari,
Apertura
anche
dell’esposizione Friuli Venezia
Giulia al cinema. Scatti sui set del
Terzo Millennio, in collaborazione con FVG Film Commission;
Dalle rive del mare … sculture luminose di Alessandra Aita e la vi-
deoinstallazione War is over!.
Nell’occasione sarà anche illustrata in anteprima la mostra
“Icons of Hollywood: il fascino
delle star e dei miti del grande cinema americano” che inaugurerà
il prossimo 15 luglio a di Villa Manin.
Domenica 12 giugno (piazza duomo, ore 21 e in caso di pioggia sotto la loggia) attesa a Spilimbergo
la prima tappa del nuovo tour della
Zerorchestra con l’anteprima
dell’innovativo spettacolo multimediale “Note dal fronte”, musica, parole e immagini della Grande Guerra, in collaborazione con
Cinemazero e La Cineteca del
Friuli. I film “dal vero” girati sui
vari fronti dagli operatori dei diversi eserciti sono stati miscelati
con la ricca produzione musicale,
sia popolare che d’autore, ispirata
e composta durante il conflitto, rivisitata dalla Zerorchestra e inframmezzata da letture di diari e
lettere dei soldati, per restituire la
visione umana e tragica dell’esperienza bellica individuale e collettiva. Il progetto vede la consulenza storica di Lucio Fabi.
Il festival proseguirà da mercoledì
15 giugno con una delle presenze
di punta di questa edizione, l’attrice e regista Veronica Pivetti che
tra mercoledì e domenica sarà protagonista di una serie di proiezioni
e incontri. In particolare, mercoledì 15 giugno a Sequals (Villa
Ciani alle 21.30) sarà presentato il
suo primo film da regista Né Giulietta né Romeo, mentre nel pomeriggio di giovedì 16 giugno sarà
protagonista dell’incontro pubblico “La prof e i suoi ragazzi”. La
nota attrice sarà al festival anche in
qualità di Presidente della Giuria
dei giovani che assegnerà il Premio “Il Quarzo dei Giovani - FVG
Film Commission”.
La terna dei finalisti tra i film italiani dell’ultimo anno individuata
dalla giuria è formata dall’autore
della fotografia Paolo Carnera per
il film Suburra di Stefano Sollima,
Vladan Radovic per La pazza
gioia di Paolo Virzì, e Fabio Zamarion per La corrispondenza di
Giuseppe Tornatore. I tre film
candidati per la migliore fotografia saranno proiettati in sala al Cinema Castello durante le giornate
di giovedì 16, venerdì 17 e sabato
18, per giungere alla premiazione
del vincitore nella serata conclusiva di domenica 19 giugno.
Tra gli ospiti di questa edizione
anche il pluripremiato regista polacco Krzysztof Zanussi, tra i docenti della Masterclass per gli studenti delle Scuole di Cinema,
Agnieska Maciesowicz del festival cinematografico internazionale Camerimage, Maria Sole Tognazzi, protagonista dell’Incontro
8 ½, condotto dalla giornalista e
scrittrice Laura Delli Colli,
nell’ambito della collaborazione
con Istituto Luce Cinecittà e Barbara Mastroianni per l’omaggio
che Le Giornate della Luce vogliono dedicare quest’anno all’attore Marcello Mastroianni a vent'anni dalla scomparsa.
RESTAURO. L’intervento sul dipinto di Noiaretto, reso possibile grazie al contributo della Provincia
La “Madonna del Sangue di Re” ritorna in salute
L’opera rinata sarà presentata al publbico sabato 11 giugno alle 17 nella chiesa parrocchiale
Il restauto del dipinto ad olio su
tela “La Madonna del Sangue di
Re” del 1688, proprietà della parrocchia di San Vincenzo Martire
di Tualis a Comeglians, sarà presentato al pubblico sabato 11 giugno alle 17 nella chiesa. All’operazione di ripristino conservativo
ed estetico del capolavoro, ha contribuito la Provincia di Udine con
un finanziamento di 3.500 euro. Il
dipinto raffigura, entro un padiglione di foggia tardo rinascimentale, un’icona presentata allo spet-
tatore da due putti che scostano il
tendaggio. Alla base del dipinto,
la scritta “Sub tuum praesidium
Confugium, Sancta dei Genitrix
1688”. Lo stato conservativo era
compromesso: una generale opacità caratterizzava l’opera. Su tutta la superficie era presenti numerosissimi distacchi di pellicola e
alcuni sollevamenti della stessa.
Evidenti lacerazioni della tela erano presenti in varie zone del dipinto. La tela di supporto, chiodata su
un telaio fisso centinato in legno di
conifera, non più utilizzabile, non
manteneva più una tensione accettabile, facendo emergere diversi
avvallamenti della stessa. Anche
il retro del dipinto si presentava in
condizioni precarie. Le operazioni di restauro eseguite sono partite
dalla pulitura della superficie dipinta, per poi passare al consolidamento della pellicola pittorica,
alla foderatura della tela di supporto, alla ricostruzione del telaio
quindi nella stuccatura e levigatura e, infine, nella verniciatura pro-
tettiva. Originariamente il dipinto
si trovava all’interno della chiesetta di San Floreano di Noiaretto
(parrocchia di Tualis) che è stata
demolita negli anni ’60. Non ci sono notizie sull’autore.
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SPORT Calcio
NAZIONALE. Tante speranze azzurre sono legate a Barzagli, Bonucci, Buffon e Chiellini
Il miglior attacco è la difesa
per l’Italia è tempo di Europei
Calciomercato
PJANIC, SEMBRA
FATTA: LA JUVE È
DAVVERO VICINA
Il quartetto juventino della retroguardia sarà il nostro caposaldo in Francia
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... LUCIANO PATAT
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u Per alcuni, il detto “la miglior
difesa è l'attacco” rimane attualissimo. Quasi una filosofia di vita.
Per la Nazionale del commissario
tecnico Antonio Conte che si prepara a partecipare a Euro 2016, invece, il discorso sembra ribaltarsi.
Già, perché la retroguardia sembra essere l'autentico punto di forza azzurro in vista della spedizione di Francia.
Tralasciando le due amichevoli
contro Belgio e Germania, che
hanno visto la porta italiana bucata per 7 volte, nelle partite di
qualificazione alla kermesse continentale Gigi Buffon e compagni
hanno subìto appena 7 gol in 10
incontri. La difesa a tre, notoriamente, offre più garanzie di copertura, ma il 'segreto' della nostra
Nazionale è legato principalmente al blocco juventino che compone il reparto arretrato. Fra i pali
c'è Gigi Buffon, un totem che a 38
anni rimane sempre uno dei migliori portieri del mondo.
Con lui, là dietro, si disimpegna
un terzetto di altissimo livello.
Giorgio Chiellini, abile anche negli inserimenti offensivi sui calci
da fermo, sarà meno travolgente
di una volta sul piano dinamico,
ma compensa con l'intelligenza
tattica affinata dall'esperienza.
Leonardo Bonucci ha doti tecniche di primo piano, con un piede
zard, Christian Benteke e Romelu
Lukaku, soltanto per citare qualche esempio, non sarà ugualmente una passeggiata, ma l'affidabilità del quartetto a protezione della porta - considerando anche
Buffon - può fare ben sperare.
Oltre ai belgi, gli azzurri si troveranno di fronte anche la Svezia
e in quella circostanza si materializzerà un altro bomber mica da
ridere: avere a che fare con Zlatan
Ibrahimovic non offre mai tranquillità. Meno temibili, ma non
per questo da sottovalutare, gli
avanti dell'Irlanda, terza avversaria nel girone E della competizione continentale. La speranza è che
qualche talento azzurro (Bernardeschi ed El Shaarawy, per esempio) riesca ad accendere la manovra della Nazionale. Ma il nostro
vero caposaldo rimane la difesa.
GRANITICO. Giorgio Chiellini, sempre grintoso
in grado di impostare in scioltezza
la manovra. Andrea Barzagli, infine, in marcatura sa essere davvero spietato. Non a caso le loro
qualità sono state evidenziate sul
portale uefa.com. E se la Juventus
ha subito appena 20 gol in tutto il
campionato di serie A da poco
concluso, un motivo ci sarà.
Per loro, un bel banco di prova
arriverà già lunedì 13 giugno
quando gli azzurri affronteranno
il Belgio, una delle favorite degli
Europei, nella gara d'esordio della
nostra selezione. È ancora vivo il
ricordo dello scorso 13 novembre,
quando i “Diavoli Rossi” hanno
sconfitto l'Italia per 3-1 in amichevole. Le differenze da allora,
però, sono sostanziali: anzitutto,
in quell'occasione mancava Barzagli e poi anche il modulo scelto
da Conte era differente, dato che il
nostro selezionatore si era affidato al 4-4-2. Certo, trovarsi di fronte lunedì gente come Eden Ha-
LEGA PRO. L’attaccante resta in riva al Noncello: «Vogliamo essere ancora protagonisti»
PORDENONE, PRIMO COLPO
CONFERMATO BERRETTONI
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u Primo colpo di mercato, in vista
della nuova stagione, per il Pordenone. E si tratta di una importante conferma: il ramarro, infatti,
ha raggiunto un’intesa annuale
per la permanenza in neroverde
dell’attaccante Emanuele Berrettoni. Il nuovo accordo scadrà nel
giugno 2017.
Il giocatore romano, classe 1981,
è a Pordenone dallo scorso gennaio, approdato in prestito
dall’Ascoli. Nella seconda metà
della storica stagione 2015/2016
ha disputato 14 gare, dando un apporto fondamentale alla conquista
del secondo posto e dei playoff (1
gol e 5 assist).
Soddisfatto l'attaccante: «Sono
felicissimo di proseguire la mia
esperienza in neroverde. I 6 mesi a
Pordenone sono stati straordinari.
Mi metto a disposizione di mister
e squadra per contribuire a essere
nuovamente protagonisti nella
nuova stagione di Lega Pro. Ringrazio presidente, proprietà e staff
per la fiducia dimostrata, i tifosi
per l’affetto in questi mesi».
I destini di Miralem Pjanic e della
Juventus sono pronti a incrociarsi.
La cessione del bosniaco dalla
Roma ai bianconeri - si dice per
una cifra fra i 30 e i 35 milioni di
euro - pare davvero vicinissima. Il
talentuoso centrocampista ha un
contratto con i giallorossi in scadenza nel 2018 e non sembrava
disponibile a rinnovarlo. Con l'acquisto di Pjanic (non ancora ufficiale), la Juve acquista classe da
mettere a frutto anche in chiave
Champions League. Intanto, sui
social è esplosa la rabbia dei tifosi
sia contro la Roma, sia contro il
calciatore, accusato fra le altre cose di essere un “mercenario”.
UDINESE. Zielinski vicinissimo al Napoli: affare da 14 milioni
BADU “RIFLESSIVO”
DEZI IN MEDIANA
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u Nuovo nome per il centrocampo dell'Udinese. L'interesse per il
napoletano Mirko Valdifiori
sembra essere un po' calato e il
mirino, di conseguenza, si sarebbe spostato: i bianconeri potrebbero acquistare il 24enne Jacopo
Dezi, reduce da un'esperienza al
Bari ma di proprietà del Napoli,
quale parziale contropartita per
Piotr Zielinski. A proposito del
polacco, l'ultima indiscrezione
parla di un accordo già fatto tra
bianconeri e azzurri sulla base di
12-14 milioni di euro. Emmanuel Badu potrebbe lasciare il
Friuli dopo sei stagioni e mezza:
«Sto valutando un paio di offerte,
entro tre settimane deciderò», ha
svelato il ghanese. Parole che
sanno di addio. Per Bruno Fernandes ci sarebbe un'altra pretendente: è il Leicester di Ranieri,
fresco campione della Premier.
Infine, l'ex diesse Giaretta ha raccontato che Nikola Kalinic,
bomber della Fiorentina, in passato sarebbe stato vicinissimo all'Udinese. Un bel rimpianto...
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ANNO I
N° 76
GIOVEDI 9 GIUGNO 2016
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SPORT Vari
BASKET. L’11 giugno, alle 20.30, l’Apu troverà di fronte Forlì
Calcio - Torneo Giovanissimi
Gsa, un sogno che continua “Colline Carniche”
sabato la chance per la A2 il clou nel weekend
I friulani battono Bergamo e approdano alla Final Four
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u Che il sogno continui! Missione compiuta per l'Apu Gsa Udine
che, in gara-5 della finale dei
play-off di serie B Citroën di basket, non fallisce e supera 78-62 la
Co.Mark Bergamo in un Benedetti stracolmo. Per gli udinesi, così,
arriva l'approdo tra le “magnifiche quattro” che si giocheranno la
promozione in A2 durante la Final
four.
A Montecatini Terme, sabato 11
giugno, la Gsa potrebbe già alzare
le braccia al cielo: i friulani saranno opposti, alle 20.30, alla
Unieuro Pallacanestro Forlì
2.015. Se non dovessero superare
l'ostacolo romagnolo, i ragazzi di
coach Lino Lardo avranno comunque a disposizione una seconda chance: il giorno seguente, domenica 12, ci sarà un ulteriore
match fra le perdenti delle due finali (l'altra vedrà di fronte
Gas&Power Eurobasket Roma e
Dino Bigioni Shoes Poderosa
Montegranaro). Insomma, tre
squadre su quattro centreranno
l'agognata promozione in A2Per
la trasferta in Toscana, la società
FESTA GSA a fine gara con Bergamo
metterà gratuitamente a disposizione un pullman per i tifosi bianconeri che vorranno sostenere la
squadra. Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare
Giandomenico (349/8255881) o
Luca (349/1573966), oppure via
mail a [email protected].
«Siamo felici di essere approdati
alla Final Four battendo una grande squadra come Bergamo. Ab-
(FOTO ZAMOLO DA PAGINA FB DELL’APU GSA)
biamo vinto la stagione regolare,
poi i play-off: andiamo a vincere a
Montecatini! -, ha raccontato a fine gara un entusiasta Alessandro
Pedone, presidente Gsa -. Udine è
una città meravigliosa, assetata di
pallacanestro, spero di rivederci
in serie A nel prossimo mese ottobre al Carnera». Manca un ultimo sforzo: la Gsa non vuole fermarsi sul più bello.
u IL TORNEO “Parco delle
Colline Carniche-Erreà
Cup” vivrà nel fine settimana il suo momento clou. Dopo la manifestazione del 2
giugno riservata ai Pulcini,
che ha visto primeggiare il
Pordenone, e il convegno
sul doping spiegato agli studenti dal dottor Stefano Boscarato, sabato 11 e domenica 12 giugno entreranno
in scena i Giovanissimi.
Due i gironi: nel primo ci sono Udinese, Tolmezzo, Padova e Ancona Udine, nel
secondo Tricesimo, Pordenone, la rappresentativa carinziana (Kärntner) e la Bruno Selleri, formazione sarda
per la prima volta impegnata lontano dall'isola. Nella
prima giornata si giocheranno due partite della fase eliminatoria, che sarà completata domenica mattina. Nel
pomeriggio appuntamento
conclusivo con le finali. Gli
incontri si svolgeranno come sempre nei campi sportivi dei comuni facenti parte
del Parco delle Colline Carniche, ai quali si aggiunge
da quest'anno Ampezzo.
Il programma prevede sabato alle 15 Udinese-Tolmezzo
ad Ampezzo, Padova-Ancona a Enemonzo, Tricesimo-B.Selleri a Lauco e Pordenone-Kärntner a Raveo.
Alle 18 di nuovo in campo
con Padova-Udinese ad Ampezzo, Tolmezzo-Ancona a
Enemonzo, Kärntner-B.Selleri a Lauco e Pordenone-Tricesimo a Raveo. Domenica alle 10 il terzo e ultimo turno deciderà le graduatorie dei gironi con Udinese-Ancona ad Ampezzo,
Padova-Tolmezzo a Enemonzo, Kärntner-Tricesimo
a Lauco e B.Selleri-Pordenone a Raveo.
La fase decisiva si terrà al
Campo dei Pini di Villa Santina, dove alle 17.15 è in
programma la finalissima.
Alle 18.30 le premiazioni:
presente Juri Cisotti, il giocatore dello Spezia testimonial della manifestazione.
Rugby
CORSA. Si sfideranno in emozionanti volate 10 coppie di atleti
Domani il “Memorial Ardito”
Gustoso anticipo della Lignano Sunset Run Half Marathon
flash
CARNIA IN MTB
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u Prosegue il conto alla rovescia
per la Lignano Sunset Run Half
Marathon. In attesa del debutto di
questa speciale maratona al tramonto, prevista per sabato 11 giugno alle 19 a Lignano, domani si
alzerà ufficialmente il sipario sull'evento organizzato dall’Athletic
Club Apicilia in sinergia con il
Comune di Lignano.
Già dalle 14 aprirà l'area espositiva in piazza Marcello D'Olivo.
Subito dopo, comincerà la distribuzione di pettorali e pacco gara,
che proseguirà sabato sino alle 18.
Ma la prima giornata della Lignano Sunset Run sarà impreziosita
anche dal memorial “Renzo Ardito”, una spettacolare gara americana che si svolgerà sul Lungo-
MATTIA D’ANNA
CONVOCATO IN
NAZIONALE PER
“ROMA SEVEN”
HENRY Kibet Kintai al via
Dalle 19 il via alla gara
dedicata alla memoria
dell’imprenditore
mare Kechler a partire dalle 19. La
competizione è dedicata al ricordo di Renzo Ardito, imprenditore
con la passione per lo sport e per
l’arte che ha cambiato il volto di
Lignano, lasciando una traccia indelebile delle sue molteplici iniziative.
In occasione del memorial “Renzo Ardito”, dieci coppie di atleti,
composte da un uomo e una donna, si sfideranno in otto volate,
sulla distanza di 400 metri. A ogni
sprint sarà eliminata l’ultima coppia classificata e, all’ottava volata, le tre coppie rimaste si sfideranno nella finale che aggiudicherà il memorial “Renzo Ardito”. La
formazione delle coppie avverrà
per sorteggio alle 17.30. Al via ci
saranno gli atleti che, il giorno seguente, sono pronti a darsi battaglia sui 21,097 chilometri della
mezza maratona lignanese. In arrivo giornate di grande festa con
tante iniziative collaterali fra musica e divertimento.
La gara di Rigolato
spostata al 19 giugno
u Posticipo di una settimana
per l’inedita tappa di Rigolato
nel calendario di “Carnia in
Mtb”. La terza prova, originariamente prevista per il 12 giugno,
è stata spostata a domenica
19, anche in considerazione di
previsioni meteo incerte.
GARA in Carnia
(FOTO CELLA)
u OTTIME NOTIZIE per il
rugby friulano. Mattia D’Anna, trequarti ala classe 1993
cresciuto alla corte della
Rugby Udine 1928, è stato
selezionato dalla Fir per il raduno della Nazionale Seven,
in programma da oggi a sabato al centro Coni dell’Acquacetosa di Roma. D’Anna
vestirà l’azzurro nel torneo internazionale Roma Seven. Un
bel banco di prova contro alcune delle migliori formazioni
mondiali in vista delle Olimpiadi, dove il rugby a sette farà il suo debutto assoluto. In
campo, gli Springbok del Sud
Africa e le già qualificate per
Rio Francia e Brasile, oltre a
Cile, Tunisia, Corea del Sud,
Georgia, Lituania e Italia.